Sulla vicenda del Teatro Lirico di Cagliari il gruppo del Pd in consiglio comunale ha sempre avuto una posizione diversa da quella del sindaco Massimo Zedda. Ieri il capogruppo Davide Carta ha inviato questa lettera al primo cittadino che, partendo dagli ultimi sviluppi riguardanti la sorte del Teatro e la sentenza del Tar che ha annullato la nomina della sovrintendente Marcella Crivellenti, si allarga fino a prendere in considerazione l’azione complessiva portata avanti dall’amministrazione di centrosinistra.
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Caro Massimo,
la recente sentenza del TAR sulla illegittimità della nomina di Marcella Crivellenti a sovrintendente del Teatro lirico conferma, quanto fossero fondate le preoccupazioni, le sollecitazioni e poi le critiche del gruppo PD rispetto alla scelta del sovrintendente , sia sotto il profilo del metodo, che nel merito. Preoccupazioni e perplessità confermate rispetto poi alla concreta gestione del Teatro Lirico.
La sentenza del TAR lede non solo la tua immagine di Presidente della Fondazione, ma coinvolge il tuo ruolo di Sindaco e la nostra maggioranza in consiglio comunale, in quanto è stato messo in discussione uno degli aspetti di maggiore rilevanza del nostro programma: la trasparenza delle scelte politiche e degli atti amministrativi.
Non è stata la prima e purtroppo nemmeno l’ultima volta che hai deciso senza dare la giusta considerazione alle parole dei consiglieri e senza confrontarti con la tua maggioranza: il progetto collettivo che era la forza della nostra proposta per la città è rimasto lettera morta.
Per questi motivi ti chiediamo come PD di valutare con attenzione la possibilità di non procedere con il ricorso al Consiglio di Stato avverso tale sentenza considerando che si tratta di una scelta di natura anche politica, e non solo giuridico amministrativa, che merita attente valutazioni sotto molteplici profili.
Crediamo, inoltre, che sia importante convocare il CdA della Fondazione del Teatro per dare seguito agli esiti della sentenza ed avviare un ragionamento sulla nomina del sovrintendente, nei tempi più brevi possibili, al fine di non mettere a repentaglio la gestione e gli esiti economico – finanziari della Fondazione.
Questa scelta sarebbe un atto di grande consapevolezza e responsabilità politica e favorirebbe la ripresa del dialogo con i lavoratori ed i sindacati del Teatro lirico e il superamento del clima di persistente conflitto.
Credo, caro Massimo, che siamo arrivati ad un punto di non ritorno: il governo della città ha bisogno di un di più di politica, intesa come capacità di progettare il futuro, con una visione alta, e di trovare soluzioni concrete ai tanti problemi, un di più di capacità di ascolto e di dialogo con le forze sociali che la animano, un di più di guida dei processi amministrativi, oggi totalmente delegati alla struttura.
Il PD vuole dare il suo contributo costruttivo, come ha fatto dall’inizio della consiliatura, aprendo anche una fase di rinnovato impegno, mettendo a disposizione tutta la ricchezza di idee e di uomini che il partito possiede: sta a te scegliere se chiederlo, accoglierlo oppure ignorarlo come hai fatto troppo spesso fino ad oggi.
Il futuro di questa amministrazione si decide oggi, in questo passaggio difficile: a te il compito di fare la scelta.
Davide Carta
Presidente del gruppo PD
Cagliari, 14 novembre 2013
Signor Que se Vayan todos per offendere il PD non importa scrivere pdmenoelle(voi grillini smettete di imitare il vostro padrone Grillo ,siete meglio di lui,),basta chiamarlo PD,ovvero il niente o meglio un accozzaglia di niente.
Un plauso a Davide Carta ed al Gruppo Consiliare del Pd per aver intimato a Zedda con toni ultimativi di assumersi immediatamente e direttamente la piena responsabilità della possibile sopravvivenza di questa amministrazione.
L’impressione è che il mònito a Zedda gli sia entrato in un orecchio ed uscito dall’altro, vista anche la scomposta reazione nei confronti del Prof. Pubusa, che meriterebbe di essere ringraziato e non denunciato per le sue preziose riflessioni.
