Chi lo avrebbe mai detto? Una vittoria di queste proporzioni non se l’aspettava proprio nessuno, eppure è arrivata. A Cagliari il candidato del centrosinistra Massimo Zedda ha stracciato Massimo Fantola del centrodestra: 59 per cento a 41.
Per la prima volta nella sua storia recente Cagliari ha avrà un sindaco di sinistra alla guida di una coalizione di centrosinistra. Un candidato giovane, di appena 35 anni.
Perché Zedda ha vinto? Perché il centrodestra governa male dappertutto e a Cagliari negli ultimi anni ha governato malissimo; perché il centrosinistra lo ha sostenuto in maniera compatta; perché è meglio avere un sindaco giovane di uno non più giovane; perché il suo programma era migliore di quello del suo avversario.
Perché Fantola ha perso? Perché si è trovato nel punto sbagliato nel momento sbagliato; perché è stato troppo cauto, troppo calcolatore; perché non ha voluto rischiare nulla; perché ha preferito allearsi con Berlusconi piuttosto che puntare sul Terzo Polo. Perché è giusto così.
Si parla di “vento nazionale” che avrebbe influenzato il risultato cagliaritano. La verità è che Cagliari è in Italia e che il centrodestra isolano governa male quanto (se non di più) quello nazionale. E i cagliaritani oggi lo hanno certificato inequivocabilmente.
Ora inizia una nuova vicenda politica per la nostra città. Finalmente.
Il sig. “Nessuno” che non volevano far entrare alla Fiera di Cagliari si e’ tolto un sassolino dalla scarpa. Ora tutti a casa gli arroganti “incollati alle poltrone” dei vari enti comunali.
Viva la Cagliari fiera e orgogliosa, via la Cagliari-Fiera obbrobriosa.
E’ stata un’impresa, un’impresa vera. Ed è stata sfatata la fama di Cagliari città di destra. Cagliari non è una città di destra, ma una città dove contano troppo le clientele, dove ci sono troppe aree abbandonate a se stesse e uomini e donne lasciati ai margine perché possano essere serbatoio elettorale.
E’ bastato un candidato sindaco giovane, dalla faccia pulita, diverso dal suo avversario per seppellire il centrodestra sotto una valanga di voti.
Tutto questo qualche riflessione deve pur portarla… In primo luogo, le primarie. Le primarie sono state determinati a Cagliari, A Milano, a Napoli. Hanno vinto outsiders perché “connessi sentimentalmente” con il popolo della sinistra. Niente alchimie, nessun tecnicismo ed è andata come mai prima. I partiti della coalizione dovrebbero, a futura memoria, rivedere il film delle proprie reazioni all’esito delle primarie di gennaio e ringraziare la divinità a cui sono devoti per essere stati smentiti.
Io credo che dopo Massimo, il nome più importante di questa vittoria è Filippo Petrucci. Ha ragione Vito: è lui che ha agitato le acque (anche se noi di Sel avremmo comunque presentato un nostro candidato). Filippo ed i suoi sono stati tra i più attivi in questa campagna elettorale, averlo dentro il consiglio comunale sarà un gran vantaggio. Un pensiero anche ad Ottavio Olita: se avesse accettato al candidatura probabilmente oggi non saremmo qui…sono le “slidin doors” della politica!
E’ stato bello vedere, da un certo punto in poi, una coalizione di sinistra così coesa, così decisa a vincere: spero che questa esperienza resti fortemente impressa nelle menti di chi dirige questi partiti.
Poi una menzione alle ragazze e ai ragazzi di Sel, come dice Michele Piras, cuore rosso e pulsante di questa campagna elettorale: è un onore essere vostro compagno!
Ed infine un piccolo desiderio: Francesca Ghirra Alter nos per il prossimo Sant’Efisio. Il sarebbe il primo e più bello Alter nos donna della Storia per il primo sindaco di sinistra della Storia.
L’interpretazione della sentenza del Consiglio di Stato non consente appigli giuridici. Il premio di maggioranza spetta, in sostanza, al vincitore del ballottaggio.
Ora, superato il falso scoglio, c’è un pericolo be più rilevante: la “sindrome del carro”.
Conserviamo in tanti perfetta memoria dei giudizi negativi – e peggio che negativi – espressi sul giovane Holden Zedda da alcuni ora afflitti da “sindrome del carro”.
La sindrome consiste in un improvviso mutamento di rotta e parere al quale gli astanti assistono sbigottiti. Il “nuovo” parere ha di solito per oggetto una persona per la quale, sino a pochi minuti prima, si nutriva perfino disprezzo. Insomma, di questo oggetto di disprezzo si fa repentinamente oggetto di stima che arriva talvolta all’ammirazione, all’agitazione e addirittura alle convulsioni.
