(don Ettore Cannavera in una foto di Roberto Pili)
Altro che “nomi”, ma chi se ne frega dei nomi! Nell’interessantissimo post di Michela Murgia “Basta Risiko, facciamo politica per i sardi” ci sono diverse cose molto più importanti di quella “svelata” nel passaggio che ora è invece massimamente evidenziata in tutti i giornali on line e in tantissime bacheche di Facebook e sulla quale non vale la pena perdere neanche un minuto di attenzione, rappresentando infatti una polemica fine a se stessa e che politicamente non produce nulla. Qualcuno del Pd ha proposto degli accordi sottobanco alla Murgia? Il segretario regionale Silvio Lai smentisce, ed ora se la Murgia non farà il nome di chi gli ha avanzato questa proposta la cosa finirà qui e nessuno saprà mai com’è andata veramente. Amen.
Quello che sappiamo invece è che oggi Kelledda col suo post ha demolito il tentativo di don Ettore Cannavera di costruire un tavolo alterativo al centrosinistra classico guidato dal Pd: è questo il dato politico più rilevante della giornata, altro che questa storia di un accordo sottobanco proposto dal Pd con la coalizione “Sardegna possibile”!
Sarebbe facile anche accettare di sedermi al tavolo di chi in questi giorni sta radunando intorno a sé chi è rimasto fuori dai tavoli più grossi; potrei farlo per diplomazia, ma non posso fare finta di credere davvero che il cambiamento di rotta passi per la somma di sei sigle minoritarie rappresentate da altrettanti marpioni, sempre maschi, sempre gli stessi da vent’anni, avvezzi a ogni trattativa al punto da essere pronti anche a farsi compattare da un uomo di potere nascosto dietro a un uomo di chiesa.
A parte le offese ai rappresentanti di Rossomori, Partito dei Sardi, ex Idv, Centro Democratico e poi non so chi; a parte la spocchia di chi si rivolge a questi partiti definendoli “forze minoritarie”; a parte tutto questo, avete capito chi è quell’ “uomo di potere” che usa l’uomo di chiesa Cannavera? Ma è lui, è Paolo Fadda, l’attuale viceministro alla Salute! Murgia praticamente dice chiaramente a Cannavera che è solo un paravento di Paolo Fadda, l’ex democristiano ora Pd, esperto navigatore di tutti i mari della politica degli ultimi trent’anni. Paolo Fadda, l’ ideatore della candidatura alla presidenza di don Ettore Cannavera, squagliatasi quest’estate come neve al solo dopo un paio di interviste trionfali rilasciate dal religioso e dopo il fermo no da parte del Vaticano (anche se poi qualche giorno fa sulla Nuova, Cannavera ha smentito quello che aveva affermato per esempio a Sardinia Post, e cioè che alla fine la candidatura era stata realmente bloccata dalla Santa Sede…).
Ma se questa stilettata non vi basta, non avete letto il seguito:
Mi dispiace per don Cannavera, ma credo che si stia prestando – voglio sperare inconsapevolmente – a un’operazione di bassa macelleria strategica: tenere ferme le bocce impazzite del sedicente sovranismo e della sinistra con il solo scopo di destabilizzare la candidatura di Francesca Barracciu, nella speranza che un avvicendamento con un nome meno imbarazzante del suo possa riaprire le trattative per far sedere a quel tavolo tutte le sigle sopraccitate. Ecco perché io il 6 dicembre non sarò a Serdiana, ma a Tempio, a Sassari e a Olbia nei giorni successivi per incontrare i sardi come me, quelli ai quali interessa ragionare del futuro dell’isola e non di quello di partiti e coalizioni.
Booom! Piccolina la bomba sganciata sulla Collina! E quel “voglio sperare inconsapevolmente” buttato lì a caso, a significare esattamente il contrario, vi è piaciuto? Adesso don Ettore cosa fa? Risponde o porge l’altra guancia?
