Le informazioni che arrivano dal Teatro Lirico di Cagliari sono poche ma significative. Ieri, ad un mese e un giorno esatti dalla scadenza del termine per la presentazione dei curricula degli aspiranti sovrintendenti, si è riunito il cda della Fondazione. Il presidente, il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, avrebbe proposto al Consiglio di amministrazione un solo nome: quello di Silvio Maselli, presidente dell’Apulia Film Commission, ritenuto uomo di fiducia del presidente della Regione Puglia e leader di Sel, Nichi Vendola.
La proposta di Zedda avrebbe ottenuto solamente l’appoggio dei consiglieri Antonello Arru (rappresentante nominato dal cda) e Cristiano Cincotti, neo rappresentante del Comune di Cagliari. Contrari tutti gli altri (i rappresentanti della Regione Gualtiero Cualbu e Felicetto Contu, quelli del Ministero Maurizio Porcelli e Oscar Serci), che vorrebbero quantomeno poter scegliere fra una rosa di nomi. Ma Zedda pare irremovibile: Maselli o niente. Nessuna rosa, alternative non ce ne sono. Peccato che il sindaco però al momento sia in minoranza…
Maselli, a dire il vero, non sembra essere il più accreditato fra i candidati in campo. Se non altro perché non ha mai gestito un teatro, né vanta un’esperienza artistica alle spalle. Al di là dell’esperienza dell’Apulia Film Commission, il suo punto di forza è soprattutto la vicinanza a Sel e al suo leader: è stato infatti lui a dirigere la Fabbrica di Nichi, il comitato elettorale che ha portato alla presidenza della Regione Puglia Nichi Vendola.
In ogni caso, il cda si incontrerà nuovamente la settimana prossima e se non succederà niente di nuovo Zedda tornerà alla carica con il nome di Maselli. Chi la spunterà? Il sindaco riuscirà a convincere i consiglieri riottosi o dovrà fare dietrofront?
Una curiosità: ieri si è insediato il nuovo consigliere d’amministrazione espresso dal Comune di Cagliari Cincotti, ma Giorgio Baggiani (che era stato nominato dalla Giunta Floris poco prima della vittoria di Zedda) è stato tenuto fuori dalla porta: per lui niente insediamento. Come mai?
Una cosa è certa: la nomina del nuovo soprintendente era stata preannunciata qualche mese fa come una grande operazione trasparenza e invece si sta rivelando quanto di più opaco. Ad oggi non si conosce infatti neanche la lista completa degli aspiranti soprintendenti.
Comunque, il curriculum di Maselli è questo. A parte le Fabbriche di Nichi, direi che c’è tutto.
Nasce nel 1975 a Bari dove studia Scienze politiche, laureandosi in storia contemporanea. Dopo un master in “Management culturale”, va a vivere a Roma dove si occupa dapprima di distribuzione cinematografica, comunicazione, marketing ed eventi culturali e successivamente di gestione aziendale in Fandango. Dal 2004 è docente a contratto in “Tecniche delle produzioni audiovisive” presso l’Università degli Studi di Bari.
Dal 2005 al 2007 si occupa di comunicazione commerciale, istituzionale e politica a Bari, lavorando come account e analista strategico presso l’agenzia di comunicazione Proforma.
Dal luglio 2007 è il primo direttore generale della Apulia Film Commission, Fondazione istituita dalla Regione Puglia per attrarre investimenti nel settore dell’audiovisivo, accogliere le produzioni cinematografiche e presiedere alle politiche di sviluppo del settore audiovisivo in Puglia.
D’accordo, ma chi si occupa dell'”economia” del teatro non dev’essere in grado di valutare anche la qualità del prodotto con competenze specifiche? Perché anche per la cultura vale il “chi meno spende più spende”, e alla fine se un teatro offre spettacoli di terz’ordine continueranno a frequentarlo i soliti che ci vanno per “fare figura”. Io posso fare come fece Berlusconi: prese Tatò dalla Mondadori e lo nominò amministratore delegato di Mediaset per far quadrare i bilanci in un momento delicato; ma Tatò veniva comunque dal mondo dell’editoria, assai affine al “core business” di Mediaset (pur con tutte le differenze tra carta stampata e televisione), nel valutare la qualità di un prodotto editoriale magari aveva più competenze specifiche, che so, di un Passera.
