“Chi siete? E come vi chiamate? E quanti siete? E cosa volete fare? E cosa vuol dire che siete sovranisti?”. La “sporca dozzina” non ne poteva più di rispondere a domande del genere, e così ha deciso di fare le cose per bene e di costituirsi in associazione. “Sardegna Sostenibile e Sovrana” è il nostro nome, Pierluigi Marotto il nostro presidente, splendidamente attorniato da altri quattordici soci fondatori che rispondono ai nomi di (in rigoroso ordine alfabetico) Fabiano Atzeni, Vito Biolchini, Giovanni Dore, Antonio Franco Fadda, Susanna Galasso (vice presidente), Giovanni Galistu, Enrico Lobina, Roberto Mirasola, Maria Immacolata Montixi (tesoriere), Alfonso Orefice, Valentina Pinna, Marinuccia Sanna, Maddalena Sotgiu, Lucia Tronci e Tiziana Troja.
Sabato 7 vi invitiamo alla nostra prima iniziativa, che si terrà a partire dalle 17 nello Spazio Search (sottopiano del comune di Cagliari), ingresso dal numero 2 del Largo Carlo Felice. Il tema sarà “Quale sviluppo per la Sardegna?”, con gli interventi di Valentina Pinna (Valorizzazione dei beni comuni nel territorio), Alfonso Orefice (Sviluppo rurale e nuova PAC), Vito Biolchini (Cultura e lingua), Roberto Mirasola (Piccola impresa e fiscalità), Giovanni Dore (Continuità territoriale), Enrico Lobina (EuroSardegnaMediterranea) e Antonio Franco Fadda (Uso sostenibile del suolo).
Al termine degli interventi si aprirà il dibattito al quale interverranno Michele Piras (Sel), Gesuino Muledda (Rossomori), Franciscu Sedda (Partito dei Sardi), Valentina Sanna (Sardegna Possibile), Gavino Sale (Irs), il candidato alle primarie del centrosinistra Andrea Murgia e Franco Branca (Casa Sardegna). Modererà il dibattito Pierluigi Marotto.
Sarà un appuntamento importante che giunge al termine di una settimana cruciale per le forze politiche che stanno faticosamente cercando di trovare un modo per contrapporsi, unite, alla destra di Cappellacci.
Sì, ma Sardegna Sostenibile e Sovrana cosa c’ha da dire? Cosa propone:
In sintesi: il pieno esercizio di tutti i poteri oggi delegati alla Sardegna e un loro indispensabile ampliamento in un ottica di autogoverno e di sovranità dell’isola, uno sviluppo sostenibile, la lingua sarda come indispensabile fattore di crescita. Obiettivi che possono essere raggiunti solo da una nuova classe dirigente libera dai condizionamenti del passato (perché la stagione dell’Autonomia è finita) e capace di interpretare la diffusa richiesta di moralità invocata anche in Sardegna dai cittadini.
Giusto per rinfrescarvi la memoria, noi siamo quelli che nei mesi scorsi sono intervenuti nel dibattito politico sollecitando innanzitutto lo svolgimento di primarie aperte e partecipate, poi chiedendo al centrosinistra di definire con chiarezza (e prima della consultazione) i perimetri dell’alleanza, e infine rivolgendo un appello perché, all’indomani delle primarie, non venisse sottovalutata la questione morale.
Ci vediamo sabato.
“…la lingua sarda come indispensabile fattore di crescita”
meni in sa radiu, in cussa trasmissioni is Corsicanus chistionant in Corsicanu e is Sardus arrespundint in Italianu… ma a su mancu circheus de arrespundi in Gadduresu nosus. Pois in sa televisioni donant su “spot” de sa LSC e acabat aicci… ma poitta no donant calincunu movie becciu de John Wayne ki praxit a tottus chistionau in LSC. Deu seu de sa Sardigna de asutt
a ma cummenti m’anti imparau s’Italianu e su Castiglianu mi porint’ imparai sa LSC puru. A su mancu se emigriamo, quando ci fanno salutare i parenti in Sardegna in televisione sappiamo dire qualcosa in sardo invece di “Ciao ciao”.
A Mediterradio parliamo in italiano perché i corsi il sardo non lo capiscono. E io il gallurese non lo conosco.
Vitoooo!!!! Ti sei messo in proprio????
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É stata una serata molto interessante, ho trovato puntuali e condivisibili gli interventi dei rappresentanti de ”La sporca dozzina” ( 😀 ), decisamente scontati invece quelli dei politici ospiti, fatta eccezione per Andrea Murgia e Franciscu Sedda. Penso che la discussione sui temi proposti possa continuare in maniera proficua ,non solo per chi vi prende parte,ma soprattutto, spero, anche per chi si vuole impegnare a guidare politicamente la Sardegna di domani. In bocca al lupo!
Ieri non c’ero, ma vi seguirò con interesse. In bocca al lupo!
