Cagliari, piazza del Carmine. Photo Olliera
Finché non vedo, non credo. Però rispetto agli anni scorsi la situazione si annuncia radicalmente diversa. Ergo, il prossimo 25 aprile a Cagliari dovrebbe essere solo e solamente degli antifascisti: finalmente. “Grazie all’azione convergente di diversi organismi quest’anno non si svolgeranno manifestazioni della destra. Il Comune di Cagliari non ha rilasciato alcuna autorizzazione. Il prefetto ha, inoltre confermato la volontà di consentire manifestazioni e iniziative alle associazioni che si riconoscono nel comitato 25 aprile” ha scritto sul suo blog il consigliere comunale della Federazione delle Sinistre, Enrico Lobina.
Cagliari è stata per anni una città dove il 25 aprile è stato macchiato da manifestazioni neofasciste tollerate da troppe autorità. In questo blog ne ho sempre parlato diffusamente e se volete rinfrescarvi la memoria non dovete far altro che rileggervi i post degli anni scorsi.
Finalmente siamo riusciti a mettere fine a questa vergogna. Ed è stato un risultato a cui hanno concorso tutti: dall’amministrazione comunale alle associazioni antifasciste, l’Anpi che ha fatto i ricorsi e i militanti di Casteddu Antifascista che lo scorso anno si sono beccati pure una carica dalla polizia.
Godiamoci questa festa di libertà: ce la meritiamo.
L’appuntamento è per venerdì 25 in piazza Garibaldi, con il corteo che si concluderà come tradizione in piazza del Carmine (e anche quest’anno avrò l’onore di coordinare gli interventi). Vi segnalo però anche gli altri appuntamenti messi a punto dal Comitato 25 Aprile.
Martedì 22 aprile alle 17.30 nella sala della Società degli Operai, in via XX Settembre 80, a Cagliari, tavola rotonda sul tema “Militari italiani da El Alamein alla Liberazione”. All’iniziativa promossa dall’Issra (Istituto sardo per la Storia della Resistenza e dell’Autonomia), e in collaborazione con Bookshop Al Massimo, interverranno la ricercatrice Valeria Deplano, il direttore dell’Istasac di Nuoro, Aldo Borghesi,Walter Falgio e Giuseppe Caboni dell’Issra e lo storico Daniele Sanna. Offrirà in conclusione la sua testimonianza il partigiano Nino Garau.
Mercoledì 23 aprile alle 17.30 al Search del Largo Carlo Felice l’Anpi e l’associazione Nilde Iotti, dibattito su “Le madri della Costituzione”. Intervengono Luisa Sassu, Andrea Deffenu, Gianluca Scroccu, Isabella Dessalvi, letture di Patrizia Littera, coordina Claudia Sarritzu.
Sempre mercoledì 23 aprile, a Cagliari alle 20.30 nella sede all’associazione culturale Gramsci in via Doberdò 101, proiezione del film di Liliana Cavani “La doma nella Resistenza”. Ingresso libero con tessera FICC 2014 (3 euro). Segue la discussione la film.
Giovedì 24 aprile ci si sposta a Monserrato. alle 16.00 nella sala del Comune verrà conferita la cittadinanza onoraria a Mario Rocchetti. A seguire un concerto della Brigata Sassari in onore del partigiano di Monserrato “Nello Congiu morto per la Libertà dell’Italia” e l’apposizione della targa commemorativa.
Venerdì 25 aprile corteo a partire dalle ore 9.00 da piazza Garibaldi, con deposizione della corona d’alloro per i caduti al parco delle Rimembranze e arrivo in piazza del Carmine.
Alle 18.00 in piazza del Carmine testimonianze della Resistenza e della Costituzione della Repubblica: monologhi, brani, poesie e canzoni, con Rita Atzeri e Maurizio Mezzorani.
Alle 16.00 a San Sperate al Parco Megalitico, mostra fotografica sulla resistenza, reading letterario ed esibizione di sei band.
Sabato 26 aprile alle 18 a Monserrato nella sala multimediale del Comune, l’Anpi di Monserrato organizza il dibattito “I sardi nella resistenza: antifascisti e partigiani monserratini”. Il Circolo Nuovo Pubblico proporrà le interviste “La storia nel baule: antifascismo e lotte democratiche a Monserrato e dintorni”.
Domenica 27 aprile a Monserrato nella sala multimediale del Comune, proiezione del film di Valeria Patanè “Zuddas”, storia del sardista e giellista monserratino, ucciso dai franchisti nella guerra civile di Spagna. Si inizia alle 19. Sarà presente l’autrice.
Infine martedì 29 aprile alle 17.30 nella sala della Società degli Operai in via XX Settembre 80 a Cagliari, l’associazione Cesare Pintus organizza il dibattito sul tema “Le donne, la Resistenza ed il voto dal 1946” con l’introduzione della professoressa Anna Oppo.
si la la Sardegna ha subito il fascismo è innegabile, ma ha subito anche il colonialismo, prima e dopo il fascismo, e continua a subirlo purtroppo, tutta questa voglia di celebrare e di manifestare queste occasioni io, lo dico apertamente, non la sento proprio, al Parco delle Rimembranze poi…
A Cagliari le manifestazioni sono finite e si sono trasferite a Quartu!!!!!
I Giovani democratici quartesi rispondono al proclama che invita a manifestare per i “caduti RSI”: “Per il secondo anno la città di Quartu rischia di dover ospitare un raduno di nostalgici della RSI i quali, col pretesto di deporre una corona di fiori per i caduti di Salò infangano la lotta di Liberazione dal cui sangue versato nacque l’Italia libera, repubblicana e democratica. Suona sui social network l’adunata del manipolo di neofascisti i quali, sulle lettere di un politicamente corretto “nobis!” (“A noi!”) si danno appuntamento per il 25 aprile alle 18 in Piazza Sant’Elena. I democratici quartesi condannano anche solo la possibilità che ciò avvenga una seconda volta, che in nome del revisionismo più becero siano messi sullo stesso piano i caduti per la libertà e i miliziani di un regime venduto agli invasori nazisti. Che l’amministrazione comunale chiarisca, e se la manifestazione non è stata autorizzata, che compia tutti gli atti necessari ad impedire commemorazioni indegne ed abusive”
“La Repubblica Italiana nasce Democratica e Libera grazie alla lotta antifascista di liberazione nazionale alla tirannia fascista e al totalitarismo nazista. uomini e donne hanno lottato e sono caduti per darci un paese libero e democratico fondato sulla pace e sul rispetto della dignità della persona e dei diritti dell’uomo che quei regimi hanno calpestato. La nostra Costituzione e la legge italiana rigetta e vieta l’apologia del fascismo e pertanto le autorità preposte al rilascio di qualunque autorizzazione a un certo tipo di manifestazioni si chiedano se esse siano in conformità alle normative vigenti nel nostro paese”, dichiara il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale Stefano Secci.
La scritta presente nella foto, pur dal contenuto condivisibile, è un reato così come l’apologia al fascismo. Ci sono altri metodi per manifestare il proprio pensiero.
Sì, ma mettere tutti i reati sullo stesso piano è una nota tecnica dei regimi reazionari.
No, semplicemente condannare un reato commettendone un altro è segno di idiozia e di mancanza di rispetto per la propria città, la propria storia e i propri monumenti. Pericoloso. E a Cagliari, in questo senso, si sta esagerando.
Ma mi faccia il piacere…!!!
W crisa (per chi non lo sa, l’artista delle balene)!!!
Quando il saggio indica la luna lo stolto guarda il dito
Non è mai troppo tardi