Ma vi sembra normale che la Regione Sardegna spenda decine di migliaia di euro per contestare sui giornali una legge che lei stessa si è data e che è pienamente in vigore? Vi sembra normale? A me no, a me sembra incredibile, clamoroso, pazzesco. Eppure è quello che è successo oggi e basta aprire le pagine dell’Unione Sarda e della Nuova Sardegna per capirlo.
Una doppia paginata fitta fitta dal titolo “Domande & Risposte”. Alla Marzullo insomma, perché le domande dei giornalisti (anche amici) ormai è meglio evitarle.
Perché un giornalista, anche servo, chiederebbe alla Regione e a chi la rappresenta qualcosa sulla Finanziaria del Governo che taglia un miliardo di euro alla Sardegna, sul casino dei trasporti, sulle industrie che chiudono.
Nooooo! Di che cosa ci vuol parlarci la Regione? Qual è il primo tema (primo, perché ne seguiranno altri visto che in basso a destra della paginona pubblicitaria spicca un bel numero 1), il più importante oggi in Sardegna? Quello che preoccupa tutti quanti? Ma è ovvio, è il Piano Paesaggistico! Quello che impedisce lo scempio delle coste, ad esempio. Ma la Regione non la pensa così, anzi. Il Ppr è la nostra condanna!
Domanda: ma è vero che vogliono cancellare il PPR per fare in modo che si torni all’assalto delle coste e alla distruzione del nostro patrimonio paesaggistico?
Bastava dire “Sì!” e tutto si sarebbe risolto in un attimo! Invece il sì della Regione si declina in mille modi, uno più ridicolo dell’altro.
Oggi le regole fatte per il paesaggio lo hanno intrappolato in una fotografia destinata a sbiadire. Perché non possiamo bloccare l’evoluzione della vita, e con essa l’evoluzione del paesaggio. Ma vivere, ed evolvere, con le attuali regole non è possibile.
Sul Ppr ricadono tutte le colpe della nostra crisi. Ce ne accorgiamo perfino “quando per trovare una bottoglia di acqua fresca sotto l’ombrelone dobbiamo tornare a prendere la macchina e cercare un bar da qualche parte ma non so dove di ha responsabilità”. Oppure “quando i figli stano ancora a casa perché nonne possono avere una per loro”. Altro che bamboccioni o lavoro che non c’è, la colpa è del Ppr! Quindi di Soru, è ovvio.
Ma la Regione fa anche l’apologia dell’abusivismo edilizio! Il Ppr? “Ce ne accorgiamo quando vediamo in tivù le immagini di villette sequestrate perché totalmente abusive, perché quando tutto è vietato e non c’è nessuna direzione verso cui andare, prima o poi qualcuno sfonda il recinto”.
Una follia.
La verità è che a parlare non è, come c’è scritto, la Regione Autonoma della Sardegna, ma il presidente Ugo Cappellacci in persona, in rappresentanza della sua parte politica, e che a spese di tutti i sardi sciorina in queste due pagine illeggibili e mal scritte tutto il campionario più retorico del centrodestra contro l’unico vero grande risultato ottenuto dal centrosinistra guidato da Renato Soru: il Piano Paesaggistico Regionale.
Il quale, che piaccia o no, è ancora in vigore. E se a Cappellacci non piace, vada in Consiglio e lo modifichi. Ma attaccarlo pubblicamente non i nostri soldi, nascondendosi dietro il dito piccolo piccolo del logo della “Regione Autonoma della Sardegna”, questo non è ammissibile. Il problema non è il testo ma il logo della Regione: perché la Regione è il Ppr. Cappellacci non deve spacciare per comunicazione istituzionale una informazione di parte. Cappellacci si compri di tasca le due pagine e non butti i soldi in questo modo.
E ora stiamo in attesa delle prossime “Domande & Risposte”. Ci sarà da ridere.
Ps
Ma non è che il testo l’ha scritto Mauro Pili?
E a proposito di propaganda e sperpero di fondi pubblici, qualcuno sa che diavolo è e quanto è costata questa fesseria di CREA DEDICA RISCOPRI NUTRI E MUOVI ????!!!!
http://crea.regione.sardegna.it/indexcrea.asp
sempre sull’argomento…
http://comuniquando.blogspot.com/2011/09/facciamoci-delle-domande-e-diamoci.html
Difendiamo l’art. 19
Nel 2004 La Regione Sardegna ha stabilito, secondo le norme del Codice dei beni culturali e del paesaggio (DLgs 42/2004), che il territorio costiero perimetrato è un bene paesaggistico d’insieme (L.R. n. 8/2004, Norme Tecniche di Attuazione, art. 19), ed è considerato “risorsa strategica fondamentale per lo sviluppo sostenibile del territorio sardo, che necessita di pianificazione e gestione integrata”.
