“Pocos, locos y caddozzones”: era l’estate del 2012
Esulta su facebook e sulla stampa il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, impegnato in una lotta senza quartiere contro chi sporca la spiaggia del Poetto: “La prima multa non si scorda mai”, annuncia oggi trionfante. Ma per che cosa? Di quale “prima multa” sta parlando?
Essendo stato eletto nel maggio del 2011, Zedda vive ora la sua quarta estate da sindaco. E il problema dei caddozzi al Poetto se lo ritrovò come tanti in eredità dalla passata giunta di centrodestra. Non a caso il 3 luglio 2011 l’Unione Sarda scriveva: “Pugno duro contro chi sporca la spiaggia. Al Poetto fioccano le multe dei vigili”. “L’amministrazione comunale (del sindaco Zedda, ndc) lo aveva annunciato: pugno duro contro gli incivili che abbandonano rifiuti e cicche di sigaretta nell’arenile. Dalle parole si è passati ai fatti”. La città si abbandona ad un sospiro di sollievo: finalmente cambia qualcosa.
Ma i mesi passano, i bimbi crescono e le mamma imbiancano e arriva l’estate del 2012. E i caddozzi? Sono sempre lì. I giornali si indignano e parte sulla rete la campagna “Pocos, locos y cadozzones”. Anche l’umile tenutario (è il 9 luglio 2012) incita il sindaco alla violenza democratica: “La spiaggia del Poetto ogni giorno trasformata in discarica! Sindaco Zedda, è il momento di scramentare gente”.
E la reazione di Zedda non si fa attendere. È sempre l’Unione Sarda che registra il verbo dell’amministrazione. 16 luglio 2012, il quotidiano titola: “Due maxi-multe. Figli maleducati, altolà ai genitori”. Il testo è una vera e propria dichiarazione di guerra ai caddozzi di terra, di aria e di mare: “Due multe da 200 euro (ai maggiorenni) e sei minorenni costretti a sgomberare i loro rifiuti dalla spiaggia, dopo la convocazione dei genitori. È il bilancio di due giorni di controlli, effettuati al Poetto dalla Polizia municipale, per contrastare l’abbandono di rifiuti sull’arenile. A fare notizia, però, è l’aspetto del litorale che si presenta agli occhi dei bagnanti pulito come rare volte è stato”. E’ la svolta tanto attesa.
Il giornale però è consapevole che “la repressione, però, non è l’unico modo per proteggere uno dei gioielli di Cagliari. «Predisporremo una serie di interventi attraverso una campagna di sensibilizzazione», annuncia l’assessore ai Servizi tecnologici Leo, «coinvolgeremo le scuole, perché le nuove generazioni capiscano l’importanza della loro spiaggia»”. Una promessa solenne.
Gira il mondo gira, e arriva il 2013. Degli annunci fatti dalla giunta Zedda restano solo gli annunci. E i caddozzi sono sempre lì. Scrive Sardegna Quotidiano il 2 luglio 2013: “Rifiuti in spiaggia, c’è la stangata”. Dài, ma veramente? “Prima domenica di pienone e arenile coperto di ogni tipo di immondizia. L’assessore Leo: sanzioni fino a 500 euro. E la polizia municipale prepara le squadre di agenti in borghese”. La città plaude, immemore delle dichiarazioni rese nelle estati precedenti.
“Ho un anno di più” cantava il poeta di Poggio Bustone (bustone di aliga?), e siamo ai giorni nostri: estate 2014. I giornali si accorgono che il Poetto è il solito letamaio. I giornali, perché se fosse per l’amministrazione cittadina tutto andrebbe bene, zitti e mosca. Oggi, 18 giugno 2014, il sindaco Zedda si siede alla tastiera e scrive su facebook: “Spiaggia del Poetto, la prima multa non si scorda mai. Vale soprattutto per chi l’ha presa: 50 euro per una sigaretta spenta sulla sabbia. Abbandonare rifiuti sull’arenile può costare sino a 250 euro. I controlli continueranno nei prossimi giorni e saranno potenziati nei fine settimana”. Il solito annuncio.
