[youtube http://www.youtube.com/watch?v=jUofI7YXsxw]
Li state leggendo in giornali in queste settimane? Vi elenco sommariamente le questioni che stanno esplodendo in mano alla giunta cagliaritana di centrosinistra guidata dal sindaco Massimo Zedda. Non entro nel merito delle singole partite, mi limito a metterle in fila.
Partiamo dai baretti del Poetto, che dovrebbero essere smontati il 31 gennaio e rimontati dopo due mesi. Una vicenda abbastanza complicata che da sola basterebbe a riempire di preoccupazioni qualsiasi amministrazione.
Poi c’è la vicenda del Teatro Lirico, con la nomina della sovrintendente che ancora divide e che resterà un vulnus politico aperto anche se (come sembra) la magistratura cagliaritana archivierà l’inchiesta che vede oggi il sindaco indagato per truffa e abuso d’ufficio.
Si è arroventata la questione di parcheggi sotto le mura di Castello. Lo scontro tra l’amministrazione e una parte consistente del mondo ambientalista e culturale cittadino è frontale, e il recente incontro tenutosi alla biblioteca universitaria lo ha certificato.
È tornata di attualità la vicenda di Tuvixeddu. “Prusu d’ammisturara, prusu fragara”, e se il Comune non ha le idee chiare su come uscire dall’impasse è meglio che, saggiamente, non faccia nulla anziché organizzare gite elettorali sul colle.
Poi c’è la questione Ztl a Villanova. Il fronte è caldissimo, i cittadini ora chiedono all’amministrazione risposte convincenti e non si accontentano più di promesse o progetti a lunga scadenza.
Vogliamo parlare dei chioschi dei ricciai? Parliamone. Anche quella vicenda in qualche modo andrà risolta.
Poi c’è il fronte aperto con i vigili urbani, che un paio di settimane fa hanno manifestato sotto il municipio di via Roma. Ordinaria amministrazione? Forse. Ma l’elenco delle situazioni che si stanno arroventando diventa ogni giorno più lungo (segnatevi la questione degli Infopoint turistici, destinata a scoppiare da qui a qualche giorno, con il servizio, finora affidato con successo ai lavoratori dei cantieri comunali, che verrà sospeso il primo febbraio e poi esternalizzato).
Poetto, Teatro Lirico, parcheggi, Tuvixeddu, centro storico, servizi ai cittadini: tutto e tutto assieme. Giusto per ricordarci che governare Cagliari non è costruire due piste ciclabili e farsi i complimenti su internet.
Stamattina in tanti abbiamo visto con sconcerto il video del battibecco pubblico tra il sindaco Zedda e una insegnante del liceo Siotto, registrato nel corso di una recentissima assemblea studentesca. Il sindaco sempre più spesso sta perdendo la pazienza quando parla con i cittadini: non va bene. Anche ieri sera, nel corso dell’assemblea con gli abitanti di Villanova, conclusasi in modo non certo glorioso, il primo cittadino ha sclerato tra lo sconcerto generale.
La giunta è in mare aperto. Per superare questo momento c’è bisogno di tenere i nervi saldi, e il sindaco evidentemente non ce li ha. Massimo, andiamo assieme a prenderci una bella camomilla al Bar Svizzero (che ci fa bene a tutti e due) perché urge una riflessione profonda su questo momento che sta vivendo la città.
Poi, dopo le elezioni politiche, un bel rimpasto in giunta. Senza guardare in faccia a nessuno.
??? video rimosso? ma che strano…..
Che brutto segno la rimozione del video dalla rete. Un brutto segno che fa il paio con i modi degli studenti e del sindaco.
Anonimo, anche il sospetto indifferenziato e generico, o l’insinuazione costante, sono brutti segni.
E se fosse stato rimosso -per dire- dietro richiesta dell’altra parte interessata?
Sei in possesso di qualche elemento che possa stabilire da chi e perché il “video del crimine” è stato rimosso?
Il giallo si infittisce, diventerà marron?
Lo vogliamo proprio tanto sapere. c’è poco da insinuare. I SOSPETTI SONO INDOTTI DA QUESTI COMPORTAMENTI. DOV’E’ LA TRASPARENZA? TRATTASI DI UDIENZA TENUTA IN PUBBLICO, NON TUTELABILE GIURIDICAMENTE E NON CENSURABILE. SE LO FOSSE, BISOGNEREBBE AMMETTERE CHE IL SIGNOR ZEDDA SI LEDEREBBE L’IMMAGINE DA SE’
L’amato sindaco Zedda ha sempre avuto questi modi nervosetti,fin dalla campagna elettorale.Ma non è una questione di limiti anagrafici.è proprio una questione di mancate competenze dialettiche.Pessima figura.
condivido anonimo, ta bregungia leggia.
Tra tutte le osservazioni fatte, pertinenti o meno, centrate o meno, ne ho colte un paio estremamente sgradevoli, almeno per me.
la prima è l’aggressione verbale nei confronti della rappresentante (accusata nientemeno di essere “squadrista” o magari appellata “Santippe”) degli studenti del Siotto che, a mio avviso molto giustamente, ha invitato con decisione la docente a sospendere quello che, per iniziativa della stessa professoressa stava diventando un battibecco di quelli che odiamo vedere nei talk show TV più o meno politici.
Per esperienza diretta -e annosa- so che gli insegnanti non vanno mai alle assemblee studentesche, e se e quando ci vanno sono ospiti.
Si devono quindi attenere alle norme elementari delle assemblee, tra le quali ovviamente l’evitare il “botta e risposta”, e sforzarsi, nel caso, di dare un buon esempio agli studenti per esempio informandosi prima di affermare qualcosa di assolutamente inesatto etc.etc. (e magari non approfittare della assemblea degli studenti per togliersi qualche sassolino dalla scarpa o qualche curiosità: ma cosa gliene può fregare, ai ragazzi, dell’IMU o del Piano del Centro Storico?).
La peggiore è però la ripetuta allusione a una supposta immaturità del Sindaco Zedda.
Naturalmente in quasi nessun altro paese un dato anagrafico del genere solleciterebbe troppa attenzione, ma questo è un paese di e per vecchi, e devono esserlo anche i rappresentanti e gli amministratori.
Per fare un solo esempio, il solito anonimo (ma almeno lo sforzo di un nick, giusto per distinguersi l’uno dall’altro?) chiude un suo intervento affermando di pensare “che i genitori del Sindaco debbano sospendergli la paghetta per qualche settimana.”
Una uscita che vorrebbe essere divertente, ma che è triste, esprimendo tutta l’ostilità che alcuni provano contro chi è più giovane e fa quello che noi non abbiamo fatto, o contro chi magari è coetaneo o più grande e ha un ruolo non sottomesso.
Dal momento che questo sembra essere un argomento molto caro a una parte di “critici” di Zedda (vedere i commenti sull’Unione o su Casteddu on line, per dire), espresso anche con frasi meno ellittiche, e dal momento che proprio al Siotto Zedda era stato accusato da un’altra docente -o forse dalla stessa- di fare politiche “giovaniliste”, vorrei dire che Zedda fa benissimo, a mio modo di vedere, a non accettare nessun tipo di fesseria su questo tema, proprio per il rispetto che lui per primo deve far portare alla carica che ricopre, alla istituzione che rappresenta.
Sulle scelte politiche si può discutere quanto si vuole, Su Stangioni si o no, i baretti ed i ricciai, ma il sindaco deve farsi rispettare, è un suo dovere.
Come dice un motto popolare negli USA, “do no harm (but take no shit)”.
Si faccia una risata e ricordi che critica e ironia, senza insulti, non fanno male. Fa male alla digestione, invece, questa pretesa di decidere su cosa si discute e su cosa si deve tacere. Credo resterà deluso, visto che i fatti, che sono dispettosi, non la assecondano, caro Neo Anderthal.
Correggo:
Amico Abaco, per ridere (ma forse non sono spiritoso come lei fa mostra di essere) dovrei trovare qualcosa di divertente, e nelle circostanze sopra riportate non trovo nulla del genere.
Questo è un fatto, dispettoso o meno, e la prego di assecondarmi sul punto.
Per il resto non mi ripeto, ma solo per precisione mi sono permesso di operare un piccolo copia e incolla delle varie espressioni (diciamo “critiche”, va bene?) adoperate solo in questa pagina, alla data di oggi contro la rappresentante degli studenti del Siotto che, facendo il suo dovere o comunque interpretando un compito di sua spettanza, ha giustamente invitato la docente a non proseguire nella interlocuzione, così come ho raccolto alcune altre espressioni centrate sulla più grave colpa di Zedda, (solo 37 anni, praticamente un neonato, sembra) quella di essere giovane:
(eccone uno che sa come si faceva ai bei tempi, magari quando c’era LUI )
“Intanto è certo che, sino a qualche anno fa, un buon preside avrebbe fatto venire accompagnati dai genitori sia gli alunni che il Sindaco e avrebbe fatto una lavata di capo ai due alunni e al primo cittadino. Ed è certo che tutt’e tre, i due studenti e il Sindaco, non sarebbero più usciti la sera per un bel po’ e per un bel po’ niente paghetta.”