Il dovere di tutti coloro che studiano, operano e lavorano sul paesaggio-ambiente è quello di difendere questo principio fondamentale del Piano Paesaggistico Regionale per la conservazione della biodiversità, della qualità paesaggistica e dello sviluppo sostenibile dell’intera regione.
Bisogna partire da qui.
Permettete -Vito B. ha anche questa colpa!- anche a un personaggio molto poco serio e con un nick assolutamente idiota di dire la sua.
Il testo è raffazzonato in un pseudo italiano “moderno” davvero faticoso da leggere, pieno di banalità che -come le famose barzellette che chissà perché ci vedono sempre tutti impegnati in qualche ufficio- si riferiscono a presunte esperienze o ricordi che dovrebbero accomunarci, che in realtà non sono certo comuni a tutti, ma fanno parte di una idea dei “vecchi tempi” propria delle borghesie inurbate (vedi gli sconsolanti riferimenti alla “vigna del nonno all’imbrunire” e altri esempi di prosa artistica) e delle loro nostalgie, bacate dall’inesistenza nel mondo reale dei vecchi tempi che vengono rimpianti.
Segnalo inoltre alla corte marziale un “piuttosto che” -utilizzato invece di “o” o di “oppure”- da manuale: “…I turisti non vengono più in Sardegna perché preferiscono gli alberghi con i servizi adeguati in Croazia piuttosto che in Marocco”.
In definitiva una compilazione di slogan che -alla faccia della comunicazione- non elenca un solo dato, un particolare preciso e meno che mai una sola piccola riga delle norme che critica, in nome forse del diritto alla villetta abusiva, che coraggiosamente “sfonda il recinto” come nemmeno le capre di Arzana.
Centocinquantamila euro nostri per questa roba -sono una spesa -una Spisa- che mi fortifica nella certezza che ho maturato: siamo in mano a degli incapaci.
Il futuro, se affidato a queste maîtresses a penser, lo vedo nero, anzi, Buio Buio.
Gavino Sanna ha definitivamente perso la testa. E non solo lui.
Aiutaci allora, Madame la Guillotine!
Magari! visto che “…evolvere, con le attuali regole non è possibile”… può essere la soluzione per ridare colore alla scena politica sempre più “destinata a sbiadire”.
Meno male che c’è gente di genio che per colorare tutta la Sardegna ha un’inchiostro buio, ma buio…
http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplRubriche/Cucina/grubrica.asp?ID_blog=56&ID_articolo=&ID_sezione=98
Bevo pochissimo vino, ma starò bene attento a cosa non comprare, se mai mi servisse un vino rosso.
Sarà la famosa “vigna del nonno all’imbrunire”?
Se ti fai promotore del Bo.Ga. (Boicotta il Gavino) me la fai la tessera?
BoGa è già partito! Hai la tessera numero 2.
C’è poco da ridere…quando sabato ho aperto dal parrucchiere le pagine dell’Unione minci seu azziccau! Argomenti semplicioni per far colpo sulla folla…anzi sembra proprio che chi ha scritto quel testo abbia cucito insieme il peggio dei vari commenti da bar di questi ultimi anni.
Forse ha ragione Cappellacci a sorprendersi per le “reazioni spropositate del centro sinistra”…in fondo ha ragione…cosa c’è ancora da sorprendersi? Non abbiamo ancora capito da chi siamo governati? Tanto peggio per chi ha avuto la pazienza di leggersi due pagine di stronzate che forse la maggior parte di sostenitori di quelle tesi, generalmente poco avvezzi alla lettura, non hanno neppure letto.
Come disse Prodi a Berlusconi, in uno di quei pochi dibattiti televisivi in cui quest’ultimo ha avuto il coraggio di presentarsi,
Se la prende sempre col passato fra un po’ dice che è colpa di
Garibaldi o di Cavour…
Il vassallo-replicante altro non può fare per cercare di distrarre dalla pochezza del suo governo.
Ma un dubbio mi assale: ma non c’era stato già un referendum sul quale i sardi si sono espressi in merito al ppr della giunta Soru?
Sbaglio o fu l’ultimo dei grandi successi del vassallo-copia incolla M Pili?
Se queste splendide iniziative se le pagassero loro o il loro magna..te farebbe solo ridere, il problema è che sono annunci pagati da noi…
IO non ho avuto lo stomaco di leggre tutto, alla prima domanda il voltastomaco era gia insopportabile
Tra Vassalli Cavour e Garibaldi , nomi Nobili , Siamo riusciti a raccontare che Prodi ha risposto in modo efficace a Berlusconi? Ah ah ah,aveva ragione Lui dai fessi fatti odorare psss psss odorami la mano…non senti odore di Santità…
Da non trascurare neanche la chicca di ieri a videobambolina.
