Veltroni si fa da parte, D’Alema quasi, e ora c’è anche chi chiede alla Bindi di fare un passo indietro. Le prossime elezioni le vincerà anche chi saprà proporre candidati nuovi, o quantomeno non le solite facce. Il Pd a livello nazionale teme il ciclone Renzi e prova a disinnescare in questo modo la furia “rottamatrice” del principale avversario di Bersani alle primarie del centrosinistra del prossimo 25 novembre.
E in Sardegna? Cosa succede da noi? In che misura i grandi schieramenti rinnoveranno i candidati al parlamento? Certo, in assenza anche di una nuova legge elettorale è difficile fare previsioni, però basta scorrere l’elenco degli “eletti” e consultare i dati di produttività elaborati da Open Parlamento per pretendere da qualcuno un più che doveroso passo indietro.
Partiamo dalla Camera, dove la Sardegna ha diciotto rappresentanti. Diciotto si fa per dire, visto che Luca Barbareschi fu imposto dalla segreteria nazionale del Pdl. E a parte il cognome, Giuseppe Cossiga con la Sardegna non c’entra nulla. E di Piero Testoni vogliamo parlarne? In parlamento da undici anni, venne paracadutato dalla Lombardia in Sardegna.
Probabilmente per questi tre signori una candidatura nelle loro regioni di appartenenza non guasterebbe.
Partiamo allora dai veri deputati sardi espressi dal centrodestra.
Il berlusconiano Salvatore Cicu è in Parlamento da diciotto anni: può bastare? Direi di sì. Però a Cicu va reso l’onore delle armi: la classifica di produttività lo colloca al 43° posto su 630 deputati.
L’ex An Bruno Murgia è in parlamento dal 2006, ma prima era in Consiglio regionale. L’indice di produttività calcolato da Open Parlamento lo colloca al 430° posto su 630: rivedibile.
La carriera parlamentare di Settimo Nizzi è invece molto breve (è alla prima legislatura) ma l’ex sindaco di Olbia è in politica dal 1994, fedelissimo di Silvio Berlusconi. L’attuale carica di coordinatore regionale del partito (quale? Perché c’è ancora il Pdl in Sardegna?) lo mette comunque al riparo dalle sorprese. Anche il suo indice di produttività però è bassino: 487° su 630.
Mauro Pili sfoggia invece un discreto 256° posto. La sua carriera parlamentare è iniziata nel 2006, mentre quella politica prese il via ventun anni fa in qualità di sindaco di Iglesias. Fa politica ad alti livelli dal 1999, anno in cui fu eletto presidente della Regione. Ricandidabile, anche se non si capisce con chi, visto che ormai il più acerrimo nemico del Pdl sembra essere lui.
Per l’ex An Carmelo Porcu vale lo stesso concetto che per Salvatore Cicu: è in parlamento da diciotto anni. Arrivederci e grazie.
Paolo Vella, chi era costui? Il berlusconiano è alla sua prima legislatura ma non sembra aver lasciato eccessive tracce del suo passaggio a Montecitorio: 530° in classifica. Può tranquillamente tornare a fare l’architetto senza mettere a rischio le sorti della Sardegna.
L’Udc ha in parlamento Antonio Mereu. Voi non sapete manco chi sia, ma lui è dieci anni alla Camera! Forse è il momento che Giorgio Oppi si trovi un’altra controfigura da mandare a Roma.
Quindi, dei dieci parlamentari espressi dal centrodestra nel collegio Sardegna alle elezioni del 2008, secondo il mio modestissimo parere potrebbero essere ripresentati appena in tre: Murgia, Pili e Nizzi.
Passiamo al centrosinistra, che nel 2008 ha eletto otto deputati. Partiamo dal Pd.
L’ex segretario regionale del Pd Giulio Calvisi è alla sua prima legislatura. Esame superato grazie ad un indice di produttività molto alto: è 95° su 630.
Anche l’ex Margherita Paolo Fadda è alla sua prima legislatura ma la lunghissima militanza politica lo obbliga (e lui lo sa benissimo) ad un passo indietro.
Prima legislatura e nessun acuto (si fa per dire) per Siro Marroccu: 549° in classifica su 630. Villacidro lo aspetta a braccia aperte.
Il sassarese Guido Melis è alla prima legislatura e non ha mai avuto incarichi precedenti in altre assemblee elettive. A metà classifica (304°) per la produttività: proceda.
