“C’è un modo di fare giornalismo che mi fa pentire di saper leggere. Voglio investire uno sfracco di soldi in cultura e istruzione, perché sogno un mondo pieno di lettori critici e attenti, che non sia possibile prendere per i fondelli. In quel mondo i pennaioli venduti che fanno campagna elettorale fingendo di dare notizie non venderebbero neanche una copia”.
Con chi ce l’ha oggi su facebook Kelledda Murgia Marongiu, candidata presidente della coalizione Sardegna Possibile? Non l’ho capito, e questo non va bene, perché fare i nomi è sempre cosa buona e giusta. O forse con questo uno sklero degno del miglior Grillo vuole solo fare l’occhiolino ai voti del M5S in fuga? Chi lo sa! In ogni caso sono giorni pieni di tensione per i partiti, perché mancano poche ore alla chiusura delle liste e se ne stanno vedendo di tutti i colori.
Partiamo da Sardegna Possibile. Uno come Andrea Impera avrebbe ben figurato in qualche lista zonafranchista. Ce lo ricordiamo bene il Masaniello del Sulcis con il suo grosso carico di demagogia andare all’assalto del Consiglio regionale. Ora si è convertito al verbo kelleddiano, vedremo quanti voti prenderà. Una candidatura senza dubbio di peso, come testimonia questo video.
A Cagliari invece i giochi sono più o meno fatti. Non mi chiedete di distinguere tra le tre liste kelleddiane e accontentatevi di queste indicazioni. Valentina Sanna e Romina Congera saranno le capolista di Comunidades e Gentes. L’ex presidente dell’assemblea del Pd finora si è vista pochissimo in questa campagna elettorale, mentre è curioso come l’ex assessore della giunta Soru non sia candidata nella sua Ogliastra. Stessa argomentazione vale per Marina Spinetti: perché non in Gallura invece che nella metropoli tentacolare? Mistero.
I nomi di punta a Cagliari di Kelledda sono inoltre Michele Atzori (il mitico Dr. Drer), il docente universitario e critico cinematografico Antioco Floris, il sociologo docente universitario Alessandro Mongili, l’attivista Katya Esposito (già Rivoluzione Civile), il militante della lingua sarda Ivo Murgia, l’ex direttore di Megachip Pino Cabras, e Antonello Lai. No, non il giornalista, ma il militante di Progres che è anche il compagno della deputata grillina Manuela Corda. Se il M5S avesse partecipato alla competizione, Lai si sarebbe presentato? Ah, saperlo! In ogni caso, al pari di quella Zappadu in Gallura, la candidatura di Lai sarà un ottimo approdo per i grillini in fuga. O no?
E veniamo a Sel. Nel partito di Vendola si preannunciano ore di enorme tensione perché il senatore monsignor Luciano Uras vuole far candidare a Cagliari nientemeno che Paolo Casu, ora consigliere comunale sardista ma con un passato (neanche tanto remoto) nel centrodestra, sponda Riformatori! Monsignore è pronto a tutto per favorire il cambio di casacca di Casu, esponente di punta dell’estremo centro cagliaritano, con cui ha fatto tempo recentemente alcune curiose iniziative (ne ricordo una a Giorgino, ad esempio).
Come mai monsignor Uras è innamorato di Casu? Solo perché con il suo pacchetto di voti gli ha dato una mano a vincere le parlamentarie e poi a diventare senatore? Sta di fatto che per monsignor Uras Casu sembra essere diventata una questione di vita o di morte, al punto da minacciare di porre veti sulla candidatura ad esempio di Fernando Codonesu, sindaco anti-servitù militari di Villaputzu, che si candiderà con Sel da indipendente. Su Casu Monsignore ha zittito il coordinamento provinciale che ha dunque rimandato tutto al regionale, il quale domani dovrà affrontare anche un’altra grana “made in Uras”, la candidatura cioè dell’attuale consgliere regionale, l’ex Idv Patrizio Rovelli. La lista cagliaritana di Sel rischia così di avere tanti “ospiti” (una di questi sarà l’ex sardista, ex Rossomori e ora Sardigna Libera, la consigliera regionale Claudia Zuncheddu) che potrebbero avere la meglio sugli autoctoni.
