Fossero tutte così le “buffonate”, con migliaia di persone in attesa di votare ben oltre l’orario di chiusura dei seggi, potremmo dire di essere diventati finalmente un paese normale. La verità è che i tre milioni di italiani che oggi hanno partecipato alle le primarie del centrosinistra hanno non solo dimostrato che la voglia di politica nel nostro paese è ancora molto alta, ma hanno anche assestato due metaforici schiaffoni: uno a Grillo e l’altro a Monti.
A Grillo perché hanno dimostrato con il loro voto che quella del “Pdmenoelle” è solo una battuta e niente più. Il centrosinistra è diverso dal centrodestra perché diverse sono le due basi elettorali, diversi i valori, diverse le classi dirigenti. Da una parte c’è uno schieramento che decide il proprio leader in maniera democratica e che si mobilita in massa oltre ogni previsione (io, ad esempio, non avrei scommesso una lira su di una affluenza superiore ai due milioni di votanti), dall’altra invece c’è un centrodestra allo sbando, che prima convoca le primarie e poi risponde vergognosamente al richiamo della voce del padrone.
I tre milioni di italiani che oggi hanno votato alle primarie del centrosinistra hanno smontato (se ancora ce ne fosse bisogno) l’inverosimile equazione di Grillo (quella sì, una vera buffonata), secondo cui centrodestra e centrosinistra sono due forze speculari. Le differenze sono enormi, e non bastano due facezie sparate in rete per sovvertire l’evidenza data dai numeri. E con questa differenza il Movimento Cinque Stelle da oggi deve fare seriamente i conti se vuole proporsi come una forza politica rispettabile.
L’altro schiaffone poi è per Mario Monti. Il centrosinistra non lo vuole quale futuro presidente del Consiglio. E probabilmente neanche presidente della Repubblica. Il prossimo governo dovrà segnare una netta discontinuità con il montismo che non è (come continua incredibilmente a sostenere Eugenio Scalfari) l’unica strada possibile, ma soltanto una parentesi emergenziale nella storia recente del nostro paese.
Sotto questo aspetto l’impegno che il vincitore delle primarie dovrà prendere con gli elettori del centrosinistra dovrà essere molto chiaro: se la sera delle prossime elezioni non si profila un vincitore chiaro, si torna alle urne. Esattamente come è successo in Grecia. Perché questo centrosinistra può fare molto meglio di quanto non abbia fatto Monti (nel cui anno di governo abbiamo visto peggiorare tutti gli indicatori economici, e anche il recente congelamento delle trattative del bilancio europeo smonta miseramente l’immagine di un leader temuto a livello internazionale).
Dal voto emergono poi altri elementi. Il primo è l’innegabile successo di Bersani. Per settimane gli esperti ripetevano che in caso di alta affluenza Renzi sarebbe stato favorito, e invece non è andata per niente così. Anche i timori che le procedure di registrazione costituissero un freno alla partecipazione al voto sono stati clamorosamente smentiti. Al di là del risultato, Bersani oggi ha consolidato la sua leadership.
Renzi però non viene ridimensionato da questo voto, anzi. Aver superato ampiamente la soglia del trenta per cento sta a significare che la sua candidatura aveva un senso. Tutto il centrosinistra dovrà tenere conto dei valori che esprimere, senza inutili demonizzazioni (e l’attacco rivolto al sindaco di Firenze a urne aperte del segretario generale della Cgil Camusso è più che una caduta di stile ma un’irresponsabile gettare benzina sul fuoco).
Poi c’è Vendola. La soglia da superare è quella del venti per cento, sotto la quale per Sel, in vista delle prossime elezioni, sono dolori. E una riflessione seria la sinistra la dovrà pur fare se continua a non convincere i suoi elettori e a continuare ad essere marginale. Perché così rischia di essere se i dati dei primi exit polls dovessero essere confermati.
Kalymer ha ragione da vendere ,io ho fatto la fila con notissimi destrorsi del quartiere che tutte le mattine comprano il giornale e libero.Caro Biolchini ,gli schiaffoni me lii sono sentiti io che ho ancora un’etica.
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…diversi elettori di destra , ormai orfani di riferimenti da quando AN è confluita nel PDL, sono andati a votare alle primarie del PD per sostenere la candidatura di Renzi.In caso di vittoria di Bersani questi elettori non si sognerebbero mai di sostenere il PD e i loro voti finiranno in gran parte nel Movimento 5 stelle.Io andrei cauto con questi trionfalismi e con gli schiaffi a Grillo e Monti.