L’azione è involontaria, acuta e può essere perfino contagiosa sino a divenire una vera epidemia.
Cure non ce n’è, ma la malattia, anche se grave e recidivante, non è mortale.
Lo si potrebbe chiamare il nuovo enfant prodige del centrosinistra, Massimo Zedda, dopo Matteo Renzi un altro trentacinquenne che si prende una città importante senza attendere che i capi gli dicano «prego entra pure». Ma sarebbe riduttivo: al tempo stesso Zedda è di meno – un ragazzo normale, non uno della Normale – e di più, uno che dopo vent’anni riporta la sinistra a vincere a Cagliari, una città il cui blocco sociale è composto da un solido gruppo d’interessi, il cemento, soprattutto. Il suo avversario, Massimo Fantola, ha preso appena il 40 per cento staccato di venti punti, e dire che appartiene a una delle famiglie più influenti della città, sostenuto dal governatore berlusconiano Cappellacci, fratello dell’amministratore dell’Unione Sarda, il giornale del costruttore Zuncheddu, un’antica amicizia con l’altro grande re del mattone cittadino, Gualtiero Cualbu, il patron del Parco Archeologico e di tanti grandi business cittadini. Veder vincere Zedda contro tutto questo è più della vittoria di Davide contro Golia: è come il successo del Cagliari di Giggirriva; e infatti.
condivido dalla Stampa di Torino.
Caro Pablo, tutto vero quel che dici, ma ho paura che nel giro di tre anni si presenteranno gli stessi problemi e affarucoli con nomi diversi dei protagonisti.
Tutto il mondo è paese!
Strepitosa vittoria, su tutti i fronti. Complimenti a Massimo per la sua determinazione, complimenti a tutti i giovani che lo hanno sostenuto, che hanno sacrificato tempo ed energie in nome di un sogno che pochi credevano davvero realizzabile. Ora Tocca a Noi.
Che bella città, oggi più che mai!!!!!!
la vittoria generazionale di massimo zedda è anche una Lezione per il Pd cagliaritano e regionale che si spera abbia capito che i giovani validi e capaci vanno candidati ,aiutati e sostenuti e Massimo Zedda come Marta Testa( peccato..) o Pietro morittu ( il + votato a carbonia ) e tanti altri hanno queste caratteristiche!! speriamo sia solo l’inizio della conquista democratica delle Istituzioni perchè enti come la provincia di cagliari non sono meglio del comune stesso come governance…perchè Milia governa non molto diversamente da Floris -Pili -Cabras e via discorrendo..speriamo nella svolta Vendolian/dipietrista e che il Pd apra realmente ai Giovani!!!
Ci sono cose che rimarranno ben impresse nella memoria collettiva. e una di queste è la faccia di Emilio Fede al Tg4 di ieri. Noi la nostra parte l’abbiamo fatta, caro Zedda, adesso, finalmente, tocca a te.
Stamattina ho visto un cosacco abbeverare il cavallo a una perdita idrica, detta “fonte abbanoa”, di fronte a L’UNIONE SARDA
Premetto che non sono simpatizzante di Destra ne’ di Sinistra , ma sono un Cagliaritano che vive fuori Sardegna da c.a 8 anni ma che guarda con attenzione cio’ che accade nella citta’ natale , detto questo vorrei chiedervi una cosa , e non vorrei scatenare polemiche se possibile , la mia è solo una semplice domanda ..
Qual’è il programma di Massimo Zedda???
Non l’ho ancora capito … Cosa vuol dire ” daremo case ai giovani che vanno via da Cagliari per i prezzi alti degli immobili ” ? Dove le tira fuori le case ? Puo’ obbligare i privati ad abbassare i prezzi?
Dai faccia a faccia visti su Sky, Videolina ,etc …non sono riuscito a capire quale sia il programma del nuovo sindaco , sembrava una lista di compiti del bravo politico ( abbasseremo le tasse , daremo lavoro ai giovani etc…) ma lavoro ai giovani da dove??? e i soldi per abbassare le tasse da dove si prendono?
Lasciatemi avere le mie perplessita’ sul giudicare un sindaco capace solo per la giovane eta’ , tutti pronti a dire ” finalmente un giovane” ma se un giovane non ha idee concrete a cosa puo’ servire?