Ma in pochi sembrano avere la forza di contrastare Monsignore. L’ex segretario della provincia di Cagliari Francesco Agus potrebbe essere penalizzato da una candidatura di Casu, ma sta buono e zitto perché l’ex Riformatore ha dalla sua anche il sindaco Zedda. E già: candidando Casu (che resterebbe in municipio anche in caso di elezione consigliere regionale) Massimo rafforzerebbe la sua traballante maggioranza. Se Uras e Zedda vogliono un sardista ex Riformatore campione di preferenze candidato nelle liste di Sel, chi avrà la forza per dire di no?
Ah, dimenticavo: in caso di vittoria di Pigliaru, monsignor Uras si vede già seduto in giunta (ha già prenotato per sé un posto da assessore alla Cultura), dopo aver ovviamente lasciato lo scranno senatoriale a Lilli Pruna.
I casini dentro Sel sono comunque molteplici. Il circolo Sergio Atzeni è spaccato in tre, perché sostiene Casu, Agus ma anche Marcello Cadeddu, esponente dell’ala di Susanna Orrù, l’ex assessore della giunta Zedda a cui il sindaco ha precluso la candidatura. L’amico Sovjet potrà contare sull’apporto spirituale del fratello Gianluca (stimatissimo direttore del Centro Regionale di Programmazione) e di Gabriele Ainis. Come, non sapete chi è Ainis?
E veniamo al Partito Democratico. Sedetevi, per favore.
La bomba scoppierà tra qualche ora: il segretario della provincia di Cagliari, Thomas Castangia, ha infatti già avanzato a chi di dovere questa fantastica proposta: candidare come capolista nella lista provinciale Francesca Barracciu! Mossa geniale, vero? Chissà quanti voti prenderebbe in città l’ex vincitrice delle primarie, accusata di peculato! E chissà come sarebbe contento il candidato presidente Francesco Pigliaru!
In realtà, la mossa di Castangia e dei civatiani cagliaritani mira soprattutto a garantire un’altra candidatura contestatissima, quella del consigliere uscente Marco Espa, anche lui indagato nell’inchiesta sui fondi ai gruppi. Su Espa si sta scatenando una battaglia furiosa, come testimonia l’appello a suo favore del malato di Sla Tore Usala, e la stessa strategia dei civatiani, che in città hanno deliberatamente evitato di candidare qualcuno (lo stesso Castangia, ma anche Matteo Lecis Cocco Ortu) pur di favorire Espa.
Dopo il passo indietro di Chicco Porcu, a Cagliari città la candidatura di Espa sarebbe gioco forza la più forte, anche perché ha rinunciato a scendere in campo il capogruppo in consiglio comunale Davide Carta. E come mai? Perché Carta farà da portatore d’acqua per l’ex sindaco di Quartu Gigi Ruggieri, sponsorizzato dal deputato Marco Meloni (un altro degli indagati per peculato).
Carta era anche pronto al grande salto, ma Meloni lo ha stoppato chiedendogli non solo di fare un passo indietro ma anche di mettere fine alla dura contestazione contro il sindaco Zedda, tartassato dal Pd cittadino in questi ultimi mesi.
Per uscire dall’angolo, Zedda avrebbe dunque chiamato Meloni che a sua volta avrebbe chiamato Carta, il quale a quel punto avrebbe deciso di non candidarsi e di non mettere becco nella contropartita richiesta da Meloni a Zedda per sancire la pax: la nomina di due assessori quartesi (Paola Loi e Luigi Minerba) pronti ovviamente anch’essi a lavorare per portare in consiglio regionale Gigi Ruggeri. In cambio Davide Carta avrà un rapporto più stretto con il sindaco, senza dover più rendere conto in maniera asfissiante al suo gruppo consiliare. Solo fantapolitica?
Una cosa è certa, anzi due. La prima: con la candidatura di Claudia Zuncheddu nella lista di Sel, Irs è nei guai. Perché adesso il movimento di Gavino Sale deve trovare in fretta e furia cinquemila firme per potersi presentare alle elezioni.
La seconda: Claudio Cugusi ha trovato casa. Il consigliere comunale cagliaritano, uscito dal Pd qualche settimana fa (e uscito da Rifondazione cinque anni fa), aveva dapprima stretto un accordo con i sardisti; poi, dopo aver rischiato di restare al palo, ha ricevuto una offerta da“La Base” di Efisio Arbau, di cui sarà ragionevolmente capolista.