è una tua supposizione o hai dei dati che lo suffragano? o almeno qualche diretta consocenza? perchè a me questa sembra una semplice ipotesi campata per aria
Perché le primarie sono uno schiaffo a Monti visto che Bersani e tutto il PD condividono e hanno votato in parlamento tutto quello che questo governo ha fatto?
Qualcuno che ha votato alle primarie sa dirmi la differenza dei punti programmatici tra Bersani e Renzi? Sarei grato se qualcuno rispondesse.
Si bè condivido e mi complimento con l’autore per l’articolo, peró mi sento di segnalare che tutti i discorsi che han fatto sulla fantomatica registrazione hanno scoraggiato alcuni ad andare al voto… Più che altro (.. E parlo della mia esperienza personale..) io non mi sono preregistrato, percio l ho fatto al momento del voto, e tra una cosa e l’altra ho impiegato 5 min croce! Secondo me qualcuno in più sarebbe andato a votare se fossero stati più chiari e relistici con i tempi… Ciao
Signor Anonimo,mi scuso per la mia veemenza ma sono un’idealista che crede ancora nella politica onesta anche se non ho nessun esempio tangibile per continuare ad illudermi.Ora smetto con le polemiche.
1) I dati sui votanti sono in continua diminuzione rispetto alle precedenti esperienze in ambito primarie. Nella precedente consultazione che riguardava il solo PD erano 3.2 milioni. In questa con l’apporto di SEL si arriva aa 3.1 milioni;
2) Grillo non si prende nessuno schiaffone. Il sedimentato zoccolo duro che può vantare il PD e in qualche modo SEL continua nella sua militanza. Queste persone anche se tornassero a casa trovando Bersani Renzi e Vendola intenti a sterminare i propri familiari continuerebbero a votarli questi partiti;
3) lo schiaffone non se lo prende neanche Monti: Bersani è uno dei principali sostenitori della politica montiana che ha difeso e sostenuto. Bersani è probabilmente il primo sponsor in caso di proposta i Monti bis;
4) Vendola ha partecipato a primarie che non lo riguardavano. Con questa “alleanza” ha inoltre bruciato tanto di quello che aveva fatto e che voleva rappresentare e ha perso molti dei suoi sostenitori (me compreso) che vogliono una Sinistra seria e non il PD;
5) critico aspramente chi ora vuole abbandonare la nave dopo che il proprio candidato ha perso (parlo con alcuni vendoliani). Era assolutamente prevedibile vincesse uno tra Renzi e Bersani e trovo ipocrita e incoerente chi ora vorrebbe buttarsi in altre esperienze qualora vincesse l’uno anzichè l’altro soprattutto dopo aver aderito e sottoscritto il progetto “ItaliaBeneComune”. Se era questa l’idea avrei preferito più gente che come me si è rifiutata di partecipare a questa dimostrazione di pseudo-democrazia che vedere svolgersi la fiera del voltagabbana.
6) Come detto non ho partecipato, non ho votato e non ho regalato 2 euro a un partito già ricco che ha votato NO all’utilizzo dell’ultima rata dei rimborsi elettorali per la ricostruzione dell’Emilia terremotata. Ho seguito però tutte le vicende e posso dire di essere assolutamente soddisfatto di aver usato i miei 2 euro inviando un sms di sostegno al fondo per la ricostruzione. E ora con la coerenza che a molti non posso più riconoscere mi avvio alle prossime elezioni con la libertà di poter votare chi mi pare senza sembrare un bambino a cui è stato rotto il giocattolo.
Senta Bimbo Rosso, ho smesso di leggere, col voltastomaco, quando è arrivato al paradosso dei bambini sterminati. Anche nei paradossi ci vuole intelligenza e misura. Sennò non è un paradosso, è vomito appunto.
Nessuno ha rilevato come il dato di Vendola a Cagliari città, del 13% superiore al dato nazionale, confermi la tesi di Biolchini e della intellettualità cagliaritana che nel suo blog si è espressa sullo scollamento tra i vendoliani e la sinistra cagliaritana.
Sempre primo sulla notizia.
Invece che di percentuali non sarebbe il caso di parlare di numero di voti?