Io ho 35 anni e mi reputo” un giovane” ( almeno spero) ma avrei preferito un sindaco di 75 anni con un programma definito e chiaro rispetto a un ragazzo che seppur giovane non mi ha finora fatto capire cosa vuol fare per la mia citta’…
Spero vivamente di venire smentito nei tempi a venire e che Massimo Zedda ( che conosco personalmente essendo suo coetaneo e che reputo cmq una bravissima persona ) possa stupirmi governando Cagliari nel migliore dei modi , il mio è un augurio per il futuro , l’unica critica da me mossa è la non chiarezza dei punti del suo programma
un saluto
Potresti farti un’altra domanda: cosa del programma di centrodestra è stato realizzato dal questa giunta e quali problemi ha risolto la giunta di centrodestra e quali ha lasciato aperti.
Il programma di Massimo è scritto esattamente come dev’essere scritto un programma da campagna elettorale. Un programma che non può che essere fatto in questo modo se si vuole avere un margine di confronto con i cittadini. I piani perfetti fin dall’inizio esistono solo nei vecchi telefilm dell A-Team…
forse mi sono spiegato male , il mio non è un confronto tra destra e sinistra , solo non mi sono chiari alcuni punti e volevo sapere se qualcuno ne sapeva piu’ di me tutto qui… non mi interessa se il centro destra ha fatto danni o fatto bene , ora c’è Massimo Zedda e vorrei capire come realizzera ‘ il suo programma , se mi dici ” voglio riportare i giovani a Cagliari perchè finora scappano nell’hinterland a causa degli alti costi delle case” mi sembra una classica promessa pre elettorale impossibile da mantenere …non chiedo piani perfetti ma almeno idee realizzabili e non utopistiche , rendiamoci conto che soldi pubblici non ce ne sono , i ministeri non ci calcolano neanche lontanamente , l’utilizzo di strutture di proprieta’ del comune per realizzare qualunque tipo di attivita’ richiedono capitali che il Comune non ha e lo stato non sgancia un euro… sentirmi rispondere da te che dovrei domandarmi cosa ha fatto il centro destra equivale a non rispondermi perchè non ho chiesto chi tra destra e sinistra ha governato meglio, vorrei solo capire se questo programma portato avanti dal nuovo sindaco sara’ realizzato e sara’ l’ennesima bufala per la nostra citta’ costruita su promesse elettorali difficilissime da mettere in pratica
Ci sono avvenimenti e giornate storiche che non si dimenticano.
Ieri ci siamo incontrati tutti prima in piazza del Carmine riversandoci poi in piazza Savoia nel cuore della Marina( uno dei quartieri, insieme a Is Mirrionis, della mia infanzia e adolescenza). Credo di aver vissuto una delle serate più belle della mia vita perché questa è una vittoria di TUTTI NOI, noi elettori di sinistra che finalmente ci sentiamo rappresentati da un uomo che assomma l’anelito di cambiamento, la volontà di far sentire la propria voce e di spostare con forza il baricentro politico di una città da sempre amministrata secondo gli interessi, le dinamiche e le logiche delle consorterie familiari non solo di stampo massonico. Reputo questo risultato un vero e proprio miracolo. E’ stato un assaggio di democrazia partecipativa. Ora, anche a Cagliari, si può asserire con forza che viviamo, apparteniamo a una città in cui bisogna SCHIERARSI, ESSERE PER, ESSERE CONTRO E A QUALSIASI COSTO ( come affermava un grande scrittore marsigliese).
Se tanto mi da tanto, dopo 17 anni di Berlusconi, visto il vento che tira, secondo me ADESSO TOCCA a LUI, ADESSO TOCCA A VENDOLA!
e allora, caro Roberto, fammiti dire: NEEEEEEEEEEEEE’
ho visto con i miei occhi Massimo Zedda camminare per le strade di Sant’Elia. Ho capito quella mattina che sarebbe stato il mio Sindaco. Mi sono sbagliato sulle percentuali, lo davo al 54%. Ma vi garantisco che era già tutto scritto, non serviva leggere sondaggi, articoli di opinionisti e analisti. Lo si leggeva nelle facce della gente che vedeva MZ camminare, e lo guardava come si può guardare all’alba di un nuovo giorno dopo un lungo periodo di pioggia.
Finalmente!!! Congratulazioni al nostro Massimo e ora dopo i doverosi festeggiamenti ai quali è meglio stiano lontani Cabras Fadda & C ..si programmi la formazione di una Giunta coesa e compatta e si attui quel programma per cambiare nelle cose la nostra amata Cagliari evitando magari di iniziare a tirare Massimo per la sua giacchetta che ognuno faccia la sua parte e si ricordi sempre quando vuole alzare la cresta che dietro ci sono i berluscones pronti a risalire sul carro..dai Massimo ora tocca a NOIIIII!!!!donne e uomini giovani e meno giovani anagraficamente ma ,basta con i vecchi politicanti !!!