(uno pietoso)
“Quanto agli studenti del “professoressa adesso basta!”, mischinetti…”
(signora mia, dov’è finito il rispetto?..)
“Sconfortante la proterva studentessa che rimprovera la professoressa con un “adesso basta, professoressa”. Perfetta rappresentante di quel mondo nel quale si è fanciulli sino all’università, nel quale nessuno ha colpe, non esistono gerarchie, non esiste lo sforzo e il dovere dello studio (non solo il diritto) e per una testa d’asino basta un ricorso al Tar per avere ragione. Sconfortante il povero studente (uno dall’aria poco studiosa) che tiene l’alabarda.”
(scusa, anonimo, ma da cosa valuti un’aria poco o molto studiosa? Sarei interessato ad acquisire questa abilità)
(e infine ecco qualche equilibrata presa di posizione: )
Uno studente e una studentessa hanno fatto i cafoni e Zedda ha vergognosamente cercato il loro consenso. …
..urlare un minaccioso “professoressa, adesso basta”.
…personaggi vicini al capo claque: “Professoressa, ora basta, Davvero!”.
Non so davvero qual è stato il momento più triste, se Zedda che rispondeva male (ma in modo tutto sommato civile) o il coro ringhioso degli altri presenti.
…gli studenti che zittivano l’insegnante
….pronti ad “azzannare” e “zittire”in branco la malcapitata prof. di Storia. Zedda e i suoi ultras ,hanno dato prova di immaturità….
Naturalmente non conta nulla che ogni e qualsiasi presa di posizione pubblica da parte degli studenti presenti abbia sostenuto l’operato della rappresentante, lei è “proterva”, certo. “Ma come si è permessa?”
Pietro, le farebbe bene una valeriana. Le sue provocazioni non attaccano, deve essere abituato a qualche riunione mefitica dove ci si crede in politica e si scimmiottano i bisticci in tv. Provi invece a spiegare i suoi insulti. Spieghi, ma temo che non le sarà possibile, perché sarebbe da criminali opporsi al nuovo cemento di Su Stangioni e del Fangario. Ci provi, almeno. E conservi calma e educazione. Non faccia come Zedda con la professoressa. Quanto alla firma, dia il buon esempio e si firmi, sopratutto se, al contrario dei tanti che intervengono in questo blog utilizza termini oltraggiosi. questo è un gruppo dove ci si scambia educatamente pareri contrastanti. Non è obbligatorio scrivere e trasferire qua la sua bile. Lei suscita il sospetto che un qualche interesse personale sostenga i suoi modi ingiuriosi. Si vede che la piccola vicenda della professoressa ventiseienne – lei sì, giovane – ha toccato il vero punto dolente: il cemento.
Esistono molti sedativi naturali e Biolchini sbaglia a suggerire la camomilla che è blanda. Il cemento, invece, è eccitante e produce dipendenza. Difficile liberarsene.
Buon fine settimana a tutti e perfino al nervosissimo Pietro.
Ma cosa crede di incutermi timore con questa pseudo calma che ostenta? La valeriana se la beva lei, magari con un po di sale che così rimane meno insipido.
O forse non conosce il significato della parola ingiuria bvisto che la usa talmente a sproposito? Discutere con uno come lei di temi così importanti, magari portando datie numeri? Inutile. Lei sa già tutto.
Quali dati e numeri? Quelli dello spopolamento di Cagliari e del suo centro? O quelli sul cemento previsto per i prossimi cinque anni da una Giunta che aveva promesso “basta cemento”? Quanto all’ingiuria le ricordo che la parola”criminale” ha un contenuto ingiurioso. E a proposito di parole, le ricordo la singolarità del cemento che diventa bello e buono se proviene da un partito che contiene la parola “ecologia” nella sua sigla. Purtroppo il cemento resta sempre cemento, anche se gli si aggiunge l’aggettivo sostenibile. Che presa in giro, caro Pietro.
Di cemento è fatta anche casa sua. La stessa casa che decine di giovani copie, omo ed etero, vorrebbero avere nella loro Città. E invece lei e altri filosofeggiano di cemento brutto e cattivo e di verde senza mettersi il minimo problema del fatto che una Città senza possibilità di svilupparsi arretra e muore. Questo si sta facendo: si sta uccidendo cagliari. E lo si fa in nome del profitto di pochi e della demogogia di molti.
La mia casa è di tufo, grande sessanta metri quadri e intonacata con calce. Il profitto di pochi è stato la stella polare di quelli come lei che sostengono il cemento deciso da poche imprese per tutti noi. Le giovani coppie le avete già mandate dove ora si trovano e per fortino non decidono in base alle sue impressioni vaghe e approssimative. Di gente che aiuta le giovani coppie ne sento da quando ero bambino e le giovani coppie sono, nel frattempo invecchiate, si sono, alcune, separate e certe hanno nipoti. Lo sviluppo, caro Pietro, non è il cemento. Se lo infigga nella testa. E non usi più il termine criminale a sproposito. Si calmi. Non faccia come il sindaco.
Giusto per una banalissima questione di corretta informazione, diciamo comunque che la Professoressa non ha 26 anni ma che insegna al Siotto da 26 anni per cui possiamo affermare che la Professoressa è senz’altro ancora giovane, gioviale e giovanile ma… non esti propriu una picciocchedda.
E forse per questo motivo e “dall’alto della sua esperienza” ha magari pensato di essere autorizzata a trattare Zedda ancora da ragazzino che deve dire “Sissignora Signora Professoressa, però non lo dica a papà, sia buona” (chissà quante volta avrà visto passare questo.. studentello tra una classe, un corridoio e un’Assemblea e magari pure qualche biricchinata, ma il tempo passa inesorabile e per tutti).
Per cui riteniamo che, con molta probabilità, la Professoressa abbia voluto tenere nei suoi confronti l’atteggiamento “teneramente materno” dei tempi andati quando magari gli diceva “vai in classe o ti mando dal Preside”.
Proprio per questo motivo tuttavia, la redazione di Radio Londra, compresa la segretaria extracomunitaria (bbona da morire), è dell’idea che, avendo trattato con eccessivo amore materno e con tenerezza esagerata lo studentello discolo Massimo, sarebbe il caso che la Professoressa si debba presentare dal Signor Preside, giustificare per bene questa mancanza di autorevolezza e di autorità e, pertanto, portare come minimo il libretto firmato da entrambi i genitori.
In alternativa potrebbe esercitarsi meglio in una asseblea di condominio dove, se il capocondomino lo consente, è lecito anche alzare la voce, interrompere in continuazione e non far parlare gli altri e, in ogni caso, siamo seri…. il Capo Condomino non è certo il Sindaco… tra l’altro pure ex studente…. e che magari non andava neanche tanto bene in Inglese.
NB
Anche perché, pur non avendolo messo in rete (i ragazzini qualche volta “si contengono” e sono più prudenti “delle persone grandi”), il filmato (come giustamente riportato) è incompleto ma gira fuori dai circuiti anche “più completo ed esaustivo” e li si percepisce per bene quanto fosse “materna, tenera, non prevenuta, altamente pedagogica e aperta al dialogo educativo” la Professoressa.
Rimane comunque il fatto che parecchi e numerosi filmati lunghi ne circolino parecchi e i ragazzini potrebbero perfino decidere… di essere un po più coraggiosi del solito, non avere eccessivo timore dell’interrogazione e magari decidere pure di mandarlo in rete.
Brutta cosa, in questi tempi moderni e caratterizzati da una tecnologia che non si ferma mai e che fa passi da gigante, dover constatare che ormai non c’è più ragazzino che non abbia il telefonino ultimo modello e che non abbia difficoltà e timore alcuno a registrare video anche di altissima qualità,
Ci fanno 4 e una figurina a noi anche perché, a dire il vero, noi tutte queste comodità, ai nostri tempi, non le avevamo per niente!!!
PITTICA S’INVIDIA…..orca miseria!!!!!
Le manca la sintesi della radio, gentile Radio Londra. E le manca anche la cortesia. La professoressa possiede 26 anni di insegnamento ma non è il caso di ricordarlo.
Spero, come lei, che i ragazzi non siano interessati a questa discussione. Siamo quattro gatti, nell’ordine adulti, maturi e anziani che ne parliamo. Non ci seguono, per fortuna, gli studenti del Siotto.
Io tutto sto astio verso Zedda comincio a non capirlo più.
Io capisco il diritto di critica, ma cerchiamo di dargli una mano perchè l’alternativa la conosciamo benissimo qual’è.
Sta governando in maniera di certo non limpiddissima, con strafalcioni apzzeschi come il caso Lirico, ma in una Città in cui si faceva tutto alla pene di segugio non appena qualcuno prova a rimettere le regole ecco che si grida allo scandalo.
Asinunca agguantaisì Floris a vita….