Questo non è nè uno scontro nè un regolamento di conti all’interno dell sinistra, qui c’è solo l’arroganza di un personale politico culturalmente impreparato, molto bravo nella comunicazione ( e quindi anche a vincere le elezioni) che considera la sua principale risorsa, che quando si conquista la sua fetta di potere, lo usa come una clava, ponendo in secondo piano, come fosse solo un’eventualità, la soddisfazione dell’interesse collettivo, con scelte che alla fine risultano uno spegio anche per il comune buon senso.
Se Zedda rifiuta di ragionare sulla vicenda del Sovraintentente e dovesse persistere a fare ulteriori pasticci, il PD non abbia dubbi, lo mandi a casa.
Povera Cagliari,povero Lirico ma anche povero Zedda.,mi sembra un bambino che è alle elementari e vuole insegnare al liceo.Mi è sempre piaciuta la sua faccia pulita,forse, se fosse stato più umile ,avrebbe finito le elementari.
oramai zedda , lo scrivo minuscolo, è arrivato al punto che solo una sinistra risata lo seppellirà… Alcuni suoi sodali come la Puggioni, si affrettano a ricordare che quel letamaio, sporco ed irriconoscibile che si chiamava Cagliari è tra le 6 città finaliste per la capitale europea della cultura.
Preciso che alla maggior parte delle persone non gliene cale una mazza, volendo essere fini.
Non c’e’ giorno senza pena, nulla dies sine linea…Non c’e’ giorno che Zedda non venga citato nella stampa per qualcosa di negativo, dal Lirico alla pulizia delle strade….
A tal proposito, fatevi un giro a Cala Mosca , uno dei posti piu’ sporchi e zozzi del pianeta, vedasi strada Paillotte,
Volendo fare la radice quadrata alle critiche c’e’ il tanto da dimettersi, invece no, Zedda continua, nonostante, la scomunica dell’Avvocato Carta, nel mentre il Comune è sotto la gestione dei dirigenti , il Comune è la pianta organica dirigenziale , sotto il profilo politico, cosa che non dovrebbe mai essere,
Nel mentre la città va a rotoli e noi dovremo essere soddisfatti di una persona, eletta sindaco grazie alle primarie PDemenziali, infervorata nel far vedere sms, secondo lui giustificativi…
L’immenso divario culturale e umano che c’e’ tra lui e il grande giurista Pubusa può essere colmato solo con la minaccia di una querela.
Ma qua siamo alla farsa, al canto del cigno di uno dei sindaci piu’ opachi e permalosi che la millenaria storia Cagliaritana abbia mai visto….
premetto che della vicenda del Lirico so solo quello che i giornali, del web e non, pubblicano…Ma mi chiedo perché Zedda, in maniera pertinace e devastante sostiene le sue proposizioni quando ha la città contro e subisce vero e propri spernacchiamenti che ci vorrebbe un impermeabile per evitare la salivazione diffusa.
Attacca come un ariete senza difendersi, qua ci sono tanti suoi pasdaran , che se avessero combattuto in Spagna avrebbero sgominato , a parole, la LEGIONE CONDOR…..
Ma è , seriamente, difendibile Zedda ? No, direi…Difendibile l’amministrazione comunale, men che meno….
Allora, mi interrogo, perché continuate a difendere uno che fa più danni della grandine un vero tsunami della politica ?
Un mistero, apprezzo il vostro settarismo ma cui prodest?
Per chi non fosse pienamente a conoscenza di come funziona il settore professionale dell’Opera Lirica nel mondo, credo possa risultare importante questa mia precisazione su un aspetto davvero marginale di tutta questa incomprensibile (almeno per me) situazione.
http://costruiresumacerie.org/2013/11/15/le-segnalazioni-nel-mondo-dellarte-e-dellopera-lirica/
Le “segnalazioni” sono tutte uguali o no? E se no? Da cosa dipende il valore delle stesse? Dalla competenza, dall’essere super partes? Dall’appartenere o meno ad un partito o ad un sindacato?
TEATRO LIRICO, LA RISPOSTA DI CECALOTTI A ZEDDA
Il sig. Massimo Zedda, Sindaco di Cagliari, ha perso un’altra occasione per dimostrare di meritare l’incarico che (temporaneamente) i cagliaritani gli hanno affidato.