Dei corsi di sensibilizzazione annunciati in questi anni non si è visto nulla. Nella spiaggia i cestini dell’immondezza si riempiono in poco tempo e nessuno li svuota con la necessaria frequenza. Di campagne di comunicazione neanche a parlarne (quelle solo per Cagliari Capitale della Cultura). Le multe è evidente che da sole non servono, gli annunci ancor meno. I problemi restano uguali a se stessi, anno dopo anno. D’altronde, uno stato su facebook non costa nulla.
A questo punto appuntamento all’estate 2015. Le dichiarazioni su multe e caddozzi al Poetto sono già pronte, basterà fare copia incolla. Perché prendersela solamente con i cittadini maleducati è più semplice che richiamare alle loro responsabilità gli amministratori inadeguati.
Io non credo che Zedda voglia il Poetto sporco, come non credo che lo stesso sia “un gioiello di Cagliari”, ahimè, lo era, ma non piu’.
Certo, Zedda essendo sindaco di Cagliari ha la tresponsabilita’ della manutenzione, del controllo e del monitoraggio, e questo come dice Deliperi, manca, e’ li l’inghippo! Poi se la spiaggia dei 100mila di cui 70 mila sono caddozzoni e maleducati, Zedda e le amministrazioni passate e future (spero non piu’ quella di Zedda) non hanno sessuna colpa morale ne’ diretta. Ovviamente e’ fatto obbligo al cittadino rispettare le piu’ normali e semplici regole di educazione, e per le amminisrrazioni, visto che tali regole non vengono rispettate, attuare tutte quelle iniziative volte non solo al controllo e alle super multe, ma a putar’e’ pei a paneri a chi recidivamente continua ad inzozzare!!!
Gentile signo Deliperi, la risposta è d’obbligo. Purtroppo ho tralasciato di virgolettare il mio riferimento agli ambientalisti, il quale riprendeva il leit motiv spesso ripetuto su Buongiorno Cagliari che lei come tanti altri utenti di questo blog conoscerà di sicuro. Mi prendo quindi tutta la responsabilità per aver suscitato la sua sdegnata replica… pur essendo io stesso un praticante del volontariato (intendendo con questo che dedico molto tempo libero non retribuito per delle cause alle quali credo vivamente), e ambientalista oltremodo nella mia vita quotidiana e nella mia professione. Conosco inoltre l’azione che il GIG e quindi la sua persona, portate avanti spesso in solitudine da anni, e questo mi aiuta ancor meglio a interpretare l’emotività che traspare dalla sua replica… come dal mio intervento del resto a meglio rileggermelo.
Purtroppo resta il fatto che il tema dell’aliga selvaggia non trova riscontro, nè sui social media, nè sui giornali… non vi è sensibilizzazione, non vi è denuncia, non vi è una presa d’atto da parte della politica. E in questo panorama, mi spiace scriverlo ma un paio di riferimenti sul suo blog a alle richieste effettuate dalla sua associazione non mi sembra abbiano ottenuto chissà quale riscontro. E pur siete (è) molto più attivi di altre associazione ambientaliste… So che non è facile agire efficaciemente quando le istituzioni per prime sono lontane dalle proprie responsabilità è che non spetta a chi fa “volontariato” risolvere i problemi, così come so quanto sia difficile ottenere quel ricambio interno nelle associazioni che garantisca poi una continua freschezza e disponiblità di energie, e quanto ugualmente sia difficile sollevare l’attenzione di certa stampa/comunicazione, per cui non me ne voglia per l’infelice citazione…”dove sono gli ambientalisti?”. Da tempo cerco di separare e smaltire correttamente le mie e le atrui supidaggini ma, intanto anche questo fine settimana ha visto un sensiblie incremento della quantità di aliga abbandonata in giro.
A questo punto mi chiedo: ma dove sono i giornalisti?
( da copione ora dovrebbe replicare il signor Biolchini o qualche suo collega..) La saluto e la seguo a distanza.
Enrico C.
Enrico C., alle nostre richieste spesso e volentieri segue la puntuale operazione di bonifica ambientale da parte del Comune interessato.
Purtroppo non segue la vigilanza e, immancabilmente, dopo qualche settimana siamo al punto di prima.
Faccio un esempio fra i tanti: la piccola “nicchia” archeologica della scalinata di Bonaria, a Cagliari (vds. http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2013/09/14/lanfiteatro-romano-e-la-necropoli-romana-di-bonaria-cagliari-hanno-bisogno-di-una-bonifica-ambientale-e-di-essere-protette-dai-cafoni/).
