“Siamo indietro, siamo sotto il trenta per cento”. Lunedì, nei corridoi del THotel, dopo la riunione del tavolo del centrosinistra, tra i dirigenti del Pd non si parlava d’altro. Rilevazioni riservate che hanno gettato nello sconforto l’opposizione che a otto mesi dalle elezioni regionali sembra essere costretta ad inseguire il centrodestra e a guardarsi dal ritorno del Movimento 5 Stelle. Solo voci?
Pare di no, perché se si votasse adesso il centrodestra vincerebbe le regionali. Lo dice il sondaggio pubblicato oggi dal sito Scenari politici ed effettuato nell’isola tra il 27 e il 31 maggio scorsi. Risultato: centrodestra al 36 per cento, centrosinistra al 33, M5S al 25. Non fatevi ingannare dalle cifre riportare dalla tabella, perché suddividono i partiti rispetto agli schieramenti presentatisi alle ultime politiche, quindi alla voce “Centrodestra” bisogna sommare quella riferita ai partiti di centro, così come al centrosinistra vanno sommati le percentuali dell’Idv e di Rifondazione.
Quindi, ricapitolando per i più distratti, ad oggi il centrodestra ha tre punti di vantaggio sul centrosinistra, il Pdl è il primo partito con il 28 per cento, seguito dal Pd al 26,5 e il M5S al 25. Insomma, per il centrosinistra è una pessima notizia, nonostante sia evidente il recupero rispetto alle ultime politiche e la flessione dei grillini. Anche perché alla voce “Altri” ci stanno anche i sardisti, che se tornassero nel centrodestra allargherebbero la forbice a favore del candidato berlusconiano di almeno altri due-tre punti.
Perché il centrodestra è avanti? Perché è già in campo e si vede. Il presidente della Regione Ugo Cappellacci e il deputato Mauro Pili sono in campagna elettorale da mesi. Zona franca, trasporti, mafiosi nelle carceri sarde, stadio Sant’Elia: non c’è tema che non venga strumentalizzato in chiave elettorale, con la benedizione dei ministri Pdl del governo Letta. E il Pd? Non pervenuto. Nessuna proposta dalla Sardegna, nessuna sponda romana. Niente di niente. Solo sterili passaggi sulle primarie da fare o da non fare, riunioni a vuoto, posizionamenti interni, polemiche ormai incomprensibili anche agli addetti ai lavori. Nessuna idea, nessun progetto, nessun programma. Solo prove tecniche di un disastro.
Nel centrodestra no, nel centrodestra si lavora in vista delle elezioni di febbraio prossimo. Cappellacci e Pili si contenderanno fino all’ultimo la candidatura, ad ottobre sarà Berlusconi in persona a guardare i sondaggi e a decidere chi guiderà il centrodestra verso una vittoria che ora non sembra più impossibile.
La tempistica elettorale è certa, dopo che a Cappellacci è saltato il blitz che aveva già programmato, cioè dimettersi in estate per andare alle urne in ottobre. È stata la notizia della visita a Cagliari di Papa Francesco a farlo desistere, perché quella sarà una ennesima grande occasione di visibilità in chiave elettorale. Cappellacci spera così di ripetere il miracolo di cinque anni fa, quando la visita di Papa Ratzinger affossò Soru e lanciò il centrodestra in orbita.
Quindi ora che si fa? Per evitare che il centrodestra rivinca le elezioni il centrosinistra deve osare: celebrare primarie aperte, vere e con molti candidati, per evitare il rischio che con la scusa di avere solo due o tre esponenti del Pd in campo, lo sfidante del centrodestra possa essere scelto dai partiti e non dagli elettori. Una strategia, quest’ultima, gradita a molti nel centrosinistra, ma soprattutto al segretario del Pd Silvio Lai (potrebbe essere lui il nome intorno a cui “fare sintesi” dopo aver evitato le primarie), a Sel (che insieme alla corrente Pd di Paolo Fadda punta sicuramente sul giornalista Franco Siddi, ma secondo me anche ad una possibile convergenza su Lilli Pruna, entrambi ovviamente designati candidati di tutto lo schieramento senza passare al vaglio delle primarie) e caldeggiata anche dall’Italia dei Valori dell’eterno Federico Palomba (no comment).