Babbu miu narara: In cusessi carau arrori! Nel senso di “non ci posso credere!”
Che felicità essere smentito. Che bello sentire tutto questo entusiasmo intorno. Nei giorni scorsi mi autocugurravo dicendo che quelli avrebbero recuperato, che non avrebbero permesso di farsi strappare i secolari privilegi di cui godevano. Che in un centro così piccolo come Cagliari è estremamente facile per un gruppo sociale al potere mantenere la coesione e il controllo dei gangli vitali della città.
E invece… un candidato del centrosinistra che vince in una città storicamente di destra con percentuali da Emilia Romagna. Una marea di giovani che invade le strade e le piazze, gridando, ridendo, perdonandosi le reciproche infrazioni stradali con un sorriso da commozione.
Ho convinto mia moglie a fare almeno una puntata in Piazza del Carmine da Selargius, dove siamo stati esiliati dalle politiche edilizie delle giunte precedenti. Prendiamo le bambine e arriviamo. C’è un mucchio di gente alle 21.30, tanto traffico ma la proverbiale fortuna che portano le mie due bimbe mi fanno trovare parcheggio all’edicola fra Piazza del Carmine e Viale Trieste!
Prendo in braccio mia figlia più grande e vado in piazza per un appuntamento col mio caro amico M. la prima persona che incontro è un incredibile Vito, vestito a festa, gli occhialini da primo della classe e un poster del Cagliari scudettato del 1970 incorniciato che porta sotto braccio! Effetti pazzeschi di un evento indimenticabile…
Ecco M. con moglie e amici. Ci abbracciamo felici, mia figlia ci scatta una foto ricordo dell’evento, mentre intorno tutto sa di felicità. Ma non la felicità pazza e incontrollata. No, no, una felicità più “sana”, creata da una miscela di generazioni diverse, tutte lì per condividere, ritrovarsi. Una felicità e basta.
Rimaniamo solamente 15 minuti, di più sarebbe impossibile, con l’altra bambina che se si sveglia, altro che urla dei cittadini.
Torniamo a casa. So solo che l’indomani comprerò eccezionalmente “L’Ugnone” e, senza neanche badare a cosa ci troverò scritto, incornicerò la prima pagina e la attaccherò nel mio studio.
Da domani ricomincerà il futuro, quello vero.
Penso che inizierò la mia esperienza medievistico – accademica in Corsica mentre la mia terra (non solo Sardegna ma Italia) non riesce o non vuole offrirmi niente. Penso che l’altro caro amico e collega, R. comincerà tra breve la sua esperienza di ricerca con Malta, pagato dai maltesi, dopo che in questi anni si è sentito dire a casa sua: “Ma lei chi è?”.
Chissà, forse un giorno rientreremo anche noi in questa città che tanto amiamo da “trionfatori”, da figli che vogliono ostinatamente tenere forti i legami con le proprie radici.
Ma intanto andiamo a comprare “L’Ugnone”!
A tutela della mia onorabilità, tengo a precisare che non sono mai stato il primo della classe, anzi!! 🙂
Va beh, dai!…
Chiedo venia per “sculettato”, invece che “scudettato”… sono ancora un po’ fuori di testa e ora vado al lavoro ma farò sentire Radio Press ai miei alunni…
ora lasciateci festeggiare… per troppo tempo ci han fatto la festa… ora festeggiamo. Poi, tra almeno 24/48 ore, parliamo di politica sul serio.
e poi, basta diffidenza per chi ha vinto contro qualsiasi nostra aspettativa, e iniziamo a ragionare insieme con chi sarà la nostra nuova giunta, invece di dubitare…
firmato: indipendentisti di sinistra pro-zedda (e siamo tanti… magari di più di quelli cosidetti indipendentisti non cagliaritani delle elezioni cagliaritane; vabbè, non ci vuole tanto ad essere + di quelli…)
@Roberto Pinna: un interessante articolo scritto dal Prof. Pubusa che forse forse capisce qualcosa di diritto amministrativo più di voi
Caro Fantola, l’anatra corre su due zampe!
18 Maggio 2011
6 Commenti
Andrea Pubusa
Molti, in ragione del fatto che sono titolare della Cattedra di Diritto Amministrativo a Giurisprudenza e pratico il Foro amministrativo, mi chiedono un’opinione sulla questione dell’assegnazione dei seggi e, in particolare, del premio di maggioranza.
Il centrodestra ha messo le mani avanti, dicendo di avere già la maggioranza assoluta in Consiglio, svalutando così ex ante la possibile vittoria di Massimo Zedda al ballottaggio.
L’interpretazione del centrodestra però non è pacifica, anzi esiste una recentissima giurisprudenza in senso contrario del Consiglio di stato.
