Sabato 8 marzo, a partire dalle 10.30 con ritrovo in piazza Yenne, si terrà una iniziativa di protesta contro il progetto della giunta Zedda di realizzare un parcheggio all’interno del contrafforte delle mura di Santa Croce, in via Santa Margherita a Cagliari. Organizzano la manifestazione Italia Nostra e altre associazioni. Dopo il mio post “No al parcheggio che distrugge le mura di Castello!” , il presidente del Gruppo di Intervento Giuridico Stefano Deliperi ha inviato questa sua nota.
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Caro Vito,
‘sto progetto è sempre lì, sospeso fra serietà e stupidità nella realtà kasteddaia.
Sono spariti, grazie anche ai nostri documentati denunce e ricorsi, tapis roulant e “percorsi meccanizzati” vari, che lo rendevano un’ottusa oscenità storica e paesaggistica di provincia, ma sono rimaste idee intelligenti e assenza di concretezza.
Mi spiego meglio.
Va certamente bene smantellare il parcheggio di superficie sotto i bastioni di Santa Croce e San Guglielmo di Castello, recuperandoli a un bel giardino (non “parco”, non esageriamo) lungo le mura.
È però molto dubbio il risultato positivo nel voler realizzare un parcheggio auto interrato in quello che era un “contrafforte” dei bastioni.
È vero, il contrafforte è stato realizzato sicuramente con materiali di riporto in epoca spagnola. Ci sono molto probabilmente “resti” medievali, sepolcri, “pezzi” della “Juderìa” Kasteddaia quattrocentesca lì buttati, anche qualche cadavere seicentesco e chissà che altro. Spero non ci siano miei antenati rosicchiati da cani randagi.
La stessa relazione di “rischio” archeologico lo colloca al livello “medio alto”.
Le città si evolvono e trovano al loro interno le soluzioni ai tempi che cambiano, come accade in tutta Europa, ma in questo caso mi pare che si vada un po’ alla cieca, a vanvera. A chi servono questi benedetti posti auto? Ai residenti di Castello, ormai meno di mille (altro che i millecinquecento di cui parli)? Per loro sono posti gratuiti? E per un anziano, a Castello, non sarebbe meglio avere un “posto auto di prossimità” in Piazza Indipendenza, alla faccia degli “utenti” del Palazzo dei cattolicissimi Sanjust venduto alla Massoneria?
In cambio verranno eliminati 3-400 posti auto nei dintorni (via S. Margherita)? Siamo certi?
Per carità, evitiamo parcheggi nella Fossa di S. Guglielmo, a rischio idrogeologico e di valore archeologico, o in Via Fara, da recuperare a zona verde e basta. E perché non fare un parcheggio interrato da 1.000 posti auto alla Stazione Ferroviaria, dove problemi non ve ne sono di sicuro?
Quel che voglio dire, molto semplicemente, è che un parcheggio, lì, senza il minimo inquadramento generale in un contesto più ampio della mobilità sostenibile nel centro cittadino è come i cavoli a merenda.
Cerco semplicemente di dire che non mi pare che vi possano essere soluzioni preconcette e predeterminate, da tutte le parti, ma soluzioni da ricercare con attenzione e confronto, con intelligenza a sensibilità.
Cagliari vuol essere la “capitale” europea della cultura per il 2019 ed è uno splendido obiettivo, raggiungibile: allora c’è bisogno di amore per questa città, non c’è invece bisogno di ottusità, provincialismo e permalosità.
Stefano Deliperi
P.S. qui, da tempo, i concetti sono espressi con un po’ di logica: http://gruppodinterventogiuridicoweb.wordpress.com/2012/12/04/il-cammino-nuovo-il-progetto-del-percorso-verde-e-del-parcheggio-cagliari/
Ma in fondo, se l’opera è davvero così pericolosa, perché l’Amministrazione Comunale ha cambiato idea?
Propongo due motivazioni (tra le altre già dette):
1. Le opere sono finanziate con fondi comunitari in scadenza, erogati proprio per quella cosa lì e non per altro. Significano lavoro, imprese, economia. Come giudicherebbero i Cagliaritani (intendo tutti, non le solite anime belle) un Sindaco che in piena crisi economica restituisce 15 milioni di euro?
2. Guardatevi la delibera, ed in particolare il punto B.4 del “quadro economico”: agli incentivi per la progettazione (dei tecnici comunali) è riservata una somma di 161 mila euro. Assolutamente legittima, per carità, nonché prevista dalla normativa. Ma il Responsabile del procedimento (che percepisce una parte di quella quota) è anche colui che in delibera appone il parere di “regolarità tecnica” sul progetto (io non faccio nomi, ma sono tutti negli atti pubblici). In altri termini la struttura tecnica del Comune ha tutto l’interesse a completare l’iter del progetto ed incassare il giusto compenso per gli incentivi di progettazione.
