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Butta male per il parcheggio sotto le mura: per il governo “non è autorizzato”! Intanto Italia Nostra torna alla carica mentre la Regione…

La zone di Santa Croce a Cagliari, con il bastione e il parcheggio di superficie sotto il quale il Comune vuole realizzare una struttura interrata da 330 posti auto (photo Olliera)

Il parcheggio sotto le mura di Castello? “Al momento non è autorizzato”! E adesso chi glielo dice al sindaco di Cagliari Massimo Zedda e ai suoi seguaci che in parlamento il sottosegretario alla Cultura Francesca Barracciu ha sostanzialmente ammesso che allo stato attuale non ci sono le condizioni perché la contestatissima opera venga realizzata?

Rispondendo all’interrogazione del senatore del M5S Roberto Cotti, la Barracciu ha ricordato che “la Soprintendenza ha rilasciato un parere preliminare con condizioni”. Questo perché

visto il rilevante interesse pubblico attuale e concreto alla protezione del contesto storico paesaggistico, al momento il Ministero resta in attesa di conoscere gli esiti della gara d’appalto e di poter quindi esaminare la relativa progettazione esecutiva, unitamente alle varie relazioni geologiche, allo scopo di verificare, ai sensi della Parte II e III del Codice dei beni culturali, la compatibilità delle opere proposte con gli indubbi valori culturali e paesaggistici richiamati dall’onorevole interrogante e meritevoli di salvaguardia.

Ergo

il Ministero, attraverso l’operato della propria Soprintendenza, non ha rilasciato alcun provvedimento autorizzatorio definitivo, ma solo un parere preliminare favorevole a condizione che siano recepite nel progetto esecutivo precise prescrizioni ed in particolare: che vengano predisposte, in sede di progettazione esecutiva, una congrua indagine geologica che garantisca l’integrità del patrimonio culturale interessato dal progetto, nonché un’approfondita indagine archeologica; che siano prodotte adeguate foto simulazioni che evidenzino le caratteristiche dell’intervento relativamente alle aperture dei varchi carrabili nelle mura storiche, alla sistemazione a verde del cosiddetto parco, ai vani delle uscite degli ascensori.

Il sindaco Zedda, la vicensindaco e assessore ai lavori pubblici Marras e tutta la maggioranza di centrosinistra possono dunque continuare a giocare con le parole e prendere in giro i cagliaritani: intanto però il parcheggio non si fa.

Non solo: qualche giorno fa Italia Nostra ha presentato un dettagliatissimo documento di 55 pagine (ecco la versione integrale) con il quale non solo si smonta pezzo per pezzo il progetto del parcheggio (e si danno tutte le risposte che il governo sollecita) ma si chiede l’interruzione della gara d’appalto oltre che “la revoca immediata delle delibere del Consiglio comunale n. 90 del 18 dicembre 2012 e n. 12 del 18 febbraio 2014, quest’ultima affetta anche da un insanabile vizio di legittimità, suscettibile di integrare gli estremi del reato di falso in atto pubblico”. E sapete perché?

Perché l’amministrazione Zedda ha fatto finta di non vedere le osservazioni inviate alla casella di posta certificata dall’associazione ambientalista, salvo poi affermare in una delibera che a riguardo del progetto non erano giunte osservazioni di alcun genere! È evidente che per una stupidaggine del genere si vince un ricorso al Tar in tromba, ma la giunta Zedda (col suo straordinario intuito per le questioni amministrative) preferisce andare avanti.

Ah, dimenticavo: sul parcheggio dovrà dire la sua anche la Regione. La quale, avendo esaminato le carte, ha già fatto sapere in via informale che, stando così le cose, il parcheggio sotto le mura di Castello non si farà. Né ora né mai.

Post scriptum
Nel suo documento Italia Nostra avanza anche delle interessanti proposte  per utilizzare al meglio i fondi che si vorrebbero sprecare per il multipiano, migliorando la viabilità e trasformando l’area dell’attuale parcheggio in una vera zona verde. Giusto perché non si dica che le associazioni sanno dire sempre e solo “no”.

