Politica / Sardegna

Altro che primarie, il centrosinistra trema per l’inchiesta sui gruppi! Gli eventuali indagati si facciano da parte: subito

“E i nomi? Si sanno i nomi?”. Altro che primarie: la notizia di oggi è quella dell’allargamento dell’indagine della magistratura cagliaritana sui fondi ai gruppi consiliari ad ulteriori 33 consiglieri regionali, al momento ancora sconosciuti (tranne uno: Mario Diana, già An, poi Pdl, ora Sardegna è già domani).

Secondo le agenzie di stampa, “si tratterebbe dei componenti di due gruppi della passata e attuale legislatura”. Le voci circolano ma di ufficiale ancora non c’è nulla.

Certe cose è meglio dirsele prima: chi, degli esponenti del centrosinistra, dovesse ricevere un avviso di garanzia per una inchiesta del genere non potrà pensare di essere candidato né alle prossime regionali né a qualunque altra competizione elettorale, e sarebbe anche meglio si dimettesse dagli eventuali incarichi di partito ed evitasse di partecipare alla vita politica in qualunque modo o forma. Anzi, forse dovrebbe dimettersi anche da ogni carica istituzionale al momento ricoperta (da consigliere regionale in su). Garantisti sempre, ma la questione morale è una cosa seria e di questi tempi il centrosinistra ha bisogno di atteggiamenti cristallini.

Rispetto per tutti ma soprattutto rispetto per gli elettori: chi riceverà l’avviso di garanzia si faccia da parte senza tante discussioni.

 

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50 Comments

  1. Vede, caro AA, le dice che “chi urla alle dimissioni dei politici “avvisati” o è in malafede o non ha mai fatto niente nella vita (a volte non per sua scelta). Chi è stato amministratore sa che, nel groviglio legislativo italiano, è facilissimo essere indagati”.
    Io penso solo che chi ha un avviso di garanzia non è di per sé non candidabile. Dipende tutto dalla fondatezza dell’avviso e dalla possibilità dell’avvisato di tirarsi fuori con argomenti e prove.
    Guardi che si può andare dal pubblico ministero, rilasciare dichiarazioni e produrre documenti. Non è la santa inquisizione.

  2. Caro bixinu, sono d’accordo, del tutto d’accordo. Infatti non voto Pd. Ma non per questi sciocchi motivi.

  3. Io capisco i toni di chi è stanco delle malefatte dei politici. E’ istintivo pensare “a casa tutti i politici anche solo sospettati”. Però forse è il caso di fermarsi a riflettere. Questa è la perversa situazione italiana attuale: deresponsabilizzazione dei magistrati (accusare o processare un innocente non costa niente ai magistrati, gli eventuali risarcimenti tanto li paghiamo noi), giustizia civile inesistente (un calunniatore non verrà mai perseguito seriamente), tendenza del politico medio ad avere una visione della legalità diciamo quantomeno personale.
    Per cui, facciamo un esempio, se domani San Francesco d’Assisi (esempio di purezza) si candidasse riceverebbe immantinente un avviso di garanzia. Per cosa ? e che ne so. Vediamo un po’…, ecco: per maltrattamento agli animali. E allora dovrebbe subito dimettersi. La morale quale è: non bisogna permettere alla magistratura di selezionare la classe dirigente. A quello devono pensare i politici. Se un politico è accusato di qualcosa, il suo partito valuta politicamente le accuse e decide se costringerlo alle dimissioni o no. Anche se fosse condannato in terzo grado e il partito valutasse che il reato compiuto non ne intacca la sua validità come politico dovrebbe permettergli di fare politica (un esempio: ci sono politici condannati per abuso d’ufficio per aver fatto un atto, illegale secondo la legge, ma utile per la comunità: come nel caso di riapertura da parte di un sindaco, per motivi igiene pubblica, di discariche già chiuse dalla magistratura).
    Chi urla alle dimissioni dei politici “avvisati” o è in malafede o non ha mai fatto niente nella vita (a volte non per sua scelta). Chi è stato amministratore sa che, nel groviglio legislativo italiano, è facilissimo essere indagati.

