Questo appello è stato inviato ai cinque candidati alle primarie del centrosinistra e presentato stamattina alla stampa.
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Fra poco più di due settimane, il prossimo 29 settembre, gli elettori e le elettrici del variegato fronte del centrosinistra sardo saranno chiamati alle urne per decidere il/la candidato/a alla Presidenza della Regione dello schieramento che si contrapporrà alla destra.
Quello che dovrebbe essere un momento di condivisione di un progetto vincente rischia però di trasformarsi in un passo falso. L’attuale coalizione di centrosinistra si è articolata e divisa sulla reale natura di questa consultazione. Ciò da un lato non ha consentito di esplorare un possibile allargamento coerente con altre significative proposte in campo; dall’altro ha consentito a gran parte delle sigle che compongono l’alleanza di ritenerla una sorta di selezione interna al Partito Democratico e, quindi, non vincolante ai fini dell’identificazione di una leadership riconosciuta, competitiva, capace di essere vincente.
Per queste ragioni non si intravedono le condizioni perché le primarie convocate per il prossimo 29 settembre si svolgano all’interno di un quadro di chiarezza e siano coerentemente utili all’obiettivo finale.
Ma le primarie sono l’unico strumento attraverso cui gli elettori e le elettrici possono partecipare fattivamente alle scelte dei partiti. Sono un passaggio irrinunciabile e non possono essere sostituite da decisioni assunte dalle sole segreterie dei partiti e per di più in un clima di confusione e scollamento come quello attuale.
Facciamo pertanto appello in primis ai cinque candidati alle primarie (senza escludere coloro che sono fuori dall’attuale perimetro del centrosinistra, affinché la consultazione divenga un patrimonio comune utile e condiviso), perché si ponga in essere un “time out”, una sorta di pausa di riflessione durante e all’interno della quale (senza scadenze capestro) sia possibile chiarire i punti politici in sospeso, e si verifichi se ci siano le condizioni per la costruzione di un’alleanza politico-programmatica tra tutte le forze che nel campo democratico, vogliono contrapporre il loro progetto a quello della destra.
Una condizione e una proposta che offra a tutti i sardi di buona volontà la possibilità di decidere attraverso le primarie quale sia la soluzione più coerente e più competitiva da contrapporre alla destra sarda.
Cagliari, 11 settembre 2011
Fabio ATZENI – Funzionario pubblica amministrazione (Cagliari)
Vito BIOLCHINI – Giornalista (Cagliari)
Antonio FADDA – Geologo (Elmas)
Susanna GALASSO – Ingegnere (Isili)
Giovanni GALISTU – Impiegato (Macomer)
Enrico LOBINA – Consigliere comunale di Cagliari
Pierluigi MAROTTO – Cives Net (San Sperate)
Roberto MIRASOLA – Consulente tributario (Cagliari)
Alfonso OREFICE – Dirigente (Cagliari)
Marco PITZALIS – Docente universitario (Cagliari)
Marinuccia SANNA – Dirigente (Cagliari)
Lucia TRONCI – Libera professionista (Cagliari)
Una cosa è ormai certa:
I candidati non accettano il time out perché troppo protesi al risultato personale e dei propri fidi.
Ciò conferma le Primarie fratricide / farlocche del Pd e di tutte le sue anime.
Auguri!
http://www.youtube.com/watch?v=VMaOhMcPSmc
Campagna stile ciwatiano?
Ps. Vito, ma l’articolo non aveva un altro scopo?
Beh, è pur sempre una risposta alla richiesta avanzata nel post.
Si, infatti, lo avevamo capito!
—
Infatti conferma ciò che ci si aspettava; nessuna novità, ci stanno solo confermando che ci troviamo davanti alle Primarie delle aree del Pd.
Per questo, andando in giro, la gente comune non ne è interessata, e tanto meno entusiasta.
Contenti loro!
—
Ma noi non ci stiamo, e non voteremo.
Ci meritiamo decisamente di meglio.
Ed il meglio non è sicuramente il Pd, in nessuna delle sue ” declinazioni”, neanche con giovani pseudo- neofiti/ specchietti per le allodole.
Tranquilli, le primarie non si faranno … scommettiamo ?
Magari!
Info sulla richiesta del Time out, o si continua imperterriti verso la deblache annunciata?
Nel leggere certi commenti mi pare difficile non restare sconcertati dalla poca importanza che alcuni Sardi diano alla figura del Presidente di una regione. E’ possibile che non si capisca che, per essere a capo del governo di una Regione, specie se della nostra, non basta essere solari, simpatici, cortesi, narratori, scrittori, ambientalisti, tutori dell’infanzia, animatori, ridanciani, etc.? Perché, ad esempio, non affidiamo a persone con queste splendide caratteristiche la guida della nazionale di calcio? Perché non affidiamo loro un nuovo progetto per il ponte sullo stretto di Messina? E perché non anche la direzione della Banca d’Italia o della BCE? Vogliamo mettere la solarità e simpatia della Mori, la capacità di narrazione della Murgia, la sensualità della Barracciu, con la pallosa e seriosa aria di Draghi o di Visco?