***

Il sottosegretario Francesca BARRACCIU risponde all’interrogazione n. 3-00872 del senatore Cotti ed altri sulla costruzione di un parcheggio interrato presso le mura fortificate di Cagliari.

Al riguardo, considerato che il compendio è di particolare interesse storico-architettonico ed è stato sottoposto a plurimi provvedimenti di tutela monumentale e paesaggistica, la Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Cagliari e Oristano è stata convocata dal Comune di Cagliari alla Conferenza di servizi del 12 dicembre 2012, al fine di acquisire le valutazioni di competenza, ai sensi della Parte II e III del Codice dei beni culturali e del paesaggio, sul progetto pubblico comunale di realizzazione di un parcheggio interrato pluripiano con contestuale sistemazione a verde delle aree esterne di superficie e restauro di una parte delle mura fortificate prospiciente il sito interessato.

Nell’ambito della Conferenza di Servizi, la Soprintendenza ha rilasciato un parere preliminare con condizioni. In particolare la Soprintendenza ha riconosciuto che l’intervento comunale, in un’area baricentrica di collegamento tra la città murata di Castello ed il sottostante quartiere di Stampace, aveva anche l’obiettivo di salvaguardare ed anzi valorizzare la torre trecentesca scoperta recentemente, realizzando, all’interno del volume vincolato, due distinti ascensori, il più possibile slegati dalle murature storiche, ed il completo restauro tanto degli ambienti interni quanto della cortina muraria esterna.

Il parere della Soprintendenza, prosegue il Sottosegretario, era quindi molto minuzioso e condizionato alla realizzazione di numerose indagini e al rispetto di dettagliate prescrizioni anche di natura archeologica nonché alla previsione di misure di valorizzazione delle mura cinquecentesche e degli aspetti di rilevanza paesaggistica.

Successivamente all’acquisizione dei pareri resi nella richiamata Conferenza di servizi, il Consiglio comunale di Cagliari adottava una delibera in variante al “Piano di sistemazione degli spazi verdi circostanti il Castello”, approvando il quadro economico ed autorizzando il relativo programma pubblico di spesa.

In conseguenza della suddetta delibera consiliare, il Servizio Lavori Pubblici del Comune di Cagliari ha emanato, il 28 dicembre 2012, il bando di gara relativo all’affidamento dell’appalto integrato complesso per la progettazione esecutiva e l’esecuzione    dei lavori necessari.

A proposito di tale bando di gara, il Sottosegretario segnala che l’Amministrazione comunale ha successivamente integrato agli atti concorsuali una serie di documenti assenti o incompleti al momento della Conferenza di servizi, così come richiesto dalla Soprintendenza all’atto del rilascio del parere preliminare.

Ella riferisce altresì che, visto il rilevante interesse pubblico attuale e concreto alla protezione del contesto storico paesaggistico, al momento il Ministero resta in attesa di conoscere gli esiti della gara d’appalto e di poter quindi esaminare la relativa progettazione esecutiva, unitamente alle varie relazioni geologiche, allo scopo di verificare, ai sensi della Parte II e III del Codice dei beni culturali, la compatibilità delle opere proposte con gli indubbi valori culturali e paesaggistici richiamati dall’onorevole interrogante e meritevoli di salvaguardia.

Avviandosi alla conclusione, ribadisce che il Ministero, attraverso l’operato della propria Soprintendenza, non ha rilasciato alcun provvedimento autorizzatorio definitivo, ma solo un parere preliminare favorevole a condizione che siano recepite nel progetto esecutivo precise prescrizioni ed in particolare: che vengano predisposte, in sede di progettazione esecutiva, una congrua indagine geologica che garantisca l’integrità del patrimonio culturale interessato dal progetto, nonché un’approfondita indagine archeologica; che siano prodotte adeguate foto simulazioni che evidenzino le caratteristiche dell’intervento relativamente alle aperture dei varchi carrabili nelle mura storiche, alla sistemazione a verde del cosiddetto parco, ai vani delle uscite degli ascensori.