Non ricordo nemmeno quante voglia abbiamo chiesto la ripulitura del bene culturale e di quante volte il Comune di Cagliari l’abbia in seguito effettuata.
Vi sono ben due cestini per i rifiuti a due passi, eppure cialtroni e cafoni continuano a buttarvi dietro rifiuti.
La soluzione è una sola: installare micro-telecamere per individuare questi delinquenti e sanzionarli pesantemente.
Può anche andare il sindaco Zedda tutti i giorni a sensibilizzare i passanti, ma l’aliga continuerebbe a finire nelle tombe romane.
C’è bisogno dello sforzo di tutti, giornalisti, amministratori pubblici, ma soprattutto i cittadini che conservano un barlume di neuroni funzionanti: chiunque veda un cafone buttare rifiuti, lo fotografi, lo apostrofi a voce alta, chiami subito la Polizia municipale, non stia a guardare!
Forse, così cambieranno le cose in meglio.
Stefano Deliperi
La Giunta del “fare finta di fare qualcosa per dire di aver fatto qualcosa” e del “è sempre colpa degli altri”.
Poi questa rivalutazione della Polizia Municipale è alquanto comica. Credo sia la stessa Polizia Municipale che non vigila sul parcheggio selvaggio, sul rispetto delle ZTL, sulle concessioni dei locali pubblici, sulle bestie che popolano la notte cagliaritana, ecc.
La stessa Polizia Municipale verso cui, sino a poco tempo fa, questa amministrazione scaricava le colpe di gran parte dei problemi di ordine pubblico che, di certo non sono stati risolti e che ora magicamente torna ad essere la paladina degli oppressi.
Mi viene da canticchiare Supereroi dei Meganoidi…
Finalmente si parla di aliga.
Peccato che vi accorgiate di questo problema solo in relazione al Poetto e al sindaco Zedda, non voglio trollare ma ogni tanto alzate gli occhi dal computer e andate un pò in giro a guardarvi attorno… altro che Poetto.
La cultura dell’abbandono selvaggio dell’aliga sta dilagando in Sardegna. E fa ridere il commento di “urgekitana” che non si sa in quale universo parallelo viva. Fatevi un giro… le cunette di molte strade straripano di buste di aliga, e non solo la 131, le piazzole e gli angoli delle strade di penetrazione uguale. E questo in tutta la Sardegna.
Le strade di servizio attorno a Santa Gilla, e adiacenti l’area parcheggio Auchan sono un immndezzaio enorme, per non parlare della sulcitana.. fate un giro attorno a Carbonia, o Sassari, o sporgetevi da qualche cavalcavia in mezzo alle sugherete galluresi… altro che cicche del Poetto. … e da qualche anno con la moda di pulire le scarpate con i trattori a braccio meccanico vai… coriandoli di aliga per tutti!
C’è un cumulo di eternit sulla strada di servizio che costeggia Santa Gilla, ai piedi di un traliccio, poco prima del bivio per macchiareddu, visibilissimo dalla strada… provate a chiamre la forestale, l’anas, il communo… la risposta? sempre quella: non è di nostra competenza, provvederemo a segnalare… idem per le discariche… provate a parlare con chi l’aliga la raccoglie: non è di sua competenza… e con la differenziata è ancora peggio: non ci sono servizi di controllo, tutela e raccolta. Punto.
E ognuno continua a farsi i cazzi suoi, seguire ogni puttanata su Fb etc..
Ecco i commenti di qualche cicloturista dopo un giro in Sardegna… (dall’inglese) che isola bellissima, quanto siete fortunati, ma… qual’è il vostro problema con l’immondizia? – che posto bellissimo ( solita tiritera) peccato per l’aliga.. certe cose le ho viste solo in xxxkistan – (dall’Italiano, lol) fortuna che in SArdegna siete così in pochi, se no altro che Napoli!!
Prego ora andate pure avanti con le cicche del Poetto e a fare i conti in tasca al giovane-vecchio sindaco ( nenache nei suoi peggiori incubi si sognava di arrivare a questa carica…lui che ambiva a una carriera politica old school e invece…)
e in tutti questo mi chiedo sempre: dove sono gli ambientalisti??
buona aliga a tutti.
bel discorso, ma non poteva mancare la chiusura a membro di segugio: “dove sono gli ambientalisti”?