Per evitare opinioni personali e salvo tornare sull’argomento, ecco cosa dice il supremo Giudice amministrativo nella sentenza della IV sezione, n. 1269 del 3 dicembre 2010.
Le argomentazioni a favore della tesi secondo cui la ripartizione avviene sulla base del risultato delle liste al primo turno “non possono essere condivise, perché, in assenza di una specifica norma al riguardo, deve privilegiarsi la soluzione più vicina al principio cardine che ha ispirato la riforma del governo locale, che è rinvenibile nel comma X dell’art. 73 del D. Lgs. n. 267 del 2000, che ha inteso assicurare, mediante la previsione del ballottaggio, al sindaco eletto almeno il 60 per cento dei seggi del consiglio comunale.
La norma è evidentemente tesa a garantire un ampio margine di governabilità negli enti locali, mediante l’investitura diretta del sindaco e la precostituzione, anche nell’ipotesi in cui il candidato sindaco consegua anche un solo voto popolare in più del suo avversario, di una vasta maggioranza in Consiglio comunale che gli consenta di portare agevolmente a termine il mandato.
Nelle elezioni amministrative il turno di ballottaggio è stato quindi previsto non solo come modalità per l’elezione diretta del sindaco, quanto, piuttosto, come metodo per la composizione dei consigli, atteso che il gruppo di liste collegate al candidato vincente beneficia del premio di maggioranza, mentre il gruppo perdente beneficia di quella relativa compattezza che gli torna utile per esercitare il proprio ruolo di opposizione e di controllo sulla maggioranza (cfr. Cons. Stato, sez. V, 17 maggio 1996, n. 576).
Va considerato invero che la fase della procedura per la elezione è disciplinata dai commi VIII, IX, X e XI dell’articolo 73 del D. Lgs. n. 267 del 2000, in base ai quali la ripartizione dei seggi in caso di ballottaggio va effettuata tenendo inderogabilmente conto degli apparentamenti successivi al primo turno (in particolare in base ai commi VIII e X, secondo periodo), sicché le diverse liste finiscono per essere considerate ai fini di tale ripartizione come un nuovo gruppo, senza distinzione tra quelle originarie e quelle apparentatesi successivamente (Consiglio Stato, sezione V, decisione n. 6123 del 2008).
Va osservato inoltre che, in base al comma IV di detto articolo 73, “l’attribuzione dei seggi alle liste è effettuata successivamente alla proclamazione dell’elezione del sindaco al termine del primo o del secondo turno”, il che va interpretato non solo nel letterale senso che le operazioni di assegnazione dei seggi vanno effettuate dopo il primo o secondo turno, ma soprattutto nel senso, implicitamente affermato dalla norma, che ciò che rileva per l’attribuzione dei seggi nel consiglio comunale, è che la suddivisione dei seggi spettanti alle liste va effettuato in base ai risultati elettorali conseguiti nel momento effettivo in cui l’attribuzione è disposta, quindi, se dopo il turno di ballottaggio, in base ai risultati ottenuti dalle liste coalizzate in tale sede.
In altre parole, poiché dei momenti di cui tenere conto nel calcolo dei voti per l’attribuzione dei seggi il comma IV del citato art. 73 ha considerato rilevante quello in cui viene concretamente individuato il Sindaco, è a tale momento che occorre avere riguardo per effettuare l’attribuzione dei seggi in consiglio comunale ad una lista o ad un collegamento di liste se il sindaco viene individuato solo a seguito di ballottaggio; è quindi in base ai risultati in tale sede ottenuti dalle liste che deve essere effettuata la ripartizione dei seggi.
Tale interpretazione appare al Collegio essere quella più in linea con l’intento del legislatore, che ha inteso assicurare la migliore governabilità dell’ente locale attraverso il collegamento tra liste con l’evidente scopo di assicurare compagini compatte ed efficaci ed evitare, per converso, alle formazioni più deboli di rappresentare un “vulnus” al funzionamento dei corpi rappresentativi dell’ente stesso (Cons. Stato, V, 20 luglio 2001 n. 4055).
Del resto, poiché nell’attribuzione dei seggi sia alla maggioranza che alla minoranza il legislatore ha sancito che si debba aver riguardo non solo ai voti conseguiti dalle liste singole, ma anche a quelli conseguiti dai raggruppamenti delle liste, non solo nel primo turno elettorale, ma anche nel successivo turno del ballottaggio, è evidente che per la specifica rilevanza che la legge ha inteso assegnare alle coalizioni tra gruppi, sarebbe contraddittorio se ad esse coalizioni non fosse data rilevanza alcuna nella decisiva fase di riparto dei seggi a seguito di ballottaggio (Cons. Stato, sezione V, 10 novembre 2005, n. 6283; 23 novembre 1996, n. 1416; 25 maggio 1998, n. 692).