Per quanto riguarda la richiesta di indagine archeologica, precisa peraltro che le mura post medievali di via del Cammino Nuovo non sono interessate da vincoli, ma poiché si tratta di opere pubbliche ricadenti nell’ambito delle norme di cui agli articoli 95 e 96 del decreto legislativo n. 163 del 2006, è stata comunque attivata la procedura di valutazione preventiva che prevede la presentazione del progetto preliminare corredato dalla relazione per la valutazione dei rischi.

Poiché la relazione ha evidenziato fondate probabilità di rinvenimenti di preesistenze sia relativamente alla prima frequentazione del sito (necropoli di età romana) che nelle fasi successive, caratterizzate dalla sovrapposizione delle opere di fortificazione realizzate dal XIII al XVIII secolo, la Soprintendenza archeologica di Cagliari ha espresso il proprio nulla osta al progetto preliminare condizionandolo alla prosecuzione, in sede di progetto esecutivo, delle verifiche archeologiche ai sensi degli articoli 95 e 96 del decreto legislativo n. 163 del 2006, da effettuarsi sulla base di un apposito accordo con l’Amministrazione civica per disciplinare le forme di coordinamento e di collaborazione così come stabilito dal comma 7 del medesimo articolo 96, nonché alla individuazione, nel medesimo progetto, di somme da destinare a ricerche specialistiche, restauri, apparati didattici, oltre ad idonei spazi per la conservazione ed i trattamenti preliminari dei reperti eventualmente rinvenuti.

Assicura conclusivamente che le preoccupazioni dell’interrogante sono condivise dalla Sovrintendenza e dal Comune, fermi restando gli obiettivi di vivibilità e di mobilità della città, e ribadisce che non sono state rese autorizzazioni definitive, nel presupposto che la situazione risulta tuttora sotto controllo.

 

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28 Comments

  1. scusate se mi intrometto ….ma non ci costa meno fare accompagnare ll sindaco con la macchina di servizio sotto le mura e dintorni??

  2. fr@gl.it says:

    come potrebbe essere autorizzata dalla sovrintendenza un opera per la quale non esiste ancora progetto esecutivo?
    Possibile che ancora non abbia imparato a leggere, vito?

  3. La vicenda delle mura ricorda la polemica fiorentina sul tram che sarebbe dovuta passare a pochi metri dal Battistero e Santa Maria del Fiore- come nell’Ottocento. Associazioni, comitati civici e sovraintendenti si ribellavano gridando allo “scandalo” del passaggio di un mostro di ferro davanti alla sacra piazza rinascimentale. Con tanto di volantini, fotomontaggi e richieste di referendum contro l’ “ecomostro”. Peccato che gli stessi indignati cittadini, fossero rimasti in letargo per decenni, mentre in quello stesso punto passavano centinaia di autobus al giorno, altrettanti taxi e macchine private che avevano trasformato la via in una delle più trafficate del centro città. Tutti zitti mentre lo smog e le vibrazioni mettevano a rischio 2 dei monumenti più significativi del rinascimento. La soluzione la portò Renzi: non ci passerà più nulla, via il traffico e stop al progetto tram, pedonalizziamo!
    Di scempi, con la destra cagliaritana, in ottant’anni ne sono stati fatti di devastanti; aiutati dal silenzio o dalla pigrizia dei più. Eppure la questione del parcheggio sotto le mura pare lo scempio del secolo. Che si tratti di un risveglio del senso civico? Speriamo. A questo punto, pure Zedda, è meglio che rinunci al parcheggio interrato e ai varchi tra le mura. Che decidano gli abitanti di Castello come arrivare a casa; che sappiano però che se è finito il tempo dell’indifferenza è giunto al termine anche quello del conservatorismo ottuso. Che Zedda detti le condizioni; il ‘giardino sotto le mura’ non si fa ma: 1) Il parcheggio a cielo aperto di oggi scompare, perché è intollerabile lasciare che i bastioni facciano da basamento ad una colata di cemento per macchine. 2) Castello è troppo angusto per far circolare le auto deve essere pedonale 3) Che chi critica proponga una soluzione seria e sia disposto a discuterla e cambiarla se necessario 4) Chi is casteddajus mandronis bandint a peis, coment s’est fatu sempre: a bortas parit, chi de cambas, sa gente de oe no nde tengiat prus!