2869, 281 più dei 2588 di Massimo Zedda.
Quindi stai affermando che i 2588 di Zedda del 2011 valgono come i 2869 di domenica? Mi stai dicendo che il 26% è uguale al 50%? Così, per capire fin dove arriva il maneggiamento ad hoc della matematica (mi chiedo, com’è che alcuni, anzi, la maggior parte dei vendoliani nelle ultime ora hanno manifestato nervosismo diffuso? Non penso che sia da fare un dramma, però mi fa specie e dopo il nuovo post di Vito sulla Crivellenti alcuni farebbero bene a non tornare da queste parti per difendere l’indifendibile con la solita autoreferenzialità). Questo fa male a zedda e alla sinistra prima di tutto, me compreso. Nessun fuoco amico, ma solo consigli di persone che ci tengono, che valgono più dei finti apprezzamenti e dei realismi reali della corte.
Sei tu che hai detto di parlare di numero di voti. O sei bipolare?
Quando ho parlato di percentuale (+13% sul dato nazionale) mi hai detto di parlare di numeri. Quando allora ho scritto i numeri (+281 rispetto al Zedda 2011) mi hai detto di parlare di percentuali. Mah..
Volevo semplicemente invitarti a fare un ragionamento completo, non sono bipolare. Noto però con piacere sempre come se fosse la prima volta che sei molto abile a fare il gioco delle tre carte. In sostanza, per te, Sel a Cagliari ha mantenuto o no le sue posizioni? Per me sì, ma con dovuti distinguo (questo è ciò che avrei voluto notassi o per lo meno che non facessi finta di non notare), ovvero con un piccolo, ma non poi così piccolo, segnale che qualcosa non va. Continua pure ad ignorare i segnali, liberissimo, ma non stai facendo il bene del tuo partito (o meglio, del partito che voti) e tanto meno della coalizione tutta. Sel, a Cagliari, ha una percentuale totale sotto il 10% abbondantemente, il fatto che il sindaco sia di Sel non vuol dire che Sel sia il partito con maggior peso e noto, con dispiacere, che la forza di sel in città sta anche leggermente diminuendo.
Comunque non volevo essere polemico, volevo solo far notare un dato e portartici, tutto qui. Mamma mia quanto siete nervosi ultimamente da quelle parti!
Sarà perché molti amici da quelle parti hanno male interpretato la II Lettera ai Tessalonicesi, eliminando le negazioni e cadendo nel tranello?: “La grazia divina sopprime e assopisce l’energia dell’uomo..” (Oppi, cit.)
Puoi dire anche quali sono i segnali (rrivati da queste primarie) o ti limiti a dire che ci sono e io non li vedo?
Vabbè non è che posso fare tutto io. Se vuoi alle prossime elezioni mi dai la tua tessera elettorale e voto anche per te, solo che purtroppo sono all’estero quindi dovresti inviarmela per posta. A parte gli scherzi: aumentati il numero di votanti alle primarie, i voti di sel sono gli stessi. Non pensi che sia un ridimensionamento? Parlo di Cagliari ovviamente, il resto mi interessa poco. in sostanza, la mia chiave di lettura è che chi seguiva Zedda nel pre-primarie (e che l’ha votato alle primarie per ovvie ragioni) è rimasto sulla barca, mentre chi è stato trainato nel periodo primarie-amministrative ad appoggiare Sel e Zedda, dopo solo un anno si è allontanato (se non ti secca, mi metto anche io fra questi). Se non è un segnale questo (strano non ci sia arrivato da solo, ma forse ho troppa fiducia io nel fatto che ti sia tolto il prosciutto dagli occhi prima di analizzare i dati), dimmi tu che cos’è.
I voti di SEL sono 281 in più. Tu mi dirai: non è una gran cifra. E’ vero, ma è più del 10% dei 2588 presi da Zedda l’anno scorso.
Rispetto al dato nazionale Vendola (che era il candidato, non il sindaco, per non finire di dimenticarcelo) prende il 13% in più a Cagliari città. 13%, mica bruscolini: chi da questo valore aggiunto?
Ora, che esistano segnali di scollamento di singoli elettori che vanno curati non ci piove. Ma queste primarie sono state dimostrazione di forza, presenza e credibilità. 🙂
”Ora, che esistano segnali di scollamento di singoli elettori che vanno curati non ci piove”.
