Piazza San Michele, il progetto originario di completamento della piazza (1967)
Il rifacimento di piazza San Michele a Cagliari continua a far discutere. Questo è il testo della petizione (sottoscritta da circa mille persone) che il comitato spontaneo sorto nelle settimane scorse ha inviato al sindaco Zedda. È un documento importante che alimenta un dibattito aperto dal mio post “In piazza San Michele il muro che divide l’amministrazione Zedda dai cagliaritani” e proseguito con l’intervento di uno dei progettisti della piazza, Ilene Steingut (“Ecco le nostre ragioni. Ma sulle partecipazione serve un dibattito”). Un confronto che spero continui.
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Comitato spontaneo per la Piazza San Michele
Dott. Claudio Mudu
Bassu Rosa Fausta
Presso salone parrocchiale
Chiesa Madonna della Medaglia Miracolosa
Piazza San Michele, 1 – Cagliari
Al Sig. Sindaco del Comune di Cagliari
Massimo Zedda
E per conoscenza
All’Eccellenza Rev.ma Mons. Arrigo Miglio
All’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici
Al Presidente della Commissione Comunale Lavori Pubblici
All’Assessore Comunale Urbanistica Ambiente Verde Pubblico
All’Assessore Comunale alle Politiche Sociali
Al Presidente della Commissione Pari Opportunità
All’Ufficio Regionale per la tutela del paesaggio
Al Corpo Forestale e Vigilanza Ambientale
A Tutti gli organi di stampa
Loro Sedi
Oggetto: richiesta/variante-petizione / Riqualificazione della Piazza San Michele in Cagliari
I sottoscritti cittadini firmatari della presente petizione:
Visto lo stato attuale di realizzazione dei lavori di riqualificazione della Piazza san Michele, che consente di constatare l’impatto estetico e sociale reale e non ipotetico/virtuale dell’opera.
Vista la realizzazione di muraglioni di cemento armato particolarmente alti in prossimità dell’attuale scivolo di accesso alla Parrocchia della Madonna della Medaglia Miracolosa.
Vista la mancata previsione a progetto di una zona verde dove dovrà essere riposizionata la statua di padre Abbo.
Considerato che non si tratta di muri di contenimento sottoposti a carico verticale, né tantomeno a spinte di taglio orizzontale, non si comprende la necessità e l’utilità per cui sia stata realizzata questa opera, non funzionale dal punto di vista estetico, visivo e sociale fortemente impattante in un ambiente già di per se gravemente degradato.
Considerato che tali muri in cemento armato costituiscono una ulteriore barriera architettonica e sociale di divisione tra la chiesa e la piazza; tra le case comunali di Piazza Medaglia Miracolosa, via Premuda/Podgora e il resto del quartiere.
Considerato che la chiesa è frequentata anche da diversi anziani, che in seguito alla realizzazione di muri di cui sopra, soprattutto quelli provenienti dalla zona della via Abruzzi, Piazza Medaglia Miracolosa e via Emilia dovranno, con grande disagio allungare ulteriormente il percorso per raggiungere lo scivolo di accesso alla chiesa, aggiungendo un grande ostacolo alla già sacrificata agibilità della parrocchia.
Considerato che la piazza San Michele costituisce per questo quartiere popolare, l’unico “polmone verde” fruibile per gli abitanti delle case comunali sopra menzionate, questi muri costituiscono per loro una ulteriore barriera sociale di discriminazione in una zona disagiata già troppo penalizzata.
CHIEDONO
- Che i muri in questione vengano, IMMEDIATAMENTE, rivisti come quote di progetto, e rimodellati limitando il più possibile l’impatto visivo e ogni tipo di divisione o recinzione architettonica, ambientale e sociale, dandogli un andamento che segua quello naturale dello scivolo esistente, come prevedeva il disegno originario dell’architetto che ha progettato la chiesa nel 1967, prot. del Comune di Cagliari 14083 del 5 dicembre 1967 e parere della Commissione Edilizia espresso nella riunione del 5/01/1968 prot. N.1 78, consultabile presso gli archivi comunali e disponibile presso gli uffici parrocchiali. Tali modifiche dovranno consentire di posizionare il cancello che si rende necessario per permettere di salvaguardare il sagrato della chiesa da incursioni vandaliche notturne. Tenuto conto anche del fatto che il progetto del 1967 è già condiviso dalla parrocchia e dal quartiere.