    • Io non sono rimasto per silenzio: né davanti a Tuvixeddu, né davanti al ripascimento del Poetto, né davanti alla legnaia dell’anfiteatro. E come me tanti altri. Gli scempi della destra non mi hanno visto né complice né silente. E non sarò né complice né silente davanti ai tentati scempi della sinistra. Detto questo, la proposta operativa di Italia Nostra mi sembra ragionevole. Cosa ne pensa?

      • Le soluzioni proposte da Italia Nostra sembrano un utile contributo alla discussione. Discussione che deve essere condotta senza pregiudizi da parte dell’amministrazione e delle associazioni: sono questioni tecniche legate alla viabilità e ai flussi di persone e mezzi che si riflettono sulla vita dell’intera città. Parlare del progetto come di uno scempio pari ad altri in città è a mio avviso un grave errore: l’idea di progetto in se non ha nulla di folle, non si sta ricoprendo una città nuragica con circonvallazioni o centri commerciali, ne lasciando speculare i palazzinari a pochi passi da una necropoli.Si tratta di un intervento alle mura come se ne sono visti in tante città italiane più che attente alla tutela del patrimonio. Può essere un’idea buona o cattiva ma non nasce in malafede. Scendendo nei particolari, scopriamo che si sono accumulati attorno al progetto dubbi di non poco conto, non sciolti dall’amministrazione. Autorevoli pareri contrari, e pericoli per la struttura muraria. Ad ora credo che abbandonare il progetto così com’è, sia la cosa migliore. Certamente esiste una soluzione per tutelare il monumento e la risolvere i problemi di Castello. Quanto al silenzio, non facevo riferimento ne a lei ne a chiunque si sia speso negli anni passati con coerenza -per dovere civico o giornalistico- in difesa e salvaguardia delle ricchezze della città. L’atteggiamento critico non deve mai mancare se non vogliamo uccidere quel poco di democrazia che resta. Parlando del “silenzio o dalla pigrizia dei più” faccio riferimento a certi cagliaritani ipocriti, a certa stampa palazzinara, certa borghesia cittadina un po massona e un po fascista – in sostanza una grossa fetta di opinione pubblica- rimasta zitta per decenni, disinteressata e distratta davanti al cinismo della destra. Oggi, miracolosamente, si scopre ambientalista, attenta a monumenti e viabilità; chiede la perfezione. Un impegno civico a corrente alternata, che si accende solo con il filo rosso.

      • anonimo says:

        E oggi, caro Benidore, zitti e allineati sul parcheggio sono quelli della sinistra al governo della città.

      • I politici certamente. Quanto alla società civile o alla stampa di sinistra, mi pare proprio che lei si sbagli. L’approccio critico e autocritico è ‘tradizione’ della sinistra che lo esercita in modo maniacale arrivando spesso all’autolesionismo. Ma i parcheggi non sono ne di destra ne di sinistra: c’è un problema puramente tecnico che va risolto. il colore della maglia non ha importanza; Il tifo, un cittadino libero, lo fa per la città.

      • anonimo says:

        Quelli contrari al parcheggio sono la maggioranza, di destra e sinistra. E allora? Le esce di bocca tutto e il contrario di tutto. Saluti.

      • anonimo says:

        E non parlo del consiglio comunale.

      • Si rilegga ciò che ho scritto e vedrà che la coerenza la trova. Le ‘esce di bocca’ è un’espressione infelice. Stiamo sereni,

  4. Scusate, e in tutta questa storia, fatta di pareri della Reguione Sardegna di consiglieri che pensano di essere architetti, di personaggi della “Cagliari bene” proprietari di locali pubblici nei dintorni, pareri del mnistero ecc. ecc., ma il parere della SOPRINTENDENZA ai beni culturali? Colei che dovrebbe essere la garante di tutto? (fatta di esperti, archeologi, urbanisti, architetti ecc ecc). Questo parere dove sta’? Ha detto si o ha detto no? Allora se dice no, ai voglia lettere della Barracciu, del sindaco Zedda (che no so perche’ lo vuole a tutti i costi questo parcheggio). Quindi a parer mio si sta perdendo tempo, se e’ no e’no punto. E si chiuda la questione.