Io il mio dovere l’ho fatto. E adesso rileggetevi lo sklero di Michela Murgia contro i giornalisti e ditemi se non ha ragione.
Concordo con le considerazioni contenute nell’articolo, non con l’appellativo di “Monsignore” affibbiato a Luciano Uras: al massimo merita quello di chierichetto incaricato della gestione della sagrestia, date le sue capacità.
e comunque quello di Kelledda non è uno sklero ma una constatazione e un dato di fatto su alcuni colleghi (magari non tu) che fanno campagna elettorale fingendo di fare informazione….
Certo che l’epiteto “kelledda” ripetuto ossessivamente nei tuoi articoli ti qualifica benissimo, sembri Emilio Fede quando storpiava i nomi dei nemici..
Guarda che Kelledda è un diminutivo che la stessa Murgia utilizza (un suo profilo Facebook è Kelledda Murgia Marongiu). E’ il soprannome che le hanno dato da bambina. E’ lei che si fa chiamare così. E’ come se io ti chiamassi Carletto, uguale.
Michela Murgia risponde a Pasquale Chessa
http://www.sardegnasoprattutto.com/archives/1514
Caro Vito, bello (come sempre) il tuo pezzo sui ‘rosters’ alle Regionali. A tipu le previsioni su un incontro di basket. Vedo però che ti sei dimenticato (forse perchè non sono abbastanza importanti ?) le due persone che si giocano il match-up del mio voto. Uno è Stefano Puddu Crespellani , cuginu miu, un artista-grafico-ambientalista, delicato e creativo con le mani e con la mente. L’altra è la nostra brava e deliziosa collega Stefania De Michele che quanto a coerenza, cultura e giustifia non teme paragoni. Ti dirò chi finirò per votare, per ora un consiglio da amico: no da provochisi troppu a Kelledda, asinunca ti donara una zugara e ti fairi bolai is ollierasa…..
Beh! per essere solo “troddi” elettorali puzzano parecchio !
Casu con Sel : allucinante.
Barracciu capolista PD: terrificante
Espa sponsorizzato da Usala: patetico
Ruggeri sponsorizzato Meloni: trombato ancora.
E’ questa la “giosa armata” che dovrebbe battere Capellacci e la Murgia ? Ma fatemi il piacere !
Il circolo Sergio atzeni ti invita a indicarci di cosa ti fai …..vogliamo assolutamente provarla ……la nostra non ci da simili trip
Paolo Casu candidato Sel. Siete voi che mi dovete dire di cosa vi fate! 🙂
Vi cercavano i piccioni di Ainis, hanno chiesto di voi.
e comunque…non aveva torto Vito quando parlava di Paolo Casu candidato con Sel…
Dai verbali dell’indagine sui fondi ai gruppi regionali:
“scattata l’ipotesi di peculato, sul banco dei testimoni e’ salito il maresciallo della Guardia di Finanza, Luca Erriu, che assieme al luogotenente dei carabinieri Natale ha lavorato all’inchiesta. “Del gruppo, l’unico che non percepi’ direttamente alcun finanziamento era stato l’onorevole Maninchedda che girava le spese al gruppo misto.”
Penso che TUTTE le spese dei gruppi regionali siano un inutile salasso delle casse pubbliche dato che, se si tratta di spese per l’attivita’ politica dei consiglieri, dovrebbero essere coperte dagli stessi che ne fanno parte grazie ai loro grossi emolumenti.
Quindi mi piacerebbe capire che differenza “morale” c’e’ nel farsi rimborsare una montblanc o un ipad o una cena per 10 persone, dopo averli pagati di persona e presentando al gruppo una fattura a proprio nome, rispetto al farseli comunque fornire, non pagandoli subito e chiedendo al commerciante di girare la fattura al proprio gruppo politico.
Vito, tu che sei maestro di troddi e amico di Manichedda ce lo spieghi?
http://www.sardegnaeliberta.it/lassurda-domanda-sul-perche-dellonesta/
Non mi interessa leggermi il pistolotto di Manichedda. Per me i politici sono come tutti gli altri. tutti onesti fino a prova contraria. E tutti con dei trascorsi alle spalle che suggerirebbero molta meno boria e alterigia. Se non si vivesse in un mondo di elettori (e anche di giornalisti) distratii e con la memoria molto corta.
