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Alberghi in riva al mare, arriva il dietrofront! Presidente Solinas, ci sei o ci fai?

Piscinas (da sito del Gruppo di Intervento Giuridico)

Quindi il presidente della Regione Christian Solinas si sarebbe “irritato” perché, a suo avviso, la delibera 17/21 che lo scorso 1° aprile ha dato il via libera, in sua assenza, ai contestatissimi progetti alberghieri ad Arbus e a Castiadas non andava approvata.

Incredibile: perfino Solinas si è reso conto che cementificare le coste in piena emergenza sanitaria poteva procurare una cattiva immagine alla sua azione di governo!

Non solo: sempre per il presidente, “un simile provvedimento, che prosegue un percorso avviato dalla precedente Giunta” (ma questo in realtà è ancora tutto da verificare, il Pd lo ha smentito con una nota stampa), doveva “comunque essere preceduto da una discussione più ampia”.

Solinas ha quindi fatto trapelare all’Ansa la sua presidenziale intenzione di ritirare la delibera. Un vero e proprio colpo di scena! Ma come si è giunti questa situazione? Una vittoria degli ambientalisti? Il presidente folgorato sulla via di Piscinas?

Forse le cose sono andate diversamente.

Sapete come funziona una riunione di giunta?

Gli uffici dei singoli assessorati preparano le delibere e le sottopongono ai loro assessori, i quali a loro volta, informalmente, le sottopongono all’ufficio di presidenza della giunta. Una volta ottenuto il via libera da viale Trento, le delibere vengono caricate digitalmente nella cosiddetta “borsa della giunta”. Attenzione: per entrare nella borsa virtuale le delibere devono necessariamente avere il via libera, oltre che dell’assessore e della presidenza, dei direttori generali degli assessorati competenti. Nulla sfugge, è tutto tracciato.

Tutte le delibere a questo punto sono visibili a tutti gli assessori e a tutti i direttori generali, e arrivano virtualmente in viale Trento, dove continuano ad essere esaminate dal direttore generale della presidenza.

Pensate che nella scorsa legislatura, per evitare incidenti diplomatici tra le diverse parti politiche, i capi di gabinetto dei singoli assessori facevano addirittura una pre-giunta (presieduta dal capo di gabinetto del presidente), per fare in modo che tutto filasse liscio.

Ora non so se la pre-giunta si faccia ancora. Ma di sicuro prima di una riunione di giunta tutti gli assessori hanno il tempo di vedere e analizzare tutte le delibere inserite all’ordine del giorno, per arrivare così alla seduta preparati.

Poi ci sono i colpi di scena, le cosiddette “delibere fuori sacco”. Sono delibere che gli assessori portano direttamente in giunta senza condividerle precedentemente con i loro colleghi. Perché lo fanno? Quasi sempre per non far circolare informazioni importanti e delicate tra gli altri esponenti dell’esecutivo (gli assessorati sono porti di mare) ma talvolta anche per motivi di reale urgenza.

Dunque, veniamo a noi: la delibera ora ripudiata dal presidente Solinas era all’ordine del giorno o è stata portate fuorisacco?

Perché se era all’ordine del giorno, Solinas era perfettamente a conoscenza del fatto che la delibera sarebbe stata approvata, e dovrebbe evitare di mostrare all’opinione pubblica la sua ipocrita faccia contrita.

Se invece è stata portata fuorisacco, siamo effettivamente davanti ad un gigantesco scandalo. La vicepresidente Alessandra Zedda e l’assessore all’Urbanistica Quirico Sanna (per non parlare del direttore generale della Regione) dopo essere stati sconfessati in questo modo, dovrebbero dimettersi o, molto più prosaicamente, essere cacciati. Ma anche tutti gli altri assessori dovrebbero rassegnare le dimissioni o essere sostituiti.

Quindi presidente Solinas, quale busta sceglie? La uno o la due?

Post scriptum
Resta il motivo per cui Solinas ha fatto un così repentino dietro front. Ipotesi: e se qualcuno lo avesse avvertito che con una delibera così, stavolta rischiava veramente grosso?

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11 Comments

  1. stefano says:

    e siamo alle solite.

