Cagliari, piazza Matteotti sgomberata dalle forze dell’ordine
“Perché prendersela con la destra che fa la destra, quando poi a Cagliari è la sinistra che non fa la sinistra?”. Con questa riflessione chiudevo due settimane fa il post dedicato all’accampamento dei migranti in piazza Matteotti a Cagliari (“Quella strana insofferenza del sindaco di Cagliari per i migranti accampati sotto il suo ufficio”).
Lo sviluppo degli eventi mi ha dato evidentemente ragione; perché alla fine, dopo avere atteso inutilmente che la politica risolvesse con i suoi strumenti una situazione oggettivamente non più tollerabile (soprattutto per i migranti), la questura ha mandato due camionette e un po’ di agenti e in poche ore l’accampamento è stato sgomberato.
Legge, ordine, decoro e nulla più. Una operazione in puro stampo leghista, come quelle che a Tele Lombardia (mi trovo a Milano in questo periodo) invocano ogni mercoledì sera nel corso della trasmissione “Forte & Chiaro”, durante la quale si vede un cronista fare il giro dei parchi cittadini, mostrare “i migranti che occupano le panchine, non fanno niente e passano il tempo con il loro smartphone” e infine invocare l’intervento della forza pubblica. Non mi stupirei che mercoledì prossimo a Tele Lombardia prendessero Cagliari (città peraltro governata dall’astro nascente della sinistra italiana) come esempio.
Ora ci si augura che i migranti cacciati da piazza Matteotti e che vogliono legittimamente lasciare l’isola al più presto torneranno nelle strutture a cui sono stati assegnati (Sadali? Narcao?); molto più probabilmente troveranno qualche altro luogo in città dove passare la notte. Il problema dunque non è stato per niente risolto, ma sono state solo salvate le apparenze. E comunque bisogna dare atto alla prefettura di avere atteso diverse settimane prima di agire da par suo, settimane durante le quali la politica ha fatto finta di non vedere il problema.
Perché la questione sta tutta qui: sui migranti la sinistra sarda che governa il comune di Cagliari e la Regione Sardegna non ha uno straccio di idea. Niente, zero.
Sul tema dei migranti l’amministrazione cagliaritana di centrosinistra (guidata dall’astro nascente della sinistra italiana, è bene ricordarlo), carca di far credere all’opinione pubblica di non avere nessun ruolo. Quando può, prova a scaricare sui territori il problema (perché il comune del capoluogo non si attiva per dare risposta ai tanti minori non accompagnati che sbarcano in città invece che gettare la patata bollente nelle mani degli amministratori di piccoli comuni?), oppure si arrampica sugli specchi (il sindaco si è opposto alla realizzazione al porto di una struttura stabile per l’accoglienza e il riconoscimento dei migranti ricordando che Cagliari sarà sede olimpica: sì, forse: ma nel 2024!).
Quanto al resto, Caritas e prefettura suppliscono ad ogni latitanza politica.
A livello regionale, il problema si ripropone: perché se anche il prefetto di Cagliari afferma che la stragrande maggioranza dei migranti che arriva in Sardegna non vuole stare nell’isola, allora sarebbe opportuno che queste persone (una volte sbarcate a Cagliari) lasciassero la Sardegna nel più breve tempo possibile. Ma questa battaglia la Regione non la fa (mai sia che Pigliaru si oppone a Renzi, meglio continuare a fare conferenze stampa celebrative) e quindi senza una posizione politica forte e in assenza di un progetto innovativo e senza risorse statali, anche un numero tutto sommato limitato di migranti nel territorio isolano crea problemi politici di non poco conto.
E quando tutte queste contraddizioni diventano insostenibili, si usano le maniere forti, interviene la polizia e davanti alle telecamere ci va il questore, mica il sindaco (astro nascente della sinistra italiana).
