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Diario elettorale #2 Per regalo voglio un sondaggio vero (ma anche una scusa da donare ai Progressisti)

Natale 2023

Caro Diario,
mancano 63 giorni alle elezioni ed è anche la vigilia di Natale.

Si respira un’aria di placida rassegnazione oggi in città. Nessuna corsa frenetica all’ultimo regalo, nessuna euforia. Anche tra chi si prepara alla competizione del 25 febbraio c’è un momento di stanca, come se Natale fosse una tregua benedetta in uno scontro che già adesso è abbastanza duro e che verrà segnato da divisioni profonde.

Inizio a pensare che quei pochi amici che non abbiamo perso nelle contese tra vax e no vax, Russia e Ucraina, Palestina e Israele, li saluteremo in questi due mesi scarsi, soprattutto sul fronte che divide gli elettori di centrosinistra. C’è un’aria pesante, da resa dei conti. Leggo giudizi sommari e cattivi, prese di posizione propagandistiche da parte di persone anche intelligenti, ma che sembrano aver perso il senno. Ho fatto il fioretto di non reagire, di non rispondere, di aspettare che il tempo (e il voto di febbraio) diano il loro giudizio definitivo. 

Questo non significa che smetterò di dare dispiaceri a qualcuno, anzi: mi segno tutto. Ma punterò ai bersagli grossi non alle seconde linee. D’altronde, a differenza di altri, io devo rendere conto solo alla mia coscienza. Pronto, come sempre, a dire: “Avevo sbagliato”. Oppure…? Oppure, niente. La Sardegna vive già un periodo sufficientemente drammatico che non si chiuderà con il voto di febbraio, qualunque sarà il suo esito.

Attendiamo il Natale, dunque. E insieme a noi, lo attendono anche le forze politiche.

Il centrodestra aspetta l’arrivo di Matteo Salvini. Che ci viene a fare in Sardegna di 27 dicembre? Punterà ancora i piedi e imporrà definitivamente la candidatura di Christian Solinas, oppure arriverà nell’isola per provare a tamponare l’emorragia di candidati in fuga dalla Lega e provare a chiudere le liste? Staremo a vedere.

Certo che, persi come siamo dietro alla disfida che infiamma il centrosinistra, abbiamo trascurato il marasma che regna a destra. E che non promette nulla di buono.

Ma il centrosinistra adesso fa più notizia, è chiaro. Renato Soru è un personaggio straordinario che merita di essere raccontato, soprattutto ora che è tornato in campo. 

Certo però è che se dovessi chiedere un regalo, chiederei di vedere un sondaggio. Di quelli veri, autentici. Perché in giro si sente di tutto: ma proprio di tutto. A seconda dell’interlocutore, vince Soru, vince la Todde, vince il centrodestra che adesso manco ha il candidato. Nessuno però ti dice o ti fa vedere nulla di concreto.

Un marasma assoluto, che viene ben alimentato da chi ha tutto l’interesse a far credere di avere più seguito di quello che ha in realtà.

Però se proprio non mi dovessero regalare un sondaggio, vorrei avere in regalo una scusa: una scusa buona. Da donare a mia volta ai Progressisti che, a sentire le mille voci che circolano in questi giorni, hanno deciso di mollare Soru e di tornare nel centrosinistra. Ma che non sanno come spiegarlo all’opinione pubblica né tantomeno a colui che hanno pensato di seguire per qualche mese, salvo poi cambiare idea.

Tranquilli ragazzi: siamo abituati ai vostri opportunismi, alle vostre giravolte. Vi conosciamo bene. Inventatevi un pretesto qualunque (come lo è stato quelle per le primarie, per intenderci, per lasciare il centrosinistra) e tornatevene da dove ne siete usciti. Nessuno vi giudicherà per questo (ma per altro sì, sia chiaro).

E buon Natale a tutti.

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12 Comments

  1. “hanno deciso di mollare Soru”
    da quello che ho capito, a oggi, non hanno ancora deciso…

  2. Marcello says:

    Credo che mai come a queste elezioni il risultato sia incerto: in passato la regola dell’alternanza ha funzionato, non tanto per la bravura di chi ha vinto, probabilmente, ma per le promesse non mantenute da chi governava e poi ha perso.

    Credo sarebbe successo anche a questo giro: davvero troppo imbarazzante questo centrodestra, poco capace di garantire anche l’agibilità amministrativa. Cosa mai capitata in passato. E quando mai si sono visti tanti indagati tutti assieme fra alti dirigenti regionali e politici e, addirittura, un’ex assessora arrestata?

