Quinto appuntamento con la nostra rubrica “Turismo in Sardegna, ovvero cosa c’entrano i prezzi dei traghetti con il crollo delle presenze?”. Ovvio che c’entrano, ma forse il problema del turismo è anche la scarsa professionalità dei nostri operatori (non tutti, ovviamente, ma adesso non attaccatevi alle parole che già ci siamo capiti). Regina Madry è recidiva e dopo aver scramentato a Gavoi e all’Isola di San Pietro, ieri si è concessa una gita a Mogoro. Voi fate invece una capatina sul suo blog, se vi va.
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Ma questa Regina Madry non ha proprio nulla da fare? Ma sta “fissa” criticando? Ma perché non se lo gestisce lei un ristorante, o un museo, o un centro polifunzionale (cioè?) e poi vediamo cosa sa fare?
Ovviamente, non sono una esperta di turismo, né, sfortunatamente, una turista nella mia stessa terra. Scrivo “sfortunatamente” perché spesso il turista ha uno sguardo più clemente: io, invece, puntualmente mi incazzo.
Ieri, domenica 29 luglio, ho fatto una simpatica gita controtendenza e sono andata a Mogoro, via dalla pazza folla delle domeniche al mare. Insieme a me, diverse altre persone, ho notato con piacere entrando nel centro che ospita la Mostra del Tappeto (molto interessante, proprio bella da guardare, con svariati espositori e operatori gentili). Alla fine del percorso, cerchiamo un bar o un punto ristoro, il sole picchia e c’è parecchio caldo. C’è un bar all’interno dell’edificio, entriamo e il sogno di un tramezzino o una pizzetta svanisce davanti alla vetrinetta con i panini sottovuoto. E basta. Cioè, nemmeno le caramelle o le ciungomme, niente!
Vabbè, prendo una bottiglietta d’acqua da mezzo litro e un pacchetto di patatine in busta. Totale: 4 euro. Tremo al pensiero di quanto mi costerebbe uno scioppino Ichnusa, meno male che non è ora!
All’ora di cena, insieme ad altre persone, mi reco in un ristorante-pizzeria di Mogoro dove i miei accompagnatori hanno già prenotato e pattuito un menu fisso per cinque persone. Noi siamo in sette, capita anche nelle migliori famiglie. La ragazza che ci accoglie mostra subito un po’ di agitazione: “Eh, siete in sette…cioè, datemi due secondi per il tavolo…cioè, devo parlare con il responsabile, perché dovevate essere in cinque….cioè, datemi il tempo di organizzarmi, devo chiedere!”. Ci guardiamo intorno un po’ perplessi: il ristorante è pieno per metà, oltretutto sono quasi le 22, quindi presumibilmente nel “secondo turno” di chi va a mangiare.
Dopo un poco, ci danno il tavolo da dieci, premettendo però che dovremo pagare anche i tre coperti in più: fanno 1, 50 euro a coperto.
Quindi, ricapitolando: siamo arrivati con due clienti in più rispetto al previsto, siamo in sette e ci fanno pagare dieci coperti (ah, la tassa sulla sedia – ma sarà legale, mi sono sempre chiesta?). Ovviamente, un po’ basiti ma soprattutto affamati, abbozziamo e ci sediamo (gli altri tavoli resteranno vuoti, comunque). Una dei commensali chiede una pizza vegetariana, perché non mangia carne né pesce del menu fisso: la cameriera risponde “devo chiedere se è possibile”.
E io mi chiedo se è possibile fare turismo così. Ma, ripeto, non sono un’espertona, anzi mi sta venendo il dubbio di portare un po’ sfiga a chi mi accompagna in queste gite nella galassia Sardegna, e forse devo smetterla di andare in giro tipo Gianburrasca.
PS: e comunque il caro traghetti conta, eccome se conta: gli amici appassionati di Sardegna che venivano a trovarci tutte le estati quest’anno sono andati in Costa Azzurra spendendo quello che la Tirrenia chiedeva loro solo per il trasporto. Io stessa, con famiglia al seguito, per attraversare l’oceano (ah, non è l’oceano? Mi pareva….) ho optato per la Saremar – il cui sito non funziona e ti obbliga ad andare direttamente alla loro biglietteria, dove peraltro non accettano il bancomat – spendendo 456 euro. Ah, la flotta sarda!
allora Regin madry è sparita dalla circolazione?aspettiamo la sua smentita sul fatto che non ha pagato i dieci coperti…..agnese
Finalmente trovo il link per rispondere….cara regina madry le consiglio vivamente di ricontrollare la fattura che le abbiamo dato al momento che ci ha pagato perche’ a noi risultano SETTE coperti e nn DIECI come lei sostiene!nn allego copia della fattura per questine di privacy (la sua)…siamo disponibili per qualsiasi chiarimento!
