Riceviamo e volentieri pubblichiamo.
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Caro Vito,
ti ho già scritto in precedenza e mi hai risposto subito e in maniera molto efficace. Spero che anche questa volta sarà così, perchè il tema è davvero importantissimo.
Sono una studentessa universitaria della Facoltà di Cagliari. Vorrei rendere pubblica la situazione recentissima in cui ci siamo ritrovati noi studenti beneficiari della borsa di studio erogata dall’ente per il diritto allo studio, l’Ersu di Cagliari.
Oggi (15.12.2011) è stato pubblicato il solito avviso sul sito dell’ente, per avvisare noi borsisti che dal 15 dicembre è possibile ritirare la prima rata della borsa di studio. Il problema è sorto nel momento in cui, sul gruppo ufficiale dell’Ersu su Facebook, alcuni studenti hanno dato via ad una lunga serie di proteste in quanto la prima rata della borsa di studio ci è stata dimezzata senza nessun avviso ufficiale. La spiegazione che ci è stata data è che (riporto testuali parole scritte da Daniela Noli, presidente dell’Ersu) “La Ras, seppure in ritardo a causa del patto di stabilità, ha già disposto i pagamenti ma le somme non sono state ancora effettivamente accreditate. Appena saranno esigibili, verrà messo in pagamento la seconda parte della rata semestrale e comunque entro e non oltre il mese di febbraio”.
Questo è stato scritto solo in alcuni commenti su Facebook, mentre sul sito ufficiale dell’Ersu non si fa riferimento alla motivazione dell’ulteriore suddivisione dell’importo. Nel comunicato, infatti, sembra che tale suddivisione sia scontata e nella norma.
Noi studenti universitari siamo sempre costretti a seguire le tempistiche dettate dall’ente per la compilazione di moduli e richieste, dobbiamo attenerci alle scadenze prefissate per raggiungere i crediti e per poter così avere la borsa di studio.
Questa mancanza di rispetto nei confronti della nostra categoria, sempre messa da parte e sbeffeggiata, non può essere tollerata e la società locale deve venire a conoscenza di questo affronto, di questa ormai diffusa maniera di trattare noi studenti con tale indifferenza.
Se è vero che la Regione Sardegna ha le colpe in questa situazione che io e i miei colleghi reputiamo essere veramente grave, non staremo con le mani in mano ad aspettare che chi sta dentro un palazzo possa godere dei suoi stipendi, mentre chi studia, al pari dei lavoratori che protestano ormai da anni, non possa avere i soldi che si è meritevolmente guadagnato con il frutto del proprio lavoro.
Spero di essere in qualche modo presa in considerazione.
Cordiali saluti e grazie dell’attenzione
Giorgia Plaisant
fonti:
http://www.ersucagliari.it/
http://www.facebook.com/group.php?gid=121492537865962
Cara Giorgia,
sono Alice, la tua rappresentante nel Cda dell’Ersu.
Come immaginerai, sono d’accordo con te sul fatto che gli studenti dovessero essere avvisati da prima e ufficialmente dall’ente relativamente alla questione borse di studio. Per quanto mi riguarda, più volte ho ribadito che si doveva uscire pubblicamente sulla questione come Cda, ma ciò non è avvenuto. Dispiace solo leggere che unicamente VIto ha dato ascolto a queste proteste: in data 17 novembre 2011 io scrivevo, in totale controtendenza e con grossi scazzi per averlo scritto, questo post:
Alice Marras e Unica 2.0 nel CDA ERSU
Vi informo che la regione ha dato all ersu solo mezza rata su tre. Vi informo che l ersu rischia di non poter pagare le borse di studio e gli stipendi e che nulla si sa sul fitto casa. Per favore scendete in piazza con noi, svegliatevi, lottiamo. 16:30 sotto il consiglio regionale.
Mi piace · · Condividi · 17 novembre alle ore 13.46 tramite cellulare ·
Nella stessa data ho indetto un sit in in via Roma, Regione, partecipato davvero da pochissima gente. Moltissimi erano coloro che pensavano che io vi raccontassi favolette, mentre ciò che prevedevo, si è puntualmente realizzato. La Regione ha pagato la somma solo il 14 dicembre, e stante che l’esercizio finanziario chiude per il bilancio il 15 dicembre, le somme non sono state esigibili. Inoltre, mentre a Sassari sono state date tutte le rate regionali, all’Ersu Cagliari no. HO comunicato tramite status facebook:
Alice Marras e Unica 2.0 nel CDA ERSU
Da oggi sono in banca le BORSE DI STUDIO. Non troverete l’intera somma, bensì la metà, mentre la restante parte l’avrete a Febbraio. Questo perché la Regione Sardegna non ha permesso all’ Ersu di avere ora i soldi disponibili per pagare agli studenti l’intero importo. Unica 2.0 è davvero amareggiata dal trattamento che la Regione riserva a noi studenti. Ancora una volta ci ritroviamo a denunciare la totale indifferenza verso le nostre condizioni. E’ una vergogna.