E vi pare poco?
Non sono fondi comunitari, lei sbaglia. Invece il punto 2 corrisponde alla realtà.
Vero, sono fondi P.I.A., ma la sostanza non cambia: la delibera comunale parla di scadenza 31/12/2012…
Caro Biolchini,
gli articoli 23,25, 31 e 32 del Pai interessano la vicenda Parcheggio interrato di Castello.
Le norme sono chiare: l’opera è sostanzialmente vietata dal Pai perché prevede uno scavo importante e può aggravare la condizione di pericolositá attuale anche se è opera”pubblica”. Si potrebbe dire che, proprio perché opera pubblica, ancora meno deve mettere a repentaglio la pubblica incolumità.
Manca inoltre di pareri fondamentali e, sopratutto, di argomenti scientifici che garantiscano la mitigazione del rischio attuale.
C’è poco da discutere, le ripeto, le norme stanno là, chiare.
Metteremo in atto ogni azione possibile perché l’equilibrio di Castello, del cui sottosuolo e delle cui acque sotterranee poco sappiamo, non venga alterato da opere
pericolose.
Vorrei ricordare ai lettori del blog che il livello di pericolosità Hg3 è considerato dal Pai come elevato (Hg3 è presente nell’area di Santa Croce e aree adiacenti) e l’Hg4 molto elevato. E che i due livelli prevedono gli stessi divieti e le stesse procedure.
Non si scherza con questi argomenti. Abbiamo tutti i giorni esempi tragici di come va a finire.
Mi auguro che i morti del 18 novembre ci aiutino a ricordare che la prudenza deve essere un principio che ispira ogni azione di chi amministra.
Un passo indietro sarebbe un bellissimo segno.
Costruire un parcheggio di questo tipo in una zona definita dal Piano regionale di assetto idrogeologico come zona a rischio è una roba che interesserà la Procura della Repubblica perché si mette volontariamente a rischio la vita dei cittadini. E non solo dei residenti. Dire che si tratta di un progetto preliminare (ma che preliminare è se esiste una progettazione ultimata?) e poi, di fatto, affidare all’impresa la gestione del rischio mi pare una strada impercorribile. Un modo, oltretutto, di scoraggiare le imprese,
Sono certo che questo parcheggio non si farà perché esiste ancora un po’ di buon senso in giro e, in ogni caso, le associazioni che lo hanno segnalato – e che hanno segnalato altre gravi pecche della delibera comunale – sono meritorie almeno quanto chi ottusamente dice che “se lo fanno allora vuol dire che è sicuro”. Erano sicure le case di Olbia dove sono affogati? Erano sicuri a Capoterra? Erano sicuri a Villagrande? Non erano costruzioni abusive, avevano tutte le carte in regola ed erano i comuni che le hanno rilasciate.
Chiedo scusa, riguardo i lati di via Principe Amedeo, ho sbagliato, infatti salendo in bici da via Roma ho riportato la mia visuale, invece è da intendersi il lato sinistro e destro quelli relativi al senso di percorrenza in auto, quindi rispetto a quanto ho scritto sono da considerarsi inversi.
Saluti
Salve,
dato che si parla di parcheggi vorrei dire la mia, sono Enrico, faccio parte dell’associazione Ciclofucina, l’associazione che da qualche tempo ha attivato una ciclofficina popolare – la mitica Ciclofficina Sella del Diavolo, portando Cagliari nella rete italiana delle ciclofficine.
La nostra sede attuale è in via Principe Amedeo, una via della marina nella quale è permesso ufficialmente il solo parcheggio sul lato sinistro, mentre sul lato destro il parcheggio è “tollerato”… come ci è stato spiegato da residenti e vigili urbani, ovvero per non creare ulteriori tensioni, è concesso ai residenti in via ufficiosa il parcheggio a condizione di lasciare un corridoio di almeno 1m tra l’auto e il muro( non vi sono marciapiedi).
Indovinate su quale sta il nostro ingresso? Esatto, il lato destro.