Cioè, caro Pietro, lei dice che Zedda dice e fa cose opache e pazzesche, però lo dobbiamo lasciar fare. E’ roba da matti.
E a proposito di critiche, Pietro, sosa ne pensa di un nuovo quartiere s Su Stangioni. Un quartiere lontano dalla città (Pirri e Monserrato sono più vicine), da collegare con trasporti e urbanizzazioni immani, travestito da edilizia agevolata? Un ennesima schifezza, un’immane quantità di cemento mentre la città, quella che dicono di voler ripopolare, è vuota? Bisogna stare zitti perché, sennò ritorna Floris il quale, almeno, era educato? A parità di interessi cementificatori preferisco un cementificatore educato. Devo tacere? Devo, siccome voto a sinistra, ingoiare ogni robaccia e dire che è buona? Vedo e sento un attacco isterico rivolto ad una professoressa che ha posto domande legittime e devo dire che la maleducata è lei e non il sindaco che ha un attacco isterico? Vuole l’elenco delle stupidaggini fatte in questi due anni da questa Giunta? Vuole che le diostri che la città è governata da vecchi funzionari del Comune? Cosa le serve per comprendere che se non si critica non si è dei buoni cittadini?
veramente chi segue questa giunta dall’inizio sa benissimo del progetto di su stangioni del quale, se non erro, si parlò anche in campagna elettorale o subito dopo l’elezione del sindaco (ora non ricordo bene, però ricordo che si parlava di costruire in quelle aree un quartiere “ecosostenibile” a prezzi “umani” per far tornare i Cagliaritani in città) come esempio di edilizia diversa e come ulteriore intervento da affiancare ad altri per il ripopolamento della città.
Che poi non si sia visto ne il progetto di su stangioni, ne gli interventi in città, questo è un altro paio di maniche, ma non capisco il perchè dell’essere sorpresi da questo progetto o dal presentarlo come uno scoop e un’improvvisa apertura al cemento di questa giunta.
Poi il cemento non è sempre negativo. Se Zunc a santa gilla avesse costruito 6 palazzine non di lusso di 2 piani l’una (magari con un piccolo parchetto in mezzo) non credo che nessuno avrebbe gridato alla scandalo, se Cualbu anzichè sulle tombe avesse costruito le sue casette in altre zone della città senza fare case di lusso, idem… il problema del cemento non è il cemento in se ma è il dove, il come, il cosa e il per chi si costruisce.
Seguo questa Giunta dall’inizio e ho seguito anche la campagna elettorale. Su Stangioni è una sorpresa per chi ha sentito parlare di riappropriazione – nel senso buono della parola – della città e del suo centro che ha più di diecimila appartamenti vuoti. E siccome, caro Tato, anche l’urbanistica non si fa con i “se”.le terribili torri di Zuncheddu ce le teniamo insieme all’orizzonte per sempre rovinato anche se lo si chiama skyline per renderlo più digeribile.
Nessuno scoop sul nuovo quartiere e neppure su un altro nuovo quartiere – già votato in consiglio – nella zona del Fangario. Due quartieri nuovi per una popolazione in decrescita e con migliaia di case vuote. Il cemento, ha ragione, non è sempre negativo. Ma questo cemento sarebbe innegabilmente negativo.
E per non uscire fuori tema, visto che qua dovremmo parlare della professoressa, le dirò che con la spocchia e le crisi di nervi non si va da nessuna parte oppure si va in cattive direzioni. Quando in campagna elettorale si parlò di Piano particolareggiato del centro storico il candidato Zedda si pronunciò contro altro cemento negli otto ettari di vuoti urbani. Pochi mesi dopo ci hanno detto che nuovo cemento è inevitabile.
Vede, Tato, non è piacevole essere presi in giro e evidentemente la professoressa è tra quelli che hanno notato e mal sopportato la presa per i fondelli. E anche chi le scrive è tra questi e pensa che i genitori del Sindaco debbano sospendergli la paghetta per qualche settimana. Saluti cordiali.
Vedo un po di nervosismo…magari la famosa camomilla farebbe bene ai criticoni severissimi del reazionario Sindaco Zedda…la nuova sciagura kalaritana parrebbe…
Io ho detto che Zedda non è da criticare? No. Ho detto che vedo un accanimento nei toni e nei metodi stupido e autolesionistico. Sempre che non lo si faccia perchè di avversa parte politica e allora ci sta.
Questioni Su Stangioni: bloccare lo sviluppo della Città verso l’unica parte di territorio che gli è rimasta è CRIMINALE.
Lo ripeto: criminale.
Chi risponde farebbe cosa gradita di firmarsi. Grazie.
Si firmi lei. Io, anonimo e educato, non perdo la calma. Lei vuole tappare tutto con il cemento e dà del criminale a chi si oppone. Lei è un cementificatore, tanto più se questo cemento è inutile. E aggredisce, così come ha fatto il Sindaco con la professoressa, chi non è d’accordo. Ma si deve rassegnare ad una sconfitta perché il mondo e le leggi vanno ina direzione opposta alla sua e a quella di questa Giunta di parcheggi e mattoni.
Ma Massimo Zedda cosa gli ha fatto a Biolchini? Perchè ce l’ha tanto con lui? Gli ha trombato la fidanzata? Gli ha violentato la nonna? Altro che camomilla qui ci vuole Freud!!!
E’ proprio vero che 20 anni di Berlusconismo hanno cambiato anche molte persone di sinistra.
Provate a cambiare 2 nomi:
“Ma Berlusconi cosa gli ha fatto a Santoro? Perchè ce l’ha tanto con lui? Gli ha trombato la fidanzata? Gli ha violentato la nonna? Altro che camomilla qui ci vuole Freud!!!””
Non sembra il commento di un lettore del Giornale o di Libero?
Beh… effettivamente criticare il sindaco perchè la Finanza ha di sua iniziativa multato i ricciai o perchè per colpa di leggi non fatte da lui è necessario smontare i baretti è confrontabile con la situazione di Berlusconi e di Santoro…
http://it.wikipedia.org/wiki/Procedimenti_giudiziari_a_carico_di_Silvio_Berlusconi
Facevo riferimento al linguaggio e lo sai bene, poi se vuoi far finta di non capire, fai pure.
P.s. Da esterno (non voto a Cagliari) ti ripeto che, secondo me, nessuno qui critica il sindaco “perchè la Finanza ha di sua iniziativa multato i ricciai o perchè per colpa di leggi non fatte da lui è necessario smontare i baretti”, ma perchè in campagna elettorale aveva promesso partecipazione e scelte condivise.
E’ una critica principalmente sul metodo, che tra l’altro mi sembra di ricordare ti trova in larga parte d’accordo.
ma sul fatto che alcune delle aspettative (soprattutto in termini di partecipazione) siano state disattese da questa giunta, non posso che dare ragione a biolchini e a chiunque altre.
Dico perà che si possono vedere le cose anche da una prospettiva diversa da “Zedda non è capace”… perchè alla fine a volersi dare ragione ci si riesce sempre a trovare una magagna o a vedere il bicchiere sempre mezzo vuoto…
Certo che se per te sono simili Zedda e Berlusconi e ti senti in diritto di dare del “lettore del Giornale o di Libero” a chi non è d’accordo con te … siamo proprio messi bene.
Non hai capito niente di quello che ho scritto. . Per me Zedda e Berlusconi non hanno niente a che vedere. Volevo solo dire che il linguaggio che hai usato per difendere Zedda è figlio del berlusconismo, purtroppo.
noooooooo ma cosa dici Pensamentus… aspettiamo con ansia il prossimo pezzo sui Baretti del Poetto e la relatività delle Norme….
Posso dare un consiglio al nostro sindaco? vuoi evitare le critiche? Emula il tuo predecessore: stai appollaiato sulla tua poltrona e non far nulla: vedrai che non sbagli!!!!
Specialmente se non sei capace. Così almeno si vede di meno.
Non è capace? Chi lo dice?
Se non altro è coraggioso, non si nasconde ed ha il coraggio di portare avanti le sue decisioni. Che possono non piacere a tutti, lo capisco. Però agisce, non si limita a stare seduto o a fare il pavone….
Ai posteri l’ardua sentenza…..
Abbiate pazienza ragazzi
ma mi sono rivisto il filmato e rimango della mia idea anzi…..
Nel precedente intervento ho detto che Zedda ha sbragato ma, rivedendo per bene le cose, mi sono convinto che invece non lo ha fatto per niente e che anzi è stato anche troppo cortese.
Cosa avrebbe dovuto fare? Rispondere in maniera ironica? Si forse questo si.
Primo perché ha fatto benissimo, forse anche ricordando i tempi che furono, a partecipare all’Assemblea con i ragazzi, presentandosi, per quanto possibile come “uno di loro”.
Ha fatto male? Non lo so ma personalmente non credo neanche tanto: propendo di più per considerarlo un pregio.
Molto meno pregevole invece l’intervento della Professoressa di Storia con la sua pretesa di “salire in cattedra” pur non essendo nella sua aula ma in uno spazio che non le apparteneva.
