Da oggi anche per la Sardegna valgono le regole finora applicate nelle cosiddette zone rosse. Dunque, tutto cambia. Solo ieri il presidente Solinas ha emanato il suo terzo decreto che dà la caccia (tardivamente) ai continentali arrivati nell’isola con l’intento di sfuggire ai limiti imposti nelle loro zone di residenza. E ieri è arrivata al blog la testimonianza di Francesco, che con il suo racconto smonta la narrazione propagandistica fatta dalla Giunta Solinas. Non c’è altro da aggiungere.
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Salve egregio Biolchini,
la ringrazio per i suoi post sempre efficaci e, come si dice nel giornalismo, sempre “sul pezzo”, e in considerazione delle sue argomentazioni ho piacere di portare alla sua, e quella di chi segue il suo blog, la mia esperienza personale.
Mi sono recato in Emilia nei giorni scorsi, partendo da Cagliari con un volo Ryanair per Parma mercoledì scorso 5 marzo (ho mio figlio che studia presso quella Università per conseguire la laurea magistrale). Ho programmato questo viaggio in concomitanza con una visita di controllo presso il Policlinico S. Matteo di Pavia, per una patologia da malattia rara da loro diagnosticata un anno fa, ora egregiamente seguita dall’equipe dell’ospedale Businco di Cagliari.
Il giorno dopo il mio arrivo c’è stata la precipitazione degli eventi legati al Covid 19 e la visita mi è stata annullata. Ho quindi deciso di rientrare immediatamente in Sardegna, con mia moglie che mi accompagnava. Abbiamo provato ad imbarcarci con il volo Ryanair da Parma, la domenica mattina, ma ci è stata proposta una tariffa spropositata. A questo punto ho preferito optare per la continuità territoriale, con partenza da Linate, dove ho trovato un vero e proprio deserto.
A Milano tutto si è svolto nel massimo ordine, ma nessuno ci ha fatto alcuna raccomandazione o effettuato nessun controllo sanitario. Sono arrivato ad Elmas alle 14.20 di domenica 8 marzo.
Agli arrivi siamo stati sottoposti alla rilevazione della temperatura, prima del ritiro bagagli. Erano presenti vari agenti di polizia, guardia di finanza e uomini dell’esercito. Nessuno ci ha chiesto nulla sulla nostra provenienza, né ci ha informato che era stato emanato un decreto regionale che imponeva adempimenti e restrizioni per chi, come me proveniva dalle zone rosse. Solo all’arrivo a casa ho poi scoperto che c’era, appunto, l’ordinanza n° 4 del presidente Solinas, che imponeva la comunicazione alle autorità sanitarie del viaggio e della residenza, con recapito, dove avrei dovuto trascorrere il periodo di quarantena, in auto isolamento fiduciario.
Nel mio caso, trattandosi di un viaggio sanitario, programmato di comune accordo con il mio medico di base e i sanitari del Businco, che sapevano quindi dove andavo e, soprattutto da dove dovevo rientrare, sarei stato già a posto così, ma il mio senso civico mi ha suggerito di provvedere ad autodenunciare il mio rientro in Sardegna.
Ho quindi rintracciato il numero verde predisposto e dalle ore 15 fino alle ore 20, ho tentato inutilmente di palare con un operatore; cosa che ho provato a ripetere ieri per l’intera mattinata, vanamente. Ho pensato quindi di inviare una email all’Urp dell’assessorato alla Sanità, che mi ha gentilmente risposto inviandomi il testo dell’ordinanza contenente il modulo da compilare ed inviare all’indirizzo email specifico e dedicato all’emergenza Covid 19.
La mia domanda è quindi questa: a cosa serve l’ordinanza (sicuramente tardiva) se non viene immediatamente applicata? E perché chi era in aeroporto non ne era ancora a conoscenza? E poi, a cosa serve un numero verde che termina di funzionare alle ore 20, e che dopo la risposta che informava che gli operatori erano impegnati, anziché tenerti in linea per conservare la priorità, ti invitava a richiamare più tardi?
Anche la modalità via email, che prevede la compilazione del modulo, da scaricare dal sito della Regione Sardegna compilarlo, scannerizzarlo e inviarlo unitamente alla copia del documento, non è certamente alla potata di tutti, giacché non tutti hanno le competenze informatiche necessarie, come fortunatamente possiedo ho io; non le pare?
Per ovvi motivi di privacy, le chiedo di non pubblicare il mio nome completo.
Francesco
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