Il mondo deve sapere: Michela Murgia si vuole candidare alle prossime elezioni regionali. L’umile tenutario non aveva certo bisogno di scoprirlo dalla Nuova Sardegna di ieri e di oggi, avendolo scritto a più riprese e con diversi gradi di approssimazione, praticamente da un anno fa. Sono soddisfazioni, no?
10 giugno 2012 nel post “Rimpasto in giunta, elezioni regionali a marzo, Michela Murgia candidata alla Camera, Bellu apre Sardegna Report”: così parlò Stampu Nieddu!, si leggeva:
“Che la scrittrice voglia buttarsi in politica lo sanno anche le pietre, nel suo blog adesso dà pure i consigli su chi votare. Nelle settimane scorse pensava addirittura di candidarsi alla presidenza della Regione, ora invece si accontenterebbe di un seggio alla Camera. Scelta saggia, alle politiche in tanti la voterebbero, mentre alle regionali farebbe solo ridere i polli. In ogni caso, la scrittrice ha una gran voglia di capitalizzare la sua enorme visibilità, invitando i sardi a mettere una crocetta su suo nome”.
A seguito di questo post la Murgia si incazzò moltissimo con il sottoscritto, affermando che mai gli indipendentisti sardi si erano candidati alle elezioni politiche e che dunque anche lei non l’avrebbe fatto. Peccato che gli indipendentisti sardi si sono presentati moltissime volte alle elezioni politiche italiane, ma lasciamo correre. In ogni caso, se era vero che la scrittrice non voleva candidarsi alle politiche, era difficile negare una pur generica brama candidatoria diffusa ai quattro venti (e la Sardegna è piccola).
Passano pochi giorni e la nostra, a Bologna per la festa di Repubblica lancia un messaggio preciso. Il 21 giugno nel post “Niente primarie: ecco il piano segreto (ma non troppo) del centrosinistra per far fuori Soru. E Michela Murgia dice: “Alle regionali non mi candido. Per ora”, si riportano le dichiarazioni rese dalla scrittrice e misteriosamente riprese adesso a quasi un anno di distanza dalla Nuova Sardegna (sempre reattivo il nostro giornalismo, eh!). Scriveva dunque il tenutario:
Tutto chiaro? Sì, ma se dalla platea un tizio si alza (è al minuto 42’37”) per chiedere alla scrittrice di impegnarsi in politica, allora la Murgia è costretta a tornare sull’argomento e a dire che:
“Ora posso fare di più raccontando storie e smontando storie piuttosto che candidandomi che non irreggimentata in un meccanismo elettorale. (…) Non è il mio mestiere fare altro, per ora. Per ora. Poi verrà anche il momento, ma io sono sicura che verrà perché lo sento vivamente (…) ma ora devo svelare giochetti”.
Capito?
“Poi verrà il momento in cui bisognerà smettere di raccontare e di viverle un po’, e provare a cambiarle attivamente (le cose, ndr). Elettoralmente, perché attivamente credo che insomma fortunatamente questo è un paese dove non è necessario esclusivamente candidarsi per poter minare i meccanismi narrativi coercitivi”.
Per la candidatura dunque c’è tempo, ma è evidente che la carriera politica Michela Murgia non la esclude affatto, anzi.
E arriviamo al 19 luglio 2012. “Anche ProgReS si sfascia! Franciscu Sedda, Ornella Demuru e tanti altri abbandonano il partito indipendentista, schiacciati dalle ambizioni di… Michela Murgia!”. Cess, uno sgoop! Una fonte riservata parla con l’umile tenutario e confessa:
“A partire dal congresso di Arbatax, tutto questo è stato spinto, e continua ad essere spinto, da Michela Murgia, che sta formando una coalizione per candidarsi alla presidenza della Regione alle prossime elezioni. Per fare questo ha bisogno (influenzando il Segretario e il Presidente di ProgReS, e finora lo ha fatto con successo), di eliminare dalla scena interna del partito i personaggi indipendentisti che potrebbe trovare sulla sua strada verso la presidenza della Regione”.
Quello stesso giorno Alessandro Marracini, coordinatore cittadino di Progres Casteddu così commentò la notizia su questo blog:
Michela Murgia non ha nessuna di queste ambizioni. Quelle riportate nell’articolo sono tutte invenzioni. Il tempo ci darà ragione e darà torto a chi mette in giro queste balle.
