Quindi non chiamatelo più passaporto sanitario ma “certificato di negatività”. Che vuol dire tutto e niente, ma intanto stordisce l’opinione pubblica, costringendola a un ennesimo sforzo interpretativo. E nel tempo in cui la gente si chiede “E quindi?”, il presidente della Regione Christian Solinas prova a respirare, in vista anche del vertice di maggioranza di lunedì che sarà di certo burrascoso per lui.
La Lega, con il suo coordinatore di ritorno Eugenio Zoffili, ha imposto il confronto al presidente, ormai impantanatosi nelle secche di un provvedimento (quello del passaporto sanitario) annunciato ben 39 giorni fa ma che per la sua fumosità è contestato addirittura da Confindustria, da sempre riferimento del centrodestra.
Povero Solinas: ora la Lega gli ricorda quali siano i veri rapporti di forza nella sua maggioranza e lo richiama all’ordine, imponendogli un vertice di cui lui avrebbe fatto volentieri a meno. Anche perché, l’ultima volta che il presidente aveva convocato i partiti (era il 21 aprile scorso), l’incontro, anche se rigorosamente on line, era finito male, dopo che un consigliere poco rispettoso dell’autorevolezza del presidente Giucas aveva risposto per le rime davanti ad un improbabile nome proposto dallo stesso Solinas a sindaco di Quartu. “Preside’, io a quello non gli farei guidare neanche il camion dell’immondezza”, affermò il consigliere con accento del nord (Sardegna). Urla, strepiti, insulti, e dopo neanche un’ora era già tutto finito.
Ecco perché quello di lunedì è un confronto scomodo per Solinas, che si trova sicuramente più a suo agio a navigare nelle acque basse del sottogoverno che non negli scontri in campo aperto. Anche perché, su quali eserciti può contare il segretario del Psdaz divenuto inquilino di viale Trento? Sul mitico assessore al Turismo Gianni Chessa? Su quello all’Urbanistica Quirico Sanna, sconfessato sul caso Castiadas? O addirittura sulla sua personale scoperta, l’assessora Gabriella Murgia all’Agricoltura, la cui rimozione è da mesi invocata da quasi tutte le associazioni di categoria, esasperate da tanta inadeguatezza?
Nel video in cui su Facebook si rivolge ai sardi e ai turisti, il presidente rinnova la sua fama di Giucas Solinas (“L’Ipnotizzatore di Capoterra”) e prova a convincerci della bontà della sua ricetta. Quale sia, in realtà non lo ha capito nessuno, al punto tale che oggi qualcuno interpreta le parole paragnostiche con un semplice via libera all’autocertificazione selvaggia.
In realtà, non è così. Si naviga ancora a vista e l’emissario di Salvini proverà a fare chiarezza e a richiamare all’ordine il suo sottoposto. Dimentico, il buon Zoffili, di aver regalato alla Sardegna tre assessori del calibro di Mario Nieddu alla Sanità, Giorgio Todde ai Trasporti e Valeria Satta agli Affari Generali.
Presidente Solinas, non riuscirà mai a convincerci, quindi non le resta che provare a sorprenderci: se vuole uscire dall’angolo, faccia subito un rimpasto e cambi mezza giunta. Vedrà che non se ne pentirà.
E invece ti sei sbagliato: tutti i rappresentanti del centro destra marciano uniti e compatti per la libertà di tampone che lo Stato cattivo ci nega. L’ho letto sull’Unione online.
Siamo alla fantascienza. Si sono inventati una cosa impraticabile per poi pretendere che il resto del mondo si adegui e renda possibile le loro stramberie. È come se io dichiarassi stato sovrano il cortile di casa mia e pretendessi dall’ONU il riconoscimento e un posto all’Assemblea. E mi arrabbiassi, pure, se mi mandassero al diavolo. Certo… potrei rinsavire… rendermi conto dell’immane stupidaggine… ma che figura ci farei? L’unica soluzione sarebbe dire che il mio cortile non diventa stato a causa dell’ONU incompetente.
Ma… bolis biri che il Presidente Solinas ci aveva già pensato a una via di fuga così?
Atru che Giucas Casella!