    Il centrodestra quindi non riuscirebbe mai a vincere queste elezioni. L’elemento di incertezza lo dà il centrosinistra, che invece le elezioni potrebbe perderle…

    Soru è stato, con i limiti che ha avuto, a oggi uno dei migliori presidenti della Regione, di sicuro fra i migliori degli ultimi trent’anni e la sua idea di Sardegna, quella del quinquennio 2004 – 2009, è sicuramente quella su cui in qualche modo fondare anche un progetto futuro: una Sardegna non subalterna, consapevole dei propri limiti ma anche delle proprie possibilità, capace di valorizzare la propria identità senza farne cianfrusaglia per turisti.

    Io credo che sia necessario ripartire da Soru, ma che non possa essere Soru a guidare lo sviluppo di quanto ha seminato. Non si impara a lavorare in gruppo, non si impara a essere un primo fra pari se comunque ci si sente un primo senza pari…

    Avrebbe però potuto dare un grande contributo proprio perché padre di un’idea vera di futuro.

    Vedremo come andrà a finire, io auspico che vinca Alessandra Todde perché è una buona candidata, è una figura nuova nella politica regionale e mi è sembrata ben preparata, decisa, dotata di grande energia (lo dimostrano i numerosissimi incontri già fatti) e capace di fare squadra.

    Se poi vincerà non lo so, me lo auguro. Ma diffido di chi sa già come andrà a finire.

    Poi, siccome in qualche modo finirà, qualcuno avrà ragione. Ma questo non vorrà per forza dire che ne capisca più degli altri.

  3. Marius says:

    I Progressisti? Figurarsi, era prevedibile come l'”anche a te e famiglia” a Natale che sarebbero tornati sui loro passi. Troppo legati a una concezione ottocentesca della politica e troppo sensibili ai richiami della foresta di Elly Schlein per percorrere con Soru un’avventura piena di incognite e non si sa quanto prolifica quanto a poltrone e prebende. Zedda, poi, è completamente scomparso lasciando Agus e Uras a fare il lavoro sporco. Resta sempre l’incognita degli elettori che potrebbero comunque decidere di andare dove meglio credono o a casa. Mi pare che ad oggi il record negativo di votanti in una consultazione regionale sia del 36 per cento in Emilia Romagna nel 2014. Riusciranno i nostri eroi a superarlo?

    • Franco Meloni says:

      Se i progressisti tornassero nel centro sinistra, le probabilità di vittoria aumenterebbero. E i progressisti avrebbero compensazioni di gran lunga maggiori di quanto possa garantir loro Soru. Per quanto li conosco i progressisti sono i maggiori esperti al mondo di meccanismi elettorali! I conti li sanno fare, eccome!

  4. Ma possibile che in Sardegna non abbiamo delle persone che possano sostituire queste cariatidi , possibile che dobbiamo subire sempre gli stessi personaggi e gli stessi problemi da decenni?? Povera Sardegna

  5. Mc Porc says:

    Bona Paschixedda de Nadali a chi si olidi beni e a chini si olidi mali … e sempre sia lodato Sant’Efis e Giggixeddu nostru gloriosi…❤️

  6. franco turco says:

    non spendete soldi per i sondaggi , ve li do io (se non candidano solinas ) vince facile il centrodestra….presentate le liste vi do pure le percentuali..

  7. Pirino Salvatore says:

    Mah… Chiunque vinca, sarà un disastro. Almeno se i candidati rimangono questi. Del CDX è meglio tacere. I due tronconi del centrosinistra (centrosinistra?) che si fanno la guerra ormai apertamente non hanno neppure uno straccio di programma. Non si può chiamare programma quello.minacciato dalla Todde che, pare, supera le duecento pagine. Non si può chiamare programma quello di Soru che pare centrato solo sulla costruenda rete internet. Ed è certo solo un caso che patron Soru sia CEO di Tiscali. Eja, credici. A questo punto, mi aspetto il calo sul tavolo degli assi Zuncheddu e Milia… Tutt’ e due partono da un programma accennato nei loro due libri. Zuncheddu è Zuncheddu… Destra cattolica. Molto a destra. Milia è Milia. Persona per cultura ed esperienza qualche spanna sopra gli altri candidati. Politico cinico quanto serve, e quanto basta. Ma ci ha avvertito che lui non pensa alla carica di Judike… Vedremo.

  8. Ospitone says:

    Va beh intanto accontentati degli auguri di buon Natale.E un grazie di cuore, per gli articoli controvento passati,presenti e futuri .Per gli altri comunque vada sarà sempre un risultato mediocre,per te la soddisfazione di non esserti mai tradito.Buon feste Vito.(in culo alla)

  9. Giuseppe Arca says:

    E se anche Vito Biolchini se ne tornasse da dove ne è uscito?

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