- Che venga ripreso lo stesso motivo del sagrato, presente nel progetto sopra menzionato anche in prossimità dell’ingresso alla chiesa inferiore in modo adatto a non sottrarre ulteriormente luce e aria alle aule catechistiche e alla Cappella e ad eliminare le diverse zone nascoste e prive di visibilità, quali i muri che nascondono le scale in fase di realizzazione che portano dalla piazza alla chiesa superiore e relativi sottoscala e quinte non necessarie, che rendono di fatto non sicuro (scippi, spaccio, droga e quant’altro) l’accesso alla Cappella, alla chiesa superiore e la fruibilità della piazza.
- Che nella zona dove sarà posizionata la statua di padre Abbo, venga ripristinato lo spazio verde eliminato.
- Che gli arredi, in particolare le panchine siano funzionali per gli anziani e per i bambini, ergonomiche e con spalliere.
SEGNALANO INOLTRE
- Che l’altezza attuale dei muri, crea zone di pericolo e causa degli strapiombi facilmente accessibili: per questo motivo domandiamo se siano state rispettate le norme di sicurezza e i vincoli paesaggistici esistenti.
- Che la costruzione di tali setti curvilinei, muri o recinzioni, accentuano, visto l’aumentato dislivello, la raccolta di immondizia e acqua piovana, convogliata verso la Cripta e ai locali adiacenti adibiti a catechismo, aumentando in questo modo il problema degli allagamenti durante i temporali. Infatti, la costruzione di un varco per l’accesso alla Cripta di tali dimensioni posizionato a un livello notevolmente inferiore rispetto alla quota naturale di terreno, favorisce e facilita l’ingresso delle acque di precipitazione diretta o di deflusso superficiale legata a ruscellamento sul lastricato lapideo della piazza. Ci teniamo a ricordare che la piazza è posizionata in un’area sensibile a rischio idrogeologico in caso di elevati apporti pluviometrici, come testimoniano i frequenti allagamenti verificatesi in tempi recenti in via Emilia, Abruzzi e via Campeda in occasione dell’ultima alluvione del 22 ottobre 2008 a Capoterra. Eventi che hanno uno stretto collegamento con la struttura geomorfologica del territorio in quanto sull’ attuale zona di San Michele in passato, ovvero prima dell’espansione urbanistica, venivano convogliate le acque di ruscellamento provenienti dai versanti di Is Mirrionis e di Monte Claro e dai versanti sud-occidentali del colle di San Michele. Tale reticolo di drenaggio superficiale delle acque meteoriche risulta attualmente obliterato dai quartieri sviluppatesi negli ultimi settant’anni e le acque impossibilitate a filtrare e percolare nel sottosuolo tendono a confluire seguendo l’andamento delle pendenze naturali, verso l’attuale piazza. Pertanto in caso di copiose piogge la griglia e il sistema di smaltimento tramite pompe potrebbero non essere sufficienti all’eliminazione delle acque, soprattutto se tali sistemi non vengono adeguatamente manutenzionati.
- Che l’accesso carrabile alla piazza situato in prossimità dell’incrocio semaforico, potrebbe creare numerose situazioni di pericolo sulla viabilità e sul transito pedonale.
Si ribadisce inoltre che non vi è, nella maniera più assoluta, alcuna intenzione di fermare i lavori, ma si chiede che vengano variati in corso di opera e terminati al più presto auspicando una fattiva collaborazioni tra gli enti preposti per rispettive competenze per ripristinare e restituire, nel più breve tempo possibile, l’agibilità, la sicurezza e la fruibilità della Piazza e di tutti i locali della parrocchia a tutti i cittadini.
Nella speranza di vedere accolte al più presto le suddette richieste, i firmatari della presente petizione attendono dalle SS.LL., ognuna per competenza, una tempestiva ed esaustiva risposta nei termini previsti dalla legge.
In fede
Cagliari, 2 ottobre 2015
Allegato:
1) Prima parte delle firme circa 1000
che grosso dispiacere leggere che il consiglio ha votato contro le proposte di modifica.