A pochi giorni dal nostro trasloco abbiamo iniziato a chiedere , nell’ordine: una rastrelliera (era l’epoca in cui dal comune chiesero di segnalare dove sarebbe stata ritenuta utile), niente da fare, erano finite, questa la risposta; un permesso per mettere noi una rastrelliera, a nostre spese, e in questo caso la risposta è stata, dopo vari scambi, che era in studio una regolamentazione delle concessioni di questo tipo che al momento non erano regolamentate; e alla fine una concessione di passo carrabile, sempre a nostre spese, ma niente, il passo carrabile si concede solo relativamente a ingresso carrabile – il nostro è un ingresso ” ciclabile”…
Morale della favola, da più di un anno conduciamo le nostre attività ( 3 aperture settimanali a disposizione dei cittadini grazie ai nostri volontari, più gli eventi) sperando che qualche anima pia residente in zona ci lasci libero, anche parzialmente, l’accesso, cosa che a volte accade, altre purtroppo no… e anche quando le auto erano a poche decine di centimetri dal nostro portone non abbiamo mai chiamato il carro attrezzi, per non esacerbare gli animi.
Insomma un grande disagio a causa di 1 banale parcheggio,
Ora si sente di questo progetto che come gli altri multipiano (ci piace ricordare le vicende precedenti alla realizzazione di quello di via Manzoni con gli epici interventi della polizia antisommossa contro i pensionati) di parcheggi ne promette centiana… analisi, polemiche…
La nostra esperienza ci conferma una triste realtà, mediamente le persone vogliono parcheggiare sotto casa. Punto e basta. Anche fare le poche centinaia di metri da un parcheggio in via Roma alla propria abitazione in Marina per molti è visto come una estenuante maratona.
A nostro avviso il problema non è l’insufficienza di parcheggi: è la quantità di auto.
Molti del nostro collettivo non possiedono un’auto (alcuni non l’hanno mai avuta, altri non la posseggono più), ma pagano le tasse. E vedono i soldi delle proprie tasse spesi per discutibili interventi che assecondano il bisogno incolmabile di altri cittadini di avere una, o più, auto che assolutamente deve essere parcheggiata a pochi metri dal proprio sedere.
Costruire parcheggi multi piano suscita malcontento. Obbligare i residenti di un quartiere a parcheggiare altrove suscita malcontento. Non realizzare alcun intervento suscita malcontento.
Insomma non si possono far felici tutti ma questa amministrazione sembra dare un colpo al cerchio e uno alla botte.
Ci si aspetterebbe ben altro.
ps: ogni consiglio che ci aiuti a risolvere il nostro particolare problema di parcheggio è ben accetto.
Enrico
Associazione Ciclofucina
Ciclofficina Popolare Sella del Diavolo
A me basta quello che si dice al minuto 11:50 per considerarla oltre che inutile una opera P E R I C O L O S A http://youtu.be/L2rh84cqC5k
Caro Ale, personalmente parto da altri presupposti.
Il primo – ma l’ordine è casuale – è che ho votato il sindaco Zedda che sostengo, però, non con gli occhi bendati. E il fatto di non portare bende mi fa vedere un fatto inequivocabile: il centro storico è minacciato da una quantità notevolissima del solito cemento. Gli otto ettari di vuoti urbani saranno in gran parte dedicati all’edificazione. Ma questa è un’altra faccenda. Le passeggiate al mare sono un tappeto di cemento. Il parcheggio, infine, è un’immenso solido di cemento che, oltretutto si vedrà con terribile risalto e modificherà un paesaggio, quello del bastione di Santa Croce, che è là da secoli.
Ci era stato promesso esattamente il contrario in campagna elettorale.
Non ripeto qua quello che ho già scritto. I conti delle auto non tornano, ne avanzano centinaia. Non ci sono sufficienti garanzie sul rischio idrogeologico che per definizionem come sa, non può essere annullato, ma solo mitigato con comportamenti ispirati alla massima prudenza. E non è certo il caso del parcheggio, visto che ci sono stati solo un poco di carotaggi e qualche vaga rassicurazione da parte di chi non ha titoli per farlo. Sarà l’autorità d’ambito a stabilirlo. Dal punto di vista trasportistico, poi, siamo di fronte ad una palese stupidaggine e quello sotto le mura non è definibile parcheggio di scambio, come è scritto nel frontespizio del progetto.
Il parcheggio contravviene al Ppr e questo ne definirà la definitiva cancellazione. Le regole non si applicano solo quando fanno comodo.
Ciascuno di questi argomenti basterebbero a bocciarlo.
Ma il motivo principale della bocciatura – se non bastassero quelli elencati – consiste nell’idea di città che questo parcheggio, di rara bruttezza, esprime. E di questo, se vuole, parliamo. Dell’intera città e non solo di una sua porzione utilizzata oggi solo come luogo di divertimento e non come quartiere abitato da cittadini che compiono là le azioni del vivere quotidiano e che definiscono la qualità dell’esistenza.
Ecco, se vuole parliamo di questo e non di Zedda, Soru e compagnia, i quali, proprio perché votati – da me e, mi pare, anche da lei – non hanno avuto nessuna procura generale per fare ciò che vogliono.