Mi piace · · Condividi · 15 dicembre alle ore 17.11 ·
Detto ciò, in fretta e furia ho chiesto a tutti voi di organizzare qualcosa e venerdì ho indetto per ieri, lunedì 19, un altro sit in sotto la Regione in Viale Trento, stavolta particolarmente e partecipato, tramite l’event facebook http://www.facebook.com/events/262930280428459/ , che spero tu abbia visto, anche se non so se ci fossi. Al contempo ho scritto e diffuso le motivazioni del sit in tramite questo documento che ti copincollo qui:
“Purtroppo anche quest’anno UniCa 2.0 e gli studenti dell’ateneo cagliaritano sono costretti a denunciare la totale noncuranza e inadeguatezza delle politiche regionali sul diritto allo studio.
La giunta regionale continua a latitare sulle questioni più importanti per noi studenti, dimostrando una carenza di attenzione verso la situazione delle Università Sarde:
La prima rata delle borse di studio, in seguito al ritardo regionale nell’erogazione dei fondi all’Ersu, sarà erogata solo per metà entro il 31 dicembre 2011, data entro la quale invece da Bando si dovrebbe erogarla per intero. Alla faccia di tutti coloro che ne hanno bisogno per le spese quotidiane quali affitto, pasti, trasporti, materiale didattico.
Il contributo per il fitto casa non è ancora stato finanziato. Ci sono tantissimi ragazzi che lo attendono da mesi. Che fine ha fatto?
Le case dello studente versano in un grave stato di abbandono: via Roma è solo il caso più eclatante dell’indifferenza rispetto al tema!
Le tariffe stabilite dalla Regione sui trasporti urbani non prendono minimamente in considerazione né la condizione socioeconomica in cui versiamo, né che lo status studentesco si mantiene anche a luglio e ad agosto.
Ormai non abbiamo più nessuno spazio aggregativo.
Nonostante queste difficoltà, la nostra determinazione ha prodotto alcuni importanti risultati: l’assistenza sanitaria gratuita per i fuori sede, un futuro Campus Universitario che avrà al suo interno i servizi, gli spazi verdi, e diverrà punto di riferimento per la socialità dei giovani sardi.
Siamo stanchi di pregare che la Regione Sardegna, che elargisce una delle borse di studio più basse d’Italia, si ricordi di noi e del nostro DIRITTO ALLO STUDIO.
Riteniamo che le attuali politiche in merito siano del tutto insufficienti e deleterie.
SIAMO STANCHI DI ASPETTARE UN CAMBIAMENTO
CHE SEMBRA NON ARRIVARE MAI.”
…e ho diffuso e volantinato una satirica lettera a Babbo Natale di noi studenti, che sottolineava con questa provocazione che il diritto allo studio non può essere un regalo. Durante il sit in sono stata ricevuta, e con me 3 studenti borsisti e delle case, dalla capo di gabinetto del Governatore Cappellacci, Ada Lai, con cui abbiamo discusso lungamente della situazione. Spiegate le ragioni delle nostre rivendicazioni, si è informata della situazione economica e anche giuridica (il bando ha una data precisa di erogazione, 31 dicembre), e si è impegnata a farci pagare le borse massimo l’11 gennaio. Inoltre stamane sono ritornata da lei per iniziare a intavolare un dialogo serio, viste le carenze d’attenzione che la regione ha dimostrato nei nostri confronti, e per progettare un tavolo di confronto e di lavoro che partirà i primi di gennaio e che ci vedrà, me soprattutto vigili verso la situazione e gli impegni presi.
Inoltre, si è lavorato, anche se mi rendo conto che non è direttamente percepibile, anche in Cda ersu. All’ordine del giorno abbiamo infatti richiesto che il 22 si trattasse proprio il tema delle borse di studio e dell’inottemperanza dell’Ersu nei pagamenti.
