È solo una questione di tempo ormai. Anzi, di ore. Espletata anche la pietosa incombenza della gita premio a Firenze concessa dal Pd alla defenestrata Francesca Barracciu (alla vincitrice delle primarie le hanno stretto la mano e le hanno detto “Il nome del candidato lo decide il Pd regionale. Dov’è stata signora? Agli Uffizi o al Duomo? Arrivederci, e grazie per la visita. Sì sì, non si preoccupi, Matteo glielo salutiamo noi…”), i giochi sembrano fatti. Lunedì mattina si riunirà la direzione regionale del partito e nel pomeriggio verrà ufficializzato il nome del candidato alla presidenza della Regione.
Tranne colpi di scena dell’ultim’ora, la scelta cadrà sull’economista Francesco Pigliaru, prorettore dell’Università di Cagliari, già assessore alla Programmazione e al Bilancio della giunta Soru.
Proprio da Soru potrebbero arrivare gli ultimi velenosissimi colpi di coda, ma l’ex presidente davanti al nome del suo ex assessore finora non ha saputo far altro che mugugnare e farfugliare nomi incomprensibili o improponibili: non cambia mai. Idem per la Barracciu, il cui tentativo di sponsorizzare in extremis il senatore Gianpiero Scanu è durato lo spazio di una mattinata.
Insomma, Pigliaru non ha rivali. Il problema è che al momento non ha neanche un programma. E non per colpa sua…
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Se ne è accorto perfino il povero Luca Pizzuto. Il neo segretario regionale di Sel non era stato avvertito che al glorioso tavolo del centrosinistra avevano cazzeggiato per tutta l’estate, e così lui ha aperto il cassetto del suo ufficio alla ricerca del famoso programma stilato dal centrosinistra in mesi e mesi di incontri e cosa ha trovato? Niente! “Riteniamo urgente e non rinviabile una discussione nella coalizione di centrosinistra sui programmi e sulle cose da fare per il futuro della nostra terra” ha dunque scritto oggi, disperato.
In effetti, se lunedì il centrosinistra avrà pure un candidato quanto bisognerà aspettare per vedere uno straccio di programma? E chi lo dovrà scrivere? E quali saranno le priorità? Se la Barracciu avesse capito che non era aria già il giorno dopo l’arrivo dell’avviso di garanzia, ora il centrosinistra non si sarebbe trovato in questa situazione disperante… Ma c’è chi è messo anche peggio. I grillini, ad esempio.
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Che dire? Tra militanti in sciopero della fame e parlamentari che minacciano le dimissioni, una cosa l’abbiamo già capita: in Sardegna in Movimento Cinquestelle non ha ancora la maturità per ambire al governo della Regione. E questo è un vero danno perché una seria proposta programmatica avrebbe innalzato la qualità dell’elaborazione di tutti gli schieramenti. Chissà come andrà a finire, chissà se alla fine una lista verrà presentata o se i militanti si organizzeranno comunque una lista civica. Qualcuno di voi ha notizie di prima mano?
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Chi guarda con enorme interesse al travaglio grillino è ovviamente Michela Murgia, che ha già accolto nelle sue liste alcuni pezzi forti dei candidati in fuga dal delirio Cinquestelle. Se ogni tentativo di dar corpo ad una lista grillina dovesse fallire, la scrittrice di Cabras potrebbe essere il terminale del consenso egli adoratori di Beppe e a quel punto le sue possibilità di vittoria inizierebbero a poter essere prese seriamente in considerazione.
Tuttavia, in casa Progres guardano con preoccupazione alla possibile candidatura di Francesco Pigliaru e il perché è semplice: il professore ha un buon rapporto con Michela Murgia, ne ha perfino apprezzato alcune dichiarazioni (ricordate le domande che sulla Nuova Sardegna questa estate Pigliaru fece ai candidati alle primarie e alle quali rispose anche la Murgia?).