L’incontro col Sindaco non l’ha organizzato la scuola come Istituzione ma è stata una iniziativa degli studenti in uno spazio e in uno spazio a ciò destinato che doveva essere interamente gestito dagli Studenti.
Questo dicono i regolamenti e non mi risulta che al Siotto ne siano previsti di diversi.
All’interno di quello spazio non devono esistere condizionamenti di sorta e la prassi e il buon senso vorrebbero che ci siano dei moderatori, che gli interventi abbiano una loro organicità, venga chiesta la parola e vengano, quando è il caso, evitati gli interventi chiaramente provocatori.
Trattandosi di una loro autonoma iniziativa, i ragazzi avevano tutto il diritto al loro spazio e soprattutto avevano il loro diritto la porre le domande ritenute più opportune (potevano aver deciso perfino di parlare col Sindaco di calcio o di come si svolgevano le assemblee quando lui era studente).
La Professoressa voleva fare il suo intervento? OK ma senza monopolizzare un bel nulla.
Altrettanto bene ha fatto pertanto la ragazza a richiamare all’ordine la Professoressa e l’atto, anche se tale può apparire, non si configura in nessun modo come mancanza di rispetto o come un atto di maleducazione nei suoi confronti ma, solo e semplicemente, nei termini del riconoscimento di un rispetto reciproco dei ruoli e di un richiamo ai regolamenti.
Regolamenti e prassi che la Professoressa avrebbe dovuto ben conoscere dapprima se non addirittura “far conoscere” ai ragazzi, seppure in sedi e modalità diverse da quella in cui si trovava.
Per cui INSISTO.
Quella che dovrebbe tornare a scuola col libretto firmato e accompagnata dai genitori non è sicuramente la ragazzina ma proprio ed esclusivamente la Professoressa.
Non insista, signor Radio Londra. Negare che quei due studenti abbiano prodotto un danno agli altri studenti e che non rappresentino un vessillo della maleducazione con quei modi produce altri cattivi esempi. E il primo cattivo esempio discende dal primo cittadino. Sempre primi sono. E’ solo una questione di educazione. I tre, alunni e Sindaco, gridano. L’insegnante pone quesiti, come da mandato.
Radio Londra, sembra l’arringa di un processo. Esagerato. Mettiamoci d’accordo così: niente paghetta per una settimana.
Va bene per la paghetta, per il ritiro delle chiavi del motorino e della play station o anche, siccome siamo persone ragionevoli… per il legittimo impedimento.
Però… per un mese e comunque col libretto firmato da entrambi i genitori.
a me sembra un’analisi molto ingenerosa del lavoro della giunta…
ci sono dei punti critici, ci sono delle cose o dei metodi su cui si può non essere d’accordo, ma sparare tutti i giorni a zero su qualsiasi cosa dica o faccia Zedda mi pare davvero esagerato.
Non è mica Zedda a mandare i controlli della Finanza o della Capitaneria ai Ricciai (e chi cerca di dare la colpa a Zedda mente sapendo di farlo), non è di certo Zedda che ha “creato” il problema del Poetto anzi, si sta adoperando per risolverlo; non è di certo Zedda che voleva costruire le ville a Tuvixeddu e a quanto pare potrebbe essere Zedda ad aprire la prima parte di parco.
Perchè dobbiamo “rovesciare” la realtà? qual’è il senso di andare sempre e comunque contro? io davvero non lo capisco…
Poi ci sono dei temi più delicati, come quello del lirico (dove comunque sottonineerei che il lirico fu salvato da Zedda-Cappellacci e che ad oggi il CDA ha approvato un bilancio dove si risparmiano 2 milioni di euro…. e ci tengo a dire che secondo me se Zedda ne esce pulito giuridicamente è tutt’altro che una sconfitta… poi ognuno è libero di vedere quello che gli fa più comodo)
Anche il tema dei parcheggi è delicato, bisogna capire bene cosa vuole fare il comune, se “aggiungere” o “sostituire” i parcheggi… se sotto Castello non fa, spero si ravvedano e che trovino un’altra soluzione (se c’è) o che modifichino il progetto per renderlo meno impattante… di sicuro mi piace l’idea che in via B.Rossi i parcheggi diventino interrati con una grande piazza sopra, non mi sembra male, no?
Nel caso di questo video certo che Zedda poteva anche contenersi dato che in questo modo non solo non ci fa una bella figura ma presta il fianco alle critiche. Poi che il video sia “tagliato ad arte” mi pare abbastanza evidente tant’è che le testimonianze di chi c’era parlano di una lunga provocazione da parte della prof.
Ripeto che ognuno è libero di vedere la realtà come vuole ed eventualmente “cambiarla” la realtà come vuole e strumentalizzarla a piacimento (il video del discorso di Zedda sul lirico è il caso più lampante… dove Zedda parla di “alcuni” e negli organi di stampa la parola “alcuni” diventa “tutti”… si fa presto a mettere in bocca della gente affermazioni non fatte quando si vuole necessariamente avere ragione).
la domanda che io mi pongo invece guardando questo blog è: cosa mai ti avrà mai fatto Zedda per attaccarlo sempre costantemente su tutto da circa un anno a questa parte?
pensare che qualcuno “sbagli” perché non fa le cose come le faremmo noi, non è un po esagerato? cioè tra la giusta critica e il massacro su ogni cosa ci sono tante vie di mezzo…
da esterno, non cagliaritano, a me sembra che il post non voglia criticare “acriticamente” tutto ciò che fa il sindaco ma suggerire un “cambio di metodo”, o meglio invitare il sindaco ad usare il metodo da lui promesso in campagna elettorale (in una parola partecipazione).
In effetti se gli insegnanti del Siotto hanno prodotto quei due studenti (il ragazzo che si agita ai piedi di Zedda e la studentessa che strilla “adesso basta, professoressa”) una qualche pecca pedagogica ce l’hanno. Ma i due studenti non rappresentano solo un fallimento pedagogico della scuola. Sarebbe interessante, per esempio, sapere se sono stati rimproverati dai genitori (io sarei stato condannato a non uscire dalla mia stanza per un mese ma non è detto che sarebbe stata una buona pratica educativa).
Intanto è certo che, sino a qualche anno fa, un buon preside avrebbe fatto venire accompagnati dai genitori sia gli alunni che il Sindaco e avrebbe fatto una lavata di capo ai due alunni e al primo cittadino. Ed è certo che tutt’e tre, i due studenti e il Sindaco, non sarebbero più usciti la sera per un bel po’ e per un bel po’ niente paghetta.
Da molti anni sono state giustamente abolite le punizioni corporali a scuola. Però ora si esagera al contrario, visto che la punizione corporale (un cazzotto) è stata assegnata da un genitore a un professore reo di aver rimproverato il figlio.
in questo caso penso che sia la professoressa che ha dato un pessimo esempio ai suoi alunni
Studenti rimporverati di che cosa, scusa? mi ti hanno mandato in riformatorio a te? non sei mai andato a scuola, vero, a vedere cosa sono e come si svolgono le assemblee degli studenti? Il Preside non deve mica coordinare e vigilare sul dibattito……genitori che avrebbero dovuto sgridare i figli per che cosa?…..Oh, se poi i tuoi genitori con te facevano così non è che il mondo si deve adeguare alla tua esperienza, sai…d’altra parte, se manifesti ancora questo rancore contro il prossimo non è che puoi chiedere il risarcimento agli studenti, genitori, e professori del Siotto………………..boh, gente che si inventa realtà assurde dispensando consigli pedagogici. Pogaridari.
Periodicamente sulla stampa locale è segnalato il fenomeno del progressivo spopolamento della città certificando un dato di cui i cittadini più attenti e legati alla loro città sono consapevoli¸ in quanto la percezione che Cagliari sia una città in rapido spopolamento appare ormai evidente a occhio nudo.
E’ sufficiente camminare nelle strade di San Benedetto , attraversare parchi e giardini della zona per rendersi conto che quel quartiere, ma non solo, non è a misura di giovani. Le carrozzine spinte da giovani mamme sono molte poche, molte di più le stampelle e le carrozzine trascinate da badanti al seguito di anziani non autonomi.
E’ stucchevole che ancora si parli quasi con stupore del fenomeno; il processo è iniziato da almeno 20 anni, gli ultimi anni hanno solo registrato la drammatica accentuazione del fenomeno:
-La perdita delle frazioni, credo che sia una delle poche città capoluogo senza frazioni fatta esclusione per la Municipalità di Pirri; Quartucciu, Elmas(aeroporto), Monserrato(ospedali e sede universitaria), per ultimo dobbiamo registrare la riduzione al rango di rudere dello stadio S. Elia e il trasferimento della storica società calcistica cittadina a Quartu( Cellino meriterebbe un intervento a parte o, forse no);
-L’ arcaica suddivisione territoriale dei comuni: mi chiedo quante volte gli abitanti di Su Planu hanno occasione di recarsi Selargius in un anno!
