Politica / Sardegna

Barracciu story: Soru prepara l’attacco a Silvio Lai! Sel disperata, Murgia non pervenuta! E poi Cannavera, sardisti, sovranisti e grillini… Che casino!

Prendetevela comoda e non fidatevi di ciò che si legge in giro. Non è vero che la direzione regionale del Pd sardo convocata per venerdì 27 dicembre sarà quella “decisiva” per stabilire le sorti della vincitrice delle primarie Francesca Barracciu: semplicemente perché non si terrà venerdì 27 ma domenica 29. Venerdì 27 invece è il giorno in cui a Santa Cristina si terrà una assemblea convocata da Renato Soru e nella quale forse si metterà sul tappeto forse la questione della candidata indagata (sempre che qualcuno abbia la credibilità per farlo) ma sicuramente si parlerà della gestione del partito.

Avete capito bene: per Soru il problema principale del Pd oggi non è l’inquisita Barracciu ma Silvio Lai. Il senatore e segretario regionale verrà accusato di avere gestito male tutto il periodo preelettorale e sarà invitato a farsi da parte. Defenestrato Lai, l’ex presidente della Regione proporrà che a traghettare il partito verso le elezioni ed il congresso regionale (posticipato proprio per effetto delle imminenti elezioni) sia un coordinamento in cui lo stesso Soru, uomo forte di Renzi in Sardegna, punta a dettare tempi e regole. Di cui due molto chiare: se i sondaggi le saranno favorevoli, la Barracciu potrà anche guidare la coalizione di nonsisabenechecosa (il centrosinistra non esiste più), e in ogni caso il segnale di discontinuità dovrà essere evidente. Per cui nessun inquisito potrà dunque essere candidato.

Ma come, la Barracciu sì e un (che so) Marco Espa no? La soluzione non è nuova per il Pd, che già nel Lazio e in Basilicata si è tenuto un candidato presidente sotto inchiesta ma ha ripulito le liste di potenziali condannati. Loro, quelli del Pd, la chiamano “coerenza” e “rispetto della legalità”.

Basterà questa mossa per ridare credibilità al Pd e soprattutto riavvicinarsi agli alleati perduti, vi chiederete voi? Questa è una classica “domanda del cazzo” vi rispondo io, una domanda che non porta da nessuna parte e che dimostra quanto siate digiuni di politica.

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Ora il problema principale del Pd sardo non è quello di vincere le elezioni ma non far saltare per aria il partito. Molti sostenitori della Barracciu privatamente distruggono la candidata ma pubblicamente continuano a propugnare l’indifendibile causa dell’europarlamentare di Sorgono, e questo perché sanno che se salta lei saltano tutti. Per questo si guarda a Roma con atteggiamento messianico, sperando che il segretario nazionale Renzi trovi la soluzione.

Renzi però parla poco: ma parla. E dice: primo, le primarie non si toccano. Secondo, se il problema è sardo, che se lo risolvano i sardi.

Detto questo, esiste però un’altra corrente di pensiero secondo cui Renzi avrebbe promesso a Soru l’agognata segreteria regionale nel caso in cui l’ex presidente riuscisse a liberarsi della Barracciu. Soru però non sa come fare, e c’è da capirlo visto che la Barracciu è una sua creatura: lui l’ha portata in Consiglio regionale nel 2004, lui l’ha proposta quale candidato forte alle primarie dello scorso settembre. Ecco perché ora se la prende con Silvio Lai, se non altro per sviare l’attenzione sulle sue gravissime responsabilità in merito alla situazione che si è creata.

Quindi che si fa con l’impresentabile consumatrice di ottani? Alla direzione di domenica non potrebbero mancare i colpi di scena, perché l’ala socialista (che scimpra no esti) ha capito che con la Barracciu non si va da nessuna parte ed è sta pensando di presentare una mozione di sfiducia.

Insomma, se tenete conto poi che il capo nazionale dell’organizzazione del Pd Luca Lotti continua imperterrito a sostenere la candidatura della Barracciu (e questa notizia è vera), e che i risultati del clamoroso sondaggio commissionato dal Pd nazionale riguardante il gradimento di Barracciu, Soru, Andrea Murgia e Gianfranco Ganau sono praticamente coperti dal segreto militare, vi fate un quadro un po’ più preciso del marasma che c’è in casa democratica.

E non vi sto neanche a dire dei boatos in circolazione, come quello di una lettera di sfiducia alla Barracciu che sarebbe arrivata ai circoli sardi del partito perché la sottoscrivessero, o di un altro documento circolante addirittura in parlamento contro Nostra Signora della Gasolina.

Insomma, per farla breve: nel Pd sardo si lotta per il controllo del partito non per vincere le prossime elezioni regionali. Certo, se questo dovesse capitare tutto di guadagnato. In ogni caso il timore di non arrivare neanche secondi è fortissimo. Anche perché l’alleanza di nonsisabenechecosa da chi dovrebbe essere composta?

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Ieri il neosegretario regionale di Sel Luca Pizzuto ha ribadito il no del partito alla Barracciu ma non per via della questione morale, macché: Sel vuole ricostruire il centrosinistra e per questo ritiene che “sia necessario trovare un candidato (o una candidata) per la coalizione capace di mettere insieme il punto di vista di tutte le forze che la compongono”.

La disperazione di Sel è ben riassunta in questa frase del neo segretario: “Pensiamo che a volte un passo indietro possa aiutare a farne dieci avanti e siamo pronti a discutere proposte alternative fatte dal Partito Democratico. Per quel che ci riguarda Sel non ha candidati”. Una resa totale. Senza il Pd, Sel non esiste. E questo il Pd sardo lo sa benissimo, così come sa benissimo che a Roma Vendola non ha voglia di fare battaglie contro l’inquisita Barracciu, in quanto anche lui, alle primarie dello scorso anno, era sotto inchiesta e nessuno del Pd glielo rinfacciò.

Come se non bastasse, ci si mette anche don Ettore Cannavera a fare casino. Il sacerdote, che domenica al congresso regionale di Sel aveva indicato Michele Piras quale buon candidato alla presidenza della Regione, dopo la sfuriata di Luciano Uras ha dovuto mobilitare tutti i giornalisti che lo seguono nella sua avventura per partorire un acrobatico comunicato stampa in cui si legge

Don Ettore precisa che si trattava di una proposta puramente esemplificativa nell’ambito del ragionamento, che è indicato da tempo da questa associazione, di un nuovo confronto tra le forze del Centrosinistra per l’elaborazione di un  programma comune. All’interno di questo progetto rientrerebbe anche la scelta di un candidato unitario con precise caratteristiche identificabili anche in Michele Piras.

Fatto salvo il rispetto per la persona e per le sue idee di pulizia e di rinnovamento, ormai negli ambienti della politica il lavoro di don Ettore viene vissuto come ulteriore elemento di confusione di cui si farebbe volentieri a meno.