Con Pigliaru candidato, Michela Murgia non può partire a testa bassa contro il centrosinistra, a cui non può rinfacciare nemmeno la questione morale (visto che finora ha rinunciato a farlo, difendendo a spada tratta l’indifendibile Barracciu…).
Insomma, tutto ancora è possibile. La corsa, quella vera, deve ancora iniziare.
14 dicembre 2010
La Regione Toscana ha premiato nei giorni scorsi nove tra i più bravi funzionari e dirigenti delle Regioni italiane e delle amministrazioni pubbliche che negli ultimi anni si sono distinti nella gestione dei Fondi strutturali. Tra questi ha ricevuto il prestigioso premio anche il dirigente all’Area Programmazione, Progettazione Integrata e Sviluppo Economico del Comune di Lamezia Terme, Salvatore Orlando.Questa la motivazione del premio consegnato a Orlando: “il più bravo e preparato delle Autorità di gestione, tecnico capace, rigoroso, instancabile, conoscitore della macchina dei fondi strutturali, ha operato in molte regioni e nella DG Regio. Grande umanità e determinatezza anche in ambienti ad alta complessità istituzionale”. …….
Ho sempre votato PD questa volta non lo votero’. Sarà una batosta incredibile mentre con la Barracciu avremmo vinto. Conosco tantissimi sindaci PD della Sardegna e vi assicuro che Pigliaru non l’hanno mai visto,nessuno li fara campagna elettorale. Anche negli ambienti di Cagliari e’ un perfetto sconosciuto. E’vicino a qualche capo bastone PD. Non credo prenderà i voti under 35, ha un carattere troppo chiuso. Amici del PD mi dicono che per la scelta non hanno commissionato uno straccio di sondaggio, niente di niente, hanno deciso in 4/5. C’e un malumore pazzesco.La cosa importante e’ che paghino la sconfitta
Pigliaru negli ambienti di Cagliari è un perfetto sconosciuto?? Scusa Daniele, di dove sei?
Con tutto il rispetto, sei molto male informato, ammesso che stia dicendo la verità.
Anche sulla batosta incredibile non sei del tutto ben informato.
Comunque in molti un anno fa scelto di non votare il Pd e di votare Grillo, ottima scelta per la Sardegna…
“pezzi forti dei candidati in fuga dal delirio Cinquestelle”? ma quando scrivi queste affermazioni azzardate, abbi la serietà giornalistica di mettere nomi e cognomi. Perché a me, che le liste Sardegna Possibile le sto leggendo adesso, non mi risulta per nulla.
Ma temo che forse tu abbia intenzione soltanto di scrivere tra le righe l’equazione Sardegna Possibile = grillini. Equazione che tanto piace a certi del centrosinistra per screditare l’avversario (ammesso e non concesso che grillino sia un’offesa: se paragoniamo il militante medio del partito del centrosinistra con il militante grillino non so quale dei due sia un offesa). Se mi sto sbagliando sulle mie letture correggimi. Ma sulle tue affermazioni devi correggerti tu, hai scritto cose false.
Scusa, e cosa mi garantisce che tu le liste le abbia lette veramente? Chi sei per fare le affermazioni che fai?
Secondo: che Murgia guardi ai voti grillini non è una invenzione perché lo ha affermato lei stessa in diverse interviste.
signor Vito, dato che tu invece sei convinto di questo che dici, fai nomi e cognomi. (come dicevi te stesso a M.Murgia dopo lo scandalo del dirigente pd che le ha fatto proposta di “voti di scambio” e che lei ha denunciato pubblicamente: però poi nel pd l’han risolta come si è visto…) Altrimenti è troppo semplice fare queste affermazioni che fai tu senza fare nomi. Io sono un militante di Sardegna Possibile che ha presente molto bene chi c’è nelle liste; e chi invece non c’è perchè (come molti altri) ha trovato la porta chiusa, da mesi, compreso il tuo amico Maninchedda.