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Non c’eravate? Ecco come è andata, questo è il servizio andato in onda su Videolina:
http://www.videolina.it/video/servizi/55039/sardegna-sostenibile-e-sovrana-si-all-autogoverno.html
http://www.youtube.com/watch?v=2MsQWPpbGc4
🙂 🙂
Egregio Biolchini,
premesso che l’incontro da voi programmato mi “stimola” tantissimo, come per altro mi pareva ( allora ) invitante e promettente l’incontro per la presentazione di Sardegna Possibile, presso l’ex Vetreria di Pirri, alla quale ho partecipato traendone una piccola delusione, le chiedo: non sarebbe stato un incontro più esaustivo delle forze indipendentiste e sovraniste, o comunque di sinistra, invitare anche i ” compagni” ( si può ancora pronunciare questa parola ? ) del Fronte Indipendentista Unidu ? Un’altra questione: non pensate che abbia ragione “Que Se Vayan Todos” quando asserisce che l’overdose degli interventi lascino pochissimo spazio al dibattito?
Bidu stimau,
norabonas po custu traballu, mancai segundu mei partat giai acapiau, po duas arrexonis:
1. ca unus cantu chi as arremonau mi parit chi arrexonint no segundu is cumpetèntzias e su minescimentu (cosa chi in italianu ddi nant “meritocrazia”) ma segundu sa fielidadi personali. Chi bolis, potzu contai a totus, innoi e totu, po chini seu narendi e cumenti apu cumprèndiu custa cosa;
2. ti ses postu, o t’ant postu (po sa sustàntzia càmbiat pagu), a chistionai de lìngua sarda. Chi ndi chistionas in italianu e chi sighis a scriri in italianu sceti, abarraus firmus sempri a su pròpiu puntu. Podis nai totu sa cosa prus giusta de su mundu (cosa chi est de biri, cumenti t’apu sinnalau giai atras bortas) ma aici no at a cambiai nudda. Bincit s’esempru personali, no is consillus.
Speru chi apretzis su fatu chi deu sa cosa dda nau in faci.
A si biri.
Eia Vitus, provanci ! Mancai unu sardu sgagareddau tipu su miu, basta chi si cumprendi. No cumenti a igussu de Amos chi esti troppu po intellettualisi….
mi sarebbe interessato sentire il parere di un politico che finora ha dimostrato di occuparsi realmente dei problemi della Sardegna, fin da tempi non sospetti preelettorali. Parlo di Claudia Zuncheddu, ma forse la sua presenza avrebbe potuto disturbare qualcuno/a
Claudia Zuncheddu è una persona che stimo, ma in questi mesi l’associazione non ha avuto rapporti politici con lei. Ecco perché non c’è. I miei ottimi rapporti personali con l’onorevole sono cosa nota.
E siamo anche felicissimi se partecipa domani!
Domande rivolte in primis a Lobina ma anche a chi altre rispste
Premessa,non sono sardo ma appassionato di politica e tesserato molto deluso Prc della Liguria.
Leggendo questa iniziativa e quella di Claudio Grassi al Manifesto dove dice “… se stringiamo intese a livello locale, come è successo ora in Sardegna, vuol dire che non si può mettere sullo stesso piano centrodestra e centrosinistra.” mi viene da chiedere due cose,sperando in una tua risposta.
1)Il Prc-Sardegna ha stretto gia’ alleanze con il PD in vista delle regionali?
2)Questa tua iniziativa,chiaramente in dissenso con la scelta di alleanza con il PD in Sardegna,e’ destinata(lo spero)ad allargarsi ad altri pezzi del Prc-Sardegna?
Grazie per le risposte
Buona iniziativa, a parte che con questa overdose di interventi non ho ben capito quale spazio ci sia per dibattere.
Comunque vi illudete. Dato come è messo male il Pdmenoelle, la centrale unica della partitocrazia sarda ha già deciso che lavorerà per far vincere Cappellacci. Voto disgiunto a manetta, tanto si sa che tra poco ci saranno altre notizie sul fronte giudiziario, e in tanti non si ricandideranno per il semplice motivo che la magistratura vede con occhio benevolo chi si autoesclude, perché giova a escludere inquinamento probatorio e reiterazione del reato.
Ma il Pdmenoelle, anche se volesse – e non lo vuole – non può tornare indietro. Troppi favori da restituire, troppe clientele da soddisfare. Quanto potrà prendere? Il 15 per cento?
Intanto 10-11 consiglieri li prenderà, e nel caso di prevalenza del centrodestra sarebbero utilissimi a Cappellacci per rimpolpare una maggioranza risicata a causa della nuova legge elettorale, ovviamente a caro prezzo.
La mescolanza di robe troppo eterogenee in politica non è mai la risultanza di una somma aritmetica: allora ciò che è successo con la Sinistra Arcobaleno nel 2008, e con Rivoluzione Civile nel 2013, non ha proprio insegnato niente a nessuno?