Conclusione: sui migranti nell’isola la sinistra sarda che governa capoluogo e Regione non ha uno straccio di idea. In compenso però ha una grande faccia di bronzo: perché se lo sgombero in stile leghista di piazza Matteotti, tutto ordine e decoro, fosse avvenuto con un sindaco di centrodestra, i compagni di Sel e qualche anima bella del Pd oggi al governo di questa città e di questa Regione avrebbero gridato allo scandalo. Oggi invece stanno zitti e muti.
la battaglia per la legalità dovrebbe essre combattuta seriamente a sinistra. Kasbah a cielo aperto, abusivismo locale ed estero, mancanza di rispetto della cosa pubblica, dovrebbero essere patrimonio di una sinistra seria. Senza paura, ma con fermezza. Ci boliri stalin! Per cagliaritani, stranieri, comunitari. Una bella passara
“Legge decoro ordine” non sono bestemmie ma è il minimo sindacale per una pacifica convivenza. Ieri 07/08/2016 un gruppo di senegalesi ha assaltato una pattuglia della finanza per riprendersi con la forza la merce appena sequestrata. L’integrazione è un utopia! È comunque non può prescindere dal rispetto delle nostre leggi. È ancor più grave che un gruppetto di sinistronzi lo incitava a farlo! Sono d’accordo, facciamogli lasciare la Sardegna ma per rispedirli a casa loro
Anni fa chiedevo rispetto delle regole in quanto ero preoccupato per la cecità di politica ed istituzioni (le seconde si comportano secondo indicazioni delle prime): venivo tacciato gratuitamente di razzismo. Ora che tutti ci sbattono quotidianamente il grugno, si rendono conto di avere imbarcato persone nate e cresciute nella violenza, senza nulla da perdere, senza scrupoli e per nulla intenzionate a “integrarsi”, quanto a ottenere oggetti materiali nel modo più semplice possibile. Benvenuti!
Ok le critiche Vito,
ma tu cosa faresti concretamente per affrontare ciò che sta accadendo?
Vorrei leggere una proposta seria e fattibile.
Posto che il compito dei giornalisti è offrire un contributo critico e non “fare concretamente” (prerogativa, questa, dei politici), a me sembra che manchi appunto una visione politica della questione migranti a Cagliari e in Sardegna. Il sindaco Zedda continua a lamentarsi ma al momento non ha portato avanti nessuna iniziativa concreta (perché il Comune in questi ultimi cinque anni non ha attivato uno Sprar? Io lo avrei fatto). Stesso ragionamento sui minori non accompagnati: il Comune di Palermo su questo problema sta investendo molto, Cagliari zero. Perché non copiamo le migliori esperienze che si stanno sviluppando nel territorio? A Milano da settembre i migranti che vorranno, potranno essere inseriti in progetti riguardanti lavori di pubblica utilità: noi invece li lasciamo buttati in piazza del Carmine. Perché non dare più spazio alle associazioni? E questo solo per dirne un paio.
Dal punto di vista politico, sarebbe opportuno che Pigliaru alzasse la voce con il governo Renzi perché se i migranti in Sardegna non ci vogliono stare (e i dati dicono questo), dopo le procedure di identificazione dovrebbero essere messi nelle condizioni di lasciare l’isola. Dopodiché, stiamo parlando di 4000 persone su un totale di un milione e 600 mila residenti: e già questo descrive la pochezza della nostra capacità operativa.
Pingback: Cagliari leghista, sui migranti nell’isola la sinistra sarda non ha uno straccio di idea - Casteddu Citadi Capitali
Fantastici. Ma anche Biolchini, stavolta! In un mondo globalizzato, dove il Mediterraneo e’ sempre più un laghetto da attraversare, dove circa 750.000.000 di africani vogliono cambiare vita, si assiste a tentativi ideologicosocialpseudoculturalchic, di giustificare ciò che accade come fosse poca cosa.