Come leggo e come tutti vedono, non hai risposto alla mia domanda perchè non sei in grado di dire chi sarebbero questi presunti pezzi grossi del 5stelle che sarebbero arrivati da noi come candidati. Affermazioni non supportate da nomi, e si che nomi quando vuoi ne fai eccome. Quando si fa opinione ma avendo dietro un passato dignitoso di ruolo di informazione, e si danno dati presunti senza precisarli, si fa un gioco sporco. Ma i giochi sporchi ti lasciano le mani sporche. Si, Vito, hai ragione, sto andando fuori argomento. Ma fatti due conti. La stima larghissima della quale godevi in città vale più di spingere l’esponente politico che stai spingendo? Pensi che la cosa resti tra gli addetti ai lavori e basta?
Scusa, cosa c’entra Maninchedda?
Ad esempio:
http://www.zappadu.com/io-ci-sono/
Dino, come tu ben sai, i contatti tra la Murgia e i grillini ci sono da aprile dello scorso anno. O vuoi che ti ricordiamo nomi e luoghi del ‘contatti’? Per cortesia, non fate gli ipocriti e, se volete essere originali, lasciate questi giochetti ad altri. Quando si parla dei partiti ‘tradizionali’ sono tuttti merda, ladri ecc. Quando si parla dei grillini e della Murgia…..è come se vi schiacciassero la coda. Rilassatevi, dovete rilassarvi. Che altrimenti diventate brutti…..!
Si é vero, la progettazione integrata non ha sortito grandi cose, ma non è un’invenzione di Pigliaru, né di Soru, ad onor del vero. Da dire che in altre lande ha funzionato, forse da noi lo strumento é stato dato in pasto ai soliti collezionatori di poltrone …. Ad ogni modo la vedo molto difficile, riuscirà il PD a lasciare da parte la lotta per bande e sostenere un candidato (Pigliaru o chi sarà) ? ci sarà da correre tanto, il tempo é pochissimo, il nome non ha grande appeal, i votanti saranno pochi, molto pochi, mentre gli altri sono in campagna da mesi e i nomi hanno girato …
Murgia, Ugo li conoscono tutti, ma Pigliaru ? Solo un gruppo unito e alleati politici intelligenti potrebbero sovvertire il pronostico ad oggi infausto , ma sono condizioni che non riesco neanche a intravedere. Vito , la tua scommessa?
Certo la progettazione integrata non l’hanno inventata né Pigliaru né Soru, ma i due sono responsabili della calata in Sardegna del pessimo Orlando e della sua pessima gestione dell’orrido e contorto meccanismo. Senza dimenticare che il cervellone a metà dell’opera, ha mollato tutto e tutti ed è andato ad aiutare il suo amico Loiero in Calabria, lasciando la sua creatura incompiuta e sterile.
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E basta con questi professori,lasciateli all’universita che fanno meno danni .Con Pigliaru candidato vince Capellacci.Ma vi ricordate come l’aveva trattato Soru? Ve lo ricordo io…come uno scolaretto l ‘aveva cacciato dalla giunta e zitto –
Caro Elio, ricordi moolto ma moolto male. Pigliaru e Spanu se ne andarono dalla Giunta da soli. Non fu Soru a cacciarli. E ti informo che su quello che accadde sono ‘leggermente’informato. Tutto puoi dire di Pigliaru tranne che non fu autonomo da Soru o che non ebbe la schiena dritta. Per quello su Pigliaru e Spanu, Soru scaglio il suo anatema!
« Allora costrinsero un tale che passava, un certo Simone di Cirene che veniva dalla campagna……., a portare la croce. » (Marco 15,21-22)
Il centrosinistra infatti, duramente provato dalla flagellazione e dagli altri tormenti che gli erano stati inflitti dai suoi dirigenti, non era più in grado di proseguire con il pesante carico.
Il rimedio può esser giusto, ma somministrato in ritardo chissà che effetto avrà. E se come probabile dovesse andare male, non si dia colpa a colui che accetto di portare la croce.