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Chi invece non dovrà rettificare nulla è il Partito Sardo d’Azione, che con un comunicato ai limiti della fantascienza ieri ha inteso sostenere la candidatura della Barracciu al grido di “le primarie non si toccano!”. Il testo del segretario nazionale Giovanni Colli merita di essere riportato integralmente (la parte che preferisco è quella in cui si parla di “latente pregiudizio su una candidatura al femminile”):

Apprezziamo la forza e la determinazione con le quali Francesca Barracciu difende il risultato delle primarie sarde, rispetto ai tentativi di chi, disattendendo la volontà popolare, pretende di determinare il candidato alla presidenza della Regione con accordi tra segreterie di partito o di palazzo. La conferma delle indicazioni delle primarie, insieme con l’autonomia e il coraggio che dimostra Francesca Barracciu, rappresentano un dato politico di assoluta rilevanza e un fatto per certi versi storico. Mai, infatti, il candidato governatore di uno dei principali schieramenti del bipolarismo italiano è stato deciso soltanto in Sardegna e con la partecipazione di oltre cinquantamila sardi. Un’autentica prova di autonomia e libertà nelle scelte che è evidente trova ancora resistenze e timori in alcuni settori della politica sarda nei quali, insieme con un latente pregiudizio su una candidatura al femminile per la guida della Regione sembrano riemergere la nostalgia dei diktat e antichi rigurgiti tipici delle “conventio ad excludendum”. Anche per queste ragioni auspichiamo una proficua definizione dell’intesa programmatica tra il Psd’Az e la coalizione guidata da Francesca Barracciu, certi che alla Sardegna serva una nuova stagiona politica, un nuovo governo e una Regione nuova che sappia affrontare le emergenze e restituire ai sardi la speranza.

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La Barracciu vuole i sardisti e schifa i sovranisti. I quali non hanno ancora deciso cosa vogliono fare da grandi. L’alleanza tra Rossomori di Gesuino Muledda e il Partito dei Sardi di Paolo Maninchedda e Franciscu Sedda sembra essere tutta sulla carta, con una differenza evidente tra le due impostazioni: Muledda vuole in ogni caso presentare la propria lista mentre Maninchedda e Sedda puntano a riunire i sovranisti in una lista unica con dentro anche Irs di Gavino Sale. Chi la spunterà?

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Poi c’è Michela Murgia. Molti militanti di Sardegna Possibile hanno avuto un mancamento ieri quando hanno letto sulla Nuova Sardegna che per il sondaggio del Pd la loro candidata è appena al 6 per cento. Per me si tratta di un dato sottostimato, ma se anche Kelledda fosse al 10 poco cambierebbe visto che la vittoria sarebbe ugualmente lontanissima. Di sicuro oggi il Pd non considera la Murgia un problema.
Peraltro, Sardegna Possibile inizia anche a fare i conti con la difficile ricerca di candidati: ne devono trovare la bellezza i 180, tutti peraltro invitati (a quanto risulta) a contribuire con una bella “mille euro” alle spese generali della campagna elettorale. Non è facile. Ma fare una sola lista e puntare ad un possibile e ragionevole cinque per cento sembra brutto?

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Infine i grillini. Sarà vero che vogliono candidare alla presidenza un magistrato? Boh!
Inoltre, avete visto il loro comunicato?

Esigiamo che il Consiglio regionale si riunisca d’urgenza e approvi una legge che consenta al M5S di poter partecipare alle elezioni regionali in condizioni di pari opportunità con le altre forze politiche, e cioè che gli sia consentito di presentare la propria lista entro 30 giorni dalle consultazioni e senza obbligo di raccogliere le migliaia di firme richieste, onere dal quale sarebbero sollevati tutti i partiti. Se tutto ciò non sarà fatto e si tenterà di escludere dalle elezioni la prima forza politica della Sardegna, non ci limiteremo a adire tutte le autorità competenti, ma chiameremo il Popolo a impedire questo vero e proprio colpo alla democrazia.

Ecco forse perché il presidente della Regione Ugo Cappellacci non ha firmato la convocazione dei comizi elettorali, perché sa che la situazione è delicata.

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In ogni caso, in troppi continuano a fare i conti senza l’oste. E l’oste al momento è sempre lui: il candidato della destra, Ugo Cappellacci.

 

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63 Comments

  1. pusole says:

    Un vecchio insegnante elementare oramai in pensione di un paese costiero della Barbagia raccontava la storia delle aragoste dell’anno sette. Un mareggiata stando a quanto affermato dall’insegnante aveva scaraventato centinaia di aragoste nei macchioni di lentischio. La gente del paese si era recata con le sporte a raccogliere le aragoste che coglieva dai rami del lentisco dove si erano attorcigliate. l’evento veniva raccontato dall’insegnante novantanni anni dopo e chi gli chiedeva se ricordava qualche testimone l’insegnante ne citava parecchi ma erano tutti morti. Caro anonimo, non volermene, ma non è che anche tu ci stai raccontando la storia delle aragoste dell’anno sette. Con simpatia.

  2. pusole says:

    Po s’anonimu no mi faccias arriri tui ca eu po iscriri cussas paraulas apo postu cincu minutus e candi ollu icriu fintzas in sa varianti tua. Ita olis giai du sciu ca fait mali ma immoi esti prus forti Capellacci, non tenit unu sangunadu sardu ma cantus teniant su sangunadu sardu e si funti bendius a is continentalis. Tui mi mutis leghista sardu, ti sbaglias eu so unu de centrusinistra ma sa realidadi bolit a la cumprendiri.

  3. Carlo Murtas says:

    Dalla Barraciu Story di Biolchini sembra intravedersi anche qualche tenue barlume di speranza, speriamo non solo solo apparente. Una buona notizia è sicuramente il fatto che il nuovo Segretario Matteo Renzi abbia sollecitato il gruppo dirigente sardo del PD ad assumersi le responsabilità che in genere competono ad individui in età adulta : avete lavorato tutto l’anno per crare ‘sto casino, ora risolvetelo da soli senza rompermi i coglioni; e forse è la volta che riusciamo a toglierci dalle scatole questi due irresponsabili di Silvio Lai e Francesca Barracciu, che stanno abbandonando, appena a pochi mesi dalle elezioni, un Centrosinistra allo sbando, anche se l’operazione di pulizia sembrerebbe appaltata ad uno dei principali corresponsabili dell’attuale stato di confusione del PD e del Centrosinistra; quel Renato Soru capo dell’opposizione-Fantasma in Consiglio regionale e assenteista cronico dei banchi consiliari che per conto dei renziani dovrà tentare di salvare una situazione forse ormai compromessa; personaggio che gode ancora di grande forza e seguito, cui speriamo attinga per portare a compimento il compito assunto, ma assolutamente inadeguato e senza alcun titolo per guidare la rigenerazione etica e politica di questo Centrosinistra malato.
    Accontentiamoci per ora, come primo passaggio, di questo resettaggio del gruppo dirigente del Pd, almeno per poter riaprire i giochi con tutto il resto dello schieramento progressista e sovranista e dare un pò di speranza a tutti quegli elettori e militanti che li stanno seguendo angosciati.

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    sig. “James Bond” non mi sembra che nessuno di noi che sostiene Tiziana si sia mai permesso di offendere, come fa lei; le ricordo che anche per i post, si può essere passabili di querela.
    Detto ciò; 1) non capisco che problemi ci siano riguardo al fatto che un sondaggio riporti dei dati, in cui forse chi sostiene lei, è in fondo alla lista o dietro alla Mori (ipotizzo, dalla sua acredine); 2) che c’entra nominare Palomba, quasi a sminuire il tutto, facendone il solo nome? Non è mica inquisito! (attenzione anche qui alle querele) .

