La macchina del cronista Cristiano Sanna Martini, danneggiata ieri nel parcheggio dell’Arena Grandi Eventi di Cagliari (altre foto alla fine del post)
Confesso che ieri, poco prima di arrivare al parcheggio dell’Arena Grandi Eventi per assistere al concerto di Carmen Consoli, ho pensato: “Oggi non pago”. “No”, mi sono detto, “oggi proprio non pago. Basta con le estorsioni”. Poi siccome le buone intenzioni spesso si infrangono contro il muro delle nostre piccole paure, ho messo mano al portafoglio e ho tirato fuori due euro. “Ragazzi, un’offerta per controllare la macchina?”: eccoli. Anch’io ho notato la presenza di un’auto dei vigili urbani, anch’io mi sono chiesto come mai non stessero intervenendo per impedire il consueto piccolo racket delle estorsioni ai danni di chi parcheggia l’auto nella zona dello stadio e della fiera ogni qualvolta c’è una manifestazione pubblica. Non avessi pagato, molto probabilmente ora sarei qui a raccontarvi la stessa storia che ci racconta il mio collega di Tiscali Cristiano Sanna Martini (la trovate di seguito): nessuna offerta, segnalazione ai vigili della presenza degli estorsori, macchina pesantemente danneggiata, beffa finale.
Ora, il caso è politico. Chi ha dato ordine ai vigili di non intervenire in situazioni del genere (la pattuglia presente bastava e avanzava, parlare di scarsità di uomini e mezzi è lesivo della nostra intelligenza)? E per quale motivo? Perché il sindaco di Cagliari Massimo Zedda e tutta l’illuminata maggioranza di centrosinistra che lo sostiene hanno deciso di non discostarsi dalle posizioni del sindaco Emilio Floris e dal centrodestra, che questo racket lo hanno prima tollerato poi giustificato politicamente? Anche Zedda e il centrosinistra pensano in questo modo di tenersi buona una parte dell’opinione pubblica (chiamiamola così) di qualche quartiere popolare?
Non era forse questa l’amministrazione che ha detto di voler fare le battaglie per la legalità? Eccone una facile facile, a portata di mano e di grande impatto mediatico: chi debella il fenomeno dei parcheggiatori nostrani guadagna credibilità e voti; in caso contrario, li perde.
Eppure Zedda continua a far finta di niente, esattamente come i vigili urbani ieri al parcheggio dell’Arena Grandi Eventi. Perché?
Dopo la pubblica denuncia fatta da Cristiano Sanna Martini sarebbe quanto meno lecito attendersi interrogazione al sindaco. È un caso molto semplice, lineare e molto sentito dai cittadini, e per affrontare il quale non serve un giudice a Berlino: basta un consigliere comunale in Roma.
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Confuso e molto poco felice
Accade che il cronista di Tiscali Notizie, canale Spettacoli e Cultura, vada a vedere, ascoltare e raccontare il concerto di Carmen Consoli all’Arena Sant’Elia di Cagliari. Il fiore all’occhiello del rilancio culturale della città, stando a quanto proclama l’amministrazione comunale. Nonostante le polemiche sulla posizione della stessa Arena, sul maestrale che la tempesta, portandosi via il suono e vetrificando per il freddo gli spettatori. Accade che al momento in cui parcheggia l’auto, tra le strisce bianche che di solito segnalano parcheggio libero e pubblico, il cronista venga avvicinato da tre loschi figuri che gli chiedono “un contributo”, non si sa bene per cosa.
Accade che il cronista, a cui lo stesso obolo era stato chiesto un anno fa quando andò nella medesima Arena fiore all’occhiello di Cagliari capitale della cultura, gli venisse chiesto da altri loschi figuri in libertà, in occasione del concerto di quel che rimane dei King Crimson (e lo stesso episodio capiterà nel corso del tempo ad amici e conoscenti del suddetto cronista) con tutte le buone maniere del caso, dica che non ha niente da dare, non ha nemmeno una moneta in tasca. Accade che i tre loschi figuri, guardandosi tra di loro, si dicano: “Non ha niente” e si rispondano “vabbé, va tutto bene, finché…” e poi spariscano allontanandosi nella notte.