Aspettavo da mesi e mesi una risposta come questa. Ci voleva tanto? Alla fine non sono in disaccordo con te più di tanto, però mi da davvero noia l’atteggiamento di strenua difensione (fideistica, appunto) che traspare troppo spesso dalle vostre parole. Adesso s’inizia a ragionare 🙂 Però ammettillo, queste primarie sono state dimostrazione di forza, di presenza e di credibilità soprattutto del PD e della colazione senza Di Pietro e lo trovo un risultato molto molto interessante. Vendola forse si sarebbe aspettato di più, ma stavolta non era un PD che si divideva in 2 o che presentava impresentabili alla Cabras, ma era un PD con una mezza divisione che più che togliere voti ne portava di nuovi grazie a Renzi (che non sopporto granché, ma è un dato di fatto).
Poi spero che comunque si svolti su alcune cose, sioprattutto sull’accettazione dei consigli che arrivano dalla propria stessa parte.
Anche 2 e’ 100% in piu’ di 1.. Su questo ha ragione il sig. Broz.. Quando la logica insiste sugli eventi la relatività e complessita’ dei fenomeni evaporano, vero sig. Broz?
Che poi la sconfitta di Vendola lo,ponga personalmente fuori dai giochi di leadership per i prossimi 10 anni, che incasini enormemente le possibilità di strutturare molte delle (ottime) idee progettuali all’interno della futura – speriamo – proposta della coalizione di governo, che metta all’angolo le tensioni personalistiche (legittime, vista la statura del nostro) che hanno spesso compromesso l’ispessimento organizzativo di SEL (cosa di cui si lamentano in tanti guardando alle ” dimostrate” capacita’ del PD) e’ cosa di assoluto secondo rilievo, vero sig. Broz? Nella grande capacita’ di visione politica dimostrata dai seguaci nostrani, l’importante e’ validare, consolidare e amplificare la grande portata del successo del sindaco Zedda. Il resto? Si fotta.. Mi sembra un atteggiamento serio e di grande apertura alla complessità della contingenza politica che si sta delineando.. Vero sig. Broz?
io continuo a non capire come sia possibile valutare il risultato di vendola a cagliari come un segnale negativo per Zedda… quando a Cagliari Vendola ha preso il doppio della percentuale dei voti che nel resto dell’Italia…
Poi questo non vuol dire che Zedda stia lavorando bene o male… questo lo discutiamo spesso qui sui singoli temi… ma dico che se Cagliari è dopo la Puglia il posto dove Vendola ha preso più voti, forse forse Zedda non ne esce indebolito, anzi…
Tato, io non dico che debba essere visto come negativo in assoluto, ma che da dei segnali di indebolimento. Guardiamo tutti i dati e non guardiamoli rispetto a tutta la nazione. Vediamo: 1) il numero di votanti è molto più elevato rispetto alle primarie che vinse Zedda 2) Lo zoccolo duro di Sel a Cagliari è rappresentato da 2500 persone che votano Vendola e Sel anche, se non soprattutto, per atteggiamento fideistico (lo stesso con cui si difende dal fuoco amico ogni piè sospinto il sindaco stesso), lo stesso atteggiamento fideistico che ha qualsiasi zoccolo duro di qualsiasi partito e/o candidato. 3) i voti di sel sono aumentati in percentuale nettamente minore rispetto alla percentuale di aumento dei votanti. 4) considerato quanto erano aumentati questi voti (fatte le dovute proporzioni) in pochi mesi di campagna elettorale grazie soprattutto al lavoro di Sel stessa (e questo gli è sempre stato dato come merito assoluto) mi chiedo dove siano finito coloro che, non appartenenti allo zoccolo duro, avevano virato su zedda e su sel con convinzione 5) seguendo il punto 4, mi volete dire che ne sono rimasti solo 300? 6) Io non sono del Pd, ma queste primarie dimostrano come il Pd cagliaritano, con tutti i distinguo del caso, sia l’effettivo traino elettorale nonostante la voglia di Sel di sentirsi capofila anche nelle decisioni (Zedda è di Sel, ma fa parte di una coalizione. 7) Il nervosisimo dimostrato da tantissimi personaggi di Via Puccini in questi giorni (prova ne sono anche i distinguo evidenziati da altri che non approvano quesa reazione nevrotica) un po’di ragione la da
8) Fuori tema, ma non troppo: qualcuno mi spiega perché, se Cabras perde le primarie contro Zedda, in via Puccini si invita ad andare a votare Zedda in nome della coalizione e del non far vincere Fantola, mentre se Vendola viene superato da Bersani e Renzi si sente già tanta, troppa gente di sinistra cagliaritana (ok, di Sel) sostenere che ”non andiamo a votare al ballottaggio e forse nemmeno alle elezioni voteremo PD”?