    Se lei è un’attivista di 5 stelle, mi sembra di capire ( anche se credo che in realtà non lo sia, perché conosco tanti attivisti e mai si sarebbero permessi di esprimersi come fa lei), che problemi ha?
    Voti i suoi candidati quando è se, ci saranno.

    Mi spiace Vito constatare invece, che si consentano le pubblicazioni a persone maleducate; che tristezza…
    Siamo arrivati così in basso?
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  5. pusole says:

    S’unicu sentidu pro un autonomista verteri chi est sempere perteneschidu a su tzentru ischerra est tristesa, primmadura., e non s’agatat atera paraula pro descriere custa situatzione. Capellacci in contras at gubernadu in unu mare nechidadu un’ischieramentu de irrebulios e l’at giutu a fine de legisladura. No est pagu e dae Romas no est veru chi li podiant mantennere su timone, l’at mantesu issu, e at postu meda de suo. Sos cussigeris regionales de su tzentru ischerra lu minispretziat ma depent essere avillante ca gosi debile s’omine no est, Capellacci giughet s’abistesa de sa dereta de sa Corsica.

    • anonimo says:

      Bellissima lingua la sua, Pusole. Complimenti sopratutto per i concetti che esprime.

      • mimmo foddis says:

        HIAT ESSI HORA CHI CALINCUNU CUMENTZESSIT A ISCRIRI IN LINGUA NATHIA. BELLA COSA AS FATU PUSOLE, SIGHI DIAICI.

    • anonimo says:

      O pusole, ma cummenti iscris e cummenti chistionas?Unu puntu in prusu a is cuncursus po chini connosciri su sardu. Ih, ta bellu. Una cosa intelligenti mera. Tui, e cussus cumment’a tui, sunti is leghistas sardus e tui ses s’Albertu da Giussano sardu.
      Po’ iscriri dexi fueddus c’as postu un’ora, seguru.
      No siasta “minispretzianti”.
      Cappellacci autonomista, cun cussu nomini? Issu no’ connosciri su sardu, no du chistionara e s’nd’arriri.

  6. mimmo foddis says:

    E CI RISIAMO ( PERDONATE IL MAISCOLO MA VEDO MALE) CON I FRANCHI TIRATORI, O SE VOGLIAMO GLI UOMINI DELLA “PROVVIDENZA” DEL MURETTO A SECCO.
    CHE TIPO DI IMPORTANZA ATTRIBUIRE A CHI NASCONDE LA PROPRIA IDENTITA’ DIETRO UN LOGORO PSEUDONONIMO?, QUALE TIPO DI “CAMBIALE” DI CREDIBILITA’ POTREMMO ACCREDITARE A CHI DA DIETRO IL MURETTO A SECCO APPUNTO, POTREBBE ESSERE STRUMENTALMENTE LA “MANO ARMATA” DI CHI CONSIDERA LA MORI PERSONA POCO GRADITA PER VIA DELLA SUA INDIPENDENTE E FIERA ONESTA’?.
    PENSARE CHE CHI SCRIVE SIA INVECE UN VERO\A STRUMENTO DEL POTERE PARREBBE QUANTO MAI SCONTATO.
    INVECE DI SCRIVERE COSE NON VERE, SAREBBE OPPORTUNO CHE PRIMA CI SI DOCUMENTASSE.
    LA MORI INFATTI, RISPETTO ALLE DELICATE TEMATICHE AFFERENTI LA QUESTIONE MORALE ( COSA CHI NON CI OLIT INTRAI IN CONCA A MEDAS) HA LIBERAMENTE ABBANDONATO IDV CON UN SEGUITO DI PERSONE CHE LA PENSANO COME LEI (ME COMPRESO)
    ASSERIRE CHE E’ UNA FIDATA PALADINA DELL’EX SEGRETARIO REGIONALE, E’ STRUMENTALE E DEMAGOGICO, SOSTENERE DI NON CONOSCERE LE DINAMICHE DEGLI ACCORDI POLITICI SOTTERRANEI E POI DICHIARARE CHE GLI SCHIERAMENTI POLITICI NON SE LA FILANO ( CAGANO E’ VOLGARE, GIUSTO JAMES?) DENOTA DUE POSSIBILI REALTA’, O NON SI E’ INFORMATI SUL CASO E SI CREA CAOS AGGRATIS, OPPURE, SI E’ BENE INFORMATI E SI CREA CAOS CON INTENTI BEN CHIARI ED OBIETTIVI PREDETERMINATI.
    MI CHIEDO, A CHI POTREBBE GIOVARE CIO’? PER CONTO DI CHI SI INTERVIENE?
    NOI, I SOSTENITORI DI TIZIANA, SIAMO LIBERI E CONSAPEVOLI QUANTO COME LEI.
    NESSUNO E A NESSUN PREZZO HA COMPRATO LA NOSTRA INDISCUTIBILE DIGNITA’. QUANTI POSSONO FREGIARSI DI CIO’ ? MIMMO

    • James Bond says:

      Mi spiace deluderla Foddis, non agisco per conto di nessuno, esprimo solo liberamente la mia opinione. Forse crede che sia Uggias? No si sbaglia di grosso. Ho votato IDV nel 2008, pur non gradendo per nulla il signor Palomba, per pura convinzione che le sue proposte fossero le migliori sulla piazza, come vede nessuna preclusione verso le persone.
      La sola cosa che conta rilevare è che la campagna a sostegno di Tiziana Mori, magari a discapito delle qualità personali della persona – che, ripeto, non conosco – si sta da tempo contendendo con quelle a favore di Michela Murgia e di don Cannavera (per il quale si legge oggi addirittura che il signor Fadda avrebbe tentato di intervenire in Vaticano, per sua ammissione), la palma delle campagne più fastidiose e pretenziose come modo di porsi, ossia: o l’uomo (o donna) della provvidenza, o niente.
      Quanto alla situazione IDV, quel che si sa pubblicamente è che Federico Palomba ha disertato per protesta il congresso che ha incoronato il gruppo di Uggias, e lo stesso hanno fatto pubblicamente altri tra cui anche Tiziana Mori. Di sue posizioni dissidenti prima che Palomba entrasse in conflitto con chi l’ha finalmente mandato a godersi la pensione sulla questione morale – questo almeno stando alle prese di posizione ufficiali – non mi pare ci sia mai stata notizia.
      Mi consenta che se questa è la “sinistra”, altro che M5S, mi viene voglia di votare per il centrodestra …