La sola alternativa credibile e visibile alle larghe intese in salsa sarda che avanzano è e resta il MoVimento 5 Stelle. Inutile disperdere voti in esperienze politiche che si trascinano dietro il peso dei loro fallimenti. Poi vincerebbe comunque Cappellacci.
Rimane impressa nella memoria di quanti parteciparono l’immagine di Beppe Grillo che durante il suo comizio politico tenutosi a Sassari chiama sul palco nientemeno che l’indipendentista Gavino Sale presidente del movimento iRS e sollevandogli il braccio in segno di giubilo lo presenta alla folla.
Adesso mi chiedo, cosa è rimasto di quei segni cosi’ manifesti di simpatia per l’indipendentismo sardo?
Non era simpatia per l’indipendentismo sardo.
Era simpatia personale per Gavino Sale, perché riconosceva in lui una persona che tiene a cuore il destino di altre persone.
In una occasione aveva difeso alcuni agricoltori che erano minacciati da equitalia e che vivevano sotto la minaccia del pignoramento dei loro averi (pochi averi).
Sale si era frapposto tra questi agricoltori campidanesi e i funzionari di equitalia che andavano ad eseguire il pignoramento e lo sfratto. Si era frapposto proprio fisicamente e con invettive molto colorite, fino a farli desistere.
Grillo lo descriveva più o meno così:
“c’era questo signore bassottino e con la berritta, con la fronte alta un centimento che piegava i manganelli a testate, che li minacciava e gli diceva di non provare a riavvicinarsi, vermi schifosi che non erano altri”.
E’ stato amore a prima vista.
L’indipendentismo sardo non c’entra niente.
Dopo i vergognosi tentativi di scouting fatti da Kelledda e dintorni sul MoVimento, forse fortunatamente sventati – ma ci sono ancora un sacco di infiltrati del Pdmenoelle e di Sel da stanare – non sono questi tempi in cui gli indipendentisti godono molta popolarità.
La cosa sconvolgente è che molti indipendentisti ritenuti seri sono attratti dal falso indipendentismo italianista di Kelledda coi vagoni vuoti delle poltrone di terze fila della partitocrazia di Pd e Sel a rimorchio.
Beppe Grillo sul tema è molto pragmatico e ritiene che per la Sardegna non sia conveniente stare con l’Italia, ma oggi come oggi sono altre le tematiche al centro dell’orizzonte programmatico del MoVimento, soprattutto quella ambientale, che non si è certo fatta attendere dalle alluvioni o dall’encomiabile opera del magistrato Fiordalisi su Quirra per essere al centro dell’orizzonte.
Non so dire se debba essere motivo di rammarico o di soddisfazione che oggi, a parte il Pdmenoelle sviluppista di Renzi che a parole propugna il consumo di suolo zero, nei fatti con diversi suoi esponenti fa il diavolo a quattro per costruire a Su Stangioni, contro le intenzioni del sindaco Zedda per una volta sulla retta via.
Resta il fatto che nel MoVimento né Paolo Fadda né la sua ex donna di fiducia nel Pdmenoelle avranno mai spazio, e questo i Sardi lo vedranno bene.
Università, ricerca e quindi innovazione! ah queste sconosciute
Giuseppe, si fa quel che si può. Non siamo un partito ma una associazione che porta avanti un progetto partendo dalle competenze che ha in casa. Siamo sempre quella sporca dozzina (+3).
Offendendomene. Forse, avendone tempo, passandone in zone di serche sotterandone. Bona pisca, bona cassa. Bona Don Vito & Co
Oh s’intellighenzia sostenibile e tecnologica…..ma non è possibile Sabato seguirvi da New York in streaming….e magari intervenire ? Volevo farvi giusto una-due domande che prometto di concentrare in 60 secondi ….o vi posso mandare la domanda in un videomessaggio via skype ?
Mancu malisi che oltre che oltre che sardegna e sostenibile c’è anche sovrana, quindi SSS, sennò eravate solo SS. Comunque in un sottopiano non ci vengo che si proiri…
Ma lo fate in un sottopiano? ma lo sai che Cappellacci non vuole?
Farò di tutto per non mancare!
Imoi appu cumprendiu tottu…
Ti senti piu’ a casa ora Vito?
O manca ancora qualcuno?
Sì, il concetto di “casa” lo accetto, è proprio la parola giusta. Chi manca? Tutti e nessuno. Siamo in un momento politico particolare, in cui bisogna combattere il rischio di restare isolati e allo stesso tempo lavorare per aggregare il più possibile forze simili in grado di portare avanti un progetto comune. Vedremo cosa succederà.
perche’ Cappellacci, vuole vincere anche le prossime elezioni ma è impossibile per tanti motivi !
In bocca al lupo, se sono in città passo volentieri..
Su presidenti, ti olleus cun nosu, chi ses troppu togu!
Don Quijote?