A quanto pare, Renato Soru non se lo aspettava. Ah, no? E per quale motivo, visto che la voce che i Progressisti lo avrebbero tradito circolava furiosamente ormai da settimane e io stesso in questo blog l’avevo rilanciata e argomentata più volte? O forse pensava che fossero solo fake news messe in giro ad arte per destabilizzare la sua grande “Coalizione sarda”?
Ormai si fa in fretta a dare la colpa ai giornalisti, dimenticandosi che i giornalisti raccolgono informazioni, le confrontano, le verificano; chiamano e vengono chiamati da politici, da altri colleghi giornalisti, da osservatori (interessati e disinteressati), varie ed eventuali. Insomma, di cosa si dovrebbe sorprendere realmente Renato Soru se non della propria insipienza?
I Progressisti rientrano nel centrosinistra per lo stesso motivo per cui erano usciti: per mera convenienza. Pensavano di ottenere un risultato maggiore lasciando Alessandra Todde per Renato Soru ma ora con la stessa spregiudicatezza tornano sui loro passi, avendo capito che avevano imboccato una strada senza uscita.
A spiegarlo è stato il consigliere regionale dei Progressisti Francesco Agus in un’intervista rilasciata stamattina alla cagliaritana Radio X. Sentite questi passaggi:
Ci sono stati due mesi di sospensione, perché di fatto poteva accadere qualunque cosa, che però, piaccia o non piaccia, non è accaduta.
“Qualsiasi cosa” va letto come un affossamento della candidata, tentato dai Progressisti più e più volte, anche con la presentazione (era appena il 4 dicembre scorso) di un’imbarazzante proposta normativa che puntava a istituire in extremis le primarie per legge. Primarie che, sia chiaro, i Progressisti non hanno mai chiesto, se non strumentalmente quando hanno voluto rompere con il tavolo.
Agus ha poi proseguito:
“La candidatura (di Alessandra Todde, ndr) dentro il Pd e M5S è cresciuta, è stata bene accolta, ha iniziato una sua campagna elettorale, non ha straparlato e non si è collocata al di là della coalizione. È una candidatura su cui tra l’altro non c’erano alternative da parte di quel campo, e abbiamo preso atto anche di questo fatto”.
Ovvero: “Pensavamo di riuscire a destabilizzare la Todde, invece la sua candidatura, contro le nostre previsioni, è cresciuta. E questo ha destabilizzato noi”.
E ancora:
“Gli errori (ovvero, le mancate primarie, ndr) ci sono stati e li abbiamo denunciati, ma bisogna pensare al futuro. E l’unico modo per provare a giocare la partita è fare l’azione che stiamo facendo”.
Ovvero: “Noi ci abbiamo provato a far cadere Alessandra Todde e fare in modo che emergesse una terza candidatura (i Progressisti hanno sempre pensato al sindaco di Quartu, Graziano Milia, ndr), ma non ci siamo riusciti e per questo siamo costretti a tornare nel centrosinistra, posto che tra le posizioni della Todde e di Soru non ci sono significative differenze e il nostro elettorato ci sta bastonando ogni giorno per la scelta sbagliata che abbiamo fatto”.
È chiaro poi che “il futuro” di cui parla Agus non è certo quello della Sardegna, ma il suo personale, di un consigliere regionale uscente che pure bene ha fatto in questi cinque anni di opposizione ma che ad un certo punto si è trovato in una coalizione che avrebbe fatto fatica a superare il dieci per cento, e che dunque lo avrebbe condannato al tornare al suo lavoro precedente.
E Massimo Zedda? I Progressisti chiedevano per l’ex sindaco di Cagliari una nuova candidatura e, non avendola ottenuta, si erano rifugiati da Soru. Adesso tornano senza condizioni e senza aver ottenuto nulla, se non la promessa delle primarie per Cagliari. Perché anche questo abbiamo visto: i Progressisti che, per restare nell’alleanza regionale, pretendevano che Zedda venisse candidato a Cagliari senza primarie!