Certo, alcuni passaggi della Murgia fanno sorridere: la candidatura di Francesca Barracciu ha ben poco da essere destabilizzata, visto che ancora una decina di giorni al massimo e la vincitrice delle primarie sarà gentilmente invitata a farsi da parte per i suoi noti guai giudiziari, verso i quali la candidata di Cabras ha sempre avuto un atteggiamento più che benevolo.
Ora però Cannavera e gli altri devono rispondere, se non con le parole, almeno con i fatti, stabilendo venerdì prossimo un percorso chiaro che li porti a definire un’alleanza e un candidato alternativo a quello proposto dal Pd.
Insomma, Cannavera e gli altri cosa vogliono fare? Costruire realmente una alternativa al centrosinistra egemonizzato da questo Pd ripieno di indagati oppure, come ha scritto la candidata di Sardegna Possibile, aspettano solo che da Roma facciano fuori la Barracciu, pronti a sedersi nuovamente al tavolo di via Emilia? Insomma, cosa c’ha in testa il sacerdote? Un nome alternativo alla presidenza? Un’alleanza rivoluzionaria? Che cosa?
Cannavera ha già sparato a salve la sua prima cartuccia, vediamo se questa adesso colpisce qualcuno. Il tentativo di imporsi come candidato unitario è naufragata, il suo tavolo riuscirà a ritagliarsi un ruolo importante nel post Barracciu? Pochi giorni e lo sapremo.
Quanto a Michela Murgia, il suo messaggio è sempre lo stesso ed è forte e chiaro: “Sardi, io sono la più migliore! Se vinco è meglio per tutti; se perdo, peggio per voi”. Andiamo in pace.
Don Cannavera in politica c’è da una vita. Da dietro le quinte muove tutti coloro che gli occorrono per realizzare i suoi desideri/progetti (belli, brutti, giusti, sbagliati non voglio giudicarli). Muove, si fa per dire, sarebbe più corretto “sollecita a muoversi”, personalità delle istituzioni (ad alti livelli), personalità della politica (difficile trovare alti livelli), gente del mondo della cultura (c’è chi ha letto qualche libro e chi scritto qualche libro).
Poi ci sono tutti gli altri. Scelti da lui. Graditi a lui. Più o meno accondiscendenti con lui (quelli “meno” però durano poco).
Don Cannavera, anche se non credo vorrebbe si vedesse, è anch’egli luci ed ombre. Come quelle della Collina (una delle sue creature, quella ancora vivente). Luminosissima come la vetrina di un grande magazzino, ma una sola notte alla settimana, quando arrivano gli ospiti. Buia e cupa (e fa davvero paura) tutti gli altri giorni. Questione di risparmio energetico? Assolutamente no, un modo di essere. Come il suo stile architettonico austero e un po’ lugubre: un modo di essere.
E’ perfettamente addentro al personaggio del “prete buono”, fine anni ’60, di quelli che stanno con gli ultimi, al servizio della comunità, che hanno sempre una parola buona per tutti. Chi ci sia veramente dietro il personaggio è molto difficile da capire, ma una certa ambiguità traspare.
Sa stare con tutti, “compresa” la gente che conta, soprattutto politici in attività. Insomma, è un classico uomo di potere (buono o cattivo è una questione di punti di vista).
Le sue idee sembrano tutt’altro che realmente aperte, in fondo è un conservatore stile “prete-di-una-sinistra-che-non-c’è-più”, cosa che però si addice a un “buon” politico nostrano, perennemente indietro rispetto al resto del mondo.
Don Cannavera è l’opposto di Berlusconi: nel lavoro si è generalmente circondato di persone di intelletto non proprio finissimo. Cosa che però, visto come è andata all’ex presidente del consiglio, talvolta paga.
Ricorda, come mentalità, una specie di Renato Soru ma in versione calda e sorridente. Una sorta di narciso geneticamente modificato… praticamente un ibrido del potere.
