La manifestazione organizzata lo scorso anno a Cagliari da Casteddu Antifascista. Photo Olliera
Il prossimo 25 aprile, dopo tanti anni, Cagliari non sarà più teatro di manifestazioni neofasciste. I gruppi di estrema destra si sono però dati appuntamento a Quartu dove già l’anno scorso, grazie alla complicità dell’amministrazione comunale di centrodestra, una decina di persone manifestarono davanti al Monumento ai caduti proprio nel giorno in cui si celebra la festa di liberazione dal nazifascismo. Quest’anno il copione rischia di ripetersi. Stamattina il presidente del Comitato provinciale dell’Anpi di Cagliari, Marco Sini, ha inviato questa lettera al prefetto, al questore di Cagliari e al sindaco di Quartu, chiedendo di sapere chi ha autorizzato la manifestazione e chiedendo espressamente che il 25 aprile non conosca la vergogna di una celebrazione neofascista nel giorno in cui si celebra la festa nazionale della Liberazione dalla dittatura mussoliniana.
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Ill.mo Signor Prefetto di Cagliari
Piazza Palazzo n. 2
Cagliari
Ill.mo Sig. Questore di Cagliari
Via Amat, n. 9
Cagliari
Al Sindaco Di Quartu S.Elena
Via Eligio Porcu 141
09045 Quartu Sant’Elena
Cagliari, 23 aprile 2014
Oggetto: la Festa della Liberazione del 25 Aprile 2014 e il raduno promosso dalla destra neofascista a Quartu Sant’Elena per la stessa giornata.
Facendo seguito alle precedenti lettere di pari oggetto che il Comitato provinciale dell’ANPI ha trasmesso alle S.L, il sottoscritto Marco Sini, in qualità di Presidente del Comitato Provinciale di Cagliari dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia (A.N.P.I.), intende con la presente contestare l’autorizzazione concessa per la “commemorazione con una cerimonia pubblica dei caduti della Repubblica Sociale Italiana di Salò” in programma presso il Monumento ai caduti a Quartu Sant’Elena per le ore 18 del 25 aprile prossimo venturo, come apprendiamo dal sito web che annuncia tale evento.
Da tale annuncio si apprende che “quest’anno la cerimonia pubblica del 25 aprile si svolgerà di sera a Quartu Sant’Elena. Causa: dittatura rossa nel Capoluogo”. Dal riferimento alla impossibilità di tenere questa manifestazione nel capoluogo (Cagliari) per mancata autorizzazione, si deduce che qualche autorità pubblica ha comunque dato l’autorizzazione a svolgere la cerimonia a Quartu Sant’Elena.
Al momento non sappiamo quale sia questa Autorità pubblica che ha concesso l’autorizzazione, per la quale comunque esprimiamo la nostra più totale disapprovazione!
L’ANPI e il Comitato 25 Aprile non hanno mai inteso contestare a chicchessia il diritto a commemorare, privatamente, quei soldati periti della c.d. Repubblica di Salò, ma ha sempre fermamente contestato il fatto che quella commemorazione avvenisse proprio il 25 aprile, in una giornata deputata ad onorare la Resistenza e i suoi Caduti e niente altro e a festeggiare la Liberazione dal nazi-fascismo e nient’altro!
È fin troppo evidente che “commemorare” i soldati caduti che hanno combattuto a fianco degli occupanti tedeschi nello stesso giorno in cui si festeggia la Liberazione dell’Italia da quegli occupanti e dai loro ausiliari della c.d. Repubblica di Salò significa contestare quella Liberazione, la Resistenza che l’ha determinata e fare apologia del regime fascista che ha umiliato l’Italia e l’ha portata alla rovina. Come noto la Legge Scelba del 1952 vieta quella manifestazione che “denigrando la democrazia, le sue istituzioni e i valori della Resistenza o compie manifestazioni esteriori di carattere fascista”.
In occasione delle celebrazioni del 25 aprile del 2013 alle organizzazioni di destra e di estrema destra che avevano richiesto l’autorizzazione a manifestare con le stesse modalità che gli erano state concesse negli anni precedenti, il Signor Prefetto ed il Signor Questore negarono l’autorizzazione che fu consentita in altra data.
Pertanto, nel confermare la nostra opposizione a che si svolga una qualsivoglia commemorazione dei soldati che hanno combattuto a fianco dell’invasore tedesco contro i patrioti italiani e le truppe alleate proprio il 25 aprile, in una giornata deputata ad onorare la Resistenza, i suoi Caduti, i deportati e le vittime civili della guerra e niente altro, come ANPI e come Comitato 25 Aprile si chiede alle SS.LL. di confermare il divieto per qualsiasi eventuale manifestazione promossa dalle componenti della estrema destra per il 25 aprile a Quartu ed in qualsiasi località che ricade sotto la Loro giurisdizione, per i su descritti caratteri antagonistici e contrastanti con la Festa Nazionale della Liberazione.
Distinti saluti
Il Presidente
del Comitato provinciale ANPI
(Marco Sini)
Che vergogna quartesi ribellatevi allo schifo e all’ignoranza fascista. Che non abbiano un luogo dove sentirsi liberi di oltraggiare il prossimo