Sembra incredibile, ma più i giorni passano, più la posizione di Christian Solinas all’interno del centrodestra si rafforza. È il frutto dell’imbarazzante stallo in cui versa lo schieramento che governa oggi la Regione; ma è imbarazzante solo per noi che non li votiamo, in quanto i politici di centrodestra (e i loro elettori) notoriamente non si vergognano di nulla, e quindi va tutto bene.
Tuttavia, che la situazione di marasma stia raggiungendo livelli di guardia è rappresentato anche dal fatto che la destra attende con spasmodica impazienza le esternazioni di Graziano Milia. Il sindaco di Quartu domani a Cagliari presenterà la sua nuova associazione “Rinascita Sardegna”. Di cui, sia chiaro, agli amici di destra importa solo nella misura in cui essi ritengono (non so con quale fondamento) che in realtà Milia rappresenti gli interessi di Antonello Cabras, il quale finora sembra atarassicamente disinteressarsi alla imminente competizione elettorale.
La destra attende dunque di capire verso dove, per interposta persona, si orienterà uno dei maggiori esponenti del Pd sardo, tra i più sensibili storicamente alle ragioni della parte avversa: spingerà il sindaco di Quartu a candidarsi? Lo guiderà verso Soru? Oppure verso la Todde? E se alla fine invece Milia rimanesse in mezzo al guado, sorpreso dalla piega presa dagli eventi e dunque alla fine costretto a non dare alcuna indicazione al suo popolo, radunato al Caesar’s in spasmodica attesa del verbo?
Forse nell’immediato avverrà proprio questo. Anche perché l’ex presidente della Regione e della Fondazione di Sardegna, noto velista, in realtà al momento si trova in mezzo all’Atlantico, e a quanto pare si sta occupando di questioni ben più importanti che non quelle legate alla piccola isola di Sardegna.
C’è dunque la forte probabilità che dall’incontro di domani non emerga nulla di nuovo se non la riproposizione del modello Quartu, ovvero l’idea di un governo congiunto tra forze di centrodestra e di centrosinistra in nome dei più alti interessi nazionali sardi e della riproposizione del Piano di Rinascita (ancora?).
Ma questo chiaramente non è un progetto politico bensì un assetto di potere, lo stesso che Milia propone a Quartu, e che banalmente prefigurerebbe una gioiosa ammucchiata centrista a Villa Devoto, comandata non si capisce bene da chi.
“Quando si parla di politica può accadere sempre di tutto” ha detto speranzoso oggi il sindaco di Quartu, sollecitato da Radio X in una intervista in cui come sempre è sfuggito a tutte le domande più stringenti, tipo:
Ritorniamo all’appuntamento di domani: ci sarà un endorsement? Perché poi alla fine i candidati del centrosinistra in questo momento sono due.
Non ho capito la parola che hai usato…Graziano Milia si metterà a disposizione della Sardegna.
Insomma, a tre mesi dalle elezioni Graziano Milia crede ancora nella scomposizione dei poli e auspica il ritorno al governo di partiti che in questi cinque anni hanno portato la Sardegna sull’orlo del baratro. Questo è il vero obiettivo, il resto sono solo supercazzole prematurate come se fosse antani.
Con la speranza che almeno lui in questo gioco si stia divertendo.
La paura del comune nemico, l’outsider TODDE, è che questa possa radere al suolo gli interessi dei mattonari e delle vecchie cariatidi che quel sistema così opaco, ma così visibile, tutelano e salvaguardano da decenni. Soru, Milia, Pigliaru, Zedda, Truzzu, Solinas, Zuncheddu vanno tutti assume alle stesse feste mondane.
Alla fine nel centrosinistra rischiano di rimanere solo pd e m5s. Supereranno lo sbarramento?
#Sardegna2024
Sardegna Chiama Sardegna, Irs e Progres con Soru si staccano dal centrosinistra: sosterranno #Soru. Secondo l’ANSA l’ex governatore avrebbe incassato anche l’appoggio di Alleanza Verdi Sinistra
@UltimoraPolitics24
Già che parli in terza persona…
Conosco abbastanza Milia per sapere che quando non si schiera, sente puzza di bruciato. Così avvenne in occasione delle regionali del 2014, quando, pur avendo un ottimo rapporto con Francesca Barracciu, scelse di mantenersi imparziale alle primarie. Invero, girava già da tempo la voce dell’imminente avviso di garanzia per peculato, rinviato dalla Procura a subito dopo le primarie per non influenzarle. Stavolta, probabilmente, Milia fiuta che la Todde è un cavallo perdente, ma difficilmente potrebbe schierarsi con Soru, troppo legato a certi suoi nemici quartesi che ha annichilito alle recenti comunali dopo che per anni l’avevano tenuto in minoranza nel PD locale. Staremo a vedere.
Io mi fido dell’usato sicuro…
Scusate, una domanda, forse banale: ma il sindaco Milia si rilegge? Si riascolta? Dovrebbe.. Vi invito a leggere l’intervista con atrenzione. È tutto un io di qui, io di là, io, io, io, io….ne ho contato 15! E qualcuno magari mi è sfuggito! Ma come si fa…che ego ipertrofico! Biddiomilia!
Ma ti potzu toccai?
È tutto un trucco, dividere le attuali opposizioni al governo regionale in 3 o 4 parti, in modo da favorire la riproposizione del debole Solinas, e poi riunirsi in extremis…
Anzi no, è solo la fine dell’incubo nel sogno di stanotte