Cagliari / Sardegna

Gigi Riva infangato dalla cattiva politica: Mauro Pili inqualificabile. Ma Zuncheddu che ci faceva in carcere da Cellino?

Oltre quarant’anni fa il grande allenatore del Cagliari dello scudetto Manlio Scopigno disse: “Mi sarei aspettato di tutto dalla vita, ma non di vedere Niccolai in mondovisione”. A noi, uomini e donne del 2013, purtroppo è toccato di peggio: vedere l’immagine di Gigi Riva infangata per colpa della politica. Quella peggiore.

“La colpa di tutto è di Mauro Pili, non capisco il suo comportamento”, ha affermato il nostro grande campione. In campo e, se possibile, soprattutto fuori: perché Riva è un uomo speciale, di straordinaria sensibilità e generosità. Che stavolta si è fidato della persona sbagliata.

“Se Pili mi avesse detto che non si poteva entrare in carcere, non lo avrei fatto. Ha compilato lui entrambe le schede all’ingresso di Buoncammino facendomi passare come suo portaborse, io ho solo firmato. Così son finito nei guai…”. Già: adesso la notizia di Riva indagato per aver visitato in carcere il presidente del Cagliari Massimo Cellino è su tutti i giornali. E lascia stupefatti perché la correttezza di Riva è leggendaria, e Riva non si merita neanche il sospetto di avere agito in maniera men che meno cristallina.

Di Mauro Pili che dire? Il deputato del Pdl da mesi cavalca con incurante superficialità il dramma calcistico del Cagliari, ergendosi a difensore della società rossoblù con argomenti sconsiderati, fomentando gli animi in maniera intollerabile, peggiorando (se possibile) una situazione già intricata di suo.

Perfino il vicesindaco di Quartu (amministrazione di centrodestra) davanti all’ennesima provocazione del deputato, ha dovuto radellarlo: “Spiace constatare, dai toni e dai contenuti dei suoi interventi, l’esuberante leggerezza con cui Lei tratta la questione di Is Arenas. Sembra che tutta la vicenda venga ridotta a una farsa, a un gioco nel quale anche il Consiglio comunale, massima espressione di questa città, venga considerato una dépendance di Facebook”.

Ora Gigi Riva è su tutti i giornali per colpa di Mauro Pili, realmente inqualificabile per aver tentato di sfruttare mediaticamente la generosità del campione, pronto a portare la sua umana solidarietà al presidente del Cagliari. Ma la procura ora indaga anche sull’editore dell’Unione Sarda, Sergio Zuncheddu. La cui visita in carcere a Cellino era e resta assai misteriosa e incomprensibile.

 

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19 Comments

  1. purtroppo certa gente non riesce a capire il perche’ GIGI RIVA, ha dato la sua solidarieta’non sanno o non vogliono e non riusciranno mai a capire che RIVA a messo da parte le vecchie polemiche del passato. la solidarieta’ e una sentimento che viene dal cuore e solo i grandi uomini fanno questo gesti. e visto che esiste la legge del contrappasso ,spero per questi dal cuore povero che un giorno serva a loro un pizzico di solidarieta’.

  2. Maurizio says:

    1) essere stato un grande giocatore non vuol dire che sia anche un grande uomo,
    2) è stato Riva a chiedere a Pili di voler andare a far visita a Cellino non il contrario
    3) se ammettiamo la buona fede dell’ignoranza di Riva perchè non altrettanto in quella di Pili?
    4) Da sempre tutti i deputati radicali hanno fatto centinaia di visite nelle carceri, compreso Buoncammino, accompagnati da semplici militanti locali, e nessun magistrato a mai contestato tale reato.
    5) sembra di capire che l’operato della magistratura nei confronti di tutta l’affaire Stadio sia di particolare accanimento giudiziario, considerato le motivazioni risibili dell’accusa e che i protagonisti della vicenda sono ancora agli arresti

    • 1) Riva è un grande uomo. Non accorgersene significa essere dei piccoli uomini.
      2) E quindi?
      3) Perché un deputato non può non sapere certe cose, tutti gli altri sì.
      4) Nessuno ha contestato questo reato perché chi accompagnava i deputati radicali aveva un ruolo specifico connesso alle ragioni umanitarie della visita. La legge non impedisce ai deputati di essere accompagnati da loro collaboratori, ma impone che questi collaboratori siano effettivamente tali. Né Riva né Zuncheddu lo sono.
      5) Ruby è la nipote di Mubarak.

      • Francu says:

        Oh vito questa è gente che confonde la merda con il cioccolato. E infatti per domenica ci sarà il posticipo del carnevale ad Asseminello per dare solidarietà a quel grand’uomo di Cellino. E mi tocco i coglioni perchè nominarlo porta sfiga

      • Shikkoso says:

        Ma mollali Vito. Gente che spara minchate tali non merita nessuna risposta. Ora si mette persino in dubbio la statura morale di Riva…questa Regione sta finendos empre più nella polvere, con Cellino promossoa Santo e Riva denigrato….la tragedia è che sta gente ha dirito di voto.

  3. Radio Londra says:

    x Andrea
    Evidentemente Riva era convinto che bastasse la presenza di un Parlamentare (non so quanti sono a conoscenza del fatto che necessiti essere portaborse).
    Quello che doveva informarlo bene sulle procedure era Mauro Pili.
    Ma vuoi mettere con una simile opportunità, soprattutto in periodo elettorale?
    Però solo il pensiero di GIGGIRRIVA ROMBODITUONO portaborse di Mauro Pili fa accapponare la pelle.
    Secondo me, per esempio, Mauro Pili non ha mai segnato neanche una rete di rovesciata
    Ma candu mai………

  4. andrea says:

    Ma come si può firmare senza vedere quello che si firma? Capisco la buona fede, ma Riva è stato veramente uno sprovveduto.