Ps
Presidente, se riesce a si ndi scabulli da questa tontesa del certificato, non si incasini con la storia di una fantomatica autocertificazione. L’elenco di ciò che può essere autocertificato è tassativo. Per legge.
Mi chiedo come sia riuscito il supercommissario Zoffili ad arrivare in Sardegna, con gli spostamenti tra regioni bloccati fino al 3 Giugno. Forse aveva il passaporto sanitario? o Solinas gli ha firmato la giustificazione?
La seconda (e non scherzo).
Dalle mie parti si dice: Intanto che il dottore pensa , il malato muore. La mia impressione e’ che se non fanno alla svelta, ci sara’ una consistente parte di sardi che anziche’ lavorare coi turisti tornera’ a pascolare le pecore… attivita’ peraltro dignitosissima. Ma noto spesso che ben pochi hanno il coraggio di dire apertamente che Solinas ha fatto un buco nell’acqua. E invece che criticare scelte totalmente scellerate e assolutamente improbabili, si continua a pensare che qualche pezza fatta di nastro adesivo possa tappare la falla del Titanic. E mentre questo affonda la gente balla…
“Una consistente parte dei sardi”? Siamo seri, la maggior parte dei prenditori che lucrano sul turismo, per intenderci quelli che fanno i soldi veri, è composta da persone che sarde non sono, insediatesi in sardegna per i loro interessi, e che andrebbero mandate dove meritano. Farsi una passeggiata per esempio a Porto Cervo, a Forte Village per conferma della provenienza. Pascolare le pecore? Questo è il tipico commento da “continentale”, sempre lì tornano; alle pecore. Va ricordato che l’attività agricola è sana e fornisce sostentamento continuo, mentre il cemento sulle coste, che magari piacerà tanto a gente come “ettore” rende a pochi nel breve termine ma viene sottratto del suolo per l’eternità, con danno per le generazioni future. Riguardo al contenuto dell’ottimo articolo, ho letto altrove che questa ingerenza è un caso isolato nel panorama italiano, in nessun altra regione il governatore o presidente di regione che dir si voglia viene indotto a convocare un vertice da un non residente. Ce lo vedete voi un sardo messo a coordinatore regionale di un partito che ha consiglieri in giunta regionale in Val d’Aosta o Lombardia? Inoltre, cosa può saperne Zoffili della Sardegna? A vederlo in faccia, sembra sappia ben poco riguardo a tantissimi argomenti, però magari gli bastano quei due o tre necessari per campare. Vorrà imporre che si facciano gli interessi delle persone alle quali mi riferivo all’inizio; non residenti che continuano a considerare l’isola come un bene di loro proprietà, da svilire e rovinare a danno dei sardi. Mi sbaglierò? Come dice l’articolo, aspettiamo tutti di essere sorpresi!
Zoofili non sa badare alle sue bestie.
Si fa fatica a trovare persino le parole per commentare tanta subalternità…
forse la finirà anche lui, come l’altro a dichiarare …”Sono stato un babbeo!”.
Che bello…che onore…
Mi domando come i sardi che hanno votato,Forza Paris si sono illusi che i leghisti facessero il bene dei sardi,pura illusione di persone per bene,idealiste.Sono e resto esterrefatta che un partito,dalle origini di sinistra,sia potuto diventare di destra.Premetto che sono di sinistra anche se non mi riconosco più nel PD,ma,forse,qualche ideale in più ci sarà nella sinistra.
QUESTO QUI è un uomo di paglia, uno messo lì per caso. Perché dobbiamo prendercela con lui? Prendiamocela con chi ce lo ha messo…
QUESTO QUI è un miracolato che non fa nemmeno finta di governare.
Succederà quello che deve succedere e che forse, a questo punto, è anche meglio che succeda perché è comunque sempre meglio far chiarezza anche a costo di soluzioni dolorose.
La realtà di fatto è che “nei fatti”,volenti o nolenti, sismo di fronte a due figure distinte: un Presidente (delegato dal Consiglio di Amministrazione) e un Governatore (per davvero).
Il Presidente è Solinas, il Governatore, inviato in missione umanitaria ad assolvere al suo compito al posto del Capitano, è ZOFFILi e da lì non si scappa.