Ripeto, fuori di polemica, voglio solo dare e ricevere un contributo costruttivo alla discussione.
Certo che non voteranno PD, voteranno SEL. 🙂
Il nervosismo non c’è, ti assicuro. Molta serenità, si è fatta la scelta giusta e nel territorio dove si incide la si è pure portata avanti piuttosto bene. Resta il rammarico di una sconfitta nazionale, di un percorso più lungo e tortuoso per arrivare a mettere la parola fine al montismo, anche a quello di centrosinistra. Ma nervosismo ne ho visto poco.
Per il resto, credo che la tua analisi del voto – e quella dell’anonimo precedente a cui non mi va di dare corda – sia sbagliata. Lo zoccolo duro non esiste, non c’è fideismo. Esistono rapporti di fiducia che premiano e un ottimo consenso riscosso da Vendola (al quale l’attività costante e la presenza politica fanno da megafono).
Comunque pensavo di averti detto solo un’ovvietà. E’ abbastanza scontato e normale che nell’attività politica ci siano allontanamenti da parte dell’elettore o del militante, alcuni insanabili altri no. Mica il partito è Scientology.
e cmq Grillo dice che PD e PDL sono uguali, non che lo sono i loro elettori, c’è una bella differenza
e poi tutto sto entusiasmo per tre milioni di votanti, non vedo proprio cosa ci sia da festeggiare
Signor Su Cooperadori,mi rendo conto di essere oltremisura anti.renziana,ma essendo di sinistra,avrei voglia di essere rappresentata da un politico onesto e competente.Renzi ha avuto la fortuna di venire dopo Dominici che è stato un sindaco di sinistra negativo,infatti è stato premiato andando al parlamento europeo.Queti sono i tanti errori della sinistra ed è per questo motivo che rimpiango Berlinguer.
Signor Anonimo pensi a come è stato bravo un bugiardo come Berlusconi che ha fatto finta di governare l’Italia per 18 anni e a come ha ridotto l’Italia!Sinceramente non ho nessuna voglia di trovarmi al governo un altro suo clone come Renzi,poi,per carità,ognuno ha il diritto di farsi del male come vuole.
Io sono l’anonimo dei “sindaci”….ho fatto solo una precisazione su Firenze, non sono ne renziano ne berlusconiano. certe affermazioni sui fiorentini mi erano sembrate un pò avventate, sono abituato a fare riferimento i fatti e non alle mie suggestioni personali. Ribadisco che è lungi da me ogni intento polemico, preferisco un atteggiamento laico.
ssignor Enrico,mi sono riferita a La Pira perchè era un democristiano come in effetti è Renzi anche se fa finta di essere del PD,la differenza è che Renzi non è altrettanto onesto,mi creda.
Scusate ma Bersani ha mai avuto uno straccio di idea in testa ? Che ha per votarlo?
Secondo me è il solito voto ideologico..
Personalmente lo ritengo un avvenimento molto prematuro, nonostante i risultati. Per lo schiaffo a Monti dovrà passare ancora molto, molto tempo, vista la totale assenza di progettualità da parte del Pd. Attendiamo la legge elettorale; a pochi mesi dal voto, per adesso le primarie sono una brutta copia del Porcellum. Non si dica mai che questa è democrazia, quando si discute sui premi di maggioranza prima di far decidere i cittadini. L’utilità di far convergere molti elettori in un unica lista è solo quella di avere più voti, come per un azienda, che deve ottenere più profitti. Anche far pagare una libertà non è una libertà; è una piccola cauzione sulla tua libertà. Diversamente, come è accaduto a Novi Ligure, non voti perchè tu sei della Lega e non puoi votare. Questa è democrazia, la loro democrazia.
Signor Anonimo,fa bene a restare anonimo,visti gli interventi che fa.Su Firenze si informi meglio.La Pira era,tanti,tanti annif a un sindaco democristiano ma di che elevatura ed onestà”!