Io non parlavo di politici che fanno carte false e fatture per intascarsi denaro dichiarando cose inesistenti! Quello e’ peculato e truffa.
Mi Chiedevo invece che differenza ci sia nel farsi rimborsare con fondi pubblici, in un modo purtroppo previsto da norme che ritengo assurde, spese “onestamente” sostenute per la propria attivita’ politica. Che differenza c’e’ rispetto all’usare oppure al farsi comprare o indirettamente pagare le stesse cose da un qualsiasi organismo “pubblico” (il gruppo politico lo e’ quando usa fondi regionali).
E se vogliamo entrare nel merito mi chiedo anche se sia piu’ indipendente da qualcuno o qualcosa chi attinge, per le proprie oneste spese di rappresentanza e attivita’ politiche, da fondi pubblici creati per questo scopo rispetto a chi possa permettermi di non farlo in quanto usa ricchezze proprie o di altri cittadini.
O peggio ancora viene aiutato nella propria attivita’ politica e nella campagna elettorale da fondi di privati che magari traggano benefici futuri.
E, riguardo l’utilizzo altamente etico, difeso a spada tratta da molti politici che sembrano duri e puri quando dicono che si tengono alla larga dai soldi pubblici, io mi chiedo altre cose.
Ovvero, se i propri denari privati sono frutto di emolumenti legati ad una forma di rappresentanza elettiva, e se questi fondi vengono usati durante il proprio mandato per fare attivita’ politica di propaganda in campo avverso o comunque diverso da quello per cui la persona e’ stata eletta per rappresentare una parte precisa, con idee politiche espresse e che dichiarava di condividere, ditemi voi che etica e morale superiore ci sarebbe nel farsi pagare con soldi pubblici il proprio cambio di casacca?
Ovviamente non sto parlando di Scilipoti.
Parlo di gente realmente convinta di essere onesta e agire nel giusto. Parlo di quei politici che fanno il gioco delle tre carte da decenni. E sono sempre in un seggio da qualche parte convinti di servire il bene pubblico. Parlo anche di tanti che politici con seggio aspirino a diventarlo. Molti di questi si dichiarano, qui da noi, indipendentisti e indipendenti.
Ma sono spessissimo dipendenti dello stato italiano o di una delle sue mille diramazioni. Un intero esercito di suffragette che attacca con parole d’ordine trite ritrite (fra le quali anche il sovranismo come lo si intende oggi qui in sardegna) le stesse istituzioni pubbliche che permettono loro di esistere..
Credetemi, Il confine tra etica, moralita’, onesta’ e fraudolenta presa per il culo dell’opinione pubblica, per chiunque tenti di fare attivita’ politica in italia, e’ molto labile. Ma capisco anche che in tempi come questi del “tutti ladri, tutti a casa” il mio ragionamento sia troppo sottile. Quindi lascerei perdere.
sardu, tu che pontifichi sull’onestà degli altri, se hai le prove o sospetti che qualcuno abbia comprato cene o montblanc girando le spese al gruppo perchè non lo fai presente al diretto interessato invece di chiederlo a biolchini? a volte i “cambi di casacca”, come tu li chiami, dimostrano tesi esattamente contrarie a quella che, confusamente devo dire, tenti di dimostrare
Simone, io non insinuo nulla. Ho solo detto che il confine e’ labile. E i cambi di casacca sono sempre a vantaggio di chi li fa. E chiediti anche come mai le spese a carico dei gruppi consiliari non siano mai rese pubbliche. Si vedrebbero belle cose..!
scusa Vito, ma chi lo vota Marcello Cadeddu, forse il suo condominio o su bixinau ?
In occasione delle comunali di Cagliari alcuni partiti della maggioranza ci chiesero di candidare Paolo Casu nei Verdi dicendoci che sarebbe stato eletto….chiaramente rispondemmo di no e suggerimmo di candidarlo nei loro partiti. I Verdi, pur ottenendo oltre 1,0% sono l’unico partito che non ha espresso un consigliere! Con Casu sarebbe stato diverso…Voi cosa avreste fatto? Coerenza o “ragione di Stato”
Credo che la Murgia si riferisse a Pasquale Chessa che, in una delirante lettera su La Nuova Sardegna, la invitava a ritirare la candidatura e dirottare i voti dei suoi elettori verso il centro-sinistra di Pigliaru. Un sacrificio per il bene della Sardegna, secondo lui.
questo articolo è peggio di striscia la notizia…e ho detto tutto
Vedo una fila di personaggi i che hanno a cuore i problemi dei cittadini sardi .. Tutti pronti a sacrificare il loro prezioso tempo…
siamo veramente ma veramente messi male in sardegna , ci fosse uno che chiudesse la porta, sono sconosciuti o arrivisti dell’ultima ora.
si, sei un attentissimo osservatore, ma sulle previsioni non sempre infallibile. E ci mancherebbe!