Cagliaritani e sardi razzisti? Provate a venire con me a Cape Town per provare sopra la vostra pelle cosa vuol dire essere vittima del razzismo. Razzismo dove tu – bianco – sei una carogna causa di tutti mali del mondo. E non provare a difendere una donna black che non vuole indossare un velo e si sta prendendo pugni in faccia dal marito… li prenderai anche tu (se ti va bene). Strano: amici (tutti laureati e di sinistra, eh? mica zotici ignoranti) che dicono che non ne possono più: troppi assillanti che chiedono soldi in quattro, sei, otto, intorno alla Panda, che in realtà chiedono il pizzo, insomma una vera estorsione! ma questo ovviamente piace a Vito… Così i cagliaritani non usano più la macchina! E che dire di quei tre in V.le Regina Elena a cui ho chiesto sabato se volevano guadagnare 50 € a testa per spostare dei mobili e delle scatole per circa quattro/cinque ore di lavoro: “no, io caldo”…. Comenti si nara in Casteddu: ebbaidindi!
Amico, tu essere confuso su cosa piacere me. Molto confuso.
Non offenderti per una cosa che non dovrei scrivere. Non mi piace il titolo, pensavo che “Cagliari leghista senza dirlo” avrebbe risolto. Per il resto condivido tutto.
In tutto questo c’è da notare che le associazioni di volontariato lavorano GRATUITAMENTE per l’integrazione senza ricevere NESSUN finanziamento pubblico, e le cooperative che hanno in gestione i migranti ricevono 35 euro al giorno.
Il comune non solo non supporta le associazioni ma addirittura ha sfrattato Alfabeto del Mondo che accoglieva ogni anno 400 migranti.
E adesso subito un cantiere per abbellire pz Matteotti con un po’ di granito!! Siamo già (sempre) unmilioneeseicentomila sardi e non c’è posto per morti di fame in quest’isola già spopolata…. La sinistra non ha uno straccio di idea e noi (sinistra ?) neanche; e non sappiamo neanche cosa fare per salvare dall’ abbandono e dalla rovina case e orti di tanti piccoli luoghi dei quali tra dieci anni non ricorderemo più i nomi. Ma provarci (anche solo per un assurdo gioco) a considerare i migranti nostri fratelli ? …magari ci verrebbe pure qualche idea …
Fratelli? Al massimo sono il nostro prossimo come nella parabola del buon samaritano, che peraltro, nella parabola, rifocillava e ospitava il viandante ferito finché non si era ristabilito, ma non era certo obbligato ad ospitarlo a casa sua. Vabbeh che abbiamo un Papa che non si capisce bene se sia musulmano, massone o che altro, di certo ha ben poco di cattolico. E vabbeh che una certa convergenza tra stupidaggini da parrocchia e deliri veteromarxisti creano una miscela esplosiva di cui si alimentano le varie ideologie farneticanti dei “no borders”. Se perdiamo la nostra identità di popolo libero non potremo mai aiutare altri popoli ad essere liberi. BASTA CON L’IMMIGRAZIONE SELVAGGIA E IMPOSTA, SI ALL’IMMIGRAZIONE CONTROLLATA E AGLI AIUTI AI PAESI SOTTOSVILUPPATI!!!
Identità ? Popolo libero? Per me è come parlare del sesso degli angeli…Nata e cresciuta in Barbagia rivendico il diritto di invecchiare dove mi pare , mio fratello vive in continente e suo figlio fuori dall’Europa… Parliamo sardo e amiamo il canto a tenore , ci sentiamo sardi ma forse non basta per esserlo veramente…Più pragmaticamente penso che unmilioneeseicentomila sardi sparsi in quest’isola sono troppo pochi per poterla difendere da pescecani di ogni risma , penso che sono troppo pochi per difendere servizi essenziali in ogni paese – scuole, uffici postali, trasporti pubblici, uffici amministrativi, commercio minuto… Penso che quest ‘ isola abbia necessità di un altro milione di abitanti se vuole salvarsi. Io non posso più procreare..:) Detto questo, e tornando ai migranti, proponevo semplicemente di PROVARE a cambiare il punto di osservazione e vedere se ci viene qualche idea (non la soluzione) se non altro per salvare il senso di civiltà che mi viene dall’ educazione e dalla CULTURA…
Egregio Biolchini,
dopo il suo precedente intervento sulla questione Emigrati/Piazzamatteotti/Zedda, m’ero ripromesso di non intervenire più sull’argomento, ma questo suo articolo non può lasciarmi indifferente.