Tutto questo perchè credo che noi studenti dobbiamo essere protagonisti non solo del presente e del futuro, ma anche della lotta per i nostri diritti.
Sono profondamente convinta che i rappresentanti servano e che il loro lavoro, in questo caso il mio, oltre che dovuto sia fondamentale. Ma non dimenticare mai che il rappresentante va sfruttato al meglio e ha sempre bisogno dei suoi studenti che, con altrettanta passione e amore, seguano le cose, si informino e continuino con la stessa tenacia a credere in un cambiamento. IO ci credo. Voi?
Inoltre, ti informo anche dell’interesse in Consiglio Regionale su questo. Ti posto in proposito l’interrogazione urgente in consiglio presentata da Marco Espa e da altri consiglieri proprio sulle borse di studio:
19 DICEMBRE 2011
La Regione non paga, Ersu ritarda borse di studio – INTERROGAZIONE URGENTE Espa, Bruno, Cuccu, Cocco Pietro, Salis, Sechi con richiesta di risposta scritta, sull’inottemperanza dell’Ersu di Cagliari – dovuta al ritardo dei trasferimenti ordinari da p
CONSIGLIO REGIONALE DELLA SARDEGNA
QUATTORDICESIMA LEGISLATURA
INTERROGAZIONE URGENTE Espa, Bruno, Cuccu, Cocco Pietro, Salis, Sechi con richiesta di risposta scritta, sull’inottemperanza dell’Ersu di Cagliari – dovuta al ritardo dei trasferimenti ordinari da parte dell’Assessorato della Pubblica Istruzione – circa il pagamento delle Borse di studio nelle modalità previste dal “Bando di concorso per l’attribuzione di borse di studio e di posti alloggio anno Accademico 2011/2012”
I sottoscritti,
premesso che
l’Ersu (Ente regionale per il diritto allo studio universitario) di Cagliari dovrebbe erogare agli studenti assegnatari, entro il 31 dicembre 2011, l’intero importo della prima rata semestrale delle borse di studio, come disposto dall’art. 10 del relativo “Bando di concorso per l’attribuzione di borse di studio e di posti alloggio anno Accademico 2011/2012”;
preso atto che
giovedì 15 dicembre 2011 l’Ersu di Cagliari ha pubblicato un avviso sul proprio sito istituzionale con cui certifica di essere impossibilitato a dare attuazione a quanto previsto dall’art. 10 del Bando, comunicando che “in data 15.12.2011 sono stati emessi i mandati di pagamento relativi alla prima parte della rata semestrale della borsa di studio A.A.2011/12.
La seconda parte della rata semestrale sarà erogata entro il mese di febbraio 2012”.
appreso che
l’impossibilità dell’Ersu di Cagliari ad attuare l’art. 10 del bando deriva dalla deficitaria situazione di cassa, causata dai mancati trasferimenti del contributo di funzionamento regionale previsto per il 2011, sui quali gli organi dell’ente hanno provveduto in diverse occasioni a richiamare l’attenzione dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e della stessa Presidenza della Regione;
rilevato che
solo nel corrente mese di dicembre il competente Assessorato della Pubblica Istruzione ha provveduto a trasferire all’Ersu di Cagliari la prima rata quadrimestrale del finanziamento regionale spettante all’ente per il 2011, essendo stata disposta la relativa determinazione dirigenziale soltanto in data 28 novembre 2011;
constatato che
il gravissimo ritardo nell’erogazione dei trasferimenti ordinari dovuti all’Ersu di Cagliari è ormai prassi consolidata da parte dell’Assessorato della Pubblica Istruzione;
considerato che
tale prassi anche nel 2010 ha impedito all’Ersu di Cagliari di fare fronte alle spese di funzionamento obbligatorie e improrogabili, costringendolo a ricorrere ad un’anticipazione bancaria che ha comportato l’esborso di oneri finanziari sopportati dall’ente stesso;
considerato anche che
le circostanze che costrinsero l’Ersu di Cagliari a ricorrere a un’anticipazione bancaria furono oggetto di attenzione da parte dell’Assessore della Programmazione e Bilancio che, con una comunicazione del 21 settembre 2010, prot. n. 6646, sottolineò l’inadeguatezza dell’azione svolta dall’Assessorato della Pubblica Istruzione in merito sia alla programmazione dei trasferimenti, sia all’individuazione delle priorità di spesa. In quella comunicazione, l’Assessore La Spisa ritenne tra l’altro di dover far presente all’Assessorato della Pubblica Istruzione che “nella programmazione annua delle spese, ciascun Assessorato dovrebbe valutare preliminarmente le reali esigenze di cassa dei soggetti destinatari di eventuali trasferimenti, tenendo anche conto del fatto che la mancata erogazione delle risorse spettanti potrebbe comportare, come nel caso in esame, l’inderogabile necessità di liquidità e la conseguente necessità di ricorrere ad un’anticipazione che comporta l’esborso di oneri finanziari a carico del soggetto richiedente e conseguentemente dell’Amministrazione regionale”;