Le primarie nel capoluogo invece adesso ci saranno e i Progressisti rischiano di arrivarci da terzo/quarto partito della coalizione; e Massimo Zedda stavolta non avrà la strada spianata come in passato perché adesso il Pd la città se la vuole prendere sul serio (spoiler: Danilo Fadda in pole position) e quindi l’ex sindaco (che adesso avrà anche Soru contro: complimenti!), come Agus rischierà seriamente di dover tornare al suo lavoro precedente.
La festa è finita per questo partito che ha preferito rimanere piccolo con l’unico scopo di favorire le carriere personali di un gruppo ristrettissimo di persone. Il gioco però ora è chiaro a tutti e fossi in Alessandra Todde eviterei di farmi vedere in giro con chi per due mesi l’ha attaccata furiosamente, salvo poi cambiare idea (ma senza troppa convinzione). Il documento con cui ieri hanno annunciato l’addio alla Coalizione Sarda è infatti un capolavoro di ambiguità politica che non farà altro che allontanare ulteriormente i cittadini dalle urne.
Ma la cosa incredibile è che se il centrosinistra dovesse vincere, i Progressisti avranno anche il coraggio di intestarsi il merito del trionfo, facendo passare il loro ennesimo tradimento come una grande mossa politica, la svolta vera di tutta la campagna elettorale! Quando invece è solo l’ennesimo segno della tragedia di un partito (un poco) ridicolo.
EEE SI… tornare ai propri lavori “precedenti” ( anche per chi non ne ha mai avuto uno ) è davvero una condanna spietata.
Non credo ci siano stati interventi offensivi nei confronti di Biolchini.
È d’obbligo sempre una interpretazione delle notizie ..cercando, per quanto possibile, di impedire che le proprie convinzioni politiche abbiano il sopravvento e inducano in errore.
Occorre inoltre non dare mai niente per scontato perché comunque Renato Soru ha partecipato a un incontro a cui erano presenti i rappresentanti delle forze principali del campo largo.
E’ ufficiale che nell’incontro Ha offerto la propria disponibilità a un progetto di Unità di tutto lo schieramento e dunque di ritiro della propria candidatura a condizione di identico atto da parte della Todde.
Questo è il fatto che diviene dato politico :
un progetto di Unità che non è stato accettato.
I comportamenti del gruppo dirigente dei progressisti riguardano solo essi non Soru che ha dimostrato ampiamente di avere un solido “peso” in termini di rapporti di forza.
Prima di tutto, qualche scusa andrebbe rivolta a Vito e a quei giornalisti che osino dare notizie. Detto ciò, mi piacerebbe sottolineare ancora una volta la proposta Scortese (per non dire oscena) fatta dai cosiddetti Progressisti: svuotare la coalizione soriana presentando una lista unica (‘ta orrore!), al fine di farsi belli la sera del 25F. E il milionario cosa fa? All’insaputa(?) degli altri partiti, si dice perfino pronto a rinunciare alla propria candidatura! Aspettiamo dunque di sapere se Lìberu e Vota Sardigna fossero informati, se abbiano preso atto della terrificante debolezza palesata dal loro(?) candidato, di una dimostrazione di sfacciata slealtà. Eventuali comunicati saranno certamente più intelligibili di quello dei Poltronisti di cui sopra. Perché gli indipendentisti di tutto mancano, meno della chiarezza.
Liberu ha detto che loro sapevano.
A sa fini totu pagant is indipendentistas ahahaha mancu Pacciani aici…
Se è stato ucciso l’agnello per il figliol prodigo, perché non festeggiare per un compattamento del centrosinistra? Trovo molto più sporco il braccio di ferro, imposto dai vertici romani di lega, fdi, fi su Sardegna e altre regioni…
Che bella la libertà di dire ciò che si pensa veramente.
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Devo dire di essere sollevato per la decisione dei Progressisti. E non perché mi importino più di tanto i calcoli sul loro apporto alla coalizione di centro sinistra. Invece… Sono felice per Francesca Ghirra, di cui mi onoro di esser amico e convinto sostenitore della sua (vincente) candidatura al Parlamento. Francesca potrà finalmente muoversi nella campagna elettorale in favore di Alessandra Todde, di cui mi risulta essere amica ed estimatrice. Non posso certo considerarmi un “grande” elettore di Francesca, ma la mia parte l’ho fatta. E Francesca dimostra con la sua intelligente e costante attività parlamentare di meritare e ripagare la fiducia accordatale dall’elettorato sardo. Ora il solo pensare di essere nella battaglia elettorale regionale sarda su fronti diversi (lei con Soru e io con Todde) mi dava sofferenza, dispiacere, delusione, contrarietà. Figuratevi quanta gioia che la cosa si sia felicemente risolta.
