L’aspetto più sconcertante dell’intervista rilasciata da Antonio Cabras all’Unione Sarda di oggi sta tutto nella rassicurazione che il senatore di Sant’Antioco rivolge ai poteri forti di questa città: “La cifra del nostro impegno su Cagliari non può essere all’insegna “ora rovesciamo la città”. Non sarebbe giusto”. Parola già sentite ai tempi di Mistretta, e come poi sia andata a finire lo ricordiamo tutti: candidato sindaco del centrosinistra sconfitto malamente ma pronto a votare in Consiglio con il centrodestra sulle politiche urbanistiche.
Cosa significhi poi quel non “sarebbe giusto” sarebbe peraltro meritevole di approfondimento, visto che Cabras, in teoria, si dovrebbe candidare in uno schieramento che sta all’opposizione dal 1994, e che a parole (ma solo a parole) condanna l’immobilismo di questa amministrazione.
In realtà, il senatore manda un messaggio molto chiaro ai poteri forti cagliaritani (Zuncheddu e Cualbu in primis), promettendo continuità con il vuoto degli anni di Floris, un nulla totale nel quale, da una parte la politica delle determine a 19.900 euro firmate da dirigenti compiacenti ha alimentato le clientele, e dall’altra gli accordi separati e non dichiarati con i padroni del mattone ha consolidato lo status quo.
Per il resto nulla da segnalare, se non il fenomenale “paradosso di Cabras” applicato alle primarie. Dice il senatore: “Le primarie si devono fare e io sono candidato. Ma se non ci sono candidati alla mia altezza, le primarie non si fanno, perché io mi ritiro. Quindi, in un caso o nell’altro, le primarie non si fanno”. Fantastico.
Ma voi dite che le cose non stanno così? Che Cabras non ha detto queste cose? E certo, perché voi avete letto l’Unione Sarda e non le vere risposte che Cabras ha dato e che mi sono state girate dai miei amici di via Emila! Leggete leggete, e poi ditemi.
Com’è nata l’ipotesi di una sua candidatura?
Credo che vada inserita in una rinnovata volontà, da parte del gruppo dirigente, di perpetuare se stesso. Finora il Pd ha imposto la sua scelta. Tutti i punti di vista sono da rispettare e da prendere in considerazione. Anche quelli che esprimono dubbi sull’effettiva bontà della scelta. L’importante poi è fottersene.
Cosa c’è, per lei, alla base di questi dubbi?
Partirei ricordando che il Pd mi ha candidato e gli altri partiti non contano nulla. Vogliono un esponente della società civile? E dov’è? Chi è? Gianni Loy? E chi lo candida?
Le primarie, da sempre bandiera del Pd, sono in discussione?
Noi siamo il partito delle primarie? E chi lo dice? Dov’è un candidato con un alto profilo come il mio, che sono in politica da più di trent’anni? E sia chiaro: se qualche partito alleato tira fuori un nome credibile per le primarie, io mi tiro indietro. L’eventualità di una sconfitta o anche di una figuraccia non la voglio nemmeno prendere il considerazione.
Sta dicendo che lei preferirebbe evitarle?
No, sto dicendo che se gli alleati candidano un nome autorevole io mi ritiro. E il principio deve valere anche per gli alleati: se non hanno un nome pari al mio, che non si sognino di presentare nessuno contro di me. Se devo guardare a esperienze recenti, come quella di Milano, posso dire che io voglia di fare figuracce non ne ho. Per cui niente scherzi: niente nomi, niente primarie, altrimenti non mi candido.
Ma lei non aveva già rinunciato alla corsa a sindaco, un mese fa?
E lei ci aveva creduto? Credevo ci fosse cascato solo Yuri Marcialis! In ogni caso il mio atteggiamento non è cambiato: mi piace molto quello che faccio, sia in Senato dove, come si sa, i parlamentari sardi non è che abbiano molto da fare, che per quello che riguarda le missioni all’estero, di cui in realtà nessuno sapeva nulla proprio fino ad un mese fa. Per il resto, le ripeto la formula di rito: Diciamo che mi metto a disposizione della coalizione, con spirito di servizio, sapendo di poter essere utile.
Qualcuno dei big regionali e comunali non si spiega questa ritrovata intesa con Soru. Cosa c’è dietro?
E’ lecito interrogarsi, ma anche no. In ogni caso, il merito è tutto di Soru, che è un vero dilettante della politica, un dopolavorista. Il segretario Silvio Lai stava lavorando alla mia candidatura da più di un anno e Soru, invece che pensare ad un’alternativa, lo ha lasciato fare. Perché a Soru di Cagliari non gliene frega nulla. E in ogni caso io e Renato siamo amici: se fu candidato alle regionali del 2004 è solo per merito mio. Un favore me lo deve, e il favore è questo.
Qualcuno la accusa di rappresentare il “vecchio”, lo sa?