L’ineleganza e la scorrettezza (per usare due eufemismi) di chi esibisce nel corso di una conferenza stampa il testo di un messaggio privato, la dice lunga sullo spessore culturale ed umano della persona alla quale la città ha affidato le proprie sorti.
Si tratta di un comportamento che si commenta da solo e non ha bisogno di repliche.
Anche perché è del tutto inutile e dimostra l’esatto opposto di quello che il sig. Zedda vorrebbe far credere.
Dimostra, infatti, ciò che è di dominio pubblico: e cioè che in un primo momento si era instaurato, tra il sig. Zedda ed i rappresentanti sindacali del Lirico, un clima costruttivo di dialogo e di collaborazione reciproca, con scambi informali di email ed sms (che ben potrebbero essere esibite, se solo si volesse utilizzare il ben poco elegante metodo “Zedda”) contenenti richieste, suggerimenti, consigli, tutti volti alla scelta migliore per il Lirico e per il futuro dei lavoratori.
Questo clima, poi, è bruscamente cambiato, come tutti sanno, e senza alcun apparente motivo: sarà forse la Magistratura a svelarcelo se e quando si arriverà al rinvio a giudizio del sig. Zedda.
Tutto ci saremmo potuto aspettare, noi lavoratori del Lirico, tranne che di avere “contro” un sindaco di sinistra. Evidentemente, quel “Ora tocca a noi” che tanto era piaciuto in campagna elettorale era un refuso grafico: doveva esserci scritto “Ora tocca a moi” (in francese: “ora tocca a muà”).
Massimiliano Cecalotti Rappresentante Sindacale USB
questo il filmato delle dichiarazioni di Zedda
http://www.comunecagliarinews.it/news.php?pagina=10249
così ognuno si fa la sua idea, non filtrata dalla stampa.
Il commento di Democrazia Oggi alla conferenza stampa:
http://www.democraziaoggi.it/?p=3160
Certo che il Ministero non ha voce in merito all’esecuzione della sentenza del Tar. Ma ce l’ha in merito al commissariamento. Siccome i problemi amministrativi (di qualsiasi natura, non solo i deficit) sono causa di commissariamento, dicendo che le decisioni le prende di concerto con il Ministero, Zedda ieri ha annunciato alla stampa che sta pensando al commissariamento.
Potrebbero commissariare LUI direttamente, sarebbe cosa buona e giusta….. Speriamo avvenga presto
Ciao Massimo. Sii più convincente quando dovrai spiegare tutte queste cose al dottor Pilia.
Sono sempre più confuso. Qui il più onesto teniri s’arrungia. Zedda su questa vicenda mi sembra indifendibile, ma forse il sig cecalotti oltre sbraitare contro la poco eleganza di zedda dovrebbe spiegare alcune cose.
Lui non ha detto di più, ma a quanto viene fuori dagli ambienti del Lirico pare che, in realtà, egli stesse fungendo semplicemente da portavoce di un Maestro, Renzetti, che voleva proporre quel nominativo all’attenzione di Zedda ma non riusciva a raggiungerlo telefonicamente. Se i sindacati avevano una preferenza, dubito solo una perché non è che siano sempre così uniti, casomai ricadeva su altro candidato che ha regolarmente presentato la manifestazione di interesse. P.S. gentile Biolchini, per cortesia, modifichi la nidificazione dei commenti, che quando si arriva in coda sembra di doversi cimentare con la scrittura mongola verticale …
Ma se il nome proposto dal signor Cecalotti, o chi per lui, non presente nella lista dei 44 partecipanti, fosse andato a buon fine suggellando i buoni rapporti in corso tra lui e il sindaco Zedda, Cecalotti avrebbe fatto ugualmente esposto alla Procura per difendere il principio di trasperenza? Sarebbe una bella domanda da porre…
ma basta con questi articoli sensazionalistici a senso unico! bel giornalismo, eja complimenti!
?
Prima sul palco dei vincitori con tanto di foto di Riva e poi, tempo qualche mese, un continuo attacco nei confronti del sindaco…
…e senza alcun motivo, solo una ripicca personale per non essere stato nominato imperatore di Sant’Avendrace! Ha anche detto che Massi è un incapace! Ma, come dice Mao: “chi lo dice lo è, cento volte più di me”.