Quelli, maledetti, che dovrebbero stare dietro ogni cafone che butta l’aliga da qualsiasi parte, 24 ore su 24, e dovrebbero fare il “lavoro sporco” al posto di amministrazioni pubbliche, genitori, neuroni dei cretini che buttano l’aliga.
Ma dove cavolo sei tu, Enrico C.?
Toh, per esempio, leggi: http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2013/05/06/chiesta-la-bonifica-ambientale-delle-sponde-di-santa-gilla-cagliari/ , http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2012/10/06/lo-stagno-di-capoterra-in-balia-del-degrado/ , http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2013/05/25/una-strada-lastricata-di-rifiuti-la-strada-provinciale-n-8-a-sestu-ca/ , http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2012/11/09/le-strade-e-le-loro-pertinenze-devono-essere-tenute-pulite/
Noi, purtroppo, passiamo buona parte del nostro tempo libero (sì, nessuno ci paga per farlo) per cercare di fermare scempi e discariche abusive.
Cerchiamo anche di fare un po’ di sana sensibilizzazione: Enrico C. butta le tue stupidaggini nel cestino, please 😉
Stefano Deliperi
Non sono un abitante di Casteddu, ma personalmente ritengo che le multe, per questa gente (o meglio, gentaglia), siano l’unica vera misura efficace. Anzi ne andrebbero fatte di più, tutti i giorni e più salate. Ovvio che i cestini devono essere svuotati con regolarità e ben venga assolutamente la campagna di sensibilizzazione, ma c’è a chi non importa nulla di tutto ciò, e capisce solo se gli si tocca il portafoglio. Che le spese per le pulizie le coprano le multe, meglio ancora se avanza qualcosa da reinvestire in cultura.
“non c’è salvezza per una città abitata da gente simile.”
cummenti scieus, sa citadi de Kalari est stettia “repoblada” totu de genti allena… icussus ki ant’arregalau is 4 Morus a sa Sardigna! Su sardu beru ada essiri loco ma no est caddozzu! Meni is biddas, sa “differentziada” si fait beni meda! Funt is Kalaritanus ki no dda olint fai! Mi dispraxit a ddu nai ma est sa beridadi. Et aicci est po’ su Poettu. Sa genti de is biddas sinci torrat a pigai sa propriu aliga in s’autonobili et arribada a domu differentziat cummenti cummanda su propriu comunu.
…non solo la spiaggia viene sporcata da orde di ragazzini deficienti, “educati” da genitori incapaci, che lasciano sull’arenile di tutto e anche di più, ma non si salvano neanche le stradine del quartiere, dove i pochi cestini restano per giorni ricolmi di rifiuti e che poi si spargono sui marciapiedi ( anche 3 o 4 giorni di fila), marciapiedi che spesso vengono usati per parcheggiare ( e guai a farlo notare all’automobilista di turno, vi becchereste solo insulti…ma se dite “guardi ho visto i vigili, io tra vedere e non vedere la mia auto l’ho spostata”, verrete ringraziati! ). Il sabato e la domenica poi, tantissimi automobilisti ripartono lasciando nei parcheggi buste, bottiglie, lattine… ma guai se entri in macchina con un po’ di sabbia nei piedi!…non c’è salvezza per una città abitata da gente simile.
