In una settimana è cambiato tutto. Sette giorni fa il segretario di Sel Nichi Vendola attaccava Mario Monti (“È incredibile come non veda il dolore provocato nelle viscere del Paese. In caso di pareggio, un ticket con lui sarebbe spaventoso”) e il giorno dopo il vicesegretario del Pd Enrico Letta lo redarguiva pubblicamente dicendo senza mezzi termini: “Se vinciamo chiederemo l’appoggio di Monti”. Il giorno successivo Bersani, intervistato da Sky avallava questa strategia. Sel dunque confinata in un angolo a leccarsi le ferite, e a immaginare nuovi distinguo in grado, in qualche modo, di convincere l’elettorato che loro sono contro Monti, anche se il loro maggiore partito alleato di fatto non lo è. Brutta situazione.
Bersani però capisce che ogni tanto deve dire qualcosa contro Monti e dunque si chiede blandamente se il presidente del Consiglio non abbia lasciato la polvere sotto il tappeto… Ma è evidente che la durezza degli attacchi di Monti nei confronti del centrosinistra non è pari a quella del centrosinistra contro Monti. Che infatti rilancia: “Destra e sinistra? Dio ce ne scampi!”. Dove la destra e Berlusconi e la sinistra è Sel e una parte del Pd. Bruttissima situazione.
Il Terzo Polo picchia duro, perché sa che sono più i voti che può prendere dal Pd di quelli che il Pd può sottrargli. Situazione imbarazzante. E infatti nei sondaggi il Pd ormai è fermo, se non in lieve flessione. E mancano ancora cinque settimane al voto! Pessima situazione.
E siamo dunque ai giorni nostri. Bersani si incazza con Casini, lo accusa di voler “governare senza avere i voti”. Ebbà? Al contrario però, si potrebbe dire lo stesso del Pd: che vuole governare senza avere i voti che gli garantiscano la maggioranza alla Camera e al Senato. Dunque che si fa?
La soluzione è semplice: se Bersani inizia a capire che di Monti non si può più fidare, che il tacito accordo di fare un governo di coalizione dopo il voto viene messo in crisi dalla aggressività del Terzo Polo, allora c’è per il Pd e Sel una sola soluzione: vincere le elezioni, vincerle veramente. Vincerle alla Camera e anche al Senato. Come? Semplice? Alleandosi con la Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. Stabilendo un programma minimo ma chiaro. Un vero programma di centrosinistra.
State storcendo il naso? E perché? Non lo sapete che in queste ore il Pd sta facendo enormi pressioni su Rivoluzione Civile perché non presenti le proprie liste al Senato in regioni chiave come Campania e Sicilia? Allora ha ragione Casini? Bersani vuole veramente vincere le elezioni con i voti degli altri?
Niente desistenza dunque, ma una alleanza alla luce del sole. Il Pd deve decidere se vincere le elezioni o se perderle per effetto di questa tacita alleanza con il Terzo Polo. Perché l’aggressività di Monti unita alla debolezza dialettica di Bersani rischia di far crescere tutti i partiti tranne il Pd e Sel, che saranno bombardati da tutti ma non potranno reagire agli attachi di nesuno (se non di Berlusconi, ovviamente).
Il centrosinistra è ancora in tempo per per non cadere nella trappola, ma deve fare in fretta. Ed è comunque già incredibile Sel e Pd preferiscano rischiare di non vincere le elezioni (preparandosi ad un governo di coalizione con Monti, Fini e Casini) piuttosto che vincerle veramente alleandosi con Ingroia.
Con questo schema, da qui alle elezioni il consenso del Pd verrà pericolosamente eroso, la lista di Ingroia forse supererà Sel (anche se, per effetto della legge elettorale, avrà una minore rappresentanza parlamentare) e alla fine si creerà una situazione imbarazzante per parte del Pd e praticamente ingestibile per Sel. E se il centrosinistra non avrà la maggioranza nei due rami del parlamento, la colpa non sarà certo di Ingroia.