Dopo averci raccontato che il turismo in Sardegna quest’anno ha fatto flop, quale poteva essere la conclusione?
“La crisi del turismo ha avuto inizio a partire dall’introduzione della tassa sul lusso e da allora prosegue fino ad ora”.
Ora va bene tutto, va bene dire che quell’operazione poteva essere più o meno giusta e va bene perfino fare propaganda gratuita alle p…gnette a doppio e triplo avvitamento, ma arrivare a dare la colpa della crisi del turismo in Sardegna alla cosiddetta “tassa del lusso” ce ne passa davvero tanto e serve semmai a dare l’idea precisa e certificata della faziosità di quella trasmissione.
Personalmente ricordo, ad esempio, le grida sdegnate di Cavalli che gridava in tutti i giornali che non sarebbe mai più passato in Sardegna, salvo poi vederlo una settimana dopo regolarmente ancorato con la sua “barchetta”.
E inoltre… grave errore e poca tempestività da parte di Videobambolina visto che ormai, dopo che ha fatto la stessa cosa Alemanno a Roma, nessun maldestro e nessun addestrato osa più parlarne.
Ormai la “tassa del lusso” è diventata un po come l’indulto perché anche in questo caso, chi ha un po di sale in zucca, ha capito che conviene stare un po zitti e far finta di niente per il semplice fatto che le carceri stanno scoppiando, la costruzione delle nuove carceri è rimasta solo nell’unico neurone bionico superstite di Castelli e che fra un po saranno costretti a fare loro un nuovo indulto (cambiandogli naturalmente il nome) e questa volta perfino accompagnato da qualche forma celata di amnistia.
E se lo faranno, magari facendo finta di non farlo, avranno anche fatto la cosa migliore da farsi visto che, se lo Stato non è in grado di rendere le carceri consone alla loro funzione principale (espiazione della pena senza forme di tortura e relativa riabilitazione del carcerato) la colpa non può essere addossata esclusivamente all’anello più debole della catena e a chi, in ultima analisi, non ha i soldi per garantirsi la prescrizione.
I falsi moralismi della sinistra non incantano più nessuno… Ifatti nn le parole, meno prugnette…
Wow! Cappellacci prende la parola! Aggratis stavolta. Offro io.
“Le reazioni di una parte dell’opposizione sono sintomo di un atteggiamento strumentale e prevenuto. Il piano paesaggistico regionale non ha dato risultati adeguati alle aspettative suscitate da chi lo aveva approvato e, quel che più conta, alle esigenze della nostra isola: non a quelle preminenti della tutela del paesaggio, né a quelle del nostro sistema economico sociale; per questo si rende necessario un intervento di revisione di uno strumento che, peraltro, non ha rispettato un altro obiettivo, vale a dire quello di dare un quadro di norme certe, uguali per tutti. Nel merito di questi aspetti sarebbe sicuramente più interessante un confronto leale, libero da posizioni preconcette e, soprattutto, dall’idea per niente democratica che tutto il bene sia da una parte e tutto il male dall’altra. E proprio in questa direzione ci siamo mossi da subito, avviando un processo di consultazione democratica aperto a tutti gli attori della pianificazione, la cui sintesi è la base essenziale per il processo di adeguamento che vogliamo portare avanti, in nome e per conto di coloro, in primis le istituzioni territoriali, che ne hanno sollecitato la modifica, perché da loro considerato inadeguato”.
Lo afferma il presidente della Regione Ugo Cappellacci.
“Non si comprende quali possano essere gli aspetti che abbiano generato le reazioni spropositate del centro sinistra: non credo che possa essere l’affermazione secondo la quale occorre tutelare il paesaggio più che le norme sullo stesso. Altrettanto strumentali sono le affermazioni riguardanti una comunicazione istituzionale, che – sottolinea il presidente – rappresenta un preciso dovere di chi ha responsabilità di governo, allo scopo di informare puntualmente i cittadini, siano essi padri di famiglia, imprenditori, lavoratori, sui tempi e i modi in cui le decisioni politiche andranno a incidere sulla loro vita quotidiana”.
“Per questi motivi – conclude Cappellacci – continueremo a lavorare e a rendere partecipi i sardi del nostro lavoro, lasciando ad altro tipo di cultura politica, il silenzio e la mancanza di dialogo e trasparenza”.
E La Nuova, oltre ai soldi, ne ricava pure un articolo.