chiede di interrogare il Presidente della Regione e l’Assessore della Pubblica Istruzione per sapere:
– quali siano le ragioni che hanno indotto l’Assessorato della Pubblica Istruzione a reiterare anche nel corrente anno le già riscontrate gravi inadempienze in tema di trasferimenti all’Ersu di Cagliari, disattendendo così le precise raccomandazioni formulate a suo tempo in questa materia dallo stesso Assessorato della Programmazione e Bilancio;
– quali siano gli interventi correttivi che intendono porre in essere con urgenza per consentire all’Ersu di Cagliari di erogare il contributo per le borse di studio nella misura ed entro i termini temporali previsti dal relativo bando, evitando gravi disagi agli studenti assegnatari, destinati altrimenti a essere vittime delle ripetute inefficienze di questa amministrazione regionale.
Cagliari, 19 dicembre 2011
Fto. On. Marco Espa
On. Adriano Salis
On. Mario Bruno
On. Giuseppe Cuccu
On. Carlo Sechi
On. Pietro Cocco
Essendomi dilungata oltremodo ed essendo convinta che la tua lettera non mi toccasse personalmente, ti saluto e spero di aver chiarito tanti aspetti oscuri e difetti dell’Ersu che io stessa combatto quotidianamente. Voi all’Ersu avete un rappresentante con cui portare avanti le nostre battaglie, che c’è e che non vi mollerà certo soli. Fatene buon uso! Buona giornata 🙂
Al lavoro e Alla lotta!
Alice
Come ben dice Sig. Zuseppe cari studenti oltre chiedere i soldi subito ricordate che in Sardegna abbiamo le borse di studio piu` basse d`Italia sulla base del presupposto, falso, che il costo della vita a Cagliari e` il piu` basso in assoluto. Questo e` il vero problema!
Provi sulla tua pelle quello che provano tante imprese che devono rincorrere vanamente il loro debitore, lo Stato, ma che non possono rifiutarsi o prorogare i pagamenti all’esattore, mandato dallo Stato, per quello che hanno guadagnato e non incassato.
E’ uno Stato che, governato dai mafiosi per anni, viola impunemente la legge, tanto la legge e’ lui.
Il problema pero’ non e’ lo Stato ma chi l’ha amministrato e poi ci siamo noi, con mentalita’ da sudditi e non da cittadini, che anziche’ far valere i nostri diritti cerchiamo di ottenerli tramite cio’ che chiamiamo ‘favori’
Sono una madre e mi chiedo come mai questo disegno di legge scriva che i tempi siano dettati dalle lungaggini delle graduatorie. Se l’ass. alla Pubblica istruzione non vuole dare i soldi per i nostri ragazzi lo dica. Non capisco perché aspettare all’ultimo!!! E’ evidente che ci sono altre questioni più importanti per Milia che non l’istruzione dei giovani.
DISEGNO DI LEGGE N. 310
presentato dalla Giunta regionale,
su proposta dell’Assessore regionale della pubblica istruzione, beni culturali, informazione,
spettacolo e sport,
MILIA
il 27 settembre 2011
Nuove disposizioni a favore degli interventi di cui all’articolo 27, comma 2, lettera r), della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), in materia di contributi per l’abbattimento dei costi relativi al fitto casa per gli studenti universitari fuori sede, e di cui all’articolo 4, comma 1,
lettera b), della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008), concernente la
concessione di assegni di merito per gli studenti
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RELAZIONE DELLA GIUNTA REGIONALE
Il disegno di legge in oggetto affronta le problematiche relative ai bandi “Assegni di merito”, (articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 3 del 2008) e ai contributi finalizzati all’abbattimento dei costi del fitto casa (articolo 27, comma 2, lettera r), della legge regionale n. 2 del 2007).
Si osserva come l’elevato numero di domande che ordinariamente pervengono e la tempistica necessaria alla definizione delle graduatorie definitive non consentano di poter rispettare i termini previsti dall’articolo 2 della legge regionale 19 gennaio 2011, n. 1.