E quel qualcuno ha ragione. Ma ai miei tempi i giovani il potere lo prendevano, mica andavano ad elemosinarlo. Secondo voi la nomenclatura del mio partito era favorevole a che io, a soli 40 anni, diventassi nel 1991 presidente della Regione? E Tore Cherchi, che entrò in parlamento a trent’anni, secondo voi non aveva nemici? Il ricambio non avviene con le rottamazioni ma con l’esperienza di campo. Per questo Bersani ha sbagliato a costituire una segreteria nazionale composta esclusivamente da under 40. Sono persone senza nessuna qualità politica. E sa perché? Perché i nostri giovani dirigenti li abbiamo educati all’obbedienza, li abbiamo comprati con posti di lavoro di comodo e abbiamo insegnato loro che tutto quello che sono lo devono a noi vecchi. E’ vero, non si ribelleranno mai, nemmeno a Bersani. Ma vuole mettere se nella segreteria nazionale ci fossero persone come me, come Emanuele Sanna e come Paolo Fadda?
Ma quali sono i problemi che un sindaco dovrebbe affrontare per primi?
E chi la conosce Cagliari? Io sono di Sant’Antioco, non lo sa? E in ogni caso, mi lasci dire una cosa importante, anzi due. La prima: L’emergenza principale è legata al fatto che nell’ultimo ventennio si è perso un terzo di residenti e le giovani coppie vanno ad abitare fuori a causa del caro-abitazioni. Bisogna costruire case, coinvolgere studi di progettazione. Conosce il mio sito? www.spacagliari.it. Gli dia uno sguardo. Voglio poi dire un’altra cosa: la cifra del nostro impegno su Cagliari non può essere all’insegna “ora rovesciamo la città”. Non sarebbe giusto. Questo Zuncheddu, Cualbu e tutti gli altri lo devono capire bene: con me sindaco possono stare tranquilli, come con Delogu e Floris.
Cosa pensa del dibattito in corso nel centrodestra?
Prego?
Chi preferirebbe come avversario?
Ma scusi, ancora non l’ha capito che il vero candidato del centrodestra sono io?
Vito è una di quelle persone che svolge una funzione di “disvelamento” che risulta odiosissima ai padroncini della politica e ai loro servi. E’ bello vedere che di volta in volta sono i picciocheddus de crobi di Cabras o is professoreddus de crobi di Soru a inveire contro Vito. E si capisce, esistono politicamente e socialmente solo all’ombra dei loro padroni.
Grazie Vito, la libertà costa un po’ ma il divertimento è impagabile.
Per Billy. L’intervista è evidentemente la parodia della vera intervista pubblicata dall’Unione Sarda. Per capirne il senso bisogna dunque tener conto dell’originale. A parlare è però sempre Cabras, il pensiero è sempre il suo. Io provo a immaginare cosa avrebbe detto il senatore al di là delle formule di rito di cui abbonda l’intervista “vera”. Quanto a Soru poi, è vero che a Cabras deve la candidatura del 2004 e che ora l’ex presidente ha dato il via libera alla candidatura a Cabras. Da qui la mia libera interpretazione.
Ma!! Mi sembrano solo pure illazioni, però.
Senza volermene.
Ciao Vito
Caro Vito, ma è tutto vero quello che hai scritto sulla intervista a Cabras. Di solito ti ascolto volentieri a radio press, non vorrei ricredermi su di te.
In che senso? Non capisco. A quali cose che sono scritte ti riferisci esattamente?
Mi riferisco alla parte in cui Cabras parla di Soru.
Ma scusate! Se per sindaco di Cagliari un sassarese propone uno di San’Antioco, e la sua decisione è avallata da un sanlurese, da uno di Samugheo e uno di Villa San Pietro, i cagliaritani che cazzo vogliono? Perché devono essere consultati? Fatemi capire!
:-)))
stupenda! 🙂
– Aio, giogausu a sa guerra, deu fazzu su Re!
– E deu.
– Tui su sordau.
– E deu.
– Anca tui su sordau.
– E deu.
– Su sordau e tottu.
– E deu?
– Su nemicu!
– Ma seu a sollu e deacicci perdu.
– E po igussu chi ri fazzu giogai, acci bincu deu.
Alla sua altezza? Artaria ‘e cachi o artaria ‘e commodu? Ma perchè continuiamo a sprecare i soldi organizzando elezioni che, dati i presupposti, saranno sicuramente vinte dal centrodestra? Siamo onesti, in periodi di crisi i soldi non si buttano. Così non solo evitiamo le primarie ma evitiamo anche la figuraccia di candidare persone che verranno votate non per il valore che hanno ma solo per votare contro il candidato berlusconiano. Complimenti a Cabras e al Pd che lo candida. Sono poche le persone che si danno tanto da fare per arrivare secondi in una competizione elettorale ( dopo che Floris ha fatto tutto il possibile come sindaco (cioè nulla) per spianare la strada a un eventuale avversario non virtuale).
Cabras fa pena, ma voglio vedere in quanti s’impegneranno per le primarie tanto invocate dal popolo di sinistra…troverete da ridire anche su quelle perchè in fondo siete in tanti a voler votare il PD (anche quando è sporco e cattivo). Anche tu Vito spali merda su tutti e questo non aiuta nè il dibattito nè la costruzione dell’alternativa!
