Il nuovo Sant’Elia, a grandezza naturale! La ricostruzione è stata effettuata tenendo a riferimento i palazzoni di Sant’Elia, presenti nel rendering presentato dal mediatore Luca Silvestrone al Comune di Cagliari lo scorso 8 aprile
Questa volta voglio proprio vedere come va a finire! E se gli americani si comprano veramente il Cagliari? E se sono pieni di soldi come dicono e costruiscono una squadra da Champions League, contenti potremmo essere? E se invece alla fine l’affare salta e Luca Silvestrone scompare nel nulla, quel nulla da dove peraltro improvvisamente è sbucato qualche mese fa? E Cellino? Quali altre straordinarie sorprese ci riserverà il “vulcanico presidente”?
Ma lo scontro che mi appassiona di più è quello tra il misterioso mediatore e il gruppo Unione Sarda! Sono volati paroloni tra Silvestrone e il direttore Anthony Muroni. I due non se la sono mandati a dire e adesso c’è il rischio che si faccia gran utilizzo di carta bollata. Staremo a vedere chi alla fine la spunterà. Però il clima non è bello, c’è gente troppo nervosa in giro. Una volta per bisticci del genere ci si limitava a cercarsi la mamma, due zugate, e tutto finiva lì. Adesso invece pieno di gente che non vede l’ora di fare colazione al bar Matta di mattina presto. No, non è così che ci si comporta a Chiagliari.
In ogni caso una cosa è certa: qualcosa si è rotto nell’equilibrio dei poteri casteddai. Non era mai capitato che l’ex grande formato attaccasse i più accreditati acquirenti del Cagliari, società con la quale il giornale ha sempre fatto asse fin dai tempi più remoti. E se poi su Casteddu Silvestrone se lo compra davvero, che succede? Peraltro, se Silvestrone è così sicuro di chiudere l’affare, perché si mette contro il giornale cittadino? Mossa politicamente sbagliata e sconveniente, ma forse dalle sue parti ragionano diversamente.
E comunque, tutto questo giro di parole solo per dirvi che un mio amico (che ringrazio sentitamente e che vuole rimanere anonimo), imbarazzato per il rendering del nuovo Sant’Elia diffuso da Silvestrone poco meno di due mesi fa, mi ha fatto avere l’immagine della nuova struttura inserita nel giusto contesto urbanistico.
Come i miei lettori più affezionati ricorderanno, avevo fatto notare l’assoluta inverosimiglianza del disegnino silvestroniano, con uno stadio grande grande e i palazzoni di Sant’Elia piccoli piccoli. Ebbene, il mio amico ha riportato tutto alla giusta scala. E il risultato è uno stadio-mostro, lo stadio più grande del mondo, roba che neanche l’AT&T Stadium dei Dallas Cowboys!
Dan Meis, il famoso architetto portato in città da Silvestrone, quando ha visto il disegno ha detto: “questo non l’ho fatto io!”. E i giornalisti ci sono rimasti male: pensavano che quel progetto fosse una cosa seria. Chissà perché.
Stante gli ultimi sviluppi sull’Unione, che pensi di questo articolo, pubblicato dopo?
http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/cagliari/2014/06/05/news/cellino_vendita-88098529/?ref=HRLV-2
Adoro i commenti che iniziano: “O Vito ma ta ses narendi? Adesso te lo dico io come stanno le cose”. Eccezionali.
Ciò che faccio veramente fatica a capire in questa nebulosa situazione è come sia possibile che il più diffuso e venduto giornale dell’isola si sia ridotto a bisticciare con un personaggio del calibro (sigh) di Silvestrone.
Possibile che il profondo rapporto di amicizia sempre intercorso tra Cellino e Gruppo Editoriale (e soprattutto con alcuni giornalisti) non sia stato in grado di produrre altro risultato che uno squallido bisticcio da bar tra il direttore e il signor VIVOGLIOBENEATUTTIPERONONCRITICATEMIALTRIMENTISIETEDELLEMERDE?
