All’Università di Sassari non sono molto fortunati con le lauree ad honorem. Prima hanno cercato di appiopparne una a Gheddafi, per poi rendersi conto che non era il caso. Quindi se la sono tentata con il Presidente della Repubblica Napolitano, e avevano anche strombazzato la notizia ai quattro venti. “In occasione della visita del presidente in città e per i 450 anni del nostro ateneo, il presidente Napolitano verrà insignito della laurea ad honorem in Scienze Politiche”, aveva annunciato lo scorso 1° dicembre alla Commissione Bilancio del Consiglio regionale il rettore Attilio Mastino, e la notizia era anche finita sui giornali.
Poi Napolitano è venuto in Sardegna ma la laurea non l’ha presa, e nessuno si è ricordato dell’annuncio fatto qualche mese prima. Cos’è successo?
Cos’è successo?! È successo che il Presidente della Repubblica la laurea l’ha rifiutata!! Cess, figura leggia! Non ci credete? Perché non avete letto il resoconto della seduta del Senato accademico, svoltasi lo scorso 17 gennaio, E cosa c’è scritto? C’è scritto, in parole semplici, che dopo aver detto sì a Sassari, Napolitano ha ricevuto l’offerta anche da parte dell’Università di Bologna… e quindi ha scelto Bologna, dove ha ricevuto la laurea il 30 gennaio! Ceees!
Il verbale della seduta è abbastanza chiaro:
“Il Rettore comunica che il Segretario particolare del Presidente della Repubblica, dott. Giovanni Matteoli, ha confermato che il Presidente Napolitano verrà in Sardegna il 20 e 21 febbraio. Durante la visita a Sassari, prevista per il 21 febbraio, sarà programmato un incontro all’Università. Il Presidente della Repubblica ha chiesto all’Università di soprassedere al conferimento della Laurea ad honorem”.
Vabbé, soprassediamo! Ma perché Re Giorgio ha cambiato idea?
“Il Rettore sottolinea come l’Ateneo e la Facoltà di Scienze politiche si erano attivate per il riconoscimento onorifico al Capo dello Stato dandone notizia a seguito di precedenti accordi in merito con il Quirinale. Il dott. Matteoli ha motivato la decisione del Presidente Napolitano maturata per cause legate al recente mutamento della situazione politica e anche per la calendarizzazione del conferimento di una Laurea ad honorem prevista a fine febbraio da parte dell’Università di Bologna”.
Ma castia una bella scena! Adesso solo perché si è messo in mezzo l’Università più antica del mondo l’ateneo più antico della Sardegna deve essere messo da parte? Incredibile!
Vabbè Sassari, riprova e sarai più fortunata, hai altri 450 anni di tempo! Dopo Gheddafi e Napolitano a chi toccherà?
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Ceeesss! e questa l’avrà vista Professor Mastino?
Già sarà poco contento!
http://www.unionesarda.it/Articoli/Articolo/258159
A Bologna ci andava il 30 Gennaio e ha ricevuto la laurea. Cosa doveva dire ” no, rifiuto la laurea perchè me l’ha gia’ promessa Sassari..”?
Chi arriva prima si laurea prima.
Comincino a dare le lauree honoris causa a scienziati o a uomini distintisi per il loro lavoro critico e scientifico, non come strumento di marketing. E’ un insulto per il nostro lavoro e un simbolo della colonizzazione pervasiva dei partiti, diretta verso ogni direzione. Oltre che una pessima lezione agli stdenti, simile in questo a certe inaugurazioni di anni accademici affidate a personaggi dell’establishment, senza nessuna qualità intellettuale.
Frankly, my dear, I don’t give a damn…
cosa scrisse giorni fa l’unione sarda , bisogna essere grati al presidente napolitano,ora si capisce sempre di piu perche il grande formato vende sempre meno copie .
http://bolognesu.wordpress.com/2012/02/21/mancai-mi-depemu-citiri/
Nara, o fro’, circhendi-dda tui puru ses? La ca is Impicababbus ti dda faint pagai a tui puru. Adesso ti dicono trabballante, ti dicono!