Perché, per l’elezione del Governatore della Sardegna, non organizziamo una bella riedizione della “Ruota della fortuna”, condotta da Renzi?
Sig. Costa, noi siamo tra quelli che hanno postato dichiarazioni pro Mori.
Oltre ai requisiti “empatici” che lei ha citato, c’è ben altro.
Forse doveva leggere con più attenzione, od informarsi meglio.
–
Detto ciò.
Discorso generale per tutti.
Premesso che sinceramente, di stra-tecnici, come candidati alle attuali Primarie, non ne vediamo alcuno.
Ci chiediamo: se stessimo cercando dei tecnici o tecnocrati seri, noiosi, altezzosi, anche in Sardegna, significherebbe che l’esperienza montiana non ci ha insegnato nulla?
Ognuna delle donne da lei citate è comunque “un tecnico” od esperto in un dato settore: esempio, la Murgia è una scrittrice, la Mori un manager del Terzo settore, etc..
Semmai, ci vien da pensare che come al solito in politica, quando a candidarsi sono le donne, debbano avere oltre alla competenza, che per gli uomini, non so perché è data per scontata, altri 3000 requisiti.
Inoltre, ci risulta che abbiano tutte titoli di studio oltre la media, tra, lauree, master e dottorati; o per le donne i titoli di studio ed i ruoli lavorativi che svolgono non sono mai abbastanza, per essere ritenute degne di essere candidate al ruolo di Governatore?
—
Inoltre, mica lavoreranno da sole, ma in squadra.
–
Se il loro nome, catalizza consensi, che male c’è?
Perché privarci della possibilità di cambiamento, optando per il solito grigiore?
—
Se qualcuno, mediaticamente parlando, arriva alla gente comune, più di altri, meglio così, no?
Davvero qui’ siamo alla frutta…
Gentili Sara ed amici, ciò che avete scritto mi è sufficiente per capire ciò che serve.
Io non disprezzo né non apprezzo le donne, non sono assolutamente abituato a giudicare per sesso.
Ho scritto una cosa semplicissima: per fare il Governatore di una Regione, specie se in grandissima crisi economica come la nostra, ci vogliono, a mio parere, delle capacità professionali e competenze altamente specifiche.
Per non perdere tempo, vi invito a leggere un mio commento sul post di questo sito “Cannavera, un presidente…….”.
Le altre mie considerazioni le potete leggere nella mia risposta a Mimmo Foddis.
Anche a voi un cordiale saluto.
Edmondo Costa
Gent.mo sig. Costa,
Non intendevamo certo affermare che lei disprezzasse il genere femminile.
Ma intendevamo sottolineare, che il problema in Italia, ed in questo caso in Sardegna ,anche a proposito dell’idea di proporre candidate al ruolo di Governatore, riveli che le donne, per alcuni, debbano dimostrare ante facta, requisiti superiori a tutti.
—
Riteniamo, ma forse qui siamo di parte, che persone provenienti dal Terzo settore ( lei ha citato anche don Cannavera), abbiano molto da insegnare.
—
—Se queste ultime, decidessero davvero, di ” mettere la faccia” per ” sobbarcarsi” i problemi della Sardegna ” consegnatici” da politici di professione, gente scafata, allora si’, a gran voce noi vogliamo un Cambiamento con la sceta, nei ruoli apicali, di chi lotta quotidianamente per i più deboli.
—
Proviamo ad elencare alcuni motivi per cui la scelta dovrebbe ricadere su personalita’ del no profit.
Ecco alcuni esempi.
Nelle onp si gestiscono i conti, per far tornare tutto, si è meticolosi, operativi e si ottengono ottime performance di risultato, con budget limitati.
Una gestione simile delle ” risorse economiche”, non può che fare bene alla Sardegna, dato che siamo sicuri che le suddette persone ( Mori, Cannavera, etc) troverebbero il modo di reinvestire il plus, tenendo per loro lo stretto necessario.
—
Cordiali saluti,
Sara and co.
Ps. L’idea dei curricula e brevi presentazioni, non è malvagia; come la si può proporre?
Pps. Ma i candidati attuali, che hanno detto del posticipo richiesto?
Grazie a tutti, perché confrontarsi e dire la propria, in modo sereno e corretto, è una dimostrazione di democrazia.
Egregio Sig, Costa, leggendo il suo post, ho riflettuto a lungo sulle sue attente e circostanziate considerazioni in merito alla discussione.
Come darLe torto? E le sembrerà paradossale il fatto che, è proprio ciò che lei ha scritto che risulta essere… (cito) pare difficile non restare sconcertati dalla poca importanza che alcuni Sardi diano alla figura del Presidente di una regione.
Possibile che la sua analisi non tenga minimamente conto che i sardi invece di tutte le altre persone che Lei non ha citato ( di proposito?) sono stanchi, delusi e nauseati?
Vede caro Signore, non sono una persona incline a mutuare il concetto del “cambiamo tutto per non cambiare nulla” ma essendo razionale e vivendo con lo “stomaco” il profondo stato di sofferenza che vede la mia e credo sua Regione in uno stato di profonda catalessi, dico che tutti quelli che lei non ha citato non sono il prodotto della crisi Sarda, sono la causa!