  7. James Bond says:

    E ci risiamo con Tiziana Mori. Questa candidatura nata nella rete è il risultato di un pompaggio senza precedenti, tra voto cammellato ai sondaggi di Globalist e messaggi “a gran voce” che si ripetono noiosamente qui da mesi. Ma cosa può mai rappresentare di nuovo per la Sardegna la candidatura di una fedelissima di Federico Palomba? E i rappresentanti del “terzo settore” davvero credono che il loro mondo sia il tutto rispetto alle esigenze e alle preferenze di una società complessa e poco coesa come quella sarda? Andiamo! Da qualche tempo la Mori cerca nuovamente di mettersi in mostra facendo capolino in tutte le bacheche possibili, ma le sono state da tempo prese le misure: ad esempio, nel Movimento 5 Stelle non la caga nessuno.
    Non per dire che sarebbe un cattivo candidato, non lo so, ma è ora di finirla con questa logica di uomini e donne della provvidenza. Le candidature devono nascere casomai dalla più ampia condivisione di seri progetti programmatici e morali di rinascita della Sardegna, e questo non si nota in nessuna delle candidature presenti: né in quella, che sarà da vedersi se rimarrà in piedi, della Barracciu che è il frutto di accordi tra capicorrenti del Pd sulla falsariga di quelli che hanno portato a un’ampia convergenza verso Renzi, né in quella di Michela Murgia, troppo da discesa in campo in stile berlusconiano. Sarebbe potuto esserla quella non ancora partorita del Movimento 5 Stelle, non fosse che vicende poco trasparenti stanno inquinando, a quanto lamentano molti attivisti, i percorsi di democrazia dal basso tipici dei “grillini”.
    Noi sardi, notoriamente pocos, locos y mal unidos, siamo stati capaci di perdere mesi e mesi di tempo in lotte aperte o più spesso sotterranee tra opposti leaderismi e opposte oligarchie partitiche, non senza tatticismi e strumentalizzazioni, e dal punto di vista di una base programmatica condivisa tra le forze progressiste non si è costruito un fico secco. Non ho seguito le attività di “Sardegna sostenibile e sovrana”, né so se intenda diventare la base di un’alleanza per le regionali, tuttavia mi sembra che questa iniziativa stesse andando verso la direzione giusta, dando peso soprattutto ai programmi. Ma forse è troppo tardi ormai.
    Se non si raddrizzerà la situazione nel Movimento 5 Stelle, unica forza che, nell’inadeguatezza della politica tradizionale, ha davvero la credibilità e la legittimità di apparire la sola alternativa sicura e forte allo stato di cose attuale, temo davvero che fin d’ora possiamo incoronare Ugo Cappellacci come il vincitore di queste elezioni.

    • “Caro” sig. James Bond”, con il suo post ci ha solo fatto capire di essere una persona decisamente Ineducata.
      Non conosco la Mori, ma non mi piace neanche che le persone vengano attaccate gratuitamente.

      Certo se si diventa ” conosciuti” anche per via di un ” sondaggio” capisco anche che a chi si muove invece, con il solito modo di fare politica , ciò dia fastidio.
      Lei Parla dei 5 stelle, ma non credo li conosca davvero, perché Non si sarebbero mai espressi con questi toni; anzi, penso che sapendolo, ne prenderebbero le distanze.

      Si faccia una ragione del fatto che i tempi sono cambiati, e se il suo nome , sig. ” Bond” non è tra quelli di cui si parla in Rete; esca allo scoperto e si faccia apprezzare per le sue competenze, se ritiene di essere più ” degno” di altri a ricoprire certi incarichi.

      • James Bond says:

        Prima di scrivere corbellerie, si prega di contare fino a 10.
        Non parlo certo a nome del M5S, e del resto ci sono regole ben precise per poterlo fare, anche se spesso e volentieri in tanti se ne dimenticano. Credo semplicemente che sia un diritto per i cittadini essere messi adeguatamente sull’avviso rispetto agli effetti ingannevoli delle candidature da rete, o un po’ troppo gonfiate in rete rispetto alla loro effettiva consistenza – vedasi Civati del PD, in testa a tutti i sondaggi online compreso quello dell’Espresso per poi prendere il 12% tra gli iscritti al PD, e non dico che ciò sia un bene – specialmente in un Paese in cui il 40% della popolazione non ha accesso alla rete, e sono ben poche le consultazioni online che forniscono garanzia di accuratezza.
        Nel 1994 a internet accedevano in pochi, in compenso c’erano i sondaggi di Gianni Pilo: 36% di consensi virtuali attribuiti a Forza Italia contro 21% di consensi reali nell’urna. Mi sembra abbia fatto un certo effetto, e non è il caso di ripetere l’esperienza, per quanto migliori di Berlusconi possano essere i beneficiari di queste tecniche ingannevoli di pubblicità.
        Quello legato alla vecchia politica mi sembra lei: il voler attribuire le critiche a rosicamenti per non essere della partita ricorda troppo da vicino il modo stucchevole con cui i supporter di Massimo Zedda hanno bollato per mesi chi criticava il sindachino su Cultura, Lirico e quant’altro, scavando un fossato intorno a sé.
        Per sua norma e regola non sono candidato né intendo candidarmi a niente, anzi è probabile che il 2 marzo non andrò neanche a votare; se avessi voglia di mettermi in mostra anziché limitarmi ad esprimere un’opinione, qui comparirebbe il mio nome e cognome e non uno pseudonimo.
        Ma ho il diritto di irritarmi come ogni cittadino quando si cerca per prendere per il naso l’opinione pubblica, come fanno anche sedicenti “giovani di centrosinistra” che in realtà sono tutti di Sel (vedasi comunicato odierno sulla Barracciu), oppure come si fa da mesi coi sondaggi drogati pro Renzi.

    • Su bixinu says:

      Posso chiedere una cosa, ma senza alcun intento polemico: Ma chi è Tiziana Mori?

      • @Su Bixinu

        Da Lei che è un attento frequentatore del sito del dott.Biolchini, mi sarei aspettato un commento ai punti indicati nel titolo: Cappellacci; Sel, Soru/Barracciu (dato che c’è già stata una riunione e stasera ve ne sarà un’altra del Pd), etc.

        Sull’altro punto- chi sia la MORI-
        una veloce ricerca in google può dare risposte più che esaustive;
        non ne ho ahimè trovate altrettante su di Lei.

        Saluti.

      • Poitta tui, o R., unu bixinu no ddu tenisi?

      • Preferirei ” Atru”, giusto per distinguermi.
        🙂

      • Su bixinu says:

        Giuro, non avevo nessun intento polemico!