Chi metteva in giro certe balle, modestamente ero io. Ma ora a farmi compagnia c’è un giornale serio, mica un blog qualunque. La Nuova Sardegna ieri spara in prima pagina questo titolo “Regionali, spunta l’ipotesi di una lista Murgia presidente”. Il solito segreto di Pulcinella finalmente approdato sulla stampa che conta. E poi oggi la “ripresa”: Michela Murgia: “Io candidata? Non ho nulla da commentare”.
Perché tutto questo rievocare? Solo per prendermi qualche miserella soddisfazione sul branco degli indipendentisti isterici che negarono l’evidenza un anno fa? No, non solo.
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È evidente che da almeno un anno Michela Murgia lavora ad una sua possibile candidatura alle prossime elezioni regionali del 2014. Niente di male per carità, tutti possono candidarsi, tanto più chi milita in un partito o è impegnato in battaglie concrete nella società e nei territori. Certo è che partire con due anni di anticipo rispetto alla scadenza elettorale manifesta una più che discreta ambizione personale, a fronte di un quadro politico a dir poco confuso e poco interpretabile.
L’impressione è che la scrittrice abbia comunque deciso da tempo di capitalizzare in termini politici in un modo o in un altro la sua notorietà. E questo spiega il suo imbarazzante imbarazzo davanti alla “rivelazione” della Nuova. Perché “Io candidata? Non ho nulla da commentare” è una risposta che si commenta da sé.
Ma veniamo al dunque e smettiamole con le considerazioni oziose. Che Michela Murgia si voglia candidare è una bella notizia: perché la politica sarda ha bisogno di essere rinnovata, ha bisogno di gesti coraggiosi, e una candidatura della scrittrice indubbiamente lo sarebbe.
Il punto è: ma Michela Murgia per chi si candida? Semplicemente per il suo partito, per Progres, magari rafforzato dai movimenti vari che agiscono nei territori? Michela, così non vai molto lontano: forse entri in Consiglio regionale, e poi? D’altra parte, se il piano fosse questo, perché negarlo? Sarebbe la conclusione naturale di un percorso intrapreso coerentemente da tempo. Invece l’impressione che la Murgia dà è quella di essere stata beccata con le mani nella marmellata, tradita proprio da quella Nuova Sardegna che per anni le ha concesso benevolmente articoli e foto nella pagina della cultura ad ogni piè sospinto (si vede che a Sassari è cambiato il direttore, eh?). Qui c’è “cosa”.
La verità è che a circolare è anche un’altra voce: Michela Murgia candidata per il centrosinistra. Da settimane negli ambienti del Pd tra le tante cose si parla anche di questa. Ma come nascerebbe una candidatura del genere? In realtà nemmeno nel Pd lo hanno capito bene, e infatti c’è anche chi chiama me per saperne qualcosa di più! E io che ne so! So che di sicuro esistono ambienti del centrosinistra che vedrebbero di buon occhio la candidatura della Murgia in contrapposizione a quella più di apparato che il Pd vorrebbe proporre ai sardi, ma sono ambienti marginali, poco pesanti in termini schiettamente elettorali.
E in ogni caso, in che modo Michela Murgia dovrebbe diventare la candidata di tutto il centrosinistra è un mistero. Presentandosi alle primarie? Oppure scelta direttamente dai partiti? Se la seconda ipotesi è inverosimile, la prima appare abbastanza spericolata. Perché in questi anni, da militante di Progres, Michela Murgia ha avuto parole durissime contro il centrosinistra e i suoi partiti. Una giravolta del genere sarebbe imbarazzante, oltre che rischiosissima dal punto di vista elettorale.
E quindi, per chi dovrebbe candidarsi Michela Murgia? Restano due ipotesi. La prima è quella prospettata in precedenza: Progres più i movimenti. Poca roba, al netto di un discreto successo personale. La seconda sarebbe più intrigante: Michela Murgia a capo di uno schieramento più ampio, frutto dell’eventuale esplosione del centrosinistra, magari con all’interno i Rossomori, pezzi del Pd e altre forze che si stanno organizzando in vista delle prossime elezioni regionali.