Salve in quanto propietaria di un Bar Pizzeria Ristorante sito a Mogoro mi sento al quanto indignata che un mio collega abbia approfittato della situazione. Chiedo cortesemente che non sia fatta di tutta un erba un fascio (vista la presenza di diversi ristoranti e bar presenti a Mogoro) quindi visto che non siamo tutti uguali, le chiedo cortesemente di far la sua lamentela ,giustamente corretta, MIRATA
In tutti i paesi, così come in tutti i campi e ambiti lavorativi avremo la sfortuna di incontrare e avere a che fare con persone incompetenti come il personale del ristorante che ha accolto questi viaggiatori. Purtroppo ci sono persone che oltre a non saper fare il proprio lavoro non compensano le proprie mancanze neanche con un pò di sano buon senso ed è quando si incontrano questi personaggi che poi ci si trova quasi sempre nelle situazioni spiacevoli sopra descritte. Sono di Mogoro e comprensibilmente mi dispiace che chi viene a fare visita al nostro paese debba poi trovarsi in simili situazioni e che le conseguenze dell’incapacità di pochi debbano poi ricadere su tutta la comunità. Fortunatamente anche qui ci sono persone che sanno fare il proprio lavoro e che hanno una professionalità ed un amore per ciò che fanno lodevole. Davvero basta un episodio del genere per stabilire, come si vuole fare credere con questo articolo, che qui da noi il turismo è di serie z, i prezzi sono paragonabili a quelli di Porto Cervo e il massimo del menu tradizionale che si possa trovare sono i panini imbustati del baretto aperto un mese all’anno dalla pro loco in occasione della fiera? Ma non scherziamo, io non navigo certo nell’oro (anzi navigo più nel rame delle monetine forse) eppure a Mogoro ci vivo perfettamente con le mie poche finanze anche “straviziandomi” con cenette al ristorante ed in pizzeria e uscendo nei pub e bar locali più o meno quotidianamente, visto che tutti o quasi sono gestiti da ragazzi e molti da amici e conoscenti, che l’accoglienza che danno agli ospiti di fuori se la sognano a Porto Cervo.
Questo lo dico con cognizione di causa proprio perchè esco anche fuori e conosco i prezzi di certe località turistiche costiere e non della Sardegna e non serve citare il banale Porto Cervo, ve ne sono tante altre. Chiaro che essendo di Mogoro SO dove andare, SO cosa scegliere, SO quale locale o pizzeria frequentare (in altre parole so esattamente chi evitare). Se avessi dovuto giudicare un paese od una città dai primi posti che avevo scelto per mangiarci cosa non dovrei dire…ma il buon senso non mi ha mai fatto giudicare un posto da elementi del genere, anche perchè poi bastava fare due passi in più perchè lo scenario e il trattamento cambiassero di 180 gradi. In ogni caso basta chiedere in giro di solito ;). Credo stia nelle persone avere qualche esperienza in più e aspettare di vivere qualche episodio in più nel posto che visitano prima di affrettarsi a scrivere articoletti azzardati, perchè poi il rischio è quello di infamare un intero paese avendo come elemento un unico episodio negativo e quanto credete sia leale o corretto un gesto del genere. Ah già la correttezza… un valore sorpassato. Le critiche ci stanno sempre ma mi ha fatto ridere un commento che ho trovato qua sopra di uno che definisce Mogoro un paese selvaggio…ummm…chissà cosa intende per selvaggio… ma 🙂
mi scusi signor autore dell’articolo.. ma non si può diffondere una notizia errata, stampare la rettifica nel primo commento e lasciarla errata… non può modificare il titolo e il testo dell’articolo per scrivere che si trattava di 3 euro?
Non mi sembra giusto… 3 € è un prezzo normalissimo, anche se alto…
COLPO DI SCENA!
Regina Madry mi chiama e mi dice: “Scusa, ma mi sono accorta che l’acqua l’ho pagata un euro e non due”. Tre euro acqua e patatine: ok, il prezzo è giusto.
Ma la storia dei dieci coperti resta tra le più notevoli mai sentite.
Gentile Biolchini,
io no: a Barumini (in una trattoria) ho pagato l’acqua più che al ristorante “Il Cambio” di Torino (per chi non lo conoscesse, considerato a lungo uno dei più esclusivi della città, quello dei dirigenti della Juve, tanto per intenderci)!
E’ uno dei motivi per i quali, avendone parlato (non solo di questo) sono stato accusato di essere antisardo.
E’ verissimo che l’anedottica non ha valenza statistica, però alcune cattive abitudini sono davvero diffuse (ad esempio il doppio prezzo locali/turisti che fa incazzare moltissimo i turisti e che è diventato un brutto stereotipo).