Anche perché questa volta può anche darsi che Solinas voglia tentare di ammollarsi nell’epica impresa di dare una parvenza di ammutinamento ma non è facile e, nel caso intendesse farlo, sarà comunque difficilissimo che ce la può fare.
Difficile che ce la può fare per almeno due ordini di motivi.
Anzitutto perché uno che, per diventare Senatore, si è consegnato mani e piedi alla Lega, regalando addirittura il simbolo del Partito, ha fatto una scelta ben precisava monte: quella appunto di abdicare e di decidere in maniera autonoma di non avere ruolo alcuni e di obbedire, senza condizioni.
Il Psd’Az non esiste più, è una sottomarca della Lega e questo è il prezzo da pagare, a meno che non si verifichino fatti al momento imprevisti e imprevedibili o improbabili sussulti di dignità al momento molto difficili da pronosticare, Per cui l’inerzia non può essere che quella di essere passati dal Regno Sardo Piemontese a quello Lombardo-Sardo.
In questo momento poi la questione è ancora più ingarbugliata perché The President, a cui è stato concesso un breve periodo di relativa autonomia, ha finito per fare il passo più lungo della gamba e si è ingarbugliato assai. Si è lasciato prendere la mano insomma e ne ha fatto una più di Bertoldo.
tra patenti per il motorino e certificati di sana e robusta coatituzione insomma, il primo a non capirci nulla è proprio lui. E, a questo punto, dispiace dirlo, ma la presenza della maestra di sostegno gli serve per davvero e non può farne a meno a cuor leggero.
Certo che sarà dura per lui ma d’altronde, viste le premesse e i presupposti, cosa ci si poteva aspettare?
E, a questo punto, forse non rimane davvero altro che sperare nella bravura e nella capacità didattica e pedagogica della Maestra di sostegno.
La quale avrà il gravoso compito di fargli capire per bene e una volta per tutte se è meglio avere “2.500.000 turisti almeno” oppure nessuno. Si potrebbe decidere di privilegiare turismo ed economia oppure, magari sperando che si tratti di un solo anno, privilegiare invece “sa salludi”, l’isolamento e moglie e buoi dei paesi tuoi.
È una questione di scelte. Le scelte possono essere giuste o sbagliate. L’importante però è prendere delle decisioni in merito e, per l’appunto, fare una scelta. Sarebbe anche bella la scelta della botte piena e della moglie ubriaca però e’ indubbio che, per queste cosette, bisogna essere un po’ portati e avere un certo talento. Sarà così? Chissà.
E questa sarà, in fondo, anche la vera “missione umanitaria” dell’insegnante o, se vogliamo, quella del Governatore ZOFFILi.
È evidente che…bisogna avere fiducia e Sperai beni meda meda po’ su piccioccu.
In fondo è un bravo ragazzo e, con l’impegno, la buona volontà e il “rispetto ferreo delle regole”, potrebbe farcela..
Dai, “Il Psd’Az non esiste più, è una sottomarca della Lega…” mi sembra esagerato.
Al contrario, “Il Partidu Sardu – Partito Sardo d’Azione è la libera associazione di coloro che si propongono, attraverso l’azione politica, di affermare la sovranità del Popolo sardo sul proprio territorio, e di condurre la Nazione Sarda all’indipendenza”
o no?
Le qualità e le capacità (si fa per dire) degli assessori, nessuno escluso, corrispondono e equivalgono a quelle del presidente. È quindi inutile esortarlo a cambiare squadra: la sua squadra è quella e ce la dovremo tenere, dal meno al più, fino alla fine della legislatura.
Visti i risultati, mi chiedo se non valga la pena di aprire una riflessione sulla disciplina dell’elezione diretta e su tutte le sue conseguenze.
Fulvio Dettori
“Confindustria da sempre riferimento del centrodestra?”
Ma che c…o dici? La Marcegaglia, Boccia, Montezemolo…quando mai hanno endorsato la Lega?
Forse vorrebbero politiche di destra, che è cosa diversa e ti ricordo il detto di Agnelli sul fatto che a farle servirebbe la sinistra e viceversa!