Sino al 75 si sono alternati 5 sindaci DC DALL’ 83 AL 95 PRI PSI.
Io a Firenze lavoro spesso e conosco il mondo imprenditoriale e del lavoro e a Firenze sono di casa.
“Democrazia” da due euro!
Prus mellus de cussa de “facci e Duomu e Milanu”
Tuttavia nessuno pagava per andare a votarlo
no, infatti. Venivano pagati
Buon per loro. A saperlo sarei andato anche io!
Comunque, scherzi a parte, forse è meglio evitare di dire idiozie, se non si è certi di quello che si dice. Potete dimostrare che i votanti venivano pagati? Se non potete è meglio tacere, onde evitare querele per diffamazione!
Ci stiamo cacando sotto! (cit.)
I dati di Cagliari città sembrano dire che per un verso i rapporti di forza Pd-Sel rimangono quelli fotografati dalle comunali del 2011, per altro verso non c’è stato lo sfondamento di Renzi che sembrava essere nell’aria, a giudicare da quel che si sentiva in giro. Nonostante siano stati denunciati alcuni casi, peraltro di elettori che da tempo avevano intrapreso un certo percorso e non certo cammellati da alcuno – come Daniele Gamberini, ex giovani PDL, e Riccardo Lo Monaco, ex coordinatore cittadino FLI, che si sono schierati con Renzi, e Simone Spiga, noto “fascista di sinistra”, che ha votato Vendola – non sembra che almeno qui ci siano stati episodi di inquinamento del voto. Se, come certe cronache giornalistiche tendono ad insinuare, si fosse trattato di una sorta di referendum su Zedda, sarebbe chiaro che Zedda l’avrebbe perso, in realtà Zedda c’entra poco, come c’entra poco Pisapia, dato che pure a Milano Vendola ottiene un buon risultato, ma ben lontano da quello pugliese dove incide molto il fattore regionale (anche in Veneto la Puppato ha avuto un buon risultato). Renzi enfatizza il buon risultato ottenuto nelle “regioni rosse” (a dire il vero va molto bene anche in zone fortemente leghiste, come Verona, e in una delle poche province centriste d’Italia come Cuneo) ma non deve sorprendere neanche questo dato. A parte la Toscana, dove il fattore locale ha sicuramente giocato a favore di Renzi forse mettendo in difficoltà il presidente della Regione antirenziano Enrico Rossi, nelle “regioni rosse” il gruppo maggioritario rappresentato da Bersani risente sicuramente di più di decenni di esercizio del potere, certamente più di quanto avvenga in regioni ad “alternanza perfetta” come la nostra Sardegna, ma anche la Calabria. In città, comunque, è stato sicuramente un successo: il numero di 10.082 votanti alle Primarie è straordinario raffrontato ai 95.000 elettori complessivi che hanno votato al primo turno delle comunali, ai circa 50.000 che hanno votato Massimo Zedda al secondo turno, ai circa 42.000 che l’hanno votato già al primo turno, e soprattutto ai circa 32.000 voti totalizzati dalle liste del centrosinistra alle comunali. Ricordando che sono compresi elettori di partiti quali la Federazione della Sinistra e IDV che non hanno preso parte alle Primarie. Segno inequivocabile che i cittadini in generale, anche molti che magari non sono irreggimentati stabilmente quali elettori di centrosinistra (e non necessariamente andrebbero a votare centrosinistra solo perché c’è Renzi) hanno molta voglia di partecipare, bevendosi poco, per fortuna, la storiella che oggi questo sia possibile solo secondo gli schemi del Movimento 5 Stelle. Un dato di cui sia tutti i partiti politici, sia chi, come Zedda (ma anche il Consiglio comunale), ha un mandato dei cittadini non potrà non tenere conto.