adorabili le risposte burocratitche di paulsc, sembrerebbero fornite dall’urp del comune…peccato che la politica sia un’altra cosa. infatti, tutta l’amministrazione zedda è caratterizzata dall’assenza di visione politica e di progettualità. si muove nel recinto del quotidiano e del sipuònonsipuò dei dirigenti comunali. perfino i piani triennali, quando esitono, sono figli di una gestione dell’esistente con pochi, pochissimi, interventi innovatori. bisogna ammettere, però, che zedda è bravissimo a trasformare il nulla in una notizia (esilarante la visita al procuratore della repubblica per portargli il piano triennale contro la corruzione, che è un atto obbligatorio e certamente non è scaturito dalla magnifica iniziativa del nostro sindaco). Come ha lucidamente raccontato vito biolchini, la notizia delle multe ai caddozzi, pubblicata su facebook e naturalmente rilanciata da tutti i media, è una minestra riscaldata e di fronte a questa banale evidenza dei fatti, è inutile menarla con le opposte tifoserie prozedda o procaddozzi. non è questo il punto.Il punto è che la giunta zedda aveva proposto pomposamente un programma in materia e non ha fatto nulla di nulla al riguardo. e, mi dispiace per il devoto paulsc, l’azione di governo è qualcosa di più rispetto a quelle tre cose, pure necessarie (e ci mancherebbe altro!) fatte per tenere pulito il poetto (per tentare di tenerlo pulito) ma che rivelano tutta la loro insufficienza rispetto ad un progetto di educazione e prevenzione che insieme alle multe avrebbe potuto fare la differenza. E se tutto ciò non è stato fatto, direi che le fanfare della propaganda dovrebbero semplicemente tacere (altro che “la prima multa non si scorda mai”) perchè altrimenti alla mancata azione di governo si accompagna la fastidiosa sensazione che ci stiano pure prendendo in giro. mi viene in mente la vicenda silvestrone, le immagini entusiaste del sindaco, del direttore generale e di mezza giunta comunale che hanno accompagnato la visita di silvestrone al comune, e un commento caustico che ho letto su facebook: tornami la sciarpa. se continua così, ci toccherà dire ” oh massi, tornaci il voto” perchè capiamo le tue difficoltà, ma son passati tre anni e risparmiaci almeno la fuffa
Ho parlato semplicemente da utente del Poetto. E come utente anche di altre spiagge della Sardegna, le posso dire che la situazione di inciviltà riscontrabile al Poetto è quella presente in tantissime altre località. Come nelle cunette delle strade, nelle pinete, nelle campagne o nei parchi pubblici. Anche dove non è sindaco Zedda. Basta che vada in un qualsiasi gruppo su facebook e vedrà carrellate di foto che denunciano l’inciviltà delle persone, da nord a sud.
Lei ha ragione, paulsc. E mi dà ragione. La sua cortese replica dimostra che il trionfalismo della multa per la cicca andava evitato. La spazzatura è un problema serio e richiede comportamenti seri, non giochini mediatici in cui si racconta la stessa notizia da tre anni cambiando soltanto le parole e i mezzi di comunicazione. Non si può pretendere che le persone mediamente intelligenti e informate partecipino festanti alla fanfara e si bevano la notizia come se parlasse di un intervento nuovo ed efficace. La sobrietà è ancora un ingrediente della buona politica.
Nel 1960 feci un lungo viaggio, con i miei genitori, in Inghilterra e Scozia. Proprio lungo il limite fra i due territori, appena entrati in Scozia, mio padre decise di celebrare l’evento, fermandosi in una piazzola per fare il caffè. Poco lontano, un signore locale confezionava il suo the.
A breve distanza, un paletto, con un cestino per la spazzatura, sfondato.
In tutta la piazzola non c’era traccia di pattume: era, infatti, tutto decorosamente ammucchiato sotto il cestino sfondato, dov’era rimasto dopo che qualcuno l’aveva deposto lascindolo cadere attraverso il cestino stesso.
Ora, dato per scontato che non ci fosse vento, resta chiaro – e per me resta chiaro da allora – come in un gesto apparentemente stupido possa esistere l’adesione etica a un principio (come fare la fila, etc.).
E’ anche vero che qui, paisà, siamo in Italia…
Andando al Poetto, o alle prime ore del mattino, o a tarda sera, posso dire che la pulizia è più che sufficiente, così come lo svuotamento dei cestini. Passa un mezzo meccanico la mattina, che griglia la sabbia, (si possono vedere ancora i segni sulla sabbia se ci si reca abbastanza presto), poi passa, a metà mattina, il personale per la pulizia manuale e lo svotamento dei cestini. Se qualche volta le isole ecologiche possono riempirsi, ci sono i cassonetti enormi, che ormai si trovano quasi solo al Poetto, a bordo spiaggia, nemmeno lontani, quindi. Inoltre ce ne sono accanto alle fermate degli autobus e nelle vie limitrofe, visto che ci sono numerose abitazioni, soprattutto nelle prime fermate. In più ci sono quelli dei chioschi, solo alla prima fermata ce ne son tre, e nessun titolare impedisce di buttare un pezzo di carta o una bottiglia nel contenitore che ha predisposto nel suo spazio di concessione. Cosa si vorrebbe di più? D’altraparte, una moda cittadina è quella di distruggere le pensiline degli autobus, persino quelle nuove con vetro spesso e praticamente infrangibile. Dovremmo fare una campagna di sensibilizzazione sul non distruggere le pensiline a pugni?!