Fernanda
A prescindere dalla tifoseria, che sarà poi quella a determinare le sorti della partita, in virtù del fatto che è abbonata al voto, quello che è problematico, non solo per certe forze minoritarie, comunque, almeno pari a Progres, in termini di voti, è a mio avviso che: la candidata di Cabras ha optato per uno sdoganamento multiplo stile – indipendentista, cattolica, intellettuale, persona del piccolo schermo, etc. – ovvio che se arriva uno che ti sega in due un pezzo di visibilità cattolica, due conti te li fai. Non parlo quindi di posizione ideologica, ma di mera ragione, in virtù della quale, se conosci la Chiesa, sai che di per se di voti ne muove e lei la conosce benissimo e credo sappia che se ci si mette di mezzo un “prete” c’è trippa per gatti, trippa che si accinge a perdere. E’ questa una delle cose più pesanti e stressanti per chi è partita con tanta ambizione, ma poca territorialità, nemmeno aiutata dalla parte politica prgs, per via del fatto che non ha grosso peso politico. Insomma, il progetto non è decollato come previsto, ci sarà da lavorare ancora tanto e se arrivano i Cappellani, oltre ai Cappellacci, la cosa si complica un pochino. La cosa brutta è che ancora non si parla di PROGRAMMA, non si parla di RISPOSTE, non si opta per le cose importanti, ma si continua con le scaramucce “infantili” di cui non si sente proprio il bisogno… nel frattempo dopo le “trivelle” ad Arborea, c’è stato il Piano Paesaggistico dei Sordi, il mega tentativo di solare termodinamico in mezza isola, e ne gli uni, ne gli altri si stanno impuntando per dire STOP subito, come a dire: – poi ci pensiamo – eja, dopo che hanno tutte le autorizzazioni! Deboluccio come approccio iniziale di chi dichiaratamente vuole preservare l’ambiente, ma dimentica che occorrono FATTI, non PAROLE, per bloccare la speculazione.
Ecco cosa penso del caso Cannavera.
A proposito del possibile impegno politico di don Ettore Cannavera
come candidato del Centro-Sinistra per le prossime Elezioni Regionali Sarde.
Qualche giorno fà ho postato nella mia pagina di facebook una breve riflessione
su questo tema che mi permetto di riproporre con l’aggiunta di una significativa
frase, pronunciata da Papa Francesco nella sua visita del 22/09/2013 nella Cattedrale
di Cagliari rivolto agli educatori,ai Presidenti delle varie e numerose Società onlus
di volontariato,a gruppi di poveri assistiti dalla Caritas diocesana,ad un piccolo gruppo
di detenuti,ai malati di SLA e ad un folto gruppo di giovani impegnati nelle diverse
Comunità in percorsi di recupero dalle situazioni gravi di dipendenza.
Dice Papa Francesco :” Continuiamo ad avere fiducia in Lui( Gesù Cristo ), donerà al
vostro cuore speranza e gioia! Voglio ringraziarlo per tutti voi che vi dedicate
generosamente, qui a Cagliari e in tutta la Sardegna, alle opere di misericordia. Desidero incoraggiarvi a continuare su questa strada, ad andare avanti insieme, cercando di
conservare anzitutto la carità tra di voi. Questo è molto importante. Non possiamo seguire
Gesù sulla via della carità se non ci vogliamo bene prima di tutto tra noi, se non ci sforziamo
di collaborare, di comprenderci a vicenda e di perdonarci, riconoscendo ciascuno i propri
limiti e i propri sbagli.
Dobbiamo fare le opere di misericordia, ma con misericordia! Con il cuore lì. Le opere di
carità con carità, con tenerezza, e sempre con umiltà! Sapete? A volte si trova anche l’arroganza
nel servizio ai poveri! Sono sicuro che voi l’avete vista. Quell’arroganza nel servizio a quelli
che hanno bisogno del nostro servizio. Alcuni si fanno belli, si riempiono la bocca con i poveri; alcuni strumentalizzano i poveri per interessi personali o del proprio gruppo. Lo so, questo
è umano, ma non va bene! Non è di Gesù, questo. E dico di più: questo è peccato!