Peraltro dall’espresso riferimento al turno di elezione del Sindaco contenuto nell’art. 73, comma VIII, del D. Lgs. n. 267 del 2000 (che riproduce l’articolo 7, comma 4, della legge 25 marzo 1993, n. 81 che, utilizzava la corrispondente espressione “a ciascuna lista o a ciascun gruppo di liste collegate con i rispettivi candidati alla carica di sindaco”) la prevalente giurisprudenza ha dedotto i principi che “la ripartizione dei seggi assegnati al consiglio comunale va effettuata, con il metodo D’Hondt, dapprima tra le liste o gruppi di liste collegate allo stesso candidato Sindaco, e poi tra le liste all’interno di ogni gruppo; e non è in discussione che, nel caso di ballottaggio – in vista del quale le liste possono effettuare un nuovo collegamento tra loro oltre che con il candidato Sindaco – i seggi vadano ripartiti avendo riguardo ai nuovi collegamenti tra liste e non già a quelli del primo turno” (Consiglio Stato, Sez. V, 21 settembre 2005, n. 4936) e che la ripartizione “va effettuata tenendo inderogabilmente conto degli apparentamenti successivi al primo turno” (Consiglio di Stato, Sez. V, 9 dicembre 2008 , n. 6123), in quanto “per la specifica rilevanza che la legge ha inteso assegnare alle coalizioni tra gruppi, sarebbe contraddittorio se alle coalizioni tra gli stessi non fosse data rilevanza alcuna nella decisiva fase di riparto dei seggi a seguito di ballottaggio” (Consiglio di Stato, Sez. V, 2 marzo 2009, n. 1159; 25 maggio 1998, n. 692; 23 novembre 1996, n. 1416).
Per le considerazioni in precedenza svolte deve quindi concludersi che l’assegnazione dei seggi, in caso di ricorso al ballottaggio per l’elezione del Sindaco, debba essere operata con riferimento ai risultati in tale turno conseguiti dalle liste o gruppi di liste formatisi in vista di esso e che, anche ai fini della ripartizione dei seggi di minoranza, deve aversi riguardo ai risultati conseguiti in sede di ballottaggio; pertanto non può, ai fini della ripartizione stessa, farsi esclusivo riferimento alle cifre elettorali conseguite dalle liste o loro gruppi nel primo turno elettorale, senza tenere alcun conto dei loro collegamenti ai fini del secondo turno, rilevando i voti di lista conseguiti nel primo turno al solo fine della distribuzione dei seggi all’interno delle coalizioni“.
Così il Consiglio di Stato. Come si vede, la destra ha utilizzato a fini mediatico-elettorali un orientamento giurisprudenziale, recentemente contrastato dallo stesso Consiglio di Stato. Che dire, dunque? E’ bene che i cittadini votino tranquilli: l’anatra non è zoppa. Al momento l’animale è vivace e ha l’uso perfetto di entrambi gli arti. Se Zedda vince, si vedrà. Ma certo non sarà il comitato elettorale di Fantola a decidere la questione. Esiste pur un giudice a Cagliari e a Roma!
Poi se vuoi continuare a menartela con queste storie fai pure… ma occhio alla cecità
Complimenti a Zedda. Vittoria necessaria ma non scontata.
Ora si apre una pagina nuova, le aspettative sono tante, forse troppe e amministrare Cagliari non sarà una passeggiata. Gli scontenti non mancheranno. Sappia Zedda che dalla sua multiforme parte politica riceverà non meno critiche di quelle che gli pioveranno dall’opposizione. Si corazzi per bene, sia coraggioso e determinato nel portare avanti le idee che riterrà migliori, nella consapevolezza che non sarà possibile accontentare tutti quanti.
Onore delle armi a Fantola, che io consideravo e continuo a considerare una persona rispettabile, seria, un non berlusconiano e un gran signore, nonostante le accuse, a mio avviso ingenerose, che gli sono state mosse nei momenti più concitati di questa campagna elettorale.
