La rettifica è giunta a tutte le redazioni e a tutti i partiti politici, e riguarda quanto scritto in due articoli (“Eolico, 18 milioni per i terreni” e “A Cortoghiana le aree affittate alla Quantas”) pubblicati dall’Unione Sarda due giorni fa. Ieri il quotidiano non l’ha pubblicata; oggi, in un corsivo a margine di un pezzo che torna sulla vicenda, il giornale prende atto del fatto che la signora Maria Luisa Fenu menzionata nell’articolo non è la madre della presidente Lombardo, ma della pubblicazione integrale della rettifica nemmeno l’ombra.
Senza voler entrare nel merito della vicenda, ma solo perché sono stanco di rispondere a chi (anche giornalisti dell’Unione!) mi chiede “Ma tu la rettifica l’hai vista?”, ve la pubblico.
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Oggetto: Smentita articolo Unione Sarda
Non sono lo zio e la madre della Presidente del Consiglio Regionale Claudia Lombardo i signori Giuseppe e Maria Luisa Fenu menzionati nell’articolo “ Eolico, 18 milioni per i terreni”, comparso a pagina 6 nell’Unione Sarda del 27 aprile.
Un articolo redatto con stridente e sospetta strumentalità per montare un assurdo castello di mere ipotesi, innalzate con l’intento di coinvolgere negativamente la persona e la figura della Presidente del Consiglio Regionale.
Questo maldestro tentativo di esporre nella graticola mediatica la Presidente del Consiglio desta il sospetto che non sia solo frutto di un torbido clima dovuto al particolare momento elettorale. Appare piuttosto una manovra volta a gettare discredito, attraverso accostamenti improponibili, al fine di delegittimare una carica delle istituzioni regionali che evidentemente crea disturbo.
Tutte motivazioni che verranno esaminate nelle sedi opportune, avendo la Presidente del Consiglio dato ampio mandato ai propri legali di agire a tutela della propria onorabilità personale e contro ogni tentativo di infangare la carica istituzionale che ricopre.
Nicola Rossini
Addetto Stampa Presidenza del Consiglio Regionale
Inviato: Wed, 27 Apr 2011 13:29:59 +0200 (CEST)
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Ciao Vito, te l’ho scritto anche stamattina. Mia madre è di Carbonia e tutti sanno che quei terreni sono della famiglia della Lombardo, che si è mossa un sacco all’assessorato all’Industria per far ottenere le licenze e ha litigato con Cappellazzi quando quello aveva bloccato l’eolico. L’Ugnone non ha quasi mai ragione ma su questo tema mi sembra che la presidentessa della targa si stia arrampicando sugli specchi.
Il problema è che il “tutti sanno” non è una categoria giornalistica… Chi vivrà, vedrà. attendiamo sviluppi.
Mio nonno, che era molto saggio, diceva “voce di popolo, voce di Dio”. Ciò significa che anche i saggi a volte dicono cavolate.
Non sono un giornalista e non conosco le regole, ma l’articolo di oggi (http://www.consregsardegna.it/rassegnastampa/pdf/31845_I_terreni_pagati_18_milioni_inchiesta_aperta.pdf) non mi sembra una rettifica.
Anzi, i toni che vengono usati quando si chiede alla Presidente di intervenire sulla vicenda, a me lettore, lasciano un dubbio sulla questione.
Esistono regole precise che i giornali devono seguire nel caso di errori che, come questo, non lasciano spazio a nessuna interpretazione?