Ma i tormenti peggiori saranno quelli che a causa di quegli stessi signori saranno inflitti alla Sardegna da altri 5 anni come quelli appena trascorsi…….
Il povero Pigliaru funzionerà da foglia di fico, tra l’altro per coprire il nulla più assoluto. Cambiano la faccia ma ciò he sta dietro è sempre la stesso insipido brodino.
Pigliaru era l’unica soluzione civile e possibile. Strano che l’abbiano adottata.
Non so se Pigliaru sappia parlare il sardo e se soddisferà i nostri sparuti custodi della lingua, ma ha un senso forte dell’identità ereditato culturalmente dal padre Antonio e mai esibito volgarmente, dunque molto più credibile di tanti che ora ululano la loro sardità ai quattro venti. Non ha bisogno di mostrare un sardismo placcato oro.
Inoltre un programma ce l’ha e lo ha illustrato in più occasioni, in molti scritti e sul suo sito. Perfino qualche giorno fa con un’editoriale sull’industria e sull’istruzione apparso sulla Nuova.
Anzi, mi pare l’unico che ha una posizione chiara sugli argomenti portanti.
Anche sulla zona franca ha idee possibili e non propone bufale elettorali per bimbi. Idem sulle tasse.
Si può non essere d’accordo con lui, certo, ma le idee ci sono, sono organizzate e coerenti e sono esplicite.
I mullah della lingua si mettano il cuore in pace, si rassegnino alla solitudine della tastiera che li ha convinti di essere numerosi – sono pochissimi e parlano solo tra di loro – e all’idea che una lingua non si impone con una leggina e con un ufficio da dove con involontario umorismo si mandano proclami in italiano contro l’italiano. Se i milioni di euro mal spesi per il sardo verranno spesi meglio saremmo tutti contenti.
Si rassegnino anche i sostenitori del piano di Cappellacci che perde pezzi su pezzi.
Ieri a Sassari le strade brulicavano, ma nella sede di Sardegna Possibile non c’era un’anima per depositare una delle 16 o 18000 firme che mancano al progetto per entrare definitivamente in campagna elettorale. Mi dispiacerebbe che accadesse, davvero. Ma le regole sono regole.
E regole da rispettare avevano anche i litigiosi 5stelle sardi che non ce la faranno a presentare neppure il simbolo che non gli viene concesso per impresentabilità. Non le hanno rispettate, le regole, si sono avvitati, azzannati, insultati e il risultato maliconico è che restano tutti a casa a fare quello che facevano prima. E forse è meglio così. Incapaci perfino di convergere su un candidato, chissà cosa avrebbero combinato in consiglio. Sì, la parola è incapaci.
Gli altri, elettoralmente parlando, sono minutaglia.
Sempre molto umili, rispettosi, poco astiosi e senza puzza sotto il naso i piddini… stizia si co’.
30 righe per dire (con eleganza, bisogna ammetterlo): “Tutti merda, patetici, fondamentalisti, insignificanti… tranne noi eletti. Vai Pigly riportaci dove ci spetta di diritto ma dove stranamente non arriviamo mai manco per sbaglio”.
Ma io mi chiedo: cosa sarebbe il PD se non ci fosse la malattia del bipolarismo che gli permette di avere sempre e comunque una base consistente? Basta l’arrivo di Pigliaru per cancellare gli ultimi mesi/anni, darvi il coraggio di dissotterrarvi e spargere giudizi snob sugli altri sfigatelli che provano a combinare qualcosa per l’isola? Un partito marcio nel profondo, che in nessun modo si è distinto dallo squallido PDL di quell’altro genio se non per la patetica fama perdente. E dobbiamo ancora sentire catechesi solo perché a un mese dalle elezioni forse riescono a scegliere un candidato dignitoso. Roba da pazzi.
