I cagliaritani iniziano a chiederselo: “Ma cosa combinato finora la Giunta Zedda?”. Bene ha fatto dunque l’esponente della maggioranza di centrosinistra Filippo Petrucci, eletto nella lista civica “Meglio di prima non ci basta” e presidente della Commissione consiliare Affari Generali, ad incalzare l’esecutivo e a chiedere ad ogni assessorato un report dell’attività dei primi sei mesi.
La prima a rispondere è stata l’assessore ai Lavori Pubblici, Luisa Marras. Ecco il bilancio sintetico del lavoro da lei svolto finora, pubblicato sul sito di Petrucci.
Il consigliere promette: “Seguiranno cadenzate nel tempo le altre schede degli altri assessorati e poi delle schede più precise sul lavoro che ho svolto io in Aula e nelle Commissioni dove sono un componente”.
Bravo Filippo, è un’iniziativa meritoria: serve trasparenza e comunicazione. E adesso aspettiamo le schede degli altri assessorati (in tempi rapidi, si spera).
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volevo solamente fare i complimeti a Petrucci per quanto fatto che è suo dovere come di tutto il consiglio maggioranza e opposizione e la trasparenza è uno dei cardini della giunta zedda ergo che tutti i cittadini sappiano quanto è lecito sapere. per ciò che ho potuto osservare fino ad ora la cosa migliore che giudico postivamente sono i risparmi della macchina amministrativa comunale con razionalizzazione di uffici auto spese varie .
Quindi, se ho capito bene, oggi che c’è un’attenzione maggiore nei confronti di Tuvixeddu, la vicenda è scandalo nazionale. Ieri che invece volevano far passare un’autostrada in mezzo alla tombe no. I funzionari politici di intendono coi funzionari della P.A. “infatti in giunta…” Infatti in giunta cosa? Mi sa che rapporti troppo stretti tra politici e funzionari e dirigenti erano più frequenti con la passata gestione. Dov’è il progetto, dove sono le idee e la politica? Nelle linee programmatiche. Posto che Cagliari dev’essere amministrata prima di tutto, possibilmente meglio di come lo è stata finora. A meno che il signor Loni non pensi che si stava meglio quando si stava peggio. Non dubito che abbia i suoi buoni motivi. Ma per quanto mi riguarda, che questa città, al momento, non regga un passo più veloce. Altrimenti tutti i partiti che stanno alla sinistra del PD avrebbero preso molti più voti si quanto hanno preso.
la questione, caro soviet, è di sostanza:
1) la delibera di giunta è un provvedimento amministrativo di indirizzo
2) in quanto provvedimento d’indirizzo, può essere interpretata come un atto politico in senso sostanziale
= volontà politica, di fatto, si è detto e ripetuto, in regime di continuità col detestato passato.
il risarcimento fa spagheggiare? si doveva dire in campagna elettorale.
poi trovo abbastanza patetica la pratica dell’ammurvonamento su qualsiasi critica. adesso tocca a noi/voi essere trasparenti (si chiama “rendere il conto”, oppure democrazia). sia detto con simpatia, ma alcuni militanti mi parenti “gattus inguttendi prumonis”. massimeddu è la grande speranza di noi tutti, io per esempio ci credo ancora nonostante questa delibera disgraziata. tuttavia, è troppo chiedere di rispondere sul merito?
Scusate signori, non vorrei rompere le uova nel paniere, e neanche rovinare la festa o le speranze a qualcuno. Ma voi parlate di dati già conosciuti e archiviati oppure di singoli problemi uno messo in fila all’altro: proprio come fanno i funzionari. Be certo che tra i funzionari di partito e i funzionari della P.A. magari ci si intende…infatti in giunta…Sempre lieto di essere smentito…intanto il caso Tuvixeddu-Zedda diventa uno scandalo nazionale. Ripeto: dov’è il progetto, dove sono le idee? Dov’è la politica?
Io credo che due temi cruciali per Cagliari (oltre i tre su cui sta già lavorando: Casa dello studente, Edilizia popolare, Poetto) devono essere nell’ordine: la gestione delle periferie e il porto.