  2. Resistere agli attacchi dei cementificatori di qualunque parte politica. La storia ci darà ragione. Per il futuro sogno una giunta verde che come priorità assoluta avrà la tutela integrale dell’ambiente…magari iniziando a ragionare anche su qualche abbattimento nella fascia dei 300m? Favole? Eresie?
    Bona Pasca Manna a totus

  3. Roberto says:

    Tra centri Covid ai privati e alberghi di lusso sulle coste questa giunta si sta proprio dando da fare per aiutare la nostra terra, condivido il “muzziga surda” riferito al presidente e aggiungo “c’anti provau” ovvero in questo momento di emergenza generale magari nessuno si accorge.

  4. Huitzilopochtli says:

    Se la sono appena rimangiata. Ieri, con la delibera 19/6, non ancora cliccabile, è stata ritirata in autotutela.
    Gli passa la sbornia!!!

  5. se questa cosa è stata stoppata, benissimo…io per parte mia sono contrario a mettere cemento nei posti ancora incontaminati…. ma in zona poetto tipo ospedale marino… se dovessero far fare dei torrioni anche altissimi tipo asia/paesi arabi magari con progetto di gente del ’68 o comunque progressisti… non mi lamenterei più di tanto… non sarebbe certo peggio di altri posti dove hanno messo l’industria pesante….

  6. Ciao Vito, come GrIG abbiamo effettuato fin dal 6 aprile un esposto in proposito (https://gruppodinterventogiuridicoweb.com/2020/04/08/niente-scempi-ambientali-a-piscinas-e-monte-turnu/), inviato a chiunque di competenza. I due progetti immobiliari contrastano palesemente con le normative di salvaguardia costiera, in più beneficiano di milioni di euro di fondi pubblici.

    La delibera di Giunta regionale contiene varie illegittimità e un presupposto contrario alla realtà: la Giunta regionale sarda offre su un piatto d’argento la decisiva dichiarazione d’interesse pubblico necessaria per fare la variante urbanistica a Castiadas e mandare avanti l’unico programma immobiliare sostenuto con milioni e milioni di fondi pubblici, affermando falsamente l’assenza in zona di “strutture ricettive di gamma alta”, proprio dove esistono nello spazio di 1-2 km il S. Elmo Beach Hotel (4 stelle), l’Hotel La Villa del Re (5 stelle), il Garden Beach Hotel (4 stelle), Le Spiagge di S. Pietro Resort (4 stelle), l’IGV S. Giusta (4 stelle).

    Ora fanno a gara a chi ignorava di più.

    Basta attendere poco tempo e vedremo qual’è quel qualcosa che un po’ somiglia alla verità: o il Presidente Solinas caccia chi l’ha “imbrogliato” ovvero ammette, di fatto, di far parte della simpatica combriccola.

    Per noi cambia poco, continueremo in tutti i modi possibili ad avversare questi due progetti immobiliari e qualsiasi tentativo di ripartire con la speculazione edilizia sulle coste.

    Buona Pasqua!

  7. Francesco Utzeri says:

    Egregio Biolchini,
    Pur non essendo un tecnico del settore mi permetto, da Sardo innamorato della propria terra, di esprimere un parere personale su quanto sta accadendo. Non so se il presidente sardoleghista abbia veramente preso le distanze da questa sciagurata delibera e, se così fosse, penso lo abbia fatto solo per il ” timore” delle conseguenze, anche fossero solo mediatiche Mi ricorda tanto una parola della nostra lingua che descrive bene il personaggio: “muzziga surda”, ovvero ” chi tira la pietra e poi nasconde la mano” per non essere incolpato del danno.
    Ridicolo il tentativo di scaricare la responsabilità sulla giunta ( pseudo ) sinistrosa precedente; se anche così fosse, tale delibera non era comunque andata in porto. Personalmente, da profano, mi sorgono alcuni dubbi, sopratutto per quanto concerne l’albergo sulla spiaggia delle dune di Piscinas; come può essere sorto un albergo direttamente sulla spiaggia e come può essere lo stesso albergo autorizzato ad un aumento di volumetria ? a parte i PPR di Soru, la spiaggia fa parte del Demanio Marittimo dello Stato, è quindi parte integrante del bene di tutti i cittadini. Perchè non interviene il ministero competente ? Nell’occasione sarebbe anche opportuno accertare come quell’albergo sia potuto nascere.

    Francesco Utzeri

  8. SERGIO says:

    perfetta ricostruzione dell’iter e condiviso epilogo conclusivo di questo esecutivo. Grazie Vito. Senza la tua voce l’omertà totale

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