Se c’è una cosa che non amo è essere preso per il culo. Se non altro in maniera plateale, quasi provocatoria. Per questo ho deciso di parlare di ciò che tutti i giornalisti stanno vedendo in queste settimane ma di cui, forse colpevolmente, stanno facendo finta di non non accorgersi. Un po’ perché cane non morde cane, un po’ perché davanti a certe enormità si volta sempre la faccia, un po’ perché si crede che mettersi contro una redazione e colleghi “importanti” non sia mai utile per la propria carriera.
Mettetela come volete. Sta di fatto però che io sono sì un giornalista, ma anche un cittadino che ha diritto ad un servizio pubblico quantomeno decoroso. Per questo ritengo ormai indecente lo spazio che la Rai regionale sta dedicando al Premio letterario Alziator.
Un numero spropositato di servizi ci ha informato nelle ultime settimane di questa iniziativa, organizzata dal Comune di Cagliari e da sempre tra le più mediocri che il panorama culturale isolano offre. Solo per stare ai premi letterari, il Dessì e il Grazia Deledda sono molto più prestigiosi e importanti ma non hanno avuto, insieme, nemmeno la metà degli spazi concessi all’Alziator dal servizio pubblico regionale.
Continui servizi al Tg3 Regione (che dura poco e che peraltro non dà molto spazio alla cultura), passaggi nazionali (ho sentito io perfino un servizio al Gr1), approfondimenti a ripetizione (oggi al Settimanale un’intervista al senatore Pisanu, ospite d’onore della serata finale) e domani addirittura un “fuori spazio” di un’ora dedicato al premio Alziator. Una cosa mai vista.
Non mi voglio nascondere dietro un dito e dico chiaramente che il fatto che il Comune di Cagliari abbia nominato presidente della giuria del premio il caporedattore del Tgr, Tonino Oppes, ha evidentemente giocato a favore di questa situazione.
Il messaggio che passa è terribilmente semplice: se un giornalista viene chiamato a svolgere un ruolo importante all’interno di una iniziativa, la sua testata “coprirà” l’evento in questione con grande profusione di mezzi, e questo magari a scapito di altre iniziative più meritevoli di attenzione.
Mi rendo conto che tutto ciò è un po’ è nella natura delle cose, ma c’è un limite a tutto e mi sembra che nel caso di Rai Regione e dell’Alziator questo limite sia ormai stato abbondantemente superato.
Oppes avrà sicuramente seguito le regole dell’azienda ma non mi sembra che stia rispettando i suoi telespettatori e il loro diritto ad avere una informazione culturale completa, equilibrata e imparziale.
Per questo io mi chiedo: questa situazione incredibile la vedo solo io? Qual è il parere del sindacato dei giornalisti (peraltro ben rappresentato all’interno della redazione di viale Bonaria dal suo presidente, Francesco Birocchi)? E dell’Ordine dei Giornalisti (per anni al Tgr ha lavorato la consigliera Vera Coppa)? Dov’è il Comitato di Redazione? Cosa ne pensano le associazioni come Articolo 21 (Ottavio Olita) che si occupano di denunciare a livello nazionale le pressioni della politica sulle testate giornalistiche? E possibile che nessuno abbia uno scatto di orgoglio e di dignità e che dica al caporedattore Oppes: “Adesso basta”? Firmato: un giornalista senza l’anello al naso e che paga il canone.
Sono un giornalista pubblicista e per molti anni ho scritto anche sull’Unione Sarda, sudando per pochi euro e mi dispiace che nella pagina della Cultura non sia mai apparsa una riga di recensione sul mio romanzo “E mail per un delitto” Non voglio dire che ne avessi diritto più di altri, ma almeno un po’ di considerazione… Ne ho mandato alcune copie anche a Tonino Oppes per la rubrica “Leggere” del Tg 3, ma niente. Potrei pensare che ciò è dovuto al fatto che il mio romanzo fa schifo, ma sono sicuro che non è così perché sicuramente non l’hanno mai letto.