P.S.: seu arrinegau nieddu per non essere venuto alla “festa del blog”, ma capisciammè Vito Biolchini … è un periodo difficile e cattivo in cui le maldicenze, le diffamazioni, i tradimenti anche da parte degli “amici” abbondano, e, date le incognite degli “incontri al buio” in cui so grossomodo chi sei tu, chi è Sovjet, chi è ovviamente “Supresidenti”, chi sono pochi altri, non avrei voluto davvero rischiare di finire la serata nella camera di sicurezza della Questura. Ovviamente esagero 😀
Beh, certo che Nichi Vendola è facile alla raccomandazione lottizzata.
La giustizia lo corre anche a Bari
http://bari.repubblica.it/cronaca/2012/07/24/news/favor_nomina_di_un_primario_chiesto_il_giudizio_per_vendola-39628405/?ref=HREC1-7
Magari se quella vicenda te la vedi con un po’ più di attenzione, capisci anche qualcosa in più.
A fare copia e incolla siamo buoni tutti…
baggiani è stato l’ultimo colpo di coda di floris, l’avrei lasciato fuori anche se si fosse chiamato gesù, per chi ci crede. per il resto non so dove prendi le informazioni: il nome di maselli circola da un pò sui giornali locali ma non mi risulta essere una imposizione, o tentativo, di zedda. peraltro si è impegnato pubblicamente a visionare i curricula pervenuti e, sta sicuro, che lo farà. magari già con la soluzione in tasca, tutto può essere, ma di sicuro farà il gesto. ma tu lo sai in anticipo, come si addice ad un buon giornalista. e poi i curricula… non se ne sa nulla… ma come? e odabella? gli hai dato un sacco di spazio, gli hai pure pubblicato i suoi illuminanti giudizi! eh, siete proprio una bella coppia… naturalmente non so chi sia odabella, e non me lo posso nemmeno immaginare. non ci siamo proprio, credo dovresti parlare di fatti e non di “lo so io come vanno le cose”. mah.
Se Zedda non insedia Baggiani commette un illecito amministrativo perché la nomina era regolare, anche se poco opportuna politicamente, e l’insediamento è un atto dovuto. Baggiani potrebe ricorrere al TAR (come fece Cualbu a suo tempo) e invalidare tutti gli atti del CDA. Ma sono sicuro che si troverà una soluzione. Sicuramente Zedda ha anche consigliori che non si sono diplomati alla Scuola Radio Elettra
Hai ragione Luca Z.
Biolchini è male informato.
Già ! Ovvio un’altro Comunista !!!
Visti i rumors circolati riguardo a una sua candidatura, Vito Biolchini non se l’avrà a male se per completezza riferisco il curriculum di Francesco Siciliano, che ho scovato in rete:
Francesco Siciliano è nato a Roma il 20 aprile 1968. Attore e regista.
Dopo la maturità classica si iscrive all’“Accademia drammatica Silvio D’Amico”, dove si diploma nel 1991. Inizia immediatamente a lavorare con i principali teatri stabili italiani. E’ infatti del ’91 la sua partecipazione agli “Ultimi giorni dell’ umanità” celebre spettacolo di Luca Ronconi prodotto dal Teatro Stabile di Torino. Francesco Siciliano manterrà con Ronconi una fervida collaborazione negli anni, parteciperà infatti a numerosi spettacoli del grande regista, fino al più recente “Memoriale di Tucidide”, prodotto dal Piccolo Teatro di Milano nel 2004.