Credo che in pochi altri posti esistano strade urbane come viale Marconi su cui hanno competenza cinque comuni: Cagliari, Quartu, Selargius, Quartucciu e Monserrato.
Cagliari e Quartu sono praticamente unite ma basta passare lungo la spiaggia che hanno in comune per rendersi conto della differente politica(sto esagerando) delle due amministrazioni nella gestione della potenzialmente splendida spiaggia cittadina( e il parco di Molentargius?).
-La scriteriata politica in materia di commercio, con particolare riguardo alla grande distribuzione hanno desertificato il centro;
Nel mio ufficio, in pieno centro a Cagliari, sono impiegate 15 persone di queste residenti in città sono solo due, le altre vivono o meglio dormono nei centri del circondario.
Questo lo dico per segnalare che il numero degli abitanti diurni di Cagliari è costantemente doppio dei residenti, così pure le auto che l’attraversano quotidianamente; comunico la circostanza per le implicazioni che comporta nell’ organizzazione dei servizi cittadini.
Non voglio attribuire all’ amministrazione comunale attuale la responsabilità di questa situazione però non vedo neppure abbozzato un progetto, un’ idea sullo sviluppo della città, anche se il sindaco Zedda aveva chiesto il voto per riportare i cagliaritani a vivere nella loro città.
Si parla da anni di ripopolare Castello, concretamente oltre che idee, convegni e quant’altro nulla è stato realizzato. L’edilizia popolare è ferma da decenni; le poche aree disponibili sono destinate a edilizia di lusso per ricchi professionisti o privilegiati pensionati dell’apparato pubblico.
Altre città hanno subito, anche se in misura meno evidente, lo stesso fenomeno ma per cercare di governare il territorio in modo razionale sono state create, prima all’ estero, oggi anche in Italia, le città metropolitane; da noi l’inarrivabile fantasia dei nostri politici e giornalisti ha coniato la definizione di “ area vasta”: Ente virtuale di cui non si conoscono confini, componenti , funzioni , in cui sono inalterati i poteri di interdizione dei singoli comuni che si guardano bene dal cedere un minimo di autonomia, che non incide minimamente nello sviluppo urbanistico del territorio metropolitano.
Chiedo, ma solo per mia informazione, l’area dell’ ex Caserma Trieste quanti altri anni ancora dovrà contenerne i ruderi? La piana di S. Lorenzo? Esiste un progetto per via Is Mirrionis (al lato opposto ai campi sportivi sulla collina)? Quali vincoli esistono che impediscono l’utilizzo razionale di quelle aree?
Per chiudere: Che fine ha fatto la Passeggiata Coperta del Bastione? sto cercando di farla vedere a un collega che viene in città circa due volte l’anno e ancora non sono riuscito.
Grazie per l’attenzione
Il video parla da solo. Massimo Zedda non ha la stoffa per fare il sindaco. Quanto agli studenti del “professoressa adesso basta!”, mischinetti…
Che a Zedda possa servire una camomilla è senza dubbio ipotesi da tenere nella debita considerazione ma altrettanto verosimile appare che l’attacco sul Piano Particolareggiato da parte della Professoressa fosse prevenuto e organizzato.
Primo perché Zedda è stato invitato dagli studenti in uno spazio da loro autogestito e anche perché sarebbe veramente interessante informarsi per bene di quante altre volte la Prof. di Storia e la Prof. allergica ai rumori abbiano preferito partecipare alle precedenti Assemblee degli Studenti invece che, magari, andare a far le compere.
Vero che Zedda poteva essere meno “nervoso” ma che la Prof sia partita lancia in resta in nome e per conto di una “crociata non casuale” appare altrettanto evidente.
E appare evidente soprattutto se si vanno ad esaminare le contestazioni mosse al Sindaco che, almeno da quanto si riesce a sapere, non hanno riguardato il merito del Piano e delle scelte, non hanno riguardato il contesto e il complessivo disegno della città e non hanno riguardato neanche i processi partecipativi che in questi casi si renderebbero necessari, ma solo ed esclusivamente “i tempi” di redazione del Piano e i tempi di approvazione.
Sinceramente, soprattutto in un Liceo, ci si sarebbe aspettato di più, di meglio e di “più profondo” soprattutto da parte di una docente.
La Prof, insomma, ha dato l’impressione di essersi preoccupata più della “pugna” e del colpo di teatro che di qualunque elemento utile al dibattito, alla presa di coscienza dei ragazzi e alla visione dei reali problemi della città e della collettività.
L’impressione finale, insomma, è che forse la Prof, invece di partire lancia in resta nel tentativo di mettere in difficoltà il Sindaco su elementi di tipo “didattico e pedagogico”, abbia preferito parlare senza essersi posta troppo questi problemi e abbia parlato, come pare abbia lei stesso affermato, “per sentito dire”.
Il sentito fire, mi dispiace per la Prof (e in questo caso concordo con Zedda) non è per niente educativo e pedagogico in quanto, in questi casi, si può essere fortunati o meno fortunati e magari può capitare di aver incontrato le persone sbagliate o di aver riportate chiacchere “de biscinau”, che sicuramente avranno anche la loro importanza ma che, spesso e volentieri, peccano alquanto di “scientificità”.
A scuola dovrebbero essere altre le logiche: sicuramente meglio parlare col supporto di elementi oggettivi, con cognizione di causa e dopo essersi informati per bene anche perché compito essenziale per un bravo insegnante è trasmettere le sue conoscenze dopo aver realmente approfondito e fatto proprio il problema.
E, in tal senso, è da considerare positiva anche la reazione dei ragazzi: i ragazzi percepiscono alla perfezione quando il Professore si è preparato la lezione e quando “improvvisa” e reagiscono a modo loro anche quando hanno la sensazione di essere strumentalizzati per qualche fine o di essere vittime di un tentativo di “indottrinamento”.
E, siccome un Piano Urbanistico, sia che si tratti un piano di carattere più generale o di un piano attuativo, non è sicuramente assimilabile a un teorema o a una versione in prosa ma richiede gli opportuni momenti di verifica e di approfondimento, forse “i tempi brevi” (soprattutto se conteggiati in valore assoluto e non in termini relativi) potrebbero risultare, in certi casi, perfino dannosi (vedi Poetto).
Diciamo che, tra l’altro, in questi casi, più che i tempi necessari per la realizzazione e per le approvazioni, assume maggior valenza il fatto che si inizi il processo.
Per cui, iniziato il processo, per evitare effetti non desiderati, certe volte è meglio fermarsi a capire, meditare per bene e poi…. prendere lo slancio.
E proprio questi aspetti sarebbero risultati “estremamente didattici” in quel contesto.
Per “gli aspetti pratici” che magari risultano ineluttabili c’è sempre tempo…. agli aspetti metodologici e quelli legati alla storia, alla cultura, al contesto abitativo, all’ambiente e al territorio, fino a prova contraria ci dovrebbe pensare (e anche in maniera insistente) proprio la scuola.
Niente di tutto questo e pertanto, visto che nessuno ha finora fatto il nome della Professoressa di Storia, io mi sono fatto la mia idea e ve la propongo.
Non sono sicuro al 100% e posso anche sbagliarmi alla grande ma per me si trattava della….. Professoressa Santanchè.
Sconfortante la proterva studentessa che rimprovera la professoressa con un “adesso basta, professoressa”. Perfetta rappresentante di quel mondo nel quale si è fanciulli sino all’università, nel quale nessuno ha colpe, non esistono gerarchie, non esiste lo sforzo e il dovere dello studio (non solo il diritto) e per una testa d’asino basta un ricorso al Tar per avere ragione. Sconfortante il povero studente (uno dall’aria poco studiosa) che tiene l’alabarda.
Ma più sconfortante è il Sindaco.
Gli studenti, che immagino, chissà perché, scarsi, hanno però un’età che consente il riscatto. E va detto che il terribile comportamento che si vede nel filmato non è solo attribuibile a loro, ma anche ai cattivi esempi.
Primo cattivo esempio, in questo caso, è il primo cittadino che ne ricerca l’applauso.
Orribile anche il fatto che il motivo della perdita di controllo sia dovuta a una domanda sul Piano particolareggiato del centro storico.
Nel Piano si sono coagulati interessi edilizi ai quali, di fatto, il Sindaco ha risposto con un assenso e fa oggi il contrario di quello che aveva promesso. E’ utile che gli studenti lo sappiano e qualcuno li faccia uscire dalla trasmissione di Maria De Filippi nella quale vivono.
Sui parcheggi interrati, sul Piano, su Tuvixeddu, sul Lirico e su altre questioni importanti non decidono da soli, né il Sindaco, né la studentessa-Santippe e neppure lo studente supporter. Decide una comunità che speriamo matura.
Le urla stridule e le reazioni nervose ottengono forse il consenso di qualche studente di scarso profitto. Ma non il consenso di chi ragiona, conosce le regole del galateo e le norme che regolano l’azione amministrativa.
Il Siotto trasformato in Libarium non è un buon segno. Nè è un buon segno l’assenza di spirito critico tra gli studenti e le studentesse.