Certo, quei signori usano un linguaggio forbito (politichese) sono serissimi ( tranne quando pertecipano alle cene a cui non mancano MAI) non scrivono, non sono impegnati nel sociale e me lo lasci dire, sono però poco stimati dal Popolo.
Le persone che invece lei ha menzionato, sono tutte da considerarsi un fiore all’occhiello dello sgualcito abito da sera sardo, sono quelle persone che hanno e stanno dando lustro alla mia Regione, appartengono alle eccellenze a cui Lei (volutamente?) nega il diritto di mettersi in gioco.
Considero troppo riduttivo e demagogico il suo dire, buttarla in caciara appartiene ad un vecchio retaggio di far politica che francamente ha stancato me e tutti i sardi che non riescono piu’ a metter su il pranzo con la cena, queste persone, hanno diritto ad avere risposte che sicuramente la sua “ruota della fortuna” non sarà mai in grado di dare, queste persone hanno diritto ad avere una classe dirigente seria, onesta, impegnata e coerente.
Ri cito….. Vogliamo mettere la solarità e simpatia della Mori, la capacità di narrazione della Murgia, la sensualità della Barracciu, con la pallosa e seriosa aria di Draghi o di Visco?
Lei, ha citato tre Donne Sarde dalle inconfutabili qualità, impegno sociale la Mori, scrittice la Murgia, Politica la Barracciu.
Vede, per essere considerati ECCELLENZA in queli settori, bisogna avere doti e qualità che per fare il politico di professione NON SERVONO! Infatti, dentro l’Assise Sarda brillano gli emeriti Sig. Nessuno, tutta gente molto disposta e disponibile ai compromessi ma poco incline al prodigarsi per un bene che dovrebbe essere comune ma che di fatto è di “parrocchia”.
Meglio, molto meglio i consigli Regionali ed il Parlamento farciti di nani, ballerine ed escort, come sino ad oggi, il molto poco onorevole berlusconi ha fatto! O no?
La saluto cordialmente
Mimmo Foddis
Egregio Signor Foddis, sono assolutamente d’accordo su quasi tutto ciò che ha scritto. Lo dico in modo estremamente serio. Ho citato le tre donne perché di loro si stava parlando.
Se si fosse parlato di Cappellacci e di Deriu, avrei espresso il mio pensiero su di loro.
Io vorrei un effettivo e TOTALE cambiamento dell’attuale classe politica sarda, vorrei avere politici che sappiano o siano in grado di sapere cosa sia la politica, che ritengo una cosa serissima, non un passatempo per arrivisti più i meno raccomandati, incapaci ed incompetenti, come la maggior parte di quelli che abbiamo la sfortuna di avere. Non sto mettendo in dubbio le apprezzabilissime doti della Mori e della Murgia. ma insisto nel dire che il Governatore della Sardegna, specie un questa fase veramente disastrosa per noi, dovrebbe avere “altre doti”, quelle, in particolare, che servono per risollevare l’economia la nostra economia. Vedrei benissimo la Murgia come Assessore alla cultura, magari la Mori, che, sinceramente non conosco, ma mi fido di chi la conosce, alle problematiche sociali. Però, mi perdoni una cosa e far parte di una squadra, altra cosa è guidarla!
In Sardegna conosco tante persone, non politiche, apprezzate anche a livello nazionale, che operano nei settori prioritari per la rinascita della Sardegna, ma che non operano su canali mediatici che che danno visibilità, che “sanno” e “sanno cosa fare”. Per questa ragione da tempo ho manifestato l’idea di chiedere un curriculum non solo ai candidati Governatori, ma anche a tutti coloro che aspirano ad operare nella politica, a qualsiasi livello.
Le pare che le mie considerazioni siano irrazionali?
La saluto cordialmente.
Edmondo Costa
Egregio, le confesso che questa Sua ultima risposta è come dire, più ragionata ed in gran parte condivisibile, Pertanto, sicuramente RAZIONALE, mi trova daccordo con lei e con Lei condivido, dubbi, aspirazioni e speranze.
un’unica riflessione che vorrei ancora condividere è però questa. Se parliamo di nuova classe dirigente, vorrà covenire con me che ne io ne Lei siamo portatori di verità assolute e tantomeno portatori di patente che ci autorizzi ad indentificare in modo assoluto il bene o il male per la nostra amata terra, questo ci faccia riflettere!!
Perchè la Mori no ed un’altro\a si? se entrambi provengono “dall’anonimo” mondo del lavoro, entrambi potrebbero avere perlomeno le stesse qualità e\o diritti.
Entrambi, potrebbero essere in grado ( con nostra somma soddifazione) di guidare la Regione.
Perchè la Mori può fare l’Assessore e non il Presidente?
Un’ultima cosa, sarei ben lieto di conoscere i nomi delle persone (sicuramente degne) a cui Lei fa riferimento, magari non le conosco, magari documentandomi potrei convincermi al 100% della bontà delle sue riflessioni.
ecco Sig. Costa, questo è il punto che non fa convergere le nostre “quasi uguali” considerazioni.