Post scriptum
Attenzione, mi dicono dalla regia che oggi il responsabile economico del Pd Stefano Fassina ha dichiarato al Financial Times di essere favorevole “ad una collaborazione con i centristi sostenitori di Mario Monti”, e contrario “a modifiche al Fiscal Compact”. Poi non dite che non lo sapevate.
non vedo quale sia il problema di governare con Monti. Forse fa paura che finalmente ci sia al Governo una persona competente e educata ?
Vogliamo continuare con i grandi Ministri nominati per interessi di partito in base ai voti ottenuti alle lezioni ?
Forse è arrivato (in generale) il momento che ci siano persone che finalmente si interessino dei cittadini e non di gestire il potere in Parlamento cosa della quale non ce ne frega più nulla.
Tra l’altro, ma questa è la mia opinione personale, se in Italia ci fosse un po’ di coraggio i partiti tradizionali non andrebbero votati, tutti senza distinzioni, perchè ci hanno rovinato e non meritano più la benchè minima fiducia.
Ma vedo dai sondaggi che le pecore continuano ancora ad andare dietro al pastore
E’ incredibile quanto sia pervicace l’ostinazione con la quale, non dico i dirigenti, ma i militanti del centrosinistra continuino a proporre il voto utile e a dire che ciò che si muove alla loro sinistra faccia il gioco di Berlusconi. Ricordate: l’ultima volta che ci hanno chiesto un voto utile CONTRO Berlusconi hanno fatto un governo CON Berlusconi. Vi do un indizio. E’ quello ancora in carica per l’ordinaria amministrazione.
L’auspicio, sacrosanto, che il centrosinistra possa allearsi con Ingroia, è destinato indubitabilmente a svanire. Il Pd – temo ohimè con la complicità e la connivenza di Vendola – ha già deciso di allearsi con Monti e i moderati di Casini e Fini. A prescindere dal risultato elettorale: ovvero anche se vincesse alla Camera come al Senato. E non per le pressioni della componente ex Popolare-Margherita ma perché ormai, complessivamente e in tutte le sue componenti, il Pd nel suo DNA ha metabolizzato e incorporato una dimensione di Partito di centro-moderato e non più di sinistra: con la becera subalternità al mercato, con il sostegno alle cosiddette grandi opere (sostegno della TAV) ecc. Ma soprattutto con il sostegno, nell’ultimo anno, delle politiche montiane tutte tese al restringimento e/o liquidazione dei diritti dei lavoratori e delle loro conquiste.
A fronte ciò, è quanto meno bizzarra la posizione del Pd nei confronti della Lista Ingroia: dopo aver estromesso l’IVD di Di Pietro escludendo con lui qualsiasi alleanza: reo – si dice – di aver “criticato” (e giustamente, aggiungo io) Napolitano; dopo aver creato il vuoto alla sua sinistra con la sciagurata politica di Veltroni, rompendo di fatto qualsiasi rapporto con Rifondazione; dopo aver irriso Ingroia, non rispondendo neppure alle sue sollecitazioni, oggi il Pd chiede a Ingroia la desistenza.! E guarda caso la desistenza in quelle regioni (segnatamente in Campania e Sicilia) in cui verosimilmente Rivoluzione civile avrà un risultato significativo: i sondaggi gli attribuiscono l’11%! Un po’ di pudore!
Se non votate Pd consegnerete l’Italia a Berlusconi! E una vecchia e becera litania che abbiamo già conosciuto con Veltroni: qualche ingenuo ci è cascato. Ma non ci caschiamo più. A parte che sa di minaccia e di ricatto, ma si sono già dimenticati che con Berlusconi hanno già “governato” insieme per un anno intero? A parte ciò, c’è una strada per sbarrare la strada a Berlusconi: proporre una politica e un progetto di governo alternativo (patrimoniale, No Tav e No Ponte di Messina, abolizione Legge Fornero e Riforma Gelmini, Legge sul conflitto di interessi e Riforma elettorale, Riforma costituzionale dello Stato in senso federalista). E c’è l’alleanza, alla luce del sole – su questo condivido la posizione di Vito – con Ingroia, IVD e la Sinistra.