  8. ———
    I motivi per cui si ideano i sondaggi sono vari.
    Credo che l’intento di Sardegna Remix ( sarebbe bello potessero dire la loro in merito) sia stato inizialmente di verificare l’indice di gradimento in Rete di politici noti e volti nuovi della realtà sarda.
    –Ipotizzo che non ci si aspettasse, che nel caso della Mori ci sarebbe stato un consenso così alto.
    — che significa? Che la gente sta esprimendo la sua preferenza perché Tiziana scenda in campo; credo che l’idea forte, iniziale di una sua candidatura come governatrice non sia venuta meno.
    Conoscendola so, però’ che ha valutato attentamente tutti gli aspetti, ma che ovviamente sa anche che creare un altro polo/area (con la sua candidatura) rischierebbe ulteriormente di creare ” fratture” e indebolire il centrosinistra.
    Ciò non significa, visti anche i consensi della rete ( ma leggendo anche Facebook si vede quante persone ” reali” non virtuali, la sostengano da diversi mesi
    ) che la Mori non possa avere un ruolo, viste le sue competenze in diversi settori.
    — perché ” privarci” di persone di valore, prese da varie realtà lavorative od associative, che insieme potrebbero costituire un’alternativa valida?
    O bisogna passare sempre dai ” tavoli politici” dove le decisioni sono imposte, e la gente comune, cioè la massa degli elettori non vengono auditi?
    –Se ci si può esprimere attraverso la Rete, allora la Mori non è virtuale, ma REALE, e la voglia di vederla impegnata, è stata ” mutuata” da tantissimi cittadini attraverso il sondaggio, per mandare, appunto un segnale a chi dovere.
    —————-

  9. mimmo foddis says:

    SALVE VITO. APPROFITTANDO DEL TUO SPAZIO E DELLA TUA PROVERBIALE PAZIENZA, VORREI PROPORRE QUALCOSA DI ALTERNATIVO.
    NON AI TUOI INTERESSANTISSIMI COMMENTI E RIFLESSIONI IN MERITO AGLI ARGOMENTI TRATTATI, MA, ALTRENATIVO AL REALE BISOGNO DELLA SERDEGNA E DEI SUOI ABITANTI\ELETTORI. MI SPIEGO, TUTTA LA STAMPA, LE TV, GLI APPROFONDIMENTI, PARLANO SEMPRE E SOLO DI QUELLO CHE VUOLE LA POLITICA, MAI DI QUELLO CHE VUOLE LA GENTE.
    OVVIAMENTE MI RIFERISCO A QUELLO CHE VORREBBE REALMENTE.
    IN AMBITO POLITICO , IL GRADIMENTO PALESATO DAL SARDELETTORE E’ COMPLETAMENTE FUORI DAGLI SCHEMI E DALLE IDEE DELLA POLITICA, PRENDIAMO AD ESEMPIO IL SONDAGGIO PROPOSTO DA SARDEGNA REMIX.
    NOMI E VOLTI NUOVI, PERSONE CHE HANNO AVUTO IL CORAGGIO DI SOTTRARSI AL GIOGO DELLA POLITICA PADRONA. CHI ABBANDONANDO IL PARTITO “PATRIGNO” ( LA MORI) CHI NON AVENDONE MAI SPOSATO LE “NOBILI CAUSE” ( LA MURGIA).
    CASO E COMMENTO A PARTE MERITEREBBE IL CASO TIZIANA MORI.
    COME GIA’ DETTO HA PRATICAMENTE STRACCIATO I RAS DEL QUARTIERE ( QUELLO POLITICO) METTENDO IN FILE IL “PAPAVERATO” DELL’ ALTA NOMENKLATURA SARDA. MA…… NON SE LA FILA NESSUNO, PERCHE’?? HANNO FORSE PAURA DELLA SUA FIERA INDIPENDENZA? HANNO PAURA CHE LA SUA POPOLARITA’ OFFUSCHI LE LORO LOGORE IMMAGINI? E LA GENTE? QUELLA CHE CREDE IN LEI? COME REAGISCE DI FRONTE A QUESTA SPOCCHIA BIPARTIZAN NEI SUOI CONFRONTI?
    UN 15% DI CONSENSO IN RETE SONO NUMERI CHE NESSUNO SI PUO’ PERMETTERE DI SNOBBARE. TI RINGRAZIO PER L’OSPITALITA’ E LA TUA SOLITA CORTESIA. MIMMO.

    • Tiziana Mori è un candidato “virtuale”, nel senso che esiste al momento solo nella rete. Per godere di maggiore considerazione diventare reale, cioè uscire allo scoperto, presentare un obiettivo e un programma all’interno di una lista nella quale candidarsi. Altre strade non ce ne sono.

    • Zio Rufus says:

      Tiziana Mori ha il dovere di uscire allo scoperto. Probabilmente, proprio per la sua “fiera indipendenza”, non diventerà governatrice, ma una voce che urla nel deserto è sempre meglio del silenzio assenso.

  10. I sondaggi, invece, caro Enzo, dicono quasi tutto. E spiegano quasi tutto. Salvo l’incognita di 5 Stelle che, se azzeccano il nome, potrebbero essere il secondo partito. Vedremo a breve. Auguri.

    • Ci sono tanti sondaggi in giro.
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      L’importante è riuscire a capire l’importanza del segnale che con essi viene dato ai candidati già in lizza.

      Sicuramente si evince la ricerca di volti nuovi, conosciuti nel territorio, e “puliti” , anche come ricorda l’etimologia del termine ” candidato”.

      Buone feste a tutti!

  11. I sondaggi in questo momento non dicono niente perchè l’ultimo che hanno commissionato alla call center che io conosco lo hanno dovuto interrompere. Il motivo è stato che alle prime cinquanta telefonate soltanto 4 intervistati hanno risposto che sarebbero andati a votare. Da quello che mi è stato detto da un pentastellato molto dentro, la Murgia sarebbe messa molto bene a Cagliari ma è molto debole a Sassari. Per Nostra Signora degli ottani dice che non confermerà i 52000 delle primarie ma io non ci credo. Un’altra che può interessare è che a Serramanna la Murgia sarebbe la prima in assoluto. E se i grillini non riuscissero a presentare le liste? Il mio interlocutore voterà Kelledda.

    • Gli indipendentisti? Talmente mal messi da essere assenti da ogni sondaggio. Salvo voler classificare Michela Murgia come tale quando, invece, la parola indipendentismo la sussurra appena, più o meno come il Pd e il Pdl. E ha ragione perché le cose interessanti che dice sono tutte nel rinnovamento delle questioni che lei tratta meglio e sa “dire” meglio.
      E’ credibile che sia prima a Serramanna – meglio primo nelle Gallie che secondo in Roma – ma non è sufficiente.
      Io, per esempio, sono certo d’essere primo a Samatzai, ma so pure che non basta.
      Certo è che il rischio, sono d’accordo con Enzo, è l’astensionismo e che votare una domenica di carnevale non fa bene all’affluenza. In qualche cabina ci sarà odore di cannonau.

  12. Stefania says:

    si Vito. Il sondaggio del giorno, quello per cui molti han ricevuto la telefonata, non è quello che dici tu. E’ un altro, che in tanti commentano su facebook perchè ne son stati protagonisti e perchè era molto singolare: commissionato ancora evidentemente dal centrosinistra, chiedeva “chi voterebbe come candidata al centrosinistra?” e seguono dei nomi tra cui Michela Murgia. (e dringhidi! ma sei tu che li commissioni? 🙂 ) Inutile dire, e i dati han girato, che era schiacciante la sua “vittoria”, con percentuali imbarazzanti per la Barracciu. Quindi la credibilità di un sondaggio che la da al 6% rispetto ad un campione generale, pubblicato da La Nuova, organico al centrosinistra, ma senza alcuna fonte (bel giornalismo), è più o meno quella di Berlusconi quando giura sui suoi figli.
    Ti do un altro scoop: in Sardegna Possibile i mille euro son richiesti solo a chi li ha disponibili. Giovani e reddito basso non li mettono. E te ne do un altro: le tre liste, seppur essendoci grande filtro sopratutto nei confronti degli amministratori, son complete già oltre i due terzi, a tutt’oggi. Non altrettanto possono dire nel centrosinistra laddove tutti son fermi e non vogliono rischiare. Queste informazioni i tuoi informatori non le han raccolte? 🙂
    buona campagna elettorale a tutti/e

    • I miei informatori siete voi! 🙂 Grazie, a presto.

