“In cauda venenum” dicevano gli antichi. E in effetti, gli ultimi giorni di campagna elettorale sembrano regalarci il peggio del peggio di ciò che abbiamo visto in questi mesi, quasi una summa di tutte le stupidaggini che avremmo voluto evitarci ma che sappiamo fanno parte di ogni campagna elettorale che si rispetti. Ma qui forse si sta esagerando: polemiche di bassa lega, recriminazioni, sondaggi di dubbia provenienza branditi come clave, linguaggi scomposti. Ce n’è per tutti i gusti.
Due giorni fa, sul palco della Fiera in occasione della visita di Giuseppe Conte, il referente regionale del Movimento Cinquestelle, il senatore Ettore Licheri, si è lasciato andare a uno show veramente imbarazzante, accusando tutti coloro che hanno deciso di votare Soru di farlo perché “o cretini o in malafede”. Certe cose si potevano capire (ma anche no) agli esordi del Movimento, quando il “vaffa!” era gridato in ogni occasione. Ma ora, con una candidata che punta a mostrarsi credibile per guidare la Regione, un’uscita così volgare è offensiva anche per chi la Todde ha deciso di votarla. Quindi, Licheri dovrebbe cospargersi il capo di cenere e chiedere scusa. Chissà se lo farà.
Chiaramente, i soriani hanno subito messo nel mirino Licheri, tirando fuori una sua partecipazione a un talk di qualche anno fa in cui difendeva in maniera trombonesca gli inaccettabili decreti sicurezza di Salvini. Subito allora è partita la controffensiva: ecco dunque un post di Fb del 2022 in cui la segretaria di Liberu Giulia Lai, alleata di Soru, dà del “criminale nazista” al presidente ucraino Zelenski. Andiamo bene…
Poi c’è il capitolo legato alle visite dei leader di partito. Per Todde arrivano in Sardegna Conte e Schlein: apriti cielo! I soriani, che si comportano sempre come il loro leder fosse arrivato l’altro ieri direttamente da un pianeta lontano e non avesse vent’anni di carriera politica alle spalle, si strappano le vesti e gridano allo scandalo! Ma subito parte la ritorsione: “E di Soru che ha fatto iniziative elettorali con Calenda e Mara Carfagna, cosa vogliamo dire?”. Ma la zuffa continua. Todde rinuncia alla chiusura con Schlein e Conte? “L’hanno mollata!”. Avesse avuto i segretari sul palco, avrebbero detto: “Ecco la prova che prende ordini da Roma!”. E via così, in una infinità sagra della disonestà intellettuale.
Poi ci sono i sondaggi. Io non so se il Fatto Quotidiano e Dagospia, richiamando ieri e oggi un fantomatico sondaggio secondo cui Todde sarebbe avanti e Soru molto indietro, stiano violando la legge secondo cui negli ultimi quindici giorni dalle elezioni non possono essere diffusi dati del genere. Forse qualcuno dovrebbe fare un esposto all’Agcom e sciogliere ogni dubbio (e io, sulla liceità di un comportamento del genere, più di un dubbio ce l’ho).
Sta di fatto che i soriani hanno risposto inondando wazzup di sondaggi di dubbia provenienza, in cui Soru raggiungerebbe percentuali stratosferiche. Le stesse a cui sembra credere Paolo Maninchedda, diventato in questi mesi il punto di riferimento degli ultrà soriani, che oggi (a sei giorni dalle elezioni) ha scritto: “Soru invece è testa a testa con Truzzu e la passeggiata insalivata di Conte non ha spostato un voto”. Anche in questo caso, affermazioni di cui non viene fornito alcun riscontro: semplicemente, da prendere o lasciare. Lunedì capiremo.
Comunque, il gioco è chiaro: tirare fuori dagli armadi gli scheletri degli avversari facendo finta di essere casti e puri. È dunque questa la campagna elettorale della pagliuzza e della trave (Matteo, 7, 1-5):
“Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati, e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”.
E chiaramente, è raro che qualcuno ricordi con la stessa foga alla destra le sue contraddizioni e le sue malefatte. Solo la candidata Lucia Chessa, ad esempio, in tv ha fatto presente come il pc del presidente Christian Solinas sia sparito la sera prima del suo sequestro da parte della polizia giudiziaria. Per il resto, a menarsi sono sempre e solo i fans di Soru e Todde. Che meraviglia.
Però, non abbattiamoci, in questa campagna elettorale ci sono anche degli aspetti positivi. Il più importante è che fra qualche giorno è finita.
Il sondaggio c.d riservato() pubblicato illegalmente in pratica è la copia del sondaggio taroccato di qualche settimana fa..che pena!! Che miseria umana sperare di vincere con questi mezzucci
No, non è così. I numeri sono diversi, non è lo stesso sondaggio.
Cambia di poco .. è logico.che non poteva essere replicato esattamente il tarocco .
Ma siamo lì ..
Un punto in più un punto in meno
…stesso risultato
Per la precisione: sondaggio tarocco: todde 45% Truzzu 43 Soru 10%/ sondaggio riservato (immagino su commissione di qualcuno nella sinistra)pubblicato illegalmente: todde 45% Truzzu 42.5 Soru 11%…
Buon pezzo, Vito. Cosa intendi, più nello specifico, con: ”sulla liceità di [fare un esposto all’Agcom], più di un dubbio ce l’ho)”?
Che io non sono tanto sicuro che una cosa del genere (ovvero, diffondere in questo modo dati di sondaggi) si possa fare. Ma bisognerebbe che qualcuno sollevasse la questione all’Agcom per capire meglio.
Ti ringrazio della precisazione e concordo: dietro quel ”sondaggi riservati”, si sta giocando sporco. Occorre che l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni intervenga.
OD Vito non mi starai diventando democristiano ché citi il vangelo?
Caro Vito,
Belli i tempi di Buongiorno Cagliari e dell’invincibile Uros, dominatore degli spazi siderali. Hai ragione, la notizia migliore è che tra pochi giorni questa brutta pagina di non politica sarà finita. La brutta notizia e che chiunque dovesse risultare vincitore avrà un compito quasi impossibile.
Un abbraccio. Luca
A proposito di scheletri….”e quella della giunta Soru di far nascere Abbanoa senza capitalizzazione, o meglio, nascondendo il dovere della capitalizzazione come atto implicito e non come dovere esplicito della regione, e infatti Soru non capitalizzò Abbanoa che sin dal suo primo sorgere, con tarfife inadeguate e senza capitali, accumulò perdite….”
Chissà chi scriveva questo nel 2020..
E non parliamo di aliga napoletana..
Anche quella nell’armadio? O sotto il tappeto?