Siciliano ha lavorato inoltre con il teatro di Roma, il teatro stabile di Parma, dove per la sua interpretazione di Jimmy Porter in “Ricorda con rabbia” di John Osborne con la regia di Walter Le Moli ebbe una segnalazione al premio Ubu come miglior attore nel 1999, e per le più importanti compagnie private. Nel 2009 ha diretto ed interpretato “Il ciclope” di Euripide, presentato alla biennale teatro di Venezia.
Per il cinema ha lavorato con registi come Luigi Comencini, Bernardo Bertolucci, Angelo Longoni, Carlo Lizzani, Ettore Scola, con il quale per il film “La cena” ha vinto ex aequo il nastro d’argento come miglior attore non protagonista, Mimmo Calopresti ed altri.
E’ stato direttore artistico delle due edizioni degli “Atti di di fine stagione” al Teatro Eliseo di Roma.
Ha diretto cortometraggi come “Otello atto quinto scena seconda”, presentato alla mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia nel 2003 ed è autore ed interprete del cortometraggio “Aspettando il treno” vincitore del festival internazionale di Capalbio cinema e del Festival international di Montpellier nel 2004. Siciliano ha prodotto e diretto alcuni documentari venduti a Rai Sat per l’Italia e in altri paesi europei. Ha ideato Youcasting, il primo sito di casting on line, presentato al Roma fictionfest nel 2009 e nel 2010.
Francesco Siciliano è stato inoltre consigliere di amministrazione della società della regione Lazio “Moda cine Lazio”. Ha condotto ed ideato alcuni programmi televisivi per il Network Youdem.
Nel partito democratico, al quale si iscrive dalla sua fondazione, ha collaborato con Vincenzo Cerami nel “governo ombra”, è stato poi responsabile per la cultura del PD Lazio. E’ inoltre eletto nell’assemblea nazionale, è membro della direzione romana e del Lazio. Attualmente è vice responsabile nazionale dell’informazione e cultura del Pd e coordina il forum per la riforma radiotelevisiva presieduto da Carlo Rognoni.
Ha collaborato inoltre per “L’unità” e per il settimanale “Left”.
E’ padre di due figli: Viola di 11 anni e Lorenzo di 5 anni.
Mi sembra evidente che i requisiti per l’individuazione del buon Sovrintentente sono si professionali – e non paiono mancare del tutto all’asserito candidato di Massimo Zedda, salvo più scrupolosa verifica critica ad opera di chi ne capisce molto più di me – ma anche in larga misura politici. A questo in pochi sfuggono: forse i grillini, e infatti anche Pizzarotti a Parma è un po’ in mezzo al guado quanto a scegliere il nuovo sovrintendente del Regio, in cui ha regnato finora una “nostra” vecchia conoscenza (di cui tu, Vito Biolchini, hai già parlato “bene” 😀 ).
Accidenti grazie Zunk non avevo presente il curricula del Dr. Siciliano veramente poderoso. Ma mi spieghi, curiosita’, perche’ viene in Sardegna a Caglari a fare l’assessore provinciale. per la carica di sovraintendente non ho le conoscenze per valutare i pretendenti.
Egregio Carboni, se non erro Soru scelse la Dirindin – brava tecnica, ma anche lei politicamente non neutrale – per la sanità per marcare le distanze dai potentati locali, non solo facenti riferimento al centrodestra. Non ho idea se Graziano Milia si sia basato sullo stesso criterio per la scelta di Siciliano. “A frago” un sovrintendente dovrebbe avere competenze non solo artistiche, ma anche economiche e gestionali: su questo terreno, forse, l’asserito candidato di Zedda sembra avere qualche “skill” in più. Non troppo, rispetto ai “soliti nomi”, ma abbiamo visto coi Meli e coi Dibenedetto come è andata poi a finire.
gentile zunk una precisazione: il sovrintendente di un teatro deve avere competenze economiche e gestionali, per le competenze artistiche c’è il direttore artistico. ultimamente a cagliari ci siamo abituati ad una figura unica ma no dovrebbe essere così. di norma il sovrintendente si sceglie il direttore artistico.
Mi scusi se non uso egregio che appare impersonale Caro Zunk grazie per la risposta.. saluti Gf