Accade dunque che il cronista, viste due auto della Municipale parcheggiate poco distanti, si avvicini a segnalare i tre loschi e le loro richieste sottilmente minacciose, indicando il punto in cui l’episodio è appena accaduto. E che i vigili nell’auto rispondano: “Lo sappiamo, abbiamo chiamato in centrale, chiedendo che arrivi altra gente per controllare il posto”.
Accade che alla fine del concerto il cronista torni alla sua auto: e la trova completamente graffiata, in modo insistito, su entrambe le fiancate, con supplemento di calcione o colpo di pietra o chissacché sulla portiera, con bozza grossa così. Per cui lo stesso cronista torna verso l’auto con i due vigili a cui aveva segnalato i tre loschi, sentendosi stavolta rispondere: “Le avevamo detto di chiamare il 112 o 113”. Controrisposta: “Mi avevate detto che avevate presente la cosa e che stavate aspettando rinforzi. Le sembra normale che un cittadino che rispetta leggi e regole e viene a vedersi uno spettacolo qui, in un luogo generalmente ritenuto problematico, si debba ritrovare l’auto vandalizzata da tre figuri che pretendono il pagamento del parcheggio non avendo nessun titolo per farlo?”. Contro-controrisposta: “Lo sappiamo da tempo, che va così. Ma non c’è personale, non ci si può fare granché”.
Ecco, io vorrei chiedere all’assessore Enrica Puggioni, alla giunta Zedda tutta, se dopo un paio d’anni di funzionamento dell’Arena Sant’Elia, in un luogo che si cerca di riscattare e riqualificare e che però va garantito nella frequentabilità e nell’ordine pubblico proprio per far passare le resistenze dei cittadini ad andarci, non sia il caso di fare un paio di cosette utili a Cagliari capitale della cultura. Tipo: provvedere forze dell’ordine bastanti a controllare i parcheggi, oltre che l’ingresso ai concerti. Dotare di illuminazione adeguata il parcheggio sul lungomare. Far capire a ricattatori e abusivi che da lì se ne devono andare. Perché così si usa in una capitale della cultura che voglia davvero avvicinare strati sociali diversi, abbattere stereotipi sulla cattiva fama di certi luoghi, e in cui chi ti riga la macchina perché non gli dai quanto pretende, della cultura e del rispetto se ne frega. E senza alcun controllo, ci si diverte pure.
NB: lunedì mattina mi aspetta il carrozziere della capitale della cultura.
Cristiano Sanna Martini
Unica soluzione: andai a pei o in pullman. Io ormai è anni che la domenica vado allo stadio o in pullman, oppure parcheggio la macchina ben distante. Mi rendo conto, agire così è un’autolimitazione della propria libertà, ma tant’è. State certi che nessuna amministrazione, nè di sinistra nè di destra, risolveranno il problema. I parcheggiatori di colore non si possono toccare sennò ti danno del razzista. I parcheggiatori nostri concittadini li puoi toccare meno che mai perchè rischi corpusu o di perdere voti in certi quartieri. Così è se vi pare………
Così va l’Italia così va la Città…
Ismo: buonismo, permessivismo, ecc.
Intanto al concerto dei negrita solita scena e vigili che guardano. Vabbè del resto a s.elia voti da prendere ce ne sono molti. Per la cronaca, uno di questi personaggi proponeva pure cozze in vendita, casomai con il parcheggio andasse male. Così oltre che la macchina bungiara ti squagliavi pure in merda
Vorrei fare una domanda al comandante dei vigili urbani di cagliari il signor Delogu, il perche’ in una nota pizzeria di viale Armando Diaz a cagliari tutte le sere ripeto tutte le sere, parcheggiano le vetture nel marciapiede di fronte alla pizzeria anziche’ usare l’enorme parcheggio della fiera visto che il divieto al poetto viene fatta rispetare a suon di multe, non capisco il perche’ in viale Diaz si fa’ quasi tutto quello che si vuole p.s. non ho niente di personale nei confronti della pizzeria anzi.ì
ausiliario ai parcheggi nella gestione di eventi. non deve riscuotere niente. fa in modo che le auto siano messe bene e ce ne stiano di più. agevola il deflusso ordinato. chi ha pagato il biglietto per il concerto non deve aggiungere nulla.
questa l’ipotesi. i soldi per pagare la giornata a questi operatori (in stato di disoccupazione) dovrebbero venire fuori dagli organizzatori dell’evento, dagli enti pubblici e dagli sponsor.