Così com’è, il centrosinistra sardo perde. Servono forze fresche, servono liste nuove in grado di portare idee e consenso ad una coalizione con le ruote sgonfie e in riserva fissa. Non sarà facile, perché basta leggere la bozza del regolamento delle primarie per capire quanto i leader dei partiti non vogliano rogne tra i piedi. C’è una battaglia da fare per il rinnovamento del centrosinistra, e il primo ostacolo è rappresentato proprio da questi partiti che continuano a proporre un progetto vecchio per la Sardegna perché è vecchia la loro classe politica che spera ancora di trovare ancora posto nelle istituzioni.
Siete d’accordo o mi sbaglio?
se è vero che Cappellacci ha desistito dal dimettersi per la visita di Papa Francesco ha fatto male i suoi conti: se ho capito il personaggio Bergoglio credo che non gli renderà un buon servizio, anche se questo non farà vincere un csx diviso e senza programmi (imho ovviamente).
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La sconfitta non è il peggior fallimento. Non aver tentato è il peggior fallimento.
Vito ma ti risulta Tiziana Mori in crescendo di posizioni come candidato alla guida del centrosinistra in questo link https://www.facebook.com/questions/10151498062000849/ ???
Tiziana Mori si è attestata seconda dopo Soru, con distacchi notevoli persino con Barracciu e Murgia.
Poi sono avvenuti i soliti giochetti politici, e al momento lei non è scesa in campo.
In tanti stiamo continuando a chiederle di lasciar perdere i giochi del Pd, e di candidarsi.
Non avete idea, di quanti nel Terzo settore e oltre, la seguirebbero!
Che la Sinistra appaia politicamente paralizzata mentre la Destra lavora, era già percezione comune, ora confermata dai sondaggi appena pubblicati.
D’altronde il pessimo Cappellacci e l’impresentabile Pili, solo limitandosi a cavalcare alcuni espedienti del tradizionale repertorio sardo-populistico hanno già semirecuperato a favore della propria coalizione lo svantaggio accumulato alle politiche e bypassato l’evidente impopolarità che ha accompagnato la gestione dell’attuale Giunta regionale. Sappiamo anche che potranno disporre di un potente apparato mediatico locale, peraltro già in azione, che convergerà a loro favore in modo progressivamente sempre più pesante.
Vedo che qualcuno vuole continuare ad illudersi rispolverando il mito di Soru unico “vero sardo” ed immacolato Sardus Pater da contapporre agli agenti coloniali infiltrati presenti nel Centrosinistra. Ricordo che Soru, che era il leader di questa Sinistra che abbiamo votato alle ultime regionali , non ha ritenuto, disertando sistematicamente le sedute del Consiglio, di dover svolgere in Consiglio Regionale il compito che noi elettori gli avevamo assegnato. Ma è stato anche più esplicito, e l’ha detto chiaramente che lui la vera politica l’ha fatta difendendo le sue aziende. ‘Più chiaro di così se qualcuno avesse qualche dubbio sui suoi principali intendimenti ?
Lo scoraggiamento comunque nei nostri ranghi è evidente, e forse anche la disperazione, quando qualcuno arriva a sperare nell’apparizione di un clone della Serracchiani da eventualmente candidare, e capisco anche quelli che si rifugiano nel sarcasmo e avrebbero voglia di mandare tutto a quel paese, ma non ce lo possiamo permettere.