Sulcis, si candida l’operaio-ribelle
Antonello Pirotto corre con Ingroia
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Antonello Pirotto, l’operaio simbolo delle lotte del Sulcis, è in corsa alla Camera in Ingroia.
“Nessuno degli schieramenti tradizionali ha avuto il coraggio o l’intelligenza di candidare un operaio sardo, di Porto Torres, di Ottana o del Sulcis. L’ha fatto Antonio Ingroia”. Così Antonello Pirotto, 50 anni, di Carbonia, operaio dell’Eurallumina di Portovesme (è componente della Rsu), in lizza per un seggio alla Camera dei deputati nella lista di Rivoluzione Civile. È al numero due, in prima fila c’è il leader, l’ex pm.
Martedì 15 gennaio 2013 12:44
Mmm compromesso tra idv, riaffondazione e altri che giá si stavano scannando per il secondo posto in lista che potrebbe voler dire elezione quasi sicura?
Incredibile la reazione dei sardi di fronte alla candidatura di Pirotto.
Lo hanno aggredito e sbranato sui quotidiani locali.
Non gli perdonano di aver scelto una cassa di risonanza italiota, che accetta di buon grado voci operaie.
Avrebbe dovuto giurare sull’altare sardista, in nome del Nume SHRDN, ormai perfettamente orientato in direzione dei palazzi romani.
Fortunatamente ha preferito lasciare il posto a Benito Urgu e a Doddore Meloni.
Da Di Pietro in poi questa storia dei magistrati che vanno in politica sull’onda della loro visibilità mediatica a me non è mai piaciuta. Siamo un paese di primedonne.
Porsi qualche domandina in più sul perché alcuni magistrati siano COSTRETTI a lasciare la toga, no?
Vito, in beru s’artìculu de su FT est de importu mannu, ca isfaulat chi b’apat unu chertu intre Monti e Fassina. Mentovo su chi mi paret prus de importu:
Patu de bilantzu.
“We will not renegotiate the fiscal compact or our balanced budget amendment in the Constitution. If we acted unilaterally, we would damage the European project. We want to have more room for counter-cyclical fiscal policy, but at the European level.”
Libertade de dispidida de sos traballadores.
“It is not difficult for businesses to fire people in Italy. What does not work is the application of the law. This is why we need to reform the judiciary system”
Mantenimentu de su livellu de sa paga petzi ca:
“Exports are not enough to help the economy, we also need internal demand.”
Ca in su benidore nos arreat chi:
“We will seek an agreement between the trade unions and businesses to freeze wages in exchange for investment. Over the last decade, investment by the private sector was not enough”.
E custe diat èssere un’economista de manca. Su chi sunt aprontende, in sardu si narat mànicu ‘e paràcua.
http://www.ft.com/intl/cms/s/0/65175e70-5d87-11e2-a54d-00144feab49a.html
Su programma economicu de su PD est unu programma de destra. A nàrrere sa beridade custu bellu artìculu de Biolchini mi faghet pensare semper de prus una cosa: chie si siat chi bincat sas eletziones italianas, po sa Sardigna no at a cambiare nudda, si non carchi mànigu de paràcua nou nou.
Mi rimane il dubbio che allearsi con Ingroia possa davvero portare alla vittoria.
Di sicuro un’alleanza con Ingroia la preferirei di gran lunga rispetto ad un’alleanza con Monti, ma la lista monti dovrebbe portare un 15%, mentre Ingroia circa un 5%.
C’è però anche da considerare in quanti “fuggiranno” dal PD/Sel nel caso di un’allenanza con Monti e questi voteranno Ingroia (quindi alla fine il conto totale PD/Sel + Ingroia resta uguale).