  4. anonimo says:

    Caro “ribadiamo il concetto”, non basta che un concetto venga ribadito per trasformarlo in un concetto giusto. Populismo non è un insulto, ma chi si richiama continuamente al giudizio del popolo è populista. Lei può, evidentemente, immaginare e darsi tutte le regole che preferisce. Ma le regole reali non coincidono per fortuna con le sue. Nessun codice etico sostiene quello che lei, secondo me antidemocraticamente, sostiene.
    Mi pare che, tra gli intervenuti, il signor Andrea Murru riporti un parere interessante.
    Saluti cordiali

    • su bixinu says:

      Caro anonimo, dal punto di vista della formalità giuridica hai perfettamente ragione, così come hai ragione per quanto riguarda il codice etico del Partito Democratico. C’è però un piccolo particolare di cui non tieni conto, e con te i dirigenti del PD, a quanto pare. E’ il fatto che l’elettorato di csx non solo è fortemente critico davanti a candidature persino di indagati, ma è addirittura allergico. In conclusione è vero, potete candidare tutti gli indagati che volete, ma alla fine la gente ve li vota?

  5. anonimo says:

    E infine, caro Ale, dopo la lettura del suo intervento proporrò il reato di abuso di maiuscole. Pene miti, non si preoccupi e tra queste l’interdizione per te anni dai pubblici blog.

  6. anonimo says:

    “Ma qua non siamo in veste di avvocati difensori.Il Popolo non può fare l’avvocato difensore del politico”.
    Che affermazione infelice, gentile Ale.
    Tralasciando il fatto che la sua identificazione con il Popolo – che , grazie al cielo, non coincide con lei – ricorda momenti tristi della storia recente e lontana, vorrei sapere perché il suo “Popolo” non può difendere un suo politico.
    Temo risposte che riveleranno, appunto, il suo populismo e anche qualche altro ismo.

    • Ribadiamo il concetto: no agli indagati in politica! says:

      Caro “anonimo”, non capisco perché se la prenda con alcuni post, definendo “tribuno della plebe” chi riporta semplicemente il proprio pensiero.
      I politici che ricoprono incarichi, sono li’, perché messi dai cittadini che li hanno votati.
      Se la fiducia viene meno, perché si risulta indagati, guarda caso proprio per reati penali durante l’espletamento del proprio mandato…allora si, che chi li ha votati chiede a gran voce che si facciano da parte!
      Viene meno la fiducia!
      Non credo sia così difficile da capire.

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      Rispondiamo tutti d’altronde ad un articolo di Vito, che pone un’affermazione/richiesta precisa ed inequivocabile: gli eventuali indagati si facciano da parte subito.
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      Anche noi, come diversi che hanno commentato, riteniamo che ci sia indagato, debba opportunamente, sospendersi dagli incarichi politici che ricopre, e chi fosse candidato a qualche carica, debba rinunciarvi e fare un passo indietro.
      Una volta che le vicende processuali di chi ne fosse coinvolto, saranno chiarite, potrà reinteressarsi di politica con incarichi e candidature varie, sempre che la gente comune, li riconfermi.
      ———
      Cosa c’è che le crea disturbo?
      —–
      Che la base conti qualcosa, o la si cerca solo per votare, eppoi debbono solo subire e vergognarsi della scelta errata fatta a dare fiducia al politico x od y?
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      Questa è la nostra opinione, e le chiedo cortesemente, di rispettarla e di evitare di tacciare per populista o qualunquista chi non la pensi come lei.
      Grazie.

  7. —- Siamo perfettamente a conoscenza della terminologia giuridica, delle fasi degli interrogatori, di eventuali rinvii a giudizio, dei gradi del processo, etc…
    Ma qua non siamo in veste di avvocati difensori.
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    Il Popolo non può fare l’avvocato difensore del politico.
    —————–
    Di certo, non ci sostituiremo nemmeno, ai magistrati.
    Sia chiaro però che anche come militanti, vogliamo essere Fieri ed Orgogliosi di chi ci rappresenta o potrebbe rappresentare in un incarico pubblico, e non vogliamo neanche i ” meri” indagati!
    —————-
    Per questioni, di etica generale, opportunità e credibilità, d’ora in avanti, chi anche solamente viene ” sfiorato” da indagini, deve lasciare il posto, per poi tornare eventualmente, quando sarà chiarita la sua posizione processuale.
    Ciò vogliono i militanti, ciò vuole la gente. Abbiate il coraggio di comportarvi come qualunque comune cittadino, e non cercate scuse.
    Ora, dovete sospendervi dagli incarichi, e lasciare il posto a gente ” candida” .
    ———–
    Ribadisco pure io il No Agli Indagati! ——