Caro amico, non voto neppure Pd. parlavo di Pigliaru e della realtà. La minutaglia, le prede minuscole, sono innumerevoli. E chi sarebbero quelli che provano a combinare qualcosa di buono? Vede, ognuno chiama a raccolta tutti intorno a sé. Invocano unità, ma intorno a se stessi. Sopratutto i dodici o tredici partiti sovranisti. Sono d’accordissimo, invece, con lei sull’indistinguibilità di Pd e Pdl. È iniziata da molto, molto tempo. Avrei votato un candidato buono (il candidato conta, eccome) di 5stelle. Ma ormai è tardi.
Abbiamo capito che non ti piace la Barracciu, la tua però non è ironia, è acredine a senso unico, certo preferire uno come Maninchedda….
Cussu gorbagliu de pigliaru è quello che passa il convento.Intanto quelle me…e dei sardisti anti fragau che il centrosinistra è allo sbando e paiono intenzionati a tornare all’ovile del centrodestra.
Si può conoscere la posizione di Pigliaru in materia di polìtica linguìstica?
Pigliaru ebbe a contribuire moltissimo alla stesura del programma di Progetto Sardegna. Non credo che ci sia da aggiungere così tanto a quel programma. Non dimentichiamo che Kelledda ha dichiarato pubblicamente che da quel programma si sarebbe dovuto partire. Io mi auguro con tutto il cuore un successo per Pigliaru e anche per Kelledda che porta a casa i voti dei pentastars e di molti sardisti. Primo e secondo posto sarebbe il massimo. Che sia l’inizio di un vero percorso per costruire una Sardegna sovrana, moderna e squisitamente poco italiana. Progetto Sardegna conteneva quell’ambizione e l’errore di averlo mortificato Soru lo ha pagato e lo sta pagando. Ho saputo stanotte che il Renè non si oppone a Pigliaru. Forza Francesco e forza Kelledda.
Prima notazione: a SuperVito, Pigliaru piace, lo rispetta. non lo lavora di fioretto (almeno non ancora) e poi sembra uscito da Oxford (un MarioMonti in versione isolana) quindi ha un certo stile.
Poi, per essere chiari, nel VitoPensiero qualsiasi sopravanza il livello della sciagurata martire del csx sardo (la oramai mitica Benedetta e Santa Barracciu).
Quindi, signori, possiamo ripartire, per il programma, ci penso io, ho conservato il libro stampato da Soru con il programma di Progetto Sardegna (è ancora nuovo e non è stato usato molto, neanche da loro).
Aria nuova??? La svolta renziana in terra sarda???
Pigliaru, è professore ordinario di Economia presso l’Università di Cagliari, è stato direttore del Crenos, membro del consiglio di amministrazione del Banco di Sardegna e Assessore regionale alla Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio.
Non proprio “nuovo”, quindi, ma di certo ha il suo curriculum, mica si è ridotto a fare il sindaco di Sorgono.
Probabilmente non ha fatto “marachelle”, ma se era realmente l’assessore alla Programmazione, Bilancio, Credito e Assetto del Territorio della giunta Soru una bella cazzata l’ha fatta.
Una grossa cazzata, grossissima, che si chiamava PROGETTAZIONE INTEGRATA, frutto immondo del TecnOnanista Salvatore Orlando (allora direttore del Centro Regionale di Programmazione) importato in Sardegna dalla giunta Soru per risolvere il problema della gestione dei fondi comunitari.
Un enorme lavoro intellettuale per inventarsi il futuro della Sardegna e delle sue comunità a cui non è stato dato alcun seguito amministrativo e gestionale, ma che ha polverizzato il lavoro gratuito di centinai di consulenti delle sviluppo territoriale e dei tanti “attori” (comuni, consorzi, impre, università) inseriti in questa orgia iperburocratizzat, acreata da questi specialisti dell'”OnanoPensiero”, che hanno operato irresponsabilmente, sotto la copertura anche del nostro quasi candidato (se MagOtelmaBiolchini l’azzecca ancora una volta).
Vedremo …
Pigliaru?! Vediamo quale nome tireranno fuori all’ultimo momento i capibastone.