E’ facile immaginare le pagelle degli sfortunati studenti in mostra, ma anche quelle che porterà a casa il Sindaco e i suoi sostenitori.
Intervento condivisibile e bene argomentato: complimenti.
Peccato che faccia capo ad un anonimo, senza un nick di riferimento per il mio plauso e i miei applausi, che si perdono nel vuoto.
Zedda probabilmente aveva ragione nel merito, ma non nel metodo, troppo ruvido e irriverente.
In un contesto tanto delicato, come quello di un’assemblea scolastica, il sindaco ha abdicato al proprio ruolo non solo di primo cittadino, ma di adulto di riferimento.
La ricerca del consenso (leggi tifo da stadio) dei giovani, in questo caso, è un marcatore connotativo che la dice lunga sulla voglia di crescere del personaggio.
Est modus in rebus.
Democrito, l’atarassia, gli epicurei… abbiamo dimenticato tutto?
Giusto fino a un certo punto.
Punto n.1: vero che il Sindaco avrebbe dovuto rispondere in maniera meno sbracata. Altrettanto vero però che la Professoressa si è rivolta al Sindaco in maniera altrettanto sbracata e per niente professionale (avrebbe dovuto anche lei mostrare ai ragazzi quali sono i modi e i toni quando ci si rivolge a una persona che rappresenta le Istituzioni).
Punto n.2: Se la Professoressa, invece di fare la lavandaia (senza offesa per le lavandaie), avesse parlato con termini appropriati e fatto domande su come “Nel Piano si sono coagulati interessi edilizi ai quali, di fatto, il Sindaco ha risposto con un assenso e fa oggi il contrario di quello che aveva promesso. E’ utile che gli studenti lo sappiano e qualcuno li faccia uscire dalla trasmissione di Maria De Filippi nella quale vivono.” avrebbe fatto cosa buona e giusta e… un figurone.
Invece ha preferito fare la sceneggiata, “fare ammuina” e “parlare per sentito dire”…. Che bell’esempio e quanta bella didattica parlare “per sentito dire” invece che con cognizione di causa….. e per fatti oggettivi.
Diciamo, in sintesi, pertanto che la Prof ha preferito “calarsi troppo nel ruolo e nella crociata” finendo per fare “perfetta disinformazione” e, secondo me il Preside, invece di punire i ragazzi, dovrebbe al contrario scrivere una bella lettera riservata proprio a lei, invitandola a a una maggiore professionalità e a documentarsi meglio e a fare meno la bulla.
Quelle voglie se le toglie in altre occasioni e in altri contesti, a scuola si dovrebbe fare cultura, storia della città e del territorio e tante altre cose e possibilmente su basi di scientificità e non…. basandosi su chiacchiere da bar.
Che senso ha un intervento in cui dice, senza motivare alcunché, “Voi non avete fatto nulla”?
Queste cose le dici parlando di fatti concreti e con un intervento articolato dove fai capire bene al Sindaco e ai ragazzi su che cosa si basa il nulla, altrimenti si fa solo fuffa, gazzosa e bollicine.
Punto n.3: La Professoressa stava sbracando anche lei e pure molto per cui, hanno fatto bene gli studenti a limitare le sue evidenti voglie di protagonismo: quello era uno spazio autogestito dagli studenti e lei era un’ospite (al limite poteva avere solo un eventuale compito di controllo ma non certo di gestione e di pesante interferenza e di indirizzo dei lavori).
Nell’Assemblea studentesca, tanto per capirci, gli Studenti possono tranquillamente dire anche a un docente che non è gradita la sua presenza e non c’è niente di male.
E’ sbagliato?
Non lo so ma è comunque e certamente un loro diritto democratico e di crescita.
Caro Radio Londra, quante parole. La professoressa non ha perso la calma e ha posto quesiti di pubblico interesse. Uno studente e una studentessa hanno fatto i cafoni e Zedda ha vergognosamente cercato il loro consenso. Se non è Maria De Filippi poco ci manca. È un piccolo fatto, ma pieno di significati negativi.
Cara Rosa, il Piano particolareggiato per il Centro Storico e l’IMU sono problemi che riguardano tutti. Riguardano, anche se non lo sanno, i ragazzi dai modi inurbani del Siotto.
domande davvero pertinenti con i temi dell’assemblea studentesca, soprattutto per come sono state poste.
si trattava di assemblea studentesca, alla quale il sindaco era stato invitato… la prof entra e lo incalza coi problemi di casa sua? mah…
Casa sua e guarda caso anche casa nostra: Cagliari.
Che brutta espressione “riflessione profonda”…
Massimo Zedda è dotato di un ammirevole self control. Risponde prontamente alle accuse più feroci con nonchalance, senza scomporsi e con ironia. Abbiamo trovato il nuovo Andreotti. Gli inviti di Vito Biolchini a Zedda a prendersi una camomilla sono del tutto fuori luogo, perché il sindaco non soffre per nulla lo stress e ha i nervi saldi, molto saldi. E’ totalmente destituito di fondamento che, in vista dell’appuntamento col sostituto procuratore Pilia, sia opportuno per Massimo Zedda ingurgitarne un intero barile, di camomilla.
Oh vito ma cali rimpasto e chini sesi cugusi?
Vorremmo fare un po’ di chiarezza riguardo a quanto successo nella nostra aula magna durante l’assemblea di istituto tra il sindaco Zedda e una delle professoresse del Siotto. Zedda ha semplicemente risposto a una domanda della docente, la quale, poco informata sui fatti, ha sostenuto che il comune di Cagliari avesse introdotto l’aliquota Imu più alta d’Italia, mentre a suo avviso molti comuni non l’avessero neanche introdotta ( notizie false che si commentano da sole ) e concludendo accusando il sindaco di “giovanilismo”. Come studenti che lottano ogni giorno per il rinnovamento della società e della classe dirigente ci sentiamo offesi per questa ultima affermazione soprattutto perché proveniente da una docente che ogni giorno dovrebbe garantire la formazione di futuri cittadini dotati di coscienza critica. Tutti gli studenti presenti hanno trovato di cattivo gusto e diseducativa, non la risposta del sindaco, ma la totale ignoranza della docente in merito alle vicende della nostra città. Quindi invitiamo tutti prima di trarre affrettate conclusioni a informarsi meglio e a non parlare in base a una registrazione incompleta e poco chiara. Ringraziamo infine il sindaco Zedda che a differenza di molti altri si è dimostrato disponibile e attento alle esigenze e alle problematiche degli studenti.
Bruno Concas e Cristian Perra, Rappresentanti di Istituto del Liceo “Siotto”
Cari Bruno e Cristian, vi definite “studenti che lottano ogni giorno per il rinnovamento della società e della classe dirigente”. Accidenti, non è poco. E vi chiedo allora perché una domanda sull’Imu a Cagliari (che è risultata assai più alta di quello che era stato promesso) e una sul Piano particolareggiato per il centro storico siano “diseducative” e addirittura “di cattivo gusto”. Personalmente ho l’impressione opposta. Mi pare di cattivo gusto agitarsi come ha fatto il ragazzo plaudente in piedi davanti allo scranno del Sindaco oppure urlare un minaccioso “professoressa, adesso basta”. Insomma, ho l’impressione che non riuscirete a rinnovare la società civile in questo modo e neppure a cambiare la classe dirigente con questi questi argomenti. Oppure le cambierete, ma, purtroppo e prevedibilmente in peggio. Saluti cordiali e un augurio di buono studio.
quelle sull’imu e sul piano particolareggiato non erano domande, ma insinuazioni destituite di ogni fondamento. la professoressa o mentiva sapendo di mentire oppure, peggio ancora, è molto ignorante.
Il sindaco a casa , lo si sapeva che era scarso e nn all’altezza
Gentile Biolchini, mi scusi se aggiungo qualcosa alla sua carrellata. La leggo da anni è la prima volta che scrivo! ihihihihih … (timido)
Del Molentargius, vogliamo parlarne prima o poi? Oppure siamo contenti dello stato di salute del Parco e di come viene gestito? Lei sa meglio di me che la legge istitutiva prevedeva il ripristino della produzione del sale. Prevedeva la stesura del piano del parco, Che fine ha fatto? Non sarà che la politica preferisce gestire senza alcuna pianificazione per poter fare le cose, al meglio, senza rendicontare e senza responsabilità? Davvero possiamo accontentarci di qualche conferenza ogni tanto sempre promossa da Legambiente in cui si dice che “esistono grandi potenzialità” e che occorre prendere esempio dal parco della Maremma (gestito da Legambiente). Ritiene che il matrimonio voluto da Legambiente fra il Molentargius e Villasimius, che ha cementato gli interessi della sinistra sul parco, possa essere davvero una miglioria o risolutivo? Oppure ci prendono per il sedere?