    • anonimo says:

      Gentile Ale,
      conosco decine di persone inquisite per le quali il pubblico ministero ha chiesto l’archiviazione. Candide proprio come le vogliamo. Aspetti e si calmi. Quel suo “così vuole la gente” i suoi richiami a un fantomatico “popolo” che sembra la proiezione del suo rispettabilissimo “io”, contiene in sé un suono sinistro. Quante cose, anche recenti, in nome del popolo, quante erano una schifezza? Tantissime.
      Glielo ripeto, le auguro di non essere neppure sfiorato da indagini di nessun tipo. Se poi le accadesse le auguro di non essere rinviato a giudizio. E se anche venisse rinviato a giudizio le auguro di essere assolto. Un consiglio, però: abbandoni questo tono da tribuno del popolo che non è quello che si immagina lei ma una “cosa” molto più complessa.
      Inoltre sarebbe opportuno, in una discussione, evitare frasi incomprensibili tipo “di certo, non ci sostituiremo nemmeno, ai magistrati. Sia chiaro però che anche come militanti, vogliamo essere Fieri ed Orgogliosi di chi ci rappresenta o potrebbe rappresentare in un incarico pubblico, e non vogliamo neanche i ” meri” indagati!”.
      Crede che ci fosse bisogno della sua rassicurazione che non si vuole sostituire ai magistrati in qualche modo costituendo un tribunale del popolo? E’ già successo. E poi, dove diamine milita lei per dettare regole e orientare l’etica?
      Infine le consiglio di non essere “fiero e orgoglioso” di nessun candidato, neppure di quello che lei voterà. Sia sempre vigile e critico. La fierezza e l’orgoglio non sono una gran cosa, in generale.
      Buona giornata.

  8. Essere indagati non significa essere colpevoli, ovviamente. E se si risponde alle domande del pubblico ministero in modo esauriente si esce dalla faccenda puliti. Sarà il pubblico ministero a chiedere l’archiviazione. E’ già successo. anche nell’inchiesta gemella sull’altro gruppo. Non ho votato alle primarie e non voterò Pd, ma paragonare la Barracciu oppure Gessa a persone che hanno condanne passate in giudicato non mi pare un segno di equilibrio. Verranno interrogati a breve e sapremo presto. Le lezioni le perderanno per altri buoni motivi. Il rinvio a giudizio è un altro gradini e avviene quando pubblico ministero e un giudice decidono che deve esserci un processo. Per ora, lo ripeto, devono ancora essere interrogati e nessun codice etico obbliga al ritiro dalla competizione politica uno che è solo indagato. Si ricordino i vari Ale Sestu che potrebbe capitare anche a loro e allora capirebbero che differenza c’è tra la possibilità che un’indagine che li riguarda venga archiviata perché il loro accusatore li ritiene del tutto estranei ed essere rinviati a giudizio.Ci riflettano e, se le loro capacità di riflessione fossero insufficienti, si informino. Ci vuol poco.

    • Sospensione dagli incarichi politici per gli indagati: date finalmente un segnale di Cambiamento! says:

      Io aggiungo ai vari “Ale” di cui condivido il ragionamento, che chi vuole ricoprire certi incarichi, deve dare esempio di probatezza e correttezza.
      Che proseguano ” con serenità” l’Iter delle indagini, ma allo stesso tempo si sospendano dagli incarichi politici.

      Mi sembra il minimo, per chi vuole distinguersi dalla destra e aspira al cambiamento della classe dirigente politica democratica, o dice di voler cambiare la politica, vecchia maniera; o non è così?

      • anonimo says:

        Caro amico, a parte che si dice probità e non probatezza, se a lei, eletto, arrivasse un avviso di garanzia, che non a caso si chiama così, sarebbe tenuto a difendersi come tutti. E se dimostrasse la sua innocenza continuerebbe giustamente la sua attività. Lo stesso principio si applica a un candidato. E’ un avviso di garanzia, non un rinvio a giudizio né, tanto meno, una condanna. Lei sa bene quale differenza fondamentale ci sia.
        Certo non voterò Pd (ma per motivi assai differenti da quelli che lei agita come un forcone) però credo davvero all’innocenza di chiunque non sia condannato. E non credo neppure alla colpevolezza di tutti i condannati. Ci sono condanne non credibili, lo sa bene.
        Per fortuna le regole e il buon senso non coincidono con il suo parere.