Vendola a Cagliari ha preso il 28%… circa il doppio di quello che ha preso a livello nazionale,
se vogliamo vedere questo come un referendum su Zedda… beh, non mi sembra proprio che abbia perso…
Infatti non è stato un referendum, si votava su altre questioni, non su Zedda. Il referendum c’è stato in Puglia e Vendola l’ha vinto, non si sa ancora se come primo votato in assoluto o pochissimo sotto Bersani. Come c’è stato in Toscana e a Firenze, e l’ha vinto Renzi da quelle parti. A Cagliari Sel è stata brava a mantenere le sue posizioni, ma è stato altrettanto bravo anche il PD, considerato che anche i voti per Renzi alla fin fine sembrano tutti “nostri”, dato che se i propositi di voto “esterno” per Renzi – e non parlo di infiltrati del PDL, ma di voto incerto che magari un tempo è stato anche berlusconiano – non si sono concretizzati secondo le attese.
si si… sono assolutamente d’accordo…però hai scritto tu:
“…si fosse trattato di una sorta di referendum su Zedda, sarebbe chiaro che Zedda l’avrebbe perso…”
So benissimo che non era un referendum su Zedda, ho ripreso solo il tuo ragionamento ipotetico…
ritengo che un voto così più alto di Vendola a Cagliari rispetto al resto dell’Italia non possa essere ritenuto una “sconfitta” per Zedda…
Poi di sicuro il successo del PD è evidente, ma in questo Cagliari non è diversa dalle altre città Italiane, è diversa nei numeri di Vendola…
Giusto per precisare che il legame tra Zedda e voti a Vendola l’ha enfatizzato Casteddu Online, non io. Le primarie sono cmq a un livello più alto per pensare che siano influenzate da beghe locali. A me ha fatto piacere vedere Massimo Zedda alle iniziative di tutti i candidati, compresa Laura Puppato, dimostrando di conciliare bene il suo essere schierato con Vendola col suo ruolo più “super partes” di guida della coalizione che ha vinto in città.
Signor Tato,un sindaco serio non abbandana la sua città per fare campagna elettorale per diventare segretario di un partito.Domandiamoci chi gli ha dato milionate di euro per girare l’Italia e farsi propaganda.Siamo in molti ad essere contro Renzi oerchè è veramente poco sincero basti sentire ciò che ha detto ieri sera:Ho convinto Bersani a fare le primarie.Bisogna avere memoria lunga,quando erano state indette le primarie,per mesi lui ha cincischiato dicendo che non sapeva se candidarsi.Abbiamo già avuto un politico bugiardo, oltre misura e Renzi lo sta superando.Non si governa con le parole e con le bugie.
dev’essere un bugiardo molto bravo renzi, visto che ha convinto più del 30% di elettori di sinistra.
Pardon, ho dimenticato di firmarmi,
La Pira che c’entra?
Enrico.
E itt’è cussu che fustei è narendi?
Inzandu po fai politica bisonza ad’essi professionistas.
Ma non si fiada nau chi podinti fai poliltica tottus, da su ciabattinu a su laureau???
Arregionendi diaicci nisciunu si podidi candidai, scetti is professionistas de sa politica.
Si unu esti imprendidori, no si podi candidai poitta fai mali su imprendidori e su politicu, o si unu esti insegnati no si podi candidai poitta fai mali su insegnati e su politicu e attras storia.
Labai chi no seu Renzianu, ma deu penzu che sa cosa ch’importat esti che ci deppi tenni su coru o sa sensibilitadi de si pigai cura de is personas e de su beni comuni.
Su dinai……. Si unu esti cumenti Bersani e tottu, issu certu non anda a domandai dinai a nisciunu (aicci si narara).
Custus professionistas de sa politica teninti su dinai de su finanziamentu a is partidus chi esti meda e non si scis cumenti esti spendiu.
ci sono delle cose che non capisco e non le capisco davvero.
perché Vendola può lasciare la Puglia per fare campagna elettorale e quello va bene, se Renzi lasci Firenze è un falso bugiardo arrivista?
perché Bersani può sparare a Zero sulle proposte di Monti e poi votarle in parlamento ed essere considerato sincero? perché Bersani dice davanti alle mie orecchie il 15 Settembre 2010 che “basta con candidature di vecchi politici, ora avviamo il ricambio” e dopo 2 mesi mi ritrovo Cabras candidato del PD a Cagliari. Torniamo indietro? Perchè Bersani mi ha “tolto” il TFR tanti anni fa quando fino a 2 anni prima criticava Tremonti che aveva fatto la stessa proposta… ecco… perché devo ritenere Bersani uno sincero e Renzi no?
Sono pronto a scommettere mezzo dito del piede che Bersani è uno di quelli che dice “Ce lo chiede l’europa”… frase che io spero di non sentire mai da nessun premier dovesse salire al governo fosse anche la Santanchè.
