Il presidente della Collettività Territoriale Corsa Gilles Simeoni e il presidente della Regione Autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru hanno firmato ad Ajaccio questa dichiarazione di intenti, un patto “tra due isole sorelle del Mediterraneo”. Per chi ha sempre creduto che la Sardegna dovesse guardare oltre le Bocche di Bonifacio, questa è una bella giornata.
Inoltre il prossimo 28 aprile, festa di Sa Die de Sa Sardigna, una delegazione di consiglieri della Collettività Territoriale Corsa festeggerà a Cagliari insieme al nostro Consiglio regionale la “festa nazionale del popolo sardo”. Una nuova stagione è iniziata, non perdiamo anche questa occasione.
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Dichiarazione di Intenti SARDEGNA – CORSICA
CORSICA E SARDEGNA UN PATTO NUOVO TRA
DUE ISOLE SORELLE DEL MEDITERRANEO
Oggi, 14 marzo 2016, il Presidente della Regione autonoma della Sardegna e il Presidente del Consiglio Esecutivo di Corsica, accompagnati dai rispettivi esecutivi, si sono ufficialmente incontrati nella sede della Collettività territoriale di Corsica, ad Ajaccio.
Insieme, vogliono in modo solenne esprimere la loro volontà di dare alla cooperazione tra la Corsica e la Sardegna una dimensione strategica, che permetterà alle due isole sorelle e ai loro rispettivi popoli, di promuovere i loro comuni interessi, non solo nei confronti dei rispettivi Governi Statali, ma anche nei confronti delle autorità dell’Unione europea. In particolare dal punto di vista della evoluzione normativa ed istituzionale. Ed insieme intendono assumere un ruolo di ponte tra le sponde Nord e Sud del Mediterraneo.
Hanno così adottato la seguente dichiarazione d’intenti.
Premesso che
- la Sardegna e la Corsica sono depositarie di una storia comune e di condizioni geografiche che uniscono i due popoli, uniti da un comune destino, con evidenti punti di incontro su basi linguistiche, culturali e di organizzazione socio economica;
- la Sardegna e la Corsica ritengono che tale vicinanza geografica debba essere rafforzata attraverso una visione di macroregione mediterranea con adeguati collegamenti tra i rispettivi territori;
- i popoli corso e sardo credono nella promozione di forme più avanzate di democrazia nell’ area mediterranea e ritengono che la presenza di una macroregione insulare possa favorire le relazioni dell’Europa con la sponda sud del mediterraneo;
- la Sardegna e la Corsica credono al contempo che il rafforzamento delle forme di autonomia politica possano creare migliori condizioni di attuazione di una democrazia realmente partecipata. In tale contesto il Consiglio Esecutivo della Corsica ritiene che le condizioni dell’Autonomia Sarda, depositaria di un effettivo potere legislativo, siano un punto di riferimento preciso nel percorso di approfondimento dell’Autonomia Corsa;
- la condizione geografica delle due isole genera evidenti opportunità nell’area euro mediterranea, opportunità che possono essere sviluppate favorendo il collegamento in rete e le azioni comuni con altre isole del mediterraneo caratterizzate da perifericità rispetto alla piattaforma continentale;
- al contempo la condizione di insularità, che contraddistingue sia la Sardegna che la Corsica, comporta l’esistenza di severi svantaggi strutturali, che possono condizionarne le prospettive di sviluppo;
- le isole in generale, a maggior ragione quando caratterizzate da scarsa densità di popolazione, sono particolarmente esposte al rischio di fallimento di mercato, che se non governato con attenzione, tende a generare posizioni dominanti e correlati potenziali abusi;
- tale condizione non solo produce un incremento dei costi per il trasporto dei passeggeri e delle merci, delle reti di distribuzione e di comunicazione, ma crea anche discontinuità, aleatorietà, ritardi e debolezza nelle connessioni e nei processi di sviluppo;
- le isole possono risentire in modo particolare dei fenomeni migratori e dei problemi connessi all’invecchiamento demografico e allo spopolamento, e queste situazioni possono causare la perdita del patrimonio culturale e l’indebolimento degli ecosistemi.
Considerato, inoltre, che
- la Sardegna e la Corsica hanno sottoscritto, nel 2013, una Intesa di collaborazione per la definizione di strategie comuni di sviluppo territoriale e per la gestione comune di iniziative, accordi e scambi di conoscenze e competenze nell’ambito di settori giudicati strategici;
- la Sardegna e la Corsica stanno conducendo una attività finalizzata a rafforzare il dialogo istituzionale e a condividere le problematiche comuni legate all’insularità, insieme anche al Governo delle Isole Baleari, al fine di pervenire a delle soluzioni operative da proporre ai governi nazionali e all’UE per compensare lo svantaggio dell’insularità;
- è intenzione comune della Sardegna e della Corsica rafforzare le loro relazioni istituzionali e creare un quadro favorevole alla realizzazione della loro comune volontà di cooperazione nello spirito di partenariato, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo economico, sociale, culturale, scientifico e ambientale delle due Regioni, nonché il rafforzamento dei legami di amicizia tra le rispettive popolazioni;
- nonostante l’art. 174 del TFUE abbia conferito il riconoscimento degli svantaggi concreti che caratterizzano le aree insulari, si ritiene necessario intensificare il lavoro finalizzato all’adozione di adeguate strategie per risolvere le specifiche necessità delle due Isole.