C’è anche un altro aspetto del racconto di RM che andrebbe sottolineato in chiave turistica: i panini sottovuoto! Personalmente viaggio tantissimo (per lavoro è vero, ma anche in luoghi considerati turistici) e questo tipo di panini non li ho mai visti altrove diffusi come da noi (ho visto quelli freschi cellophanati, naturalmente, come a Milano, ma sono ottimi). Sarà una fesseria, ma sono irritanti e restano impressi (chi li prova una volta, cerca di evitarli anche avendo fame). In realtà ha ragione Zunkbuster, bisognerebbe portarsi la sportina, oppure fare come i miei amici che amano il Centro Sardegna e in genere acquistano il cibo nei supermarket, poi mangiano al sacco.
In quel di Cabras, ho chiesto lumi al gestore di un bar (che conosco da tempo immemorabile). Me l’ha spacciata così: 1) c’è troppo caldo e i panini freschi si rovinano; b) i controlli sono troppo asfissianti e affibbiano multe salatissime per un nonnulla. Non ho opinioni in merito (e ciò è davvero sorprendente!!)
Cordialmente,
Sono stata 12 gg in Sardegna ( costa verde tra cui Mogoro) con la mia Famiglia e ho speso meno che andare 1 settimana a Caorle come facevo di solito. Trovata benissimo i prezzi inferiori a dove abito escluso un bar nella spiaggia di Piscinas.
Io non andrò mai più nei bar nei pressi di Colosseo , fontana di Trevi , ecc € 4 una lattina di coca € 2 mezzo litro di acqua…loro sono i veri ladroni…hanno centinaia di clienti al giorno…
Credo che, come per tutte le cose, sta a noi scegliere tra le parole e i fatti. Premesso che non voglio fare un discordo sardi/non sardi, mi è capitato varie volte sia in sardegna che in continente e anche all’estero di trovarmi in situazioni simili e ogni volta ho risolto con le stesse e uniche armi che ognuno di noi ha a disposizione e cioe: la scelta e l’informazione diffusa. Quando dico scelta, intendo dire che una situazione come quella, aveva una sola soluzione, e cioè andare via! Quando dico informazione diffusa, intendo dire che poi dopo ho sempre spiatellato ai quattro venti l’accaduto, badando bene di fare chiaramente nomi cognomi luoghi ecc. ecc. .Questi personaggi vivono solo grazie a noi e quindi siamo noi che possiamo decidere, lodare o condannare, chi a volte merita e a volte no. Ma sia ben chiaro, la lamentela sterile non porta a nulla, meglio la pancia vuota e le tasche piene (nostre) che le tasche piene e un futuro impunito (loro).
Sempre divertenti – a leggerle! – le tue disavventure Regina Madry 😀
Beh, 3 euro per acqua in bottiglia di plastica (!) e patatine (molto salutari!) sono parecchi lo stesso di questi tempi per il portafogli… Io ho rispolverato da tempo la vecchia ma sempre valida formula: ti alzi molto presto – o ti corichi molto tardi la sera prima – prepari e porti da casa, roba di qualità preparata possibilmente con cura, pure vegetariana e non si sbaglia. (Così facciamo girare l’economia degli agricoltori bio, possibilmente nostrani). Abbondante riserva di acqua di rubinetto filtrata, tenuta in fresco e borracce negli dei bambini. Uh, che vergogna, i soliti grezzi o tirchi che si portano i viveri da casa. No, questione di stile di vita, dettato anche dalla crisi, perchè negarlo?… Un passo indietro tu dirai e il turismo non decolla. Si, forse… Un mio carissimo amico scomparso pochi giorni fa, eroe visionario, già in tempi non sospetti diceva sempre “Non sprecate niente! Scrivete i nomi sui bicchieri…” Non è più il tempo degli sprechi e tre coperti in più sono uno spreco inutile… senza contare su nervosu chi ti pigara dopu… 😉
Ok il prezzo è giusto ma il titolo è ancora sbagliato. Da questo “articolo” ho dedotto che ci sono tanti improvvisati della ristorazione ma anche tanti improvvisati dell’informazione. Ciò che rimane dell’esperienza turistica di una domenica a Mogoro sono i coperti extra e la mancanza delle cingomme in un bar aperto un mese all’anno? Non andrò mai più a Francoforte. Ho pagato un caffè 2euro,era pessimo e avevano soltanto lo zucchero di canna. Mamma mia!