  9. — NO AI CANDIDATI INDAGATI. Mi spiace, ma ormai la misura è colma. Già c’erano forti dubbi sulle finte Primarie del centrosinistra ad uso e consumo del PD, ma addirittura che la vincitrice delle stesse sia indagata, proprio va male. Se volete far perdere definitivamente ed inesorabilmente il centrosinistra, tenetela pure, ma in tanti se ne andranno dalla coalizione.
    Ottime le considerazioni dei Rossomori; peccato che gli altri non abbiano avuto la stessa forza di dire No! Mi chiedo se sia così difficile avere candidati in toga ” candida”, e perché si preferisca, invece, chi ha problemi giudiziari… Eppure, quando si tratta della destra, tutti ad urlare allo scandalo, ma se sono gli esponenti di sinistra ad avere problemi con la giustizia, allora rimangono al loro posto? —

  10. Etica e credibilità: no ai candidati indagati says:

    Hanno ragione i Rossomori!

    È una questione sia di Etica che di credibilità agli occhi dei cittadini.

    http://www.sardiniapost.it/politica/i-rossomori-la-barracciu-puo-il-candidato-governatore/

  11. Francu says:

    Perchè il pd ha un codice etico? Ah si è vero, lo si è visto con la sciagurata vicenda di milia e la candidatura di cugusi che adesso li molla schifati! E ci boliri coraggiu!

  12. Non ci resta che Michela Murgia!

    • Al momento, come unica donna rimane solo lei; ma non rappresenta il centrosinistra.

      Non è detto che quindi, ora che abbiamo appreso questa notizia, non vengano fuori altri nomi: non facciamoci prendere ne’ dallo sconforto ne’ dalla fretta!

    • Che è indipendentista, anche se quella parola lei la sussurra soltanto.

  13. Michele says:

    penso sia per via di questa eccentricità forzata che non diventeremo mai una nazione

    • anonimo says:

      Miali, seusu giai una Natzioni, s’Italia. Is politicus italiofonous sunti cummenti is attrus e anti pigau is trassas de is italianus.

  14. anonimo says:

    Sunti tottusu politicus italiofonus. Esti italiofonu fintzas su pubblicu ministeriu. Non si ndi pori prusu. Boleus una politica e una giustizia de sardofonus, tirbunali e prisonis scetti po nosus sardus. A foras is continentalis.

  15. La Barracciu si dice “tranquilla”. A me è venuto in mente questo:
    http://www.youtube.com/watch?v=8j4OnLux6BM

  16. Si parla anche di Francesco Sanna ma in consiglio ce ne erano due, uno del pd e uno della margherita

  17. Michele says:

    ma guarda non l’avrei mai detto, il pd, un partito così cristallino!

  18. “E se malauguratamente la Barracciu dovesse essere coinvolta nell’inchiesta sui fondi ai gruppi consiliari, cosa succederebbe?”
    Rileggetevi https://www.vitobiolchini.it/2013/08/31/come-si-legittima-una-leadership-oltre-le-primarie-lintrinseca-debolezza-di-francesca-barracciu-e-michela-murgia/

  19. i nomi?

    altre notizie?

    ps. Vito, sei meglio di un segugio!

    • Renato Cugini, Silvio Lai, Alberto Sanna, Francesco Sanna, Angelina Corrias (fonte sempre Paone).

      • …indagati anche Giovanni Giagu, Eliseo Secci, Giommaria Uggias e, Francesco Sabatini e Marco Meloni. Gli altri nomi saranno resi noti nel tardo pomeriggio (fonte Paone)

      • Bruno Lai says:

        Però, è anche vero che tra indagato e colpevole, c’è differenza. Se uno o una, poi risulta non colpevole, che si fa? Visto che in Italia c’è poca cultura in tal senso, sarebbe opportuno fare attenzione e distinguo. Certo, ricevere un Avviso di Garanzia, non deve essere piacevole, però bisogna andarci davvero coi piedi di piombo, prima di fare liste epurative varie. Dopodiché, chi ha violato la legge, dovrebbe essere semplicemente espulso/a, senza tanto pensarci, ma non solo dalla politica, proprio dalla legge, che dovrebbe impedire a chi ha commesso peculato, di potersi ripresentare a vita.