Un problema non valutato è quello dei micidiali mendicanti nigeriani. ghanesi et coetera. Mi reco al lavoro a piedi nella zona di Piazza Repubblica. Alcuni inseguono le donne, son lerci e sporchi da fare paura, uno atroce davanti al ar della questura, un altro davanti al bar di via pessina angolo v. palomba …Esiste ancora il reato di violenza privata ? Cagliari si avvia a divenire una lurida parassitopoli multietnica . E’ una citta’ snaturata., Invito i lettori ad andare a vedere il villino multietnico di Via Messina prossimo all’incrocio con la Via Milano. Decine di parcheggiatori dormono la’ dentro..ANDASSE L’ASL troverebbe pane per i suoi denti. Son disgustato dal menefreghismo di ZEDDA e della sua giuntina
il problema esiste piu’ o meno da 5 anni nel frattempo questa giunta comunale non ha fatto niente e non usa le armi che ha, cioe’ i vigili urbani ,io 2 settimane fa’ e altre 15 persone ci siamo presi la multa di 28 euro per aver ingiustamente parcheggiato sul marciapiede, peccato che nel nuovo poetto alla quinta fermata non hanno pensato al parcheggio per le moto! mi chiedo perche’ questa giunta comunale usa i vigili urbani per le multe ma non fa’ altrettanto per allontanare i parcheggiatori abusivi ? questa giunta comunale vuole legalizzare i parcheggiatori abusivi ? vuole le risse tra i proprietari delle vetture e parcheggiatori ? tutta cagliari sa’ dove sono e a che ora sono presenti i parcheggiatori invece oltre il sindaco e l’intera giunta comunale fanno finta che non esiste questo che non e un piccolo problema.
Concordo con Lantanio e Roby.
Quando il saggio indica la luna… La questione dei parcheggiatori (di questa galassia o di un’altra, con la pelle a pois o a strisce, che parlino esperanto o swahili non importa) è più semplice di quanto appaia: le persone che chiedono denaro per far parcheggiare le auto nei parcheggi liberi, non possono farlo. Ciò detto, lo fanno. E perché? Perché occuparsi del problema è una gran rottura e il zelo municipale s’infrange di fronte a questa faccenda. Perché dunque i vigili urbani (a me piace chiamarli così) benché sulle auto e le uniformi abbiano scritto e cucito “polizia locale” non sono intervenuti quando è stato loro posto il problema? R: perché non è un problema loro; è una questione d’ordine pubblico (danneggiamento, estorsione, violenza privata) e loro in questo caso (ma solo in questo…) non rappresentano i tutori dell’ordine pubblico. D’altra parte: perché rompermi gli zabaglioni quando può intervenire la Polizia di Stato? E magari beccarmi un cartone da uno che poi se mi vede per strada quando sono in borghese mi riconosce e vede dove abito e sa qual’è la mia macchina?
Poi… La giunta… Ma che c’azzecca la Giunta? Può l’Assessore al personale (perché la Polizia locale è personale dipendente dell’amministrazione comunale seppur inquadrato giuridicamente e contrattualmente in modo difforme dagli altri dipendenti dell’Ente locale) o il Capo della polizia locale (che manco so chi sia) battere i pugni sul tavolo come il commissario Basettoni e intimare ai poliziotti di fare quello che già dovrebbero dovere/poter fare in quanto polizia locale? E che siamo a Paperopoli? Può il sindico (sindico non sindaco) intervenire egli stesso in persona? E che fa? Un’ordinanza?