Saluti cordiali
P.S.: chissà cosa sono gli “ascensori invisibili”? E chissà cos’è un parco con uno spessore di 20 centimetri di terra? Sa come si chiamano espressioni di questo genere?
Non sono daccordo con la protesta , in altre città ,es. tantissime nel centro italia con analoghi problemi di tutela storico-ambientale , hanno cercato di rendere più fruibili i centri storici svuotandoli di auto in sosta e rendendoli di più facile accessibilità con scale mobili, tapis roulant ed ascensori. Non vedo perchè non si debba cercare di “copiare” dove tali soluzioni abbiano riservato dei risultati positivi.
Caro Alessandro, senza considerare che la stragrande maggioranza dei centri storici italiani, migliaia, non hanno fatto alcun parcheggio interrato a ridosso delle mura, stiamo parlando di “questo” parcheggio e di “questa” realtà.
Si legga le varie argomentazioni a sfavore.
C’è un’argomentazione che oltretutto rende sciocca l’idea di base.
Togliere settecento auto dalle strade (ma pedonalizzare anche Castello significa toglierne molte di più) e costruire un parcheggio per trecento auto, significa aver fatto male i conti.
Inoltre l’autorità d’ambito regionale non sottoscriverà mai un permesso in barba al rischio idrogeologico di quel delicatissimo sito che ha impiegato secoli a stabilizzarsi. Non c’è barba di geologo che dirà che rischio non ce n’è. Non bastano certo i carotaggi del comune a tranquillizzare.
Inoltre ancora è falso, del tutto falso che il parcheggio non si veda. E’ un parallelepipedo che per forza sporge, e sporge molto, che modificherà per sempre quell’angolo bellissimo di Cagliari.
Senza contare che abbiamo votato il sindaco per le cose che affermava in campagna elettorale, salvo fare l’esatto opposto oggi.
Chi ha progettato quel parcheggio ha oggi i capelli bianchi e il progetto è vecchio sotto ogni punto di vista. E non solo è vecchio: è pericoloso nonché particolarmente brutto. Forse, aspettando cento, duecento anni potrebbe assumere un aspetto anticato che lo inserirebbe bene in quell’angolo della città. Ma non prima. Per ora deve semplicemente essere abbandonato e restare oggetto di edificanti discussioni su fb.
Salve 2014, la mia opinione parte dal presupposto che dal punto di vista tecnico la cosa sia realizzabile in sicurezza , e non ho dubbi di ciò, la maggiore perplessita mi viene dal fatto che siamo in italia … e quindi magari le cose non verrebbero realizzate nei tempi e nei modi corretti. Inoltre do per scontato che tali interventi dovrebbero essere realizzati cercando di renderli il meno impattanti possibile. Credo che in realtà il problema vero sarebbe poi quello di trovare un modo soddisfacente (sopratututto per loro) per far si che i residenti lascino li le macchine, confesso che sui numeri non sono informato ma ritengo che sia giusta la direzione cioè quella di svuotare il centro storico di auto e renderlo meglio raggiungibile, e quindi più vivo.Per quanto riguarda il sindaco a mio parere anche se con errori o qualche incoerenza (amministrare è diverso che fare campagna elettorale) sia più da sostenere e difendere,
che criticare (vecchio vizio della sinistra) perchè l’alternativa sarebbe ben più nefasta, scusami la divagazione ma nei confronti di Zedda mi sembra di rivivere lo stesso atteggiamento che ci fu nei confronti di Soru(eccessivamente critico) poi il risultato fu 5 anni di Capellecci.
Parafrasando il MahatmaRenzi ed un altro più famoso….la richiesta del parcheggio è un grido di dolore degli etilisti per andare a spaccarsi il fegato nei locali della zona??
Una struttura, come sottolinea impietosamente 2014, inutile, antiestetica ed inane…..
Ai residenti non serve , ha una qualche utilità fruibile dai cosidetti imbriagoni e drunken vari che popolano il Bastione prospiciente. Se , ripeto, la funzione è rivolta a loro possono, direbbe Camilleri, CATAFOTTERSI dall’alto.
gradiremo scelte fatte nell’interesse dei piu’ e non nell’interesse di coloro che desiderano svellersi la ghiandola epatica
Dr Deliperi lei ha ragione in toto. La cosa che mila scia perplesso è l’ipotizzata ratio dell’opera per impedire che qualcuno rotoli dopo abbondanti imbriaghere.
Se il motivo è quello basterebbe fare come ai tempi degli Spagnoli : buttato/i dalle mura dopo avere assestato delle puntere paurose al /ai etildipendenti.