Stesso ragionamento per Caterina Pes, “inventata” politica e parlamentare da Renato Soru (fu anche coordinatrice regionale di Progetto Sardegna).
Arturo Parisi è stato per anni un ispiratore del movimento referendario. Oggi sulla Nuova Sardegna ha ribadito la sua volontà di non ricandidarsi: buona scelta.
Amalia Schirru si piazza bene nella classifica per produttività (è 86°). È in parlamento da appena sei anni, ma anche per lei (come per altri del Pd) la lunga militanza politica ad alti livelli consiglierebbe un generoso passo indietro.
E poi in parlamento c’è Federico Palomba. Il segretario regionale dell’Italia dei Valori è uno dei principali collaboratori di Di Pietro ed è anche il nostro deputato più attivo (addirittura 36° in classifica). Onore al merito, ma un passo indietro (in nome del rinnovamento generazionale) non guasterebbe.
Dunque, secondo il mio modestissimo avviso, degli otto parlamentari espressi dal centrosinistra nel collegio Sardegna alle elezioni del 2008, potrebbero essere ripresentati appena in tre: Calvisi, Melis e Pes.
In generale, se dipendesse da me, dei diciotto deputati sardi uscenti se ne dovrebbero ripresentare appena sei!
***
E passiamo al Senato! Qui è più facile, perché i nostri rappresentanti sono appena nove. Anzi sette, perché Luciana Sbarbati ci fu imposta dal centrosinistra nazionale e Filippo Saltamartini dal Pdl romano, e dunque nemmeno la prendiamo in considerazione.
Partiamo anche in questo caso dal centrodestra, che ha cinque rappresentanti a Palazzo Madama.
Dopo essere stato per dieci anni circa sindaco di Cagliari, Mariano Delogu (191° su 323 nella classifica della produttività) si è fatto undici anni in parlamento. Spazio ai giovani!
Silvestro Ladu è in parlamento da nemmeno un anno, ma forse il processo che lo attende per il presunto uso improprio dei fondi destinati ai gruppi quand’era consigliere regionale consiglierebbe un salutare stop.
Di Beppe Pisanu basti dire che ieri ha dichiarato alla stampa che vuole essere ricandidato per battere il record di permanenza in parlamento: trentotto anni non gli bastano. Peraltro nella classifica è 297° su 323! Spudorato.
Il gallurese Fedele Sanciu è in parlamento da soli sei anni ma anche lui vanta una lunga militanza berlusconiana. In classifica è 177°. Nota di demerito per aver mantenuto contemporaneamente anche la carica di presidente dell provincia di Obia-Tempio.
In sintesi, dei cinque sardi del centrodestra che siedono a Palazzo Madama solo Sanciu meriterebbe (e in condizionale è d’obbligo) di essere ricandidato. Gli altri, a casa. Serenamente.
E passiamo al centrosinistra.
Prima legislatura e un soddisfacente 102° posto per Francesco Sanna del Pd. Ampiamente confermato.
L’olbiese Giampiero Scanu vanta un discreto 152° posto ed è alla prima legislatura. Per te, miss Italia continua.
E Antonello Cabras? Sedici anni in parlamento possono bastare. Eppoi lo aspetta la poltrona di presidente della Fondazione Banco di Sardegna…
Quindi, dei nove senatori espressi alle ultime elezioni nel collegio sardo io ne riproporrei solo tre: Sanciu, Sanna e Scanu.
***
Complessivamente, io rottamatore, ricandiderei appena nove dei 27 parlamentari espressi attualmente dalla Sardegna!
Non dite che non vi avevo avvertito! E non lamentatevi quando i grillini manderanno in parlamento degli emeriti sconosciuti. Perché questi diciotto, purtroppo, li conosciamo già bene.