      • Stefania says:

        ops, adesso rileggo e mi rendo conto di aver scritto di fretta senza rileggere, prima della cena. E forse non ero stata chiara. “percentuali imbarazzanti per la Barracciu” intendevo che era 30 punti dietro la Murgia. Spero si sia capito, scusate il post poco chiaro scritto di fretta (eh, la fame…). Buone feste a tutti.
        Ste

      • Be’, non è solo la fame. E’ anche la scarsa conoscenza dei vari,tanti sondaggi che dicono tutta un’altra realtà. Però, chi vuole credere che la realtà sia rappresentata dai suoi amici di facebook è padronissimo di farlo e merita comunque i migliori auguri perché, nel caso di Stefania, sia augura comunque un mondo senza il Pd attuale che, però, resiste.

  13. Callaghan says:

    Caro Vito,a oggi abbiamo 5 candidati a cui dobbiamo aggiungere un probabile sesto (M5s) e un possibile settimo (area Maninchedda-Sedda). La legge elettorale dice che per ottenere il premio di maggioranza del 55% (33 consiglieri su 60) il candidato presidente deve ottenere almeno il 25% altrimenti si assegnano i seggi con il sistema proporzionale. Questa è la soluzione più probabile con Cappellacci favorito perchè le liste che lo sostengono acchiappano molte preferenze “personali” a livello di candidato ma a livello di presidente pagheranno la concorrenza di Pili (vogliamo scommettere che il voto disgiunto più diffuso sarà voto al consigliere di Forza Italia + voto a Mauro Pili presidente?). Dall’altra parte del fiume il PD vuole a minimizzare i danni puntando a un governo regionale “di larghe intese” con una maggioranza più solida (circa 38/40 consiglieri su 60) e una giunta presto fatta: presidente Cappellacci, 3 assessorati a FI, 3 assessorati al PD , 2/3 assessorati a UDC , 2/3 assessorati ai Riformatori, 1 assessorato al migliore dei cespugli e il resto all’opposizione.
    Scenario inquietante … ma possibile

    • Sì, è vero. Anche se penso che in caso di vittoria Cappellacci punterà a prendersi l’intera posta, magari concordando qualcosa sottobanco per avere un minimo di agibilità consiliare. In ogni caso, è evidente fin da ora che la Sardegna sarà ingovernabile.

    • Radio Londra says:

      Per come sono state predisposte le cose, la Sardegna risulterebbe ingovernabile anche nell’ipotesi che qualcuno vinca col premio di maggioranza, visto che, in ogni caso si tratterebbe di 33-27.
      Si rischia insomma che si ripeta la “vittoria” di Bersani.
      Non è che qualcuno si è convinto che conviene perdere?

    • In questo scenario, dove sono presenti Maninchedda e Sedda che voti ne avranno pochi, manca del tutto il 20% di Grillo. Ipotesi poco verosimile. Anche se, è vero, quasi tutto è possibile, quasi.

      • Cristina says:

        Anonimo, nel sondaggio del Pd Maninchedda-Sedda sono al 7-8 %…… a salire. Regolati!

  14. paolo55 says:

    Non conosco i sondaggi, non mi hanno chiamato….nelle recenti elezioni comunali ho votato SEL con convinzione assieme a tutta la mia famiglia……dopo il “disastro” del comune di Cagliari non voterei più lo stesso partito e i suoi alleati neanche sotto tortura……Sardegna possibile non sarà una soluzione però può essere una speranza…… …

  15. Che pagliacciata… mahhh… e dovrei veramente prendere un aereo per fare uno smily su un pezzo di carta? Buon Natale Vito 😉

  16. PENSIERO CREATIVO
    Attilio Mastino presidente
    Salvatore Cubeddu, vice presidente
    Giuseppe Pulina/ Sandro Dettori, agricoltura
    Michela Murgia/ Vito Biolchini, cultura e sport
    Gianni Loy, Piera Loi, lavoro
    Aldo Berlinguer/ Tore Cherchi, economia e bilancio
    Alessandro Bianchi/ Cristiano Erriu, urbanistica e enti locali
    Maria Del Zompo/ Ettore Cannavera, sanità
    Massimo Dadea/ Antioco Gregu, lavori pubblici
    Gianfranco Bottazzi/ Andrea Murgia, industria,
    Paolo Maninchedda/ Gianfranco Fancello, trasporti

    • Bella creazione, complimenti.

      • E’ una provocazione? E’ una proposta? Come volete. Il mio intento è solo affermare che nel centro sinistra e nei raggruppamenti indipendentisti e sovranisti ci sono persone di grande capacità, affidabili e prive di coinvolgimenti giudiziari. Ne elenco solo alcune, prese dentro le variegate componenti di quell’area e avuto naturale riguardo alla rappresentanza di genere, generazionale e alla provenienza sociale e territoriale. Non guardate troppo alle assenze. Qualcuno potrebbe giustamente dolersi di non esserci. Si può fare di meglio? Certamente. E poi c’è da lavorare per tutti, per tutti gli uomini di buona volontà che vogliono mettere a disposizione scienza e impegno per la Sardegna, costruendo fiducia e alleanze tra generazioni. Solo come appunto (punta ‘e billettu) ricordo che c’è da costruire buone teorie su come sviluppare l’economia, in sintonia con l’impegno planetario, al riguardo seguendo sollecitazioni di varie provenienze, tra le quali mi piace richiamare quelle di papa Francesco. Tornando alla situazione sarda e alla contingenza politica, si potrebbe anche obiettare che ci sono persone rispettabili e competenti anche nel centro destra. Vero. Ma ritengo che il compito di governare la Sardegna spetti oggi al centro sinistra, dopo cinque anni di autentico disastro delle giunte Cappellacci. E’ possibile che il medesimo giudizio sia condiviso dalla maggioranza degli elettori sardi e che dunque il centro sinistra vinca le elezioni e riesca a portare al governo della Regione quanto di meglio dei figli della Sardegna? E’ possibile. Io lo credo. La condizione è che tutte le componenti di quest’area trovino un programma condiviso, una candidatura comune per un presidente che rappresenti tutti e che tutti rispetti, senza illusioni leaderistiche. Ci vuole responsabilità nei confronti della Sardegna e dei sardi, pensando soprattutto alle giovani generazioni, e consapevolezza che si vince insieme. Forza paris dunque, nei suoi significati di forza insieme e forza uguali! E’ il migliore augurio che possiamo farci. Per quanto possiamo, anche dalle pagine di questa nostra news contribuiamo a questo scopo, nella via pratica indicataci da Gramsci del pessimismo della ragione e dell’ottimismo della volontà.

      • bachis efisi says:

        Solo 2 o 3 di questi candidati avrei inserito in una mia proposta di lista, e senz’altro Vito.