Meno male Vito che almeno tu hai un po’ di memoria, mi sembrava un dejavù…
Un po di responsabilità la ha certamente anche il comune (e quindi Zedda) ma la grande colpa è dei tanti maleducati che frequentano la spiaggia, se no non si spiegherebbe come mai in altri posti i cassonetti per i rifiuti neanche ci sono e sei invitato (costretto) a portarti i TUOI rifiuti a casa (magari differenziando). Per esempio in montagna (Alpi) nei rifugi e negli alpeggi non è previsto che un pranzo al sacco (quindi non comprato nel rifugio stesso) possa produrre un rifiuto da lasciare nel luogo e che qualcuno debba conferirlo a valle per conto tuo: semplicemente TU te lo riporti a casa. Di sicuro il comune deve fare campagna di sensibilizzazione magari con cartelli in spiaggia che ricordano a chi sporca che incorrerà in una multa salata, ma non capisco perché si deve aumentare a più volte al giorno il ritiro dei rifiuti privati con costi a carico di tutti: allora facciamo pagare un ingresso anche per la spiaggia libera e utilizziamo il ricavato per potenziare il servizio. Forse chi non ha sensibilità ambientale avrà almeno sensibilità al portafoglio e sene resterà a casa.
Mi permetto di intervenire anche se non sono di Cagliari, ma il Poetto lo conosco bene perchè, venendo a Casteddu sin da piccolo per varie ragioni, i miei mi ci portavano e rimanevo sempre estasiato da quella spiaggia. Già il ripascimento è stato un mezzo disastro, se poi ci si mettono i maleducati a sporcare, la cosa è sempre pessima, però a mio avviso, Vito, la storia delle campagne di sensibilizzazione lascia il tempo che trova, perchè aldilà di tutto c’è la maleducazione della gente, che anche se trova i cestini pieni, potrebbe pensar di fare un sacrificio e portarseli dietro in macchina per gettarli da qualche altra parte, oppure fare due passi in più e buttarli al primo cassonetto…questo è un male comune che accade dappertutto, vedi per esempio i comuni in cui, pur essendoci la raccolta differenziata e orari ben segnati per il conferimento, la gente se ne frega e dice” io la butto dove e quando voglio”. Ben vengano quindi le sanzioni, e i controlli, basta che siano continui e affiancati da una seria opera di pulizia del litorale e di svuotamento dei cassonetti. Dunque, fossi in voi cagliaritani, mi preoccuperei di vigilare che questi controlli, anche in borghese, continuino, e siano fatti in maniera seria, anche aldilà delle campagne di sensibilizzazione, perchè se non ti hanno insegnato in famiglia a non sporcare, i manifesti lasciano il tempo che trovano…..
“i manifesti lasciano il tempo che trovano” è una solenne imprecisione. la comunicazione non è solo fondamentale, è tutto. quindi “i manifesti lasciano il tempo che trovano” quando sono fatti con i piedi.
se ci hanno insegnato in famiglia a non sporcare è perchè i genitori hanno saputo “comunicare” con noi e quindi educarci.
quindi, siccome i manifesti e la comunicazione possono (e debbono) anche educare, io trovo che la comunicazione sia importante quanto e più della repressione. fermo restando che un maleducato si nota più di diecimila persone corrette.
Il cittadino ha il dovere di non sporcare, il comune ha il dovere di mettere i cittadini nelle condizioni di non sporcare. Ergo, molti cestini svuotati di frequente. Purtroppo il cittadino non ha la possibilità di multare il comune per errato comportamento.
Zedda non è Rudolph Giuliani ma è l’amaro medicinale Giuliani (o Giulini?) che CAGLIARI sta ingurgitando in attesa di una sua Perugizzazione o Livornizzazione…
Nel frattempo sel ha aperto un circolo a Marina per potenziare l’azione di Governo.
A proposito sarà intitolato a Luca Silvestrone? A Matteo Renzi noto esponente della Dc nazionale? O all’eroe Zippulas ?