Martino Piras
leggo in ritardo di moltissimo.credo che Oppes sia stato un ottimo componente di giuria e oltretutto dà spazio alla Letteratura(non come si dice qui,guardate la sua rubrica ‘leggere’) nel tgr3.Mi stupisco per i commenti negativi.
buona giornata.
Mi sa che dietro questo “ANTONIO” si nasconde Tonino Oppes ahahahahah
Caro Locci Mi sa che davanti all’invidia non c’è rimedio, rosicate amici rosicate, tanto la memoria di Alziator non verrà certo offuscata da cotanta faziosità e acredine gratuita e meschina.Buona Giornata
Caro Vito,
articolo 21 ed i sodali della controinformazione dovrebbero lamentarsi quando NON si parla di un’iniziativa, non quando una manifestazione viene adeguatamente commentata e approfondita da un punto di vista giornalistico.
Era il minimo fare un’intervista al presidente della Commissione Antimafia e programmare un approfondimento di un’ora sulla testata regionale, vista la caratura degli ospiti ed il livello qualitativo del premio.
Anzi io da cagliaritano avrei voluto che la cerimonia andasse in onda sul nazionale vista l’ottima riuscita (ero presente ed ho seguito con grande interesse il premio Alziator non solo perchè un mio parente ed un mio amico hanno partecipato senza riuscire nelle terne finaliste)
E questi spazi ti ripeto sono stati ugualmente concessi dal servizio pubblico al Premio Alziator anche negli anni scorsi a dimostrazione che il Premio è seguito anche oltre i confini dell’isola e non da oggi.
Si è mai lamentato qualcuno delle trasmissioni che vanno in onda sulle frequenze di Radio Rai Sardegna?
Nessuno ed è giusto così.
C’è spazio per tutti.
Per una volta che un premio letterario ha uno spazio televisivo arrivano le critiche, invece di salutare con favore l’iniziativa del servizio pubblico che riesce a dedicare una porzione di palinsesto anche alla cultura.Grazie a Tonino Oppes, anche se non lo conosco personalmente ma solo attraverso i suoi libri, per la sua sensibilità e del quale ascolto con grande interesse le recensioni sui libri nel Tg e nel settimanale.
Invece di inveire contro, leggiti i volumi vincitori e anche i libri finalisti del premio.Avresti molto da imparare sulla tolleranza e sulla solidarietà.
Aspetterò Articolo 21 e tutti i megafoni della vostra puntualissima informazione a orologeria quando io non sentirò parlare di certe iniziative che vengono abbondantemente snobbate da certi media.
Quando c’è una iniziativa importante nessuno si è mai sognato di protestare per gli ampi approfondimenti di tg pubblici e privati.
Purtroppo temo che qualcuno si debba rassegnare all’idea che finalmente anche Cagliari ha un premio letterario importante, senza voler aprire una competizione con gli altri premi che tutti insieme concorrono a dare lustro alla Sardegna ed a celebrare quelle straordinarie personalità, come la Deledda il Dessì l’Alziator solo per citare quelli che hai ricordato tu, sempre vive nei ricordi della collettività grazie alle loro opere.
Te la ricordi la barzelletta del sardo a cui viene chiesto da un’entità onnipotente cosa vorrebbe di più nella vita?
Ma per fortuna la stragrande maggioranza dei sardi non è così.
Ho detto la stragrande maggioranza non tutti.
Buona giornata
Non perdo tempo a risponderti, ci sono elementi nel tuo intervento che mi fanno propendere per la malafede. Grazie comunque per il commento.
Ah si non rispondi? Quando c’è il dibattito si corre in ritirata, vero, si infanga un pò qui, un pò lì senza contradditorio e via verso nuove avventure.
Hai visto bene, è proprio la malafede di un lettore e di un appassionato di libri che non condivide il verbo supremo contro il quale è proibito il dissenso.
Questo stile mi ricorda qualcosa.
A te?
Buona giornata
Io ti ho letto e sono d’accordo con te, Antonio. Non vedo nessuna malafede nel tuo intervento, neppure sulle trasmissioni di Radio Rai Sardegna.