  5. slacklife says:

    Dispiace per Riva, la cui storia parla per sè, ma il punto è nella coda dell’intervento di Vito: perché l’editore dell’U.S. è andato a farsi vedere da Cellino in carcere?. Forse certe presenze servivano a calmare una persona, già impulsiva di suo, in um momento delicato e difficile. Provo a spiegarmi: Cellino il primo giorno in carcere è stato sottoposto ad un normale interrogatorio dal magistrato che segue l’inchiesta in cui è coinvolto. In quella circostanza sembra che lo stesso si sia lasciato andare a considerazioni su una serie di altri “affari” che hanno interesato l’area vasta di Cagliari. Tali dichiarazioni sono state ritenute talmente importanti che: 1) l’avvocato difensore ha chiesto la segretazione dell’interrogatorio; 2) il magistrato ha avvisato i suoi colleghi, che già si occupano di questi “affari”, della necessità di sentirlo direttamente. Tra questi due interrogatori è arrivata la caritatevole visita dell’editore dell’U.S.. A volte un’immagine vale più di tante parole.

  6. Non ho vissuto per 69 anni, solo per 25…ma mamma mi ha insegnato che non si va col lupo cattivo, non gli si dà solidarietà e soprattutto che quando si firma un documento lo si legge. Ma forse sarò strana io che non giustifico una persona solo perchè “eroe del calcio”.

  7. Carlo Murtas says:

    Anch’io credo all’assoluta buona fede di Gigi Riva, di cui Pili ha sfruttato per fini pubblicitari l’immagine o che forse ha usato per la copertura di qualcos’altro.
    Volendo stare alla battuta rievocata da Biolchini di Manlio Scopigno, se è vero che Niccolai si beccò l’affetuosa battuta dal “Filosofo” per i suoi autogoal spettacolari, Mauro Pili, infangando, grazie ad un comportamento superficiale ed arrogante, l’immagine di Gigi Riva, ha commesso il più clamoroso degli autogoal della sua già screditata carriera politica, forse perfino superiore al clamoroso ” copia e incolla” del programma Formigoni per la sua giunta, o a quello dell’esibizione delle antiestetiche Superga bianche con cui girovagava in marcia elettorale per la Sardegna, deturpandone il paesaggio.
    L’attenzione sul cinismo e l’attitudine manipolatoria di politici come Pili, che ha sfruttato, in questa occasione, la generosità di personaggi come Gigi Riva, non deve far passare in secondo piano l’altra questione posta da Biolchini: che ci faceva in carcere Zuncheddu come assistente e portaborse di Pili? Boh.
    In una città dove prolificano gli scrittori che si dedicano al “noir”, si potrebbe proporre la questione anche come tema conduttore di racconti, magari da inserire nell’inserto estivo dell’Unione, per la gioia dei suoi sparuti e masochisti lettori.

  8. …Certo è però che l’icona vivente del Chiagliari non è stata proprio un fulmine nel comprendere che l’ingresso a Buon cammino poteva essere tanto illegittimo… quanto strumentalizzabile…

  9. Radio Londra says:

    Ieri (e mi sa anche oggi) sul sito dell’Unione Sarda le consegne devono essere state veramente precise.
    Sull’argomento Pili-Riva non è passato un solo intervento che non fosse parte del copione.
    Una barriera impenetrabile.
    Neanche una frasetta buttata li.
    NIENTE. CENSURA TOTALE.

  10. Un tranello teso da chi, per squallidi interessi elettorali, voleva conquistare visibilità e consenso. Tutta questa storia dello stadio è stata appoggiata dalla politica locale per conquistare consenso tra i tifosi/elettori.

  11. E intanto la società Cagliari Calcio SpA annuncia di aver messo in moto i legali dopo le dichiarazioni di Zedda.
    Et voilà.

  12. Shikkoso says:

    E l’Unione Sarda continua a pompare la tifoseria senza vergogna…ora utilizza Riva per screditare ulteriormente la magistratura cagliaritana e la frasetta di Zedda su Cellino diventa occasione da sparare in prima pagina, dopo che per mesi gentaglia col cervello a mollo nel nulla e dipendenti vari di cellino lo hanno insultato con contorno di omofobia varia su FB e giornali vari.

    • La Fine del Lirico says:

      Effettivamente la magistratura e l’insulso sindaco di Cagliari non hanno bisogno delle campagne dell’Unione: si squalificano ampiamente da soli.

  13. Sandro says:

    Ma anche Riva…..perchè non si è tenuto alla larga da certi personaggi? Aveva tutto da perdere dall’accostare la sua immagine a quei due….come ha potuto essere così ingenuo?

  14. gengis kanu says:

    il duo Pili- Cellino, per vendicarsi della batosta elettorale che presero ai tempi di Soru, decidono di vendicarsi incasinando un bel po’ di amministratori e personaggi illustri (o non illustri, ma solo noti) della Sardegna forti del tifo popolare che, si sa, non va certo per il sottile quanto al rispetto di procedure e galateo istituzionale …. a questo punto aggiungerei: svegliaaaaaa Zona Franca subito, eurocrati cugurrre !!!

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