Semplicemente la laurea era piena di saliva e gli si e’ sciolta in mano!Povero grande capo dei visi pallidi oltremare
Peccato. L’Università di Sassari non ha niente da invidiare a quella di Bologna.
O Biolchini temo che nel suo futuro professionale difficilmente ci sarà un posto di addetto stampa al Quirinale 🙂 . E’ detto come complimento, ovvio. Comunque, puzza di pretesto. Abbiamo visto tutti le foto del Consiglio Regionale costretto ad ammainare i quattro mori. Non è che semplicemente il Presidente intendeva evitare preventivamente qualsiasi esposizione troppo ravvicinata a contesti che puzzassero troppo di cultura sarda e sardità, anche se, sul fronte Sassari, circa la lingua sarda almeno non ci sono di questi timori? Meglio il sano convegno italianista del Lirico col professor Accardo, ieri comunista oggi Urban Center.
secondo me si vergognava
perché insomma, dopo che offri una laurea a gheddafi…
Gentile Zunkbuster,
«Non è che semplicemente il Presidente intendeva evitare preventivamente qualsiasi esposizione troppo ravvicinata a contesti che puzzassero troppo di cultura sarda e sardità, […]?»
Penso di no.
Probabilmente a Napo della «sardità» (che neppure esiste, se con tale termine intende una pretesa «identità nazionale sarda») non solo non gliene può fregare di meno ma probabilmente neppure ci ha pensato. Forse, a volte, tendiamo a ribaltare sulle azioni altrui il nostro modo di pensare (non lo dico con sarcasmo, tutt’altro, solo come ipotesi di lavoro del nostro essere, talvolta, troppo legati all’ambito locale).
In realtà, situazioni quale quella segnalata da Biolchini non sono infrequenti (si prendono accordi sommari che vengono successivamente denunciati). Sarei curioso di saperne di più sulle comunicazioni scritte intercorse tra le due parti (anche se sopravvivo benissimo senza saperlo) perché la comunicazione al Senato del 17/01 è data dal Rettore, ma bisognerebbe vedere se davvero c’è stato l’impegno formale ad accettare la laurea (cosa per nulla scontata). Potrebbe anche darsi che l’annuncio di Mastino dato il primo dicembre sia stato prematuro e dato sulla base di un’assicurazione di carattere personale ricevuta dal segretario particolare di Napo, come avviene di solito: prima un accordo personale e di seguito quello formale di accettazione che precede la discussione dei dettagli.
Ciò non sposta il problema, beninteso, nel senso che è stata preferita un’altra università, ma ho come l’impressione che ci sia stato un piccolo errore di valutazione di Mastino, un eccesso di entusiasmo.
Forse vado fuori tema, però vorrei attenuare l’«appioppare» di Biolchini, nel senso che il governo (Berlusconi) chiese a Sassari di conferire la laurea a Gheddafi (richiesta dalla Libia). Il rettore fece una timida opposizione e poi cedette sotto le pressioni. Non è una giustificazione, certo, però l’idea non partì da Sassari. Successivamente, Mastino, appena insediato, si rifiutò con decisione di aderire alla richiesta. Capisco il tono giornalistico di Biolchini però la storia di Gheddafi è ben altra cosa (che non sposta il titolo di una virgola: la figura leggia ci sta tutta e anche di più).
Cordialmente,
Cosa c’entra il “recente mutamento della situazione politica”? Avrebbe potuto dire che aveva le papille gustative interrotte o che aveva il gomito che faceva contatto con il piede e sarebbe stato lo stesso.
Forse i suoi genitori (!) sono rimasti chiusi in un autolavaggio -o ha avuto delle storie con la tipa…-
Citazione arguta, Stefano
http://www.youtube.com/watch?v=FbPtvFxUb60
-della serie i classici che fa piacere riascoltare-
La Clio nell’autolavaggio?
No, aspè… mi son perso!
aspé! cosa aveva detto il prof. Brigaglia in presenza di Napolitano?
😉
A me! Per la pazienza di stare con uno come te.
buuuuum. 100 punti