In ogni caso urge un chiarimento da parte della scrittrice. Per fare politica essere conosciuti non basta più, i testimonial non servono. Servono persone con le idee chiare, capaci di fare squadra, di tessere tanti fili e avere un’idea precisa e non superficiale della Sardegna e del suo futuro. Attendiamo fiduciosi.
Pingback: Michela Murgia indipendentista a cucù: un po’ Soru e un po’ Grillo e tanta ambiguità per una candidatura decisa da tempo - vitobiolchini
Svelato l’arcano http://www.michelamurgia.com/sardegna/politica/809-se-%C3%A8-vero-che-mi-candido
Michela Murgia è Indipendentista, quindi non si candiderà mai col centrosinistra italiano e tantomeno col PD senza L…. Potrebbe invece candidarsi con ProgReS e un’alleanza di Comitati spontanei e altri partiti indipendentisti che vorrebbero confluirci, creando un progetto politico serio come un tempo fu Progetto Sardegna. Poca cosa? Evidentemente Biolchini ragiona ancora coi soliti schemi basati sui partitoni tradizionali italiani pieni di clientele e non vede come questi si stiano sbriciolando e presto in Sardegna finiranno nel cassonetto dell’aliga.
Lillo, va però detto che nonostante tutto, i voti i partiti li prendono perchè sono ORGANIZZATI e PRESENTI nel territorio. L’ipotesi abbastanza assurdina che i movimenti (non si capisce quali e su quali basi) si possano fondere attorno a questa figura che non mi pare sufficientemente carismatica, è abbastanza deboluccia. Quando gli altri inizieranno ad affilare le armi della comunicazione e del solito giochino elettorale del favorino, allora capiremo che un partito, purchè disastrato, saprà per mero EGOCENTRISMO e sete di poltrona, riunirsi e recuperare terreno anche solo 1 mese prima delle elezioni.. va così l’Italia, va così la Sardegna… e il merito di ciò è quella MANGIATOIA elettorale che non si riesce a scardinare, perchè ha forti consensi in molte basi.
“Su mundu dèpiri sci'”? Eeeh, esagerau, gi no est nudda! S’ importanti est a fai is “regionalias” grillinas innoi puru. Deu nci dda biu a Minche’ stupendinci “in testa” comenti a Gabbanelli. E tandus, ita nas chi na’ ca no? E bincit puru is elezionis. Gobernarora o Acabbarora?
se siamo ancora a questi livelli in Sardegna, la risposta si puo’ dare leggendo le vostre critiche…prima di scrivere, informatevi bene su Michela Murgia, e tu Vito come mai sei cosi’ interessato a sapere? Forse questa notizia fa battere i denti a te e a un po’ di politici????
Ben venga una donna come Michela Murgia, una donna che ha sempre difeso la sua terra al contrario dei politici di professione che abbiamo sembre avuto da 50 anni e che ancora oggi li troviamo li in via roma…ma che schifo!!!!
Ma sai che siete paranoici? Vito è un giornalista e come tale riporta le notizie. quali sarebbero i suoi secondi fini? Che denti dovrebbe battere? Cosa ci perderebbe o guadagnerebbe da una Murgia candidata o eletta?
Perchè vedete tutto come amici/nemici, noi/voi, contro/a favore?
Una donna che ha sempre difeso la sua terra? … però disse di non andare a votare ai referendum! Se quello è difendere la propria terra, forse bisognerebbe cambiare il concetto di difesa. Abdicare ad esercitare il diritto al voto, e quindi ad essere parte integrante del processo di DEMOCRAZIA PARTECIPATA, è un precedente che avrebbe dovuto valutare con molta attenzione, soprattutto in un’ottica di candidatura alla presidenza. Quando mai si è vista una tale assurdità democratica? Aggiungo che NON E’ minimamente VERO che i politici di professione non difendono la loro terra… non trasfiguriamo nel concetto di MARIA IMMACOLATA MURGIA, perchè la cosa non reggerebbe per più di due post. Anche lei ha i suoi difetti, il primo dei quali l’inesperienza e infatti si vede dai risultati ottenuti. A quel punto Preferisco Marcello Fois, anche come scrittore.