Al riguardo la Giunta regionale, con la deliberazione n. 30/28 del 12 luglio 2011, ha già disposto che per i bandi relativi all’intervento “Assegni di merito” nonché per i bandi riguardanti i contributi finalizzati all’abbattimento dei costi del fitto casa, i termini di pubblicazione previsti dall’articolo 2, comma 2, della legge regionale n. 1 del 2011 si rideterminano, secondo le diverse cadenze temporali successive alla data del 30 settembre.
Inoltre l’articolo 38, comma 1, della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11, stabilisce che: “Formano impegno, entro i limiti degli stanziamenti di competenza dell’esercizio, le somme dovute in base alla legge, a contratto o ad altro titolo, a creditori determinati.”.
Orbene, solo la definizione delle graduatorie definitive consente di individuare gli studenti beneficiari degli assegni di merito e dei contributi finalizzati all’abbattimento dei costi del fitto casa, ossia dei creditori determinati, al fine della formalizzazione dell’impegno della spesa per l’esercizio finanziario di competenza.
Posto che le cadenze temporali dell’anno accademico (i crediti formativi oggetto di merito sono maturati entro il 30 settembre di ogni anno e le iscrizioni all’università sono aperte sino al 31 ottobre), e i tempi tecnici necessari per l’espletamento dei procedimenti amministrativi non consentono la formulazione della graduatoria definitiva entro l’esercizio finanziario di riferimento, si rende necessario prevedere un’apposita norma derogatoria alle prescrizioni previste dall’articolo 38 della legge regionale n. 11 del 2006.
Si fa presente inoltre che gli stanziamenti relativi agli “Assegni di merito” (UPB S02.01.009 SC02.0183) e ai “Contributi finalizzati all’abbattimento dei costi relativi al fitto-casa a studenti universitari” (UPB S02.01.009 SC02.0169), hanno subito una riduzione rispettivamente di euro 4.750.000 e di euro 2.200.000 e che, pertanto, non sono sufficienti a coprire la previsione di spesa peri bandi a valere sull’esercizio finanziario 2011.
Si rende pertanto necessaria una norma che consenta di utilizzare le risorse disponibili allocate nel conto residui al 31 dicembre 2011 dei medesimi capitoli SC02.0169 e SC02.0183 (UPB S02.01.009) al fine di consentire lo scorrimento delle graduatorie.
Con il presente disegno di legge si intende proporre:
– all’articolo 1 una norma che, per la realizzazione degli interventi di cui all’articolo 27, comma 2, lettera r), della legge regionale n. 2 del 2007 (contributi finalizzati all’abbattimento dei costi relativi al fitto-casa a studenti universitari) e di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 3 del 2008 (assegni di merito), consenta di derogare alle prescrizioni previste dall’articolo 38 della legge regionale n. 11 del 2006;
– all’articolo 2 una norma che consenta l’utilizzazione delle risorse disponibili nel conto dei residui al 31 dicembre 2011 in conto dell’UPB S02.01.009 (cap. SC02.0169 e SC02.0183) per lo scorrimento delle graduatorie relative ai bandi 2011 degli interventi di cui all’articolo 27, comma 2, lettera r), della legge regionale n. 2 del 2007 (contributi finalizzati all’abbattimento dei costi relativi al fitto-casa, a studenti universitari) e di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale n. 3 del 2008 (assegni di merito).
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TESTO DEL PROPONENTE
Art. 1
Modifiche all’articolo 38 della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11
1. Dopo il comma 1 dell’articolo 38 della legge regionale 2 agosto 2006, n. 11 (Norme in materia di programmazione, di bilancio e di contabilità della Regione autonoma della Sardegna. Abrogazione delle leggi regionali 7 luglio 1975, n. 27, 5 maggio 1983, n. 11 e 9 giugno 1999, n. 23), è inserito il seguente:
“1 bis. Per la realizzazione degli interventi di cui all’articolo 27, comma 2, lettera r), della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), in materia di contributi per l’abbattimento dei costi relativi al fitto casa per gli studenti universitari fuori sede, e di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008), concernente la concessione di assegni di merito per gli studenti, costituiscono titolo di impegno, entro i limiti degli stanziamenti di competenza dell’esercizio, la pubblicazione dei relativi bandi.”.
