Secondo me non ci vorrà molto tempo prima di vedere il presidente della Camera o del Senato costretto ad interrompere i lavori dell’aula e pronunciare la fatidica frase: “Scusate colleghi, c’è un medico in sala?”. Perché la deriva psichiatrica del Movimento Cinque Stelle è già evidentissima e promette di dare grandi soddisfazioni agli italiani. Secondo me Grillo e Casaleggio dovranno consentire ai loro parlamentari di guadagnare un po’ di più per potersi permettere delle costose sedute di terapia settimanale. Perché quando si dice una cosa e si fa il suo contrario si finisce dritti dritti sul lettino del dottore a farsi qualche domanda sul senso della vita.
Perché, non lo sapete? Adesso, secondo la vulgata grillina, il merito dell’elezione di Grasso e Boldrini sarebbe ovviamente loro, dei pentastellati! Che Grasso e Boldrini non li hanno candidati né eletti e neanche votati! Però è merito loro.
“Noi votiamo solo i nostri candidati, però Grasso e Schifani non sono la stessa cosa, noi non li votiamo, però qualcuno di noi ha votato Grasso, e chi lo ha fatto è un traditore, e quindi se è stato eletto Grasso è soprattutto merito nostro, dovete ringraziarci. Anzi no, perché Grasso è stato votato dalla Lega e dai montiani. Ma chi ha tradito, fuori!”. O maccus!
È merito loro ovviamente anche se adesso Grillo sbraita contro la libertà di coscienza e il voto segreto e chiede ai “traditori” che hanno dato il loro voto a Grasso di uscire allo scoperto e dunque dal partito. Intanto su Facebook è tutto un fiorire di “schiene dritte”, di “traditori” e “tradimenti”, di “infami” da punire, di “coerenza” da mantenere, con un lessico tanto caro ai fascistoidi di tutti i tempi e di tutte le latitudini. Uno spettacolo.
Se non si è rappresentanti di una politica vecchia e sorpassata, dire una cosa e il suo contrario è sintomo di disturbo grave. Che andrebbe curato. Venga cittadino, si accomodi. Mi parli dei suoi genitori. Si rilassi.
E comunque, onorevoli cittadini, se andate tutti dallo stesso dottore avrete anche uno sconto. Si paga a fine seduta, sappiatelo.
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E’ la schizofrenia politica del vertice che preoccupa.
Meno di due anni fa, Grillo diceva nel comunicato politico numero 45: “Ogni eletto risponderà al programma e alla propria coscienza, non a organi direttivi di qualunque tipo”.
Concetto rafforzato in uno degli ultimi capoversi: “La libertà di ogni candidato di potersi esprime liberamente in Parlamento senza chiedere il permesso a nessun capo bastone sarà la sua vera forza”.
Oggi invece dimostra che si può cambiare orientamento, invitando alle dimissioni gli esponenti del libero pensiero, senza bastone..
Se il leader cambia parere, deve (dovrebbe) consentire anche ai suoi seguaci di poterlo fare.
Certe asimmetrie risultano più schizofreniche che incoerenti.
Qualche tempo fa ci fu un bellissimo sentimento comune che portò ad un forte movimento di partecipazione. Fu stroncato in una notte nel modo più abietto, tra le mura della scuola Diaz. Personalmente vedo la stessa bellezza, e la stessa purezza, in tanti che hanno trovato voce nel Movimento 5 Stelle. Non soffochiamo cinicamente questa voce, anche se non è perfetta.
Dobbiamo andarci tutti dallo spicanalista, perchè non riusciamo ad accettare che in parlamento ci siano teste pensanti e vogliamo invece inquadrare tutto secondo le vecchie logiche del “partito dice… parlamentare fa”. Ben vengano le persone che usano la testa, perchè se non sbaglio questo è quanto devono fare in base alla costituzione. Grillo è servito allo scopo, adesso vediamo se la pianta può crescere e prosperare…..
Infatti, ma è proprio la testa che manca: Bersani aveva servito un assist, bastava appoggiare in rete! Come non comprendere la differenza tra Boldrini /Grasso e gli altri candidati del centrodestra? Come non comprendere la differenza tra l’incarico istituzionale di presiedere le camere (in cui tutti si potevano riconoscere) e il governo (quello è un altro paio di maniche)? Spiegatelo al senatore Cotti che sproloquia su distinzioni di cui nulla capisce. Certo che se passa l’idea che “siccome si è firmato un impegno” , … allora …
Osservo che questo modo di agire (ovviamente mi riferisco ai parlamentari grillini) non mi sembra per niente nuovo, anzi risente troppo di strategia a priori, non calata nella realtà. Se la politica è comunque l’arte del possibile, allora in parlamento ci si muove per avere il miglior risultato. In questo senso Grasso non è uguale e a Schifani ! Su questo non c’è giustificazione che tenga. Leggere le fesserie del nostro Cotti (purtroppo le riporta anche il Fatto) fa cadere le braccia. Che altro dire, questi giochetti mi sembrano degni del peggior Doroteo.