Peccato per il panorama desolante, la scorsa legislatura avevamo il senatore con la più alta produttività in assoluto, Mauro Bulgarelli… Sulla povera Schirru c’è una scusante: Gerusalemme è una capitale autoproclamata e non riconosciuta dal 99% della comunità internazionale…
veltroni , non si rincadida e si fa da parte e forse va’ in africa, gli africani si stanno gia’ toccando. un ex custode
Caro Vito per una volta non condivido la tua analisi per quanto lucida e chiara sia. Qui si tratta di RINNOVARE la “Classe Politica” attuale, non di salvarne o rotamarne uno piuttosto che un’altra. Quella del rinnovamento, assoluto, profondo, radicale non è solo una delle varie opzioni sul tappeto. A mio umile e modesto parere è l’unica strada per la sopravivenza stessa di questa povera e maltrattata democrazia che si trascina in coma ormai da decenni. Come è l’unica strada verso il benessere e la felicità delle persone e non di certo verso i pericolosi “aumento del PIL, della crescita e dello sviluppo” a tutti i costi. E’ una scelta, e come tutte le scelte non è facile ed ha bisogno di coraggio. Del coraggio di tutti/e noi.
troppo buono.
MIRACOLO A SAN MICHELE, oggi 19-10-2012 alle ore 18,35 chi ti vedo passeggiare in via san michele ? Flavio Carboni, accompagnato da una donna,ha fatto visita al suo amico della formaggeria guarda caso consigliere alla provincia di cagliari,dopo la famosa sagra del panino il miracolo dell’apparizione del mitico flavio carboni. un ex custode
Vito,
anche io con i miei amici abbiamo fatto lo stesso ragionamento che coincide alla grande.
Per il centrosinistra abbiamo fatto anche il toto nuove entrate..ehehehe
tenendo conto che per forza il PD e SEL metterano uomini e donne in egual misura
e tenendo conto conto che DI CERTO il porcellum resterà.
Oltre a Caterina Pes, Giulio Calvisi, Guido Melis, Francesco sanna e Giampiero Scanu
ecco chi potrebbe (dovrebbe) andare a Roma (tra deputati e senatori):
– Romina Mura (Sadali-Cagliari)
– Silvio Lai
– Marco Meloni
– Roberto Deriu (se fa pace con Tore Ladu)
– Emanuele Cani (Carbonia)
– Renato Soru
– Gianfranco Ganau (se non lo candidano alla Presidenza della Regione)
– Cristiano Erriu (se non lo candidano alla Presidenza della Regione)
– Francesca Barracciu (se non la candidano alla Presidenza della Regione)
– Francesco Pigliaru (se non lo candidano alla Presidenza della Regione)
– Giuseppe Frau
– Luciano Uras (Sel) oppure Francesco Agus (Sel)
– Francesca Ghirra
Il casino del PD saranno le donne da mettere in lista…
Oh Vito….ci giochi una cena?
😉
Francescs Ghirra? Dopo che ha messo contro Sel tutti gli operatori culturali della provincia? Ottima mossa, davvero…
Paolo Fadda è alla seconda legislatura, od Vito.
Non ne faccio una questione di anzianità di servizio ma di qualità sia personale che politica, visto il niente assoluto fatto dai nostri parlamentari per la Sardegna li manderei tutti a casa, salverei solo Amalia Schirru
magari facendole fare qualche corso serale al cambosu prima…
http://www.youtube.com/watch?v=yYPcjpYtuzo
Di recente si è destinta per una interrogazione sulla vertenza Ottana che ha portato il sottosegretario a rispondere ed intervenire. Prendendosi i complimenti del territorio e dei lavoratori. Questo quanto riportato dalla cronaca. Cronaca che non ci dice che l’interrogazione ne copiava integralmente un’altra, presentata al senato da un suo collega. Ha cambiato solo la firma, senza citarne mai l’autore vero.
Imbarazzante
Signor Vitobiochini,premesso che a me Renzi non piace affatto,vivo a Firenze e mi creda è da rottamare lui,basta vedere cosa ha fatto quando era presidente della provincia.Lui è foraggiato dalle grandi famiglie fiorentine e di sinistra non ha veramente nulla.Lo considero un infiltrato del pdl.Lei,invece mi sembra una persona veramente seria.Sulla sua rottamazione non posso esprimere pareri visto che,purtroppo,vivo a Firenze.Ne approfitto per ringraziarla per le belle parole che ha detto quando è morto mio fratello Gianfranco Pintore.Grazia Pintore
Emerito Sconosciuto is the new sexy !
Io salverei solo Guido Melis, solleva anche il livello culturale del parlamento.
Quindi Vito la produttività può essere valutata in maniera tale che un deputato ( di sinistra) che considera la sinagoga luogo di culto dei mussulmani e gerusalemme capitale della palestina può piazzarsi in alta classifica.
In effetti qualcosa di vero in quello che dici c’è.