Lo scenario per me inevitabile sarà un governo ampio che durerà massimo 3 anni che include tutti da Ingroia a Monti in cui tutti andranno d’accordo fino a quanto qualcuno non reclamerà un posto in una commissione per qualche amichetta o un posto di sotto segretario per l’amico dell’amico e, se tale posto non verrà dato, con qualche ridicola scusa ideologica verrà fatto cadere il governo.
Ah, ovviamente nei prossimi 3 anni non verrà cambiata la legge elettorale.
La rivoluzione (civile) la vincerà….
ma quante volte rischierà
di perdere, di essere soffocata
quante volte dovremo provare
l’amaro ed il salato
nel leccarci le ferite
pur di ripulirci dal nostro sangue
solo da sfruttati, bastonati, sputati
quando ci rialzeremo
quella frase
rivoluzione la vincerà
quella parola
avrà un senso e non sarà
più soltanto il finale di una canzone
da cantare sguaiati.
Ma chi ha mai detto che
vincerà da sola
come e quando mai potrà
cominciare
se nessuno l’avrà preparata
giorno per giorno
nelle coscienze degli uomini
e delle ragazze
dei ragazzi e nel cuore
e nel cervello
degli sfruttati
La rivoluzione la vincerà…
Tato non ragionare in termini di percentuali nazionali (che riguardano solo la Camera dove la vittoria pd-sel è scontata salvo suicidi), ma di regioni (campania, sicilia e lombardia) e senato, nelle quali senza un accordo con rivoluzione civile (che ha percentiali prossime alle 2 cifre), il PD dovrà per forza allearsi con Monti per avere numeri. Lo sano tutti e lo vogliono in tanti (dentro il PD), tranne Vendola che sta già narrando una storia che non esiste
Giunti a questo punto se il PD non aprirà a Rivoluzione Civile con un accordo chiaro trasparente e alla luce del sole ( naturalmente prima delle elezioni ) perderà anche la possibilità di esprimere il Presidente del Consiglio se non avrà la maggioranza al Senato cosa possibile anzi probabile, e di conseguenza Monti sarà il presidente del Consiglio e inporrà la sua agenda anche al PD Sel diventerà marginale e quindi non esseziale per la governabilità…uno che ha creduto in Sel..
Arrivati a questo punto Pd e SEL farebbero bene a riprendersi il consenso che avevano un mese e mezzo fa con una campagna elettorale ben fatta, scevra da frasi a sensazione e ricca di proposte che diano a tutti la sensazione che si cambia davvero musica, non per spirito di vendetta contro qualche ceto sociale ma per salvare veramente l’intero paese.
Se non hanno queste idee in testa è giusto che si pareggi e che per un altro giro comandi Monti magari sostenuto da una maggioranza più spostata a sinistra.
Ma se queste idee ci sono gli Italiani capiranno e non sentiranno l’esigenza di sprecare voti con Ingroia. Monti al massimo darà un appoggio esterno, la Lega sarà sotto lo sbarramento e Berlusconi finalmente si occuperà delle case di antigua dove magari troverà un comodo riparo per la sua latitanza iniziata dal lontano 1994
mi raccomando non sprecare voti che cosí Siro Marroccu e Paolo Fadda tornano in Parlamento mi’ … già me le vedo le centinaia di proposte fatte in questi anni finalmente essere approvate per quelle nuove propongo la Villacidrese in seria A per decreto o maratone per tutti da Villa San Pietro a Roma sul ponte della Tirrenia
già, meglio avere cosentino al ministero dell’economia, dell’utri alla giustizia e la minetti all’istruzione….
e poi né marroccu né fadda passeranno alla storia come politici memorabili però sono stati eletti da un voto dei simpatizzanti del pd, il che significa che hanno preso il loro rischio che è già qualcosa.
comunque continuiamo così, non sporchiamoci le mani, opposizione dura e pura fino alla morte, tanto abbiamo sempre le 56 ville da affittare….
Considerare chi non vota PD/Sel sostenitori del B mi sembra un’esagerazione naturalmente spero che in sardegna i candidati siano almeno “votabili” Bulgarelli anche se non è sardo sarebbe uno di questi..
non sostenitori (ci mancherebbe) ma suoi involontari collaboratori.