Certi che i nostri amministratori sian emuli e virtuosi al pari di Florence Nightingale ,assolutamente astemi, plaudiamo alla sospensione della sciagurata ideaccia
Ci sono diverse vie e quartieri che attendono di essere ‘bonificati’ dalle auto ed ogni volta si propone la soluzione del parcheggio della stazione; ma quanti posti auto dovrebbe avere questo parcheggio 5 mila? E tutti imbottigliati nella via roma che nel contempo e’ prevista ad uso locale? E la piazza Matteotti? Un crocevia di auto bus e metro?
Bravo, Francesco, lei è un trasportista nato. Fossi sindaco lei sarebbe il mio consulente per il traffico.
Il problema non è arrivare al libarium a piedi ,il problema è andare via a piedi —qualcuno rischia di rotolare .
Mah sono strani a Barcellona, Frankfurt, Dusseldorf…e migliaia di città europeee dove sotto fanno i parcheggi e sopra, zone pedonali, verde, piste ciclabili…Meno male che a Cagliari gli ambientalisti sono bravi a criticare sempre e a concludere nulla…il motto NON SI FA MAI NIENTE..CI RENDE LA CITTà PIU’ STUPIDA D’EUROPA…ahahahah che ridere. 🙂
Non sono certo il numero di parcheggi che fanno diventare le citta e le amministrazioni comunali piu’ intelligenti. In Viale Regina Elena c’è un parcheggio semivuoto,e i cittadini tonti che abitano a Villanova ,dopo la pedonalizzazione non sanno piu’ dove parcheggiare. Parcheggare nel parcheggio dell’Apcoa costa troppo .hahahahahah che ridere di questi tonti che abitano a villanova perchè non prendono a pernacchie(per non dire altro) questa amministrazione che si occupa solo di far arrivare i frequentatori assidui dei bar e dei localini in macchina .
Cero che queste grandi citta’ Europee se si accorgono che Cagliari è amministrata
da scienziati rischiamo di farceli rubare.
meglio tenere un profilo basso.
Il quartiere Villanova è molto migliorato da quando ci sono meno auto. Come si fa a dire il contrario? I residenti hanno il pass, no?
C’è poco da ridere. Lei suscita il pianto, caro signor Mascia, con queste argomentazioni. E quelli che lei chiama ambientalisti hanno fatto molto in questa città che avrebbe ricoperto di cemento Tuvixeddu, che ha distrutto il Poetto, che ricopre di cemento il lungomare, che si riempie di orribili piazze e piazzette. La sua città fondata sui bar non esiste. Barcellona possiede ben altro che bar e ristoranti. Dusseldorf o Francoforte non sono campionesse di bellezza. Crede che l’economia e l’anima della città sia nei bar e nei tavolini? Crede che la gente non abbia capito il senso di un parcheggio pensato per portare qualcuno a bere un aperitivo?
Ci tolga una curiosità. E lei cche i garantisce sul rischio idrogeologico? Lei ci farà un ragionamento sul piano della mobilità urbana? Lei crede che un’amministrazione abbia il diritto di sventare uno dei posti più belli della città.
Mi spiace, ma i suoi non sono argomenti. Oltretutto ha un tono insopportabile.
Provi a discutere di legittimità della procedura, del rischio che si corre a scavare sotto Santa Croce, del reale fabbisogno di parcheggi, dello spopolamento del centro storico popolato solo la notte da quattro gatti, provi a immaginare che la città è un organismo molto più complesso di una catena di ristoranti, provi a immaginare.
Credo che il suo modo di pensare sia quello che giustificherebbe anche una colata di cemento alla Sella del Diavolo purché porti qualche localino dove si arriva portati in tapis roulants, come paralitici, per bere un vermentino.
Ci pensi due volte prima di prendersela con chi difende la città e non la lascia in mano a chi, come lei, crede che debba diventare un unico grande bar.
Saluti cordiali
BENE DOTTORE LASCIATE LE 500 AUTO COME ORA CHE SONO BELLE DA VEDERE…
No, no, togliamo anche quelle, sono brutte, anche se meno brutte del progetto di parcheggio. Ma uno degli argomenti per definire quell’opera inutile sta nel fatto che quel parcheggio non toglierebbe nulla dalla strada.
Vede, i numeri sono impietosi.
Il progetto prevede di eliminare oltre settecento posti auto dalle strade e sostituirli con circa trecento posti interrati.
Ci avanzano più o meno quattrocento automobili.
Ma il parcheggio “sventra contrafforti” non è solo inutile. E’ rovinoso.
Il rischio idrogeologico c’è e non mi affido certo alle sue rassicurazioni , caro Mascia. E neppure a quelle dell’assessore Frau.