Di Sant’Elia vogliamo dire qualcosa? Davvero pensiamo che ciò che si sta realizzando nella piana possa dirsi almeno paragonabile alle pianificazione del passato recente? Stanno realizzando un porticciolo per 20 posti barca, contro i 120 originari. La montagna partorì il topolino. Entusiasti hanno accolto il finanziamento di 11 milioni del piano città. Per far che? Davvero pensano di poter realizzare la copertura dell’Arena Grandi Eventi? Che significa riqualificazione del quartiere? Senza piano, col porticciolo cagato senza alcuna utilità reale, con il rudere dello stadio e con lo scempio dell’Arena? Ajòòò Ma ita seusu brullendi?
Di Calamosca e del promontorio chiuso da transenne?
E il concorso di idee dello stadio? Ma l’avete il documento di indirizzo? Perché non approfondisce, Biolchini? Mi risponda? Davvero pensa possa esistere un privato che metta i soldi per far del Sant’Elia un centro sportivo polivalente?
Del fallimento delle ciclabili in centro?
Dello stato dell’ufficio edilizia privata?
E le periferie? Hanno delle idee per migliorarne le condizioni oppure vogliamo pensare che quanto promesso fosse tutta fuffa?
Il centro storico, Castello, non è solo parcheggi. Dopo Casteddu2.0 che è costato dei soldini dove sono i risultati. Cosa si è fatto?
Di cultura parla già lei più che abbastanza.
Del piano parcheggi? 16 milioni tutti di fondi pubblici per realizzare cose che un privato realizzerebbe con soldi propri. Per far che? spianare lo sterrato di Marina Piccola, oddio! Preferivo il progetto Floris su due livelli che avrebbe offerto ospitalità alle macchine tolte dal lungomare.
Attendo ancora di vedere come risolveranno il problema rifiuti. Per ora hanno temporaggiato, prorogando ciò che per il precedente Giagoni, a detta loro, doveva essere l’improrogabile … Per Giagoni, ma per loro no.
Concordo su tutto, questi sono dilettanti allo sbaraglio, ci avevo sperato in questa giunta, ma non ci credo più, non sono ancora riusciti a chiudere uno, dicasi UNO, dei grandi problemi della città, e sembra quasi che remino contro, non si capisce che fanno!
Zedda è decisamente nervoso…In parte lo capisco….Forse ora sta realizzando quali casini ha ricevuto in eredità dalle precedenti giunte tuttavia deve sforzarsi di essere più lucido e dare risposte più esaurienti ai cittadini. MI rendo conto che non è facile soprattutto quando le casse sono vuote ma deve anche capire lo sconforto e in alcuni casi il vero e proprio incazzo dei cittadini che si trovano ad affrontare mille problemi. Di certo scene come questa del Siotto non aiutano, per un attimo mi è sembrato catapultato in uno dei dibattiti sterili e gridati tipo Ballarò dove tutti si parlano addosso e alla fine nessuno da le risposte che i cittadini vogliono.
Ma “noi” cagliaritani a cosa siamo disposti a rinunciare per ottenere tutto questo?
La strada verso un lento suicidio politico. Qualcuno aiuti questo ragazzo a ritrovare, o semplicemente a trovare, il senso della misura nella gestione del suo ruolo. Non è a rischio solo la sua personale posizione, quanto quella di una sinistra al governo di una città difficile, di destra, in un periodo di forte crisi economica. Insomma, è evidente che il contesto socio-economico contingente, la storia del rapporto tra la società civile e l’ente comunale e tante altre cose.. non sono a favore di questo governo cittadino (ma non lo sarebbe stato neanche nei confronti di Salomone), ma – a maggior ragione – bisogna tenere i nervi saldi. Se non è in condizioni psico-fisiche per affrontare turbolenti contesti pubblici non lo faccia, semplicemente.. Si prenda un giusto periodo di sano isolamento e cerchi, in seguito, di riallacciare relazioni più pacate con i cittadini. Se non si è in grado di gestire la sostanza- e umanamente può essere anche comprensibile in certi periodi – almeno salvi la forma nel rispetto della gestione di una istituzione.
Cagliari, dolori ’e brenti… Leggo in questi giorni più che in altri le critiche che piovono sulla testa del Sindaco Zedda. Alla pioggia che (inevitabilmente?) arriva da destra, sempre più copiose si uniscono gocce pesanti anche da sinistra. Si direbbe che qualcuno e più di qualcuno stia tirando per la giacchetta il Sindaco. Qualcuno per tentare di portarlo sulla propria strada, qualcun altro per tentare di non farlo cadere in una buca più o meno profonda, altri perché non perda le staffe.
Al di la dei baretti, del Teatro, dei ricciai, di Tuvixeddu, della cultura, dei parcheggi e di altri episodi, la questione è che dopo quasi due anni di governo della città è chiara la cifra di questa amministrazione. E non è niente affatto diversa da ciò che aveva presentato nella campagna elettorale che ha portato Zedda ad essere il candidato sindaco più votato.
“Ora tocca a noi” è il paradigma che viene confermato. Ora tocca a “noi” vuol dire che “altri” sono tagliati fuori. Gli altri dovrebbero essere i “poteri forti”, is de nosus, i soliti, i costruttori, gli immobiliaristi, i padroni, quelli di destra, is amighisceddus, i politicanti e via a trovarne tanti “altri” che per vent’anni (o forse da sempre!) hanno portato la distruzione a Cagliari (sic!).
Poi leggi le cronache e ti accorgi che gli “altri” sono anche quelli dei quartieri popolari, i lavoratori, i sindacati, i precari di ogni tipo di lavoro e di impresa (da quelli della multiservizi ai ricciai, ai barettisti, agli ambulanti abusivi). Gli “altri” sono i cittadini che si ostinano a viaggiare con la loro automobile che inquina, intasa le strade e ingombra quando la fermi dove si può (se si può). Gli “altri” sono quelli che continuano a mendicare risposte all’inerzia della burocrazia. Gli “altri” sono quelli che non si informano e quando si informano sbagliano a non pensarla come “noi”. Ma poi, ci si accorge che “noi” cominciano ad essere pochi.
Il fatto è che “gli altri” è una parte di tutti noi, a cui qualche volta non va giù un rospo un po’ più grosso. Si dirà: è la democrazia dell’alternanza, ora spazio al nuovo che avanza, “ora tocca a noi”.
Cagliari però ci sta dimostrando che non è così e che anche così non funziona. E non solo perché, al di la delle anatre che non volano, di tutta questa rivoluzione ai cagliaritani non importa un fico secco e lo hanno detto come potevano.
Il fatto è che la città ha bisogno di tutte le energie e le idee positive che ciascuno può dare, ha necessità del contributo di tutti più che di gente che aspetta che passi il cadavere, così poi toccherà a loro o, peggio, di chi pensa di vendicarsi di ipotetici torti subiti.
I cagliaritani vogliono una città che funzioni, che migliori, che cresca nel rispetto di ciascuno, che recuperi la sua storia e la sua cultura, che valorizzi i luoghi più belli e trasformi le criticità in risorse. Alla fine gli importa poco se colui che sarà capace di realizzare questo percorso sia uno di “noi” o uno degli “altri”; non gli importerà perché comunque si sentirà accettato, ascoltato, capito, perché avrà risposte, perché troverà spazio, perché il proprio contributo sarà riconosciuto.
Non credo che sia utopia, credo sia il seme della nuova politica che i cagliaritani, e non solo, vorrebbero che governasse la propria città. Agli stolti il tentativo di discernere se questa sia una politica di destra o di sinistra.
Ora la domanda è: questa amministrazione sarà capace di tanto?
Come ho già detto, la cifra è chiara e, quindi, la risposta è no. Questa amministrazione ha bisogno di dividere “noi” dagli “altri”, ha necessità di un nemico o, per essere dialetticamente meno violenti, di un avversario, di qualcuno a cui dare colpe, a cui attribuire fallimenti, su cui scaricare responsabilità, qualcuno di cui dire “noi non siamo come gli altri”.
Ma questa amministrazione, purtroppo, non riesce neanche a capire i propri slogan, a capire che “noi” e “gli altri” sono “tutte le Cagliari che ci sono”. E non riuscirà a trovare il modo di dialogare con tutti, perché non riesce neanche a dialogare con se stessa. Nel mentre Cagliari murrungia…
Il signor Tavolacci è lo stesso esponente della maggioranza di destra nel ventennio precedente alla Giunta Zedda? da che pulpito viene la predica.
Sentirsi dire dai cittadini “non state facendo nulla” rientra nella quotidianità per un amministratore, bravo o meno bravo che sia. Non giustifica una reazione di quel tipo
“Poi c’è la vicenda del Teatro Lirico, […] (come sembra) la magistratura cagliaritana archivierà l’inchiesta che vede oggi il sindaco indagato per truffa e abuso d’ufficio.”
Prossima mossa: l’ingresso dei clown?
Zedda Sclerato al Siotto? Forse, ma io ho anche visto che tutto il pubblico era con lui, a cominciare dal pancione capo claque che reggeva il microfono e applaudiva con convincimento da politburo… Mi dispiace invece per l’insegnante, che è stata letteralmente zittita da alcuni personaggi vicini al capo claque: “Professoressa, ora basta, Davvero!”.