Cordialmente. Mimmo Foddis
Egregio Mimmo, due cose prima che Vito ci riduca ad una fettuccina verticale! Se io facessi due o tre nomi, chi opera nei miei settori, agro-zootecnico ed agro-alimentare, oggi assolutamente prioritari per il futuro della Sardegna, non avrebbe dubbi nel condividere il mio pensiero.
Perché la Mori o la Murgia, aggiungo io, eventualmente Assessori o Consiglieri e non Governatori? Perché non hanno, a mio parere, le capacità e competenze specifiche per la carica di Governatore. La Invito cortesemente a leggere la risposta che ho dato a Sara ed ai suoi amici.
Cordialmente.
Edmondo Costa
Ma no Sig. Costa, Non credo che Vito ci banni per così poco. infondo, stiamo interloquendo cordialmete e civilmente sulla diversità dei nostri punti di vista no? se non è DEMOCRAZIA questa!! continui pure tranquillo, trovo piacevolmente avvincente il nostro confronto. (vero Vito?)
Ho conosciuto la Mori ad un Convegno, e continuo a seguire le attività formative che organizza.
Uno dei suoi grandi meriti, è che dopo essere stata costretta ad andare in Molise per svolgere il Dottorato, aveva diverse opportunità all’estero, ma ha preferito tornare in Sardegna.
—
Si è impuntata, come dice spesso, per essere l’esempio per tanti che con grande determinazione ci si può riappropriare del proprio futuro e scegliere di vivere consapevolmente, anche in Sardegna.
—
Grazie a lei, tanti giovani hanno avuto modo di formarsi, ,tramite corsi e tirocini, non essendo più costretti a rinunciare, o perché tali eventi formativi erano extraterritoriali, o perché molto onerosi.
—–
È una che pensa che la ” base” conti in ogni manifestazione della società civile.
Molto stimata ed apprezzata anche per la sua cordialità e correttezza, conquista con la sua solarità.
——
Pensate, se già nel” suo piccolo”, fa grandi numeri, che potrebbe ottenere con un incarico ed un ruolo diverso, con una squadra ben assortita.
—
Ma come dice il sig. Mimmo, che non conosco, ma di cui condivido pienamente le considerazioni, qua ‘ è anche una questione di Coraggio, o meglio che i partiti la smettano di candidare i soliti, o meglio, nei soliti modi, e capiscano che se vogliono sopravvivere, Devono necessariamente cambiare.
Ringraziamo per averci dato modo di esprimere le nostre idee, e speriamo che serva a qualcosa, altrimenti, è certo che non andremo a votare, dato che non ci accontentiamo.
——
Simpatizzante IDV
—-
Ps. X la cronaca. La scelta della Mori, e i risultati del sondaggio, provengono, da gente comune, non iscritta a partiti, non Idv. Questo significa tanto!
La Mori si occupa di dare informazioni sul terzo settore ( di seguito un link, dove trovare anche il modo di inviare richieste ed informazioni).
ottimi articoli, anche sui diritti umani, pace e altre tematiche di geeopolitica.
http://cagliari.globalist.it/Detail_News_Display?ID=85081&typeb=0&Parte-la-rubrica-sul-terzo-settore-di-Tiziana-Mori
Salve a tutti, , immaginando ed immedesimandomi nei pensieri dell’elettorato del “volgo” , provo a cercare dentro il variegato mondo dei partiti qualcuno\a su cui poter riporre una fiducia troppe volte tradita. Haimè “l’offerta” di mercato propone molto di vecchio e pochissimo di nuovo.
Ecco, su questo vorrei invece riflettere, ma i partiti che tanto si riempiono la bocca con parole tipo RICAMBIO GENERAZIONALE, SVECCHIAMENTO, RICONOSCIMENTO DEL MERITO ECC. ECC. hanno veramente intenzione di attuare i loro propositi? Oppure come spesso accade, si tratta dell’ormai collaudato sistema dello “specchietto per le allodole”?
Molti coraggiosi giovani si stanno affacciando nel palcoscenico politico locale, pochissimi hanno avuto lo spazio che meritano e quei pochi che stanno riuscendo nell’ardua impresa, qualche volta le prime “resistenze” le trovano dentro i loro stessi partiti.
Ho seguito e seguo le vicissitudini di parecchi giovani ( non sempre l’associazione è da collegarsi comunque all’età anagrafica) facce nuove, coraggiosamente esposte in cariche istituzionali e non, mi sovviene per esempio il coraggioso ( ma non riconosciuto) impegno di Luisa Sassu, oramai ex assessore del comune di Cagliari. Ottima persona, preparata e coraggiosa, talmente coraggiosa che zedda bene ha pensato di levarsela dai piedi con buona pace del suo partito (PD).
Altri volti? Ma certo! Tiziana Mori!! New entry anch’essa, la seguo da tempo con attenzione.
Certo, si potrà eccepire che sono di parte, ma come negare l’evidenza di un sondaggio che ha visto esprimere l’insindacabile gradimento di tantissime persone che non militano in Idv? Come far finta che subito dopo un pezzo da 90 della politica regionale c’e’ lei? Come nascondere che la rete la mette al PRIMO posto come candidata del centro sinistra? https://www.facebook.com/questions/10151498062000849/
Questo può voler dire solo una cosa, la persona è seria e credibile, il suo impegno in parecchi ambiti parla per Lei, il riconoscimento espresso attraverso la rete ha inequivocabilmente sancito che è pronta per il grande salto.
