Dopo le case per i ricchi (quelle di Capo Malfatano, di cui abbiamo parlato la settimana scorsa), le case per i poveri. Che non costruisce più nessuno, benché la casa sia (o dovrebbe essere) un diritto. Se ne parlerà venerdì 24 a Link, la trasmissione radiofonica che conduco insieme alla collega Roberta Mocco, in onda a partire dalle 12.30, in tutta l’isola sulle frequenze di Radio Uno, per la programmazione di Radio Sardegna.
Gli ospiti sarano il direttore generale di Area (l’ex Iacp) Sebastiano Bitti, il consulente di Tecnocasa Sardegna Fabrizio Laconi, Eugenio Inconi del Sunia e Stefano Gregorini dell’Urban Center di Cagliari.
Perché a Cagliari ci sono da anni 700 famiglie che hanno diritto ad una casa popolare e invece nulla? Perché i vari Zuncheddu, Cualbu, Puddu e Cadeddu continuano invece a costruire appartamenti da 5/6000 euro a metro quadro? Perché la Regione ha rinviato la scadenza del bando per il social housing? Questa la so: perché il comune di Cagliari non aveva presentato alcun progetto.
Anche questa puntata è disponibile sulla Digital Library della Regione. Ecco l’indirizzo:
http://www.sardegnadigitallibrary.it/index.php?xsl=626&s=17&v=9&c=4462&id=531339
Buon ascolto.
non ho capito. ma il progetto Sant’Elia calcio dove ha la sede? nell’omonimo quartiere di Cagliari?
certo che tutti quei figli di babbo non ce li vedo cresciuti nel quartiere…
Povero Cardia. Se l’atteggiamento dei cagliaritani sarà invidia e dietrologismo come dimostra il commento di Massimo, farebbe bene ad andare a investire i suoi soldi e creare dal nulla scuole di calcio … in continente
Alla lista dei nomi dei costruttori hai dimenticato di aggiungere Cardia, imprenditore edile e lanciatissimo patron del Progetto S. Elia Calcio. Con tanto di sponsor bipartisan, come potrai notare leggendo quest’articolo http://edicola.unionesarda.it/Articolo.aspx?Data=20101218&Categ=0&Voce=1&IdArticolo=2533371