Neppure è vero – anzi, è una balla colossale – che l’enorme parallelepipedo di cemento non si vedrà. Si vedrà, eccome. Ed è di garantita bruttezza. Lo racconti a chi ci abita che i bocchettoni non si vedono.
Gli dica anche che da quei bocchettoni fuoriusciranno essenza di lavanda e rose.
Cerchi anche di convincere qualche credulo che da quei bocchettoni non escono sostanze tossiche.
Poi dovrebbe convincere anche chi si occupa di trasporti che un parcheggio non attrae traffico e che quello sotto le mura è l’esatto opposto di un parcheggio di scambio.
Infine, ma non è finita, dovrebbe convincere chi scemo non è che tutto questo sarebbe fatto per i residenti di Stampace e Castello.
Ci andrà lei alle sbarre del parcheggio per dire a chi legittimamente parcheggia lì per salire in ascensore: “Caro signore, lei sbaglia, questo è il parcheggio dei nostri amati residenti. Lei deve andare al bar e non ha alcun diritto di lasciare la sua auto qua sotto. Vada a piedi e si goda il bellissimo parco senza alberi qua sopra”.
Roba da pazzi, caro Mascia, proprio roba da pazzi.
Ancora saluti
il buon Vito ha pensato di render un mio commento semiserio addirittura un articolo, manco avesse pontificato Alessandro Baricco 😉
Comunque qualche spunto interessante mi pare che sia venuto fuori.
Provo a fare qualche breve precisazione.
Dopo la linea della metropolitana leggera di superficie prolungata fino in Via Roma e il potenziamento dei trasporti pubblici di quanti posti auto necessitano effettivamente i residenti in Castello? Il piano comunale della mobilità li calcola?
Si dovrebbe partire da questi dati per verificare le effettive necessità di parcheggi in centro storico. Per questo non mi pare folle un progetto Comune/Ferrovie dello Stato per un parcheggio interrato nell’attuale area del parcheggio a raso delle FF.SS.
L’attuale parcheggio interrato di Viale Regina Elena è sempre quasi vuoto, che senso ha realizzarne un altro? Qualcuno forse pensa che si riportano abitanti a Castello realizzando un parcheggio?
Cagliari, a mio parere, ha bisogno di un piano interdisciplinare per Castello e il centro storico (e, in primis, ha bisogno del nuovo P.U.C. adeguato al piano paesaggistico), sotto il profilo ambientale, urbanistico, storico-culturale, turistico, economico-sociale.
Non è più il tempo di interventi “a caso”, sulla base dei soldi pubblici disponibili.
‘sto progetto non “sventrerebbe le mura di Castello”, come ho letto da qualche parte, ma corre il rischio di essere l’ennesimo inutile spreco di soldi pubblici, l’ennesimo fumo negli occhi.
Stefano Deliperi
P.S. Arianna deve andare all’apericena al Libarium? Parcheggi in Viale Buon Cammino e vada a piedi: scoprirà qualche scorcio notturno kasteddaio e si terrà in forma 😉
E perche’ buoncammino deve essere invaso dalle auto?
Ma siamo sicuri che il parcheggio di Viale Regina Elena sia sempre vuoto? Non ci sono, al suo interno, dei posti riservati ai residenti dei quartieri limitrofi? Forse bisognerebbe incentivarne l’uso, visto che c’è.
paulsc, prima hai commentato su villanova, ora scrivi questo su viale regina elena.. ti consiglio una bella passeggiata nella zona pedonale dopo aver parcheggiato la macchina al terrapieno e una chiacchierata con la gente del quartiere.. le informazioni di prima mano sono sempre le migliori per formarsi un opinione.. saludi..
Ci passo ogni giorno e conosco tanti abitanti del quartiere che sono contenti.. Dopo tanto tempo passa anche un bus all’interno del quartiere, la linea 7 che lo collega agli altri quartieri della città.
Sì, Paulsc, il parcheggio di Terrapieno è sempre vuoto. Occupazione media: 87 auto. Dai anche un’occhiata all’orrenda terrazza rovente d’estate e gelida d’inverno, senza alberi, squallida e comincerai a vedere la terrazza del multipiano di Santa Croce. Guarda che si può sostenere il sindaco Zedda e criticare con durezza certe sue scelte. La città si sta ricoprendo di cose brutte, lungomare riminese compreso. Nessuna differenza con la Giunta precedente. E forse anche peggio.
allora scusa che domande poni? si discute da due anni del parcheggio vuoto che non è stato possibile utilizzare per sostituire i parcheggi liberati da villanova. perche a me il quartiere piace senza macchine e pedonale (ah, gia che ci passi se capiti di fronte alla sede don chisciotte sappi che stai percorrendo una strada pedonale) ma per ora la pedonalizzazione si è ridotta a quattro cartelli e a un bus a cui è stato allungato il percorso (perché esisteva già) e a quanto mi risulta senza esser potenziato come frequenza (ma qui potrei essere tranquillamente smentito). niente porta a porta, niente sistema per evitare multe in caso di emergenze o effettive necessita, solo tanti articoli sui giornali con elogi da parte di tutti per l’assessore. da parte di tutti, non da parte mia. a si biri.