Non so davvero qual è stato il momento più triste, se Zedda che rispondeva male (ma in modo tutto sommato civile) o il coro ringhioso degli altri presenti.
Io so solamente che mia nipote di 13 anni, che evidentemente è ancora del tutto all’oscuro dei meccanismi marci della politica attuale e passata, mi ha detto di essere andata al Conservatorio con la sua scuola, e che c’era anche il sindaco……la domanda è stata: “zia, perché quell’uomo è sempre arrabbiato? E poi perché non riesce nemmeno ad articolare un discorso?” Francamente non me la sono sentita di risponderle in maniera esaustiva e razionale, anche perché, dopo avere assistito ieri sera a Villanova ad uno spettacolo surreale di supponenza ed arroganza, penso solo che il buon Lou Reed avesse ragione quando cantava “you’re going to reap just what you sow”…….meditate gente, meditate….
Beh, allora non sarà un “giorno perfetto” per il nostro sindaco…
mio figlio, che non si è mai interessato di politica, è rimasto positivamente impressionato dall’incontro con il sindaco e per la prima volta abbiamo parlato di politica. A suo dire la professoressa non ha fatto una bella figura.
1° – Zedda non è un uomo comune….lui è il comune :rappresenta come sindaco,la città capoluogo di regione.Non ha più il diritto di incazzarsi.Se voleva icazzarsi rimaneva uomo comune
2°- Mai visto politici composti e sorridenti (almeno negli ultimi trent’anni).Piuttosto, di norma scomposti,arroganti e privi di umiltà.
3°- Quello non era un semplice incazzo:ha impedito ad un cittadino di esprimere i suoi dubbi e di fatto non ha dato risposte.
4°- Se il leader Maximo,conosce come stanno realmente le cose e un cittadino gli fa una domanda ,anche ingenua,da un amministratore pubblico ci si aspetterebbe delucidazioni in merito…non “ghinghe” sui denti
5°- ma perchè gli studenti che zittivano l’insegnante ne sapevano di più?A scuola ci siamo passati tutti
Ero presente all’incontro pubblico di Villanova e mi associo a C.C.B. e di Vito. La reazione di Zedda era quella di uno posseduto dal demonio (parola che casualmente era scritta sulla lavagna). L’unica cosa che mi veniva in mente era chiamate l’esorcista! A occhio croce il centro sinistra ha perduto solo ieri sera un centinaio di voti! Suggerisco al buon Massimo di ritirarsi in clausura per un pò di tempo e di mandare all’avanscoperta i suoi assessori magari dedicando più tempo al loro coordinamento per dare la sensazione di avere un vero progetto strategico per la città. Per quanto riguarda il Lirico suggerisco al Sindaco di fare un deciso passo indietro come segno di forza e non di debolezza anche se ormai rischia di essere troppo tardi…
L’atteggiamento è semplicemente vergognoso. Pessimo esempio per gli studenti. Io ero presente ieri all’Assemblea nel quartiere di Villanova e lo “sclero”, come è stato chiamato, ha caratterizzato anche questa riunione. Assemblea in forma di mega spot per l’Amministrazione che ha snocciolato per più di un ora, tutto quello che dice di aver fatto per il quartiere (in concreto poco o nulla). Nessuna risposta e chi è intervenuto, e non si è “prostrato al suo cospetto”, è stato aggredito con modalità simili.
Avrà perso le staffe il Sindaco, ma non mi sembra abbia tutti i torti, anzi.
Meglio un sindaco che s’incazza nel merito delle questioni che Sindaci che spariscono per decenni dietro la poltrona come Emilio Floris.
P.S. la reazione degli studenti a favore di Zedda e contro l’insegnante (che addirittura viene invitata dagli studenti a starsi finalmente zitta) mi mette il sospetto che l’epidosio assume tinte diverse da come invece sembrava leggendo l’articolo di Vito.
..e soprattuto: basta con l’idea che i politici devono essere composti, falsi, sorridenti.
Zedda quando s’incazza sul merito s’incazza in maniera genuina, sarà che conosce le cose e sentirsi dire “non avete fatto nulla” ( da un insegnante in cerca di protagonista) fa incazzare anche l’uomo comune.
Sono uno studente del Siotto, ero presente all’assemblea, e le cose sono andate ben diversamente!
La professoressa in questione ha letteralmente aggredito verbalmente Zedda che è rimasto impassibile mantenendo la calma, la docente non si voleva informare, era sicura di quello che stava insinuando!
Massimo alla nostra assemblea ha dimostrato di essere una persona seria e per bene, ha risposto a tutte le nostre domande in maniera pulita e chiara!
“il tuo cane è stitico? è colpa di zedda!”
“piove?? è colpa di Zedda!”
Bisogna informarsi prima di criticare!
Poi perché non avete scritto come si è svolta l’assemblea? le cose che sono state dette?
Come sempre quello che viene fuori e di cui si parlo è sempre e solo il lato negativo!
Il nostro Sindaco sta svolgendo un ottimo lavoro!
Si commenta quello che c’è in questo video.
Se c’è un video con la prima parte recuperalo e mandalo a Vito.
Gli studenti difendono Zedda: “Ignoranza della prof sulle vicende della città”
I rappresentanti di Istituto del Siotto prendono le difese del primo cittadino e attaccano la docente: “Atteggiamento di cattivo gusto”
http://www.cagliaripad.it/news.php?page_id=1073
E’ proprio il dubbio che mi è venuto guardando il video: non mi sembrava un’ aggressione, piuttosto la reazione di una persona (Zedda) incazzata che ha avuto i suoi motivi per incazzarsi!
e voi studenti mi state dando conferma di questo fatto.
Incredibile la metamorfosi di questo ragazzo che, agli esordi, sembrava un pulcino bagnato e inerme… pareva quasi che chiedesse scusa perché esisteva.
Nel filmato sembra posseduto, avendo smarrito irrimediabilmente i valori del rispetto e dell’umiltà.
Non è solo questione di arroganza, ma di maleducazione.
Risulta insopportabile anche per una come me che, nei suoi riguardi, è sempre stata possibilista e tollerante.
Ma dove vuole arrivare?
Più che lo sclero, l’aspetto più desolante della reazione del Sindaco all’assemblea di Villanova, indetta e organizzata dall’amministrazione stessa per discutere del quartiere e delle problematiche legate alla ztl e area pedonale, è stato il totale disprezzo delle argomentazioni e delle difficoltà esposte dai cittadini, ridicolizzate perchè poca cosa rispetto alle grandi questioni dell’umanità. Una figura vergognosa, una delusione totale e dolorosa, un’amarezza difficile da dimenticare per quella parte dei cittadini che si sono spesi per sostenere questo sindaco. Ringrazio Vito Biolchini che, a differenza degli altri cosiddetti giornalisti presenti ieri sera, ha riportato oggi la realtà delle cose.
La gita elettorale a Tuvixeddu è stata patetica, non si é ancora capito cosa si voglia realizzare, chiede i soldi alla regione per quale progetto? Boh, non è dato saperlo a noi comuni mortali!
Il video girato al siotto riassume un atteggiamento di straffotenza inquietante, alla faccia del buon esempio che un politico dovrebbe dare davanti agli studenti.
Siamo in balia del nulla e dell’arroganza.
Poetto, Teatro Lirico, parcheggi, Tuvixeddu, centro storico, servizi ai cittadini, e mettiamoci pure i ricciai: certo che sul momento a rimestare il fango un po’ di acqua torbida si crea.
dai refusi e dagli errori grammaticali sembra un articolo scritto da casteddu online. ajoooo
che bello che finalmente di parli della città, dei suoi problemi, che oggettivamente ci sono e andranno risolti. ma l’impegno che la giunta comunale ci sta mettendo era qualcosa a cui non sono stato mai abituato negli ultimi 20 anni almeno. Meglio tanti problemi che vanno affrontati che un silenzio e un torpore che ha lasciato la città in uno stato di catatonia (invito a cercare qualche polemica sull’operato dei sindaci Floris e Delogu) che coinvolgessero così tanto l’opinione pubblica. Ci stiamo svegliando..è già qualcosa…
La cosa più triste di questo video, sono gli applausi compiacenti della maggior parte dei presenti allo “sclero” del Sindaco ; pronti ad “azzannare” e “zittire”in branco la malcapitata prof. di Storia. Zedda e i suoi ultras ,hanno dato prova di immaturità.Trovo poco educato e scarsamente democratico, reagire cosi ad un opinione anche se può essere errata.Era una contro tanti.Non vorrei pentirmi del mio voto.
vito, se gli offri già la soluzione implicitamente recepisce che lo stai sminuendo e rischi che si irrigidisca e si chiuda ancora di più…
errore da non fare per avere una comunicazione efficace… 😉
parlaci con calma e come Socrate portalo alle giuste conclusioni….
Massi ti ascolterà di sicuro.