Io penso che chi ha veramente a cuore il destino della nostra Regione ed il nostro futuro di liberi cittadini sardi, deve in primo luogo tentare di esercitare la massima pressione sul cordinamento del Centrosinistra perchè si impegni a fare delle primarie quanto più aperte possibile; e soprattùtto, se non se la sente anche questa volta di turarsi il naso per votare il PD, e non si fida dell’ ancora ambiguo fenomeno grillino, che comunque si sta consolidando nell’opinione pubblica e nell’orientamento del voto, deve lavorare per costruire una grande Lista Civica che porti un pò di idee ed entusiasmo a questo sfiancato ed esangue Centrosinistra, proponendo un proprio leader per le primarie, se gli attuali leader avranno l’accortezza di tenerle aperte.
Ci sono interessanti realtà, non puramente virtuali, in questo momento molto attive, come, solo per fare alcuni esempi, il Circolo Copernico di Cagliari, il Comitato di Arborea che si oppone al Progetto Eleonora, ma anche intellettuali dal forte impatto mediatico come la stessa Michela Murgia, che potrebbero anche cominciare a far conoscere le proprie intenzioni.
Chiunque sia il candidato sardo, dopo la scelta coraggiosa di ieri sugli F35 a livello nazionale, non vi viene voglia di votare PD ?
A me tantissimo!
Cioè? la scelta di non procedere a nessuna fase di «ulteriore» acquisizione sul programma sugli aerei F35 senza che il Parlamento si sia espresso in merito?
Ergo, l’acquisto degli F35 già deliberato non viene messo in discussione. Francamente l’unica cosa che mi viene voglia di fare è un rutto in faccia ad ogni elettore del PD
Silvio Lai? Lilli Pruna? Trasparenti e di assoluta inconsistenza politica e umana, i nomi giusti per regalare ancora la Regione ai loro corrispettivi Capellacci e Pili. La Barracciu? Assolutamente indegna per il veleno e la sfrenata ambizione che la caratterizzano
Domanda scema: e se i 5 stelle isolani, gli indipendentisti, i comitati di base come quelli degli operai del Sulcis, le forze civiche, gli ambientalisti etc, estranei a irreggimentamenti di partito, si coalizzassero? Si sa che Grillo non vuole allearsi con nessuno, ma considerato che la Sardegna costituisce una Nazione potrebbe anche fare un’eccezione. Personaggi con grande credito nei movimenti ce ne sono, volendoli cercare, e visti gli umori dei Sardi probabilmente un’alleanza simile potrebbe travolgere tutti. Spiace per le regole troppo rigide dei 5 stelle altrimenti il candidato naturale per un’alternativa alla destra e a questa falsa sinistra rotta agli inciuci e traditrice delle aspirazioni della Nazione Sarda potrebbe essere proprio Renato Soru. Non si tratta esattamente di un indipendentista, ma di un VERO SARDO, e non di un agente coloniale come i vari Silvio Lai, Michele Piras, Lilli Pruna, Gianpaolo Diana, Antonello Cabras, Paolo Fadda etc etc etc si!!!
Ci vorrebbe una Debora Serrachiani sarda…. anzi non fosse sarda sarebbe meglio
La Mori è così, dato che poi per metà ha origini toscane!
Si sta arrivando alle primarie divisi e litigiosi come non mai. Vedi i toni della Barracciu contro Soru, per un semplice emendamento, peraltro non compreso dalla stessa. Mi pare non sia prevedibile un effetto Zedda. L’unica cosa che potrebbe attrarre, nel centrosinistra, quindi è un’idea comune di Sardegna, un programma, una coalizione. Proprio ciò che stanno sottovalutando tutti per continuare con le schermaglie dei veti.
Ognuno è convinto che con l’altro si perda, cosa di cui è convinto anche l’altro.
Sono sconfortato. Ma se il candidato è Silvio Lai o Lilli Pruna non mi scomodo ad andare a votare.
Dunque, il Pd sardo, con l’Amato Leader in prima fila, per i cazzi suoi. Barracciu e Soru, con il racattapalle Deriu, in campo.