In ogni città che si rispetti i casini sono all’ordine del giorno e solo l’ingenuità può far credere che basti l’intervento dei vigili urbani per risolvere tutti i problemi manco fossero He Man. A qualcosa serviranno le Prefetture? …E diamogli qualcosa da fare a ‘sti prefetti. Altrimenti passano tutto il tempo da una cerimonia d’inaugurazione/commemorazione all’altra o ad autorizzare/negare/reprimere manifestazioni e cortei il 25 Aprile. Sai che palle…
E quindi il vigile urbano non deve intervenire perche’ si becca un cartone quando è in borghese come di scrivi tu , e secondo il tuo pensiero vince la legge del più forte e del prepotente, mi sembra un opinione fuori dalla realtà, è e un’usanza che secondo me bisogna reprimere e cancellare immediatamente perche’ anche se siamo al sud la sardegna e cagliari e sempre stata un’isola felice sotto quest’aspetto.p.s. ma non è che sei un vigile urbano?
No, non sono un vigile. Sono d’accordo con te: si tratta di un’usanza, se così vogliamo chiamarla, incivile e che – aggiungo – ha radici lontane. Ovviamente qual che ho scritto non ha niente a che fare con l’incitazione o la sottomissione alla legge del più forte, al contrario. I vigili urbani spesso sono il bersaglio di critiche di ogni genere. Giuste o sbagliate che siano, non sono il 113. Il problema è che la questione dei parcheggiatori è da un lato una faccenda di ordine pubblico, dall’altro ha a che fare con il posteggio delle auto. I due aspetti dovrebbero essere tenuti separati: l’ordine pubblico e la tutela del cittadino dovrebbe essere gestita (unitariamente) dalla Prefettura tramite le (numerose) forze dell’ordine (Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia di Stato) delle quali può disporre – unica in Europa per numero – lo Stato. Loro sì potrebbero intervenire prontamente alle richieste dei cittadini che subiscono atti di vandalismo per il mancato pagamento del ‘pizzo’ sul posteggio;
il posteggio dell’auto è di competenza della polizia municipale, quindi dell’amministrazione. Per questo motivo il comune dovrebbe i attrezzare un’area di sosta recintata gratuita il cui accesso dovrebbe essere controllato dalla polizia municipale. Quando poi si rilevano degli atti vandalici, si chiama il 113.
Ovviamente la polizia municipale ha comunque l’obbligo d’intervenire (perché corpo di polizia) quando vengono segnalate tempestivamente violazioni della legge (atti vandalici, violenza privata, aggressioni ecc..) dai cittadini.
Sul fatto che la Sardegna e Cagliari siano un’isola felice sotto quell’aspetto… beh, ho qualche dubbio..
Lantanio, scusa ma cosa c’entra il villino come lo chiami tu mutietnico di via messina se chi ci chiede i soldi allo stadio e all’arena sono sardi ?
ROBY il villino multietnico è un villino che conterra’ al suo interno una cinquantina di immigrati nel quartiere di Bonaria, una zona c.d. IN …Invece vanta un’immensa presenza di neri..Infomati , vallo a vedere e capirai in che razza di citta’ vivi.In linea col sindico che si ritrova. P,S, ha le serrande quasi sempre abbassate . E’ strapieno di gente. Basta guardare il tetto e si vede la roba stesa..
Neri? Verdi? Gialli? Non vorremmo farne una questione razziale… perché si tratta di fascio-leghismo alla Salvini. Mi chiedo se per te la presenza di immigrati in una città sia sinonimo di inciviltà. Esistono altre città (Londra, Parigi, Monaco di Baviera) o Stati interi (Svizzera, Danimarca, Regno Unito, Belgio, Francia ecc..) in cui la percentuale di immigrati è superiore al 15% delle popolazione. Problemi? Si, forse, qualcuno, del tutto normale nelle realtà complesse come quelle urbane. Il problema è semmai il fatto che l’immigrazione deve essere gestita in modo competente e questo – qui e altrove in Italia – non accade. Mai poi… non capisco che c’entrano gli immigrati con i nostranissimi e veracissimi parcheggiatori?