E’ peccato grave, perché è usare i bisognosi, quelli che hanno bisogno, che sono la carne di
Gesù, per la mia vanità. Uso Gesù per la mia vanità, e questo è peccato grave! Sarebbe meglio
che queste persone rimanessero a casa!”
Ora vorrei rivolgermi direttamente al mio amico don Ettore Cannavera per dirgli con tutto
l’affetto e la stima che ci lega da tanti anni:”Come vorrei che continuassi a fare il prete di periferia con le battaglie condivise a favore dei poveri e degli ultimi,contro le Basi militari di guerra ed i Poligoni di morte per la pace e lo sviluppo in Sardegna e nel Mondo. Sempre schierato con i lavoratori ed il mondo plurale sindacale.
Vorrei che lasciassi perdere i consigli interessati dell’on.Paolo Fadda- Parlamentare PD,ex Sinistra DC,ex Margherita ed ora potente vice Ministro del Governo Letta-. Mi hanno riferito che Fadda avrebbe perorato la proposta della tua candidatura nelle liste del Centro-Sinistra, arrivando perfino all’Arcivescovo mons.Arrigo Miglio e al vice Segretario di Stato Vaticano mons,Becciu,anche
se entrambi hanno espresso giudizi negativi.
Così pure faresti meglio a non seguire i consigli dell’on. Antonello Cabras,ex senatore PD,ex socialista ed ora influente Presidente della Fondazione del Banco di Sardegna/BPR,da sempre
sostenitore dei poteri forti.
Ricorda il monito evangelico:”
Date a Cesare quello che è di Cesare e a Dio quello che è di Dio» (greco: Ἀπόδοτε οὖν τὰ Καίσαρος Καίσαρι καὶ τὰ τοῦ Θεοῦ τῷ Θεῷ; latino: Reddite quae sunt Caesaris Caesari et quae sunt Dei Deo) riportato nei vangeli sinottici, in particolare nel Vangelo secondo Matteo 22,21, nel Vangelo secondo Marco 12,17 e nel Vangelo secondo Luca 20,25.”
E’ giusto e condivisibile il richiamo molto opportuno ed incisivo di don Ettore Cannavera :
“FUORI GLI INDAGATI DA TUTTE LE LISTE “,ma essere nelle istituzioni in maggioranza o in opposizione o in prima linea in ruoli rilevanti della vita sociale,come laici onesti-lo ricordo prima di tutto a me stesso ed al mio amico e compagno on. Giuseppe Cucca,è principalmente un dovere
civico;è un dovere costituzionale,è un imperativo categorico direbbe Kant ( in “Critica marxista”, 1990, 2, pp. 119-126. La Rocca, Claudio);significa rispettare chi ti ha votato riponendo in te la fiducia perchè il tuo amministrare fosse esemplare e rispettoso del bene pubblico comune.
Se poi il politico è anche un uomo o una donna di fede,allora il suo dovere diventa morale
all’ennesima potenza senza se e senza ma.
Cagliari,05/12/2013 Dr. GIACOMO MELONI Segretario Nazionale
della Confederazione Sindacale Sarda-CSS_
Quello che pensavo, da incallito maschilista qual sono, era che effettivamente, al di la delle quote rosa, potessero emergere in Sardegna più DONNE che avessero la capacità di portaci fuori dal pantano in sui i maschietti hanno relagato la nostra regione.
Niente di più sbagliato.
Risultato…..
Il massimo che la società civile può esprimere sono: Francesca Barracciu e Michela Murgia!
Sono esterrefatto.
So che esistono DONNE della nostra terra che potrebbero avere la capacità di articolare una proposta politica convincente ed efficace, ma perchè stanno zitte, perchè non prendono le distanze dalle fittiziamente sorridenti pagnotte dalla pelle tesa e dalle meste canne algide e meste.
Le gentili signore in precedenza citate hanno un tratto in comune: non hanno alcuno spessore politico, o meglio, sono convinte che attaccare tutto e tutti sia, non già una strategia ma, il vero programma politico di successo.
