Il dubbio iniziale coltivato nei giorni scorsi si è lentamente trasformato in una certezza, per diventare poi ieri una clamorosa verità: confessata dallo stesso assessore regionale Mario Nieddu ai consiglieri regionali che fanno parte della commissione Sanità.
La giunta di centrodestra guidata dal presidente Solinas ha trasformato tre cliniche private in ospedali Covid non perché quest’operazione avrebbe migliorato l’offerta sanitaria nel territorio o consentito un risparmio economico, ma solo per evitare che le tre strutture (Mater Olbia, Policlinico Sassarese e Clinica Città di Quartu) entrassero in crisi e mettessero in cassa integrazione i propri dipendenti.
“Meglio pagarle come ospedali Covid che pagare loro la cassa integrazione” ha detto l’assessore Nieddu agli esterrefatti consiglieri regionali. A riportare le dichiarazioni del leghista è stata la capogruppo del M5s Desirè Manca (ecco la sua testimonianza su Facebook).
Che le tre strutture fossero chiaramente inadeguate lo avevo già scritto lo scorso 30 marzo nel post “Lo straordinario regalo della giunta Solinas alle cliniche private”, chiedendomi perché non fossero state coinvolte nella rete Covid le strutture pubbliche del territorio, posto che le tre cliniche non erano evidentemente all’altezza del compito loro assegnato.
La Giunta Solinas però, nella delibera con la quale individuava Mater Policlinico Sassarese e Città di Quartu, affermava che i posti letto messi a disposizione delle tre strutture erano indispensabili per ridurre la pressione sugli ospedali pubblici.
Una penosa bugia: sapete quanti pazienti sono stati ricoverati al Mater Olbia da lunedì 30 marzo, giorno in cui ha iniziato ad essere un ospedale Covid? Uno: uno soltanto.
D’altra parte, la Sardegna è per fortuna una delle regioni in cui il numero di pazienti in terapia intensiva è più basso, appena il 3 per cento dei contagiati. Il che significa che a ieri i sardi in terapia intensiva per Coronavirus erano solo 31.
Ma c’è di più. Il presidente Solinas in una delle sue conferenze stampa “cinesi” (e di come la giunta stia comprimendo il diritto dei sardi ad essere informati ne parleremo presto) aveva poi aggiustato il tiro, affermando che le tre strutture private erano state designate perché avevano personale e attrezzature.
Una balla: al Mater Olbia per garantire una operatività anche minima sono dovuti arrivare medici e infermieri militari, mentre al Policlinico Sassarese sono arrivati quattro anestesisti, sottratti all’ospedale San Martino di Oristano. Vergogna.
Non c’era assolutamente alcun bisogno di coinvolgere in questa fase le tre cliniche private. I numeri dei contagiati che hanno bisogno di assistenza ospedaliera sono ancora bassi e in ogni caso potevamo essere chiaramente coinvolte le strutture pubbliche.
Evidentemente, c’era però la necessità, da parte della giunta di centrodestra, di salvare i conti delle tre cliniche, assicurando loro un trattamento economico più che principesco (come dimostra la delibera 16/3 del 26 marzo, sintetizzata nel post dello scorso 2 aprile “Il vergognoso regalo della giunta Solinas alle cliniche private”).
Dunque, soldi pubblici per salvare dal tracollo strutture sanitarie private, assegnando loro un compito che non sono in grado di assolvere se non sottraendo risorse e professionalità alla sanità pubblica, e per giunta in un momento così drammatico.
E non c’è altro da aggiugere.
carissimi sardi residenti
per chi vive a Milano niente di nuovo: si favorisce il pubblico a discapito del privato. Ora qui in Lombardia la gente piange e alla Baggina (o Pio Trivulzio) le bare aspettano. Importare in Sardegna il governo leghista signica questo! auguri, e non è che l’inizio!
Ma i Sardi quando la impareranno?
Meglio un opposizione credibile o in incredibile opposizione? In loop.
Quasi quasi non ci resta altro da fare che contagiarci tutti per far si che non s’intaschino gli emolumenti elargiti, anche se questo porterà a dar ragione al nostro penoso governatore.
Ancora una volta politici penosi senza vergogna.
Premetto che sono per la sanita pubblica sempre e comunque, comunque ho letto la delibera. E mi sono venuti in mente alcuni quesiti cui chiederei risposta a chi sicuramente conosce l’argomento piu di me. Si fa riferimento a quote ricomprese in quelle assegnate. Sono le quote assegnate nella famigerata riforma sanitaria della precedente giunta? Si utilizzeranno i soldi già destinati al Mater per le altre prestazioni per il Covid?
Si parla poi di risorse aggiuntive qualora si rendessero necessarie. Dalla lettura della delibera mi sembra di capire che solo se ci fosse necessità di ricoveri ulteriori eccedenti le quote previste, si useranno i soldi per l’emergenza Covid e sarebbero a rimborso, cioe solo per gli effettivi ricoveri effettuati. In pratica se malauguratamente l’epidemia non si bloccasse, e ci fossero ricoveri tali per cui si superasse le quote già assegnate si pagherebbero i rimborsi solo per i ricoveri effettivamente effettuati? Chiedo lumi se ho capito bene.
È dimostrabile il fatto sian stati usati soldi pubblici per finanziare strutture private? Un buon avvocato, e ci si fa ritornar indietro il maltolto dirottandolo su i conti del pubblico.
Sono senza vergogna…ma teste ben più potenti delle loro son cadute…prima o poi
Non riesco nemmeno a fare commenti,provo solo un enorme disgusto.
Si continua con le ruberie, grandissimi ladroni. Quando finirà la lobby politicabusiness?
…“Dunque, soldi pubblici per salvare dal tracollo strutture sanitarie private, assegnando loro un compito che non sono in grado di assolvere se non sottraendo risorse e professionalità alla sanità pubblica.”…
Sottolineo che il su citato tracollo si riferisce solo ed esclusivamente alle 3 strutture private citate, e che c’è un privato diverso ed efficiente che da una enorme mano alla “Santa” sanità pubblica che ne ha bisogno…eccome (e non solo in termini di numeri ma anche di qualità)!
Mi sorge anche un ragionevole dubbio su quale sia la controparte/motivazione (leggi percentuale) dei generosi aiuti che finisce nelle tasche di chi ha preso queste decisioni malsane (e che, come sempre, ne uscirà indenne ed arricchito).
Un solo ricoverato Covid-19 al Mater Olbia? Essendo rimborsati vuoto per pieno, ai privati conviene ricoverare meno gente possibile, senza spendere niente di più in attrezzature e personale: massimo profitto, si chiama… a spese nostre.
E l’assessore Nieddu lo confessa anche, candidamente (?)