Possibile che l’Unione sia costretta a ridursi ad inseguire voci, gettare vaghi sospetti e a non avere certezze o indicazioni?
Checché se ne dica un cambio di rotta e di atteggiamento da parte del Gruppo Editoriale sulla vicenda Silvestrone c’è stata; cambio di rotta che non fa altro che gettare altra confusione su tutta la questione.
E allora mi viene un dubbio, e se “creare confusione” fosse proprio l’obiettivo da raggiungere?
è solo..una guerra tra palazzinari! del Cagliari calcio ! nn gli frega nessuno! è l’area che fà gola…
Su come si sta evolvendo questa pseudo trattativa ti do pienamente ragione, troppa puzza di bruciato e troppi misteri… insomma ci sono tutti i presupposti per l’ennesima presa per il c**o ai danni dei tifosi sardi (e non solo!)
Sull’affaire Silvestrone-Muroni… il direttore secondo me è voluto arrivare allo scontro aiutato dai fedeli Pilia (a quanto dicono, di suo non ho letto nulla) e Paone che è andato ben oltre il limite consentito, scadendo malamente con offese che andavano sul lato personale.
D’altra parte la risposta di Silvestrone è stata scomposta e sullo stesso piano delle offese ricevute. Tutto questo per dire che il sasso è stato lanciato dall’Unione Sarda.
Per quanto riguarda la location della conferenza stampa… non ci vedo niente di strano, è stata spiegato il motivo della scelta.
Mi chiedo in che mani andrà a finire il Cagliari, pare che Giulini sia sempre interessato…
Ajò Vito, e dillo. Le dimensioni del rendering non c’entrano nulla. E poi cosa ti aspetti da un D’Arace manco laureato? Mica è un rendering dell’Archistar. (Che per farlo vuole la pilla).
Ti intriga la figuretta di popò del sindaco, invece. E il fatto che solo uno come Zedda poteva lasciarsi invischiare in una situazione come questa. Tra mediatori con gli americans che neppure parlano inglese. Conferenze stampa in un bar (la prossima Zedda e Silvestrone la convocano al Libarium). Multineddu che non esclude di diventare il prossimo direttore sportivo del Cagliari ‘mericano. (Hai letto l’intervista su Sardegna Sport? Multineddu, mì, proprio lui) La società acquirente che “si costituirà a Cagliari tra breve”. I soldi che lievitano come il panettone e diventano più di quelli per la Roma. Affermazioni a tipo “che si compra il Cagliari perché ha i bilanci a posto”.
Uno qualunque sarebbe scappato a gambe levate. Oppure avrebbe chiesto a qualcuno che ne sa come si comportano i “fondi di investimento”. Quelli che possono gestire cifre come queste e funzionano se si guadagna. Non se si comprano le società con i bilanci a posto. Che se vogliono restare ignoti incaricano i pezzi da novanta che fanno questo mestiere. Non un “mediatore” che convoca le conferenze stampa al bar. E litiga in prima persona su FB.
E in questo caso tu non ci sei. Ci fai! Perché il comportamento dell’Unione è cristallino e lo sai benissimo. All’inizio la situazione poteva anche essere credibile (per chi non conosce questo tipo di operazioni). E hanno alimentato questa farsa. Poi è saltato fuori chi è davvero il “mediatore”. Quindi all’inizio si è possibilisti poi si scrive la verità. Con buona pace di Zedda. Che avrebbe potuto essere quello dell’Anfiteatro. Di Tuvixeddu. Delle piste ciclabili. E invece sarà quello della Fontana di Trevi a celle solari. Quale migliore occasione, per Anthony, col th&y, di impostare una clamorosa presa per i fondelli? Che si amplificherà col tempo? Soprattutto sotto elezioni?
