Politica / Sardegna

La posizione del Pd sardo sulle scorie nucleari nell’isola? In c*** oggi no!

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Ci sono tanti modi per opporsi concettualmente alla realizzazione del deposito di scorie nucleari in Sardegna che, detto per inciso, a rigor di logica dovrebbe finire proprio da noi, perché dove la trovi un’altra isola mezzo disabitata e con una classe politica così arrendevole?

Detto questo, per gli indipendentisti opporsi è semplice: dicono sempre no a tutto quello che arriva dall’Italia e quindi con loro si va lisci. Ovviamente sto scherzando, sto banalizzando: ma la posizione degli indipendentisti è sicuramente coerente con la loro posizione iniziale.

E gli altri invece, che dicono?

La posizione dell’ex presidente della Regione Ugo Cappellacci mi sembra politicamente apprezzabile, perché fa riferimento al referendum consultivo tenutosi nel 2011:

“Nessun finto confronto pubblico, nessun comitato interministeriale possono sovvertire il pronunciamento democratico del 97% dei sardi, che ha detto un chiaro no alle scorie nucleari nell’isola”.

Ineccepibile.

E il presidente della giunta Pigliaru? E quello del Consiglio Ganau? E il Pd? Cosa dicono?

Oggi, era a Cagliari il ministro dell’ambiente Gian Luca Galletti, e Gianfranco Ganau ha inviato uin messaggio, in cui tra le altre cose si legge:

“Oggi siamo un popolo consapevole e le palesiamo la nostra indisponibilità a farci carico di quella che sarebbe un’altra intollerabile servitù”.

Quindi, siccome tolleriamo già altre servitù, un’altra non la possiamo reggere, dice Ganau. Che al risultato del referendum non ha fatto il minimo accenno, né tantomeno ad ipotesi indipendentiste (chiederglielo sarebbe effettivamente troppo).

Chissà perché la dichiarazione dell’esponente del Pd mi ha riportato alla memoria un libro della poetessa praghese Jana Černá. Lo sfogliai anni fa in libreria, indubbiamente attirato dal titolo: “In culo oggi no”.

Ecco, questo straordinario verso mi sembra adatto a riassumere la posizione del Pd isolano davanti all’ipotesi che il governo amico mandi in Sardegna per i prossimi 200 mila anni le scorie nucleari. “Servitù militari, inquinamenti industriali, varie ed eventuali: accettiamo tutto. Le scorie nucleari no”. Perché? “Perché in culo oggi no”.

Mi sembra un’argomentazione stringente e convincente. Come questi versi, che sembrano scritti dal Pd sardo per il Pd nazionale:

“In culo oggi no
mi fa male
e poi vorrei prima chiacchierare un po’ con te
perché ho stima del tuo intelletto”.

Che cosa bella la poesia!

 

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5 Comments

  1. Cristian Caddeo says:

    Qualche tempo fa, chiacchierando tra amici, ho provocatoriamente sostenuto che io sarei stato disponibile ad accettare le scorie a patto che venissimo sollevati da tutte le altre servitù che opprimono la Sardegna. Qualcuno era incuriosito, la maggior parte mi ha guardato male come se avessi insultato la madre.
    Insomma le scorie no, ma tutte le altre servitù oramai ci sono e ce le teniamo, ci abbiamo fatto l’abitudine, anzi, qualcuno sostiene che tutto sommato portano economia.
    Non dimenticherò mai l’intervista fatta ad un pescatore teuladino che alla domanda:”sarebbe felice se i militari andassero via?” rispose:”no, altrimenti non ci pagherebbero gli indennizzi”………….

  2. Però, sotto sotto a questi pidi-sa(r)domasochisti… tanto male non va e non andrà quando si arriverà tra – non molto – al momento topico vale a dire quando dovranno dare tutto, c*** incluso… Anche perché tanto, il c***, non sarà certo loro.

  3. Favorevole.

  4. gianfranco bitti says:

    Vedrai come cambieranno repentinamente posizione appena si paventasse la possibilità. Basta soffiare sul fuoco della disperazione (nel Sulcis?) Per trovare pasdaran pronti a tutto

  5. Giovanni Serreli says:

    Procura de moderare
    Barones sa tirannìa….

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