Siamo sicuri che i 3-400 posti di via S.Margherita verranno eliminati? Incrementare i posti nel parcheggio delle Ferrovie? Ottimo, ma è possibile che si facciano progetti in casa d’altri, ricorda tanto quel tizio, fidanzato con una splendida ragazza, peccato che lei non lo sapesse. Se è per questo, ci sarebbe da sistemare e sfruttare una grande area demaniale in viale la Playa, la cosa che non mi convince è la proposta dei “posti auto in prossimità” in piazza Indipendenza. Ma allora, se ho capito bene, l’alternativa all’ecomostro ( lo definisco così perchè in questa città è l’unico vocabolo in uso), è lo status quo? Buttiamo fuori le auto da sotto i bastione di S.Croce e Cammino Nuovo (la Fossa di S.Guglielmo è un’altra cosa) e trasformiamolo in parco, pedonalizziamo Castello, ed eliminiamo le auto da piazza Palazzo, piazza Indipendenza, via Fossario, via S.Croce e da ogni vicolo e vicoletto, incrementiamo i mezzi pubblici, prima ci arrivava addirittura il tram e poi il filobus, non costruiamo l’ecomostro efaccia proposte concrete sul dove sistemare le auto, ricordandole che non esiste da nessuna parte un diritto al “parcheggio sotto casa”.
Non conosco il progetto nei dettagli però cerco di essere realista. Se insieme al parcheggio rendono pedonabile castello, tolgono le auto da piazza palazzo, aboliscono l’oscena ztl con orari tagliati su misura per il noto caffè dove le pulzelle tacco spillate possono mollemente adagiarsi sui cuscinoni e gli orreri con suv esibire le loro dimensioni, allora dico si
Ok, allora sei dei nostri. Ci vediamo domani alle 10.30 in piazza yenne.
@Deliperi
non per la prima volta un intervento ricco di concretezza e buonsenso. In particolare:
“un parcheggio, lì, senza il minimo inquadramento generale in un contesto più ampio della mobilità sostenibile nel centro cittadino è come i cavoli a merenda”
Esatto! Da condividere (l’ho detto commentando il post precedente)
Essendo ignorante in merito mi domando:
1 c’è o no un piano ampio in tal senso? Perché il progetto di cui si parla va in questa direzione. Dovrebbe eliminare le auto parcheggiate portandole nel sottosuolo. E, a quanto pare, parrebbe sostenibile dal punto di vista paesaggistico (spero anche strutturale!)
2 se pure il piano “ampio” non ci fosse: meglio lasciare tutto come sta… oppure procedere sperando che costituisca comunque un passo nella direzione corretta?
Infine osservo:
3 “A chi servono questi benedetti posti auto? Ai residenti di Castello, ormai meno di mille (altro che i millecinquecento di cui parli)?” Servono a levare le macchine dai parcheggi all’aperto. E noto che sono tutt’altro che comodi, perché proprio i mille del quartiere devono fare ben quattro passi in più. Non capisco dove stia l’aspetto negativo… ritengo si possa essere d’accordo sull’eliminazione dei parcheggi all’aperto (o no??)
4 “per un anziano, a Castello, non sarebbe meglio avere un “posto auto di prossimità” in Piazza Indipendenza, alla faccia degli “utenti” del Palazzo dei cattolicissimi Sanjust venduto alla Massoneria?” Certo che sì. Ma allora sosteniamo tutti un ampliamento del progetto (non del cemento!!) e non il blocco del parcheggio.
Leggendo l’intervento non si percepiscono motivi forti contro il parcheggio in sé. Se non per il fatto che rimane avulso da un piano generale sulla viabilità sostenibile. E’ meglio contestare il parcheggio o chiedere con forza di inquadrarlo in un piano più generale? Cioè chiedere maggiore attenzione per una viabilità sostenibile. Sfruttando anche il parcheggio. Magari.
Aggiungo: se non lo si fa in questi termini, non è che una prossima amministrazione rimette in piedi l’obbrobrio precedente? Ovviamente non è un buon motivo, da solo, per realizzare un’opera sbagliata. Però potrebbe essere un argomento di riflessione se l’opera appare credibile (qualora inquadrata in un contesto più ampio).