Come sottolineato da altri, il fatto di aggredire questi atteggiamenti degli autoctoni implicherebbe poi un attacco tout court all’intero sistema dei parcheggiatori abusivi. Oltre a perdere consenso in determinati quartieri il csx rischierebbe di perdere buona parte dei votanti le primarie (e l’attuale sindaco 4 anni fa ne usufruì grandemente…). Come il cdx chiudeva gli occhi sui parcheggiatori dell’ormai defunto Cineworld di viale Monastir (sempre italianissimi), il csx chiude gli occhi su questi in piena continuità (come in quasi tutto) con le amministrazioni precedenti. Nell’attuale maggioranza si è passato il tempo ad agitare lo spauracchio dei vari Farris e Piras e di un fantomatico ritorno al passato, forse non accorgendosi oppure, e più probabilmente, in piena consapevolezza, di essere diventati loro stessi ciò che si proponevano di combattere, portando (e credo non solo me) a pensare che tra lupi originali e lupi travestiti da agnellini di Heidi forse sia meglio tenersi quelli genuini, anche se spero vivamente che esistano terze scelte valide che ci liberino da questo promiscuo giogo cdx-csx.
esasperati, invochiamo controllo e repressione, i nostri principi e fondamenti culturali vacillano. “chiamiamo ai vigili!”. ma ragioniamo, in un’ottica progressista il parcheggiatore abusivo dovrebbe poter diventare un ausiliario ai parcheggi nella gestione di eventi. quello che accende i fuochi la notte, facendoci respirare i fumi tossici, dovrebbe poter diventare un addetto regolare al recupero e al reciclo dei materiali. un po’ di inclusione sociale, un po’ di riformismo , un po’ di redistribuzione, in questa jungla d’asfalto.
Ottima proposta!
Ausiliari del traffico!
Così quando qualcuno non pagherà il tagliando per il parcheggio, gli spaccheranno direttamente il parabrezza, ed evitiamo tutti quegli inutili ricorsi dal giudice di pace contro il pagamento delle multe che si ritengono ingiuste, ed evitiamo tutta quella burocrazia inutile che avvantaggia solo gli avvocati.
Un bel colpo con un sasso , e la prossima volta imparano a pagare il dovuto.
Non cerchiamo di difendere chi delinque. Chiedere dei soldi per un qualche cosa alla quale si ha diritto, è un’estorsione e basta. Non si deve aver paura di non pagare per timore delle ritorsioni; se si convive cercando di rispettare delle regole, è proprio perché si deve evitare la legge del più forte. Viviamo in uno stato di diritto.
Se poi qualcuno ritiene che invece sia meglio non denunciare alle forze dell’ ordine i reati, e magari per reagire ai soprusi sia meglio far intervenire un buon numero di amici, cattivi al punto giusto e che non facciamo troppe domande, anche questa può essere un’idea. Ma io, per vivere civile, preferisco denunciare le condotte illegali, e me la prendo ancor maggiormente con quelli che indossano una divisa che dovrebbe garantire la difesa dei più deboli, ed invece viene presa “solo” per un lavoro.
Ed un Comune (pensate al significato del termine “comune”) che non riesce a garantire il “vivere civile”; perché questo (il ricatto dei parcheggiatori abusivi -chissà perché si chiamano abusivi?-) non è vivere civile.
Penso che Cristiano Sanna Martini abbia fatto due cose fondamentali:
1.Non ha pagato ( e quindi non ha ceduto al ricatto)
2.Ha denunciato pubblicamente l’accaduto (ed essendo un giornalista, sicuramente la sua denuncia pubblica ha più risalto di quella di un normale cittadino).
Se qualcuno volesse attivare una sottoscrizione per rimborsargli il danno, io vorrei partecipare; anche per lanciare un segnale.
Una possibile idea per contrastare il fenomeno: far mettere dal Comune dei cartelli nei luoghi più soggetti a tali pratiche di estorsione (concerti, fiere, ecc., per cominciare) con la scritta “se vedi qualche cosa di strano o irregolare, chiama questo numero 070/xxxxxxx”.
Magari avere un numero diretto, e dedicato ( locale, non il 112 o il 113, che servono per le emergenze) in cui sicuramente arriveranno tante segnalazioni, potrebbe smuovere qualche cosa.
Se necessario si può lanciare anche una petizione al Comune perché vengano installati questi cartelli di segnalazione/informativi.
Tony
Perché gli uomini di colore SI e quelli di sant’Elia NO? Cà nisciun’è fesso!
Il fenomeno del pizzo per il parcheggio a Cagliari (io sono di Cagliari e ci vivo da 50 anni) era manifesto solo nel periodo della fiera campionaria. Da quando altri signori hanno avuto l’autorizzazione all’estorsione – perfino di fronte all’oncologico – è chiaro che altri hanno ritenuto fosse giunto il momento di mettere il servizio in concorrenza.