Vito, una proposta: li vuoi dei numeri? ho dei numeri buoni, molto buoni. Se vuoi te li do e li puoi giocare, ma se escono la prossima settimana, tu prometti che la smetti di soffiare contro il vento? così, per scommessa tra amici…
Rovelli candidato con SEL? Ditemi che è vero, vi prego…
Apprendo con enorme rammarico che il futuro assessore alla Cultura della giunta Murgia, Omar Onnis, ha così commentato questo post su Facebook: “Biolchini è solo uno spargitore di gossip. Oltre ad avere una coda di paglia più che proporzionale alla sua irrilevanza”. Fra irrilevanti ci si intende. Peraltro io OO non l’ho mai conosciuto di persona, di che coda di paglia parla?
Ma questa presunzione del gruppo Kelledda è reale o è solo una strategia elettorale? Sono insopportabili…
Od Vito, in effetti è un criptocomplimento. Dato che la suddetta coda sarebbe proporzionale all’irrilevanza…
non ne capisco nulla e non faccio un commento politico però la Barracciu è proprio una bellissima donna
peggio di Novella 2000.
Qualcuno sano di mente può spiegare questo? http://robertocarta.files.wordpress.com/2014/01/la-nuova-sardegna-chessa.jpg
Vito, a bi sese?
Eja!
commenti a questo articolo?
Mah, è solo un articolo uguale e contrario a quello scritto qualche settimana fa dal sostenitore della Murgia, Marcello Fois, che chiedeva al Pd di abbandonare la Barracciu e sostenere la Murgia. Chessa, da sostenitore del Pd, chiede alla Murgia di fare un passo indietro e sostenere il Pigliaru in funzione anti Cappellacci. Sono due ragionamenti interessanti, quello di Chessa mi sembra un pochino più sensato. Ma sono in realtà solamente degli esercizi di stile, a meno di clamorosi colpi di scena.
Io, i due intreventi, non li metterei vicini manco per niente. Quello di Fois (risibile ma comprensibile) è stato pubblicato nel mezzo della vicenda Barracciu quindi tendente a risolvere un problema; quello di Chessa (delirante) è stato fatto con Pigliaru in sella. Il PD teme la Murgia? sembra di si.
Io non so davvero chi votare ma certe uscite ti fanno riflettere.
Sei matto da legare
Si Vito, se il Mov5stelle si fosse presentato, mi sarei candidato. Comunque.
Vito ,se solo la meta’ delle cose che scrivi sono vere c’è da scompisciarsi dalle risate. E meno male … “che ha vinto la politica”
Questi sono troddi accompagnati.E pure sgommati 🙂
Vito sui civatiani cagliaritani prendi un granchio enorme. Intanto perchè sbagli a identificare le posizioni di Thomas con le nostre. Se Thomas “apre” a Marco Espa in lista lo fa come singolo o tuttalpiù come segretario pd. Di certo non a nome dei civatiani, perchè non mi risulta che gli abbiamo dato un mandato per farlo.
Anzi ti dirò, parlando con gli altri ho notato che siamo in tanti, tra i civatiani, a pretendere che chi è indagato per lo scandalo fondi non presenti la candidatura alle regionali.
Fosse per me (per noi, perchè ripeto che siamo in tanti) Marco Espa a questa tornata sarebbe a fare campagna elettorale per il partito, non per se stesso.
Se sarà candidato ritengo che sia opportuno votare un altro candidato, per dare un messaggio anche a lui. Lo dico ora e lo dirò dopo, se la direzione regionale salverà la sua candidatura.
Thomas non so perchè non sia candidato (chiedilo a lui), ma è di sicuro una persona che non sta cercando la prima poltrona che passa. Si ritiene adatto a certi ruoli, non a tutti. E io apprezzo questa sua caratteristica.