Gesù Cristu miu…… ma cosa faceva nella vita Amalia Schirru prima di aver studiato e di essersi laureata da Deputata?
Comunque, anche solo per una banale questione di sana competizione con Pisanu, oltre alle cessioni, proponiamo anche nuovi acquisti e, se l’alto ingaggio non consente di meglio, almeno qualche centrocampista metodista di ritorno.
Sarebbe utile, per esempio, richiamare Giorgio Oppi.
almeno salvate il soldato edoardo tocco. un ex custode
Caro Vito è divertente questa tua classifica. Che dire? 38 anni Pisanu, la poltrona già pronta per il socialista che appena eletto presidente della regione (circa trent’anni fa) dichiarava nell’intervista programmatica che “i sardi dovranno capire che l’era del posto fisso è terminata” lui la declamava in sardo e il tono era più perentorio. Era un ordine. E allora amico mio? Lasciamo perdere per oggi, siamo già abbastanza incazzati per tutto ciò che ci gira intorno.
E basta con questa smania del cambiamento!
Io voglio PISANU! Usato sicuro!
Ha visto P2, P3, P4, con Corona, con Carboni ha fatto consapevolmente affari (mica a sua insaputa come il pivello Capellacci) e da esperto è a capo della commissione antimafia, infatti i mafiosi al 41bis li manderà via lui dalla sardegna.
C’è ancora bisogno di gente come lui e a Castiglion Fibocchi, c’è da scommetterci, non si lasceranno incantare dalle sirene del rinnovamento.
Beppe Pisanu, un nome una garanzia e soprattutto una bella facci …
http://www.youtube.com/watch?v=yYPcjpYtuzo
incredibile.
Se calibrassimo quella classifica sugli specifici interessi regionali, io credo che saremmo alla frutta: http://www.sanatzione.eu/2012/08/giulio-calvisi-pd-il-prototipo-dei-parlamentari-sardi-che-si-lamentano-ma-che-sostengono-roma/
A questo punto, mi sembra arrivato il momento di candidarmi. Offro, infatti, il vantaggio di essere avanti negli anni, e quindi difficilmente destinato a superare le quattro legislature: a novantanni, credetemi, lascerei perdere.
Sono sulla piazza, attendo offerte.
No perditempo.
ottima idea! Magari conquisterà con legge speciale anche Su Zurfuru per la sua Iglesias, forse anche la terza parte del Giudicato di Cagliari 😛
Scherzi a parte, non è l’età che conta. E’ pieno di giovani-vecchi privi di qualsiasi decenza.
Coraggio!
Stefano Deliperi
Grazie, Stefano!
Quanto al coraggio, è l’unica cosa che non manca…
“Per te Miss Italia continua” è da applausi.
😀
Perfettamente d’accordo con Vito. Un’unica osservazione: anche Scanu ha qualche annetto di militanza sulle spalle. A naso siamo sui trenta. Per il resto sottoscrivo
Concordo su tutto con un’eccezione. Amalia Schirru ha una lunga esperienza politica alle spalle, iniziata nei primi anni ’80 come sindaco di San Sperate, proseguita poi soprattutto con incarichi di partito, in particolare fu la migliore responsabile femminile che il PCI avesse mai avuto (penso che quel poco che ancora oggi residua di vera pari opportunità si debba molto al suo lavoro) e anche un’eccellente responsabile dell’organizzazione. E’ in parlamento da una legislatura e mezzo, perché due anni durò quella precedente. La produttività e la presenza sono però eccezionali. Per me merita la riconferma. Rottamerei casomai Caterina Pes, che sta lì solo perché ce l’ha messa Soru (e senza avere il retroterra di silenzioso e indefesso lavoro di Giulio Calvisi, anche lui un tantino “nominato” rispetto alle chance che avrebbe avuto un olbiese), solo che oggi può vantare l’indiretto successo della vittoria di Tendas a Oristano, spinto soprattutto da Soru. Qui bisognerebbe fondamentalmente sapere cosa farà Francesca Barracciu, se intenderà candidarsi alle politiche o puntare tutto sulla candidatura a governatrice (nonostante qualche riserva sul suo atteggiamento all’epoca del casino delle indennità, sarebbe una candidatura che mi troverebbe d’accordo).
Povero Cicu, almeno è fra quei pochi che lavorano!
questi produttivi parlamentari sardi! squadra che vince non si cambia.. *ehm*
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