Questa sera alla festa per la vittoria di Massimo Zedda, in piazza del Carmine, ho smarrito il mio cellulare (un iPhone). Un ragazzo lo ha trovato e ha chiamato il numero trovato tra le ultime chiamate, era il numero della mia amica, si sono incontrati e il ragazzo le ha consegnato il cellulare trovato. Non so chi tu sia ma voglio ringraziarti di cuore per questo gesto e spero che in qualche modo ti arrivi il mio più sincero grazie!!! Chi Deus ti du paghede!!!!
se era la festa del centrodestra col cavolo che lo ritrovavi!..
che ci vuoi fare Maria, noi di sinistra( per la maggior parte) siamo fatti così:
scioccamente ed ingenuamente onesti e corretti 🙂
Pensa se l’avessi perso ad una manifestazione del Pdl…:-)
Sono appena rientrato dalla festa in piazza, sembra tutto incredibile…..per la prima volta un sindaco che è stato davvero spinto alla vittoria dalla gente…..una pagina nuova che si apre per la città, scenari nuovi che potranno essere concretizzati solo con il sostegno di tutti…..Adesso, però, godiamoci il momento, godiamoci cagliari: bellissima, con la festa, il sole, la gente che festeggiava…..mancava solo la mia piccola Sonia….
cosa vuole dire fantola. quando dice aspettiamo la magistratura ?! ha chi cerca fare paura,? che cosa sta cercando fare ?
E’ troppo bello, troppo bello! Mi sento anche io Sindaco come mi sono sentito Campione del Mondo nel 1982 e nel 2006!
E agli amici fantoliani….neeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!!!!!!!!!
ora bisogna lavorare seriamente,non si puo’ piu’ aspettare, ci sono tanti problemi da risolvere,ricordo che ….. noi cittadini dobbiamo dare il nostro contributo .auguri caro Sindaco.
El castigo al Gobierno se extendió por todo el país. En Cagliari el vendoliano Massimo Zedda, de 35 años, outsider de las primarias, cerró por casi 20 puntos una larga historia de alcaldes del centro derecha.
E’ stata una campagna elettorale appassionante, che ha fatto riscoprire a molti di noi l’importanza di contribuire a dare idee per migliorare la nostra citta’ e di discutere civilmente con chi la pensa diversamente.
Mi dispiace molto per Fantola, perche’ davvero credo che sarebbe stato un ottimo Sindaco, capace di dare una vera svolta alla citta’.
Da persona seria quale e’, ha studiato progetti, ascoltato idee, organizzato incontri e dibattiti pubblici per prepararsi al meglio a questo compito, e nella sua testa c’era davvero la scommessa di riuscire a far fare a Cagliari quel salto di qualita’ che si meriterebbe.
In queste settimane ho sostenuto con estrema convinzione che Zedda non fosse all’altezza per un ruolo cosi’ delicato e importante, e soprattutto che non avesse un programma altrettanto valido. Evidentemente la maggioranza dei cagliaritani la pensa diversamente, e a questo punto spero di essermi sbagliato e di essere smentito dalle azioni che questa nuova amministrazione portera’ avanti. Buon lavoro!!
Nella giunta Zedda “ci saranno giovani e donne”. Bene. Ma l’essere giovani e essere donne non costituisce, in assoluto, condizione di successo. Servono giovani e donne competenti e di spessore. E a Cagliari ci sono, basta cercarli/e bene!
Ora Zedda non deve compiere alcuni errori classici, come non accorgersi di avere intorno gente inadeguata al ruolo (è capitato anche a Soru di affidare compiti importanti a persone prive delle necessarie competenze, in qualche assessorato e in alcune agenzie regionali) e deve avere il coraggio di scegliere per il bene della città (e della Sardegna) senza lasciarsi influenzare. Inoltre deve imparare a comunicare bene ciò che fa. Ma sicuramente non ha bisogno dei miei consigli. Quindi un fraterno in bocca al lupo!
In piazza del Carmine girava un esaltato con memorabilia dello scudetto del Cagliari, deve aver sentito i clacson e visto le magliette con il numero 11 e probabilmente non ha capito più nulla…
😀
ti riferisci per caso a quel pazzo esaltato che si faceva fotografare col sacro tabellone rubato al bar Marius? certo che ce n’è di gente strana in giro…
Chi? Quel tipo allampanato vestito a festa che assomigliava tanto a un certo giornalista???…
Quello che l’ex-grasso chiama olliera…
Bravi ragazzi!! Finalmente il risveglio dei cervello!
Grazie a tutti
Vito, vale anche qui il “vae victis”? Ti prego, dimmi di si, perchè voglio iniziare subito dalla lettera G!
Semplicemente fantastico! Grande Massimo e grandi PD e tutta la coalizione!!! Ma ora pensiamo ai referendum! SI SI SI hasta la victoria siempre!
Vito Podestà!
Direttamente dalla pagina FB del candidato sindaco uscito sconfitto da questo ballottaggio un commento di una “democraticissima” elettrice cagliaritana:
” Credo che i cagliaritani abbiano perso il gran parte dell’intelligenza che li distingueva….. A me qs vittoria nn piace per niente!!!!”