Siamo in tanti che ci siamo dovuti amaramente pentire di aver votato Zedda e di avergli dato fiducia alla cieca perché a fronte di quanto c’era prima sembrava rappresentare il cambiamento. Siamo in tanti, senza esserci mai esposti come Vito Biolchini. Sai che anche tutti i “grillini”, pochini all’epoca, avevano votato per Zedda? Beato chi riesce a comprendere la situazione per quella che è e non si fa abbagliare da una fede cieca. So bene che Biolchini non ha una grande opinione del M5S, ma penso che queste accuse siano ispirate da profonda malafede.
devastante ……Ho letto della querela all’insigne Prof. Pubusa, io sono veramente basito, un’autocrazia da ministro Beria……Pazzesco, un uomo che sta scollandosi dal sentire comune della Città che non sa o non riesce ad ascoltare…….Sono umanamente disgustato
Mi pare che la lettera del gruppo PD possa essere ormai accantonata visti i chiarimenti dati da Zedda in conferenza stampa.
I sindacati del teatro lirico hanno esercitato pressioni sul sindaco perché nominasse un soprintendente gradito a loro ma che non aveva partecipato alla manifestazione d’interesse indetta dal teatro; quando poi Zedda ha proposto un nome diverso, i sindacati hanno presentato un esposto alla procura accusando il sindaco di aver scelto una persona esterna. Complimenti! Quindi il problema è che Zedda non ha nominato il sovrintendente che i sindacati sponsorizzavano, anche se non aveva partecipato ad alcuna manifestazione d’interesse.
Per mesi i sindacati del teatro lirico si sono presentati sulla stampa e su ogni possibile mezzo d’informazione come i difensori della trasparenza e della giustizia, e ora viene fuori che lavoravano nell’ombra per sostenere un loro uomo. Ma bravi! Bene ha fatto Zedda a non cedere alle loro pressioni e a nominare la Crivellenti, che è riuscita, nonostante attacchi continui e violenti, a portare avanti l’attività del teatro e a far quadrare i conti, senza sperperare denaro pubblico come altri soprintendenti in passato.
Speriamo che ora arrivino le scuse dei sindacati del teatro e di quanti hanno gettato veleno su Zedda e sulla Crivellenti: ma dato il livello infimo di certi personaggi, immagino che continuerano nei loro attacchi infondati e privi di senso.
Riguardo al futuro del lirico il sindaco dichiara: “Ora che c’è questa sentenza del Tar le api stanno di nuovo volteggiando intorno al miele. Ma io vorrei che rimanessero lontane”, come riportata da Cagliaripad, che aggiunge che ogni decisione finale sulla questione lirico sarà presa interpellando il Ministero.
Quindi, siccome i sindacati gli facevano pressione, Massimo Zedda ha deciso di accantonare la manifestazione di interesse con relativi curricula,e nominare una persona priva dei requisiti per il ruolo di sovrintendente? Ma per ripicca dici? Mmmmh… teoria interessante… Mi hai convinta! Ora lo spiegate anche al tar e tutto si sistema.
Ma neanche un briciolo di vergogna? O di amor proprio? O di dignità? Sembra di essere precipitati nella quotidianità fissa ed immobile di un paese del socialismo reale. “Il compagno segretario generale ha, con le sue parole di incontestabile saggezza, pronunciate stamani ai delegati della camera del popolo, ristabilito la verità vera ed inoppugnabile sui disordini avvenuti nei gornii scorsi sul confine occidentale. Si è trattato di fronteggiare migliaia di cittadini dei paesi capitalisti che chiedono, schifati dal loro regime, di poter entrare entro la Patria nostra per godere dei frutti del socialismo, e non il contrario, come provocatoriamente scritto dai giornali borghesi.” Tre ore di ritmato applauso da parte dei delegati commossi ma entusuasti.
Credo che il sindaco in questa vicenda si sia fatto contagiare troppo dal modello politico soriano. Deve fare un paso indietro altrimenti finisce come il cavaliere di Sanluri.