Il termine “Gestione delle periferie” è ovviamente una semplificazione (anche perché a volte non si tratta di periferie strettamente topografiche) ma il contenuto è di enorme importanza. In particolare alcune situaizioni di Is Mirrionis e di Sant’Elia richiedono soluzioni importanti e non le azioni di circostanza cui siamo stati abituati negli ultimi vent’anni.
Ecco, soprattutto su Sant’Elia la Giunta Zedda si gioca una buona fetta del suo successo. Nel senso che gli abitanti di quel quartiere meritano attenzione, un’attenzione seria e ragionata (quindi non l’azione opportunistica, stile “una bombola, un voto” espressione di una parte politica, ma neppure l’approccio “snob” di volerci a tutti i costi costruire un museo, frutto dell’altra parte politica) i cui frutti sarebbero poi visibili per tutti.
Aggiungerei anche (e la cosa si intreccia con la gestione delle periferie) il ripristino della legalità abitativa: se non sbaglio sono stati censiti oltre 200 casi di abitazioni occupate abusivamente.
Porto: se ripenso alle città con porto (europee e nordamericane) che ho visto negli ultimi 30 anni, devo dire che Cagliari è quella che fa più pena da questo punto di vista.
Quell’orribile “autostrada” di via Roma, quel tappo mostruoso rappresentato dalla stazione dell’Arst, quella luogo invivibile (in parte per colpa del CTM) che risponde al nome di Piazza Mateotti, sono tutti elementi che gridano allo scandalo.
Beh, che dire: in bocca al lupo!
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La riqualificazione del Poetto, la manutenzione e il recupero degli alloggi dentro la città, la conservazione delle abitazioni di proprietà comunale, secondo me non possono essere considerati interventi di poco conto. Sono, invece, tutti interventi fatti seguendo le linee programmatiche e credo che alcune delle critiche siano estremamente ingenerose: come detto tante volte, Cagliari non ha bisogno di miracoli (che non si possono fare in pochi mesi!), ma di concretezza. E l’assessore Marras sta mettendo le basi per un lavoro solido e continuato nel tempo.
Apprezzabile anche l’idea del report dalla Giunta, della volontà di comunicare con gli elettori, del rapporto diretto che si sta instaurando con il Comune. È vero che chi ha sostenuto Zedda ora diventa il “giudice” più inflessibile, ma ragazzi, diciamo la verità: non ci sono solo parole vuote!
Sono d’accordo e mi pare che l’Assessore Marras abbia dimostrato buon senso nel suo operato. Le poche risorse non devono e non possono rappresentare un alibi per non risolvere i problemi; servono progetti di intervento mirati che individuino le priorità e le urgenze. E soprattutto servono denari. Recuperare tutto quello che si riesce e lavorare per il reperimento di nuove risorse mi pare un ottimo inizio!
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Eh companeros! Ne avete di fretta!!! Il bilancio si fà alla fine del primo anno di legislatura, quindi calmini per ora. Dopodichè si chiedano tutte le verifiche che necessitano, la trasparenza e si apportino i correttivi a questo punto indispensabili. E’ comunque vero, l’impressione che il cittadino elettore di Zedda ha nei confronti dell’operato di Massimeddu non è così plaudente. La sensazione che si percepisce è di un immobilismo pacato unito ad un senso di impotenza avvertito nei confronti dei poteri forti, delle lobbies, delle quattro “M”: Mattoni, Massoni, Medici e Mani. Forse è il clima generale del sistema Paese che ha influito in tutto questo, forse è la città di Cagliari (una città fondamentalmente di destra) che si aspetta da questa giunta azioni governative di pari livello. E forse, questa giunta, ha una difficoltà di fondo ( e meno male che è così!) nell’attuare politiche centriste per la città. Ancora è presto companeros per mettere sulla graticola il giovane Zedda (che farebbe bene a concetrarsi sui problemi di Cagliari, piuttosto che fare il divo in Tv), visto e considerato che, se perde lui, perdiamo tutti!
Hasta la vista al Bilancio!!!