Art. 2
Utilizzazione delle risorse
1. Le risorse disponibili nel conto dei residui al 31 dicembre 2011 in conto dell’UPB S02.01.009 (cap. SC02.0169 e SC02.0183), possono essere utilizzate per lo scorrimento delle graduatorie relative ai bandi 2011 degli interventi di cui all’articolo 27, comma 2, lettera r), della legge regionale 29 maggio 2007, n. 2 (legge finanziaria 2007), e di cui all’articolo 4, comma 1, lettera b), della legge regionale 5 marzo 2008, n. 3 (legge finanziaria 2008).
Ebbene si, stamattina sono andato a ritirare la borsa di studio frutto del mio lavoro dell’anno scorso eppure mi sono ritrovato tra le mani la metà della rata che mi sarebbe spettata. Il bando di concorso dell’ente prevede che la prima rata della borsa venga erogata ENTRO E NON OLTRE il 31 Dicembre 2011. Come è possibile che ora si debba aspettare a fine Febbraio? E’ una mossa non tanto lecita che va contro il bando. Eppure se ne sbattono e continuano a trattarci da stupidi contribuendo al degrado dell’università pubblica italiana e al degrado della suddetta amministrazione. Il “bello” è che ogni anno io devo studiare per accumulare le credenziali ENTRO SETTEMBRE, se andassi io a chiedere la proroga per il conseguimento dei crediti per Novembre mi riderebbero in faccia malamente. Io ora mi chiedo come sia possibile tutto ciò, è proprio surreale considerando che si tratta dell’ente per il diritto allo studio. Ci sono persone che con la rata si pagano gli affitti, si comprano i libri di testo e tante altre cose. Ovviamente però i dipendenti avranno i loro stipendi, di certo non dimezzati come la nostra stupida borsa.
Io ci andrei cauto nel prendermela coi dipendenti che non avranno lo stipendio dimezzato, ma bloccato fino al 2016 sì. Ed è con le tasse che pagano da quello stipendio dipende la tua casso di borsa! Quindi sveglia e impara a prendertela con chi devi prendertela.
Sarebbe un bel gesto se i direttori dei Dipartimenti di provenienza di tutti gli studenti beneficiari inviassero una lettera di protesta al direttore dell’Ersu e al direttore dell’ufficio della Regione che ha stabilito che i pagamenti potessero essere ritardati. La scarsa considerazione in cui sono tenuti gli studenti più meritevoli della nostra Isola è un bell’esempio di quanto poco riesca ad investire nel futuro la classe dirigente sarda.
Grazie Vito! Sei l’unica persona che ci ha dato ascolto e ha condiviso la nostra lettera di protesta. Grazie mille, davvero!
Gentile Giorgia, avete ragione a lamentarvi.
Ma per rendere ancora più seria la vostra protesta vi suggerisco di entrare nel merito delle problematiche per capire meglio il perchè di certi fatti.
In particolare:
– E’ vero che, come dice la Noli, la Ras a trasferito i fondi all’Ersu in ritardo a causa del patto di stabilità. Ma il patto di stabilità non blocca in assoluto i pagamenti, chiede solamente alla RAS di decidere quali sono le priorità, cioè i pagamenti da fare prima e quelli da fare dopo. Evidentemente la RAS ha ritenuto che nel 2011 ci fossero cosè più urgenti da pagare.
– E’ vero che, come dice la Noli, la RAS ha già disposto i pagamenti ma le somme non sono state ancora effettivamente accreditate. E questo dice molto su come funziona in maniera a dir poco lenta e farraginosa il sistema di contabilità regionale (naturalmente stiamo scoprendo l’acqua calda).
Questi sono i problemi concreti dei sardi. Ma i nostri amministratori, evidentemente, stanno pensando ad altro.
Coraggio.
Grazie del commento. È esattamente ciò che penso e ciò che mi chiedo. Perchè la regione ha deciso di ritardare i pagamenti delle borse di studio? Io posso anche mettermi il cuore in pace, tanto, pestare i piedi e sbraitare non mi farà comunque avere l’importo che mi spetta entro dicembre. Però voglio sapere quali sono state le priorità per cui la regione ha fatto questa scelta. Speriamo bene, la notizia comunque sta girando.
Grazie mille in ogni caso per il supporto!
Ah se fossimo stati in Friuli V.G. avremo preso una borsa di studio degna di questo nome invece del piatto di lenticchie sardo.
Leggete questo studio indipendente.e fatevi un’opinione.
http://www.socialwelfarestudent.it/PDF/15marzo.pdf
interessante.. gratzias..