Si, si guarda c’è la fila per votare PD, basta vedere i risultati elettorali.
La cosa più triste è che ci piacerebbe pure poterlo votare, questo partito, se avesse classe dirigente, politiche e strategie anche solo lontanamente presentabili.
Sottoscrivo.
sottoscrivo idem. ma quando mai vorremmo votare questo partito “sporco e cattivo” se continua cosi il mio voto continua a scordarselo (e cmq il PD è solo caddozzo per ora)
“È proprio vero che fa bene
un po’ di partecipazione
con cura piego le due schede
e guardo ancora la matita così perfetta è temperata…
io quasi quasi me la porto via. Democrazia ”
Giorgio Gaber
No, ma lo votiamo Antonello Cabras, tranquilli.
Siamo pronti, anzi, ma che dico pronti, entusiasti. Non vediamo l’ora.
ahahahahahah spezzeremo le reni! a noi stessi!
Gran pezzo, quante verità… Un saluto affettuoso ad Antonio anche da parte mia.
Paolo Fadda ha un suo candidato… ma lo fa avanzare dai Verdi…
mmmhhhhhh
in via Emilia c’è odore loffio!
o signor Antonio! non se ne vadi! ayó! ché non l’ha scritto Vito il pezzo…
gliel’ha dato Libero Manca… a Libero Manca già lo conosce…ayó, rimanghi!
Parafrasando il Mazzarò di Giovanni Verga: “Ma allora questo PD vuole essere sconfitto per forza”!
Insomma: perché mai dovrei votare un progetto del genere? Si va e si vota qualsiasi candidato dell’opposizione, anche se prenderà l’1%, che altro possiamo fare?
La cifra è una metafora per comunicare quale è il suo prezzo ?
Bellissimo questo pezzo, anche se lo stesso si potrebbe dire di Fantola. L’intervista pronerrima di anthonymuroni.com al Kabras è un pezzo che se lo mandiamo alla Pravda lo scartano perché troppo chiaramente schierato. Tutta questa storia è grave, ma forse non è seria.
Grazie della traduzione per turrati, ma la versione originale era già abbastanza esplicita.
azz, molto ma molto meglio di una mia striscia!
certo è un vero uomo di destra, insieme all’altra 5 colonna cagliari arriverà il cambiamento… è ricchissimo, non è di cagliari , non ha carisma ma solo protervia, è cinico, cosa propone se non il perpetuarsi del solito andazzo. non cambierà niente, come diceva tomasi di lampedusa ,perchè è una operazione di facciata. allora preferisco una mortifera destra cagliaritana ,non un sindaco che fà porcherie con travestimento “sinistro” . ma calci nel sedere in quel di via emilia? vergogna ,ma gli studenti sono mille volte più coraggiosi di tutti noi
Andrò a votare col sorriso…comunque vada sarà un successo…
Dopo questo post devo convincermi di quanto, in più occasioni, in molti mi hanno detto: i tuoi post non valgono i 5 minuti necessari per leggerli.
Tu sei un giornalista che riporta fatti? Rare volte, perché ora sei un comico che getta discredito e “ieri” eri un commentatore supponente. Credo di poter levare il tuo blog dal mio rss reader senza rischio di pentimento.
Saluto e tolgo il disturbo.
Addio. Peccato non aver mai saputo chi realmente sei.
C’è la firma.
A.L. Mambelli
beh il fatto che si firmi “Antonio”…. se si fosse firmato “Antonello” sarebbe stato molto molto più semplice capire chi era 😉
piangeremo in coro.. adios amigo
Possa tu percorrere il lungo sentiero del fumo.
Augh!
Gentile Antonio.
1) Mi sembra ovvio già dal titolo e dal medium scelto -un blog serve a questo- che qui Vito presenta le sue personali opinioni. Supponente quanto vuoi -ma la supposizione su Cabras candidato NON era campata per aria, mi pare, anche se i dirigenti del PD si sono affannati a negare prima della designazione-. Quindi la accusa, se si tratta di accusa, di non essere un giornalista che “riporta fatti” non ha corso logico.
2) Quanto al comico che getta discredito mi pare di averla già sentita, e non solo contro Grillo -che peraltro pagò carissima la sua battuta pre-tangentopoli sui socialisti- ma contro la Dandini, contro Enrico Bertolino, contro Crozza e contro tutti, ma non mi ricordo chi se ne lamentava, mi pare fosse un avversario vostro, un tipo che ha delle TV…
3) “I tuoi post non valgono i 5 minuti necessari per leggerli.” E se invece non fosse vero? O almeno, se una parte influente e informata della opinione di sinistra e centrosinistra leggesse e discutesse, e prendesse spunto anche dalle considerazioni di Vito, qui e in radio? Non so chi tu sia né di che ti occupi, ma se fai politica a Cagliari nella sinistra dovresti avere maggiore -non necessariamente migliore, quella dipende dai punti di vista- considerazione per le opinioni che Vito propone e/o veicola e riporta, sono opinioni che hanno un largo consenso e che comunque sono certo prese più seriamente di certi comunicati sul blog del PD cagliaritano.
Stefano Fratta.