PS – Guarda che quella del rendering è una pagliuzza. In confronto a ciò che ha detto l’Archistar in visita a Cagliari (O gli hanno fatto dire. Virgolettati ne ho visti pochi). La metà delle cose che ha detto sono incompatibili con le correnti normative in tema di stadi. E un quarto non si accorda con i vincoli dell’aera di cui si parla (S. Elia). Un rendering fuori scala, in un caso del genere, è una sciocchezzuola. Il resto ti dice invece quanto ci hanno studiato sopra (=nulla).
Ma te lo ricordi Goveani? Da tifoso consolati pensando che anche in una città come Torino succedono cose così (ma anche ad Olbia, Capri, Calangianus, Nuoro, Casale). E poi il Toro con Goveani ha vinto la Coppa Italia. Hai visto mai che il Cagliari vince la Scemions?
Poi il Toro ha rischiato di fallire, è vero. Però la botta di vita i tifosi l’hanno avuta.
Visto che sei tifoso dovresti tifare per Silvestruàn. Ajò che tifi per lui. Confessa.
I dubbi sull’operazione sono legittimi, gli insulti personali un po’meno. Se la condotta dell’Unione è cristallina come dici tu, quella del direttore e del redattore lo è molto meno.
A mio modestissimo avviso Muroni fa bene a metterci il dito nell’occhio evidenziando le falle di questa pseudo trattativa. Cellino, da bravo giocatore di poker, vuol vedere il piatto e quindi, viste le cifre, parla con gli pseudo-incaricati della fantomatica cordata di acquirenti:hai visto mai che riesca a fare l’affare della vita! Zedda, sino ad ora, ha fatto quello che doveva fare: ha accettato di incontrare Gatto Silvestro e l’Archistar (cosa si sarebbe detto se non lo avesse fatto)e, nell’ultima conferenza stampa (lui l’ha tenuta in Comune) ha messo una bella passata di puntini sulle i. Credo che tutte le ricerche se le sia fatte anche lui e che non voglia farsi mettere in mezzo dai tifosi, quindi prende tempo ed, esattamente come Cellino, aspetta di vedere chi si paleserà (se si paleserà) dietro l’amico dello zio americano.
@Pier Franco Fadda
Per Zedda non sono d’accordo. Certo che ha incontrato Meis. Ma all’inizio si è presentato con SIlvestrone e l’Archigeometra. E col rendering di cui discute Vito. Ed è stato Zedda a dichiarare per primo di essere on contatto con un fantomatico “gruppo americano” (E quel bugone di Farris ha fatto il resto).
Mettiamo in ordine i fatti, per favore.
Vito su dai, quel render era solo una “fuffa” per smuovere l’opinione pubblica. Anche perchè ormai è chiaro che Silvestrone ha agito da “cavallo di Troia”. In fondo non aveva nulla in mano e, come fece a Sulmona, è andato in giro per l’Italia a scovare Giunte comunali in difficoltà. Cagliari, con il problema Sant’Elia era una di queste, e lui si è giocato l'”all-in” come si direbbe a poker. Incredibilmente, senza garanzie, la Giunta lo ha ascoltato e da li è partito il vero iter.
Silvestrone a quel punto si è dovuto cercare davvero gli americani: ha aperto il Sole 24 ore e ha letto che il fondo Bain Capital aveva intenzione di investire grosse cifre in infrastrutture in Europa e allora ha cercato i responsabili dicendo di fatto “Oh questi li ho fregati alla grande, ora dovete solo agire se volete, in tal caso me ne speso”. Poi Farris ha fatto uscire tutto, pare spiando nelle mail del Sindaco, e da li allora Silvestrone è dovuto uscire allo scoperto, anche troppo usando i Social Network e la stampa.
Poi è arrivato Meis che ha chiarito subito “Io non metto i soldi, ma sono architetto e lo stadio sarà fatto da me, diverso da questo (fatto tra l’altro da un geometra neanche laureato)”
Ora comunque pare che l’affare sia in stato avanzato e dobbiamo solo attendere, può andare bene come può andare male (ricordiamoci che c’è di mezzo Cellino…). La linea è tracciata: acquisto, un anno al Sant’Elia per non riemigrare in continente, trasferimento a Is Arenas (hanno ripreso a curare l’erba…), elezioni del Sindaco di Cagliari nel 2015 con Zedda che si ritroverebbe con Poetto in costruzione, Stadio al via e consenso crescente.