Caro VITO,
guardati i servizi del TG3 negli anni passati relativamente al premio Alziator e al Festivaletterario sempre dedicato ad Alziator e vergognati.Potevi approfondire di più l’argomento e non solo denunciare acriticamente lo spazio della Rai di quest’anno.Se un caporedattore della rai decide che Francesco Alziator è un personaggio illustre e dedica alle iniziative a lui dedicate ampio spazio in quanto unanimemente è stato definito uno studioso importante non mi sembra ci sia nessuno scandalo visto che da anni la rai riconosce questo spazio alle iniziative dedicate a Francesco Alziator.
E gli anni scorsi Oppes non era mica in giuria, mi sembra.
Farei piuttosto una riflessione sul perchè Cagliari non avesse un premio letterario importante nonostante le personalità prestigiose a cui ha dato i natali e che avrebbero meritato adeguato ricordo.
Una di queste è sicuramente Francesco Alziator.
Ah dimenticavo, guarda che, al di là della Rai, il Premio Alziator è uscito su libero, su Il Giornale e sul Corriere della Sera e tantissimi articoli hanno dedicato L’unione sarda e la Nuova Sardegna.
Senza che nessuno pagasse un euro perchè in Sardegna è pieno di giornalisti sensibili ed attenti, soprattutto in ambito culturale, quelli faziosi e invidiosi non li ricorda nessuno.
Buona Giornata
Si Vito, dovresti vergognarti! Ne hanno parlato Libero, Il Giornale e persino l’Unione Sarda!
No caro Antonio, la tua posizione non mi convince proprio per nulla. Cosa c’entra la fiaziosità e l’invidia dei giornalisti e di cosa mi dovrei vergognare? L’argomento io l’ho approfondito e ribadisco che la copertura data dal Tg3 regionale all’evento è spropositata. Alziator non c’entra nulla con tutto questo. Ora ci manca solo che mi debba vergognare io!!! E in ogni caso, vi segnalo anche la presa di posizione di Articolo 21: http://www.articolo21.org/2058/notizia/minzolini-fa-scuola.html
Hai dimenticato il Corriere della Sera, caro benzina e tantissimi altri siti internet dedicati a lettura e letteratura che hanno dedicato ampio spazio ad Alziator.
Saluti
Lo decide solo dopo essere stato nominato presidente di giuria… Comodo! Conflitto di interessi ed egocentrismo puro!!!
Ma sei curiosa…, l’ho già spiegato a Vito, guardati i tg rai delle precedenti edizioni del Premio Alziator, ugualmente ampi spazi e approfondimenti quindi non perchè Oppes era in giuria ma forse perchè ha ritenuto giusto, 4 anni fa, dedicare un premio letterario ad un grande scrittore cagliaritano Francesco Alziator, cosa a cui nessuno aveva mai pensato prima.Che cosa tremenda……che scandalo pensare che Alziator sia uno scrittore importante….. scusate cari intellettuali di regime, che offesa.
Ma perchè non ve li leggete i libri di Alziator e imparate qualcosa, sarebbe forse molto meglio invece che spargere fango per pura gelosia.buona giornata.
Vito, ho l’impressione che si siano incrociate diverse esigenze: le solite del Comune, tra politici e Grandi Dirigenti, e quelle del senatore Pisanu, che da qualche da tempo non perde occasione per recuperare visibilità e consolidare l’immagine di possibile guida di un nuovo governo di centrodestra.
ciao
M.
Antonio, i tg degli anni scorsi li ho visti!! Appunto per questo ribadisco e sottoscrivo le parole di Vito: lo spazio dedicato quest’anno al Premio Alziator è stato spropositato e la “marchetta” (come l’ha definita qualcun altro su questo blog) è stata palese. E non mi ha stupito nemmeno di vedere tra gli ospiti Pisanu…
Inoltre, non mi risulta che esprimere un’opinione possa essere considerato spargere fango, per di più – secondo te – per gelosia. E di cosa, di grazia?
Buona giornata anche a te
Curiosa, Non avevo scorto il tuo ultimo interessante commento.