Cotti è la quintessenza del doroteo, ma magari in altre circostanze questo riuscirà utile a tutta la comunità 😉
Caro Pio, se tanto mi dà tanto, non credo che il buon Cotti sia molto migliorato dai tempi delle assemblee studentesche del Dettori … 😉
@ Gigi Z. : Ti chiedi come Vito abbia fatto a capire che tu non sei grillino. A parte la sostanza delle argomentazioni (che sarebbe sufficiente), chiedi:
Se distingui “nostro” da “loro” fai una cosa che non può sfuggire a uno abituato a pesare le parole. Il Nostro, oltre a essere un giornalista (che è già una brutta cosa) si è pure macchiato della grave colpa di avere scritto alcuni copioni teatrali. Figurarì….
Quelli che hanno votato Grasso per non votare Schifani (quasi tutti senatori del SUd, che sanno bene chi sia Schifani), a seguito del post di grillo, sono stati insultati pesantemente, accusati di essere stati comprati etc.
Altri, qualche giorno fa, sono stati contestati perchè stanno rendicontando spese più alte di altri, (ad.es. i 2 mesi di caparra oltre al mese d’affitto. )
E siamo solo all’inizio. O già alla fine.
O Vito, please relax!! E ita t’est assortiu su mali cincusteddudu? E ita manera! Est sèmpiri s’imbitzu malu de sa polìtica italiana. Sceti fueddus, fueddus, e fatus nudda. Chi si citiais pagu pagu e ddus lassiais traballai in paxi! Po imoi s’ùnicu fatu est ca teneus duus presidentis de is stamentus chi funt genti de grandu vàllia. Candu eus a biri àterus fatus, ddus eus a cumentai. Ma finsas a insaras, po praxeri, abarrai assèlius…
Stevini, condivido pienamente. Bisogna stare zitti e lasciar lavorare. Esporre il giudizio a posteriori.
Non tutti coloro che cambiano idea necessitano di un lettino come dice il tipo. Se fosse così sarebbe un grande problema, avremmo bisogno di milioni e milioni di psichiatri, perché coloro che modificano il loro dire e pensare sono milioni. Detto questo, cambiare opinione, o dissociarsi, a volte è segno di intelligenza e grande saggezza. E’ come che una persona radicalmente onesta ad un certo punto venga coinvolta da un amico per ammazzare una persona, all’ultimo minuto si dissocia, cosa vuol dire che il dissociato è pazzo o ha preso in mano la sua coscienza capendone la pazzia del primo? Questo esempio è generico non diretto a Grillo o altri.
Non c’è nulla di male a sdraiarsi nel lettino di uno psicoanalista. Le cose migliorerebbero sensibilmente per tutti/e se da noi fosse più diffusa la cultura della sanità mentale. Le tue considerazioni non aiutano da questo e neppure da un altro punto di vista, se non dedichi almeno un pò del tuo prezioso lavoro a meditare sulle opportunità che potrebbero derivare da ciò che, dopo le elezioni, sta accadendo in Italia e in Sardegna (e non mi pare cosa di tutti i giorni), invece di accanirti sul peggio degli altri.
O Sergio, ma stai scherzando? Capisco che l’ironia non si compra un tanto al chilo, ma un minimo di dotazione di base dovremmo averla tutti.
Si affronti un tema vero: il PCI/PD in italia è minoranza e prende tutto. Adesso il compagno napolitano dà l’incarico al compagno bersani per fare il governo. Poi, dulcis in fundo, un altro compagno sostituirà il compagno napolitano alla presidenza della repubblica italiana. In compenso, per la sardegna, ascoltatevi l’intervento di silvio lai alla direzione del PD.
E non solo, hanno pure il Papa!
Siamo circondati!!!
Già i cavalli dei cosacchi si abbeverano nelle acquesantiere di piazza san pietro.
E dai Vito che l’hai capito anche tu il senso di quel “e’ merito nostro”.
E’ merito loro se il PD ha dovuto stravolgere i suoi schemi precostituiti e sacrificare i vari Franceschini e Finocchiaro in favore di persone molto piu’ slegate dall’apparato e molto piu’ espressione della societa’ civile. Concorderai con me che il PD ha fatto piu’ passi avanti verso il rinnovamento in questi ultimi 15 giorni che negli ultimi 15 anni!!!
Caro Gigi, tu puoi fare una valutazione del genere perché non sei grillino. Ma i grillini non possono vantarsi di aver fatto una cosa (aver costretto il Pd a mettere in campo nomi di qualità) e contemporaneamente prenderne le distanze (chi ha votato Grasso è fuori!). Non si può dire allo stesso tempo una cosa e il suo contrario: è, tecnicamente, da matti. Politicamente poi manco la peggiore Dc lo faceva.
matti sono un po’ matti, però il loro atteggiamento secondo me non è copsi’ assurdo. Da una parte c’e’ la soddisfazione nel vedere che la loro presenza in parlamento sta sparigliando tutti i piani e obbligando gli altri partiti a uscire dai vecchi schemi e a fare scelte nuove, dall’altra la decisione di continuare a mantenere una linea di distacco da un partito di cui evidentemente continuano a non fidarsi.
Tu ti fideresti di uno che sai che ha fatto una determinata scelta che non avrebbe fatto se le circostanze fossero state a lui più favorevoli?
P.S. come hai fatto a capire che non sono un grillino?