Questa è la pietra tombale del mio voto e di quello di tutta la mia famiglia per zedda (non sono tanti, solo una decina di voti quindi chi se ne fregherà…). Chissà cosa voteranno gli altri 1000 firmatari della petizione, ma sono solo 1000 persone, anche se fossero 1000 voti, chi se ne fregherà… e chi sa quanti altri in quartire non hanno avuto il coraggio di mettere la firma sulla petizione ma sono schifati da questa arroganza del comune e non voteranno zedda… ma chi se ne fregherà…
questa piazza così come verrà fatta sarà un inutile sperpero di denaro pubblico e un’enorme occasione persa per rivalorizzare in quartiere. Invito tutti i fighetti “comunisti” figli di papà che stanno seduti nei banchi del comune a farsi una bella passeggiate la sera dietro i muraglioni che stanno andando a costruire, per vedere di persona che bell’ambientino si creerà…
Se posso sfogarmi contro questi consiglieri di “sinistra”: non avete la capacità di vedere al di la della vostra autoreferenza, siete dei figli di papà viziati e arroganti… e non continuo che è meglio… mi vergogno di aver votato sinistra, pd, rifondazione per 20 anni, siete peggio del pdl porca miseria!!!
Mi duole dirlo ma il quartiere e’ senza speranza .
Una minoranza composta da violenti , ladri , spacciatori ,etc comanda il quartiere ridotto ad immondezzaio .
dunque uno fa il muro e chi ci abita dice che non gli piace si risponde chiedendo a chi protesta a quale partito appartiene al comitato quali motivazioni segrete coltiva un complotto contro l’amministrazione a parte queste considerazioni fuori dal merito delle cose si ha l’idea che si sia creata una falsa parete per armonizzarla con la piazza magari ritenendo che la facciata preesistente stonasse e’ l’opinione di un profano questa ma al di la di questo si e’ ingabbiata parte della chiesa di fatto creando una separazione una chiesa ed una piazza ovunque mai una chiesa un muro una piazza detto questo vediamo chi siamo rosa la conoscete io voto pd e non permetto che mi si dica il contrario senza conoscermi il dott.mudu altrettanto vota a sinistra altri sono piu’ o meno cosi’ non si attacca mai uno perche ha militato o a idee politiche ma soltanto se quello che dice e’ vero o falso se poi cercate uno sponsor politico questo e’ la chiesa perche’ abbiamo dato voce al disagio dei parrocchiani ma al di la di queste spiegazioni il dibattito e’ servito per svegliare qualcuno che preferisce chi dorme senza accorgersi che il muro vero e’ quello invisibile quello che c’e’ tra politica e cittadini ora se avessero speso una sera per illustrare ai cittadini che vivono la piazza con plastico ecc. che problema c’era? non possono andare casa per casa a spiegare e’ stata la risposta per cui si fanno la piazza per loro il cittadino invece deve solo subire proprio un bel metodo ora da questa esperienza abbiamo ricavato che la gente discute ha passione vuole dire la sua e non e’ un semplice soldatino dunque quando il popolo e’ vivo a me fa piacere ma voi forse preferite che dorma ad ognuno il suo bene angelo di questo sedicente comitato un cittadino con idee politiche uno che ha ritenuto giusta questa causa e che al posto di starsi zitto ha parlato buona domenica
Sai angelo qual è la cosa più subdola? Che a san Michele si sta costruendo ciò che a sant’Elia si sta demolendo. Sai questo che vuol dire? Che l’amministrazione non ha imparato nulla dai propri errori. Questo è veramente triste. Prima costruiscono i ghetti, poi dicono che bisogna eliminarli. Che senso ha continuare a costruire un muro se già da ora sappiamo che dovrà essere demolito? Io non intendo essere complice di questo modo di amministrare… Il quartiere questo muro non lo vuole… Non perché sia bello o brutto, ma per tanti svariati altri motivi. Penso che sia ora di smetterla di trattare questi muri come un’opera d’arte se proprio vogliamo trattarla così… Un bravo architetto in genere è anche un bravo comunicatore e sa che cosa si nasconde dietro un semplice bello o brutto o un semplice mi piace non mi piace.