Miracolo! D’accordo con Zorro…
Io invece ripropongo un post che avevo già inserito qualche notizia fa. La mia impressione è invece che non si vada al di là dei compitini da funzionari. Manca la politica, quella vera, per la quale serve cultura, spessore umano, partecipazione, palle, valori veri e grande immaginazione. Manca un’idea precisa, un progetto per questa citta. Ribadisco, se mi sbaglio sono contento, Se mi convincete del contrario anche. Questo era il post:
Pongo un problema con molta moderazione e in forma iper-dubitativa da cittadino cagliaritano che ha votato per Zedda.
Che succede al sindaco e alla giunta che dovevano veicolare il cambiamento radicale e che per questo sono stati eletti e nominati a furor di popolo? E’ vero sono passati pochi mesi, non bisogna avere fretta, la situazione era disastrosa, stiamo lavorando molto sottotraccia, i problemi sono tanti, la crisi, i tagli, i risultati si vedranno bla, bla, bla….
E’ un governo che dà l’impressione di essere immobile, conformista, scontato, continuista, incapace di avere intuizioni felici. Si propongono concorsi di idee per tutto….lo si farà anche per Sant’Elia? Si hanno delle idee? La città ha bisogno di avvertire il cambiamento, di discontinuità anche amministrativa della macchina comunale, di segnali di rinnovamento concreti. Ha bisogno di crederci ancora.
L’impressione esterna è che ci sia timidezza, insicurezza. Forse incompetenza? Manca un disegno unitario, manca un progetto serio. Manca l’idea su che cosa deve essere Cagliari. Che ruolo dovrà avere In Sardegna e fuori. Si cavalca l’onda mediatica positiva: ma quanto durerà?
Manca la politica, quella vera?
L’unico guizzo è stata la proposta della toponomastica bilingue e antifascista. Ottima proposta, non la condivido del tutto, ma perlomeno capisco che dia un segnale simbolico di svolta costruttiva. Si governa anche con i simboli. La proposta veniva però dal Consiglio Comunale e la Giunta mi è sembrata tiepida. Oltre la rotonda di San Benedetto, il niente?
La nuova Cagliari che ha votato Zedda ha però bisogno di “sentire e di vedere” il cambiamento.
Che succede?
Diamo tempo al tempo caro Efisio. Personalmente sono d’accordo con te ma prima di dare giudizi sommari e definitivi, come molti fanno da sette mesi a questa parte, aspetto sino a due anni. Sto cercando di capire se ho votato per la squadra giusta. Per adesso mi sembra che ci sia solo tanta fuffa e molte comparsate televisive che il sindaco farebbe meglio a risparmiarsi.
Io ancora più cautamente eviterei di dare giudizi somari, come quegli annunci di fallimento che un giorno sì e l’altro pure arrivano dagli sfortunati cacciatori di anatre zoppe in Consiglio Comunale.
E giusto per dare un contributo alla discussione aggiungo: “c’è chi la vuole cotta e chi la pretende cruda”. Chi chiede spiegazioni e pubbliche prese di posizione su ogni argomento e chi invita Zedda a non farsi vedere troppo in TV e magari vicino alla sua stessa casa nelle ore libere -che non deve avere, che lavori sino al martirio!-
Un Sindaco non può fare tutto e di sicuro non può farlo subito e di persona, e non credo che la macchina torpida dell’amministrazione comunale, una specie di Prinz Verde dei tempi andati, si trasformerà in un Dragster sotto il piede acceleratore di Zedda.
Gentile Neo Anderthal
“giudizi somari”
è una vera chicca! Complimenti!
Cordialmente,
Succede che a volte si scambino le proprie sensazioni per il sentire generalizzato del cittadino e le proprie aspettative per aspettative di tutti. Così, c’è chi riteneva Cagliari fosse città irrimediabilmente di destra, per retaggio fenicio addirittura, impossibile da espugnare e chi oggi, a città “espugnata” pensa di essere in una novella Habana pronta per la rivoluzione. Continuismo? Questa giunta e questa maggioranza non ha fatto molto di più di quelle che l’hanno precedute, forse è vero. In effetti, in otto mesi non hanno fatto molto più di quanto fatto nei passati vent’anni, c’è di che rammaricarsi. E Massimo Zedda è così inviso ai suoi concittadini da essere in coda nelle classifiche di gradimento del Sole24Ore (http://www.foggiatoday.it/politica/sole-24-ore-classifica-sindaci-presidenti-province-regioni.html) … Ah non è in coda?