Diversi errori e tutt’altro spessore…
Ma almeno per “merito” di Zedda e della Crivellenti, al Lirico è andata in scena per “ben” 6 volte, dal 20 al 28 settembre 2013, l’opera lirica di Ennio Porrino I Shardana, che mancava a Cagliari da ben 53 anni, considerata all’estero la più grande opera lirica italiana del dopoguerra:
http://www.youtube.com/watch?v=B-rs3Y4r9kI
Spero che il virgolettato sia comprensibile…
Bum! Il Pdmenoelle fa finta di fare la voce grossa. Poi sotto sotto sono tutti d’accordocon Zedda per la spartizione dei posti, finora ostacolata dai ricorsi e dalle polemiche.
Povero ingenuo chi ci crede a questi comunicati.
Giusto per rinfrescare la memoria a qualcuno, il Blog di Beppe è stato il primissimo sito nazionale che ha dato visibilità alle lotte del lavoratore del Lirico, per iniziativa di Andrea Vallascas, non ancora deputato. Seguito a ruota dal Fatto Quotidiano, un giornale nostro amico.
Il Pdmenoelle adesso non può venirci a dire che sta prendendo le distanze da Zedda, perché se veramente avesse inteso fin dall’inizio l’intera gravità del suo comportamento nell’operazione Lirico, non solo per le innumerevoli violazioni di legge, ma soprattutto per l’atteggiamento parafascista tenuto nei confronti dei lavoratori, avrebbe imposto a Zedda una retromarcia prima ancora che pensasse anche solo di combinare quel che ha combinato, pena la sfiducia e la necessità di prendersi un titolo di studio e cercarsi un’occupazione che non sia a spese nostre.
Adesso è troppo tardi per cercare di raggranellare qualche voto alle regionali. Tanto vincerà il MoVimento 5 Stelle.
Invece io temo che vincerà ancora Cappellacci, con tutte e due le sue elle…
Speriamo che abbia avuto il tempo di leggersi la sentenza…
Nel frattempo assisteremo a ROBACCIA analoga al caso Crivellenti e nelle selezioni ? Bandite da Via Roma 145 ?
Zedda oramai è come un brulotto , cioè una sorta di natante imbevuto di pece cui veniva dato fuoco, usato nel periodo delle repubbliche marinare per incendiare le navi,,,,
,Lo scansano tutti, alla stregua di un monatto…Nel mentre il Comune è governato , nel bene e nel male, dai Dirigenti,,,,Francamente è orrendo
Il mio sogno è già perduto,divento qualunquista alla grande e dico basta,basta.PDL,PD,Grillini tutti,tutti,smettete di fare i vostri interessi e pensate alla gente comune,questo non accadrà mai.Andrò a votare ed annullerò la scheda,bianca mai,ricordavelo: i partiti se le dividono.Più pessimista di così non è possibile.Zedda era il nuovo,come lo è Renzi,che ci farà rimpiangere le vecchie volpi del PD.Forse per Zedda è inesperienza o cos’altro?
Oggi alle 18, conferenza stampa del sindaco Zedda. Ne sapremo di più…
L’unico successo di Zedda sul lirico (e non solo) è stato quello di far sì che i piccioni iniziassero ad andare a defecare in zona Via Puccini e dal buon Ainis.
Tanti, tantissimi piccioni, talmente tanti che non si ha più notizia di un parere selliano sul lirico. Oggi, inoltre, in nome della trasparenza e della supposta (non sostantivo, anche se…) superiorità etica di una certa sx, abbiamo anche avuto la diffusione della telefonata di Vendola. Tornando a bomba, un mio professore del liceo diceva sempre “c.v.d.”.
Appunto.
Pronostico? Il buon Massimì farà ricorso comunque al Consiglio di Stato, lo perderà, rilascerà l’ennesima dichiarazione tipo “ho la coscienza a posto” e saremo di nuovo qui a discutere dopo mesi di cosa si sarebbe dovuto fare, di come stiamo buttando la vittoria del 2011 etc etc. Intanto perderemo le regionali, perderemo la faccia e perderemo anche i voti di chi ha resistito fino all’ultimo sperando che fosse solo un brutto sogno o un qui pro quo. E invece…