tutto ciò premesso la Regione Autonoma della Sardegna e la Collettività Territoriale della Corsica
CONCORDANO
- sulla necessità di lavorare congiuntamente per il superamento degli effetti negativi determinati dalla condizione di insularità e di sviluppare progettualità ed iniziative condivise che possano favorire lo sviluppo dei rispettivi territori accomunati dalla componente insulare e dalle diverse problematiche ad essa legate;
- sulla opportunità di consolidare le proprie relazioni istituzionali e di svilupparne ulteriori con altre realtà insulari del Mediterraneo, a partire dalle Isole Baleari, con il fine di identificare concrete soluzioni operative che siano effettivamente in grado di compensare lo svantaggio dell’insularità, per poi sottoporle ai rispettivi Governi Statali e all’Unione Europea;
- sull’esigenza di confrontarsi sulle rispettive ordinamenti istituzionali con l’ obiettivo di rinforzare le condizioni di autonomia ;
- sulla opportunità di rappresentare comunemente all’Unione Europea possibili soluzioni agli svantaggi insulari attraverso forme di fiscalità di vantaggio e adozione di regimi specifici sulla concorrenza;
- sulla necessità di affermare presso l’Unione Europea l’ importanza del proprio ruolo nel dialogo con la sponda sud del Mediterraneo;
- nel riconoscere che gli strumenti finanziari della cooperazione territoriale europea (CTE) possono costituire una valida opportunità per dare vita a progettualità volte a rafforzare la coesione economica e sociale dei rispettivi territori, e, quindi, tramite i quali ridurre gli effetti negativi derivanti dalla condizione di insularità.
SI IMPEGNANO
a favorire la realizzazione di iniziative di cooperazione e di scambi di buone pratiche con particolare riferimento ai seguenti ambiti prioritari, per il cui dettaglio si rinvia alla nota allegata.
Rapporti istituzionali
Trasporti
Ambiente
Promozione dell’attività turistica
Energia
Urbanistica e pianificazione territoriale
Istruzione
Artigianato e commercio
Agricoltura
A TAL FINE STABILISCONO
- la costituzione di gruppi di lavoro tematici che periodicamente si incontrino con l’obiettivo di definire le modalità operative per la realizzazione delle iniziative concordate;
- Di sottoporre alle rispettive Assemblee Regionali la presente dichiarazione al fine della adozione di un documento politico condiviso dalle intere Comunità;
- Di promuovere una consultazione sul presente documento con il Consiglio Economico, sociale e culturale della Corsica e con il Partenariato Economico Sociale della Sardegna;
- di pervenire a seguito di questo percorso ad un accordo con le altre isole periferiche del mediterraneo a partire dalle Baleari, ed aggiornare attraverso l’Accordo firmato nel 2013 entro la fine dell’anno 2016.
Ajaccio, 14 marzo 2016
Il Presidente della Regione Autonoma della Sardegna
Francesco PIGLIARU
Il Presidente della Collettività Territoriale della Corsica
Gilles SIMEONI
Cominciamo a far funzionare i traghetti!!!
A parer mio è un buon inizio. Bisogna essere fiduciosi e ottimisti e fare seguire alle parole i fatti, collaborando fattivamente come hanno fatto e stanno facendo, per esempio, i Biologi dell’Ente Foreste con il trasferimento dei cervi dalla Sardegna alla Corsica.
L’unione della Sardegna con la Corsica sarebbe una bella cosa e potrebbe portare buoni frutti. Purtroppo, non conosco l’intelligenza politica dei corsi, ma conosco quella collettiva di noi sardi, per cui non credo che andremo più in là delle parole…
Per quanti volessero approfondire. La dichiarazione d’intenti precisa gli “ambiti prioritari” per la realizzazione delle iniziative di cooperazione tra le due Regioni, rinviando ogni dettaglio a una nota “allegata”, che però non viene riportata nel sito web della RAS. La si trova invece in lingua francese nel sito web della Collettività Territoriale della Corsica: http://www.corse.fr/Les-Executifs-corse-et-sarde-echangent-sur-les-themes-majeurs-de-la-cooperation-entre-les-deux-iles_a5141.html
Nel medesimo documento è riportata la prima composizione dei “gruppi di lavoro tematici” misti. Da notare come i corsi abbiano da subito inserito in detti gruppi anche responsabili di strutture pertinenti diverse dagli assessorati, mentre la Regione Sardegna vi ha inserito solo gli assessori competenti. Ma forse è solo questione di tempo.
Bi mancant solu duos corfos de Fratelli D’Italia e de Marsigliese, ma est una cosa intro de sas gabbias tricolores.