è il porcellum! è una legge elettorale che si è cucito su misura per amplificare i suoi punti di forza e per trarre vantaggio dai punti deboli della sinistra (la molteplicità di tanti piccoli partiti).
E se continuerà a contare in parlamento, questa legge elettorale continueremo ad per cui …
ma baaah, ma nel 2013 siamo ancora del parere che fare bella figura da santoro significhi essere dei politici?
è un partito nato consapevole di collocarsi attorno alla soglia di sbarramento, attaccando il pd e gli altri magistrati ‘poco convinti’ nella lotta antimafia.
ha poche speranze ma con una spinta di santoro (peraltro impegnato a resuscitare berlusconi che continua ad essere il suo vero datore di lavoro) è probabile che riesca a erodere ancora un po’ di consenso del pd e a giocare di sponda con monti e berlusconi.
ottima visione strategica.
come dice vendola: non si candida a governare, ma a testimoniare.
“Provate un po’ da soli a fare il conto di quanto tempo i maggiordomi televisivi dedicano a Monti, al Pd e al Pdl e quanto alla Lista Ingroia. La campagna elettorale si sta svolgendo in una condizione di violazione permanente delle regole del gioco e del rispetto della legge. La Lista Ingroia-Rivoluzione civile crea un problema perché rischia di portare via i voti alle tre liste che stavano insieme nel governo Monti, anche se adesso fanno finta di litigare. Poco male, vuol dire che si fa sparire così passa la paura. Ma così si fa nei regimi, non nelle democrazie.
Figuratevi che l’Agcom, che dovrebbe sorvegliare e garantire la parità di trattamento, nemmeno sta monitorando la Lista Ingroia-Rivoluzione civile. Giustificano questa censura dicendo che ciò avviene perché quella lista non sta in Parlamento e, dunque, bisogna aspettare la presentazione ufficiale delle liste. Bugiardi! La Lista Monti, che non sta in Parlamento, viene monitorata eccome, e anche il Movimento 5 stelle. Questa è solo la scusa a cui si attaccano per giustificare il tentativo di nascondere quanto più possibile agli elettori la presenza di un’alternativa di governo diversa da quella dell’agenda Monti.”
AdP
Bene, bene… per poter accedere ai commenti ho dovuto eliminare un link di riferimento.
Non si è mai visto…
Boh, mi sembra strano. E’ la prima volta che succede una cosa del genere. Io non ho operato nessun intervento ai tuoi commenti.
Che anche Vito abbia fatto parte della trattativa stato-mafia e voglia ostacolare il raggiungimento della verità……
Gentile Vito,
sì… è proprio strano.
Sono comparsi tardivamente due dei miei brevi interventi (uno è un semplice link) inviati molto prima di quelli pubblicati nel tardo pomeriggio, senza problemi.
Mi chiedo dove fossero finiti nel frattempo e come mai non sono stati inseriti tra quelli in attesa di moderazione.
Praticamente sono passati dal produttore al consumatore, dopo aver circumnavigato la Sardegna. 😀
Erano finiti nello spam!!
Oh my God! (trad: Gesucristumiu!)
Così… spontaneamente?
Comunque grazie per averli liberati dal pattume.
P.S. Che bello… qui siamo già al 15 gennaio!
In questo blog si vola… 😉
Io sto con Ingroia e con tutti coloro che rischiano la vita per combattere la corruzione e il malaffare, specie se istituzionalizzati.
Allo schieramento si continua a negare visibilità mediatica.
Paura?
No.
Ma che dici?!
Ingroia è un prodotto della sovraesposizione mediatica offertagli da Santoro.
Anche oggi è in tv.
Grillo in tv non ci va, ma ha un sindaco a Parma ed è primo partito in sicilia. allora di che parli?
Nel 2013 pensi ancora che la visibilità mediatica sia andare a Porta a Porta?!
Ancora si può basare un dibattito su fatti non dimostrabili facendo insinuazioni che diventano affermazioni.