    • Supresidenti says:

      ah balla…

    • boricca says:

      Don Cannavera alla Sanità? Non credo che sia in grado di curare il corpo, per quanto riguarda lo “Spirito” può sempre imparare. Maninchedda ai trasporti è altrettanto interessante. Ultimamente in crisi mistica, assicura viaggi gratuiti ai tanti gruppi di preghiera, verso l’ Alto dei Cieli.

  17. Radio Londra says:

    Di Mauro Pili che si dice?
    Sembra che non esista.
    Rimane comunque il fatto che in quella zona del campo non si pongono tanti problemi.
    Cappellacci indagato al cubo e arrestati amorosi a iosa?
    E chi se ne frega? Tutto regolare per Partito dell’Amore, Fratelli d’Italia, Mariolino Floris e Giorgio Oppi.
    Tutto regolare anche per i Riformatori: far finta di prendere tempo è quasi fisiologico e fa parte del loro DNA (un po come far finta sulle Province).
    Il M5S poi…
    Ha deciso di imitare il PD e tagliarseli da solo?
    Intanto il buon Hugo spera di vincere per inerzia, contando sul populismo, sulla stampa amica e naturalmente sullo stomaco forte della sua base.
    Vero che tutti gli schieramenti presenti, compreso forse anche Mauro Pili, finiranno per togliere voti “all’ex sinistra” ma tutto questo…..Basterà a far vincere davvero Hugo?
    Vedo il risultato elettorale quasi alla stregua di una schedina più simile al Super Enalotto che al Totocalcio, legata ormai più al caso che alla forza dei contendenti.
    Una cosa va comunque evidenziata: per rieleggere Cappellacci, l’unica speranza era il casino e la disinformazione e bisogna ammettere che, davanti alla possibilità di un risultato che fino a poco tempo fa aveva quasi del miracoloso, sta cercando di sfruttare a pieno la situazione.
    Sono dell’idea che, in mancanza di questo casino e di questa entropia, anche i vari Oppi e compagnia cantanti non sarebbero stati certamente così coesi e comprensivi.
    Ma, in questa situazione, vedendo di nuovo un orizzonte possibile ci si sono buttati a corpo morto senza fare tanto gli schizzinosi.
    Tutto ciò premesso e nell’attesa che finalmente venga chiarita la telenovela della Barracciu (per me viene confermata), l’impressione è che si vincerà col 25% o giù di li, che a quel punto il Consiglio Regionale sarà quasi ingovernabile se non con tanti e poi tanti fidanzamenti e matrimoni (soprattutto di interesse), che per ora rimane incerta anche la cerchia dei possibili fidanzati, visto che non si conosce l’ordine d’arrivo e le sorprese potrebbero essere tante, rimane il fatto che, in fondo…. al 25% potrebbe anelare anche la Barracciu.
    ___Pronostico: Tripla integrale a meno ovviamente di rafforzamenti legati al mercato di riparazione di Gennaio____

  18. Riccardo76 says:

    Ridateci la DC e il PCI, vogliamo gente seria, non questa gente improponibile del centrosinistra e del centrodestra o del pseudo mondo indipendentista e/o sovranista! Se queste persone, che oggi occupano la politica regionale, utilizzassero nel tentare di risolvere i problemi della Sardegna, la stessa perseveranza e la medesima abnegazione che sfoderano per dirimere le loro questioncine partitiche, avremmo forse un’Isola con meno disastri sociali ed economici. Vergogna!

  19. sempliciotto says:

    dr. biolchini, secondo lei cosa impedisce a sel, partiti sovranisti e indipendentisti, idv, verdi, frange del pd e scontenti vari di sinistra di unire il loro consenso intorno al nome di un personaggio che sia garanzia di: intenti, preparazione, laicità, moralità, indipendenza da roma e dal fascino del potere (un tagliagambe o un pigliaru, tanto per far dei nomi) ???

    • Sel non può allontanarsi dal Pd; i sovranisti non sono uniti; gli indipendentisti sono frammentati per definizione; i verdi sostengono la Barracciu. I nomi che hai fatto hanno bisogno di un quadro stabile, non di questo casino continuo.

      • boricca says:

        Mi dispiace non poco ma Sel non dovrebbe porre veti in nome della questione morale, Vendola ha trascorso 6 lunghe ore davanti al PM, ma nessuno ne parla. Poteva partecipare alle Primarie del CX e non l’ha fatto. Rimarrà col CX? Credo di sì,in caso contrario nuove Amministrative a Cagliari ecc, ecc,

      • Sveglia, Vendola è stato PROSCIOLTO diverse settimane prima delle primarie del csx del 25 Novembre scorso.
        E si parlava di primarie, non di elezioni.
        La Barracciu stava facendo affondare tutto il centrosinistra sardo se qualcuno non se ne è accorto, e non col giochino delle primarie ma di elezioni vere, dove se perdi vince Cappellacci sul serio.

  20. Francu says:

    Il casino nel pd incasina anche i peones dei partitini satelliti. Sel, idv, verdi, sardisti, perfino sovranisti. Non vedono l’ora che la barracciu si levi dalle palle per potersi alleare con il pd fintamente ripulito (così pensano loro). S’accabadora invece prosegue imperterrita nel suo delirio personale.
    Aiò barracciù spostarì che ci dobbiamo cravvare una supealleanza stravvanata per vincere le elezioni!

  21. fabrizio collu says:

    James BOND ….. colpisce sempre il centro…. poche sono le sintesi cosi illuminate….. i miei complimenti !

  22. Adorabile Oste Olliera..e gindi scisi du soddusu..!! A leggere te funti tottus burriccus. E se davvero ti candidassero o ti assegnassero, da tecnico, un Assessorato (per esempio alla cultura)..come te la caveresti ? Difficile passare dall’altra parte della barricata e diventare bersaglio dei giornalisti velenosi. Pappingiu ? O ti metteresti a diligente servizio ? Diccelo, ti prego, e tratta bene Michela che se ti zacca una pappina , ti sfodda ! Merry Christmas from the big apple.

    • Forse non sono ‘politicamente’ importante….eppure mi piacerebbe una risposta oh Vitus….

      • Ok, sto al gioco. Se mi candidassero e mi assegnassero un assessorato? Sono due cose diverse, perché la candidatura è sempre un atto individuale, mentre l’incarico di governo uno non se lo dà da solo ma generalmente viene assegnato. Come me la caverei? E chi lo sa! Però so cosa farei: esattamente quello che faccio adesso. Cioè interpreterei il ruolo con la massima onestà intellettuale possibile. La politica sotto questo aspetto si è sputtanata moltissimo, perché in nome degli interessi di partito tende a difendere l’indifendibile. Ecco, io da candidato o da assessore l’indifendibile non lo difenderei. Perché abbiamo bisogno di non sfuggire alla realtà.