L’unico scornato è Zuncheddu, che è rimasto fuori dagli appalti del Sant’Elia, e rosica. Tanto.
Questa la mia umile lettura della vicenda, non so se sei d’accordo Vito, vorrei sapere che ne pensi.
Non so, l’unica cosa sulla quale mi sento di sbilanciarmi è la posizione di Zuncheddu. Io ritengo che non abbia alcun interesse in questa vicenda dello stadio, anche perché se così fosse stato qualche voce, qualche indizio o qualche elemento lo avremmo avuto in questi anni, e invece niente. Niente di niente. Zuncheddu ha già i suoi affari e le sue gatte da pelare, non penso che la posizione critica di Muroni (peraltro sulla sua pagina Fb) sia frutto di chissà quale interesse. La verità è che questo Silvestrone è un personaggio misterioso e dunque farsi domande è più che lecito.
Sul resto della ricostruzione non saprei, veramente adesso tutto è possibile. Io non escluderei un colpo di scena di Cellino… alla Cellino, ad esempio.
Per come la vedo io, Cellino non ha tutta questa fretta di vendere, o almeno questo è quello che lascia intendere. Sta agendo come ha fatto in caso di cessione di pezzi pregiati. Crea un’asta, alla quale partecipano sempre soggetti più o meno interessati, e poi, a seconda del prezzo, delle simpatie o degli umori, conclude l’affare. Per quanto riguarda il fondo e Silvestrone, a Bari stanno agendo più o meno nello stesso modo. Hanno mandato avanti un intermediario conosciuto dalla piazza, l’ex arbitro Paparesta, e i veri compratori sono nell’ombra. Vedremo cosa succederà…
Vero. Solo che Paparesta è un nome conosciuto nel mondo del calcio, Silvestrone invece no. Mistero della fede (rossoblù).
@Paulsc
Non confondiamo fischi con fiaschi. A Bari è stato acquistato il brand di una squadra fallita. E per un pugno di noccioline. Mica Paparesta va in giro a dire che investirà millanta milioni di euro. Sono due situazioni completamente diverse. Poi chi ci sia dietro Paparesta poco importa. Fosse anche Moggi. Come si vocifera.
L’acquisto del Bari è un affare (per chi acquista).
E se una società è fallita non è che ti aspetti la luna.
E Paparesta non fa le conferenze stampa in un bar.
Il Cagliari per 85 milioni è un affare… per chi vende.
E lo stadio di Santa Bufala a 100 milioni un affare per chi dice di volerlo costruire.
Te lo dico in un altro modo. La faccenda del Bari ha a che fare col calcio.
La faccenda del Cagliari no.
@Vito
Non è vero che Silvestrone non è conosciuto nel mondo del calcio. E’ conosciuto benissimo, invece. (A proposito di Cellino).
Mica ho scritto che le situazioni delle due società siano uguali. Ho solo fatto notare un’analogia, tra due prestanome, silvestrone e paparesta, di un fondo, in entrambi i casi americano, che in entrambi i casi è ancora avvolto nel mistero per quanto riguarda i nomi specifici (almeno all’opinione pubblica). Tutto qui.
@Paulsc
Ho capito la tua osservazione. Potrebbe darsi tu non abbia inteso la mia. Che resta anche dopo il tuo ulteriore commento.
paparesta è conosciuto e forse anche radiato?
Condivido in pieno questa analisi, prima trovo i clienti e poi cerco i finanziatori. Io resto comunque fiducioso, in poche parole è meglio un compratore americano, più seri degli italiani,
Fa ben sperare il fatto che anche a roma avevano gli stessi dubbi, addirittura a loro risultava che la società che doveva acquisire la roma fosse una piccola società con solo due dipendenti.