Forse non si sono accorte che l’elettorato è cresciuto per la capacità di scambiare ed acquisire più velocemente conoscenza e informazione.
Parlare alle pance, giocare sui coup de teahtre, suscitare l’ira degli avversari andava bene durante l’era del berlusconismo.
Oggi c’è un elettorato con meno sveglie al collo ed anelli al naso.
Le due gentili donzelle di buone speranze dovrebbero quindi capire che hanno passato il segno e devono cortesemente farsi da parte
La Murgia è una ballista di prim’ordine!
Forse qualcuno dovrebbe ricordarle che è lei che si è imbarcata sia Valentina Sanna, sia Marina Spinetti, ex visibilissimi PD.
E ricordiamo che S’Accabbadora faceva anche campagna elettorale alle Primarie del 2007 per, nientepopodimenoche, Mario Adinolfi…mica cotiche!
Ricordiamo anche, come tutti sanno, Michela Murgia è quella che sta facendo scouting tra i pezzi grossi del PD (se vuole info può chiedere a Renato Soru…che pochi giorni fa, in quel famoso bar di Cagliari, ha visto molto e ha visto con chi eri….del PD) e tra i grillini (che oramai….mischini….gi funti beni pigausu).
Oh Michela…a sparare cazzate siamo bravi tutti ma tu stai battendo anche la Barracciu.
E in ogni caso, se prima mi era balenata l’idea di votarti a sfregio del PD…ora t’attacchi. Ora aspetto il candidato del gruppo di Don Cannavera. Così ti facciamo “sfrigolare” un pochino.
Salutame ‘a sorrete!
Il buon Cannavera è stato colpito dalla sindrome di San Francesco. Avete presente? Quello buono, quello che parlava agli uccelli e al lupo. Il nostro, però, da una parte si è rivolto non agli uccelli ma agli accessori penduli, dall’altra ha avuto a che fare con il lupo di Villa San Pietro, quello senza più peli ma con lo stesso vizio di sempre: esserci e far credere di essere quello che da le carte.
Uno dei pochi aspetti divertenti di questa campagna elettorale consiste nel leggere e ascoltare le dichiarazioni dei sovranisti contro altri sovranisti che si dividono e si divideranno sempre di più sino a quando ciascun individuo sovranista, non avendo con chi bisticciare, bisticcerà anche con se stesso. Sono dei fenomeni.
Purtroppo il generoso tentativo di Don Cannavera di far dialogare le forze sovraniste e del centrosinistra per tentare di sbloccare la situazione politica causata dall’incartamenteo del PD, sembra abortito sul nascere.
La Murgia, che certo non soffre di carenza di autostima, a dispetto della radiosa immagine accogliente a favore di tutti quelli che vogliono lottare per la propria terra , nella sostanza si ripropone come un inutile doppione di Grillo in salsa sarda, dura pura e immacolata, e soprattùtto inutile per la disastrata Sinistra sarda alla quale, peraltro, ha sempre dichiarato di sentirsi vicino, e alla quale, nonostante la situazione di emergenza, rifiuta di dare il suo contributo. Un’ altra occasione mancata.
Ave Michi e auguri per la tua futura ascensione.
Ma si,altro che Michela Murgia,che polemizza un po con tutti,tra l’altro con un atteggiamento degno del peggior maschilista.
Guardiamo con attenzione cosa sta succedendo,la vera partita Politica in Sardegna si gioca a due squadre:la squadra di Grillo e quella Capellacci.Il PD non sara’ in grado neppure di fare il guardaline.
Le cosidette coalizioni minori non raggiungeranno neppure il 10%.
Bisogna essere realisti, e non confidate sulla spaccattura in sardegna dei grillini.I veri elettori di Grillo qui da noi e non navigano su internet da un blog all’altro a litigare su questo o quel candidato,ma quando arrivera Grillo in sardegna faranno tutti silenzio, e forse qualcuno andra pure via dal movimento 5stelle,ma il vero elettorato restera’ con Grillo e votera’ 5stelle.