Quando si dice essere moderati!
Bene, siamo giunti al termine di queste faticose elezioni e, come la maggioranza dei cagliaritani e non solo auspicava, si è di fatto praticato uno strappo, generando una frattura che darà inizio a una nuova stagione. La vittoria di Zedda è una liberazione dopo un ventennio di grigiume culturale e di totale subalternità contraddistinto dalla politica del niente o del privilegio perpetrata dai paggetti berlusconiani. Il vento ha iniziato a soffiare potente e dal duomo di Milano ha carambolato sul golfo di Napoli per poi arrivare qui a Karale. E una delle giornate più belle che i Cagliaritani vivranno e ricorderanno in futuro. Ora serve l’impegno di tutti poiché il vero cambiamento è dietro l’angolo ed ha 3 P: POLITICA,PARTECIPAZIONE,PASSIONE.
OBAMA ha chiamato ZEDDA: <>
Obama ha chiamato Orato canoi nel suo nuovo ufficio al comune
E ADESSO TOCCA AL TAR!
ceeeeehhhh…. “quattro a zero”
Roba da “vestire la statua di carlo felice”
fatto! 🙂
Cmq il mojito e’ proprio buono!!!!Cagliari rinasce
Che bella giornata!
Nel sito del ministero l’anatra è zoppa! http://comunali.interno.it/comunali/amm110515/C0170090.htm
Se veramente fosse così…cosa racconterà Zedda a tutti quelli che lo hanno sentito dire…”il problema dell’anatra zoppa non c’è e non c’è mai stato” ? Se imbarcasse qualche consigliere Fantoliano vuol dire che è uguale a tutti gli altri.
Calmezza giovane! Non si è neppure insediato e già a rompergli le palle?
A piè di pagina c’è scritto quanto segue:
I dati si riferiscono alle comunicazioni pervenute dai comuni, tramite le prefetture, e non rivestono, pertanto, carattere di ufficialita’. La proclamazione ufficiale degli eletti e’ prerogativa degli uffici elettorali territorialmente competenti. La ripartizione dei seggi e l’individuazione degli eletti non tengono conto di eventuali “opzioni”, incompatibilita’ e surroghe.
dici bene, Vito. E’ stata una sconfitta di Berlusconi che voleva l’armageddon contro tutti i suoi “nemici” (gran parte del popolo italiano, http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2011/05/30/berlusconi-perde-4-a-0/) e una sconfitta di quella melassa incapace che è il centro-destra kasteddaio. Come faremo senza “campioni” come Porcelli o Ada Lai 🙁 🙁 🙁
Finalmente……………centro sinistra unito+rinnovamento+contenuti seri e innovativi è vittoria matematica.
MASSIMO ZEDDA, VINCITORE E VINCENTE, ABBATTE L’ANCIEN REGIME E DA IL VIA ALLA PRIMAVERA CAGLIARITANA http://www.cagliarifornia.eu/2011/05/massimo-zedda-vincitore-e-vincente.html
MASSIMO FANTOLA: ANATOMIA DI UNA SCONFITTA POLITICA E PERSONALE http://www.cagliarifornia.eu/2011/05/massimo-fantola-anatomia-di-una.html
E’ il caso di dirlo, FINALMENTE.
E’ certamente la fine di Cagliari come l’abbiamo conosciuta e sopportata, è l’inizio di un percorso che si traccerà nel tempo, che non sarà facile e non sarà scontato ma che FINALMENTE farà avvicinare Cagliari a quegli obiettivi sempre potenzialmente possibili e sempre mancati perché fuori dagli interessi dei potentati locali.
Una Cagliari migliore, molto migliore, anche se non dovremo accontentarci: è nostro dovere chiedere il Massimo.
Bravissimo Massimo Zedda, bravissimi i tanti ragazzi e ragazze -e anche quei molti “diversamente giovani” che si sono dati da fare- che hanno creduto non solo giusto ma davvero possibile vincere l’inerzia che faceva dire anche a qualche troppo rilassato personaggio (ex?) di sinistra che Cagliari era (ERA! Non lo è più, adesso!) di destra, e che non c’era nulla da fare.
Non l’abbiamo bevuto il brodino avvelenato, non abbiamo creduto alla pigrizia travestita da buonsenso, e con noi non l’hanno bevuto gli elettori.
Diamoci da fare ora, il bello e il difficile cominciano adesso.
Tutta colpa del “cetriolo killer”, verrebbe da dire 😉
Tutta colpa del “cetriolo killer” verrebbe da dire! 😉
Caro Vito, speriamo si apra una nuova era di trasparenza, capace di farsi carico dell’interesse collettivo.
Gran bella giornata!