      • Gianuario says:

        Sarò forse troppo esigente, ma per me la risposta data all’amico Pietro non è soddisfacente ! Non basta avere la massima onestà intellettuale possibile, ma per candidarsi bisogna essere preparati, anzi molto preparati.
        Come ho detto in un commento precedente, secondo me dobbiamo puntare l’attenzione sul lavoro concreto che devono fare i nostri rappresentanti politici. Per essere chiari, su ciò che alla fine si deve scrivere nel BURAS.
        Per esempio, non basta che un panettiere mi dica “sono intellettualmente onesto”: deve saper fare il pane buono, il più buono possibile, altrimenti nel panificio non ci può lavorare. E se non fosse preparato per questo non sarebbe neppure onesto chiedere di lavorarci.
        Allo stesso modo un politico regionale deve saper lavorare per scrivere nel BURAS provvedimenti politici buoni.
        Quindi, direi che ogni candidato preparato dovrebbe: 1) sapere com’è fatta e come funziona la mastodontica macchina regionale in tutti i suoi pezzi; 2) Conoscere cosa è stato scritto nel BURAS almeno negli ultimi 5 anni; 3) dire agli elettori cosa pensa che si debba “scrivere nel BURAS” nella prossima legislatura…
        Un caro saluto e auguri buon feste a tutti. Gianuario

  23. James Bond says:

    Vito,
    il comunicato che hai riportato quanto al M5S è stato emesso dal noto gruppo di Tramatza, che pur avendo alle spalle alcuni parlamentari nazionali (o “cittadini-portavoce” secondo la corretta definizione 5 stelle) ha una rappresentatività piuttosto precaria. Sono molti di più gli attivisti che si riconoscono nel gruppo riunitosi a Sestu il 15 dicembre, e comunque, la suddivisione in gruppi e gruppuscoli (almeno tre, mi dice un amico molto più addentro alle cose del Movimento) sta scavando solchi difficilmente ricomponibili nonostante la buona volontà di molti.
    Del resto gran parte del dibattito è in piazza (virtuale), liberamente accessibile a chiunque sia iscritto a Facebook: basta un’occhiata qui, ai numerosi post e ai contributi linkati direttamente dalla piattaforma di Beppe Grillo: https://www.facebook.com/groups/meetup5stelleinsardegna/.
    Di questa storia del magistrato non ho idea, avrai sicuramente fonti di una certa attendibilità come al solito. Se le dritte, le voci o le anticipazioni che hai ricevuto sono fondate, se non altro per ragioni di opportunità – puoi immaginare come il Pd avrebbe facili argomenti, sia pur di tenore berlusconiano, se il M5S chiudesse il cerchio in questo modo – è probabile si tratti di un outsider, uno che in questo momento è fuori dai grandi giochi in Tribunale e/o in Procura (e il nome potrebbe essere per molti versi una sorpresa), oppure di un qualche ex magistrato. Se non altro perché la Procura di Cagliari, e con essa anche i magistrati non direttamente facenti parte della Procura che comunque ne seguono le sorti, è ben cosciente del ruolo che si trova ad esercitare rispetto alla politica. Pensa alle insinuazioni che qualunque avversario del M5S potrebbe fare circa una supposta connection politico-giudiziaria, argomento appunto berlusconiano, che i magistrati oggi impegnati nelle note inchieste e in altre sono gli ultimi a volere.
    Il nome che girava insistentemente, casomai, era quello di un attivista già candidato alla Camera, estensore di un documento programmatico; questo quanto a Tramatza, mentre il gruppo impegnato nella roadmap ha messo in campo diversi candidati che hanno o stanno superando le graticole, ma ancora nessuna decisione, anche perché al momento è stata negata uffcialità alla Roadmap direttamente con un ben noto “p.s.” sul blog di Grillo.
    La situazione sembra molto complicata e non risolvibile con le espulsioni stile Favia o Gambaro, dal momento che bisognerebbe cacciare un enorme numero di attivisti in Sardegna per dare ragione all’una o all’altra fazione, e Grillo ha fatto capire che è un problema che va risolto in Sardegna.
    Chi vivrà vedrà.
    Per il resto, le azioni della Barracciu erano terribilmente in ribasso fino magari a una settimana fa, ma ora si nota una certa ripresa di coraggio tra i suoi sostenitori più stretti, che rimangono non pochi. La storia della benzina è vero che ha fatto ridere mezza Sardegna, tuttavia, non ti da da pensare che le posizioni più sputtanate abbiano conosciuto ampie anticipazioni delle mirabilia compiute – dai rolex alle mont blanc, passando per maialetti e matrimoni – poi seguite in ben tre casi da misure cautelari per inquinamento probatorio, mentre sulla Barracciu e su altri, a parte taluni pettegolezzi che girano, non si è scritto né saputo nulla di preciso? Attenzione, che alla fine della fiera la sua difesa fondata sul chilometraggio potrebbe rivelarsi giuridicamente valida, quanto meno sul terreno dell’assenza di dolo? Non è che si ingaggia uno dei migliori penalisti d’Italia, lo stesso che ha allo stato fatto ottenere a Soru la doppia assoluzione in primo grado e in appello, solo per farsi ridere dietro.
    In ogni caso, sul terreno della questione morale, ciò che contribuirà maggiormente a un possibile rilancio non so se della Barracciu, ma del Pd sono proprio i clamorosi autogol dei massimi “moralisti”: da Sel, che vanta Massimo Zedda indagato per la nota vicenda del Lirico che, anche in caso di eventuale archiviazione allo stato poco probabile, getta una luce poco positiva sul sindaco di Cagliari, ai Rossomori di Muledda, uno dei cui amministratori più in vista, il vicesindaco di Sestu Sergio Cardia, è attualmente inquisito per gravi reati, allo stesso don Cannavera, del quale chi conosce le persone pur incensurate che gli gravitano intorno e la sua vicinanza pluridecennale a certi giri “che contano”, sa bene che il suo profilo, pur contraddistinto da un certo coraggio teologico e da grande competenza maturata sul campo nel “sociale”, non è certo quello di un don Gallo e forse neppure di papa Francesco.
    Questione morale si: ma da quale pulpito?
    Sulla Murgia, temo che se sono esagerati i suoi supporter che vantano o millantano quotazioni elettorali stratosferiche, evidentemente confidando nella dissoluzione del Movimento 5 Stelle in Sardegna, la quotazione avanzata dalla Nuova attraverso il Pd sia troppo al ribasso.
    Per quanto mi riguarda, da battitore libero, noto tra chi sta nell’area progressista e non è irreggimentato in un partito, né sostiene Sardegna Possibile o il Movimento 5 Stelle, un enorme disorientamento: nessuno rappresenta pienamente le aspirazioni di molti degli elettori progressisti, forse qualcosa di nuovo potrebbe rappresentarli, ma verrà? Lasciamo perdere le invettive della fazione Tramatza del Movimento 5 Stelle, se questo rischia di arrivare in ritardo per la raccolta delle firme è esclusivamente responsabilità di chi ha inteso dividere il Movimento facendo gruppetti e gruppettini, magari mettendo qualcuno davanti a un fatto compiuto che non è detto che verrà accettato a cuor leggero. Se Ugo ha deciso per il rinvio, evidentemente sa che a bocce ferme la sperata vittoria del centrodestra per autoeliminazione tafazziana degli avversari è tutt’altro che scontata, anche perché in fondo i 3 arrestati sono tutti del centrodestra e lo stesso Cappellacci non ha una posizione giudiziaria così rallegrante. Son cose che nell’elettorato di centrodestra incidono meno che in quello del centrosinistra, ma incidono, altrimenti saremmo ancora con Berlusconi al governo ed impunito.

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