Si certo, continuate a illudervi, ma non vi siete visti in Basilicata, Trentino, Lazio? Qui farete la stessa fine. I Sardi alla fine voteranno chi fa veramente l’interesse dei Sardi, che non è certo un comico genovese. La battaglia sarà proprio tra Michela Murgia, e cioè l’Indipendentismo di ProgReS e Cappellaci, cioè il colonialismo italiano. E questa volta sceglieremo Indipendentzia.
Ma se Grillo sta inanellando una figura di melma dietro l’altra. Altri 2 o 3 Vaffa day…e si spegne come un cerino. A KASAAAAA FAI GIRAREEEE ahahahahah
Geppo … i sogni son desideriiiiii … sai quante volte Beppe Grillo è già stato dato per morto? Invece è la vecchia politica che sta morendo. Tu stattene pure nel Pdmenoelle come a bordo del Titanic che affonda.
Avete fatto un figurone nelle regioni dove vi siete presentati! A Roma, dopo 3 mesi, vi siete LIOFILIZZATI! A KASAAAA ahahahah ma de pressi! A KASA! Qui in Sardegna pigaisi una bussinara che quando vi risvegliate sono passati di moda gli abiti che avete addosso. Lasciatelo dire!
Si certo perché invece i cittadini non vedono l’ora di votare il tuo Pdmenoelle, o la riciclatrice di partitocrati di basso livello Kelledda, o don Cannavera e la sua combriccola di falsi moralisti e rottami che faranno la fine di Ingroia. Voi sperate che vadano meno elettori possibile a votare schifandoli, ma labai ca su gioghittu no arrinescidi sempri … la Sardegna non è la Basilicata. Lascia che il MoVimento riesca a sistemare qualche problemino, magari dì al tuo Pdmenoelle e già che ci sei anche a Kelledda di smetterla di infiltrare gente che tanto la sgamiamo tutta, dopodiché … SPARIRETE!!!
Prima che voi risolviate i vostri problemi, la Barracciu avrá vinto il Nobel x la Pace e la Murgia quello per la Letteratura. A KASAAAA VOIIIII SIETE MORTIIIII 111111 AHAHAH
però è riuscita nel suo intento…risollevare l’audience 🙂 accentrare l’attenzione verso le sue favolette da signore degli anelli in salsa sarda
Non sono d’accordo Roberto, il registro del post di Michela Murgia è di una supponenza insopportabile. Quello che ho sempre criticato in certa sinistra (e la Murgia mi sembra di questa specie) è proprio la convinzione di essere i migliori, nei fatti poi sappiamo bene che i migliori in assoluto non esistono. Le allusioni, le insinuazioni e gli insulti poi sono piuttosto squallidi, li lascerei a Beppe Grillo che in quel campo è molto più competente.
Ovviamente il mio commento era in risposta a quello di Roberto del 2 dic e non a Roberto Montis
Siamo sicuri che Beppe Grillo sia SOLO insulti? Ma qualcuno ha davvero letto o sentito bene il suo discorso di domenica? Mi sembra che gli uomini e le donne della politichetta sarda, Barracciu in testa di molte lunghezze, ma non da sola, stanno dando uno spettacolo molto peggiore quanto a insulti fini a sé stessi …
Mai scritto nè pensato che Grillo sia solo insulti.
Vorrei capire cosa gliene importa a kelledda di quello che succede al di fuori del suo recinto. Se fosse persona elegante elitaria come vorrebbe far sembrare avrebbe declinato l’invito e finita li. Invece dimostra di essere avvezza al pettegolezzo di tipo comari in sa zeminera che di tutto parlano al di fuori di girare quello che bolle nel proprio pentolino. bbbrrrr s’accabadora.