    • anonimo says:

      Diego, guardi che il parere (non una lettera) a firma della sottosegrtearia Barracciu (sottosegretaria del Ministero dei Beni Culturali) è il parere del Ministero alla Soprintendenza che è un organo del Ministero. Così è chiaro?
      In sostanza dice che il parcheggio non è autorizzato.
      Inoltre c’è un errore nella lettera del Ministero e consiste nell’affermazione che le mura non hanno tutela. Il Piano paesaggistico (e non solo) tutela le mura e rende illegittimo il progetto.
      Se è interessato ne parliamo.
      Saluti

  5. Lantanio says:

    LA DOMANDA è ma che funzione ha la Giunta Zedda?
    Macerie su macerie, boiate su boiate..Personalmente la cosa più ridicola e non sufficientemente spernacchiata è stata la atroce vicenda Silvestrone….
    In questo caso, invece, si voleva deturpare la Città..
    Che dire ? nullum par elogium alla incapacità

    • anonimo says:

      E’ vero, la vicenda Silvestrone ricevuto in pompa magna dal sindaco con assessori e funzionari schierati è davvero di notevole comicità. Questa delle mura, invece, è di una tristezza infinita. Oltretutto torneranno all’attacco e quando gli diranno chiaro e tondo che non si possono fare tre piani di parcheggio là sotto faranno finta di nulla. La delibera (poi ritirata) su Tuvixeddu, molto discussa su questo blog, fu l’inizio. Perseveranti, non dico di no.
      Fa piacere, però, che nessuno staffiere e nessuno dello staff intervenga per difendere quel parcheggio. E’ un buon segno.
      Intanto mi chiedo quale capitale della cultura ambisce ad essere la nostra città se le mura di Castello vengono considerate un parcheggio?
      Però, Lantanio, hai ragione sull’insufficienza dello sberleffo.Qualche pernacchia sarebbe salutare. Siamo in tempo.
      P.S.: in effetti ho letto gli articoli del Ppr – dovrebbero leggerlo anche gli ormai pochi sostenitori del garage – e il divieto è espresso con chiarezza. Se vogliono togliere la ferraglia da via del Cammino Nuovo e rivedere il sistema dei parcheggi chiedano a chi si occupa di questi argomenti.

    • paulsc says:

      In realtà, vicenda parcheggio a parte, questa giunta sta ricevendo i riconoscimenti migliori proprio sul piano della mobilità. Sia in ambito nazionale, che internazionale. Sia direttamente, sia per l’operato della sua società partecipata, Ctm. Per quanto riguarda la questione “capitale della cultura”, la scelta di porla tra le 6 finaliste è stata della commissione europea appositamente incaricata, dopo la fase di preselezione, dove le città erano candidate erano parecchie.

      • anonimo says:

        Bravo, Paulsc, ha ragione. E i riconoscimenti vanno giustamente a chi da molti anni dirige la rete della mobilità. Prendo l’autobus un sacco di volte perché funzionano bene. Però, Paulsc, se ne ha voglia parli del parcheggio sotto le mura. E ci spieghi perché è legittimo. Sul 5, sul 7, sul P ecc. ecc. sono d’accordo. Bravo chi dirige il CTM. Meno bravi gli assessori, il sindaco e l’ingegnere che sostengono in gruppo il parcheggio interrato. Sia gentile, resti in tema e risponda, se può.

      • paulsc says:

        Non sono uscito fuoro tema. Quel parcheggio si inserisce in un progetto più ampio che riguarda la mobilità in uscita, in entrata e dentro il centro storico. Se non si potrà fare perché ci saranno rischi, o non ci saranno le autorizzazioni, ci sarà un piano alternativo. Si stanno prendendo dei provvedimenti, già oggi, per eliminare, almeno in parte, le macchine da piazza Palazzo. Visto che ci sono persone in gamba che si occupano della mobilità, non ho dubbi che si troverà un modo di organizzare quella zona della città, anche senza la realizzazione del parcheggio interrato, perché quella zona è attualmente un parcheggio, ma di superficie. ps Il Ctm è una società partecipata del Comune, quindi se va bene il merito è oltre che del direttore e di tutti i dipendenti, anche dell’assessore, dei dirigenti e del sindaco di Cagliari. Sa va sans dire.