Sono sicuramente più Vendoliano che altro, ma continuo a non capire perché le bugie o le mezze verità abbiano due pesi diversi a seconda di chi le dice…
preferire sentire dire: “Renzi, Vendola e Bersani sono politici e come tali spesso bugiardi, tra i tre preferisco però Bersani che mi da più garanzie di serietà, competenze, programma.”
Invece mi sento dire: “Renzi è un fascista, bugiardo infiltrato, non votarlo, vota Bersani, lui si che è di sinistra.”
Ecco… così di certo Bersani non lo voto.
Anche se avevo detto che era vergognoso dare 2 euro per le primarie,sono andata a votare contro l’infiltrato(PDL) nel PD,ovvero Renzi e i fiorentini mi hanno deluso perchè si sono lasciati imbecherare dalle parole,parole di Renzi che ha ha avuto il 52 %.I fiorentini ,che hanno votato sempre a sinistra. si sono fatti imbambolare da Renzi,che delusione!
I fiorentini non hanno sempre votato a sinistra… non è una città di sinistra…basta leggere l’elenco dei sindaci dal dopo guerra ad oggi…se poi li conosci bene e conosci il mondo del lavoro non avevi dubbi che renzi vrebbe vinto.
Non ho votato e se avessi votato probabilmente avrei votato Vendola… devo dire che mi ha colpito il dato di Cagliari, dove Vendola ha preso il 26%… lo giudico un segno positivo per Sel a Cagliari dove probabilmente l’effetto Zedda regala qualche punto in più al presidente della Regione Puglia.
Quello che continuo a non capire è perchè Renzi sia visto come “il demonio” da parte di tutti i “big” del centro-sinistra inclusa la Camusso. A me Renzi sta proprio sulle balle, ve lo dico sinceramente, ma sono tentato di andare a votarlo per protesta contro una campagna elettorale atta soprattutto a screditare l’avversario politico… caro Bersani e caro PD, non è così che si vince. Inoltre penso che se Renzi da presidente della Provincia è stato eletto sindaco di Firenze ed ora prende il 52% di preferenze a Firenze in queste primarie, evidentemente non ha lavorato così male… e non credo che siano sempre stati tutti voti arrivati dal pdl in tutte e tre le circostanze…
Resta comunque una grossa buffonata il “ticket” per votare, visti tutti i soldi che il partito PD prende con i lauti rimborsi elettorali.
Sempre meglio di un Berlusconi che paga la gente per portarla ai congressi. Fiero di aver speso due euro per decidere chi mandare al governo, cosa che il porcellum mi ha negato.
Quoto.
Cosa centra berlusconi ora?? Stai facendo il solito discorso de: “tanto lo fanno tutti e/o gli altri fanno peggio”!! Ti hanno dato l’illusione di mandare qualcuno scelto da te al governo.. e tutti gli altri, chi gli sceglie?
ti faccio notare che alle ultime elezioni politiche amministrative nazionali non era dato sapere chi, nelle rispettive coalizioni, dopo aver vinto, sarebbe stato presidente del consiglio. Quindi nessuna illusione, pura realtà. Se vincerà Bersani sarà lui il premier. Berlusconi c’entra nel momento in cui paragono la “buffonata” del centrosinistra al “teatrino degli orrori” del centrodestra, che si basa sulla propria persona, che ha tutt’ora il potere di decidere tutto e il contrario di tutto semplicemente scorreggiando. Diversamente da quello
Ma chi se ne frega di Berlusconi!! io parlo della sinistra.. e questo dimostra come la destra e la sinistra abbiano tante cose in comune.. anche a destra se critichi il loro operato, ti fanno esempi della sinistra aggirando il problema.. tu stai facendo la stessa cosa.. Aggiungo facendo una citazione che: pagare per votare è come dare i soldi al ladro, che ti ha svaligiato la casa, per prendersi il taxi!
Ai congressi non si vota. Ma, in effetti, nemmeno alle cosidette “primarie” si vota!
si parla di partecipazione attiva dell’elettorato, che siano congressi o votazioni per le primarie. Poi sicuramente senza i soldi di Silvio anche il centrodestra dovrà pagarsele le primarie.
Peccato che il PD prenda abbastanza soldi pubblici con i cosidetti rimborsi elettorali, come il PDL peraltro. Quindi mi pare piuttosto oltraggioso chiedere dei soldi per partecipare al “questa cosa”.
Hanno pagato volontariamente, problemi loro!