Berlusconi è proprio penetrato nel cervello delle persone condizionandone anche il funzionamento.
E questo è il metro anche di Ingroia, purtroppo, della cui onestà non si discute, ma è discutibile che trasformi in amico della mafia chiunque ponga dubbi sul suo metodo di lavoro.
E poi è discutibile dal punto di vista intellettuale che si faccia un partitino che non sfonda e che morirà (e di questo dovremmo esserne perfettamente consapevoli) con queste elezioni presentandosi prima come concorrenziale al Pd e per poi chiedere allo stesso Pd di fare un’alleanza.
Vabbé questo fu anche il mandato che ebbero da Lenin i comunisti italiani coi socialisti, ma parliamo di movimenti che rappresentavano davvero una classe sociale perchè erano quella classe sociale e il consenso non lo formavano certo accomodandosi sulle poltrone finto-scomode del salotto di michele santoro.
PS non metto in dubbio l’onestà di ingroia, ma alla fine tutta questa voglia di dare una mano a berlusconi è quanto meno sospetta, o davvero si crede che sia il centro-sinistra che non vuole fare luce sulla ‘trattativa’?
Per Efisio Erriu.
Credo che abbiamo un concetto diverso della sovraesposizione mediatica.
Ingroia, come sostiene Di Pietro nel brano che ho riportato poco più su, non è certamente sovraesposto, prova ne sia che molti non l’hanno mai sentito nominare e non conoscono neppure il suo schieramento.
Nessuno ha detto che l’ esposizione televisiva sia di per sé garanzia di valore politico ma, nel caso delle nuove formazioni, è un’ utile vetrina informativa per gli elettori che si accontentano di quella fonte di informazione.
Nei sondaggi Rivoluzione Civile si attesta intorno al 5,5%, superando SEL.
Insieme potrebbero raggiungere il 10%, che è più o meno l’attuale indice di gradimento del M5S e di Monti.
Io ci penserei.
In che senso Ingroia darebbe una mano a Berlusconi?
Contribuendo alla frammentazione della sinistra?
Sì.
Infatti non si capisce il senso dell’azione: se sondi il terreno e vedi che la tua proposta scombina i giochi (un po’ come è successo al M5S) allora ha senso presentarsi.
Ma se ti piazzi appena sull’orlo della soglia di sbarramento e sei costretto a cercare alleanze dopo 2 giorni che sei nato come partito, allora la domanda è: ma perché non ti sei presentato direttamente con SEL o con il Pd? Ti senti diverso? e allora non farci l’alleanza….
Quel 5,5% è arbitrario sommarlo al 5% di SEL ma se anche così fosse, dividendo prima e sommando poi si diventa più deboli con il porcellum.
Quel 5,5% quindi finirà col favorire chi oggi vuole un pareggio, cioè la borghesia italiana (quella che per autosostentarsi fa patti anche con la mafia) perchè sa che è minoranza nel paese, borghesia che non più certa del consenso che avrà berlusconi ha dato mandato a monti per impedire la vittoria delle sinistre. Poi al solito le sinistre ci mettono del loro…..
A meno che non mi sbagli e quello di Ingroia sia un progetto a lungo termine che intende risalire lentamente la china agendo in modo continuativo e non di rottura con l’opinione pubblica, ma ancora una volta non se ne capisce l’urgenza di comparire in queste elezioni.
Ingroia sta sbagliando. Ha evidentemente un certo culto del suo ego e vive di rotture (volendone sempre tutelare l’integrità morale) ma le rotture non portano a niente anzi favoriscono solo i tuoi nemici ( e continuo ingenuamente a sperare che i nemici di Ingroia siano davvero anche i miei)
http://www.antoniodipietro.it/2013/01/linganno-ai-danni-dei-cittadini
Io sto dalla parte di Ingroia e di tutti coloro che rischiano la vita per combattere la corruzione, l’illegalità e l’ingiustizia, nell’interesse di TUTTI.
Se questo è giustizialismo!
Nel frattempo contro i giudici si muove la censura di Stato.