Sel, molto probabilmente, a braccetto con la pontiere tra l’aldilà e l’aldiquà, Chelledda di Progress, compie un triplo giro mortale, recupera un bel pezzo di sardismo che ha avuto posti di responsabilità con la Giunta Chiappellazzi. Ingroia zappa il misero terreno isolano raccogliendo le poche patate extrapargliamientari de Il Manifesto Sardo, Verdi e PRC. Alcuni nostalgici dell’ex Piemme De Perda si stanno riorganizzando per cercare di andare a braccetto con l’ex PiemmeinliteconilCSM..
What else?
Il fantastico mondo fiabesco del 100%-75%, of course. M5S richiama con sedute spiritiche il Papa Lucio III per rimettere in auge il “Ad abolendam diversarum haeresum pravitatem”.
Ci saranno Indipendentisti più seri e credibili di Doddore questa volta in lizza, e ne vedremo delle belle….
… stavolta c’è proprio da fregarsi le mani, hehehe, lo 0,6 % dei voti non ce lo leva proprio nessuno!
4 (QUATTRO) anni fa: iRS (correva da solo) al 3% circa. Oggi, non si fa menzione del movimento indipendentista e il generico “altri” in cui – a rigor di logica – è compreso, figurerebbe al 6% in totale.
O nel frattempo non è cambiato nulla (ma mi risulta l’esatto opposto), oppure qualcosa non torna…
Indipendentisti credibili? E a chi pensi? Magari a quella cugurra di Sedda che porta sfiga ad ogni partito che tocca? O forse alla nostra tuttologa e teologa e astrologa Michela Murgia?
mi piace la tua descrizione della Murgia. la sua scesa in campo sarebbe sufficiente per me per non votare la lista o il raggruppamento che rappresenta
Occhio a parlar ben di Soru qui dentro perche’ lui e’ una specie di Momoti…! A Biolchini (come a molti dentro il PD che si ostinano a negare l’evidenza che le uniche cose buone che ha fatte il centrosinistra in cinquantanni le ha potute fare con lui) ogni volta che qualcuno ne parla viene l’orticaria.
Comunque tranquillizzatevi.
Soru non ha interesse a prendersi le pugnalate alle spalle. Per questo motivo spiazzera’ tutti all’ultimo momento ritirandosi e appoggiando la candidatura di Franco Siddi che sara’ il prossimo governatore.
eia. credici.
Nei sondaggi vedo presenti Lega e SVP, non vedo sardisti, rossomori, movimenti area indipendentista, troppo ottimismo riguardo M5S. Veramente si è convinti che Soru abbia perso per intervento papale? Visti i nomi che circolano, fatta qualche rara eccezione, il vincitore sicuro sarà l’astensionismo.
concordo molto con quello che dici e sopratutto che non dici… nonostante tutto ho ancora un po’ di fiducia nell’intelligenza delle persone e credo ci saranno sorpresine !
E ci credo, quale persona assennata dinanzi a quei nomi non preferirebbe non andare a votare, votare 5 stelle o addirittura Cappellacci? Invero pare che la vecchia nomenklatura si prepari a sostenere la Barracciu, ma ora come ora l’unico che ha il carisma necessario per sfidare il centrodestra resta Renato Soru. Oltre tutto se si vuole un’antitesi al peggio delle politiche di Cappellacci, come l’assalto al PPR, ci vuole Soru, non certo personaggi sopravvalutati e irritanti come la santa protettrice della Crivellenti sulle colonne di SardiniaPost!!! A parte Soru, PD e Sel sono partiti di agenti coloniali, tanto vale votare Doddore!!!
si Doddore è la scelta che alla fine potrei fare, fanculo a chi dice che è folkloristico, meglio il folk degli spin-off statali, meglio il folk del pop della murgia. il folk non mi piace, anzi, mi fa schifo, ma sempre meno delle altre possibili opzioni