Il problema è……….. E’ pronta la politica ( i guru di partito) ad accettare l’evidenza che il recupero della credibilità di un centro sinistra troppo spesso distratto da problemi che non sono quelli della gente comune, PASSA da nuove strade che non prevedono più LE CORSIE PREFERENZIALI?
GRAZIE.
MIMMO
Siamo un gruppo di colleghi e collaboratori di Tiziana MORI.
Abbiamo letto il suo nome, citato da Diego e vorremmo dire alcune cose su di lei.
🙂
È una persona Solare, positiva, gentile, disponibile e cortese con tutti.
È un ” genietto”, molto preparata, si tiene costantemente aggiornata su vari ambiti.
È anche una ” burlona”, buon sangue toscano non mente, e sa essere molto autoironica!
Conosciuta in Sardegna sopratutto in ambito del terzo settore, ha al suo attivo svariate collaborazioni con enti pubblici, in materia di tutela ambientale, e con l’università (diritti umani, diritti infanzia).
Ha collaborato anche come cultrice di storia sarda (diversi saggi per archivio di Stato e arcivescovile).
In sintesi, è davvero brava, preparata, ma sopratutto è una di Noi, ed è ua persona per cui contano ancora i valori e che valorizza, chi lavora con lei.
Fa squadra alla grande!
Che altro dirvi?
Noi la stimiamo tantissimo, si è capito vero?
:). 🙂
Speriamo che la Sardegna non perda l’occasione di avere una Risorsa Umana così valida che rappresenti tutti noi, con la determinazione e la passione che trasmette a chi le sta vicino.
Grande Tizy!
😉
Risorsa umana? Che brutto termine da ufficio. Comunque il sistema non le impedisce di candidarsi se ha tutti questi sostenitori e voti. Auguri.
Abbiamo usato volutamente il termine ” risorsa umana” perché chiunque faccia politica, o voglia ricoprire ruoli manageriali, deve avere in se’ un aspetto valoriale, ma anche professionalità e competenze.
—-
Non ” giochiamo” sull’uso dei termini, perché ora, conta altro.
Servono persone Credibili, e dato che andranno a svolgere un ruolo, e a Lavorare, appunto per la Collettività, bisogna selezionare come ai “colloqui di lavoro”, persone che diano un valore aggiunto.
—–
Poi, noi stiamo solo rispondendo a dei post, e alla proposta di Vito Biolchini, facendo dei nomi, già noti, peraltro.
Il tutto per arricchire le proposte e non per creare polemiche sterili.
—-
Non parliamo di candidature, ma facciamo nomi di persone in gamba che crediamo potrebbero,con la loro competenza , contribuire a dare una mano per trovare soluzioni condivise alle numerose problematiche sarde.
—–
Si dovrebbe essere lieti, se dette persone, e anche la Mori che noi conosciamo, decidessero di metterci la faccia ed impegnarsi.
Perché dobbiamo sempre ” boicottare” chi non ha padrini politici?
Ma allora dov’è il cambiamento di cui tanto si parla?
—
Non dico nulla di nuovo, affermando che queste Primarie stanno appassionando ben poche persone.
—–
P.s caro Vito, ma possiamo avanzare proposte? Penso e spero di si!
E’ vero, queste primarie sono al bromuro. Però i termini sono importanti. Quindi niente risorse umane, non siamo aziende e non parliamo di management.
Ci si avvicina con mestizia all’appuntamento di questo 29 settembre, che poteva essere una festa della democrazia per tutta la sinistra sarda e ne è uscito fuori quest’aborto di consultazione per saggiare la consistenza delle correnti del PD.
La Barracciu alla fine alzerà sicuramente il suo boccale e brinderà pure con la sua bionda spumeggiante di Sardegna, ma la sua prevedibile vittoria alle primarie sarà molto amara.
Anche se la situazione è ancora molto incerta, se non succederà qualcosa di nuovo all’interno el centrosinistra, penso che nello scontro con la Michelona Murgia non ci sia storia e la Barracciu ne uscirà con le ossa rotte, anche perchè penso che la bolla mediatica di Cappellacci della Zona Franca integrale si scioglierà presto, e non ci saranno grandi concorrenti a Destra.
Anche se ha l’appoggio pieno di Soru, che dopo aver cercato in una prima fase di demolirla, ora evidentemente la immagina come la nuova possibile Zarina sarda, la Barracciu non è in grado di proiettare un’immagine di positiva speranza in una società sarda stremata economicamente e nauseata dall’arroganza di questa classe politica in francishing. Basterebbe guardare come Letta sta gestendo, a presa per culo, la vicenda della riforma del finanziamento ai partiti, per disertare le iniziative di questa casta burocratica che pensa di essere molto astuta, ma il PD e tutta la Sinistra sarda ce l’hanno messa tutta per tenerci alla larga da questo 29 settembre e mi fa perfino tristezza aver letto il nome di certi scrittori nell’elenco che fa da supporto ad uno dei candidati alle primarie.