Hai visto Pisanu ma forse ti è sfuggita Lidia Ravera che non è certo filoberlusconiana.Ma forse tu non leggi abbastanza e certe piccolezze, ahimè povera curiosa, ti sfuggono
Ma sì, sono dettagli, è giusto vedere solo quello che fa comodo: Pisanu, un approfondimento in più sulla Rai e poi (che scandalo) un’intervista al Presidente della Commissione Antimafia (ma che c’azzecca direbbe un vostro amico/nemico)
La verità è che ci sono persone aperte al confronto e altre che vedono solo la mission suprema: sconfiggere berlusconi, sdoganare la sinistra (qualunquista, becera e di regime) , annientare il nemico politico, possibilmente fargli male fisico fino alla lotta armata…
Quando l’opinione è indirizzata verso lo sputt….. (direbbe Pozzetto) gratuito e ingiustificato vuol dire spargere fango, se c’è qualcosa di costruttivo allora il discorso cambia.
Ti è sfuggito anche che presentava Rosanna Cancellieri, che non è certo di destra, o che l’anno scorso addirittura c’era Michele Mirabella, organico alla sinistra intellettuale di regime, o che, ancora, due anni prima c’era Marcello Fois (se dico organico si offende) al top dell’intellighenzia rossa….
Credo che Biolchini abbia denigrato tanto la Rai in occasione di Alziator forse perchè non ha avuto TROPPO spazio dalla Rai per le sue iniziative.Sottolineo troppo perchè i suoi lavori in Rai ci vanno eccome ma forse non come vorrebbe lui.E allora dagli adddosso all’Oppes di turno che, poveraccio, non ha fatto altro che manifestare, anche giornalisticamente, la stima verso un grande intellettuale e scrittore cagliaritano qual’è Alziator.
Solo che Biolchini se n’è accorto adesso forse perchè magari la Rai, in contemporanea, non ha seguito qualche sua prodezza teatrale in giro per la città e per il mondo.
Cose che capitano.
Ora la Rai starà più attenta, sicuramente.
Buona giornata
ROSANNA CANCELLIERI NON E’ CERTO DI DESTRA??? AHAHAHAHAAH! Senti, visto che sai tutto: la Cancellieri è venuta gratis? Così, giusto per saperlo.
Caro Vito,
Posso sapere le cose che vedo non quello che non vedo.Non ho idea ma suppongo che tutti per un lavoro, e per di più svolto con straordinaria professionalità, vengano pagati.Potrebbe però essere venuta gratis perchè amica di qualcuno ma questo mi sembra molto più difficile.A memoria ricordo che la Cancellieri presentò un’altra manifestazione molti anni or sono a Palazzo Regio.Ma tu l’hai vista o no la serata finale del Premio Alziator con la Cancellieri?Bè se non lo hai fatto ti suggerisco di vederla perchè è stata una serata davvero intensa e brillante.La Cancellieri è davvero brava, molto meglio del Mirabella svogliato e pasticcione dell’anno scorso.
Lì ti do ragione, la conduzione di Mirabella della serata finale lasciava molto a desidere, la parte più infelice perchè la scorsa edizione ci fu un bellissimo concerto dedicato a De Andrè davvero stupendo con la grande Teresia De Sio e la bravissima Nada con tanti altri straordinari interpreti primi fra tutti i Tenores di Bitti.
Comunque, e non lo dico io, la Cancellieri pende dalla parte di Bersani e Veltroni non certa da quella di Berlusconi e Minzolini.
Buona giornata
Mossad ha ragione! Per quanto riguarda la cultura, in particolare, tra le hit primeggia Grazia Deledda in tutte le salse, a febbraio, riciclato da anni lo stesso servizio sui mamuthones e a novembre immancabile quello sul “Su mortu mortu”…
io sono uno di quelli che con tanta convinzione ha mandato il proprio libro a concorrere all’assegnazione di un titolo: quasi quasi sono contento di essere arrivato trecentovetottesimo, mikkelj.