Allora, la strategia di Fadda si sta disvelando in questi giorni. E’ il tentativo della formazione delle larghe intese in Sardegna, favorito dalla legge elettorale che consegna a due o tre seggi il potere di interdizione, di esclusione o di inclusione e di formazione di una maggioranza. Gli uomini di Fadda saranno candidati in partiti diversi (Moriconi nel Pd, l’ex sindaco di Capoterra con Capelli, il sindaco di Sestu anche, o in altra formazione…) consentendo di avere più del singolo seggio che avrebbe puntando solo al Pd. La strategia è stata già più volte utilizzata nei congressi: inserire propri uomini in liste contrapposte per vedere l’effetto che fa… (l’anno scorso: alcuni a sostegno di Bersani, altri a sostegno di Renzi).
Madame Kelledda vuol fare la furba. Dice e non dice sugli approcci pidimenoellini, chissà come mai le si secca la lingua quando si tratta di dire la verità a proposito dei suoi rapporti con una parte del M5S e di come si è comportata in tale occasione. Su don Cannavera non ha detto nulla fino a ieri: evidentemente il parroco di Sel (più Paolo Fadda col quale gli svendolini vanno sempre molto d’accordo) ha fatto affrontu leggiu chiamando a venire a lui, tra gli altri, Maninchedda e Sedda.
Ad ogni modo, uno peggio dell’altro. Il prete di Dolianova non ha niente a che vedere con don Gallo, e neppure forse con papa Francesco. E’ un abile uomo di potere, la differenza con la bollita Barracciu, che stando agli ultimi gossip non finirà a Buoncammino (altri consiglieri uscenti del Pdmenoelle forse si) ma difficilmente riuscirebbe ad arrivare alle regionali avendo chiuso la questione giudiziaria, sta nel fatto che non è indagato, e non lo sarà mai non essendo un malversatore, né facendo cavolate come quelle del suo collega don Usai. E nei referenti che da sempre appartengono al peggio della sinistra di regime casteddaia.
Guardate a qualcuno dei nomi che ruotano intorno a don Cannavera, a parte Paolo Fadda, prendersela col quale è come sparare sulla croce rossa. Nomi di rinnovamento e moralizzazione? M’inci scappa s’arrisu.
Non se ne salva nessuno.
Solo il MoVimento 5 Stelle può raddrizzare la Sardegna, se qualcuno la pianta di fare stronzate e di far entrare infiltrati del Pd e gente poco raccomandabile che ha mollato l’area Pd solo per consumare vendette.
S’accabodora terminale della sinistra sarda, peraltro già messa male di suo. Aspettiamo un rigurgito di orgoglio del PD che rottamata la Barracciu potrà presentare un oscuro ex pci almeno pulito fuori
Un nome ho sentito dire che è pigliaru…
L’altro nome? (Tanto è sempre PD).
ce l’ho io il nome, senza sforzi di fantasia: Tafazzi.
Caro Vito che dire, piu’ che una polemica mi sembra una trovata da gossippari pre elettorali, La scrittrice contro tutto e tutti è affetta da new grillismo in salsa sarda. La leader per tutte le stagioni , l’indipendentista che spara a zero e poi nelle sue due liste solitarie ospita i Dipendentisti. Povero don Ettore stanotte di certo non dormirà. Ma volevo chiederti una cosa, non è che il premio campiello ha paura anzi terrore dei brutti e cattivoni che provano ad unirsi in una alternativa sarda progressista ? Io so io e voi non siete un … insomma a questa kelledda non sta bene proprio nulla. Fuori i nomi quindi e soprattutto abbia il coraggio di dirci apertamente con chi se la sta prendendo, visto che in realtà nel post lanciato ai suoi FAN ( da scrittrice ) non cita praticamente nessuno tranne il don gallo sardo. Ah..ma progress che fine ha fatto ? già sta oscurando anche quei bravi ragazzi messi li a lavorare sodo per il suo progetto possibile,. A si biri kelledda, impegnati tanto dovrai trovare una settantina di migliaia di voti per far eleggere i tuoi amici Dipendentisti.
E’ candidata, è normale che si ritenga la migliore, che senso avrebbe il contrario?