La Murgia mi sembra faccia sul serio e ha ricevuto il prestigioso endorsement dei Catalani, un popolo con una vera coscienza nazionale; mica sono come quei cazzoni dei nostri leghisti del Nord, con i progenitori che hanno promosso il Risorgimento italiano e queste bestie che vorrebbero fare il percorso contario. E poi la Murgia richiama l’immagine benigna e feconda di una Grande Madre Mediterranea, magari col martelletto nascosto dietro la schiena pronta a dare il colpo di grazia ad un ceto politico sopportato sempre con più fatica.
Comunque, lo scopriremo vivendo se questo 29 Settembre ci porterà le Emozioni di una politica senza limiti e confini, magari rallentando per poi accelerare, o sarà solo l’ennesima giornata uggiosa.
E propostas pro unu partidu sardu unidu pro sas regionales non nde ido nudda. E nemmancu candidados ( in carchi cumentu candidadas) cun su nomene sardu, a parte su de c. zuncheddu. Ma sezzis seguros chi pro sas regionales andan bene solu casteddaggios, e mancari radical chic. Ma non nde podides bidere zente sarda, de sas biddas de campagna, tipu maria zoseppa chirra, totoia pintore, borichedda marras e gai sighinde. A bois su pd romanu bos inghiriat su cherbeddu. Proamos a boltare su paperi chi semus galu in tempus.
Insomma, caro bachis, se sono continentali non ti va bene, se sono cagliaritani non ti va bene, se sono di un paese vicino al tuo non ti va bene, se sono di un rione diverso dal tuo non ti va bene. Ma non sarai razzista? Dovresti preoccuparti non dei nomi e delle provenienze ma di quello che pensano, dicono e fanno i candidati. Chi se ne frega di dove sono, ma davvero chi se ne frega. Per fortuna non gliene frega nulla a nessuno di queste povere argomentazioni, neppure se le scrivi in inglese. Intanto la maggior parte dei sardi pensa giustamente che il governo nazionale debba pagare la continuità territoriale. Fosse per quelli che ragionano come te la aboliresti anche tra Bolotana e Assemini, tra Sorso e Sennori, tra Nuoro e Oristano. Spero che il tuo sia un simpatico scherzo.
A bortas a inue andat unu s’atteru podet esser andadu e bennidu meda bortas. Ma su sardu tue a lu cumprendes? E pro narrer chi su candidadu non devet esser pro fortza casteddaggiu, o pro fortza radical chic, o pro fortza cun nomene cuntinentale, o pro fortza de su pd, tue naras razzista a un atteru, e finas a s’ala imbesse? E a che ponnere sos uffitzios de sa regione in lacanas de bilartzi o de sorgono non dias esser cuntentu? E a fagher una cadena ‘e sardos comente in catalogna pro una sardigna unida e indipendente non dias partetzipare? E a ponnere a su primmu puntu de unu programa elettorale sa limba, s’istoria e sa curtura sarda non dias esser de accordu?
No, caro Bachis, non sono d’accordo. E con me la pensa la maggior parte dei sardi, per fortuna. E vogliono lo Stato dove deve esserci lo Stato (per esempio nei trasporti o nei tribunali) e i ghilarzesi o gli abitanti di Sorgono liberi di parlare come preferiscono. Dunque il tuo non era uno scherzo. Per me è un passo indietro e anche molto indietro. Saluti.
Col tuo stato italiano la sardegna è diventata una pattumiera cancerogena e il tasso di disoccupazione è il più alto d’italia. Io penso che la maggior parte dei sardi sia in grado di valutare il disastro della sardegna e l’inadeguatezza della politica nostrana ad affrontarlo. Questo è il risultato dopo 60 anni di autonomia. Malta ha stato, trasporti e tribunali, noi siamo una colonia italiana. Sono convinto che per qualsiasi prospettiva di sviluppo i sardi devono riappropriarsi di se stessi, intendo come storia, lingua e cultura sarde. Hai notato che mai come ora se ne era discusso in questa misura in occasione di elezioni.
Pro su restu faghe su chi cheres; sos sardos l’ana a bider issos su de faghere, ista seguru; sa libertade e comente faeddare non bi la das tue chi a peus de totu e a comente paret non che bessis dae s’italianu.
I sardi lo hanno già fatto quello che volevano fare, stai sicuro, Bachis. E non hanno fatto ganché, direi.
Gent.mi
Lancio una controproposta operativa: una votazione on line, tipo ” parlamentarie” di Grillo!
Con possibilità di un voto ad account e verifica ip, per evitare ” furberie”.
Creazione di un profilo Facebook o piattaforma pubblica dove inserire nuovi nomi, un breve cv, i loro propositi, a grandi linee.
—–
I due nomi più votati, vanno alle Primarie da spostare di almeno un mese.
—
Dato che siamo agli sgoccioli, e mi piace essere operativo, faccio degli esempi di donne, conosciute in vari ambiti, i cui nomi sono venuti fuori anche in diversi sondaggi i mesi scorsi.