Io sono d’accordo con l’umile tenutario, non perché ce l’abbia con il Sindaco ma semplicemente perché sono deluso dall’operato della sua Giunta.
Aggiungo che l’anno scorso la polizia municipale è stata assente (non solo al Poetto) per la diatriba sulle divise.
Quest’anno l’assessore Leo ha rimesso il mandato e quindi torna tutto sotto la diretta responsabilità di Zedda.
Nel frattempo sono iniziati i lavori di riqualificazione del lungomare, senza aver concluso la VAS, lavori che rischiano di essere l’ennesima occasione mancata.
Il quartiere, e tutta Cagliari, sono in mano ai vandali, abbiamo la necessità di un sindaco alla Rudolph Giuliani con una politica di vera “Tolleranza zero.”
Occorre un sindaco in grado di fermare il declino civile, demografico e culturale.
Secondo me Zedda fa benissimo a fare come fa. Per due o tre giorni manda in giro un po’ di vigili e si faranno tre o cinque multe davanti ai giornalisti. Poi non ci sarà più nessun controllo e i cagliaritani saranno cornuti e mazziati e rivoteranno solotronco in massa. Basta vedere le truppe cammellate che si precipitano a insultare il tenutario ogni volta che fa vedere che il re è nudo. Zedda fa bene, perché i cagliaritani sono coglioni
Ha perfettamente ragione chi scrive qui sotto.
Domani dovesse diluviare, l’umile tenutario scriverà un post dal titolo ‘piove zedda ladro’.
Ormai è una guerra personale tra te e zedda; solo che zedda non risponde ai tuoi colpi d’artiglieria (continui)
Quattro o cinque link dal 2011 al 2014 non sono guerra personale: sono fatti incontestabili. Quanto alle risposte che Zedda non dà, sono un problema suo e non mio. Io scrivo per me e per i miei lettori, mica per i politici (anche se mi rendo conto che questo è un vizietto che molti miei colleghi hanno).
Puoi spiegarmi cosa può fare un comune contro chi deturpa sporcando, se non sanzionare?
Spariamo un colpo alla nuca a tutti coloro i quali sporcano in spiaggia?
È come dare la colpa alla forestale o ai vigili del fuoco se ogni estate gli incendiari ricominciano nella loro opera.
Ma per cortesia, scusa se te lo dico,ormai non hai più un briciolo di obiettività nei confronti della giunta comunale
Le multe sono iniziate nel 2011 e non hanno prodotto niente di niente. Servono (insieme alle sanzioni) campagne di comunicazione ben fatte e un piano speciale per la pulizia del Poetto che non si limiti allo svuotamento due-tre volte al giorno dei cestini collocati in spiaggia, perché i cestini si riempiono con una velocità impressionante. Tutto qui: non è difficile. Il Poetto è un luogo speciale e merita un trattamento speciale.
Ahh, quindi non è colpa dei caddozzi, è colpa del comune che non svuota di frequente i cestini dell’aliga; così i poveri cagliaritani sono costretti a mollare l’aliga in spiaggia perché i cestini son sempre pieni.
Certo poi un po’ di comunicazione sarebbe l’ideale: bambini fate i bravi non buttate l’immondizia sulla spiaggia..
E il Poetto sarebbe pulito e splendente.
Vito candidati per la poltrona di sindaco, in due mesi risolvi tutti i problemi della città.
non vedo pubblicato l’ultimo mio commento; spero sia stato un problema tecnico e non una mancata pubblicazione volontaria.
O siamo addirittura alla censura di chi non la pensa come te sulla giunta comunale?
Come non detto, pardon, ora vedo il commento in attesa di moderazione
Grazie comunque per la fiducia.
😉
Questo però sembra un copia-incolla degli articoli che lei scriveva contro Floris e compagnia cantante! Non è solo Zedda a ripetersi e a fare annunci improduttivi!
Pensando di offendermi, mi ha fatto un bellissimo complimento.
Oh vito laghi zedda è stato eletto nel 2010 non 2001. C’é un errore.
Piccolino il lapsus! 🙂 🙂
aio’ o Vito, imoi tenis cosa de nai contras a zedda po custa cosa puru….cessu cessu, prenditi un break, rilassati al poetto…e occhio agli agenti in borghese…
?