Complimenti per il GrIG: fate un grandissimo lavoro.
E bella la battuta del parcheggio sotto la stazione. Me li immagino quelli che abitano in Castello e vanno a parcheggiare alla stazione… ci mettiamo anche una teleferica di collegamento? O usiamo ecologici aquiloni? 🙂
@Vito
Va bene che sei un titolista ad effetto. Però Deliperi ha detto altro.
Sì è vero, potevo calcare di più la mano. Ma non l’ho fatto.
Appunto….
🙂
Non lo so, da una parte c’è chi lo critica perché ci saranno meno parcheggi, dall’altra c’è chi lo critica perché il numero di parcheggi sarà aumentato. Probabilmente i critici di quest’opera dovrebbero mettersi d’accordo almeno su una, due cose. A me il progetto piace, e molto!
Non potrò unirmi alla protesta di sabato perchè vivo a Parigi, ma sarò con voi con il pensiero. Sono contro Il progetto del parcheggio all’interno del contrafforte delle mura.
E’ un progetto folle, oltrettutto l’immagine che lo rappresenta in 3D è inquientante, vorrei sapere dove conduce il tunnel monodirezione ciclabile, che senso ha? Immagine con gravi errori di progettazione.
BELLE INVECE LE 550 AUTO CCHE CI SONO ORA A VISTA…
non potrò unirmi alla manifestazione per impegni precedentementi presi ma mi piacerebbe lasciare a voi il mio ragionamento:
è chiaro che per amministrare una città italiana del meridione bisogna sempre fare i conti con le emergenze storico culturali che costituiscono un patrimonio di bellezza anche quando ti sembra solo un burrone, che si debbano affrontare problematiche di viabilità del centro storico che non potevano essere pianificate dai pisani etc. etc…
Ma quello che mi viene spontaneo chiedermi, stimolato anche dall’intervento di Stefano Deliperi, è:
– 1.quali iniziative sono state intraprese dall’attuale e dalle precedenti giunte comunali per aumentare il numero dei residenti nel quartiere Castello ;
– 2.la giunta Zedda ritiene che la predisposizione di un parcheggio interrato in via Cammino nuovo basti da sola a favorire l’aumento dei residenti in Castelo?
– 3.”il ripopolamento” dei residenti di Castello è un obiettivo strategico di questa giunta? perchè se lo fosse e volessero vedere i risultati entro la scadenza del mandato, a mio modesto parere, forse dovrebbero intraprendere altro tipo di iniziative per invertire l’esodo dei cagliaritani dal quartiere medievale.
Ad esempio potrebbero provare con un sostegno agli affitti, magari attraverso l’esenzione della TASI (IMU, ICI o come cavolo si chiamerà) per un periodo di tempo sufficiente ad osservare se la misura è efficace, intensificazione della frequenza dei mezzi pubblici curando le coincidenze anche orarie con le altre linee che collegano con il resto della città e dell’hinterland..
non voglio esagerare, mi fermo. Buona manifestazione
Sergio
I parking sotterranei….. siamo in ritardo di decenni, le altre città li hanno realizzato negli anni 80/90…… noi invece abbiamo speso montagne di soldi trasferendo ospedali e servizi in aree dimenticate da DIO e dagli uomini……ma VALORIZZANDOLE e facendo fare SOLDI a palate a qualcuno…..risultato: CAGLIARI VUOTA e DESOLATA nel suo centro…… le attività in agonia a conferma della politica fallimentare che Cagliari ha ” democraticamente ” subito x scelta degli stessi Cagliaritani…… !!
Gli interventi di Deliperi son sempre interessanti. Due cose non mi convincono. Ragionando in prospettiva, bisogna sperare che il numero dei residenti aumenti, non diminuisca. Le politiche future, di questa Giunta come delle successive dovranno essere orientate a frenare l’emorrargia di residenti sia nel quartiere Castello sia in tutto il centro cittadino, per cui bisogna attrezzarsi per un futuro con (si spera) più persone che vi abitino e lo visitino. I parcheggi che si creano devono essere fruibili con un minimo di comodità. Via Roma non lo trovo adatto per un residente. Piuttosto si può analizzare bene l’uso del parcheggio già esistente in Viale Regina Elena e capire come si può migliorare.
il parcheggio della stazione è di ferrovie dello stato e pare sia uno dei più redditizi d’Italia
E se devo andare a fare l’apericena al Libarium secondo te dove parcheggio? Alla stazione? Oh Deliperi…
Arianna, e il carsharing? Vieni senza macchina.