Quindi, non svelo nulla, che già non si sappia!
Eccoli (in ordine alfabetico):
Tiziana Mori
Angela Quaquero
Claudia Zoncheddu
——
Propongo quindi di vagliare la mia proposta, valutaria, rielaborarla, e renderla operativa al più presto, in modo che chi sarà più votato, possa concorrere con gli altri.
——
Ovviamente si accettano proposte per nomi maschili. Ho voluto scegliere nomi femminili, dato che al momento c’è solo una candidata del centrosinistra, e vorrei dare più opzioni.
Grazie a tutti per la collaborazione.
Diego
Tra i nomi, scelgo decisamente la Mori!
—
oltre alle considerazioni dei post precedenti, vi sono altri elementi importanti.
esempio: non ha incarichi politici retribuiti.
Ancora: a prescindere dalla militanza, in lei si ritrovano i valori veri, fondanti di IDV .
Infine: la stimano in tanti, anche in altri partiti, tipo Verdi.
Idv 2.0 deve ripartire da persone come lei, se vuole riconquistare
attivisti, ma sopratutto credibilita’.
Ora, vorremmo che questa chance, od ” apertura al dialogo” che potrebbe procrastrinare le Primarie, porti ad un reale coinvolgimento di tutto il centrosinistra.
Il pericolo e’ che l’opinione pubblica, stanca dei soliti giochi politici di potere, deserti le votazioni.
—
Operativamente parlando, che ci suggerisce Biolchini?oltre a discutere nel suo post, e manifestare idee e proposte, non si puo’fare altro?
Leggevo di una creazione di una piattaforma dove inserire detti nomi, cv e loro dichiarazioni.
Come si puo’fare?
grazie!
Gent.mi
Lancio una controproposta operativa: una votazione on line, tipo ” parlamentarie” di Grillo!
Con possibilità di un voto ad account e verifica ip, per evitare ” furberie”.
Creazione di un profilo Facebook o piattaforma pubblica dove inserire nuovi nomi, un breve cv, i loro propositi, a grandi linee.
I due nomi più votati, vanno alle Primarie da spostare di almeno un mese.
Dato che siamo agli sgoccioli, e mi piace essere operativo, faccio degli esempi di donne, conosciute in vari ambiti, i cui nomi sono venuti fuori anche in diversi sondaggi i mesi scorsi.
Quindi, non svelo nulla, che già non si sappia!
🙂
Eccoli (in ordine alfabetico):
Tiziana Mori
Angela Quaquero
Claudia Zoncheddu
Propongo quindi di vagliare la mia proposta, valutaria, rielaborarla, e renderla operativa al più presto, in modo che chi sarà più votato, possa concorrere con gli altri.
Ovviamente si accettano proposte per nomi maschili.
Grazie a tutti per la collaborazione.
Ps. Dimenticavo, ho inserito nomi femminili per garantire una giusta presenza di candidate del centrosinistra, visto che al momento c’è ne è solo una!
Suggerirei anche di inserire quanti incarichi politici abbiano o stiano ricoprendo i papabili (quindi a quanti mandati siano arrivati).
Non è una questione secondaria, iniziare a selezionare e scegliere persone che non abbiano fatto della politica una professione.
E questo, Diego lo dico anche per il tuo post, dato che almeno due dei nomi da te indicati, sicuramente hanno incarichi politici da un bel po’.
Mi fa piacere che abbiate avuto la stessa idea di Pigliaru. Avrete notato che oggi, su “La Nuova Sardegna”, c’erano le dichiarazioni “programmatiche”(!!) di Andrea Murgia. Seguiranno quelle della Murgia(sarà una cosa bestiale) e di un altro che non ricordo.
Almeno dieci giorni fa, su questo sito, avevo lanciato l’idea di chiedere un curriculum, ancor prima di un programma, ai candidati governatori. Mi fa piacere che qualcosa, in quella direzione, si stia facendo.
Da indipendentista e propugnatore di uno Stato Sardo, non mi è piaciuto un concetto espresso, tra l’altro, ripetuto due volte.
“…costruzione di un’alleanza politico-programmatica tra tutte le forze che, nel campo “democratico”, vogliono contrapporre il loro progetto a quello della destra.
Replay(più o meno): “…..quale sia la soluzione più coerente e più competitiva da contrapporre alla destra sarda”.
Mi sarei aspettato una frase tipo ” …….costruzione di un’alleanza programmatica tra tutti i politici, professionisti, imprenditori(i pastori sono grandi imprenditori!), tutti i cittadini Sardi, con specifiche competenze nei settori vitali per l’economia della Sardegna, per creare un programma tecnico-economico realizzabile, in tempi brevissimi, per fare rinascere la nostra splendida Isola e farla diventare “Stato”.
Dott. Biolchini, le risulta che da un sondaggio del CDX sul nome dei candidati Cappellacci, Barracciu, Murgia Michela e Pili Mauro la Barracciu si sia fermata a 11 di gradimento rispetto a 22 e a 20 di Cappellacci e Murgia? Ma se così fosse non è il caso che il PD dialoghi con la Murgia? Lei che cosa ne pensa?