Signora Rosa Bassu, lasci perdere fourthciucciu, che accusa di opportunismo elettorale e di intelligenza col nemico tutti quelli che non si sdraiano sulle magnifiche opere di zedda. Piuttosto, mi pare una bella idea raccogliere anche le firme di chi non è cittadino di Cagliari. Del resto, Cagliari è capitale di un sacco di cose, come ci ricorda ogni momento la grancassa della propaganda di questa amministrazione della fuffa, quindi è giusto che anche chi non è cagliaritano possa esprimere la sua opinione. Tanto più che piazza san Michele è un percorso di accesso alla città. Sarebbe corretto, però, che le firme dei non residenti a Cagliari fossero raccolte in fogli diversi. Perché la loro opinione non si può tramutare in un voto elettorale alle prossime amministrative cagliaritane e credo quindi che della loro opinione a zedda non importi nulla.con buona pace dell’ultimo giocattolo in campo, che è la città metropolitana
ecco, pigaridda muru muru
oh Fourthciucciu mi sa tanto che sei una sentinella di Massimo Zedda !
di sicuro non mi vedrai in piedi sulla scalinata di Bonaria come le sentinelle tue amiche
ma chi è questo belli capelli fai il suo nome
Credo che il soldato abbia “rubato” la definizione bellicapelli ad un altro commentatore di questo blog. Non è neppure originale. Come supponevo
infatti “bellicapelli” risale ai temi del liceo, mai detto di averlo inventato, ma neanche altri commentatori di questo blog, pigaridda muru muru
Il progetto della chiesa era, negli anni 60, rivoluzionario e anticonformista rispetto allo stile “tradizionale” allora imperante. Se negli anni sessanta si fosse ragionato come ragionano oggi i vari comitati del “no”, la chiesa non sarebbe mai dovuta nascere!!
A me le motivazioni del “comitato spontaneo” sembrano un accrocchio di banalità dietro le quali, purtroppo, si nasconde la solita resistenza a tutto ciò che è percepito come diverso, dirompente e quindi necessariamente brutto.
Io penso che il brutto sia indifendibile comunque qui non è solo una questione estetica… è chiaro che vale in piazza san Michele non ci passa a piedi di notte… Io si.
Brava, ci passi a piedi di notte e solo adesso ti accorgi che è brutta, quando facevi parte della maggioranza invece era bellissima, ma si, lasciamola così come è stata durante i 20 anni di governo dei tuoi amici, un posto meraviglioso, perchè toccare una piazza così bella.
E’ UNA BOIATA senza se e senza ma… Se ti tagliasse un dito Calatrava diresti che è un’opera d’arte ? Questo è un dito nell’occhio dei Cagliaritani che sian in possesso di un minimo di senso estetico
E chiaro che non mi conosci … Piacere di averti conosciuto… Il mio nome è Rosa Bassu e il tuo?
La classica risposta, di chi vede bianco il nero e nero il bianco.
Non e’ diverso, e’ brutto senza se e senza ma, come il palazzo regionale in via Roma ( vi prego fate il nome del grande architetto che lo ha concepito )
Il progetto originario degli anni ’60 era bellissimo… perchè non realizzarlo? Perchè buttare via soldi con opere molto (troppo) discutibili quando un progetto splendido c’è già? Speriamo il Comune ci ripensi! Viva il BELLO!
Firmando si vince qualcosa?
Si chi firma avrà la possibilità di avere una piazza decente e in più si dissocia da questo modo barbaro di costruire a colpi di cemento armato colato. A chi non firma l’unica possibilità di avere il muro tipo lager… Recinto… Ops setto curvilineo!
Detto da chi era parte di una coalizione che appoggiava la cementificazione di Tuvixeddu la frase suona ridicola, offensivo invece il paragone con i lager, abbia un minimo di decenza e si vergogni per dei parallelismi falsi e menzogneri
Quando si arriva all’attacco personale è perché non si hanno più argomenti da sostenere. Continuerò come sempre ho fatto a dare voce a chi voce non ha… Fino all’ultimo respiro… Passo e chiudo
A leggere questo documento, emergono serie considerazioni di carattere tecnico e non soltanto estetico. Mi pare che la giunta comunale debba tenerlo in considerazione a valutarlo. Questo comportamento sarebbe un segno di saggezza e, soprattutto, di apertura ad una procedura realmente partecipata. Ma non credo che accadrà. Le uniche occasioni in cui il comune ha attivato procedure realmente partecipate si contano sulle dita di una mano. Lo fa col piano particolareggiato del centro storico, ma sapendo bene che il piano non ha alcuna immediata ricaduta operativa. Quindi è facile, in questo caso, mostrare apertura ai contributi dei cittadini. Diciamo che con questa “partecipazione” si fa campagna elettorale. Mentre coi cantieri aperti bisogna far presto, perché in questo caso la campagna elettorale si fa con le inaugurazioni.