      • Lantanio says:

        Vogliamo parlare di certi squallidi FIGURI che son transitati alle politche sociali, Io avrei preferito chiunque ….paulsc , che non sei certo un tecnico , alle politiche sociali e tu forse non lo sai, c’e’ roba pessima….SPERIAMO si risolva e non è , per quanto sia un mediocre, colpa sua
        Zedda è stato avvisato che le politiche sociali erano in preda a gente maneggiona, ma zedda, avvisato da gente di grande esperienza e capacità se ne è fregato… Paulsc sai che ti dico un gin tonic e un margarita,,GRAZIE

      • anonimo says:

        Lantanio, che cavolo c’entrano le politiche sociali?

      • anonimo says:

        Neppure io ho dubbi che si debba riorganizzare l’entrata, l’uscita e la circolazione della auto. E credo che l’assessore Coni e chi ci amministra ci riuscirà. Ma questo non sposta di un millimetro il problema inaggirabile dell’illegittimità di questo progetto. Era questo il tema del post. Saluti.

      • Lantanio says:

        Il tema del post era questo, si son fuori topic, ma l’immondizia continua oggi…….. Graduatoria contributi alle associazioni da parte del comune, volutamente in minuscolo…… CAGLIARI è come SAN SEBASTIANO colpito da inimica freccia….. Oramai io non mi stupisco piu’ di nulla… Suggerirei a chi di dovere di spulciare la graduatoria….roba da Orwell ….i maiali son piu’ uguali di altri animali.
        .ANONIMO ……Sveglia Zedda and co.qua siamo a livelli un po’ loffi..vabbe’ ci saranno ricorsi

  6. Siamo sempre lì, non c’è pace per bastioni e rivellini, dalla fine dell’800. Allora intralciavano lo sviluppo urbanistico, via tutti quelli della Marina. Oggi sono di turno quelli di Castello. Bisogna però dire che c’è in atto una evoluzione: dallo “smuramento” infatti si passa allo “sventramento”. Una raffinata forma di salvaguardia che ha dato “ottimi” frutti, vedi in viale Regina Elena. Il Cammino sotto le Mura, quando verrà completato, prevederà tratti col naso tappato. Viva Cagliari città turistica.

    • anonimo says:

      Bruno, basterà una maschera antigas. Però stai tranquillo. Questo parcheggio non lo fanno. E’ illegittimo.

  7. anonimo says:

    Una svista notevole nella risposta del Ministero quando dice:
    “Per quanto riguarda la richiesta di indagine archeologica, precisa peraltro che le mura post medievali di via del Cammino Nuovo non sono interessate da vincoli ecc,”.
    I vincoli sono espressi negli articoli 47 e 49 del Piano paesaggistico regionale, titolo II, assetto storico culturale.
    Insomma, le mura sono vincolate, eccome. Basta leggersi il Piano paesaggistico. E’ facile e potrebbero leggerlo anche i responsabili del progetto, leggerlo e comprendere che devono lasciar perdere,
    Si profila una bocciatura di questa infelicissima idea che da una dozzina d’anni ogni tanto rigurgita giunta dopo giunta.
    Il Ministero approfondirà la questione e il parcheggio, in proporzione all’approfondimento, sprofonderà nella memoria prima di sprofondare in un altro senso visto che anche dal punto di vista idrogeologico è fortemente sconsigliato.

  8. anonimo says:

    Be’, quando si inanellano errori marchiani le parole non bastano a coprirli. E l’elenco è ormai lungo, molto lungo. Inoltre la collana non è arrivata alla fine, mancano ancora alcune perle.

  9. Enrico says:

    Già glielo dico io, già.

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