vorrei sapere se la murgia può spiegare al mio gatto come mai in italia tutti, per sentirsi completi ed assurgere ad un determinato rango, devono prima o poi fare i politici
Quante domande e con quanta fretta per MIchela Murgia, e non si sa nemmeno se sarà davvero candidata! Pensare che Centro Destra, Centro Sinistra, ipotetico Partito dei Sardi e M5S, oltre a non aver ancora prodotto uno straccio di programma (cosa fare), non hanno espresso candidati (chi) e stretto alleanze (con chi), Stiamo sprecando inchiostro virtuale sul nulla.
http://bolognesu.wordpress.com/2013/06/03/kelledda-for-president/
Forse non sono bene informato ma mi pare che la sigra Murgia non sia iscritta a nessun partito indipendentista mentre mi sembra invece una interessata e ascoltata consigliera come , due e passa anni fa, mi dissero amici di Oristano ad una cena. O forse fu solo il cannonau ad ispirarli.
Sinceramente confrontata agli altri dalla scissione facile è quella più affidabile, almeno ci si riesce a dialogare e ci si possono trovare punti di incontro, per gli altri della combriccola (viste le dimensionio) qualsiasi cosa non sia nera o bianca è una cosa da combattere, anche se viste le forze in campo non c’è partita, purtoppo per loro dopo sa battalla di sanluri non esiste storia da narrare o da cui ripartire
Insomma, parlano parlano, fanno parte di gruppi indipendentisti, si intrufolano all’interno, poi sfasciano tutto con l’aiuto di personaggi non doc. poi, i loro capi delle varie segreterie italiotte li premiano candidandoli per avere venduto la propria madre. Chi avrebbe fiducia in persone del genere? non dovrebbero neanche sporcare con la loro presenza l’ingresso della sede della nazione sarda.
in genere le fughe in avanti non hanno altro fine se non quello di bruciare un candidato. anzi si viene a bruciare proprio quel movimento popolare che sta nascendo nei comitati, sul territorio a tutela del territorio stesso e che si incontano, scambiano informazioni ed esperienze e che hanno raggiunto un buon risultato nella piazza e nella assemblea di Arborea ma non solo. Nei comitati ci sono le persone che valutano la partecipazione di chi e’ veramente interessato ad una politica onesta per la gente. Forse, con queste fughe in avanti Bellu e’ proprio questo movimento che vuole fratturare. Non ci riuscirà, noi saremo ostinati ed i nomi dei leader saranno scelti fra chi e’ non solo portavoce ma anche attivista. Non ci lasciamo fregare dai giochi della vecchia politica
Perché Bellu? Non capisco, la notizia l’ha pubblicata la Nuova Sardegna.
Intanto vi segnalo anche questo interessante gruppo di estimatori del blog:
https://www.facebook.com/pages/Istituto-di-Studi-Indipendentistici-GM-Angioy/372110382897483
Benvenuti, od amici!
Vito, sei sicuro che siano estimatori del blog ? 😀 Trovo inquietante il regista antropologo sardo-greco Gnazzio Koddanadis , per motivi che puoi facilmente intuire dal suo nome ! Se non sai il significato , chiedi a Elio.. 😀
ci boliara scetti un accabadora per il centrosinistra sardo!!!
non conosco la murgia se non per aver letto un un libro,però per avere il consenso alla sua candidatura lei ,a mio modesto parere, non dovrebbe tacere ma parlare,partecipare a convegni incontri, e far conoscere le sue idee per la sardegna del futuro, a scatola chiusa, è difficile dare un assenso,
Premetto che non sono pro o contro Michela Murgia. Mi lascia abbastanza indifferente. Mi domando però se quello che dici, ovvero: “Per fare politica essere conosciuti non basta più, i testimonial non servono. Servono persone con le idee chiare, capaci di fare squadra, di tessere tanti fili e avere un’idea precisa e non superficiale della Sardegna e del suo futuro” sia l’affermazione del giornalista informato o, piuttosto, la speranza del Sardo che non ce la fa più a vedere la sua terra maltrattata. Per quel poco che mi intendo di politica, e per quel poco che la seguo sia a livello nazionale che regionale e locale, mi pare che chi entra in politica ha le idee molto chiare, si, ma solo su come favorire i propri interessi, e al più gli interessi di chi gli è vicino (che si tratti di famiglia allargata, amici, compagni di partito poco importa). Fare squadra poi? Credo che l’implosione del PD, che nonostante tutto va avanti e che ha raccolto consensi alle recenti amministrative sia la dimostrazione che anche se non si fa squadra e anzi si tessono trame contro il partito stesso si possa andare avanti… per mantenere lo status quo, ovvero per non cambiare niente di niente. Per fare BUONA politica, di quella che veramente produce cambiamento, non serve essere un testimonial, e su questo ti do ragione. Per fare buona politica per la Sardegna serve qualcuno che ami veramente la Sardegna, che si renda conto che il vero cambiamento per la nostra bellissima isola sarebbe anche un banalissimo “ritorno” alle origini, che implica il rispetto e la conoscenza delle sue tradizioni, della sua cultura e identità, del suo territorio e ambiente.