Tranquilli , non ammetterano mai l’errore e continueranno questo scempio.
Consiglio a lor signori , visita guidata al Partenone .
Ammettere l’errore? Impossibile. Troppo perfetti, loro. Sono gli altri che non capiscono nulla
Comitato spontaneo? lista n° 2 lista CASINI UDC ELEZIONI 2006
142 voti “miglioriamo insieme il nostro quartiere” era il motto. Autosospesa dal partito nel 2009 e mai più rientrata. Questa la motivazione:”per motivazioni politiche riferite alla linea del partito sono autosospesa dal partito e intendo agire in piena libertà e senza vincoli di appartenenza rispondendo direttamente ai cittadini che hanno riposto su di me la loro fiducia”. Ho fatto parte del Gruppo Misto fino al 2011 data in cui sono stati soppressi i consigli di circoscrizione. Non per questo ho smesso di occuparmi dei problemi del quartiere, anzi. Ringrazio per avermi dato l’occasione di chiarire questo punto.
Pur ringraziando l’architetto per le giustificazioni tecniche relative alle loro scelte: trovo comunque questo muro un orrore. Il progetto degli anni 60 (di cui avevo sempre sentito parlare e non avevo mai visto immagini) è decisamente più bello e rispettoso della chiesa e della piazza.
Certo forse non è “originale” ma la soluzione “fighetta” dei setti non ha davvero alcun senso e presenta soprattutto controindicazioni che favoriranno situazioni di degrado e di “bruttura” come sottolineato negli articoli precedenti e nella lettera del comitato. L’unica giustificazione che do a questo muro è che sia un “esercizioì di stile” dei progettisti (facciamo per forza qualcosa di originale per dimostrare che siamo bravi e sappiamo citare architetti che fanno cose simili) o più semplicemente che questa è la soluzione più economica.
Pensate a quello che fate, meno autoreferenzialità e più buonsenso.
1000 firme alla petizione significano 1000 voti persi dalla giunta che di sicuro su Is Mirrionis e San Michele non ha dato il meglio di se (a parte la rotonda di via cadello e qualche ristrutturazione in alcune case di via podgora non ha fatto proprio nulla) e se qualcuno in quartiere aveva dubbi sul voto alle prossime elezioni, credo che questo muro dissiperà ogni incertezza. (conosco diverse persone che hanno firmato e molte sono ex elettori di zedda non esattamente propensi a bissare la loro scelta di 5 anni fa)
Mi chiedevo se fosse ancora possibile firmare la petizione e nel caso dove. Se poi, come spesso accade con questa giunta, le lamentele non verranno ascoltate, non ci resterà che cambiare il titolo alla Chiesa:
Parrocchia della Madonna della Muraglia Miracolosa.
Grazie per le parole spese in favore della causa. Le 1000 firme erano solo la prima parte sono già state raccolte altre 500 firme e continuiamo a raccogliere nella piazza in prossimità delle bancarelle (non in una postazione fissa) basta chiedere agli ambulanti che vi metteranno in contatto con le tante persone che in giro per il quartiere stanno raccogliendo le firme. Ormai è caso regionale chi viene dalla 131 (visto che è la prima piazza entrando a Cagliari dalla rotonda del cimitero) si ferma e vuole vedere il mostro partorito dall’assessorato ai Lavori Pubblici del comune di Cagliari e ci chiede di firmare la petizione in segno di solidarietà. Visto che per costruirla sono stati spesi dei soldi pubblici. Stiamo valutando se farla firmare o no a tutti i sardi.
A Sassari non vedono l’ora di firmare la petizione, sembra siano in arrivo anche torpedoni da Siniscola e Flussio
Da Sassari forse no… In compenso sta riscontrando grande successo nei paesi della circoscrizione che ha facoltà di voto per le Regionali… Sarà un bellissimo cartello elettorale.
Più che altro un cartellone pubblicitario per “bellicapelli” e i suoi ascari