E quel 35% che non ha manifestato alcuna opzione dove pensa che porrà la sua croce, al candidato 5 stelle?
Non ho accesso ai sondaggi del centrodestra. Che il Pd e la Murgia debbano dialogare l’ho detto oggi in conferenza stampa. Dovrebbero farlo, perché (come ho già scritto) non ritengo che né il centrosinistra né la Murgia da soli possano al momento battere il centrodestra. I Cinquestelle sono una incognita.
Il resoconto di Sardegna Oggi
http://www.sardegnaoggi.it/Politica/2013-09-11/22812/Centrosinistra_appello_ai_partiti_Un_time_out_per_queste_primarie.html
e quello di Sardinia Post
http://www.sardiniapost.it/politica/centrosinistra-lappello-dei-cittadini-liberi-sospendete-le-primarie/
—- Da diverso tempo alcuni partiti minori hanno chiesto di avere tempo per riflettere, non perché non avessero candidati spendibili, bensì per organizzarsi bene, coinvolgere la Base, stilare il programma.
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Invece il PD ha messo fretta, perché aveva già programmato tutto.
Ora mi chiedo: va bene, prendiamo tempo. Ma per cosa?
Per lasciare comunque sul tavolo questi nomi? Se fosse così per me e tanti altri, non cambierebbe nulla, tanto non andremo a votare nessuno degli ufficiali il 29 settembre, nomi, nati da queste attuali Primarie “farlocche”.
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Si vuole invece coinvolgere altre persone/personalità provenienti da altri ambiti?
Si? allora eccoci pronti.
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Però restano da chiarire le modalità in cui saranno ” aggiunti”: di nuovo con accordi a tavolino?
Allora, la risposta è che si lascino le cose come stanno.
Invece, ci sarà un coinvolgimento della base e della rete?
Allora: si!ci stiamo.
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Invitiamo i proponenti a ipotizzare una sorta di vetrina per inserire una short list di nomi nuovi, papabili, riconosciuti, e provenienti da diversi ambiti dei lavoratori sardi, tipo sanità, terzo settore e verificare la loro “appetibilità”.
Sarebbe altresì auspicabile, sottoporre a questa ” griglia” anche gli attuali, perché le modalità di sottoscrizione delle firme, a tanti sono sembrate “anomale”.
Quindi tutti sotto ” torchio” vecchi e nuovi!!
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Attendiamo lumi, ed un vero e reale coinvolgimento della base, per evitare altri errori come quelli fatti ad agosto.
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Ps. Gli attuali candidati ufficiali, non si preoccupino: al Max avranno un ” tesoretto” di voti, ma se rifiutano, allora temono realmente una sfida che questa volta potrebbe dare esiti davvero imprevisti.——-
Premesso che non condivido l’affermazione delle “!primarie” come unico strumento ecc.ecc. se non altro perché “primarie” è un puro nome che ciascuno interpreta come vuole e soprattutto tempi e modi vengono stabiliti di volta in volta da chi può imporne modalità tempi ecc.ecc.- Esiste una qualche autorità GARANTE a cui qualcuno di voi o tutti voi potete rivolgervi per far rispettare le regole (che ripeto e lo sapete non esistono)?
Trovo l’espressione,(il 22 ci sarà Francesco a Cagliari e quindi c’è il clima) “buona volontà”
nella parte finale dell’appello e apprezzo le vostre “buone” intenzioni. Ma davvero pensate che il PD possa fare qualcosa che metta a rischio il successo di uno di loro a candidato presidente? Buoni si ma…..no!
Comunque auguri.
Serve una coscienza ed una conoscenza che non ci sono.
Io non scelgo nessun líder del +centro-sinistra.
Quando vedrò un partito a sfondo sociale che si occupa di pianificare e non di obbedire, forse sarà la volta buona.
Trovo che la proposta sia molto interessante.
Quindi, fermarsi, incontrarsi in ” modalità allargata” e non più con i soliti noti, anche per vedere, chi al momento fuori dalla competizione potrebbe essere inserito?
Perché altrimenti, questo time out, non servirà a nulla…
Ps. Al momento che dicono i 5 ufficiali su questa proposta?
ed i partiti minori, faranno un nome, in modo che ci sia possibilità finalmente di scegliere una persona che ci rappresenti maggiormente, magari di sesso femminile?
Perché vedrei bene una sana competizione tra la Barracciu ed un’altra donna, così per avere opzioni diverse.
Benissimo, perfetto, ok. Se serve a far “pressione” sono con voi ma sono dubbioso sul fatto che poi possa servire “concretamente”.
E ti dico questo perché il PD, SEL e tutti gli altri non sono Partiti d’opinione. Oggi meno che mai.
E’ tutto fermo, stagnante, cristallizzato verso una figuraccia di Ugo (30%+4% della Zona Franca) ma che, in ogni caso, lo porterà a governare ancora per 5 anni.
Con il PD che prenderà una surra memorabile, con un eccellente risultato dei grillini (oltre il 26% circa) e con la Murgia al 10% e con una valanga di bianche o nulle.
Io sono veramente con le “ruote” sgonfie….
Sicuramente questo appello verrà accolto.