Avanti allora insieme, in appoggio della coalizione di centro sinistra, con Alessandra Todde, candidata presidente della Sardegna!
Meloni, ogni tanto posi il violino…
Ghirra quella che raccoglieva le firme per il vaccino anticovid obbligatorio? auguri…
Zedda & co. puntano sul fatto che gli elettori sardi hanno una memoria a brevissimo termine e da qui alle elezioni si saranno già dimenticati del tradimento a danno di Soru e delle varie giravolte effettuate. Staranno in disparte come hanno fatto finora sperando di conservare uno-due posti in regione, dopo di che andranno all-in sulle elezioni comunali. È comunque una scommessa, ma forse con meno rischi e più dividendi rispetto alle tante incognite della Coalizione Sarda. Resta comunque un voltafaccia vergognoso, ancora più incredibile perché hanno cambiato due volte casacca in due mesi, se non è un record mondiale poco ci manca.
leggo tutti gli articoli in cui sono presenti dichiarazioni di Renato Soru ma non colgo in esse nessuna attenzione per il gruppo dirigente in fotografia.
Niente stracci che volano.
La Todde non risulta abbia festeggiato con ‘l’uccisione del maiale ” per il ritorno dei figli scappati da casa.
Niente da fare bisogna pazientare il 15 gennaio per il primo deposito per sapere .
Io non ho fatto scommesse.
Per ben due volte ho chiesto a Biolchini di scrivere una sceneggiatura sulla politica sarda,col ruolo di attore principale di Antonello Cabras(prossimo presidente della Bper) in particolare del centro sinistra..
Sinceramente,qualcuno ha creduto davvero che Uras e Zedda si sarebbero candidati con Soru?
La storia è molto più semplice ,direi quasi banale,per chi conosce questi personaggi e gli ambienti del centro sinistra,di A.Cabras.
Uras e Zedda fanno finta di scegliere Soru,con un mandato ben preciso di A.Cabras…e così i due fanno finta di aderire alla coalizioni di Soru, per convincerlo a non presentare liste alle elezioni regioninali prossime.
Siccome Soru è testardo,ma non è scemo,ha rispedito al mittente (A.Cabras) i due satrapi.
Mi fermo qui.
Posso essere utile a Biolchini se decide di scrivere un opera teatrale.
Mi sfugge quale sia il “lavoro precedente” di Zedda e di Agus, ma fila. Chissà se la Marchesa del Grillo (o di Grillo?) in salsa nuorese, definitivamente stanata da Soru, ha fatto un buon acquisto riprendendosi indietro questi bidoni. Tra sdegnate astensioni e gente che comunque vuole continuare a seguire Soru (chissà cosa gli dirà adesso Uras, già suo grande partigiano quando si impose a suon di preferenze su Sandro Valentini), il flusso di ritorno rischia di assomigliare a quello di certe condotte di Abbanoa piene zeppe di perdite.
Comunque, sulla bacheca Facebook di un tuo attempato collega, certi account più o meno fake che si qualificavano come esponenti o elettori dei Progressisti hanno lasciato intendere che l’approdo alla “Rivoluzione Gentile” sarebbe stata una fuga in avanti di Massimo Zedda e pochi altri, per nulla concordata con gli altri compagni (anche se credo che sia difficile che Uras non fosse della partita). Ti risulta qualcosa, Vito?
Vista l opposizione non fatta non vanno proposto neppure ad amministrare il proprio condominio!
Che bella figura che facciamo! Certo che, volendo proprio cercare una qualche consolazione, potremmo dire che ogni schieramento ha i riformatori che merita …..
Veramente incredibile il comportamento di questi progressisti della poltrona
Mi che abbiamo scommesso una cena oh Vito.