Matteo Lecis ha preso un impegno, tre anni fa, ed è onorevole il fatto che sia determinato nel volerlo portare a compimento.
Ci devi dire tu poi chi altro di noi è in grado di prendere cinque mila voti senza capobastoni dietro (posto che fossero in grado loro due). Candidarsi vuol dire prendere un mese di ferie e spendere molti soldi e molte energie. A che pro farlo quando tañto si sa benissimo che non si passerà mai perchè le correnti organizzate del pd hanno già deciso chi far passare?
Tu ce li hai 5 mila voti? Se ti candidi come espressione della mozione civati a Cagliari il mio voto ce l’hai, così gliene abbiamo già tolto uno a Marco Espa 😉
toh… un civatiano che si è accorto di far parte di un corrente.
le ferie sono pagate.
e poi c’è l’aspettativa.
e poi, nel caso, lo stipendio da consigliere.
se qualcuno candida antonio razzi lo voto.
eeeeee vola vola vola…..
Caro Vito,
magari commenterò in maniera più articolata, ma alcune precisazioni preferirei farle…
Non nego che le dimissioni di Susanna mi siano dispiaciute, è una amica, una compagna e credo che abbia svolto il suo ruolo con impegno e dedizione, ma non mi risulta esista un’ala “Susanna Orrù”. Il circolo Sergio Atzeni non è spaccato, anzi. Posso escludere che sostenga Paolo Casu, che non mi risulta iscritto da noi (semmai è iscritto a Sel), né che ci sia mai passato. Certo se il circolo più grande e importante della Sardegna non è in grado di esprimere almeno due candidati saremmo mal messi. Ma tra me e Francesco c’è una sana competizione, ma anche ottimi rapporti.
Infine, davvero, una preghiera: io non rinnego l’amicizia di Gabriele Ainis, spesso non ero d’accordo con lui, ma le discussioni erano sempre stimolanti. A volte lo trovavo sopra le righe, spesso stimolante. Ma l’ho sentito l’ultima volta a giugno, non stava bene e davvero non so che fine ha fatto, quindi se non appare io direi che sarebbe di buon gusto non tirarlo in ballo.
Grazie
Non sapevo che Ainis fosse stato male: mi dispiace davvero.
In bocca al lupo…
Ceee oh vito seu a dolore conca! Comunque segnalo su twitter l’apparizione di pigliari, ma anche di un suo fake, più divertente, ed anche con idee migliori! Cesss cugusi con la base! Lo hanno schiffato pure i sardisti. E pino cabras non era uno della fgc negli anni 80? Bohhh e casu in sel itta funti maccusu?
Ebbene sì, ero nella Fgci degi anni ottanta. Alla Casa Bianca c’era Reagan, al Cremlino c’era Gorbaciov, in Vaticano Wojtyła, al Quirinale Cossiga, in Viale Trento Mario Melis, ad Arcore Berlusconi, a Palazzo Chigi Craxi, Goria, De Mita.
La popolazione sarda era poco più di un milione e mezzo, come oggi. La popolazione siriana nel frattempo è raddoppiata. La città industriale cinese di ShenZhen aveva 50mila abitanti, oggi 13 milioni. Il PIL sardo è cresciuto di qualche tacca. Il PIL della Cina è venti volte più grande (venti Cine di allora). Certe cose restano, altre cambiano, alcune non vogliono cambiare ma la storia poi entra in casa o passa altrove, sconvolgendo persino le alchimie di Via Emilia.
Grande Pino!
del resto non può mica rimanere senza stipendio la barracciu, il mandato dell’europarlamento è ormai finito.
Peccato…
http://www.unionesarda.it/articolo/politica_italiana/2014/01/10/europarlamento_faro_di_mepranking_barracciu_fra_i_pi_assenteisti-1-349121.html
e come faceva a presenziare, stava facendo il rally per tutta l’isola.
Con tutti questi nomi mi viene il mal di testa.Di sicuro ,se vivessi in Sardegna voterei per Gigi Sanna,una persona onesta al governo della Sardegna non sarebbe male.
“Istentales, un’istella mala a sich’andare..Bi podes contare.”
Ah non è lui? Non è quel Gigi Sanna
Dr Drer a chi lo dice questa volta “Ponirì a una parti” ?
questi troddi sono a frago di uovo marcio!