E sì caro Vito. Pensavo che dietro questo modo di fare di tanti nostri colleghi ci fosse un immarcescibile provincialismo. O poco più. Stai suggerendo che c’è anche dell’altro? Ti credo, ma solo in quelli che lavorano per il servizio pubblico? O c’è una malattia dell’anima più diffusa?
http://www.sardegnaeliberta.it/?p=2752
Dopo un blitz all’interno della sede Rai della Sardegna siamo entrati in possesso del prestampato a disposizione dei giornalisti del “TG3 delle mogli”, da utilizzare per le diverse edizioni del notiziario:
Gentili ascoltatori del TG Regione, buongiorno. Ecco le notizie del giorno.
Politica, la maggioranza è in fibrillazione per l’interruzione dei lavori del Consiglio Regionale, per via del veto incrociato posto da … … (inserire qui il partito o corrente politica che ha bloccato i lavori del Consiglio). L’opposizione protesta e chiede di aprire un tavolo di concertazione.
Lavoro, oggi a Cagliari, davanti al palazzo della regione, si è tenuta una manifestazione di protesta organizzata da … … (inserire qui il sindacato o l’organizzazione che ha organizzato la manifestazione). Via Roma è rimasta bloccata per tutta la mattina e per il primo pomeriggio.
Cronaca, un terribile incidente avvenuto a … … (inserire qui il luogo dell’incidente) ha provocato la morte di (inserire qui il numero e l’identità dei deceduti). Ancora ci si interroga sul pessimo stato della viabilità nell’isola. Dura protesta da parte di … … (inserire qui l’ente, organizzazione o sindacato che ha protestato).
Cultura, si è svolto a … … (inserire qui il uogo dell’evento culturale) la sagra de … … (indicare qui la tipologia di sagra, se della pecora in cappotto, dell’orata arrosto, del pane tipico). Gli organizzatori puntano così a valorizzare le specificità tipiche del loro territorio.
Nota bene:
Tale stampato va riutilizzato senza sostanziali modifiche per tutte e 6 le edizioni giornaliere del notiziario, le 3 radiofoniche e le 3 televisive.
Si prega di compilare correttamente il tutto.
La Redazione
Premio letterario l’Alziator? Maddai, con quel presidente poi? Ma le avete viste le serate organizzate dalla Civica Scuola di Musica in preparazione all’Alziator? La cosa più rilevante, in mezzo ad uno squallore e ad un livello culturale da bocciofila, era “su cumbidu”! Con il Presidente che si affannava perchè tutto fosse a posto..i libri presentati: non pervenuti in libreria!
Questo premio ,così poco letterario,così tanto politico,puzza tanto di autocelebrazione. I soliti riti da basso impero ormai al tramonto,per qualche voto in più. Contenti loro…tanto niente è eterno ,nemmeno la mediocrità.
Bravo Vito, approvo e sottoscrivo. Eccheddiamine!
…un pubblicista che paga il canone e che segue i premi letterari
ma al tg3 regionale fanno SOLO marchette!! ormai non vedrebbero una notizia neppure se cadesse in redazione sfondando il tetto!
Ti fa onore, bravo. Hai ragione: c’è un limite a tutto, soprattutto alla marchette e ai conflitti di interesse. Mi associo alle domande che hai rivolto all’ordine e compagnia sodale a corrente alternata. Ciao
Hai ragione! pur capendo poco di premi letterari ho notato lo spazio abnorme che gli stato concesso.
Perché?
Indignarsi è il minimo che si possa fare in situazioni come questa ed altre nelle quali sempre più spesso le cattive abitudini sembrano dover prevalere sulle buone.
Ma noi sogniamo un mondo in cui le cose “vadano bene”.
Ed è bello pensare che le persone che hanno la possibilità notare qualcosa che “va male” lo vogliano condividere con le altre.
Credo che anche il modo in cui condividiamo qualcosa sia importante.
Osserviamo la realtà, la comunichiamo con parole oggettive e prive di giudizio. Diamo fatti. Le persone sono in grado di capire. Arrabbiarsi serve a poco. Oppure usiamo il nostro senso dell’umorismo…che grazie a dio Vito possiedi in quantità :-))
buona giornata
g