Mi vedo peraltro e purtroppo obbligato a dover anche sfatare il mito che gli estorsori di colore abbiano un comportamento più rispettoso rispetto ai loro omologhi nostrani: l’anno scorso all’ospedale Brotzu ho dovuto tenermi un bel danno da cacciavite al portellone posteriore della mia auto per aver negato qualsiasi contributo alla causa della violenza che – notoriamente – non conosce etnie di sorta.
vedo che continui ad eludere la domanda, chi ha mai detto che non ci sia un problema? chi ha mai detto che il sindaco non debba intervenire? io stesso sono stato costretto a versare l’obolo al concerto di Ligabue per evitare problemi, la domanda era un altra, e continui a non rispondere, perchè la giravolta planetaria rispetto a qualche mese fa? male Zedda se chiedeva un intervento sui parcheggiatori abusivi senegalesi, male Zedda che non chiede per i parcheggiatori nostrani, forse M Zedda è in realtà M Salvini col ciuffo? Potenza dell’informazione nostrana
Il problema è che la giravolta la vedi solo tu. E quelli che cercano in tutti i modi di salvare il sindaco.
non ciurlare nel manico, nell’articolo non si parlava solo degli ambulanti, criticavi Zedda per la richiesta di intervento delle forze dell’ordine contro i parcheggiatori senegalesi, parcheggiatori che nelle vicinanze soprattutto degli ospedali hanno spesso atteggiamenti minacciosi nei confronti degli anziani e delle donne, ora invece, giravolta intergalattica, critichi lo stesso Zedda perchè, a tuo dire, non fa nulla contro i parcheggiatori del S.Elia.
Se non vuoi perdere tempo rileggiti quello che scrivi, quanto al compagno, lo sono da prima che nascesse Zedda e ne vado fiero, continua pure a baloccarti con questa propaganda da quattro soldi
Caro compagno, sulle mie incongruenze lascio il giudizio sovrano ai lettori. Ma tu piuttosto, dicci come risolveresti questo problema dei parcheggiatori abusivi al Sant’elia perché ancora non l’ho capito. O anche per te, come per il sindaco, non è un problema?
questo scriveva il buon biolchini poco tempo fa, giravolta spaziale, forse perchè il danneggiato è un giornalista?
Peccato però che quando a Cagliari governava la destra e ogni tanto i vigili facevano una retata di ambulanti senegalesi nel Largo Carlo Felice, tutta la sinistra cagliaritana (istituzionale e non) giustamente si indignava e gridava allo scandalo, e chiedeva azioni concrete di integrazione. Oggi il sindaco Zedda quei raid li invoca, e la sinistra che sta nei partiti tace. Perché l’ipocrisia è spesso il suo tratto distintivo.
Affrontando il problema unicamente sollecitando l’intervento delle forze dell’ordine contro i parcheggiatori senegalesi, Zedda (che ieri sulla Nuova Sardegna straparlava di Europa, di Tsipras, di Quirinale…) probabilmente pensa in questo modo di ingraziarsi l’elettorato moderato e di destra in vista delle elezioni dell’anno prossimo. Perché fa così? Teme forse che a sinistra non lo voti più nessuno? Chissà.
Caro compagno, confermo e sottoscrivo.
Ma se non sei in grado di distinguere da solo le due situazioni (ambulanti senegalesi da una parte ed estorsori autoctoni dall’altra) non sarò certo io a perdere tempo in inutili spiegazioni, altro che giravolta spaziale.
articolo semplicemente penoso
Mi domando se non fosse il caso di inventare una sorta di modulo da compilare on Line che in tempo reale denunci alla centrale il problema riscontrato. Obbligando alla risposta la medesima. In questo caso le risposte dei nostri vigili non sarebbero solo parole.
Solidarietà totale al collega e onesto cittadino Cristiano. Io ai concerti non vado più da tempo, queste cose non sono mai accadute prima.
mi dispiace per Cristiano a cui va tutta la mia solidarietà. Certo viene un sorriso amaro nello scoprire il “non intervento” della municipale proprio nel periodo in cui la loro repressione in città si fa sentire. Se sei un ambulante extracomunitario.
