Il Governo Draghi ha deciso: il Mater Olbia deve essere salvato. A tutti i costi. A costo perfino di inserire una norma intrusa nel decreto legge 30/2021 che martedì pomeriggio sarà approvato dalla Camera e che dispone “Misure per fronteggiare la diffusione del Covid-19 e interventi di sostegno per lavoratori con figli minori in didattica a distanza o in quarantena”.
I cinque commi all’articolo uno parlano chiaro e basta leggere la verifica alle quantificazioni curata dal Servizio Bilancio dello Stato (ovvero la verifica delle relazioni tecniche che corredano i provvedimenti all’esame della Camera e degli effetti finanziari dei provvedimenti privi di relazione) per capire la portata del provvedimento, che fa ricadere sulle casse della Regione “taluni costi di funzionamento” del Mater, beneficiando inoltre l’ospedale privato di significative deroghe al numero dei posti letto accreditati e al tetto per gli acquisti di prestazioni sanitarie.
Ma leggiamo assieme la relazione redatta dalla Segreteria della V Commissione (Bilancio, tesoro e programmazione) della Camera.
ARTICOLO 1, commi da 7-bis a 7-quinquies Ospedale Mater Olbia
La norma, esplicitamente finalizzata ad assicurare l’operatività del nuovo ospedale e centro di ricerca applicata “Mater Olbia” per la regione Sardegna, consente alla Regione medesima talune deroghe alla normativa sulla spesa sanitaria. Le deroghe consentite hanno ad oggetto:
– per il periodo 2021-2026, il numero dei posti letto accreditati (comma 7-bis);
– il tetto per gli acquisti di prestazioni sanitarie da soggetti privati, la cui deroga viene prorogata dal 2023 al 2026 (comma 7-ter);
– il riconoscimento “per un biennio” all’ospedale Mater Olbia di taluni costi di funzionamento (comma 7-quater).
Viene espressamente precisato (nel medesimo comma 7-quater) che la regione Sardegna assicura annualmente la copertura dei maggiori oneri nell’ambito del bilancio regionale, ai sensi dell’articolo 1, comma 836, della legge 27 dicembre 2006, n. 296: si rammenta che detto comma stabilisce che dall’anno 2007 la regione Sardegna provvede al finanziamento del fabbisogno complessivo del Servizio sanitario nazionale sul proprio territorio senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato. La disposizione richiamata, si evidenzia, non è oggetto di deroga implicita o esplicita da parte dei commi 4-bis – 4quinquies ora in commento.
Il comma 7-quinquies dispone, ad opera del Ministero della salute e della regione Sardegna, il monitoraggio delle attività poste in essere con il “Mater Olbia”: il Ministero redige annualmente una relazione sul monitoraggio e la trasmette alla regione, alla Presidenza del Consiglio e alle Camere. L’emendamento che ha introdotto la norma non è corredato di relazione tecnica.
A pagare il Mater Olbia sarà la Regione Sardegna con risorse del suo bilancio, e il perché lo ricorda sempre la relazione.
In merito ai profili di quantificazione si rileva che le norme in esame consentono alla Regione Sardegna talune deroghe alla normativa sulla spesa sanitaria in favore della struttura “Mater Olbia”. Si rileva altresì che l’articolo 1, comma 836, della legge 27 dicembre 2006, n. 296 stabilisce che dall’anno 2007 la regione Sardegna provvede al finanziamento del fabbisogno complessivo del Servizio sanitario nazionale sul proprio territorio senza alcun apporto a carico del bilancio dello Stato: la norma, cui i commi ora introdotti non derogano, viene espressamente richiamata, con ciò ribadendone l’efficacia anche relativamente alle innovazioni ora introdotte.
Alla luce di tali constatazioni non si hanno osservazioni da formulare nel presupposto che la Regione Sardegna si avvalga delle facoltà di cui trattasi nel quadro dei propri vincoli di bilancio, tenuto conto che le norme in esame non derogano a tali vincoli. In proposito appare utile acquisire l’avviso del Governo.
Considerazioni finali.
Il Mater Olbia è un ospedale privato che senza soldi pubblici entra evidentemente in crisi. Quindi, è possibile sapere in che stato versano i conti dell’ospedale?
Il decreto legge che salva il Mater sta entrando in aula nel silenzio più assoluto della politica sarda. Strano (la relatrice per la XI commissione è la deputata del Pd, Romina Mura, ma solo dell’articolo 2).
Nessuna forza politica ha presentato un emendamento alle norme che salvano il Mater Olbia. Forse perché l’ordine di aiutare l’ospedale privato arriva da molto in alto e attiene a logiche geopolitiche che con la sanità c’entrano ben poco?
Logiche in nome delle quali con i soldi dei sardi si terrà aperto un ospedale privato che altrimenti sarebbe stato destinato, molto probabilmente, alla chiusura.
E poi ditemi che quando nel 2014 scrivevo “E se il San Raffaele di Olbia fosse solo una nuova servitù sanitaria?” non avevo ragione.
manovre da commissione nazionale antimafia
A chiunque possieda un minimo di onestà intellettuale abbinata alla capacità di svolgere le 4 operazioni fondamentali (+ – x:) l’esito miserabile era noto…non poteva che andare così!
Il Mater Olbia ha il solo è unico scopo di colpire ancor più la sanità pubblica e dissanguare le casse della regione; per ciò va lasciato al suo destino;
Quale? direte;
Semplice vi rispondo;
Il fallimento e la chiusura…
…dirottando così ogni centesimo risparmiato verso ospedali come il Brotzu, San Martino, San Francesco ecc…
Da questo mix purulento Arabo/Lombardo
(dittatura + affarismo clientelare) noi dobbiamo fuggire a gambe levate.
Non ho mai capito perché’ il Mater di Olbia sia stato ristrutturato e finanziato visto che ad Olbia c’è’ anche l’ospedale Civile!
Mater Olbia: vizi privati, pubbliche virtù, In altri ermini: se c’è guadagno, va nelle tasche dei privati. se c’è perdita, va a carico del pubblico. Bello fare il privato, così: altro che “rischio d’impresa” e “spirito imprenditoriale”.
Ma quale liberazione!!!!!! Di questi sciacalli non ci libereremo mai, e la sanità pubblica in ginocchio e muta… Fatevi un giro al San Francesco a Nuoro, io dove pezzo per pezzo stanno smantellando tutti i reparti