“Servitù militari in Sardegna, ecco tutti gli impegni disattesi da Stato e Regione” di Paolo Erasmo

Paolo Erasmo è un componente effettivo delle Comitato Paritetico sulle Servitù Militari. Questa è una dichiarazione che ha chiesto che venisse allegata al verbale della riunione del Comipa, svoltasi lo scorso 21 novembre. È un documento interessantissimo perché mette in evidenza quale sia al momento lo stato delle cose, elencando tutti gli impegni finora disattesi da Stato e Regione. È un punto di partenza utilissimo per i candidati che vogliano seriamente affrontare il tema. 
Una cosa: se non sapete cosa sia la “penisola Delta” potete sempre leggere un post che pubblicai nel 2012 dal titolo Dal nostro inviato nella Zona Delta: “Ecco le foto delle bombe nei fondali di Teulada, in una zona interdetta perché mai bonificata!”.

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I protocolli d’intesa firmati nel 2017 e nel 2019 tra il Governatore della Sardegna e il Ministro della Difesa, benché siano stati prorogati negli anni, non hanno apportato vantaggi significativi in merito all’armonizzazione tra le esigenze della Difesa e quelle dei cittadini che abitano intorno ai Poligoni.

Se la “sospensione” delle attività a fuoco presso i poligoni sardi dal primo giugno al trenta settembre di ogni anno può essere considerato un passo importante non si può dire la stessa cosa sulla fruizione del territorio da parte dei cittadini.

Ad oggi non si ha ancora contezza della nomina degli “osservatori ambientali indipendenti “nell’ambito degli organismi pubblici competenti previsti dal protocollo del 2017.

Ancora non siamo a conoscenza dell’esito dell’istanza presentata dal Comando Militare Esercito Sardegna, pubblicata nel portale Sardegna Sira in data 15 dicembre 2021 – ripubblicata il 12 gennaio 2023 a seguito di eccezioni sollevate da Associazioni e Sindacati – per attivare la Valutazione appropriata (Livello II della V.Inc.A.), ai sensi dell’art. 5 del D.P.R. n. 357/97 e s.m.i. e delle Direttive regionali per la Valutazione di Incidenza Ambientale (D.G.R. n. 30/54 del 30 settembre 2022), relativa al procedimento denominato “Recupero dei residuati di esercitazione della penisola “delta” del poligono permanente di Capo Teulada”.

Al momento non siamo stati messi in condizione di poter visitare i luoghi dove sono stati messi a dimora gli alberi che dovevano compensare la CO2 prodotta nelle e esercitazioni del “Noble Jump 23”.

Non conosciamo se sono ripresii rilievi a mare e le relative bonifiche intorno alla penisola di Capo Frasca.

Al momento la cabina di regia e i tavoli tecnici benché costituiti non sono riusciti a concretizzare gli accordi sottoscritti dai protocolli del 2017 e del 2019 tra Ministero Difesa e la Regione Sardegna, nonostante le proroghe, anzi si sono aggiunte istanze “urgenti” provenienti dal territorio e dagli amministratori che richiedono modifiche ed integrazioni non più rinviabili e che vengano affrontate in modo risolutivo tutte le vertenze relative alla Servitù militari, “armonizzando” realmente le esigenze dei cittadini che abitano i territori con quelle della Difesa.

Pertanto è auspicabile indire una “conferenza programmatica regionale sulle Servitù Militari aperta” alle associazioni agli amministratori locali e a tutti i portatori di interesse, che veda la partecipazione attiva del Comitato Paritetico sulle Servitù Militari per poter riscrivere “insieme” un nuovo protocollo rispondente mutate esigenze dei cittadini del territorio che vivono intorno ai Poligoni, con una particolare attenzione all’ambiente. 

È auspicabile anche costituire presso la Regione Sardegna una “Unità di Progetto” che possa affrontare e confrontarsi con il Ministero della Difesa per risolvere in tempi brevi e certi le varie problematiche che trascino da troppo tempo nell’interesse reciproco.

Paolo Erasmo 
Componente effettivo Comitato Paritetico sulle Servitù Militari