  20. Su fb cominciano a girare commenti che parlano di Francesca Barracciu, Giacomo Spissu e Siro Marroccu come indagati.
    E’ vero?

  21. MassimoM says:

    sarà mica perché la Finanza gli ha perquisito casa e studio, in pieno giorno a Oristano, e il fatto non poteva passare inosservato?

  22. gesuino muledda says:

    Da mesi Rossomori, nelle sedi ufficiali del tavolo del centrosinistra, e con note e dichiarazioni pubbliche ha posto la questione della indagabilità di consiglieri regionali per lam gestione non propria dei fonfi dei gruppi in consiglio regionale. Ne abbiamo parlato con chi aveva responsabilità di decidere. e non solo con i dirigenti del P. Chi può essere indagato, e loro sanno come stanno le cose ,non deve essere candidato alle prossime regionale.. bisogna fare tabula rasa. E non si parli di garantismo. L’unica garanzia che la coalizione di centrosiunistra deve dare è che nessuno dei suoi candidati sia attaccabile per reati così odiosi..

  23. L’inchiesta ha risparmiato solo pochi consiglieri su 80 che sono. I fondi ai gruppi (2700 euro circa al mese per singolo consigliere) dovevano essere rendicontati e questo non è avvenuto in molti casi. Il prossimo consiglio regionale sarà profondamente mutato. Sennò significa che ci meritiamo tutto questo. Coraggiosa l’impiegata da cui è partita l’inchiesta, davvero coraggiosa.

  24. Rosella Soliani says:

    Certo che un anonimo che si pseudonima “SORGONO dubbi”, e “allude” perchè mi sembra che non ha il coraggio di fare nomi e cognomi. Ma di quali primarie parla, di quelle del Pd, chiuse e eterodirette, esempio emblematico dell’utilizzo distorto di uno strumento al servizio della politica, per l’esercizio sociale della democrazia. Ma per l’amor di Dio. Nemmeno l’ultima unzione popolare-farsa del 29 u.s. miseramente fallita, (e non lo dico io ma i numeri), servirà da salvacondotto a coloro che vi hanno partecipato. “Su traballu narat quie est su mastru” ( il lavoro eseguito rivela l’artefice).
    La questione morale è diventata questione politica. C’è bisogno di tornare a riconoscere la coscienza sia come radice dell’umanità che come grande forza della politica.
    La politica di palazzo deve rispondere ai propri errori e non perpetuare e rilanciare le proprie promesse. Come del resto la piazza con le proteste non può illudersi di affidare le rresponsabilità, indistintamente, a tutta la classe dirigente, quale capro espiatorio. Dobbiamo fare tutti, la contabilità dei doveri e dei diritti, dei torti e delle ragioni, delle fatiche e delle ambizioni.

  25. viaquesada says:

    fantastico! l’unico nome che si conosce è di c-dx, come mai?

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  27. sorgono dubbi says:

    toh! chi l’avrebbe mai detto…
    Vito dov’eri negli ultimi sei mesi? forse il dibattito tra i tanti che vedevano di cattivo occhio le primarie era influenzato anche da questo fatto.
    forse, dico, visto che l’inchiesta è aperta da un be e tutti sanno che tra i potenziali indagati c’è anche… bhe, hai capito.
    Quando ti passa il sonno fatti sentire.

    • ??? Io vedevo di cattivo occhio le primarie? E quando? Quando firmavo appelli perché si tenessero, contestando la posizione della stragrande maggioranza dei partiti del centrosinistra non le voleva fare?? Questo commento dice più di quanto non sembri… In effetti sorgono tanti dubbi, caro amico/a…

      • Massimo says:

        mi sa che “sorgono dubbi” intendeva un’altra cosa….che “il dibattito tra i tanti che vedevano di cattivo occhio le primarie…” si basava anche sull’aspetto morale e sull’imminente avvio di un nuovo fascicolo sulle spese dei consigliere regionali.
        ..in pratica, chi da mesi storceva il naso su queste primarie non aveva tutti i torti.
        p.s.: io ero tra quelli.

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