Sappiamo tutti com’è andata a finire.
Fa bene a rimanere anonimo il tuo amico, se proprio vuole un raffronto tra i due stadi, forse è meglio che lo faccia prendendo la dimensione del campo e non gli edifici al contorno, oppure la planimetria del nuovo stadio dove è chiarissimo che occupa lo stesso spazio.
aggrapparsi così tanto a questa storia del rendering mi pare un po’ puerile. più interessante sarebbe capire quali speculazioni potrebbero fare da cornice a un investimento così cospicuo e neanche a breve termine, visto che lo stadio non sarebbe pronto prima di due o tre anni.
Per la serie: Silvestrone pallonaro
Caro Vito,
sul rendering onestamente hai ragione: poteva e doveva essere fatto meglio. Detto ciò, non ne farei una questione dirimente. In fondo si tratta di un abbozzo di progetto presentato al primo incontro ufficiale. Potremmo prenderlo come un disegno per far capire in prima battuta le idee che hanno in mente nuovi investitori per lo stadio nuovo. Sarebbe grave se continuassero ora, che la trattativa è in stato avanzato (non mi pare esattamente conclusa, come riportato dai media), a ripresentare lo stesso rendering, approssimativo e anche un po’ sbilenco.
Peraltro, il disegno mostra un nuovo stadio davvero bello e avveniristico, forse troppo: sarà possibile poter fare un’opera del genere a Cagliari? Basta farsi un giro su internet per vedere che in Europa non c’è uno stadio tanto futuristico. Ho il dubbio che si sia volato un po’ troppo alto col progetto.
Speriamo in bene.
Più del rendering in sé, per la verità, mi preoccupa, come un po a tutti, l’affidabilità globale del progetto e dei personaggi coinvolti. Staremo a vedere.
Ascù immoi si ddu nau: il personaggio principale tra gli investitori americani seu deu ! Chi seu ameriganu de newyorkisi e che ho mandato avanti Silvestrone chi a mei minci scappa s’arrisu.
Avevo aperto un fondo (americano) coi soldi delle supplenze a scuola e della scuola di surf. Poi ci ho messo (a pagherò) quelli che ancora mi devono la Regione, la Provincia, il Comune, Sardegna Promozione, Radio x, Sardinia Post e altri sponsors ed editori che vogliono rimanere anonimi.
Era un po’ meno di 80 milioni, ma lo stesso Cellino (tramite un suo amico americano di cui vi riferirò dopo la firma) mi ha assicurato che la differenza gliela fa mettere a lui.
Eventualmente gli versiamo anche la barca bloccata al porto, così la riportiamo in America e non rompono più quelli della dogana.
Per lo stadio ci pensa Massimmeddu, tanto abbiamo una squadra di muratori che lavorando alacremente ce la può fare in 3-4 mesi. L’air bag da metterci sopra l’abbiamo già garantito in uso per tre anni e non ci vuole nulla a metterlo su. Fidatevi.
E poi cussu che l’Unione e Anthony sono invidiosi e adesso ci vogliono fare la guerra. Ma noi siamo persone di peso e abbiamo già ingaggiato Gnagno, l’avete visto in conferenza no?
Oltre che curare l’ufficio stampa giocherà anche in attacco con Luca le partite più delicate.
E’ una coppia di sfondamento come la nostra non ce l’ha nessuno.
Peggio per Anthony che non vuole stare in panchina, io l’avrei anche preso, ma i miei soci hanno detto di no perché poi magari crea problemi nello spogliatoio.
Splendido articolo …… il commento fantastico! !!! Sto ridendo da matti
IL DIRETTORE DELL’UNIONE SARDA SI SA CHE è FAZIOSO DI CONSEGUENZA ASPETTIAMOCI DI TUTTO.A lui piacciono i continentali, della Sardegna non gli importa niente.Almeno questo è quello che sembra nelle trasmissioni di videolina.!!!!!!!!!