Bella la tua conclusione, una speranza e una visione del futuro che se ne frega (finalmente) della realpolitik, delle architetture industriali, de “s’intulzu apostulu de su segnore, (ca) si finghet santu, ite impostore”. Anche se, purtroppo, è oggi in Sardegna una visione minoritaria, irrisa e derisa, definita antistorica ed elitaria, parnasiana e antiscientifica, tutto allo stesso tempo. Ma continuamo a guardare più avanti, anche se, come dice la canzone, “i sogni belli non si avverano mai…”
ti sei accorto che michela murgia sta facendo politica da un anno e te ne vanti pure? Ma se faceva politica già ai tempi di irs prima della scissione. non vedo nessuna notizia, solo crastule rimpastate per andare contro il nemico della nomenclatura sinistrosa di cui vergognosamente rappresenti la miglior espressione.
Caro Vito, due anni fa hai detto che si candidava alla camera e non si è candidata, quindi la bufala l’hai presa eccome: hai gridato “al lupo” anzitempo e il lupo non c’era, c’è poco da fare i fenomeni. Per il resto, non bisogna essere premi Pulitzer per ipotizzare la candidatura di una persona che fa parte di un partito, ha un’idea precisa di Sardegna e opera da anni in comitati, associazioni e volontariato; guardando il lungo percorso della Murgia (esordire parlando di precariato ti sembra poco politico?) io invece mi stupivo che la candidatura non fosse ancora arrivata!
Se è vera quindi sono solo contenta. Il PD non ha uno straccio di nome decente e il resto della marmaglia sinistroide/sovranista è confuso, preda di egotici in delirio (vedi Maninchedda, che nel suo blog si fa chiedere la candidatura dall’amico invisibile che lo invita a cena, visto che non gliela chiede nessun altro) e decisamente mal consigliata. Murgia è giovane, intelligente, decisa e impegnata, che è ben più di quel che si poteva dire di molti di quelli che poggiano adesso il culo sullo scranno in regione. Se davvero chiederà il voto, non vedo nessun altro all’orizzonte che se lo meriterebbe di più.
E cosa sai della marmaglia sinistriode/sovranista? Informaci, per cortesia. Chi è che la consiglia male? E che progetti hanno?
Angela, il termine “sinistroide” la dice lunga.
Che la Murgia voglia fare politica seriamente è risaputo e neanche lei lo nega, e le voci giravano già da un po’. La cosa è senz’altro positiva perché è innegabile che lei abbia un’idea di Sardegna ben precisa e quindi, si spera, una linea politica di un certo tipo. Ciò detto: “con chi” e “come” restano le incognite principali, e le urne faranno il resto. Da vedere se i “sinistroidi” come tu affabilmente li apostrofi voteranno per chi ha quell’idea di società.
Peace&Love
in realtà chi si vuole candidare è proprio VITO BIOLCHINI. O no?
Per me (e per tutti) valgono le stesse domande che ho rivolto a Michela Murgia: con chi e per fare cosa? E le risposte le trovi nei post che ho pubblicato negli ultimi mesi sul partito dei sardi.
Ps: cosa ti aspettavi che dicessi, “Non ho niente da commentare”?
Auguri!
Se riuscisse semplicemente ad essere eletta come consigliere sarebbe positivo. Candidata Presidente? Con una alleanza progres grillini è possibile che ci stiano lavorando. Grillo dovrebbe scegliere fra la Murgia e Sale…
E una gran donna.Se si candida con il centro sinistra,le compro tutti i libri che ha scritto e che scriverà.Auguri.