“Potete pensare che un dono dei Dànai sia senza insidia?”.
Ah, se i troiani avessero dato ascolto a Laocoonte, il cavallo di legno con il suo carico di morte non sarebbe entrato nella città di Priamo, con tutto quello che ne sarebbe conseguito!
Certo, con il cavallo pieno di guerrieri greci rimasto fuori dalle mura non avremmo avuto avuto l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide e qualche altro milione di capolavori dell’arte e della letteratura; lo stesso Laocoonte non sarebbe stato ucciso, e dunque non sarebbe stato reso immortale da quella mirabile scultura che lo vede morire strangolato con i figli dai serpenti marini mandati da Pallade Atena; e neppure Virgilio a quel punto avrebbe potuto rendere eterna la sua celebre frase “Timeo Danaos et dona ferentes”, ovvero “Temo i Greci anche quando portano doni”. Anche a voi è capitato qualche volta di sentirla, vero?
Quello che forse non sapete, ma il presidente Solinas lo ha detto nei suoi punti stampa, è che la Snam ha donato alla Sardegna un po’ di mascherine e una manciata di respiratori per affrontare l’emergenza Coronavirus.
Dobbiamo rifiutare questi doni? Dobbiamo forse non ringraziare del gesto nobile e disinteressato i signori del gas? Certo che no.
Però, giusto per non creare false illusioni, sarebbe anche corretto dire: cara Snam, grazie per i respiratori e le mascherine ma il metanodotto non lo vogliamo lo stesso.
E poi amici come prima.
Servono per le fughe di gas
Timeo Danaos et dona ferente
Vale sempre il vecchio proverbio Russo: “il formaggio gratis lo trovi solo nelle trappole per topi”