E’ verissimo quel che lei scrive, cioè che la “sinistra sarda” ( le virgolette sono volute )sulla questione migranti non ha nessuno straccio di idea, se non quella di seguire obbedientemente le direttive del premier ( si fa per dire ); ma a tale riguardo, come direbbe un comico d’altri tempi, la domanda nasce spontanea:- Ma la sinistra sarda esiste ? e di conseguenza si sviluppa il secondo dubbio:- ma il premier, nonché segretario del partito democratico, si può ancora annoverare tra i politici di sinistra ?.
Un cordiale saluto
Ma lo vuole capire Egregio che la questione cronachistica che sta cercando a spanne di commentare è sottesa da dinamiche molto più complesse e riguardanti scale geopolitiche maggiori rispetto a quelle che potrebbe gestire un sindaco di provincia o un governatore di una regione sfigata come la nostra? sveglia! e qui non ci sto mettendo del becero terzomondismo boldrini style, sto semplicemente facendo una banalissima analisi di scala.
Parole sante, compagna si,compagno no, dite qualcosa di sinistra o dimettersi da segretari o portavoce di partiti e movimenti
Pingback: Migranti a Cagliari. Solo la Prefettura fa la sua parte. La politica latita | Aladin Pensiero
Sai cosa mi ha colpito? che oltre al silenzio del sindaco, che del resto non è che abbia mai espresso alcuna opinione in merito, ci sia il silenzio impressionante di tutti i suoi supporters. Tanti post in campagna elettorale … poi più nulla, solo ogni tanto qualche foto del Poetto o di qualche nuovo giardinetto ( ma quando lo faceva Delogu … apriti cielo !). Saranno in ferie? Che tristezza.
Oh Biolchini, e piantala di fare il verso a quegli estremisti abusivi di Sa Domu.
Io da sarda l’unico disagio lo provo quando leggo certi commenti prettamente razzisti. Poi li rileggo e mi nci scappa s’arrisu. E fai bene Vito a non censurare 🙂
I clandestini vanno rimpatriati dal primo all’ultimo, ci sono Sardi che stanno peggio di loro e lo Stato se ne guarda bene dal spendere 35 euro al giorno.
É ora di finirla di negrizzare l’isola, ora più che mai si sente il bisogno, la necessità dell’avanzata delle destre in tutta Europa.
È un dovere di ogni buon cittadino boicottare i partiti pro immigrati nelle urne e votare in massa per chi vuole respingere questi clandestini in maggioranza islamici che stanno solo portando malattie, rischi sanitari, degrado, violenza e miseria nell’isola.
Biolchini abbi l’onestà intellettuale di non censura questo post e i commenti di chi è contrario a quest’invasione di massa di personaggi che stanno solo arrecando infiniti disagi ai Sardi e stanno togliendo quel poco di welfare che spetterebbe ai Sardi.
E chi ti censura? Il tuo commento è strepitoso, mai lette tante inesattezze in fila una dopo l’altra. Poi sì, sei anche razzista. Ma è il meno.
Solita tiritera dare del razzista a chi è contrario a quest’invasione di massa di zulù, beduini e islamisti. Serve un blocco navale, respingimenti, rimpatri coatti. 12000 clandestini scaricati in Sardegna per ingrassare il PD e gli amichetti delle coop rosse e bianche. Business a spese dei contribuenti per ingrassare i signorotti di Mafia Capitale. In genere chi è favorevole ha il suo bel tornaconto economico, senza contare 3 scippi in 1 giorno, ti sembra pure i Tunisini siano profughi? Da quale guerra scappano? O lo schifo che è diventata P.zza Matteotti fogna a cielo aperto grazie alle care “risorse” boldriniane, scabbia e TBC, recrudescenza di malattie ormai debellate. Cagliari capitale del Mediterraneo? Cagliari con Zedda è diventata una favelas africana. Questo è l’arricchimento culturale che apportano all’isola.