È’ l’ennesimo episodio che vede protagonisti i nostri vigili urbani che, purtroppo, fanno di tutto tranne che “vigilare”. Credo che i tempi siano maturi per prendere provvedimenti nei confronti di questi nostri dipendenti che abusano del berretto che hanno in testa per vessare gli onesti cittadini ( il caso della foto in piazza Costituzione docet) e non garantire l’ordine e la sicurezza, loro reali compiti per i quali sono, a quanto pare, inutilmente pagati!
Vorrei sottolineare che la faccenda dei parcheggiatori è vecchia come il cucco. Come dire – parafrasando Giuseppe Tomasi di Lampedusa – che nel passaggio dal ventennio di cdx al quinquennio csx è cambiato tutto, per non cambiare nulla… Alle future generazioni di parcheggiatori abusivi l’ardua sentenza.
Colgo l’occasione per ribadire che tra cala fighera e il faro c’e’ una indecente persecuzione dei bagnanti, viceversa, dalla spiaggia di Calamosca vedo fisherman, boston whaler e gommoni con motoroni da cento e passa cavalli, lasciati ronzare impunemente tra i bagnanti. PERSONALMENTE vorrei vedere zedda vendere cocco nella spiaggia ! Posso dirlo sine iniuria verbis ? Grazie
Anche a Calamosca basta spostarsi di 100 metri dalla spiaggia grande fino alla spiaggetta sotto il faro per incorrere in multe da 200 euri che colpiscono indifferentemente frequentatori locali e turisti di passaggio. Il tutto in base ad una ordinanza emanata nel 2010 dall’allora Sindaco Floris e mai revocata dal novello che avanza Massimo Zedda…
C’è da interrogarsi anche sulla risposta dei vigili urbani. Siamo sicuri che non sia una risposta standard per evitare di doversi “sporcare” le mani?
Stanno facendo a fondo il loro dovere? Hanno bisogno degli ordini del sindaco per intervenire in una situazione palesemente illegale?
Se hanno bisogno dell’aiuto di Polizia o Carabinieri, dev’essere il cittadino a contattarli?
Ho dovuto anche io pagare il pizzo a quei delinquenti, sabato scorso. Appena ho visto dei vigili sono immediatamente andato da loro a denunciare il fatto, mi hanno risposto che avevano già avuto segnalazioni ma loro erano impegnati in altro servizio, per cui avrei dovuto chiamare io il 113.
Vorrei sapere se, come impone la legge, abbiano provveduto a segnalare la situazione alla loro sala operativa. Credo proprio di no.
I mezzi per fare i verbali a chi frequenta Cala Fighera e la scogliera invece ci sono, vero?!
Esibire gommoni e divise nuove facendo i duri con i bagnanti è facile, meno affrontare i malavitosi. Come sempre, forti con i deboli…
Aggiungerei anche che su questo fenomeno, che dura ormai da tempo, la stampa e gli organi di informazione hanno ampiamente sorvolato, negandogli quell’importanza che invece, a mio avviso, ha eccome.
Grande spazio e voce hanno invece avuto, specie nei mesi scorsi, alcuni episodi marginali di cui si sono resi protagonisti i “posteggiatori” senegalesi che, ricordiamolo, ti stressano per venderti qualcosa ma non ti minacciano o ti danneggiano la macchina. E quando anche provano a intignare basta alzare un pochino la voce e battono in ritirata.
Questo episodio mi sembra molto grave, anche perchè potrebbe rappresentare il seme di abitudini e pratiche finora a noi estranee e che in altre realtà -vedi Roma- hanno assunto connotati mafiosi.
Vediamo quindi se dopo le multe ai fumatori da spiaggia la giunta cagliaritana riuscirà a contrastare questi atteggiamenti simil mafiosi.
Sul fatto che i parcheggiatori abusivi non ti righino la macchina avrei da ridire. A me non interessa il colore della pelle di chi delinque. Ma il fatto stesso che delinquino.
Infatti nel mio post precedente chiedo parità di trattamento. Perché non so se ti sei mai accorto, ma gli articoli sui senegalesi negli ultimi mesi sono stati a decine.
Hai mai visto qualcosa sui parcheggiatori autoctoni?