È sicuro che si possa fare di più, però il confronto si fa con chi c’era prima, non col buon dio, che ha fatto tutto in sei giorni e il settimo si è preso il lusso di prenderselo di riposo. E magari qualcuno l’ha pure criticato per questo…
La nuova Cagliari? La nuova Cagliari è un’ipotesi in costruzione, non una realtà!
Scusa caro, ma che traslitterazione usi? Cumenti ‘olis o a cudda manera? O un corretto Sovet (Совет), o un italianizzato Soviet. Sovjet non esiste: mica è sloveno, è russo!
E sì, caro Mongili, non ci passerò la notte su questo problema di traslitterazione! Te lo spiego comunque, così lo sai e ti metti il cuore in pace: dal momento che questo è un nick che viene usato anche al di fuori di questo blog e che la mia identità è nota, ho deciso di usarlo anche nel mio nome, su Facebook (a proposito se digiti “Sovjet” co dovrei essere mentre mangio pizzette, da vero militante SEL!).
Facebook, per qualche ragione, non accetta la parola “Soviet” e neppure Cobet (che avresti comunque capito solo tu) e Sovet non mi piaceva. La soluzione pratica quindi è stata utilizzare la “j”.
Vorrà dire che il mio è un Sovjet sloveno. Приятного дня! 🙂
“classifiche di gradimento del Sole24Ore”
Questi discorsi mi pare d’averli già sentiti da altri.
Che i cittadini chiedano informazioni è un bene, che trovino risposta è un dovere di chi è chiamato ad amministrarli.
Se togliamo i lavori di riqualificazione del poetto, la passeggiata a s.elia e gli adempimenti di ufficio sull’edilizia residenziale, sono due pagine di nulla! Parole parole parole. Aspettiamo le altre schede…
Beh, 25/30 milioni di euro messi a correre per tre progetti su problemi (Poetto, casa dello studente, edilizia popolare) che il cdx aveva schifato per 20 anni (o quando ci aveva messo mano, Poetto docet, aveva fatto delle cazzate inenarrabili o era stato muto), non sono solo parole ma anche fatti. E anche l’informatizzazione della burocrazia comunale non è cosa da poco per arrivare a quella trasparenza che permette di ottenere quella casa di vetro che il comune dovrebbe essere. Ti racconto un aneddotto: lavoro per una PA, devo chiedere la verifica di un’autocertificazione rilasciata da un operatore economico, sulla base di una legge del novembre 2011 entrata in vigore il 1° gennaio 2012, cerco sul sito, il servizio che mi interessa non ha una casella PEC, chiamo la dirigente che, costernata, mi dice che è vero, il sistema informativo non prevedeva la PEC per tutti i dirigenti! orrore, ed io che pensavo di lavorare in una PA scalcinata! Dimmi tu se la dirigente deve ricevere la PEC dall’ufficio protocollo! Il perchè di questo stato di cose non ti fa pensare?
Segnalerei anche le informazioni date da Matteo Lecis sui progetti in tema di digitalizzazione e informatizzazione promossi dalla vicesindaco Paola Piras: nonostante il tono polemico (riguardo alla vicenda Todde-Tuvixeddu) le informazioni sono molto dettagliate e il progetto eccellente:
http://matteoleciscoccoortu.wordpress.com/2012/02/09/giunta-zedda-quello-che-i-giornali-non-dicono-informatizzazione/.
Secondo voi chi è il migliore assessore della giunta Zedda? Secondo me, nonostante i pregiudizi che inizialmente avevo, l’assessore ai servizi sociali Susanna Orrù.
<3 susanna.
Secondo me il migliore assessore della giunta è Enrica Puggioni.