Lotta all’Aids, per la Rai è proibito dire “preservativo”. Ma i giornalisti perché hanno ubbidito?

7 Comments

1. Sara Pasquini says:

   09/12/2011 at 19:55

   anche io ho mandato l’sms al Cesvi

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2. Neo Anderthal says:

   05/12/2011 at 13:53

   Preservavano i posti di lavoro, i loro, con l’obbedienza. Motivo della loro assunzione.

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3. Soviet says:

   04/12/2011 at 23:18

   Quando ero militare, nel ’91, mandarono due sottotenenti in compagnia. Erano talmente traumatizzati dal corso ufficiali che quando capitava che svoltando l’angolo mi incontrassero all’improvviso scattavano immediatamente sull’attenti, battendo i tacchi (la truppa non batteva i tacchi, nel saluto batteva il piede destro a terra). Così i giornalisti Rai, sono talmente abituati ad adeguarsi che lo fanno così, come riflesso condizionato…

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4. Gianni Campus says:

   04/12/2011 at 15:43

   Avranno avuto anche loro qualche cosa da preservare…

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5. Alberto Oddini says:

   04/12/2011 at 10:21

   Ciao, conoscete Cesvi? È un’ organizzazione umanitaria italiana che dal 2001 è impegnata nella lotta all’AIDS nell’Africa subsahariana. Quest’anno il progetto “Fermiamo l’AIDS sul nascere” compie dieci anni. Tramite l’SMS solidale al 45509, dal 27 novembre al 19 dicembre sarà possibile donare 2 euro.

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6. Claudio M. says:

   04/12/2011 at 09:12

   Giornalisti con la schiena dritta ?

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7. icittadiniprimaditutto says:

   03/12/2011 at 20:16

   Reblogged this on i cittadini prima di tutto.

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