Buona sera,finalmente trovo il link per esprimere anche la mia opinione….cara regina madri le consiglio vivamente di ricontrollarsi la fattura come ha fatto per lo scontrino fiscale di acqua e patatine….perche’ a noi nn risulta cio’ che ha detto!lei ha pagato sette menu’a prezzo fisso come d’accordi precedentementi presi per via telefono che per questioni di privacy(la sua) non allego! Quindi il mio consiglio e` quello di rilassarsi e di porsi in maniera piu`Positiva!agnese
ma finiamola di dire fandonie….regina madry ha pagato sette coperti e non dieci….volete vedere la fattura?no problem!!!!
sfruttate a fondo le opportunità offerte dal patto di stabilità: state a casa e non muovetevi; se vi cercano, state in silenzio e scoraggiateli: farete del bene a voi e al debito pubblico, incattivito dall’edonismo reaganiano
Purtroppo. e’ risaputo che quando ci si avventura nelle “bidde” e non si vuole fronteggiare il “colletto” dei ristoranti, si va sul sicuro solo portandosi il pranzo al sacco. A volte se vai nei ristoranti va pure peggio: il sapore scondito di quello che doveva essere un filetto al pepe verde, e non ho ancora capito cosa fosse, propinatomi in un ristorante della Marmilla lo ricordero’ per tanti anni ancora. Regi’ facevate meglio a fare qualche km in più’ e puntare su Terralba. A Mogoro binu bonu ma po pappai meglio lasciar perdere, e tra l’altro se la pizzeria e’ quella che penso io, la pizza non e’ neanche buona …
In generale direi che la sfiga di trovare ristoratori fuori de cabeza può succedere ovunque, Ma farti pagare 10 coperti perchè l’unico tavolo da darti è un tavolo da 10 vince qualsiasi resistenza… comunque posso suggerire un modo piuttosto efficiente per contribuire in maniera attiva… Pubblica, qui, su trip advisor, su facebook, sul tuo blog, ovunque sia possibile, il nome del ristorante pizzeria nel quale ti hanno riservato un trattamento del genere, e lo sconsigli vivamente a tutti. La reputazione delle attività ricettive ed extra ricettive, di cui i ristoranti fanno parte altrochè se fanno parte caro “senzasenso”, è la chiave di volta del meraviglioso mondo del turismo. Tu vai a dormire, soggiornare, mangiare in un posto che fa schifo, in Sardegna e non? Dillo a tutti, dicendo però di quale posto parli… e vedrai che quelli che ti leggono, ti prenderanno in parola… io se mi dicessi il nome di quel ristorante di Mogoro non ci metterei mai piedi, ad esempio… vedrai che alla fine questo modello Darwiniano otterrà il risultato… che potrebbe essere non necessariamente la chiusura di quella attività, ma sentire l’esigenza, da parte dei titolari, di darsi una scirata, come si dice a casteddu…
Mi sono espresso male (infatti sono d’accordo con il tuo post), non volevo dire che il settore delle attività ricettive o extraricettive non riguardi il “mondo del turismo” .
Intendevo dire che non si possono effettuare analisi serie su un qualsivoglia sistema (turistico) basandosi su una singola esperienza, o se preferisci dal particolare non si può desumere l’universale, o in altre parole, di ristoranti di merda è pieno il mondo, :).
Secondo me sei fuori tema.
Questi sono problemi di ristorazione che possiamo trovare in qualsiasi parte del mondo (ci fanno anche programmi tv sul tema) e c’entrano poco con i servizi turistici.
Tra l’altro della Mostra scrivi “la Mostra del Tappeto (molto interessante, proprio bella da guardare, con svariati espositori e operatori gentili). “
Dovevate focalizzare la gita su Mostra del Tappeto e Cantina di Mogoro. E tornare a casa con una bottiglia di Puistèris, ed una di Villabbas.
Gentile Regina Madry,
la prossima volta mi chieda prima consiglio (come fanno tutte le persone sagge prima di una gita sì perigliosa come può essere in un luogo sì selvaggio come Mogoro: domandano ai conoscenti come ci si comporti con gli aborigeni!). Le avrei suggerito il mio ristorante-pizzeria preferito di quei luoghi, in cui i prezzi sono accettabili, la pizza è ottima e i gestori educati (Credo proprio di sapere dove siete andati a finire… e devo darle ragione: conosco il luogo per esserci andato una volta e non ci tornerò mai più, a costo di mangiare erba e sputo!)
Per il suggerimento dell’ottimo Biolchini, mi associo con entusiasmo: una visita al blog http://www.madrigopolis.blogspot.it vale proprio la pena (forse perché ella non è saggia?).
Suggerisco una lettura rilassata della saga di Accozzolo, ma anche tutto il resto, Diegoarmando&Giggiriva in primis!
Cordialmente,
regì … e restarsene a casetta?
Vuole far girare l’economia regalando i soldi che si suda, in effetti non deve essere tanto normale 😀
…pienamente d’accordo con lei…purtroppo…