Saluti Biolchini, ospitane un paio a casa tua, mantienili, campali, magari pagagli l’avvocato se delinquono e fai vedere con i fatti non a parole quanto sei accogliente con i tuoi soldi e non con quelli dei contribuenti.
Favelas africana!
Ma sei un generatore automatico o esisti davvero?
Abbiamo voluto il boom economico, il consumismo sfrenato, e ok, ma da dove cakio pensavi che arrivassero le materie prime e l’energia necessaria per fa fronte a tutto ciò? e mo? ce ne serve ancora! e tutte le dinamiche geopolitiche che hanno creato quell’equilibrio che a sua volta ha consentito di far “crescere” i paesi occidentali mettendoli al riparo dal “negrume” grazie al fatto che qui non ce li facevano arrivare? ebbè, è arrivato grazie a vari dittatorelli, molti negri, ma ingrassati e armati dai nostri fulgidi imprenditori succhia petrolio-gas-diamanti, e alcuni pure venditori di morte, si: abbiamo (e lo facciamo tutt’ora) venduto stupendi ferri semiautomatici estremante precisi (che bellezza, con un singolo colpo riesci a stenderne anche uno di quegli più grossi, no, machè leoni e safari: africani…), e le migliori nonchè furbacchione mine antiuomo chi le produce? “noi” (=europei), siamo geniali altro che africani con le loro cianfrusaglie a romper le palle ai parcheggi! mmm, i fazzolettini vendono loro…va vadano a cagare.
Ma si.. torniamo a noi, Ah! questi negri di piazza Matteotti, puzzolenti, con i materassi sporchi a romper le palle da mesi, e che diamine (cribbio!), pensare che prima ne arrivava uno ogni tanto, poi, specie i ragazzotti, hanno avuto accesso a internet (maledetti, ma chi ha dato loro la linea nelle poche scuole e biblioteche?! le ONLUS! maledetti) e così hanno capito che qui in Europa, mentre loro crepavano di fame e di violenze, noi ce la spassavamo (si, anche rompendoci il culo con l’ansia del mutuo, ma almeno potevamo e possiamo scegliere) e perciò si sono incazzati come iene (certo sono africani), perchè si son sicuramente detti: “potevamo scegliere di uscire dal buco di una povera africana in mezzo alle più disastrose guerre civili piuttosto che da quello di una serena europea? no, nessuno ce l’ha chiesto e siccome di fame e di coltellaccio non vogliamo crepare andiamo a chiedere pegno in Europa”.. e quindi a rompere le balle qui da noi! ebbene, ma per venire incontro ai miei connazionali che si indignano sul fatto che a loro di questi discorsi terzomondisti non frega un emerito cazzo, aggiungo: di questi negretti ne crepano molti, perchè sono un po come le tartarughine che prima di giungere in mare crepano in spiaggia divorate, e poi anche in mare, ebbene, questi crepano nel deserto e molti pure in mare.
Ah! rompiballe Vito che pensa a sti africani islamisti (e se anche sono cristiani rimangono sempre extracomunitari) piuttosto che a noi italiani, distoglie l’attenzione dalle cose più importanti! Voglio il tycoon americano, voglio la destra con la schiena dritta, voglio la “guerra, sola igiene del Mondo!”, voglio la serenità economica, la stabilità, l’Europa bianca, tutta per noi, e nostra! Vito parla dell’Europa, anzi no, e che cazzo, è vero, l’Europa no, fuori dall’Europa! Brexit, brexit! e allora facciamoci tutti la guerra, e rompiamo il culo nuovamente agli austriaci! dai, prendiamoci un po di Alpi e bombardiamoci tutto il Mediterraneo! Vito fai come D’annunzio!
Le favelas non si trovano in Africa.
Favelas, banlieue, muntonariu. Ciò che sembrava P.zza Matteotti e il centro di Cagliari sino all’altro giorno con gente buttata per strada. Manca solo che scoppi una bella epidemia di colera. Gai bos piachete caddozzos #zedduncoli