A me sembra comico.
http://lanuovasardegna.gelocal.it/sardegna/2011/09/10/news/regione-due-pagine-a-pagamento-per-denunciare-il-piano-paesistico-4936251
No, comico sarebbe non parlarne. A prescindere dai soldi che La Nuova e l’Unione (legittimamente) hanno ricevuto per la doppia pagina, secondo me questa pubblicità “istituzionale” si configura come notizia. E infatti sono già partite le proteste dell’opposizione.
Ops, hanno toppato un’altra volta.
Dopo il meeting, la casa di Zuri, la sede a gratis per la caritas, i pasticci della legge sul personale, il commissariamento dell’ENAS, lo scippo dei fondi fas (Fitto rassicura)……..se volete potete anche continuare l’elenco.
E c’è anche chi contesta anche se farte della maggioranza:
http://www.sardegnaeliberta.it/?p=3071
E lei, Stefano, ha idea di quanti soldi guadagneranno riuscendo a costruire a Tuvixeddu semplicemente cancellando un articolo del Ppr?
Ba, ba!
Vuol bisticciare pure con me, che pure sono d’accordo con lei?
Dda binceus crasi sa guerra!
A parte gli scherzi.
Nell’art 140 del Codice Urbani, al 2° comma è scritto che: “La dichiarazione di notevole interesse pubblico detta la specifica disciplina intesa ad assicurare la conservazione dei valori espressi dagli aspetti e caratteri peculiari del territorio considerato. Essa costituisce parte integrante del piano paesaggistico e non è suscettibile di rimozioni o modifiche nel corso del procedimento di redazione o revisione del piano medesimo.”
Non ritiene che questo e l’esistenza del decreto assessorile 9 agosto 2006, n. 2323 bastino ad impedire una modifica del Ppr che dia il via libera alle costruzioni su Tuvixeddu?
Stefano, non bisticcio mai. Tanto meno con chi mi pare schierato, diciamo, dalla stessa parte. Mi scusi, nei post spesso si fraintendono i toni. Sì, sono d’accordo con il richiamo, ma ci sono molti altri punti. Tra questi la mancata co-pianificazione che hanno simulato mentre procedevano a una semplice catalogazione dei beni operata con la Sovrintendenza che li ha già smentiti. L’incostituzionalità del Piano Casa su cui verte la revisione. Insomma, vinceremo il ricorso. Però il rischio è di trovarci davanti a un fatto concluso e ricominciare la via crucis dei ricorsi sopportando, oltretutto, i vari Realisti che sono per lo sviluppo del mattone e per la distruzione dei luoghi.
Scusi Stefano, per la precisione: quel decreto è stato cancellato dal Governatore Soru, che poi ha anche destituito l’Assessore Pilia che lo promulgò. Non diamo fiato ai detrattori con errori banali.
Saluti
La procedura per la modifica del Ppr è stabilita dal Codice Urbani. Ed è sinora, quella seguita da Asunis e adepti dello sviluppo mattoniero, del tutto irregolare. Mi spiace per l’allergia del signor Realista ai codici che lui sottomette alla sua idea di sviluppo, ma gli toccherà ancora studiare qualche norma.
SI ma adesso Realista non sta cercando “a nessuno”. Sennò le risponderebbe che lei “sa di negazione aprioristica, ed il suo atteggiamento urta la sensibilità di tante persone in difficoltà economica, il suo testardo perbenismo si risolve in un borghese sconfinamento di quella che forse, agli albori, era una posizione di sinistra degna di tale nome”. Meno male che c’è gente come il signor Realista che ci indica la strada per raggiungere il sol dell’avvenir. In fondo a destra, dietro quelle palazzine.
“Domanda: ma è vero che vogliono cancellare il PPR per fare in modo che si torni all’assalto delle coste e alla distruzione del nostro patrimonio paesaggistico?”
E’ chiaro che a questa domanda la risposta è “Sì!”. Ma vuoi mettere quanto fanno guadagnare agli editori due pagine intere anziché un box in basso a destra?
Non sono tutti soldi buttati. A meno chè non si voglia considerare Zuncheddu un cassonetto.
No, ma l’Unione non ha evidentemente fatto pagare nulla! La scritta “Avviso a pagamento” c’è solo sulla Nuova…
Ecco, qua la seguo, anche se non è uno scoop. Il fine è semplice. Se salta il Ppr (ci provano da anni ma non ci riescono) salta anche Tuvixeddu, Malfatano ecc. ecc. Oggi i pastori, lo squallido mps che va da Briatore, hanno dichiarato di essere dalla parte dei costruttori di teulada e contro Ovidio Marras al quale qualcuno ha vilmente ucciso i cani secondo la più sanguinaria tradizione sarda.
E’ vergognoso!! Il passaggio più squallido e’ quello sulla possibilità di chiudere la veranda per permettere ai figli di stare comodi!!