Che vergogna…
http://www.antoniodipietro.it/2013/01/linganno-ai-danni-dei-cittadini
Io sto cappellacci. mauro pili , e il cavaliere, loro si che vogliono il bene della sardegna , a volte sono fin troppo esagerati quasi possesivi verso la sardegna.
Per andare con Ingroia tanto vale trattare con Beppe Grillo. No, grazie.
E l’accordo con Monti dove lo mettiamo?
Non saprei, credo preferiscano (il PD) perdere ma non avere come alleati degli intransigenti contrario agli inciuci, come quelli di Rivoluzione Civile.
Non siamo un sistema all’americana, in Italia più ci si sposta verso posizioni “centriste” più si rischia di perdere, vedi ultime comunali a Cagliari, Milano ecc..
Desistenza. E’ stata la morte del governo prodi e sarà, nell’eventualità che davvero si arrivi a questo, la morte del centro sinistra prossimo venturo. Ingroia rappresenta quella sinistra parolaia, inconsistente e auto lesionista che in passato è stat incarnata dai turigliato vari ed eventuali. Gli accordi vanno fatti alla luce del sole, preliminari e vincolanti per le parti. La desistenza è un accordo solo elettorale e lascia mani libere per il dopo.
L’unico venditore di aria fritta è il centrista Bersani che in 16 anni di politica a livello governativo/parlamentare non ha mai combinato nulla di buono, come del resto gran parte del suo partito. Lo stesso partito che nel 2008 fece cadere il Governo Prodi grazie alle grandi intuizioni del “Valter” (cit. Littizzetto) Veltroni. La favoletta della Sinistra cattiva non se la beve più nessuno.
non ho detto cattiva, ho detto parolaia
A questo punto il Pd si può alleare anche con il diavolo, ma tutte le prese di distanza dal giustizialismo dipietrista però si buttano nel cesso! Anche Violante, ex “piccolo Vishinsky”, ha cambiato idea, e adesso ritornano con Ingroia che è pure peggio di di pietro politicamente. il Pd non ha vocazione giustizialista, almeno non in tutte le sue componenti, e inoltre Ingoria prenderà pochi voti. Vendola se ne farà una ragione…
Vota Vittorio Michele Craxi!
Vota Craxi, vota Craxi, vota Craxi, vota Craxi…
E’ vero un’alleanza pd,sel ed Ingroia sarebbe la cosa più giusta ma anche più difficile.Le alleanze facili le può fare solo Berlusconi,dove non ci sono ideali ma solo problemi di soldi e compravendite è più possibile.
Avanti popolo alla riscossa bandiera rossa…..la trionferà! O Vito, ma anche la sardegna trionferà? E io che volevo proporti nella lista dei sardi per la sardegna.
Secondo l’ANSA Vendola parla di dialogo con Ingroia http://www.ansa.it/web/notizie/rubriche/topnews/2013/01/14/Sel-bene-dialogo-Ingroia-decide-Pd_8071642.html
“mi sembra assolutamente normale che si dialoghi”…Meglio tardi che mai….Sarebbe stato bello avviare un dialogo un po’ prima…..Ma forse qualcuno aveva occhi solo per Bersani….
O forse qualcuno ha aspettato parecchio prima di decidere di accettare di presentarsi, non solo alle elezioni ma sulla scena politica.
god save Vito
Una onesta alleanza di centrosinistra pd sel rivoluzione civile. Ora o mai piú.ma credo che soprattutto il pd non la voglia…
Il PD non rischierà di andare con Ingroia, gli serve dare l’aria di essere “europeista” e di aver riconosciuto l’importanza dell’esperienza governativa di Monti. Se va con Ingroia (magari!) torna a essere visto come il partito degli estremisti (e dei giudici), mentre ora vuole essere percepito come quello dei moderati che rassicurano nel cambiamento. Non c’è scampo, lo spazio è strettissimo fra il “non tradire i propri ideali tradendoli” e il “tradire i propri ideali non traendoli”…